LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO
(obiettivi)
Il Laboratorio di design per lo Spazio Pubblico, è un corso integrato composto da 2 moduli (Design per lo Spazio Pubblico e Laboratorio di design per lo Spazio Pubblico) che hanno in comune organizzazione delle attività laboratoriali e l’esame finale. Obiettivi generali del corso sono favorire la conoscenza e la comprensione dei principi base utili per il progetto di un allestimento di limitata complessità di e per uno spazio pubblico.
Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettivi: In accordo con i Descrittori di Dublino gli obiettivi del Corso sono: - conoscere gli elementi di base necessari al controllo spaziale e tecnico-funzionale dell’idea progettuale attraverso un’adeguata padronanza degli strumenti teorici ed operativi, comprendendo tra questi anche gli aspetti immateriali legati alla comunicazione visiva e multimediale e al rapporto tra spazio pubblico, allestimento e percezione; - comprendere le componenti morfologiche, funzionali e materiali di base per la realizzazione di un progetto di allestimento dello spazio pubblico e sviluppare un’attitudine alla ricerca che includa nel progetto sia gli aspetti tecnologico-materiali che quelli immateriali legati alla comunicazione.; - sviluppare e saper comunicare il progetto di allestimento di uno spazio pubblico di limitate dimensioni nelle sue componenti spaziali, funzionali, tecnologiche, materiali e immateriali, con adeguata consapevolezza anche per quel che riguarda l’interpretazione degli aspetti culturali e sociali che definiscono il contesto di riferimento, avvalendosi della realizzazione di modelli fisici e virtuali. - capacità di apprendimento per un costante aggiornamento metodologico e contenutistico; - capacità di apprendimento autonomo e in continuità con le proprie conoscenze e competenze, anche individuando percorsi autonomi di studi e successivi (Master di 1° livello, Magistrali).
Sequenza delle diverse fasi dell’attività formativa: Per il raggiungimento di tali risultati il corso è articolato in lezioni frontali, seminari ed esercitazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale.
Modalità di verifica dell’apprendimento: L'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula. In sede di esame sarà valutato il complesso delle esercitazioni prodotte e verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante il corso, con particolare riferimento al progetto finale. Voto e esame saranno integrati (voto unico).
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Codice
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10589548 |
Modulo: DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO
(obiettivi)
Il modulo di Design per lo Spazio Pubblico, ha come obiettivo specifico quello di offrire gli strumenti metodologici utili a comprendere e sperimentare la progettazione di un allestimento di limitata complessità per uno spazio pubblico gestendone gli aspetti funzionali, formali e le tecniche.
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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6
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/13
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Ore Aula
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60
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: 1
Docente
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DAL FALCO FEDERICA
(programma)
Il Corso di DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (6 Cfu Icar/13) e il LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (3 Cfu Icar/13) sono considerati come insegnamenti integrati, i cui obiettivi sono: Conoscere, comprendere e sperimentare i principi base per il progetto di un allestimento di limitata complessità, sapendone controllare le componenti spaziali, funzionali, tecnologiche.Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettivi- Conoscere gli elementi di base necessari al controllo spaziale e tecnico-funzionale dell’idea progettuale attraverso un’adeguata padronanza degli strumenti teorici ed operativi, comprendendo tra questi anche gli aspetti immateriali legati alla comunicazione visiva e multimediale e al rapporto tra allestimento e percezione.- Comprendere le componenti morfologiche, funzionali e materiali di base per la realizzazione di un progetto di allestimento e sviluppare un’attitudine alla ricerca che includa nel progetto sia gli aspetti tecnologico-materiali che quelli immateriali legati alla comunicazione.- Sviluppare e saper comunicare il progetto di allestimento di uno spazio di limitate dimensioni nelle sue componenti spaziali, funzionali, tecnologiche, materiali e immateriali, con adeguata consapevolezza anche per quel che riguarda l’interpretazione degli aspetti culturali e sociali che definiscono il contesto di riferimento, avvalendosi anche della realizzazione di modelli fisici e virtuali. Sequenza delle diverse fasi dell’attività formativa. Per il raggiungimento di tali risultati il corso è articolato in lezioni frontali, seminari ed esercitazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale. Modalità di verifica dell’apprendimento: L'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula. In sede di esame sarà valutato il complesso delle esercitazioni prodotte e verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante il corso.
In relazione agli obiettivi specifici, Il Corso di DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (6 Cfu Icar/13) e il LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (3 Cfu Icar/13) propongono temi progettuali dedicati all’outdoor design in relazione alla rigenerazione di aree urbane di piccola dimensione della città di Roma che versano in condizioni di degrado. I contenuti trattati comprendono quindi tematiche legate allo spatial e public design, nel segno della rigenerazione di brani e frammenti di città attraverso la relazione tra persone e identità dei luoghi. L’approccio progettuale è trasversale, funzionale a creare sinergie tra sistemi di oggetti, architettura, paesaggio, servizi, arte pubblica. I risultati progettuali – dall’outdoor design al design delle superfici urbane (pavimentazioni, playground) - nell’avvalersi anche di metodi storici e sociali dovranno condurre ad una nuova identificazione dei luoghi operando una sintesi tra le discipline della cultura del progetto e le esigenze collettive. Le sperimentazioni progettuali prevedono l’elaborazione di un concept e loro successivo sviluppo a partire dal rapporto performativo del corpo con gli spazi esterni includendo attività di tipo sportivo e artistico (danza, performances). Il concept, ideato a partire da ricerche storiche e delle caratteristiche morfologiche, materiali e costruttive dell’area proposta, da un’indagine sulle esigenze dei cittadini residenti, dallo studio di progetti e realizzazioni pertinenti; verrà sviluppato in una prima fase con progetti dedicati all’outdoor, e in una seconda fase con il design degli spazi esterni. L’Atelier IV prevede come tema d’esame finale, un progetto trasversale che riguarda l’urban design, il product e outdoor design, il design di eventi sportivi e performativi e anche il visual design. Il progetto oggetto d'esame dal titolo "PerformativeExperienceDesign. Regenerate urban spaces in Rome" è costituito da un book nel quale sono sistematizzati i seguenti step: la ricerca iniziale: interviste, fotografie, schizzi, riflessioni, moodboard; il concept; il progetto di massima eil progetto esecutivo, le fotografie del modello di studio.
Il raggiungimento del risultato finale si articola nelle seguenti fasi: FASE 1: 24 ore (3 CFU) Lezioni teoriche (16 ore) e attività di approfondimento e laboratoriali (8 ore) La prima fase è dedicata allo studio, alla ricerca e all’elaborazione di linee guida inerenti il tema di progetto che riguarda la riqualificazione urbana di spazi esterni di un’area urbana di piccole dimensioni della città di Roma. Questa fase prevede lezioni teoriche dedicate al design dello spazio pubblico, a sistemi di oggetti outdoor e al design delle superfici. Alla fine della prima fase, gli studenti devono presentare un concept progettuale di un sistema di oggetti outdoor, partendo da una più generale idea di rigenerazione dell’area oggetto di studio. In questa fase, sarà necessario conoscere e comprendere la storia e le caratteristiche urbane del quartiere, delle architetture principali, degli spazi esterni, della circolazione e del verde e dell’arredo urbano; effettuando sopralluoghi e restituzioni fotografiche. Le esigenze dei cittadini residenti potrano essere sondate con interviste. I materiali raccolti saranno restituiti in un diario personale con descrizioni, riflessioni e approfondimenti.
FASE 2: 24 ore (3 CFU) Lezioni teoriche (6 ore) e attività di approfondimento e laboratoriali (18 ore): La seconda fase è dedicata allo sviluppo del progetto di un sistema di prodotti outdoor in relazione al contesto con schizzi, viste quotate, rendering e modellini di studio. Parallelamente gli studenti inizieranno a progettare le superfici dell’area e a collocare gli oggetti. Le lezioni teoriche riguarderanno ulteriori approfondimenti relativi al design degli spazi pubblici.
FASE 3: 24 ore (3 CFU) Attività di approfondimento e laboratoriali (24 ore): La terza fase è dedicata all’elaborazione finale del progetto, alla realizzazione del modello definitivo e alla redazione del book d’esame con indicazioni grafiche fornite dalla docenza. Gli elaborati richiesti per l’esame sono: - Ricerche, studi, documentazione fotografica, disegno della planimetria fornita dalla docenza e mappature significative (layer) inerenti la circolazione, i punti nevralgici, il verde… - Inquadramento del tema proposto - Concept del sistema di prodotti outdoor con schizzi e riferimenti alla cultura visiva e al design - Concept del comunicazione del progetto con schizzi e riferimenti alla cultura visiva e al design - Disegni tecnici: viste e sezioni in scala quotate secondo le regole del disegno tecnico; eventuali abachi - Esploso assonometrico con indicazione degli elementi costituenti il prodotto (montaggio/smontaggio) - Modello reale e modello virtuale-render con fotoinserimenti - Documentazione fotografica dei modelli (fisico e virtuale) - Presentazione powerpoint
Altarelli, L. (2006). Light city. La città in allestimento. Roma: Meltemi editore. Birozzi, C. & Pugliese M. (2007). L’arte pubblica nello spazio urbano. Milano: Mondadori. Clemente, M.(2017) Re-Design dello spazio pubblico. Milano: Franco Angeli Favole, P. (2007). Strade urbane. Architettura e arredo. Milano: Tecniche Nuove. Gehl, J. (2012). Vita in città. Spazio urbano e relazioni sociali. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 2
Docente
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BRUNI ANGELA
(programma)
L’obbiettivo formativo generale è quello di aiutare lo studente nell’operazione di sviluppo ottimale del progetto del modulo di Design per lo spazio pubblico, fornendo l’apporto teorico e metodologico, necessario per un progetto di allestimento temporaneo di limitata complessità di uno spazio pubblico, attraverso lezioni e analisi di casi studio. I moduli saranno incentrati sul tema dell’architettura effimera e provvisoria come strumento per la modificazione di uno spazio pubblico. Si intende tracciare un percorso di avvicinamento al riuso del patrimonio edilizio o di un vuoto urbano mettendo insieme la scala dell’edificio, la scala della città, con quella dell’oggetto attraverso allestimenti.
Tema del progetto Il tema riguarda la progettazione dello spazio interno della torre medievale di Tor Marancia a Roma e di una porzione di area esterna, spazio pubblico tra le case di un moderno complesso di edilizia popolare, cercando di dare un nuovo significato a una parte della città contemporanea. Il progetto espositivo per la modificazione dell'esistente, il rapporto tra contesto urbano e architettura effimera. Inserimento di elementi reversibili, per ricollegare il parco al contesto. Ci proponiamo di: - progettare lo spazio interno della torre come uno spazio espositivo e una parte dello spazio esterno per richiamare l'ambiente interno attraverso un manifesto o un segno o elementi multimediali.
ALTARELLI LUCIO, Light City. La città in allestimento, Meltemi Editore, Roma 2006
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 3
Docente
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Farina Carla
(programma)
I media, la digitalizzazione e le tecnologie della comunicazione in genere, hanno profondamente modificato il comportamento dell’individuo all'interno di uno spazio costruito: l’unione della dimensione fisica con quella digitale ha generato nuovi contesti e modalità di azione (comportamentali) ed una differente percezione degli spazi stessi. Gli edifici e lo spazio vissuto in generale, mediante tali tecnologie, sono diventati attivi, reattivi ed interattivi, facendo sì che l’individuo è sempre più un “utente” virtuale e non più solo abitante o visitatore passivo di quello spazio. All'interno di questo scenario il settore dell’allestimento espositivo, sia museale che non, si amplifica e modifica le sue potenzialità di comunicare il messaggio al grande pubblico. Infatti nei musei e nelle esposizioni in genere “le nuove tecnologie, aprono inediti scenari di competenze, di ruolo e di metodo del design” (F. Irace) che inducono ad un ripensamento del settore e ad un nuovo approccio progettuale. Le competenze e gli strumenti tradizionali non sono più sufficienti, si amplifica il numero degli attori che partecipano all'evento e crollano le barriere tra i diversi settori: allestire una mostra non è più solo competenza del curatore e dell’ architetto. Alla luce di questo cambiamento è dovuta una riflessione sul ruolo del design e del designer nel campo dell'Exhibit. Quali metodologie e strumenti usare per gestire il dualismo generatosi tra il dominio del tangibile – fisico e quello dell’intangibile – virtuale nella ridefinizione degli spazi della comunicazione. La pratica dell’allestire e dell’esibire deve essere inserita all’interno di tale scenario e considerata inoltre una disciplina di confine tra progetto e comunicazione, luogo di incontro di molteplici competenze. In un progetto di Exhibition Design convergono e si confrontano conoscenze di architettura e di design, di lighting e media digitali, di ingegneria audiovisiva, di sociologia e psicologia, di comunicazione e grafica. Un complesso insieme di saperi che attraverso il linguaggio della luce, dei colori, delle forme e dei suoni, comunicano un messaggio al visitatore offrendogli una esperienza tridimensionale e multisensoriale vissuta in uno spazio. Apparati concettuali e apparati fisici, volti alla comunicazione intesa nelle sue accezioni più ampie, concorrono a comunicare e creare un evento esperienziale in un ambiente definito e reale che si trasforma di volta in volta. L’insieme di apparati fisici per un allestimento o per una installazione, diventano una interfaccia che media spazio e utente, ed in rapporto a queste due entità vanno pensati e progettati.
Sergio Polano, I luoghi dell’Esporre, ebook; Sergio Polano, Mostrare‐ L’allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta (Exhibition design in Italy Pam Locker, Exhibition Design, Basics Interior design 02, ava academia, 2011; David Dernie, Exhibition Design, W.W. Norton & Company, New York London, 2006;
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Modulo: LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO
(obiettivi)
Il modulo di Laboratorio di Design per lo Spazio Pubblico, ha come obiettivo specifico quello di supportare il modulo principale, offrendo gli strumenti operativi utili a sperimentare e autonomamente organizzare un allestimento di limitata complessità per uno spazio pubblico gestendone gli aspetti funzionali, formali e le tecniche.
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Lingua
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ITA |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Crediti
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3
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/13
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Ore Aula
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-
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Ore Laboratorio
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30
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Ore Studio
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: 1
Docente
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DAL FALCO FEDERICA
(programma)
Il Corso di DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (6 Cfu Icar/13) e il LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (3 Cfu Icar/13) sono considerati come insegnamenti integrati, i cui obiettivi sono: Conoscere, comprendere e sperimentare i principi base per il progetto di un allestimento di limitata complessità, sapendone controllare le componenti spaziali, funzionali, tecnologiche.Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettivi- Conoscere gli elementi di base necessari al controllo spaziale e tecnico-funzionale dell’idea progettuale attraverso un’adeguata padronanza degli strumenti teorici ed operativi, comprendendo tra questi anche gli aspetti immateriali legati alla comunicazione visiva e multimediale e al rapporto tra allestimento e percezione.- Comprendere le componenti morfologiche, funzionali e materiali di base per la realizzazione di un progetto di allestimento e sviluppare un’attitudine alla ricerca che includa nel progetto sia gli aspetti tecnologico-materiali che quelli immateriali legati alla comunicazione.- Sviluppare e saper comunicare il progetto di allestimento di uno spazio di limitate dimensioni nelle sue componenti spaziali, funzionali, tecnologiche, materiali e immateriali, con adeguata consapevolezza anche per quel che riguarda l’interpretazione degli aspetti culturali e sociali che definiscono il contesto di riferimento, avvalendosi anche della realizzazione di modelli fisici e virtuali. Sequenza delle diverse fasi dell’attività formativaPer il raggiungimento di tali risultati il corso è articolato in lezioni frontali, seminari ed esercitazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale. Modalità di verifica dell’apprendimento: L'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula. In sede di esame sarà valutato il complesso delle esercitazioni prodotte e verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante il corso.
Programma dell’insegnamento In relazione agli obiettivi specifici, Il Corso di DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (6 Cfu Icar/13) e il LABORATORIO DI DESIGN PER LO SPAZIO PUBBLICO (3 Cfu Icar/13) propongono temi progettuali dedicati all’outdoor design in relazione alla rigenerazione di aree urbane di piccola dimensione della città di Roma che versano in condizioni di degrado. I contenuti trattati comprendono quindi tematiche legate allo spatial e public design, nel segno della rigenerazione di brani e frammenti di città attraverso la relazione tra persone e identità dei luoghi. L’approccio progettuale è trasversale, funzionale a creare sinergie tra sistemi di oggetti, architettura, paesaggio, servizi, arte pubblica. I risultati progettuali – dall’outdoor design al design delle superfici urbane (pavimentazioni, playground) - nell’avvalersi anche di metodi storici e sociali dovranno condurre ad una nuova identificazione dei luoghi operando una sintesi tra le discipline della cultura del progetto e le esigenze collettive. Le sperimentazioni progettuali prevedono l’elaborazione di un concept e loro successivo sviluppo a partire dal rapporto performativo del corpo con gli spazi esterni includendo attività di tipo sportivo e artistico (danza, performances). Il concept, ideato a partire da ricerche storiche e delle caratteristiche morfologiche, materiali e costruttive dell’area proposta, da un’indagine sulle esigenze dei cittadini residenti, dallo studio di progetti e realizzazioni pertinenti; verrà sviluppato in una prima fase con progetti dedicati all’outdoor, e in una seconda fase con il design degli spazi esterni. L’Atelier IV prevede come tema d’esame finale, un progetto trasversale che riguarda l’urban design, il product e outdoor design, il design di eventi sportivi e performativi e anche il visual design. Il progetto oggetto d'esame dal titolo "PerformativeExperienceDesign. Regenerate urban spaces in Rome" è costituito da un book nel quale sono sistematizzati i seguenti step: la ricerca iniziale: interviste, fotografie, schizzi, riflessioni, moodboard; il concept; il progetto di massima eil progetto esecutivo, le fotografie del modello di studio.
Il raggiungimento del risultato finale si articola nelle seguenti fasi: FASE 1: 24 ore (3 CFU) Lezioni teoriche (16 ore) e attività di approfondimento e laboratoriali (8 ore) La prima fase è dedicata allo studio, alla ricerca e all’elaborazione di linee guida inerenti il tema di progetto che riguarda la riqualificazione urbana di spazi esterni di un’area urbana di piccole dimensioni della città di Roma. Questa fase prevede lezioni teoriche dedicate al design dello spazio pubblico, a sistemi di oggetti outdoor e al design delle superfici. Alla fine della prima fase, gli studenti devono presentare un concept progettuale di un sistema di oggetti outdoor, partendo da una più generale idea di rigenerazione dell’area oggetto di studio. In questa fase, sarà necessario conoscere e comprendere la storia e le caratteristiche urbane del quartiere, delle architetture principali, degli spazi esterni, della circolazione e del verde e dell’arredo urbano; effettuando sopralluoghi e restituzioni fotografiche. Le esigenze dei cittadini residenti potrano essere sondate con interviste. I materiali raccolti saranno restituiti in un diario personale con descrizioni, riflessioni e approfondimenti.
FASE 2: 24 ore (3 CFU) Lezioni teoriche (6 ore) e attività di approfondimento e laboratoriali (18 ore): La seconda fase è dedicata allo sviluppo del progetto di un sistema di prodotti outdoor in relazione al contesto con schizzi, viste quotate, rendering e modellini di studio. Parallelamente gli studenti inizieranno a progettare le superfici dell’area e a collocare gli oggetti. Le lezioni teoriche riguarderanno ulteriori approfondimenti relativi al design degli spazi pubblici.
FASE 3: 24 ore (3 CFU) Attività di approfondimento e laboratoriali (24 ore): La terza fase è dedicata all’elaborazione finale del progetto, alla realizzazione del modello definitivo e alla redazione del book d’esame con indicazioni grafiche fornite dalla docenza. Gli elaborati richiesti per l’esame sono: - Ricerche, studi, documentazione fotografica, disegno della planimetria fornita dalla docenza e mappature significative (layer) inerenti la circolazione, i punti nevralgici, il verde… - Inquadramento del tema proposto - Concept del sistema di prodotti outdoor con schizzi e riferimenti alla cultura visiva e al design - Concept del comunicazione del progetto con schizzi e riferimenti alla cultura visiva e al design - Disegni tecnici: viste e sezioni in scala quotate secondo le regole del disegno tecnico; eventuali abachi - Esploso assonometrico con indicazione degli elementi costituenti il prodotto (montaggio/smontaggio) - Modello reale e modello virtuale-render con fotoinserimenti - Documentazione fotografica dei modelli (fisico e virtuale) - Presentazione powerpoint
Altarelli, L. (2006). Light city. La città in allestimento. Roma: Meltemi editore. Birozzi, C. & Pugliese M. (2007). L’arte pubblica nello spazio urbano. Milano: Mondadori. Clemente, M.(2017) Re-Design dello spazio pubblico. Milano: Franco Angeli Favole, P. (2007). Strade urbane. Architettura e arredo. Milano: Tecniche Nuove. Gehl, J. (2012). Vita in città. Spazio urbano e relazioni sociali. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 2
Docente
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Petreni Ilaria
(programma)
L’obbiettivo formativo generale è quello di aiutare lo studente nell’operazione di sviluppo ottimale del progetto del modulo di Design per lo spazio pubblico, fornendo l’apporto teorico e metodologico, necessario per un progetto di allestimento temporaneo di limitata complessità di uno spazio pubblico, attraverso lezioni e analisi di casi studio. I moduli saranno incentrati sul tema dell’architettura effimera e provvisoria come strumento per la modificazione di uno spazio pubblico.
FRANCO ALBINI: I MUSEI E GLI ALLESTIMENTI ( VOLUME1) – FEDERICO BUCCI E AUGUSTO ROSSARI IL DESIGN E GLI INTERNI (VOLUME 2) – GIAMPIERO BOSONI E FEDERICO BUCCI, EDIZIONI DOCUMENTI, ELECTA ARCHITETTURA 999 CONTEMPORARY- BIG CITY LIFE : TORMARANCIA , EDIZIONI: CASTELVECCHI 2014
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 3
Docente
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Farina Carla
(programma)
I media, la digitalizzazione e le tecnologie della comunicazione in genere, hanno profondamente modificato il comportamento dell’individuo all'interno di uno spazio costruito: l’unione della dimensione fisica con quella digitale ha generato nuovi contesti e modalità di azione (comportamentali) ed una differente percezione degli spazi stessi. Gli edifici e lo spazio vissuto in generale, mediante tali tecnologie, sono diventati attivi, reattivi ed interattivi, facendo sì che l’individuo è sempre più un “utente” virtuale e non più solo abitante o visitatore passivo di quello spazio. All'interno di questo scenario il settore dell’allestimento espositivo, sia museale che non, si amplifica e modifica le sue potenzialità di comunicare il messaggio al grande pubblico. Infatti nei musei e nelle esposizioni in genere “le nuove tecnologie, aprono inediti scenari di competenze, di ruolo e di metodo del design” (F. Irace) che inducono ad un ripensamento del settore e ad un nuovo approccio progettuale. Le competenze e gli strumenti tradizionali non sono più sufficienti, si amplifica il numero degli attori che partecipano all'evento e crollano le barriere tra i diversi settori: allestire una mostra non è più solo competenza del curatore e dell’ architetto. Alla luce di questo cambiamento è dovuta una riflessione sul ruolo del design e del designer nel campo dell'Exhibit. Quali metodologie e strumenti usare per gestire il dualismo generatosi tra il dominio del tangibile – fisico e quello dell’intangibile – virtuale nella ridefinizione degli spazi della comunicazione. La pratica dell’allestire e dell’esibire deve essere inserita all’interno di tale scenario e considerata inoltre una disciplina di confine tra progetto e comunicazione, luogo di incontro di molteplici competenze. In un progetto di Exhibition Design convergono e si confrontano conoscenze di architettura e di design, di lighting e media digitali, di ingegneria audiovisiva, di sociologia e psicologia, di comunicazione e grafica. Un complesso insieme di saperi che attraverso il linguaggio della luce, dei colori, delle forme e dei suoni, comunicano un messaggio al visitatore offrendogli una esperienza tridimensionale e multisensoriale vissuta in uno spazio. Apparati concettuali e apparati fisici, volti alla comunicazione intesa nelle sue accezioni più ampie, concorrono a comunicare e creare un evento esperienziale in un ambiente definito e reale che si trasforma di volta in volta. L’insieme di apparati fisici per un allestimento o per una installazione, diventano una interfaccia che media spazio e utente, ed in rapporto a queste due entità vanno pensati e progettati.
Sergio Polano, I luoghi dell’Esporre, ebook; Sergio Polano, Mostrare‐ L’allestimento in Italia dagli anni Venti agli anni Ottanta (Exhibition design in Italy Pam Locker, Exhibition Design, Basics Interior design 02, ava academia, 2011; David Dernie, Exhibition Design, W.W. Norton & Company, New York London, 2006;
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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