Docente
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QUARANTOTTO DIANA
(programma)
Anima, vita e cognizione secondo Aristotele
Nel mondo naturale c’è una distinzione fondamentale: alcune sostanze naturali sono vive, altre sono inanimate. Ciò che distingue le prime dalle seconde, secondo Aristotele, è il possesso della psuche. La parola ‘psuche’ viene di solito tradotta con ‘anima’. Ma ‘anima’ è una traduzione fuorviante, perché suona bizzarro sostenere che un gambero, una seppia o pianta di basilico hanno un’anima, mentre è perfettamente sensato, secondo Aristotele, dire che hanno una psuche. Che cos’è allora la psuche? E che cosa accomuna la psuche di un essere umano a quella di un gambero, di una seppia e di una pianta di basilico? La teoria aristotelica della psuche fornisce una risposta a queste domande. È il tentativo di elaborare una spiegazione unitaria di tutti i processi vitali: dalla nutrizione, alla riproduzione, alla percezione e al pensiero. In altre parole, è il tentativo di spiegare i processi cognitivi – compresa l’attività noetica del primo motore immobile – come forme superiori della vita biologica. Si tratta di una teoria centrale nel programma scientifico-filosofico di Aristotele (il quale intende i viventi come le sostanze per eccellenza). È elaborata mediante alcuni dei principi più rilevanti e innovativi della sua filosofia: la distinzione tra materia e forma, tra mezzo e fine, tra potenza e atto; la dottrina delle categorie. La teoria aristotelica dell’anima ha suscitato interesse e stimolato forti reazioni (sia positive sia negative) sin dall’antichità. Per esempio, le filosofie cartesiana e post-cartesiana – in quanto basate sulla distinzione tra mente e corpo, tra conoscenza/coscienza e processi biologici – l’hanno rifiutata. Ma altre correnti di pensiero e altri pensatori, anche in tempi recenti, ne hanno riconosciuto il profondo interesse teorico. Darwin stesso, nei Taccuini, fa affermazioni che Aristotele avrebbe probabilmente sottoscritto: “Colui che comprende il babbuino contribuirà alla metafisica [=la filosofia in generale, compreso il problema della conoscenza] più di Locke”.
Il corso sarà articolato nel seguente modo: 1) Introduzione generale alla teoria aristotelica dell’anima (2 ore) 2) Principi e tecniche base dell’argomentazione (6 ore) 3) La filosofia della natura di Aristotele (4 ore) 4) Le teorie dell’anima prima di Aristotele (4 ore) 5) La teoria aristotelica dell’anima: nutritiva, percettiva, intellettiva (28 ore) 6) Confronti tra la teoria aristotelica dell’anima e teorie più recenti della vita, della mente e della cognizione (4 ore).
R. Chiaradonna, P. Pecere, Filosofia. La ricerca della conoscenza, Mondadori 2018.
M. Vegetti, F. Ademollo, Incontro con Aristotele. Quindici lezioni, Einaudi 2016.
Aristotele, L’anima, traduzione, introduzione e commento a cura di G. Movia, Bompiani 2001.
D. Zucca, L’anima del vivente. Vita, cognizione e azione nella psicologia aristotelica, Morcelliana, Brescia 2015, (Introduzione e capp. I-V).
Dispense e slides: saranno fornite progressivamente durante il corso
Molti materiali del corso saranno disponibili in una cartella dropbox. Per accedere alla cartella è necessario contattare il docente.
Many course materials will be available in a dropbox folder. To access the folder it is necessary to contact the teacher.
TESTO INTEGRATIVO PER NON-FREQUENTANTI D. Zucca, L’anima del vivente. Vita, cognizione e azione nella psicologia aristotelica, Morcelliana, Brescia 2015, (cap. VI).
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