LABORATORIO DI PROGETTAZIONE II
(obiettivi)
in Scienze dell'architettura - Architettura - Secondo anno - Primo semestre, in Scienze dell'architettura - Architettura - Secondo anno - Secondo semestre, in Scienze dell'architettura - Paesaggio - Secondo anno - Primo semestre, in Scienze dell'architettura - Paesaggio - Secondo anno - Secondo semestre
Il laboratorio di progettazione II è basato su due corsi integrati e complementari: ICAR 14 |CARATTERI TIPOLOGICI E MORFOLOGIA URBANA | 4 crediti
Il corso di Caratteri, collocato al primo semestre dell’a.a., fornisce allo studente le premesse teoriche del laboratorio e costituisce la parte propedeutica al progetto. Il corso, integrato ma autonomo rispetto al corso di progettazione ed impartito da un diverso docente, si propone soprattutto di analizzare la nozione di organismo edilizio ed aggregativo quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce delle condizioni di crisi del progetto contemporaneo.
ICAR 14 | Laboratorio di Progettazione II | 8 crediti
Il corso di progettazione II, collocato al secondo semestre dell’a.a., fornisce allo studente gli strumenti per verificare ed applicare le premesse teoriche ed eseguire il progetto d’anno. Il fine del corso verrà perseguito attraverso lo studio dell'organismo edilizio nei suoi rapporti con le scale che immediatamente lo precedono: (elementi e loro rapporto con i materiali, sistemi costruttivi, distributivi, spaziali;) e quelle che immediatamente lo seguono, proprie degli insiemi aggregativi intesi nel loro senso di organismo a scala maggiore.
Il corso pone quindi il problema della formazione dello spazio urbano inteso tanto nel suo aspetto “logico” di struttura di relazione (percorsi, nodalità e polarità urbane) quanto “estetico”.
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Codice
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1036461 |
Modulo: PROGETTAZIONE II
(obiettivi)
Il corso di progettazione II, collocato al secondo semestre dell’a.a., fornisce allo studente gli strumenti per verificare ed applicare le premesse teoriche ed eseguire il progetto d’anno. Il fine del corso verrà perseguito attraverso lo studio dell'organismo edilizio nei suoi rapporti con le scale che immediatamente lo precedono: (elementi e loro rapporto con i materiali, sistemi costruttivi, distributivi, spaziali;) e quelle che immediatamente lo seguono, proprie degli insiemi aggregativi intesi nel loro senso di organismo a scala maggiore.
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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100
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Modulo: CARATTERI DELL'ARCHITETTURA E DELL'AMBIENTE
(obiettivi)
Il corso di Caratteri, collocato al primo semestre dell’a.a., fornisce allo studente le premesse teoriche del laboratorio e costituisce la parte propedeutica al progetto. Il corso, integrato ma autonomo rispetto al corso di progettazione ed impartito da un diverso docente, si propone soprattutto di analizzare la nozione di organismo edilizio ed aggregativo quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce delle condizioni di crisi del progetto contemporaneo.
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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50
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: 1
Docente
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DEL MONACO ANNA
(programma)
Obiettivi dell’insegnamento 1) Costruzione della capacità di riconoscere nella città i modelli morfologici dell’insieme e delle parti nonché i rapporti tra questi e le tipologie edilizie associate e di giudicarne l’efficenza funzionale, spaziale, simbolica.2) Costruzione di basi di conoscenza per una consapevole ed efficace attività di progettazione alla scala urbana e architettonica.3) Progettazione di un complesso edilizio per funzioni miste in un lotto del Villaggio Olimpico di Roma.Teaching aimsThe design studio intend to address urban and housing design issues, in general and comprehensive terms, from city to building scale within an urban consolidated lot locate in the Olimpic Village of Rome built during '60.Therefore the selected study theme is the design of a new building design with mixed use programme (residential and non residential) that has to solve both inside and outside design issues: public urban space and residential/commercial facilities programme.The design studio aim are: 1) to let students develop the knowledge bases to recognize in the city the morphological settlement patterns of the whole and the parts and the relations between these and the building typologies in order to solve efficiency, spatial, symbolic issues.2) To let students develop the knowledge bases for an aware design activity at urban and architectural scale, with special reference to housing design.Conoscenze e abilità attese 1) Conoscenza sintetica delle concezioni e dei metodi di analisi e di interpretazione della ‘città fisica’ delleprincipali scuole di Geografia Urbana (M. P. Conzen, L.Gambi), di Tipo-morfologia Urbana (S. Muratori,Gianfranco Caniggia), di Storia dela Città (L. Benevolo, C. De Seta);2) Conoscenza dei principali modelli morfologici, spontanei e programmati, individuabili nelle città alle diverse scaleurbane, nei diversi contesti culturali e nelle diverse epoche storiche;3) Conoscenza del processo di formazione delle diverse tipologie edilizie e delle loro relazioni con i modellimorfologici urbani cui sono associate o associabili;4) Conoscenza del repertorio tipologico-progettuale attuale e delle sue relazioni con i modelli morfologici esistentinella città o proponibili per il suo sviluppo:5) Capacità di riconoscere nelle strutture urbane esistenti i modelli morfologici, progettati o spontanei, e di valutarnesinteticamente il grado di efficienza rispetto ai modelli di vita e al funzionamento della città attuale;6) Capacità di individuare modelli morfologico-tipologici adottabili in relazione a programmi di intervento sia di ampliamento che di riqualificazione della città.Programma/contenuto articolazione1) Concetto di ‘città fisica’; presentazione sintetica delle concezioni e della diversa rilevanza delle diverse scuoledi analisi e interpretazione della ‘città fisica’;2) Il modello morfologico della griglia ortogonale nelle sue interpretazioni e applicazioni alle diverse scale, neidiversi contesti culturali e storici, nelle sue diverse relazioni con l’edificato (Esempi presentati e confrontatisincronicamente secondo categorie dimensionali e processuali, cioè non in sequenza storica:Tell ElAmarna; Mileto, Priene, Neapolis; la città di fondazione Romana; le città di fondazione medievali; la città idealeprospettica del Rinascimento; le città coloniali; la città dei Lumi; New York e la città Americana; la cittàmoderna e contemporanea in Europa, la ‘super-griglia di Pechino nel passaggio da capitale classica e metropoli moderna)3) Il modello e il ‘diagramma’ stellare-concentrico nelle sue interpretazioni e applicazioni alle diverse scale e nei diversi contesti culturali e storici nonché nelle sue diverse relazioni con l’edificato e con programmi idealisia Rinascimentali che moderni - città satelliti, città-giardino. (Esempi presentati e confrontati sincronicamente secondo categorie dimensionali e processuali, cioè non in sequenza storica: la città Sassanice, Baghdad capitale Abbaside, la città Ideale del Rinascimento, le città militari del Rinascimento, le città di fondazione dell’età dei Lumi; Karlsruhe, il diagramma e la realtà della Città Satellite e delle città Giardino)4) La griglia complessa moderna (Esempi presentati e confrontati sincronicamente secondo categorie dimensionali e processuali, cioè non in sequenza storica: la forma del paesaggio progettato nel grandisegno dei parchi Reali europei, il piano di ricostruzione di Londra di C. Wren, il progetto per Washington di P.C. L’Enfant; il piano per l’ampliamento di Chicago, il piano Cerda per Barcellona)5) Il rapporto ‘genetico’ tra tipologia e morfologia: individuazione delle tre fasi di teorica modificazione ciclica di quel rapporto (prima fase morfologia impiantata sul riconoscimento di una tipologia ‘portante’ e condivisacui adeguare i passi della morfologia urbana; seconda fase nella quale la tipologia evolve e si trasforma all’interno della morfologia urbana data sino a – terza fase – definire nuovi tipi edilizi ‘portanti’ assunti come ‘misura’ per morfologie urbane nuove e adeguate alle trasformazioni della ‘città funzionale e sociale’. (esempi tratti dalla sequenza città medievale, rinascimentale, moderna nonché dalle trasformazioni della città Romana nei secoli della sua esistenza); definizione dei tipi edilizi come risultati temporanei di processi di domanda sociale e risposta progettuale, continuamente evolventi; 6) I modelli morfologici ‘spontanei’, per aggregazione lineare di materiale edilizio tipologicamente determinato e riconoscibile; loro rapporto con l’organizzazione territoriale contermine; loro adattabilità alla morfologionaturale; loro sviluppo parallelo come tessuti urbani compatti e dilatati; loro funzione come matrici di impianti a griglia ortogonale; loro ‘sublimazione’ prospettica monumentale negli assi urbani celebrativi; loro partecipazione alla costruzione della città storica e contemporanea; (Esempi presentati e confrontati sincronicamente secondo categorie dimensionali e processuali, cioè non in sequenza storica: gli aggregati lineari spontanei nella campagna italiana nonrigidamente pianificata e pianificata – ‘centuriatio’ e impianti di bonifica moderni; gli aggregati lineari lungo i prescorsi tra i nodi funzionali e simbolici della città storica – esempi la trasformazione della città antica di Roma, i percorsi attraverso i grandi recinti monumentali; gli assi sistini come catalizzatori della crescita secondo il modello lineare; gli sviluppi lineari complessi dei villaggi di ‘crinale’ – esempi del Lazio meridionale e della Tuscia (Nepi, Sutri) e di alcune città del meridione d’Italia; lo sviluppo dei tessuti sinuoso-lineari delle Favelas brasiliane collinari; la diffusione territoriale del modello sinuoso-lineare nella città californiana; i tessuti di impianto lineare- complesso nell’esperienza britannica - New Towns.7) Alcuni quartieri residenziali significativi: Weissenhof, Hansa Viertel, Borneo;8) Casi studio vari presentati su database digitaleMetodi L’insegnamento si basa su lezioni frontali secondo il programma di cui al punto precedente. Ogni gruppo di lezioni,corrispondente ad un punto del programma, si conclude con una tesina elaborata dagli studenti al di fuori delle ore di lezione e consegnata ala Corso utilizzando la piattaforma Moodle. I lavori degli studenti vengono esposti e commentati in pubblico in apposti e lezioni. Il punto sette corrisponde alla parte finale del Corso e prevede un intreccio di ‘comunicazioni’ frontali, di interventi ‘seminariali degli studenti e di presentazioni di elaborati degli studenti. Ogni lezione è corredata di diapositive; al termine di ogni lezione frontale le diapositive della lezione del professore vengono distribuiti utilizzando la piattaforma Moodle o altri mezzi elettronici nel caso in cui i files siano troppo pesanti (Flickr, Issuu, ecc)Controllo dell’apprendimento e modalità d’esameIl controllo dell’apprendimento avviene esaminando e valutando: il contenuto di 3 schede illustrate in formato A3 elaborate dagli studenti nel primo semestre; il progetto architettonico: inquadramento urbano scala 1:500; piante prospetti, sezioni in scala 1:100; viste 3d; uno stralcio di sezione in scala 1:20. plasticoSupporti alla didattica in uso alla docenzaProiettore digitale; connessione alla rete Internet; piattaforma didattica Moodle 2.
 • Architettura e tipologia / Luigi Gazzola. - Roma :Officina, 1987 • L'evoluzione dei sistemi urbani nel mondo : saggi in onore di Chauncy D. Harris / a cura di Michael P. Conzen; • Composizione architettonica e tipologia edilizia /Gianfranco Caniggia, Gian Luigi Maffei. - Venezia :Marsilio. • Lettura dell'edilizia di base / Gianfranco Caniggia, Gian Luigi Maffei. - Venezia : Marsilio, c1979. • Le città nella storia d'Italia / Cesare De Seta. - Roma [etc.] : Laterza • Logemant, matiere de nos villes, 1900-2007/Nasrine Seraji – Paris, Picard, 2007 • Strutture per una residenza alternativa / N. J. Habraken. - Milano : Il Saggiatore, 1973 • The structure of the ordinary : form and control in the built environment / N. J. Habraken ; edited by Jonathan Teicher. - Cambridge (Mass.) : MIT Press, 1998 • Storia delle città / Leonardo Benevolo. - Roma-Bari : Edizioni Laterza, 1980. - 1008 p • La citta fisica / Ludovico Quaroni ; a cura di Antonino Terranova. - Roma ; Bari : Laterza, 1981. • Immagine di Roma : Fotografie di Ludovico e Livio Quaroni / Ludovico Quaroni. - Bari, Laterza, 1969 • Roma contemporanea : storia e progetto / a cura di Roberto Cassetti e Gianfranco Spagnesi. - Roma : Gangemi, stampa 2006 •Corviale accomplished.Uno studio per Corviale. Funzione e disfunzione dell'edilizia sociale. Anna Del Monaco (a cura di) Ricerca diretta da Lucio Barbera e Richard Plunz. Casa Editrice La Sapienza. Roma 2009; •Città e limes, Anna Del Monaco, Nuova Cultura, 2012 •Lesson for Students, Herman Hertzberger, 010 Publishers, Rotterdarm1991
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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01/10/2016 - 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 2
Mutua da
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1036461_2 CARATTERI DELL'ARCHITETTURA E DELL'AMBIENTE in Scienze dell'architettura L-17 3 Amato Anna Rita Donatella
(programma)
Il corso si propone l’insegnamento di un metodo di lettura dei caratteri comuni agli organismi architettonici e ai tessuti urbani, considerati nelle loro individuazioni storico-processuali. Questa lettura, in particolare, avverrà attraverso la nozione fondamentale di organismo architettonico che, pur nella estrema varietà e complessità dei possibili esiti edilizi, può essere riferita a principi formativi unitari e continui in ambiti temporali ed areali omogenei. La nozione di organismo verrà soprattutto analizzata quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce della crisi contemporanea e di quella unità, ormai smarrita, degli strumenti del progetto che della nozione stessa di organismo è stata il necessario presupposto. Scopo principale dello studio proposto è proprio l'individuazione sintetica delle diversità qualitative dei diversi aspetti della realtà edilizia, il riconoscimento della processualità del loro formarsi e trasformarsi, la relatività del loro valore che consente una dialettica di estesi scambi e integrazioni.
Il corso fornirà nozioni generali sui seguenti temi:
• nozione di organismo e componenti scalari: sistemi, strutture, elementi; • processo di trasformazione delle strutture dell’organismo edilizio (trasformazioni tettoniche) con particolare riguardo al progressivo mutare del rapporto tra l’organismo e l’elemento componente; • organismi matrice e area culturale (influenza sul tipo dei caratteri del luogo); • carattere processuale (diacronia a diatopia) della formazione degli organismi edilizi; • esiti aggregativi dell’organismo edilizio minimo (cellula base) e nozione di tessuto;
 G.Strappa, L’architettura come processo, Ed. Franco Angeli, Milano 2014. Testi teorici base del corso sono: G.Strappa, Unità dell'organísmo archítettoníco. Note sulla formazione e trasformazione dei caratteri degli edifici, Dedalo, Bari 1995.
Testi ausiliari per la comprensione del criterio di lettura: G.Caniggia, G.L.Maffei, Lettura dell'edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979, Caniggia G., Strutture dello spazio antropico, Alinea 1976; G. Strappa, M. Ieva, M.A. Dimatteo, La città come organismo. Lettura di Trani alle diverse scale, Bari 2003 G. Strappa, Tradizione e innovazione, Kappa ed., Roma 1989 P. Carlotti, D. Nencini,P. Posocco, Mediterranei Traduzioni della modernità, Franco Angeli, Roma 2015
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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01/10/2016 - 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Canale: 3
Docente
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Amato Anna Rita Donatella
(programma)
Il corso si propone l’insegnamento di un metodo di lettura dei caratteri comuni agli organismi architettonici e ai tessuti urbani, considerati nelle loro individuazioni storico-processuali. Questa lettura, in particolare, avverrà attraverso la nozione fondamentale di organismo architettonico che, pur nella estrema varietà e complessità dei possibili esiti edilizi, può essere riferita a principi formativi unitari e continui in ambiti temporali ed areali omogenei. La nozione di organismo verrà soprattutto analizzata quale portato di processi di formazione e trasformazione storicamente individuati, anche alla luce della crisi contemporanea e di quella unità, ormai smarrita, degli strumenti del progetto che della nozione stessa di organismo è stata il necessario presupposto. Scopo principale dello studio proposto è proprio l'individuazione sintetica delle diversità qualitative dei diversi aspetti della realtà edilizia, il riconoscimento della processualità del loro formarsi e trasformarsi, la relatività del loro valore che consente una dialettica di estesi scambi e integrazioni.
Il corso fornirà nozioni generali sui seguenti temi:
• nozione di organismo e componenti scalari: sistemi, strutture, elementi; • processo di trasformazione delle strutture dell’organismo edilizio (trasformazioni tettoniche) con particolare riguardo al progressivo mutare del rapporto tra l’organismo e l’elemento componente; • organismi matrice e area culturale (influenza sul tipo dei caratteri del luogo); • carattere processuale (diacronia a diatopia) della formazione degli organismi edilizi; • esiti aggregativi dell’organismo edilizio minimo (cellula base) e nozione di tessuto;
 Testo di riferimento del corso è: G.Strappa, L’architettura come processo, Ed. Franco Angeli, Milano 2014. Testi teorici base del corso sono: G.Strappa, Unità dell'organísmo archítettoníco. Note sulla formazione e trasformazione dei caratteri degli edifici, Dedalo, Bari 1995.
Testi ausiliari per la comprensione del criterio di lettura: G.Caniggia, G.L.Maffei, Lettura dell'edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979, Caniggia G., Strutture dello spazio antropico, Alinea 1976; G. Strappa, M. Ieva, M.A. Dimatteo, La città come organismo. Lettura di Trani alle diverse scale, Bari 2003 G. Strappa, Tradizione e innovazione, Kappa ed., Roma 1989 P. Carlotti, D. Nencini,P. Posocco, Mediterranei Traduzioni della modernità, Franco Angeli, Roma 2015
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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01/10/2016 - 20/12/2016 |
Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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