Docente
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RAITANO MANUELA
(programma)
Morfologia Urbana - Obiettivi del Corso
Nel 1924, come incipit a un capitolo del suo libro "Urbanisme", Le Corbusier scriveva che la grande città era un ‘fenomeno recente’, risalente a non più di 50 anni prima. Ovvero, al decennio compreso tra il 1870 e il 1880. La grande città, nella quale pure vive la maggior parte della popolazione mondiale, è dunque uno scenario giovane, che risale a meno di 150 anni fa.
Di questo tempo breve, di questo secolo e mezzo di vita che dalla città antica porta alla nascita della città moderna e alla comparsa di quel coacervo di stimoli e contraddizioni che è la città contemporanea, il Corso non intende tracciare una storia; intende semmai, una volta fissati alcuni concetti di base e una volta chiarite le differenze tra la spazialità moderna e lo spazio della città storica, individuare alcuni momenti-chiave che hanno segnato le svolte nel pensiero sulla città, focalizzando una serie di modelli di sviluppo urbano e approfondendoli attraverso lo studio dei quartieri della Roma moderna.
Contenuti metodologici
Dal punto di vista metodologico il Corso tiene insieme il piano teorico-critico e quello operativo. Inoltre, la nostra impostazione didattica verterà sulla qualità degli spazi e delle relazioni fisiche che le forme di una città instaurano tra loro, convinti dell’esistenza di una corrispondenza biunivoca tra la qualità di queste ultime e la qualità delle diverse forme di struttura sociale di uno spazio abitato. Poiché la forma fisica di uno spazio e delle sue architetture è sempre lo specchio in cui una determinata comunità umana che abita un determinato tempo e luogo si riflette e rappresenta sé stessa.
BIBLIOGRAFIA:
Testi teorici sull’architettura delle città:
Le Corbusier, Urbanisme, Parigi, 1925
Hilberseimer L., Grosstadt Archiitektur, L’Architettura della Grande Città, Stuttgart, 1927
Rossi A., L’architettura della città, Padova, 1966
Koolhaas R., Delirious New York, NY, 1978
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