Docente
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BELLAVIA SONIA
(programma)
Se dalla metà del Settecento il teatro aveva cominciato a osservare e indagare i moti dell'animo e le passioni, con l'erompere della stagione romantica la passione diventa vero e proprio motore del palcoscenico. E come sentire totalizzante, non sottomesso al controllo della ratio - e per questo tanto più misteriosa e affascinante - essa rivela il suo lato fatale e distruttivo. E' in questo contesto che nascono figure divenute poi mitiche, come la Carmen di Mérimée, di cui si sono nutriti alcuni degli esiti più interessanti del teatro drammatico, musicale, ballettistico e del cinematografico. Il corso intende fornire agli studenti le coordinate di base per "leggere" e contestualizzare il fenomeno, mettendoli in grado altresì di comparare le varie declinazioni dello stesso tema nei diversi linguaggi: teatrale, musicale, ballettistico e cinematografico.
Il corso è idealmente diviso in tre sezioni: la prima prevede una serie di lezioni introduttive (circa 8 ore), dedicate all'inquadramento del Romanticismo, delle sue tematiche e della concezione estetico-artistica. La seconda sezione si concentrerà sulla nascita del mito della donna fatale e sull'analisi delle varie tipologie di spettacoli che ad esso si sono ispirati (circa 28 ore). Nella terza e ultima fase (12 ore), gli studenti frequentanti presentano una propria relazione, stilata prendendo spunto dalle tematiche affrontate durante il corso.
P. Mérimée, Carmen [a cura di S. Lorusso], Marsilio 2004
F. Fornari, Carmen Adorata, Longanesi 1985
J. Starobinski, Le Incantatrici, EDT, Torino 2007
G. Scaraffia, Femme Fatale, Vallecchi, Firenze 2009
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