Docente
|
RICCI ANTONIO
(programma)
Dopo una prima parte di lezioni volte a introdurre gli aspetti generali della tematica antropologico-visiva, il corso prende in esame le relazioni storiche esistenti fra fotografia, cinema e antropologia culturale. Una particolare attenzione è rivolta alla definizione di cultura visiva. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi di monografie antropologico-visive, proiezioni di documenti fotografici e filmici con analisi e commento critico.
- A. Ricci, I suoni e lo sguardo. Etnografia visiva e musica popolare nell’Italia centrale e meridionale, Milano, Angeli, 2007. - A. Ricci (a cura di), Etnografie visive nella ricerca antropologica contemporanea: cinema, video, fotografia, realtà virtuale, i seguenti capitoli scaricabili al link https://voci.info/anno-xii-2015.html:
- Maria Faccio, Le quattro volte di Michelangelo Frammartino: un caso di etnografia profilmica - Francesco Faeta, La fotografia come descrizione densa. Antropologia, fonti e documenti - Steven Feld, Antonello Ricci, Collaboration in/through Ethnographic Film: A Conversation - Francesco Marano,Corpo e tecnologia nel film etnografico: la videocamera da strumento a corpo intraneo - Lello Mazzacane, Non più museo. L’originale e la copia nell’epoca della riproducibilità digitale - Silvia Paggi, Considerazioni sulla mediazione della parola in antropologia filmica - Cecilia Pennacini, Immagini dalla “zona di contatto”. Le fotografie della spedizione italiana al Rwenzori (1906) - Antonello Ricci,Etnografia, cinema, memoria, narrazione: percorsi di ricerca Camera oscura Antonello Ricci, Le fotografie di Renato Boccassino della spedizione tra gli acioli in Uganda: prime considerazioni Renato Boccassino, Fotografie 1933-1934
Studenti non frequentanti un testo a scelta tra: - F. Faeta, La passione secondo Cerveno. Arte, tempo, rito, Milano, Ledizioni, 2019. - F. Faeta, Il nascosto carattere politico. Fotografia e culture nazionali nel secolo ventesimo, Milano, FrancoAngeli, 2019.
|