Docente
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ZUCCARI ALESSANDRO
(programma)
Beato Angelico tra Firenze e Roma La pittura del Beato Angelico, a lungo considerata un’espressione attardata e sentimentale della pittura sacra del Rinascimento italiano è stata riconosciuta come una originale interpretazione dell’Umanesimo cristiano grazie alla grande esposizione monografica del 1955 (Firenze, Museo di San Marco e Palazzi Vaticani) e agli studi proseguiti sino ai tempi più recenti [Zuccari, Morello, De Simone 2009 e Zuccari (a cura di) 2008]. Queste indagini interdisciplinari, condotte da filologi, storici e storici dell'arte, arricchiscono la conoscenza della personalità e dell'opera di fra Giovanni da Fiesole, apportando notevoli chiarificazioni sui contesti socio-culturali a lui propri.
Angelicus Pictor, Ricerche e interpretazioni sul Beato Angelico, a cura di Alessandro Zuccari, Skira, Milano 2008. G. Cornini, Beato Angelico, dossier n. 155 di “Art e Dossier”, Giunti, Firenze 2000. A. Zuccari, Simbolismi medievali e forme rinascimentali: la “porta dischiusa” nell’arte dell’Angelico, in Beato Angelico. L’alba del Rinasciemento, a cura di A. Zuccari, G. Morello, G. De Simone, Milano 2009, pp. 33-45. G. De Simone, Velut alter Apelles. Il decennio romano del Beato Angelico, in Beato Angelico. L’alba del Rinasciemento, a cura di A. Zuccari, G. Morello, G. De Simone, Milano 2009, pp. 129-143.
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