Ritratto di candida.carella@uniroma1.it

La docente nell'AA 2023-2024 non erogherà moduli.

Sarà a disposizione delle studentesse e degli studenti previo appuntamento tramite mail.

Per gli studenti che devono sostenere gli esami per gli AA precedenti sono previsti i seguenti appelli:

 

17 GENNAIO 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

05 FEBBRAIO 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

16 APRILE 2024

APPELLO STRAORDINARIO

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

19 GIUGNO 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

11 LUGLIO 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

11 SETTEMBRE 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

24 SETTEMBRE 2024

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

12 NOVEMBRE 2024

APPELLO STRAORDINARIO

ore 10.00 Storia della filosofia moderna

ore 15.00 Didattica della filosofia

 

 

GLI STUDENTI FUORI CORSO CHE DEVONO ANCORA SOSTENERE L'IDONEITA' DI INFORMATICA DEVONO CONTATTARE LA DOCENTE PER CHIEDERE LA PUBBLICAZONE DI UN APPELLO AD HOC 

Insegnamento Codice Anno Corso - Frequentare Bacheca
STORIA DELLA FILOSOFIA 99710 2022/2023
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA I 10589645 2022/2023
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA III.IV 1023607 2022/2023
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I B 1027803 2022/2023
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA III.IV 1023607 2021/2022
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I A 1027802 2021/2022
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA III.IV 1023607 2020/2021
STORIA DELLA FILOSOFIA 99710 2020/2021
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I A 1027802 2020/2021
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA I 10589645 2020/2021
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I A 1027802 2019/2020
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA III.IV 1023607 2019/2020
STORIA DELLA FILOSOFIA I.I A 1023571 2019/2020
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA I 10589645 2019/2020
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I B 1027803 2019/2020
ABILITA' INFORMATICHE AAF1140 2018/2019
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I A 1027802 2018/2019
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA I 10589645 2018/2019
TIROCINIO AAF1044 2017/2018
STORIA DELLA FILOSOFIA 99710 2017/2018
TIROCINIO AAF1044 2016/2017
ABILITA' INFORMATICHE AAF1140 2016/2017
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA I.I A 1027802 2016/2017
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA I 1044660 2016/2017
STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA III.IV 1023607 2016/2017
STORIA DELLA FILOSOFIA 99710 2016/2017

nel primo semestre dell'AA 2023-2024 la docente riceve previo appuntamento

Già dottore di ricerca, già assegnista di ricerca presso il Dipartimento di ricerche storico-filosofiche e pedagogiche della Sapienza.
Dal 2008 è Ricercatrice a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza-Università di Roma , insegna Storia della filosofia moderna nel corso di laurea in Filosofia, è membro del dottorato di ricerca di Filosofia e redattrice della rivista Bruniana & Campanelliana , diretta da Eugenio Canone; associata alla Società italiana di Storia della Scienza.
Ha iniziato le ricerche storico-filosofiche occupandosi della formazione monastica ed extramonastica di Giordano Bruno, una linea di ricerca avviata nel 1992 e tuttora coltivata. Ha pubblicato documenti inediti inerenti i due maestri della giovinezza: Teofilo da Vairano (Tra i maestri di Giordano Bruno. Nota sull agostiniano Teofilo da Vairano, Bruniana & Campanelliana , 1995, 1-2 e Nuovi documenti su Teofilo da Vairano Bruniana & Campanelliana , 2012, 2) e Vincenzo Colle da Sarno (Et solevo sentir le lettioni publiche d'uno che si chiama il Sarnese, Nouvelles de la République des lettres , 2004 e la comunicazione inedita nella giornata di studi Tre maestri di Giordano Bruno: Aristotele Origene Vincenzo Colle da Sarno , Roma, Villa Mirafiori 25.10.2013). Attualmente sta lavorando su alcuni testi filosofici di Antoine de La Faye, per tracciare un profilo del teologo ginevrino ed individuare le possibili ragioni del dissidio con Bruno, in merito al suo insegnamento filosofico al tempo in cui fu maestro di Bruno a Ginevra ("B&C, 2020-2). Le ricerche bruniane si sono arricchite negli anni di altri risultati, si ricordano l indagine negli archivi privati randazzesi in merito al crocifisso evocato da Bruno nel De la causa (Il Dio di Randazzo' e i "goffi, et ignoranti" dell'Academico Arciasino, Bruniana & Campanelliana , 2017, 2); la densa voce enciclopedica che declina la città dei papi secondo i testi e la biografia bruniana ("Roma", Enciclopedia Bruniana e Campanelliana. III, 2017) e la più recente indagine negli archivi romani, che ha consentito di fornire documenti inediti atti confutare la tesi che individuava in Giordano Bruno il famigerato Henry Fagot, spia francese al soldo degli inglesi (Henry Fagot: il nome della spia, Bruniana & Campanelliana , 2018, 2). Un incursione nella storia letteraria, ha consentito di scoprire, sulla scorta di un epistolario inedito, che la "Divina Settimana" di Ferrante Guisoni (ambasciatore del duca di Mantova a Parigi ai tempi del secondo soggiorno bruniano) è stata redatta anni prima del Mondo creato di Torquato Tasso, confermando così i dubbi di una filiazione del poema tassesco dalla cosmogonia del Guisoni (Il «giudiciosissimo» Corbinelli e La divina settimana di Ferrante Guisoni, B&C, 2010, 2).
Contemporaneamente alla ricerche bruniane, ha approfondito lo studio delle tradizioni filosofiche degli ordini monastici, in particolare si è occupata delle ordinationes de studiis domenicane (La sezione De studentibus nelle Constitutiones domenicane del 1566, in Giordano Bruno. Gli anni napoletani e la peregrinatio europea, Cassino 1992), della ratio studiorum gesuitica (Antonio Possevino e la biblioteca selecta del principe cristiano, in Bibliothecae Selectae. Da Cusano a Leopardi, Firenze 1993), della tradizione averroistica coltivata da alcuni maestri dell'ordine carmelitano (La metafisica dei carmelitani alla Sapienza di Roma nel 600, NRL 2005). Le ricerche sull'insegnamento delle materie filosofiche alla Sapienza' di Roma nel corso dell intero Seicento sono confluite in una monografia, L insegnamento della filosofia alla Sapienza di Roma nel Seicento. Le cattedre e i maestri, Firenze 2007. Tali ricerche, volte a ricostruire lo statuto delle discipline filosofiche nella Sapienza romana e i profili bio-bibliografici dei maestri che leggevano la logica, la fisica, l etica e la metafisica, hanno consentito di approfondire la diffusione di tradizioni quali il materialismo di matrice aristotelica, il cartesianesimo e l atomismo nella Roma Pontificia, discipline attenzionate dal Sant Uffizio.
Sulle tracce della diffusione della filosofia moderna nella Roma papalina, attraverso lo studio e la trascrizione di documenti inediti conservati nell'Archivio dell'ex Sant'Uffizio ha ricostruito l'attività di controllo culturale della Chiesa nei confronti di alcune scuole filosofiche; tali ricerche hanno permesso di individuare la condanna definitiva delle Meditationes di Descartes (Le Meditationes cartesiane "Amstelodami 1709" e la condanna del 1720, Nouvelles de la République des lettres , 2008-1; la vicenda della censura al De tribus impostoribus magnis liber di Kortholt, che rimase curiosamente aperta (I trattati sui tre impostori nella Roma di fine Seicento, "Bruniana & Campanelliana" 2011-2) e infine, le vicende inquisitoriali di fine Seicento che coinvolsero alcuni libertini romani, tra questi l insospettato e insospettabile archiatra pontificio Giovanni Maria Lancisi, i documenti del processo, a suo tempo insabbiato, dai quali emerge un profilo materialista e blasfemo del medico romano, sono stati pubblicati in L'aetas galileiana in 'Sapienza, Atti di Convegno, 2010 e di nuovo editi nell Appendice alla monografia in cui sono confluite le ricerche sulla Roma filosofica e libertina del Seicento: Roma filosofica nicodemita libertina (Agorà 2014) .
I due filoni di ricerca maggiormente coltivati negli anni, quello sulla Roma filosofica, libertina e inquisitoriale e quello sulla biografia intellettuale di Giordano Bruno, si sono in parte intersecati nella ricerca sull eco bruniana nel Seicento romano, nella relazione tenuta nel convegno romano "L altro Seicento. Libertinismo e Arte a Roma (Roma, 14-15 Maggio 2015)", che ha avuto come oggetto la possibile circolazione delle tesi bruniane nella Roma dei primi del Seicento e l eventuale fortuna del Nolano a Roma. La relazione si è concentrata in modo particolare sulla testimonianza del medico e filosofo Giulio Cesare Lagalla, che riferì in un suo testo a stampa il pessimo giudizio che la regina Elisabetta I avrebbe espresso sul Nolano. Lungi dal considerare la testimonianza di Lagalla come infondata o di scarso peso, la ricerca ha evidenziato non pochi elementi, volti a sottolineare il legame tra Lagalla e Bruno, non ultimo il fatto che il Lagalla, maestro di filosofia in 'Sapienza', era stato medico privato del cardinale di Santa Severina (il grande inquisitore Giulio Antonio Santori) e che aveva vissuto nell abitazione del cardinale ai tempi dell'estradizione e del processo di Bruno (All'ombra del rogo. Riferimenti bruniani nella Roma dei primi del Seicento, in L'altro Seicento, Atti del Convegno, Roma 2016).
Negli ultimi anni la ricerca si è concentrata sui testi e la biografia intellettuale di Giordano Bruno, si segnala in particolar modo il rinvenimento e la segnalazione di alcuni documenti provenienti dall'Archivio di Stato di Roma e, de relato, dall'Archivio dell'Arciconfraternita dei Palafrenieri di Roma, dai quali risulta la presenza in Roma di un personaggio, francese di nascita e palafreniere del papa, che sembra rispondere, a partire dallo stesso nome: 'Henri Fagot', al profilo che ne disegnò John Bossy e che portarono lo storico inglese ad identificare erroneamente Giordano Bruno come la spia al soldo degli inglesi presso l'ambasciata francese a Londra.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati in "Henry Fagot. Il nome della spia", in "B&C", 2018-II.
Dal tema del convegno catanese della Siss sul tema del 'Teatro della natura' (19-21 Novembre 2020) è emersa una riflessione sulla filosofia della natura bruniana, sulla cosmologia infinitista e sullo slittamento dalla nozione di teatro della natura a quella di 'campo della natura'. Il testo della relazione è in corso di stampa.
Nel fascicolo 2020-2 di "Bruniana & Campanelliana" è uscito un ulteriore lavoro sulla biografia intellettuale di Giordano Bruno, sul suo breve e travagliato soggiorno ginevrino, sul senso della sua conversione al calvinismo: L'étudiant Phillippe Brun e Mr Antoine de La Faye. Il soggiorno ginevrino non fu travagliato solo per Bruno; sulla cattedra di filosofia dell'Accademia ginevrina era stato posto un recalcitrante maestro di filosofia: Antoine de La Faye, poco edotto nella logica aristotelica. De La Faye dovette misurarsi con un allievo dalla solida formazione scolastica e abilissimo nell'arte della disputa: Giordano Bruno; Bruno, che si era iscritto all'università e si era convertito col suo nome al secolo: Filippo, era stato costretto ad ascoltare così tanti errori, che ad elencarli potevano essere rubricati solo come calunnie. A difesa del de La Faye, va detto che era un teologo versato nella patristica, che non aveva una formazione scolastica, come rivelano i suoi scritti, era poeta, letterato, oltreché teologo e le testimonianze di archivio confermano la sua predilezione per Cicerone e il medioplatonismo.
Una delle attuali linee di ricerca (2022) è volta ad individuare e ricostruire la tradizione pitagorica e ficiniana, nella cultura filosofica del Seicento romano, connessa pure all'eventuale presenza di tematiche bruniane e fonti bruniane.