Docente
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PERSIANI ANNA MARIA
(programma)
Descrizione dei contenuti
Il ruolo della Botanica nel monitoraggio ambientale.
Biomonitoraggio: definizione, caratteristiche dei bioindicatori e loro utilizzo nella valutazione della qualità ambientale. Selezione degli indici chiave in funzione degli obiettivi prefissati.
Bioindicazione, biovalutazione e misure strumentali: metodi alternativi ma con integrazione delle finalità.
Sensibilità/tolleranza alle alterazioni ambientali: le specie vegetali come bioindicatori e bioaccumulatori.
Indicatori vegetali dello stato di conservazione in ambiente naturale e seminaturale: biodiversità e specie esotiche; ecosistemi forestali in relazione alla loro vetustà e alle diverse modalità di gestione.
Licheni e briofite: utilizzo nel biomonitoraggio della qualità dell’aria. Biodiversità lichenica, scale di naturalità/alterazione e loro rappresentazione cartografica. Il metodo delle “moss bags”.Esame di casi di studio.
Le macrofite come indicatrici della qualità delle acque superficiali (ecosistemi fluviali). Casi di studio. I funghi: bioindicatori di stato ambientale e bioaccumulatori di metalli pesanti. Esame di casi di studio.
Potenzialità dei funghi nel bioadsorbimento di elementi potenzialmente tossici e nella biotrasformazione di sostanze inquinanti persistenti (pesticidi, farmaci).
Caratteristiche di un programma di biomonitoraggio efficace. Elaborazione di piani di monitoraggio e analisi statistica dei dati (Indicator Species Analysis, PC-ORD).
Testi consigliati
Bargagli. 2012. Ecologia applicata. Per un uso consapevole dell’aria, dell’acqua, del suolo.
Aleffi. 2008. Biologia ed ecologia delle Briofite, Delfino Editore.
Dispense e pubblicazioni scientifiche fornite durante il corso (alcune in formato elettronico)
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