Docente
|
VALENTE LUISA
(programma)
La filosofia di Gilberto di Poitiers: semantica, ermeneutica e metafisica del concreto o delle forme singolari Gilberto di Poitiers o Porreta (m. 1154) è stato definito da Etienne Gilson il più grande metafisico del XII secolo. Il suo pensiero ci è conservato principalmente nei commenti agli Opuscoli teologici di Severino Boezio (m. 525/6), di cui nei successivi secoli medievali è considerato il commentatore per eccellenza. Autore originale ben più che semplice interprete di Boezio, Gilberto mette a frutto nelle sue riflessioni su Boezio anche la sua profonda conoscenza della grammatica e della logica del tempo, proverbiale per i suoi contemporanei. In tutti i campi toccati dal suo pensiero, Gilberto propone delle soluzioni originali: queste incontrarono presso alcuni una tenace opposizione, ma presso altri un grande entusiasmo tanto che si poté presto parlare di una scuola 'porretana' sia in logica che in teologia. Nella teoria semantica, la sua posizione si contraddistingue per l'insistenza sull'intrinseca polisemicità dei termini, il cui significato va di volta in volta precisato in relazione al contesto del discorso e soprattutto della dimensione pragmatica del processo comunicativo. Anche a proposito della teoria dell'interpretazione dei testi la posizione di Gilberto si caratterizza per un'accentuata attenzione per il ruolo decisivo dell''intenzione' del parlante e dell''attenzione' del destinatario: prendendo come punto di partenza il triangolo dell'apertura del De interpretatione aristotelico - parole, concetti e cose -, Gilberto spiega come un testo possa considerarsi compreso solo se chi lo ho letto o ascoltato ha potuto riandare dalle parole ai concetti intesi nella propria mente da colui che le ha pronunciate e da questi poi alle realtà che si pensano come corrispondenti. Anche in metafisica Gilberto presenta una posizione originale, che trova parziale rispondenza, nel XII secolo, solo con il pensiero di Pietro Abelardo: per Gilberto infatti, come per Abelardo, non esistono forme comuni, ad es. la forma universale 'uomo', ma sono realtà singolari: Socrate, la sua singolare forma corporeità che ne fa un corpo singolare, la sua singolare forma bianchezza, causa del singolare colore bianco della sua pelle, ecc. Ogni ente sussistente è costituito così da un irripetibile agglomerato (concretio) di una molteplicità di forme singolari, e gli universali sono prodotti dalla mente sulla base delle somiglianze colte tra molte realtà diverse ma simili sotto quel singolare rispetto (gli uomini, gli enti bianchi). Il corso mira a illustrare questi tre aspetti del pensiero di Gilberto - semantica, ermeneutica, metafisica delle forme singolari - sulla base della lettura e del commento in aula di passi scelti dai commenti agli Opuscoli boeziani e da opere della scuola di Gilberto (Porretani). I passi verranno forniti agli studenti in una traduzione italiana di lavoro e in latino.
Studenti frequentanti
Parte generale: - P. Porro - C. Esposito, Filosofia antica e medievale, Bari, Laterza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’). Oppure P. Porro, C. Esposito, I mondi della filosofia. Volume 1. Dalle origini alla Scolastica, Bari, Laterza 2016 (dal cap. IX in poi). - L. Valente, Il secolo delle scuole cittadine, in G. Cambiano, L.Fonnesu, M. Mori edd., Storia della filosofia occidentale / 2 Medioevo e Rinascimento, Bologna, il Mulino 2014, pp. 67-109. NB Chi lo desideri può studiare, in alternativa al manuale Porro-Esposito: E. Gilson, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 ed edizioni successive. Chi ha già studiato in precedenza il manuale per un esame di Storia della filosofia medievale lo potrà sostituire con una lettura da concordare con la docente.
Parte monografica: - B. Maioli, Gilberto Poretano. Dalla grammatica speculativa alla metafisica del concreto, Roma, Bulzoni 1979 - L. Valente, Forme, contesti e interpretazioni. La filosofia di Gilberto di Poitiers († 1154), “Medioevo” 39 (2014), pp. 89-134 - I passi che saranno distribuiti, letti e commentati durante le lezioni
Studenti non frequentanti:
Parte generale: - P. Porro - C. Esposito, Filosofia antica e medievale, Bari, Laterza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’). Oppure P. Porro, C. Esposito, I mondi della filosofia. Volume 1. Dalle origini alla Scolastica, Bari, Laterza 2016 (dal cap. IX in poi). - L. Valente, Il secolo delle scuole cittadine, in G. Cambiano, L.Fonnesu, M. Mori edd., Storia della filosofia occidentale / 2 Medioevo e Rinascimento, Bologna, il Mulino 2014, pp. 67-109. NB Chi lo desideri può studiare, in alternativa al manuale Porro-Esposito: E. Gilson, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 ed edizioni successive. Chi ha già studiato in precedenza il manuale per un esame di Storia della filosofia medievale lo potrà sostituire con una lettura da concordare con la docente.
Parte monografica: - Da concordare con la docente
|