Docente
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VOLPI CATERINA
(programma)
Dipingere la natura. Pittura e ambiente a Roma (1600-1670)
Nel corso si analizzerà la percezione dei luoghi e la loro rappresentazione attraverso l’indagine delle opere dei paesaggisti e dei bamboccianti, partendo dalle sperimentazioni di Filippo Napoletano e Agostino Tassi. Si studieranno sia i pittori di paesaggio nordici attivi a Roma (Elsheimer, Baur, Poelenbugh, Brembergh, Swanevelt, Asseljin, Both…), con un focus sulla alla loro indagine topografica a livello grafico e pittorico, sia i bamboccianti, con le loro raffigurazioni della realtà e della vita quotidiana nell’Urbe e nella campagna circostante. Saranno presi in esame anche quei paesaggisti, spesso definiti classicisti, ma che non mancarono di eseguire studi dal vero, quali Poussin e Lorrain, le cui indagini en plein air furono narrate da Sandrart. Seguiranno lazioni dedicate ai paesi di Salvator Rosa e Gaspard Dughet, fino ad arrivare a Pandolfo Reschi.
Il corso intende affrontare il tema della pittura di paesaggio e della pittura dal vero sotto diversi punti di vista e con differenti approcci metodologici: il tradizionale metodo monografico (che analizzerà i singoli cataloghi di artisti italiani e stranieri attivi a Roma e nella campagna laziale negli anni di riferimento), e il metodo socio-culturale con approfondimenti sui rapporti culturali, economici e di committenza degli artisti. Parallelamente si terrà un’indagine sui metodi di analisi, elaborazione e rappresentazione della natura (con particolare attenzione a luoghi specifici) da parte di questi artisti, che, a differenza dei pittori accademici usavano praticare il disegno e la pittura in gruppo, unendo la loro vita e la loro arte con la natura. In tal modo disegni e dipinti ci consentiranno di approfondire il rapporto tra uomo, artista e natura nel XVII secolo. Sono previste inoltre alcune conferenze interdisciplinari sui temi della topografia, geografia, natura e ambiente, e la relativa rappresentazione artistica da parte di specialisti nei vari settori.
SUDDIVISIONE ORE CORSO: 36 ore di lezione frontale divise in:
4 ore: introduzione al corso
8 ore: La nascita di un genere autonomo: la pittura di paesaggio dal 1600 al 1630 circa (i fratelli Bril, Filippo Napoletano, Agostino Tassi; la scuola bolognese)
10 ore: La pittura bambocciante tra quotidianità e natura (rapporti tra gli artisti, il disegno e la pittura dal vero a Roma e nel Lazio, il ruolo del mercato dell’arte)
10 ore: Tra ideale e naturalismo: Nicolas Poussin, Claude Lorrain, Salvator Rosa, Gaspard Dughet e la loro influenza
4 ore: conclusioni
12 ore: visite e conferenze interdisciplinari
- L. Trezzani (a cura di), La pittura di paesaggio in Italia, Il Seicento, Milano 2004 [saggi da pp. 167 a pp. 231 + schede artisti: Angeluccio, Asseljin, Berchem (pp. 236-241), Both, Breenbergh, Bril (pp. 245-251), Annibale Carracci, Antonio Carracci,Castiglione, Codazzi (pp. 260-268), Dughet, (pp. 272-274), Elsheimer, Filippo Napoletano, Gargiulo (279-285), Lemaire, Lorrain, (pp. 294-298), Mola, De Momper (304-309), Pieter Mulier, Onofri (pp. 313-317), Poussin, Jabob Pynas, Pandolfo Reschi (324-333), Salvator Rosa (pp. 339-342), Agostino Tassi, Antonio Tempesta (pp. 347- 353), Poelenburgh, Swanevelt, Gaspar Van Wittel (pp. 366-377), Gottfried Wals, Weenix (pp. 380-383)];
- S. Loire, A. Ubeda De Los Cobos (a cura di), Nature et idéal. Le paysage à Rome 1600 – 1650, Catalogo della mostra (Parigi, Galeries Nationales d’Exposition du Grand Palais 2011), Parigi 2011, pp. 15-75;
- Poussin and Nature, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art), New Haven 2008, pp. 39-122
-Briganti, Trezzani, Laureati, I Bamboccianti, pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, Roma, 1983
- C. Volpi, Salvator Rosa “pittore famoso” (1615-1673), Roma 2014, la parte del saggio relativa a Roma
- C. Mazzetti di Pietralata, Sandrart a confronto con Lorrain e Swanevelt: disegni inediti e riflessioni sul paesaggio, in “Storia dell’Arte”, 112, 2005, pp. 91-118;
- M. Chiarini, Filippo Napoletano, Poelenburgh, Breenbergh e la nascita del paesaggio realistico in Italia, in “Paragone”, 23, 1972, pp. 18-34
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