Docente
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NUCCI FRANCESCO
(programma)
Il corso introduce allo studio della macroeconomia a un livello avanzato. Il taglio del corso è sia teorico, con lo sviluppo di modelli formali e la discussione delle loro conclusioni, sia empirico, con l’attenzione rivolta ai fatti stilizzati dell’economia e a quanto affermano i dati circa la validità empirica dei principali modelli.
Una parte significativa del corso riguarda le fluttuazioni economiche di breve periodo e si analizzano inizialmente le principali evidenze empiriche riguardanti il ciclo economico con l’alternarsi di fasi di espansione e di recessione.
Successivamente, si esaminano i modelli teorici con l’equilibrio del breve periodo e l’interazione tra il lato della domanda aggregata e il lato dell’offerta. Viene quindi introdotto l’approccio metodologico, ora prevalente nella macroeconomia del breve periodo, dei modelli dinamici stocastici di equilibrio generale (modelli DSGE). In questi modelli le fluttuazioni del prodotto e degli altri aggregati macroeconomici discendono da shock stocastici di varia natura che si propagano nel sistema economico attraverso numerosi canali e meccanismi. Si studia inizialmente il modello del ciclo economico reale (Real business cycle model, RBC), ossia un modello di fluttuazioni dove non sono presenti né imperfezioni né esternalità. Quindi si studiano modelli di ciclo economico di tipo Keynesiano con presenza di elementi di rigidità nell’aggiustamento dei prezzi e/o dei salari. Si mostra che i modelli macroeconomici moderni conducono a conclusioni divergenti riguardo al modo con cui funzionano le economie. Tuttavia, come si diceva, l’approccio metodologico per analizzare i cicli economici è comune tra i diversi modelli e si basa sulla formulazione di un modello dinamico, di equilibrio generale in cui l’economia è soggetta a una molteplicità di shocks.
Una parte rilevante del corso è poi dedicata alla teoria del consumo e del risparmio e alla teoria dell’investimento delle imprese. I modelli di base che consideriamo prevedono la scelta intertemporale da parte sia delle famiglie (nel caso del consumo e del risparmio) sia delle imprese (nel caso degli investimenti). In particolare, riguardo al consumo e al risparmio viene esaminata l’ipotesi del reddito permanente e l' evoluzione successiva di tale teoria con la considerazione dei vincoli finanziari all’indebitamento e la presenza del risparmio precauzionale. Riguardo agli investimenti viene esposta la teoria della q, ponendo anche attenzione al ruolo della capacità delle imprese di accedere alla finanza esterna nel momento in cui devono finanziare gli investimenti. Il punto di partenza è il teorema di Modigliani-Miller da cui poi ci si allontana allorché si considera la presenza di imperfezioni nel mercato finanziario.
Un’altra area molto importante a cui sarà dedicata specifica attenzione è quella del mercato del lavoro, con riferimento in particolare alle principali teorie della disoccupazione e della presenza di rigidità dei salari.
Advanced Macroeconomics, David Romer (2012), McGraw-Hill, 4th Edition.
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