Docente
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GENSINI STEFANO
(programma)
Il corso, intitolato "Il sociale nelle dottrine linguistiche italiane del Novecento" prende in esame un importante dibattito teorico sviluppatosi in Italia fra gli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta. In quel periodo la linguistica italiana fronteggia una decisiva fase di rinnovamento, che avviene sullo sfondo dei due grandi modelli teorici che l'avevano influenzata nei decenni precedenti: da una parte l'eredità di Graziadio I. Ascoli e del metodo dei Neogrammatici, dall'altra la filosofia di Benedetto Croce, che aveva contestato il senso di concetti basilari quali 'lingua', 'grammatica' ecc., privilegiando gli aspetti individuali ed estetici del linguaggio. Grazie all'impulso di illustri studiosi quali Giovanni Nencioni, Giacomo Devoto e Antonino Pagliaro, vengono cercate soluzioni nuove, al cui centro stanno la nozione di lingua come 'istituto' e la scoperta del carattere sistemico e funzionale della lingua. Tuttavia, è solo negli anni Sessanta, in particolare grazie alla rilettura del "Cours de linguistique générale" (1916) di Ferdinand De Saussure resa possibile dagli studi di Tullio de Mauro, che si arriva a una nuova sistemazione teorica, nella quale le nozioni di 'langue' e 'parole', sistema e valore linguistico, sincronia e diacronica, assumono la posizione che oggi viene comunemente adottata.
1. Giovanni Nencioni, "Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio, Firenze, La Nuova Italia 1946: il testo è liberamente scaricabile dal sito web della Scuola Normale di Pisa, utilizzando il link: http://nencioni.sns.it/index.php?id=774
2. Tullio De Mauro, Introduzione alla semantica, Bari, Laterza 1971 (2nda ed.) e successive riedd. e ristampe.
3. Materiali critici a cura del docente (saranno resi disponibili mediante la piattaforma CLASSROOM, cui si accede dagli "Strumenti" di Google con l'indirizzo email della Sapienza).
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