Docente
|
GAROFALO DAMIANO
(programma)
Il corso analizzerà le principali trasformazioni che hanno invaso l'industria cinematografica mondiale dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ottanta. Prendendo in considerazione aspetti tecnologici, estetici, socioculturali ed economici, le lezioni offriranno una ricognizione dell'elaborazione critica del concetto di "cinema moderno", con particolare riferimento alla cultura cinematografica europea e statunitense. A questo proposito, si prenderanno in esame diverse cinematografie nazionali, e sarà destinato particolare rilievo a movimenti e tendenze specifiche: dal neorealismo italiano alla nouvelle vague francese, passando per il nuovo cinema tedesco, giapponese, britannico, fino ad arrivare alla New Hollywood.
Bibliografia:
- David Bordwell e Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione (McGraw Hill, 2018, 5a edizione), cap. 11-19.
- Michel Marie, La nouvelle vague (Lindau, 1998).
Dispense a cura del docente, che saranno messe a disposizione all'inizio del corso, composte dai seguenti saggi:
- Federica Villa, Lorenzo Donghi, Gabriele Rigola, La modernità e il cinema, in Giulia Carluccio, Luca Malavasi, Federica Villa (a cura di), Il cinema. Percorsi storici e questioni teoriche (Carocci, 2015, pp. 93-122).
- Giorgio De Vincenti, Il concetto di modernità nel cinema (Pratiche, 1993, pp. 11-50).
- André Bazin, Che cosa è il cinema? (Garzanti, 1999, pp. 275-333).
- Geoff King, La Nuova Hollywood. Dalla rinascita degli anni Sessanta all’era del blockbuster (Einaudi, 2004, pp. 3-143).
Sarà considerata obbligatoria, per tutti/e, la visione dei seguenti film:
- Ossessione (1943, L. Visconti)
- Roma, città aperta (1945, R. Rossellini)
- Rashômon (1950, A. Kurosawa)
- Tokyo monogatari (1953, Y. Ozu)
- Viaggio in Italia (1954, R. Rossellini)
- Vertigo (1958, A. Hitchcock)
- Shadows (1959, J. Cassavetes)
- Les Quatre Cents Coups (1959, F. Truffaut)
- À bout de souffle (1960, J.L. Godard)
- La dolce vita (1960, F. Fellini)
- La battaglia di Algeri (1966, G. Pontecorvo)
- Persona (1966, I. Bergman)
- Blow-Up (1966, M. Antonioni)
- Il buono, il brutto, il cattivo (1966, S. Leone)
- The Graduate (1967, M. Nichols)
- Bonnie and Clyde (1967. A. Penn)
- Night of the Living Dead (1968, G.A. Romero)
- Easy Rider (1969, D. Hopper)
- A Clockwork Orange (1971, S. Kubrick)
- Aguirre, der Zorn Gottes (1972, W. Herzog)
- Jaws (1975, S. Spielberg)
- Taxi Driver (1976, M. Scorsese)
- Apocalypse Now (1979, F.F. Coppola)
- Stalker (1979, A. Tarkovskij)
- Blade Runner (1984, R. Scott)
Testi di approfondimento consigliati (facoltativi):
- Jacques Aumont, Moderno? Come il cinema è diventato la più singolare delle arti (Kaplan, 2008).
- François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock. Edizione Illustrata (Il Saggiatore, 2008).
- Peter Biskind, Easy Riders, Raging Bulls. Come la generazione sesso-droga-rock'n'roll ha salvato Hollywood (Editoria & Spettacolo, 2007).
|