Docente
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LENCI RUGGERO
(programma)
Sapienza Università di Roma - Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura U.E.
Cattedra di Architettura e Composizione Architettonica III (12 cfu)
Anno Accademico 2018-2019
Prof. Arch. Ruggero Lenci ultima modifica: 23.10.2018, ore 19,40
Docenti / Assistenti / Tutor/ Collaboratori al Corso:
Ing. Andrea Pelella, Ing. Fabio Sorriga (aula 26, martedì)
Arch. Alessandro Scaletti, Ing. Chiara Luchino, Ing. Floreana Tramonti, Ing. Filippo Montorsi (aula 27, martedì)
Orari: Martedì ore 14.00-19.00 aule 26 / 27 (prima ora di lezione in aula 27, poi laboratorio)
Giovedì ore 10.00-12.00 aula 27 (lezione)
PROGRAMMA DEL CORSO
1 Tema progettuale del Corso
Intervento (prevalentemente) abitativo all’interno dell’area di via Guido Reni
(oggetto nel 2015 del Concorso Flaminio).
2 Finalità
Gli obiettivi di base del Corso di Architettura e Composizione Architettonica III sono lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome; l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni, miranti ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive.
Ne deriva che il momento dell’elaborazione progettuale (laboratorio) è centrale nel Corso, strettamente legato a quello teorico-conoscitivo (lezioni). Quest’ultimo sviluppa nel discente sia la conoscenza dei caratteri del tipo edilizio abitativo e del quartiere residenziale (legati al tema del Corso), sia la capacità di riconoscere le acquisizioni architettoniche della contemporaneità. Quanto sopra è fondamentale per compiere, nel momento del progetto, scelte compositive integrate, culturalmente ampie e consapevoli, basate su principi chiari e solidamente acquisiti.
Al termine del Corso il discente sarà in grado di integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, per mezzo di un’efficace sintesi spaziale. Sarà inoltre in grado di individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e farle vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale). Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana, che un progettista deve acquisire onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito. A tal fine è fondamentale seguire non solo il laboratorio ma anche le lezioni. La docenza è, peraltro, aperta ad avallare apporti personali nei quali siano presenti caratteri compositivi innovativi e sperimentali.
3 Metodo e tempi
Il Corso si avvale di due momenti didattici integrati: 1, lezioni; 2, esercitazioni-laboratorio. Essi sono così distribuiti nella settimana:
Lezioni: Martedì ore 14.00 – 15.00 aula 27
Esercitazioni-Laboratorio: Martedì ore 15.00 – 19.00 aula 26 / 27
Lezioni: Giovedì ore 10.00 – 12.00 aula 27
In essi si apprenderanno i passi necessari a trasformare un'idea preliminare in un progetto architettonico, mettendo in sintonia i principi compositivi presi a riferimento (studio di casi) con le esigenze ambientali, funzionali, tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, impiantistiche, così da sviluppare un processo ideativo sia per parti distinte (quali sono la tipologia edilizia; gli elementi dell’architettura che vanno dal pilotis alla finestra, alla loggia; altro) sia integrato (che vanno dalla morfologia urbana ai rapporti del nuovo edificato con l’ambiente naturalistico e antropizzato).
In sintesi, durante il laboratorio, attraverso analisi progettuali che coinvolgeranno plurime scale dimensionali (dimensione urbana; scelte distributivo-funzionali; dettaglio costruttivo) lo studente affinerà un metodo di lavoro che gli consentirà di controllare l’idea iniziale per mezzo degli strumenti propri della composizione architettonica, così da poterla verificare ed elaborare in forma preliminare e definitiva.
Durante le lezioni l'attenzione sarà rivolta a enucleare quegli aspetti dell’organismo edilizio nei quali sono visibili le relazioni tra questioni tipologiche e linguistiche. Gli esempi sui quali ci si soffermerà più a lungo saranno selezionati principalmente tra quelli funzionalmente simili ai temi scelti per il laboratorio quindi per l’esame, ma anche tra quelle opere di architettura di indiscutibile valore che costituiscono una sintesi esemplare tra esigenze di forma, tecnologia, materiali impiegati.
L'architettura si occupa, infatti, di realizzare una condizione di corrispondenze tra questioni di "contenuto" e di "espressione", tentando di rendere inscindibile tale legame.
Pertanto, seguendo un’impostazione didattica che concepisce l’ideazione architettonica come un processo di sintesi tra scelte di carattere teorico-linguistico e scelte dettate da un sedimentato di conoscenze costruttive, il Corso fornirà allo studente plurime occasioni di ampliamento della conoscenza del sistema di regole, metodologie e norme che presiedono all’elaborazione del progetto.
Allo studente verrà richiesto di elaborare un progetto sia in senso deduttivo, ovvero nei rapporti che i nuovi organismi edilizi instaurano con il contesto, sia in senso induttivo, ovvero nelle scelte di ottimizzazione modulare, nella distribuzione dei percorsi e delle funzioni, nelle analisi preliminari delle relazioni tra forma planimetrica, volume e struttura. Tale metodo porterà a evitare da un lato di spingere troppo in avanti il disegno planimetrico (ovvero di proporre forme e volumetrie non ancora investigate internamente, quindi da riempire di funzioni a posteriori e in modo quasi sempre forzato) dall’altro di produrre un disegno urbano come mera risultante dell’aggregazione dei tipi edilizi nel quale è assente un’idea di tracciati, di tessuto, di centralità.
Al fine di accrescere la base culturale architettonica del discente, nonché di consentire alla docenza di effettuare le opportune verifiche metodologiche sul progredire dei progetti, le composizioni in fieri saranno accompagnate da una selezione di pertinenti riferimenti a interventi abitativi realizzati, o anche solo progettati, selezionati a cura di ogni studente a seguito di esaustive ricerche bibliografiche.
4 Lezioni
Martedì: ore 14.00 – 15.00 aula 27 (lezioni sull’architettura abitativa);
Giovedì: ore 10.00 – 12.00 aula 27 (lezioni su architetti, architetture e teorie contemporanee).
La lezione del martedì è finalizzata al tema dell’architettura abitativa, alla sua costruzione e a quanto è direttamente inerente l’attività di laboratorio e di sviluppo del progetto, ivi compresi momenti di discussione collettiva tra studenti e docenti.
La lezione del giovedì è finalizzata a sviluppare la conoscenza delle teorie e dei linguaggi dell’architettura contemporanea, non solo legati al tema abitativo, ma anche attraverso opere che nella storia hanno lasciato un segno indelebile ed esemplare.
Più in dettaglio, durante le lezioni che affronteranno gli aspetti linguistici appartenenti ai codici dell’architettura contemporanea, questi verranno analizzati tra “contenuto” ed “espressione”. I temi affrontati saranno: Decostruttivismo; Regionalismo Critico; Hi-Tech; Metabolismo; Utopismo; Brutalismo; Corrente Informale; Stile Internazionale; Costruttivismo; Razionalismo; Neoplasticismo; Purismo; Espressionismo; Futurismo; Architettura Organica; Protorazionalismo; (si tratta di un ordine inverso; da quelli a noi più vicini ai più distanti nel tempo. Ciò al fine di aprire sin da subito un dialogo con le ultime tendenze). Verranno inoltre trattati i seguenti progettisti e argomenti: Moshe Safdie, Adele Naudé Santos, Louis Sauer e la sperimentazione sull’alloggio; Alvaro Siza e il Minimalismo; Gunter Behnish e le ibridazioni funzionali e formali; Renzo Piano, i nuovi materiali e i dettagli dell’Hi-Tech; I.M. Pei e il rapporto tra le spazialità interne ed esterne; Norman Foster e l’innovazione tecnologica; Hans Scharoun e il neo-espressionismo; Franco Albini e la tradizione tecnologica italiana; Carlo Scarpa e la poetica del dettaglio; Adalberto Libera, Giuseppe Terragni e il razionalismo italiano; Federico Gorio, Ludovico Quaroni, Mario Ridolfi, verso un’architettura organica e regionalistica; Tohm Mayne e il tema del “suolo aumentato”; Alessandro Anselmi e la poetica delle superfici; Pietro Barucci, Lucio Passarelli e la Scuola romana.
In ogni lezione verrà posta l’enfasi sulla possibilità/necessità da parte degli studenti di “far proprie” alcune acquisizioni, non solo linguistiche, individuate in opere di architettura contemporanea così da poter risolvere nei progetti in corso di elaborazione specifici aspetti compositivi, funzionali e comunicativi. Tali acquisizioni verranno di volta in volta individuate e, in molti casi, riconosciute come predisposte a svolgere un chiaro e determinato ruolo prestazionale.
Durante le lezioni legate al tema dell’unità abitativa verrà sviluppata l’architettura dell’alloggio nel corso della modernità. Verrà evidenziata in particolare l’evoluzione del tema abitativo nelle sue declinazioni morfologiche e tipologiche: la casa in linea, a schiera, a torre, di tipo misto e/o sperimentale, la palazzina, la casa monofamiliare, bifamiliare, per vacanze. L’enfasi sarà posta sulla ricerca dei caratteri dimostrativi, normativi e ripetibili di ogni progetto esaminato: insediativi, distributivi, costruttivi. Al fine di analizzare gli aspetti insediativi di interventi di architettura a scala urbana, saranno esaminati non solo i singoli edifici ma anche i più importanti progetti dei quartieri realizzati in Italia (piani INA Casa e interventi IACP di prima e seconda generazione) nonché all’estero.
L’aspetto realizzativo dell’architettura verrà investigato attraverso l’analisi del funzionamento di progetti di edifici abitativi e non. Ciò sia sotto il profilo tipologico, sia sotto quello dei sistemi costruttivi e di tecniche innovative, che sotto quello dei materiali utilizzati.
L'insegnamento impartito nelle lezioni mira pertanto a generare un rapporto equilibrato tra gli aspetti compositivi, e le teorie dell’architettura contemporanea, approfondendo i principi, i metodi e gli strumenti che presiedono al progetto rapportati alle tendenze più significative della ricerca architettonica in fieri, attività che si integrerà in modo gradualmente sempre più complesso con la sperimentazione progettuale del laboratorio.
In particolare saranno affrontati, sia a livello metodologico che applicativo:
- le correlazioni che si instaurano tra progetto di architettura e contesto, ovvero, l’architettura intesa
non come singolo edificio ma come segno a scala urbana, ovvero come disegno della città;
- i principi fondativi della progettazione come processo di sintesi tra forma, funzione e metodi costruttivi;
- i criteri di configurazione e distribuzione degli spazi e l’articolazione dei volumi come coerente risposta alle esigenze dell'uomo in generale e ai temi proposti in particolare;
- i caratteri tipologici, morfologici, linguistici dell'organismo edilizio alla luce delle continue ibridazioni presenti nella cultura contemporanea;
- la fattibilità costruttiva dell'opera;
- il ruolo dell’innovazione tecnologica nel passaggio dallo schema astratto alla sua realizzazione.
Le lezioni sono fondamentali per il corretto sviluppo del progetto, nonché della tesina che è parte integrante dell’esame. Per sviluppare quest’ultima è fondamentale seguire le lezioni del giovedì.
5 Esercitazioni in Laboratorio
Martedì ore 15.00 – 19.00 aule 26 / 27.
Tali attività sono obbligatorie (è richiesto almeno l’80% delle presenze). Esse sono finalizzate all’elaborazione del progetto secondo una tempistica che prevede due verifiche individuali di elaborati grafici (tavole in formato A1, 84x59,4 cm. in orizzontale, il cui DWG con la squadratura è fornito nel CD) come di seguito specificato.
Prima verifica:
da effettuarsi su due o tre tavole entro fine dicembre, contenenti:
- analisi del contesto urbano, studio dell’area, degli aspetti distributivi legati all’accessibilità pedonale e carrabile (scale da 1:50.000 a 1:5.000) TAV. 1;
- schemi planimetrici e scelte volumetriche preliminari (scale 1:2.000; 1:1.000) TAV. 2;
- studi di casi di tipi edilizi a torre, in linea, palazzina, sperimentale (scala 1:500) TAV. 3.
La prima verifica si preoccuperà anche di curare l’impaginazione e l’intestazione delle tavole secondo lo schema allegato nel CD, valido anche per la seconda verifica e per l’esame.
Seconda verifica:
da effettuarsi su due o tre tavole entro fine marzo, contenenti:
- approfondimenti dei principi insediativi e delle configurazioni volumetriche (1:2.000);
- definizione degli spazi e delle superfici pubbliche: pianta dell’attacco a terra con indicazione di strade, marciapiedi, piazze, rampe alle autorimesse, spazi a verde, parcheggi a raso, spazi porticati, piante dei piani terra degli edifici con indicazione degli androni di accesso alle residenze e degli spazi commerciali/a servizi (1:1.000; 1:500);
- definizione dei caratteri distributivi, aggregativi e tipologici del tipo prescelto (1:200);
- schemi tipologici e aggregativi degli altri tipi edilizi (1:500);
- piante delle carpenterie del tipo prescelto (1:200);
- sezione muraria (passante sulle finestre) del tipo prescelto (1:50).
Nei mesi di aprile e maggio avrà luogo la preparazione degli elaborati finali in vista dell’esame:
- Tav. 1 - Tavola a scala urbana.
- Tav. 2 - Riferimenti architettonici e genesi progettuale (schemi di progetto, schizzi a mano).
- Tav. 3 - Planimetrie dell’area (stato di fatto 1:5.000; analisi distributivo-funzionale
1:5.000; 1:2.000).
- Tav. 4 - Planimetria di progetto (1:1.000) e viste tridimensionali.
- Tav. 5 - Attacco a terra del settore, profili e sezioni (1:1000).
- Tav. 6 – Piano terra, piano interrato e piano tipo del tipo prescelto e carpenterie (1:200),
(1 o 2 tavole).
- Tav. 7 - Schemi tipologici e aggregativi degli altri tipi edilizi (1:200).
- Tav. 8 - Prospetti e sezioni del tipo prescelto (1:200).
- Tav. 9 - Piante del tipo prescelto (1:50).
- Tav. 10 - Stralci di prospetti e sezioni del tipo prescelto (passanti sulle finestre) (1:50).
- Tav. 11 - Viste tridimensionali (renderings).
Le viste tridimensionali (renderings) saranno inserite anche nelle altre tavole, ove pertinenti.
6 Modalità e oggetto di esame
L’esame è individuale e consiste nell'elaborazione, nella rappresentazione e nell’esposizione del progetto mediante gli elaborati grafici su indicati, da redigersi in formato A1 (84x59,4 cm), in orizzontale (e consegnati anche su CD nei formati DWG, nonché dei jpg delle immagini: per ogni tavola vi deve essere una cartellina completa di tutto. Sulla copertina del CD sarà riportato cognome, nome, telefono, e-mail dello studente, nome del Corso, Anno Accademico).
Le due verifiche intermedie saranno oggetto di valutazione (con votazione dalla A, ottimo, alla D, mediocre) che concorreranno alla determinazione del voto finale d’esame.
Per poter sostenere l'esame è necessario avere l'approvazione del tutor e del titolare del Corso. A tal fine si raccomanda di seguire con costanza le revisioni all'interno dei seminari per evitare di elaborare un progetto non condiviso e/o non sufficientemente elaborato.
Gli elaborati grafici saranno accompagnati da una tesina dattiloscritta (in formato A4) che descriverà uno dei codici architettonici contemporanei, oppure uno dei progettisti trattati durante le lezioni. La tesina (di circa 30.000 battute corredata da immagini, anch’essa da inserire in formato Word o PDF nel CD da consegnare all’esame) sarà presentata e consegnata all’esame su supporto cartaceo (A4). Detta tesina sarà inviata senza immagini via e-mail a: ruggero.lenci@uniroma1.it entro il 31 maggio 2019. L’invio della tesina è obbligatorio e varrà quale esonero. La qualità della tesina, nonché la sua esposizione verbale all’esame, contribuirà al voto finale.
Si incoraggiano tutti gli studenti a rispondere alle consegne intermedie nei tempi previsti, a inviare le tesine in anticipo rispetto all’ultimo giorno disponibile, a sostenere l’esame negli appelli estivi, che saranno quattro: due a giugno due a luglio.
7 Tema progettuale
Intervento prevalentemente abitativo all’interno dell’area di via Guido Reni, che è stata oggetto nel 2015 del Concorso Flaminio.
L’area ospiterà la futura Città della Scienza, spazi pubblici e funzioni private prevalentemente residenziali. Il progetto di concorso nasce dalla acquisizione dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione dell’Agenzia del Demanio collocato tra via Guido Reni e Viale del Vignola a Roma. Con un accordo raggiunto con l’Amministrazione Comunale si è avviato un processo di trasformazione urbana.
L’area si trova a un chilometro da Porta del Popolo e dal centro storico della città, ed è circondata da importanti strutture architettoniche del XX secolo: dal Foro Italico e dal Villaggio Olimpico del 1960, al Parco della Musica di Renzo Piano, fino al Museo MAXXI di Zaha Hadid che sorge sul fronte opposto della strada.
Il programma richiede la progettazione urbana di un’area di 5,1 ettari.
Obiettivo è ideare una parte di città capace di integrarsi con le sue funzioni nel contesto di Roma contemporanea. Al suo interno dovranno convivere, sia la Città della Scienza rivolta ad un pubblico molto vasto, che residenze, servizi commerciali, spazi ricettivi e pubblici da aprire alla città.
I contenuti del progetto sono coerenti con la variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale di Roma il 7.8.2014.
L’ambito di progetto è individuato nell’area compresa tra via Guido Reni e Viale del Vignola, un’area di padiglioni industriali facenti parte dell’ex Stabilimento Macchine Elettriche di Precisione del Ministero della Difesa.
L’area haun'estensione di 5,1 ettari su cui andranno insediati:
a. Città della Scienza (mq. 27.000)
b. Residenze (mq. 29.000)
c. Residenze sociali (mq. 6.000)
d. Strutture commerciali (mq. 5.000)
e. Strutture ricettive (mq. 5.000)
f. Spazi pubblici e a Verde (mq. 14.000).
Ogni studente, guidato dalla propria sensibilità, potrà utilizzare una o più tipologie tra: la casa in linea, la casa a torre, la casa sperimentale, la palazzina.
Gli alloggi richiesti saranno del tipo 2cl (50%), 1cl (25%), 3cl (25%), con una tolleranza del 15%.
Gli alloggi da 2 e 3 cl (cl = camere da letto) saranno dotati di due bagni, uno con vasca l’altro con doccia, quello da 1 cl di un bagno con vasca. Negli alloggi da 1cl sono ammessi gli angoli cottura. E’ preferibile che almeno un bagno per alloggio sia dotato di finestra. Ogni variazione alle su riportate quantità è possibile se concordata con il proprio tutor.
La stanza da letto matrimoniale dovrà essere minimo di 14 mq, la stanza a due letti minimo di 11 mq, quella a un letto minimo di 9 mq. Tale stanza da 9 mq è possibile solo nel caso dell’alloggio da 3 camere da letto.
Gli alloggi su menzionati saranno divisi in zona giorno e zona notte. Il sistema soggiorno-cucina (zona giorno) dovrà essere ben aerato, illuminato e collegato a una loggia sulla quale ubicare una caldaia autonoma, per l’impianto di riscaldamento e l’acqua calda domestica. Le camere da letto e i bagni (zona notte) saranno disimpegnate dalla zona giorno. Non è consentito aprire le porte delle camere da letto direttamente sulla zona giorno.
A discrezione potranno essere inseriti dei monolocali (massimo 7%), purché di dimensione non inferiore ai 28 mq.
Sono vivamente sconsigliati gli alloggi mono-esposizionali, ovvero con un affaccio su un solo fronte dell’edificio, perché privi di idonea ventilazione.
E’ necessario inserire un piano di autorimessa interrata sotto o parzialmente sotto agli edifici abitativi considerando un posto auto per ogni alloggio. E’ altresì necessario dotare ogni alloggio di uno spazio cantina (o soffitta). I gruppi scala-ascensore serviranno il piano destinato ad autorimessa/cantine. Nella sola tipologia a torre, gli accessi al corpo scala di sicurezza ubicati sui pianerottoli saranno disimpegnati da un filtro a prova di fumo. Inoltre, in tutte le tipologie, gli accessi al corpo scala-ascensore ubicato al livello dell'autorimessa/cantine, saranno disimpegnati da un filtro a prova di fumo.
E’ inoltre richiesta un’ulteriore dotazione di parcheggi a raso (ovvero alla quota della strada) in misura di un posto auto per alloggio.
Ogni studente dovrà comporre il planivolumetrico del settore prescelto utilizzando alcune delle seguenti quattro tipologie abitative: 1. la casa in linea, di minimo 4, massimo 7 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore; 2. la casa a torre, con uno o due corpi scala, di cui almeno uno con filtro, e due ascensori; 3. la casa sperimentale, di massimo 3 piani fuori terra, senza ascensore (possono essere case a schiera, case a patio, case sovrapposte, altre tipologie simili e innovative a cura dello studente); 4. la palazzina, di massimo 7 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore. Tali tipologie abitative, o alcune di esse, potrebbero, in alcuni casi, assumere una conformazione unitaria e sperimentale, articolandosi dall’una all’altra così da conformare un sistema tipo-morfologico complesso, come ad esempio una casa in linea che diventa torre.
Ogni settore dovrà essere dotato di un piccolo centro gravitazionale di spazi pubblici, che ne rappresenti il luogo di attrazione, di interesse anche per l’intero settore urbano.
A ogni studente, all’interno del seminario al quale afferirà e in accordo con il docente di riferimento, sarà chiesto di:
- ideare il sistema planivolumetrico dell’intera area;
- progettare in dettaglio (dal 200 al 50) una tra le quattro tipologie su menzionate;
- progettare in modo schematico (al 200) una delle altre tre tipologie.
E’ ammesso che il sistema planivolumetrico dell’intera area possa essere ideato congiuntamente da gruppi di massimo 3 studenti facenti parte dello stesso seminario. Essi potranno effettuare la prima consegna congiuntamente per poi dividersi subito dopo.
La progettazione dovrà avvenire, come già detto, sia in senso deduttivo che induttivo, ovvero sia dall’esterno verso l’interno, attraverso la planimetria generale, sia dall’interno verso l’esterno, attraverso lo studio del tipo e della sua aggregazione. Ciò per evitare il rischio, da un lato di disegnare delle sagome per poi riempirle di alloggi (gli insaccati abitativi), dall’altro di produrre un disegno urbano non controllato morfologicamente perché generato, solo o prevalentemente, dall’aggregazione degli alloggi.
8 Seminari
I seminari avranno luogo il martedì nelle aule 26 e 27 subito dopo la lezione e saranno condotti dai tutor. Il Prof. Arch. Ruggero Lenci, dopo la prima ora di lezione sarà sempre disponibile per tutti gli studenti, anche individualmente.
All’inizio del Corso gli studenti verranno distribuiti nei seminari secondo l’ordine alfabetico.
9 Presenze
Le presenze verranno prese all'inizio delle lezioni (martedì e giovedì), con firma non delegabile.
10 Materiali didattici e sito internet
Il Corso rende disponibile in modalità informatica la cartografia/rilievo dell’intervento, le foto dell’area, il modello tridimensionale al CAD dell'intorno urbano, altri materiali didattici.
Il Corso rende inoltre accessibili le dispense sui “Codici dell’architettura contemporanea”, il presente programma 2018-2019 e altri materiali didattici.
L'indirizzo del sito Internet ove scaricare i materiali didattici è il seguente: http://www.ruggerolenci.it/Didattica/didattica.html
11 Bibliografia essenziale
Titolo: L’enigma di Eurosky
Autori vari, Gangemi, Roma, 2014
Titolo: Mutazioni Laurentino 38
Autori vari, Prospettive Edizioni, Roma, 2011
Altri riferimenti bibliografici sono costituiti dai testi sulla storia dell'architettura contemporanea di Bruno Zevi, Alessandra Muntoni, Kenneth Frampton, Marco Biraghi.
NOTE
CINQUE RACCOMANDAZIONI PER LA REDAZIONE DELLA TESINA:
1- E’ obbligatorio citare sempre le fonti bibliografiche.
2- Chi copia una tesina (come è avvenuto in passato) compie una violazione, un plagio, che viene sempre rilevata e ammonita.
3- L'indice della tesina sarà collocato all'inizio, subito dopo il frontespizio.
4- Nome e cognome di chi scrive la tesina devono sempre apparire sulla prima pagina e sul nome del file.
5- Il file da inviare via internet non conterrà immagini. Sarà costituito da un file di testo o da un pdf e sarà così nominato: cognome nome - codice analizzato.
Esempio:
Rossi Mario – Razionalismo
Titolo: L'abitazione sostenibile, mutazioni genetiche a Tor Bella Monaca
Autore: Ruggero Lenci
Editore: Gangemi, Roma, 2019
ISBN: 978-88-3802-0
Testi in italiano e inglese
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