Docente
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Giacomini Simona
(programma)
Il Corso si propone di fornire allo studente le conoscenze relative all'infermieristica preventiva e di Comunità, ai modelli teorici di riferimento e ai concetti di educazione, prevenzione, integrazione con la persona, la famiglia e con la comunità di riferimento. Il Corso intende inoltre analizzare la rete dei Servizi presenti nel territorio, i modelli organizzativo – assistenziali, ruolo e funzioni dell'Infermiere di famiglia coerente con i cambiamenti socio – culturali della società odierna.
Gli obiettivi educativi specifici che lo studente deve raggiungere al termine del Corso di Infermieristica preventiva e di Comunità sono i seguenti:
• Esaminare i documenti internazionali e nazionali relativi alla salute;
• Descrivere i cambiamenti socio – culturali della società odierna;
• Sviluppare i concetti di salute e prevenzione;
• Modelli di intervento per la promozione della salute, l'educazione sanitaria al singolo e alla collettività.
• Descrivere i Progetti di screening;
• Promuovere la funzione educativa dell'Infermiere;
• Analizzare l'assistenza territoriale, i modelli assistenziali e le figure di riferimento;
• Definire il ruolo e le funzioni dell'Infermiere di Famiglia e di Comunità;
• Fornire alcuni cenni sulla teoria del self-management individuale e familiare;
• Definire i concetti di empowerment, autodeterminazione e relazione d’aiuto.
Si procederà poi ad approfondire alcune particolari attività di vita, facendo riferimento al modello di assistenza infermieristica basato sulla teoria di N.Roper che sviluppa la definizione di nursing elaborata da V.Henderson. Le attività di vita a cui si fa riferimento costituiscono le manifestazioni osservabili dei bisogni fondamentali dell’uomo e vengono individuate dalla Roper in: sicurezza ambientale, comunicazione, respirazione, alimentazione, eliminazione, igiene personale e abbigliamento, temperatura corporea, mobilizzazione, lavoro e tempo libero, sessualità, sonno, morte.
L’intervento infermieristico in questi ambiti è basato sulla polarità dipendenza/indipendenza: si lavora sulle potenzialità residue affinché la persona raggiunga il maggior grado di autonomia. Nello specifico si approfondiranno i seguenti ambiti:
1- Comunicazione
La comunicazione quale tramite per: attuare una assistenza infermieristica personalizzata; incrementare il potere decisionale dell’utente (autodeterminazione e self management), la sua compliance nel processo di cura e il supporto della famiglia (family learning).
Metodi e strumenti per una comunicazione efficace.
La comunicazione diseguale: gli ostacoli nella comunicazione assistito/famiglia/infermiere.
Multiculturalità
2- Mobilizzazione e sicurezza ambientale
Esercizio fisico e mobilità, posizioni fisiologiche della persona. Prevenzione della sindrome da immobilizzazione.
Concetto di sicurezza e prevenzione del rischio negli ambienti di vita e di cura.
Gestione assistenziale della persona con problemi della mobilità: riduzione degli eventi avversi quali le cadute.
3- La sessualità
Sfera sessuale e sfera psico-sociale, valutazione dell’espressione sessuale del paziente in relazione al stadio di sviluppo.
L’espressione della sessualità in particolari condizioni di vita: percezione da parte del paziente del proprio ruolo e della propria salute sessuale.
Accenni alla violenza di genere e ai problemi legati alla sessualità nella multiculturalità della società attuale.
4- La morte
Identificazione del paziente in fin di vita e valutazione olistica.
Cure di fine vita e accompagnamento alla morte, percezione della dignità. Formazione del caregiver.
Il lutto (del caregiver e dell’operatore).
Il critical incident nelle professioni d’aiuto, il peer supporter, il counselling e i gruppi di auto mutuo aiuto.
Riflessioni su alcune questioni etiche
5- Tempo libero
Le attività ludiche come strumento per il mantenimento e il recupero delle attività residue.
Umanizzazione delle cure attraverso le attività ricreative.
L’infermiere al di fuori del contesto ospedaliero: quale ruolo nelle attività educative e riabilitative rivolti a soggetti con disabilità fisiche e psichiche (es. Attività assistite con animali).
Le attività di prevenzione (es. Il bullismo).
L'insegnamento sarà così suddiviso: 12 ore per la parte introduttive e le restanti 12 ore per gli approfondimenti
Diane M. Doran, Nursing outcomes, gli esiti sensibili alle cure infermieristiche, McGraw-Hill Education, Milano 2013
Scalorbi S, Infermieristica preventiva e di comunità, McGraw-Hill, Milano, 2012
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