Docente
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RADAELLI ANNA TERESA PAOLA
(programma)
I trovatori di Dante. Analisi della tradizione cortese elaborata dall’esperienza dantesca soffermandosi sul rapporto di Dante coi modelli galloromanzi, in particolare con la lirica trobadorica. Il corso si propone di mettere in luce gli elementi di persistenza e discontinuità rispetto alla tradizione poetica romanza in quelle opere in cui Dante si fa interprete del rapporto tra musica e poesia.
Michelangelo Picone, Vita Nuova e tradizione romanza, Padova 1973. Teodolinda Barolini, Il miglior fabbro. Dante e i poeti della Commedia, Torino, Bollati Boringhieri, 1993. Gianfranco Folena, Dante e i trovatori, in Textus testis. Lingua e cultura poetica delle origini, Torino, Bollati-Boringhieri, 2002, pp. 229-240. Pietro G. Beltrami, Arnaut Daniel e “la bella scola” dei trovatori di Dante, in Le culture di Dante. Studi in onore di Robert Hollander, Atti del IV Seminario dantesco internazionale (University of Notre Dame, Indiana, 25-27 settembre 2003), a c. di Michelangelo Picone, Theodore J. Cachey Jr, Margherita Mesirca, Firenze, Cesati, 2004, pp. 29-59. Stefano Asperti, Dante, i trovatori, la poesia, in Le culture di Dante. Studi in onore di Robert Hollander cit., pp. 61-92. Michael Scott Cuthbert, Music in the time of Dante and his first readers, in Dante in Context, ed. by Zygmunt G. Barański and Lino Pertile, Cambridge 2015, pp. 448-457. Maria Sofia Lannutti, Dir so, trobar vers, entendre razo. Per la definizione del rapporto tra poesia e musica nel Medioevo, Philomusica online 2017.
Bibliografia ulteriore e specifica e materiali didattici di supporto saranno forniti durante il corso.
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