Docente
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TOMMASI FRANCESCO VALERIO
(programma)
La fine della metafisica tra Jacques Derrida ed Emmanuel Levinas. Discepoli eterodossi di Edmund Husserl e di Martin Heidegger, Derrida e Levinas si formano alla scuola della della fenomenologia. Da questo metodo traggono entrambi l’interesse per la filosofia prima, ma, allo stesso tempo, anche la messa in questione della metafisica impostata in modo tradizionale. Così, se Derrida rivolge la propria critica alla questione della presenza e al primato dell’espressione orale e del soliloquio, Levinas invece attacca l’ontologia e il concetto di totalità. I due autori entrano quindi in un dialogo che si protrae per diversi anni e che ispira le rispettive proposte teoriche, che sfociano da un lato nel metodo della decostruzione, dall’altro nella proposta dell’etica come filosofia prima. Il corso seguirà questo percorso attraverso l’analisi dei testi indicati in programma d’esame, che permetteranno anche di affrontare temi classici della storia della metafisica. Il corso si avvarrà altresì della presenza del Prof. Shmuel Wygoda (Yaakov Herzog College, Israele - Institut Universitaire Elie Wiesel, Francia), visiting professor presso la Sapienza, che si soffermerà sul retroterra ebraico dei due autori ed in particolare sull’interpretazione talmudica di Levinas.
E. Levinas, Metafisica e trascendenza e Separazione e discorso, sezioni A e B dal capitolo primo di Totalità e infinito (1961), Jaca Book. J. Derrida, La voce e il fenomeno (1967), Jaca Book. J. Derrida, Violenza e metafisica, capitolo quarto in La scrittura e la differenza (1967), Jaca Book. E. Levinas, Jacques Derrida. Tutt’altrimenti, capitolo sesto in Nomi propri (1976), Castelvecchi E. Levinas, Giovinezza di Israele, capitolo secondo in Dal sacro al santo (1977), Città Nuova. J. Derrida, Addio, capitolo primo di Addio a Emmanuel Levinas (1997), Jaca Book.
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