Docente
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CASTELLUCCI PAOLA
(programma)
Classici dell'Informatica: autori, testi, teorie, per un uso consapevole della Rete Analisi del corpus disciplinare e del contesto culturale. La storia dell'Informatica e della Rete verrà ricostruita tramite il confronto diretto con i testi: a partire da George Boole (metà Ottocento); i padri della Documentazione e il progetto utopico del Mundanum (Paul Otlet e Henri La Fontaine); la ricerca condotta durante la Seconda Guerra mondiale e il dopoguerra: Alan Turing, Vannevar Bush, Norbert Wiener, Suzanne Briet, Claude Shannon, C. P. Snow, J. R. Pierce. Particolare rilievo verrà dato alle "avanguardie" degli anni Sessanta e Settanta: Joseph Licklider, Ivan Sutherland, Douglas Engelbart, Marshall McLuhan, Ted Nelson. Verranno affrontate questioni di Informatica umanistica (D.J. Bolter, G. P. Landow, J. McGann). Il percorso si concluderà con l'analisi di opere degli ideatori del Web (Tim Berners-Lee) e di Google (L. Page, S. Brin). Il confronto con i testi è inteso come operazione di "svelamento" di una storia non percepita come tale. La conoscenza dei fondamenti teorici dell'informatica renderà più consapevole anche l'uso quotidiano del Web.
2 libri e 1 saggio: -P. Castellucci, Dall’ipertesto al Web. Storia culturale dell’informatica, Roma-Bari, Laterza, 2009. - un “classico” o un testo di analisi critica a scelta dello studente in base a una lista fornita a fine corso (e riportata di seguito % alla voce "Bibliografia di riferimento"). -P. Castellucci, George Boole: il pensiero dietro la maschera, L’organizzazione del sapere. Studi in onore di Alfredo Serrai, a cura di M.T. Biagetti, Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2004, pp.55-69.
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno: - P. Castellucci, Carte del nuovo mondo. Banche dati e Open Access, il Mulino, 2019.
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