Docente
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Bianco Vincenzo
(programma)
Premesse
Nella pratica professionale l’Architetto può trovarsi a dover:
1. Progettare una struttura in cemento armato (ma non solo) nelle tre fasi della progettazione previste dal codice degli appalti, ovvero a) studio di fattibilità tecnico-economica (preliminare), b) definitiva ed c) esecutiva;
2. Oppure, per le strutture più complesse, a dover interloquire con lo specialista Ingegnere Strutturista fin dalla concezione dell’opera.
Dal Febbraio 2008, data di pubblicazione delle Norme Tecniche delle Costruzioni sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, la distinzione in zone sismiche del territorio italiano è stata sostituita dalla definizione dei valori dei parametri che definiscono la pericolosità sismica di base per ogni sito individuabile sull’intero territorio nazionale, in funzione di latitudine e longitudine. In questo modo il normatore ha di fatto classificato tutto il territorio nazionale come sismico. Ciò premesso, unito 1) alla vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano, ricco di edifici storici, realizzati ai sensi di normative obsolete e poco attente all’azione sismica (e.g. Regio Decreto n.2229 del 1939), e 2) alle tragiche conseguenze dei recenti eventi sismici che hanno colpito il territorio italiano, la sola progettazione per carichi gravitazionali non è molto utile.
Gli aspetti salienti della progettazione delle strutture, agli Stati Limite, possono riassumersi in:
1. Definizione del modello di calcolo;
2. Valutazione della Domanda (S), mediante gli strumenti più propriamente della Scienza delle Costruzioni e della Teoria delle Strutture;
3. Valutazione della Capacità (R), mediante gli strumenti più propriamente della Tecnica delle Costruzioni;
4. Organizzazione spaziale degli elementi costituenti di base ai fini della realizzabilità e loro restituzione grafica.
Da Professionisti, data la ricca offerta di Software agli Elementi Finiti (EF) commerciali che offrono di risolvere autonomamente (quasi) ogni aspetto del calcolo, dalla discretizzazione e modellazione agli EF fino alla redazione degli elaborati grafici, i neo-laureati in genere, spesso sviluppano la erronea convinzione che fare lo strutturista significhi usare un dato software senza avere né controllo né piena consapevolezza di cosa esattamente il software faccia. Questo è molto pericoloso perché la responsabilità dei calcoli è a carico del progettista.
Obiettivi generali del Corso
Fornire all’allievo Architetto le competenze necessarie per poter:
1. Progettare una struttura in cemento armato (in zona sismica, con i metodi più semplici, rinviando a corsi specialistici per metodi più complessi);
2. Interloquire con l’Ingegnere Strutturista alla pari e con cognizione delle problematiche inerenti la progettazione delle strutture;
Definizione dell’iter progettuale:
1. Pre-dimensionamento;
2. Definizione del modello di calcolo;
3. Valutazione della domanda;
4. Valutazione della capacità;
5. Verifiche, ed eventuale iterazione dei passi precedenti;
6. Organizzazione tridimensionale e fattibilità;
7. Redazione elaborati grafici esecutivi.
Fornire conoscenze teoriche necessarie ad affrontare la progettazione delle strutture (in c.a., nello specifico) partendo da una procedura semplificata, per una duplice ragione:
1. Poter sicuramente affrontare il pre-dimensionamento e la progettazione preliminare di una struttura;
2. Controllare in maniera critica i risultati ottenuti mediante analisi più avanzate e fatte con software commerciali che spesso svolgono, con un elevato grado di autonomia, la maggior parte delle operazioni caratterizzanti l’iter progettuale di cui sopra.
Fornire un Metodo, un Modus Operandi, che possa essere utilmente impiegato anche qualora l’Architetto dovesse trovarsi a:
1. Verificare e migliorare strutture esistenti;
2. Progettare (o verificare) strutture realizzate con altri materiali, quali acciaio, legno, etc..
Il corso di Laboratorio di Progettazione Strutturale è uno fra gli esami più formativi per l’allievo Architetto perché sancisce un po’ il passaggio dallo status di Studente, a quello di Professionista. Lo studente deve dunque apprendere a consultare ed applicare la normativa tecnica, approfondire gli argomenti teorici in testi specialistici, selezionare ed utilizzare in maniera critica i software commerciali.
Obiettivi specifici
Il corso si pone come obiettivo di fornire all’allievo architetto conoscenze ed abilità tali da consentirgli di poter redigere il progetto esecutivo di una struttura in cemento armato, considerando le azioni sismiche ed in ottemperanza alla normativa tecnica vigente. Gli argomenti teorici trattati hanno lo scopo di fornire i fondamenti delle formulazioni e prescrizioni normative affinché queste vengano implementate con consapevolezza e senso critico. La valutazione della domanda è condotta con modelli e metodi di analisi di complessità crescente ed utilizzando consapevolmente gli strumenti di calcolo reperibili sul mercato. In quest’ottica, i modelli semplificati serviranno per valutare criticamente la bontà dei risultati ottenibili mediante software commerciali che, per essere competitivi, offrono all’utente un livello di autonomia sempre più spinto. Tali abilità vengono acquisite mediante l’applicazione, durante le esercitazioni, degli argomenti teorici trattati a lezione, al caso reale di una struttura in cemento armato di nuova costruzione. Attraverso la chiara definizione ed implementazione dei vari passi operativi che definiscono l’iter progettuale, e comprendenti 1) pre-dimensionamento, 2) definizione del modello di calcolo, 3) valutazione della domanda, 4) valutazione della capacità, 5) verifica e 6) redazione degli elaborati grafici, si intende fornire all’allievo architetto un modus operandi che potrà estendere alla valutazione di strutture esistenti ed al progetto ex-novo di strutture concepite con materiali diversi dal cemento armato.
Nel dettaglio, gli obiettivi formativi specifici del corso di laboratorio di progettazione strutturale sono declinabili attraverso tutti i cinque descrittori di Dublino, come riportato di seguito.
Descrittore di Dublino 1: (conoscenza e comprensione) alla fine del corso lo studente avrà appreso i modelli di calcolo per la valutazione della capacità, in termini sia di caratteristiche di sollecitazione che di deformazioni, degli elementi strutturali in cemento armato. Avrà appreso altresì le nozioni fondamentali inerenti la selezione ed impiego di modelli di calcolo, dai più semplici ai più complessi, per la valutazione della domanda.
Descrittore di Dublino 2: (capacità di applicare conoscenza e comprensione) alla fine del corso lo studente saprà pre-dimensionare, verificare e rappresentare graficamente il progetto esecutivo di una struttura di cemento armato in zona sismica. Questo gli consentirà, da professionista, di redigere tutti gli elaborati progettuali necessari per l’iter autorizzativo-realizzativo e che comprendono relazioni di calcolo e relativi elaborati grafici.
Descrittore di Dublino 3: (capacità critiche e di giudizio) tale capacità riguarda un duplice aspetto, ovvero 1) comprensione dei fondamenti teorici su cui si basano le formule analitiche e le prescrizioni normative, e 2) capacità di selezionare il modello di calcolo più adatto al caso studio e di valutare la bontà dei risultati ottenuti con software di calcolo commerciali mediante il confronto con i risultati ottenibili con analisi semplificate da svolgersi con un foglio di calcolo Excel®. Questo secondo aspetto è di particolare importanza per l’analisi sismica della struttura. Per questo motivo allo studente viene chiesto di applicare dapprima l’analisi statica equivalente per la valutazione della domanda in termini di taglio sulle travi e la successiva applicazione della gerarchia delle resistenze per progettare strutture duttili. Successivamente gli si chiede di eseguire un’analisi più raffinata ed onerosa, ovvero la analisi dinamica modale con spettro di progetto, da svolgersi necessariamente con un software commerciale agli elementi finiti. La bontà dei risultati ottenuti con la seconda sarà valutata alla luce dei risultati conseguiti con la prima.
Descrittore di Dublino 4: (capacità di comunicare quanto si è appreso) la capacità di comunicare riguarda sia le nozioni teoriche apprese che quanto prodotto, applicando le nozioni apprese. La prima capacità consiste nel poter sostenere una conversazione sugli aspetti inerenti il calcolo strutturale con un lessico appropriato e con attenzione ai dettagli. La seconda capacità consiste nel saper redigere una relazione di calcolo corredandola di formule, grafici e quant’altro necessario a comunicare al lettore quali calcoli ha eseguito, con quali obiettivi e con quali risultati. La seconda capacità consiste altresì nel saper redigere elaborati grafici, in accordo con le consuete convenzioni di settore, e con un livello di dettaglio tale da poter comunicare, in maniera sicura ed inequivocabile, i dettagli costruttivi all’operatore preposto alla realizzazione del manufatto. Le attività che concorrono a sviluppare tali capacità sono le esercitazioni, nel corso delle quali gli studenti, in gruppi composti da non più di tre, devono redigere il progetto di alcuni elementi strutturali del loro edificio. Il costante dialogo e confronto con il docente durante tali esercitazioni concorre ad affinare tali capacità.
Descrittore di Dublino 5: (capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita) l’iter progettuale impiegato è composto da passi ben precisi, ovvero: 1) pre-dimensionamento, 2) valutazione della domanda, sia in termini di caratteristiche di sollecitazione che di deformazioni, 3) valutazione della capacità, 4) verifica, appurando che la capacità sia maggiore della domanda, 5) redazione dei disegni esecutivi. Il primo passo è basato su indicazioni di massima reperibili su manuali. Il secondo passo consiste nella scelta ragionata del modello di calcolo e della sua risoluzione, secondo gli strumenti più propriamente della Scienza delle Costruzioni e della Teoria delle Strutture. Il terzo passo consiste nell’impiego di modelli di calcolo specifici per le strutture in cemento armato, ed è basato sugli strumenti più propriamente della Tecnica delle Costruzioni. Il quinto passo è basato sulle convenzioni reperibili nella letteratura tecnica. L’aver compreso ed implementato durante le esercitazioni tale iter, in ottemperanza alla normativa tecnica vigente, conferisce allo studente l’autonomia che gli consentirà di saper operare anche in ambiti differenti quali ad esempio la verifica di strutture di cemento armato esistenti o la progettazione di strutture nuove di altri materiali quali acciaio o legno.
Prerequisiti
E’ indispensabile che, all’inizio dello studio della materia in oggetto, lo studente possegga una adeguata conoscenza dei seguenti argomenti:
1. Statica di travi elastiche isostatiche e determinazione delle caratteristiche di sollecitazione, quali taglio, momento flettente, torsione, eventuale sforzo normale;
2. Momenti di inerzia delle figure geometriche;
3. Teoria tecnica della trave alla De Saint Venant.
Programma dell’insegnamento
Il corso di 150 ore (12 CFU) in genere è articolato in circa 14 settimane, ciascuna comprendente due lezioni, per un totale di 27 lezioni da 5.5 ore l’una. Durante tutto il corso, le lezioni teoriche vengono alternate alle esercitazioni.
L’insegnamento prevede i seguenti blocchi di lezioni teoriche ed applicazioni pratiche:
Lezioni teoriche in cui vengono trattati i modelli di calcolo di capacità (R) propri delle strutture in cemento armato. Tali argomenti sono il fondamento delle formule analitiche di normativa. La loro conoscenza è fondamentale per applicare le formule e le prescrizioni di norma con consapevolezza e senso critico. Le esercitazioni svolte in parallelo a questo primo blocco di lezioni teoriche hanno come obiettivi: 1) applicazione di verifiche di sezioni sollecitate a taglio, flessione, presso-flessione, per la combinazione fondamentale dei carichi, 2) implementazione di tali formule in un foglio di calcolo Excel®. Tali formule, predisposte in forma tabellare lasciando chiaramente evidenti i parametri di input e output calcolati in automatico dal foglio, saranno anche ri-utilizzati successivamente, a mo’ di “programmino”, per il dimensionamento degli elementi strutturali nel caso di combinazione sismica dei carichi. Infatti, nella pratica professionale, spesso la relazione di calcolo è assemblata copiando ed incollando tali tabelle in un documento Word®.
Lezioni teoriche inerenti la valutazione dell’azione sismica ed i metodi di Analisi a) Statica Equivalente (ASE) e b) Dinamica Modale con Spettro (ADMS). Per questo secondo metodo di analisi, vengono fornite le nozioni minime per poter affrontare con la necessaria consapevolezza i relativi calcoli rinviando a corsi specialistici per approfondimenti analitici più dettagliati. Le esercitazioni svolte in parallelo a questo secondo blocco di lezioni hanno come obiettivo ultimo il progetto degli stessi elementi strutturali progettati nel corso del blocco precedente (1-2 travi, 1-2 pilastri, più 1-2 nodi), nel caso di combinazione sismica dei carichi. La ASE è applicata eseguendo la maggior parte dei calcoli mediante un foglio Excel®. Il modello di calcolo del telaio è realizzato agli EF, mediante il CDS®, oppure mediante altri software commerciali quale ad esempio il SAP2000®. Sarà applicato il progetto in gerarchia delle resistenze per ottenere le domande (S) mentre le capacità (R) locali di sezione saranno valutate ri-utilizzando gli stessi fogli di calcolo già predisposti nel corso del primo blocco di lezioni teorico-pratiche. La ADMS sarà necessariamente svolta mediante software commerciale, nella fattispecie il CDS® offerto dalla STS.
Esercitazioni pratiche, di riepilogo e mirate a produrre gli elaborati da presentare e discutere all’esame.
Durante tutto il ciclo di lezioni si cerca di stimolare lo studio e lo sviluppo di senso critico ponendo domande di riepilogo e che richiamino concetti esposti in lezioni precedenti.
Lezione 1.
Introduzione al corso, contenuti, modalità e libri di testo consigliati. I carichi e loro combinazioni. Variabili aleatorie, con riferimento sia ai carichi che alle caratteristiche meccaniche dei materiali, distribuzione normale (o Gaussiana) della densità di probabilità, valori caratteristici.
Lezione 2.
Completamento delle combinazioni di carichi e caratteristiche meccaniche dei materiali costitutivi acciaio e calcestruzzo.
Lezione 3.
Inizio presso-flessione. Comportamento trave elastica omogenea isotropa inflessa. Comportamento trave inflessa omogenea isotropa con materiale costitutivo elasto-plastico perfetto. I campi di rottura di una sezione in c.a. presso-inflessa. Equazioni di congruenza, equilibrio, curva di interazione N-M. Corrispondenza biunivoca tra punti della curva N-M e diagrammi delle deformazioni corrispondenti a possibili scenari di incipiente collasso. Flessione come un caso particolare della presso-flessione.
Lezione 4. (Esercitazione - E)
Introduzione ad Excel®, calcolo della curva di interazione N-M della sezione trasversale di un pilastro. Definizione dei gruppi ed assegnazione del progetto da svolgere, così che tutte le esercitazioni riguarderanno sostanzialmente il loro edificio.
Lezione 5.
Il taglio nel cemento armato partendo dall'andamento delle isostatiche che si generano in una trave semplicemente appoggiata e soggetta ad un carico uniformemente distribuito nel regime elastico. Elementi in c.a. a) non armati ed b) armati a taglio: meccanismi resistenti e modelli di calcolo della capacità allo stato limite ultimo.
Lezione 6. (E)
Esercitazione - Progetto del solaio: 1) analisi dei carichi, 2) linee di influenza, 3) combinazione dei carichi, 4) valutazione delle sollecitazioni con schemi semplificati da manualistica, 5) progetto dell’armatura in ottemperanza alle prescrizioni del Cap. 4.1 della normativa vigente.
Lezione 7.
Elementi di Sismologia. Misure strumentali dei terremoti. Pericolosità sismica italiana. Introduzione ai concetti di Periodo di Riferimento (V_R), Probabilità di Eccedenza (P_(V_R )), Periodo di Ritorno (T_R), e loro relazioni.
Lezione 8.(E)
Continuazione con il progetto del solaio-tipo dell’edificio di ciascun gruppo di studenti.
Lezione 9.
Cenni di Dinamica dei sistemi ad un grado di libertà (SDOF) - Oscillazioni libere e forzate. Introduzione ai concetti di massa, rigidezza, resistenza, smorzamento viscoso, smorzamento critico, risonanza, coefficiente di smorzamento viscoso di Norma.
Lezione 10. (E)
Esercitazione - Progetto di una (due) travata(e): 1) Analisi dei carichi, 2) Modello statico semplificato, 3) Combinazione dei carichi, 4) Valutazione delle caratteristiche di sollecitazione, 5) Progetto delle armature a flessione e taglio in ottemperanza al Cap. 4.1. della normativa vigente.
Lezione 11.
Rappresentazione della risposta elastica all’azione sismica. Duttilità di materiale, di sezione, di elemento e di struttura. Rappresentazione della risposta elasto-plastica all’azione sismica. Fattore di comportamento.
Lezione 12. (E)
Implementazione delle formule di norma per il calcolo dello spettro elastico e di progetto in pseudo-accelerazione, in un foglio di calcolo Excel®. Tale esercitazione è propedeutica alle successive che riguarderanno l’applicazione dell’analisi statica equivalente per giungere a definire le azioni statiche che riguardano il telaio di interesse che sarà progettato applicando la gerarchia delle resistenze.
Lezione 13.
Cenni di dinamica dei MDOF: introduzione (qualitativa) ai modi di vibrare, risposta sismica dei sistemi a più gradi di libertà come combinazione lineare delle forme modali. Cenni al metodo agli elementi finiti, tipi di elementi finiti (frame, shell), discretizzazione della struttura. Tale lezione ha lo scopo di fornire agli studenti le nozioni minime necessarie per poter affrontare con sufficiente consapevolezza il progetto del loro edificio utilizzando anche un software agli Elementi Finiti (SAP2000 e/o CDS). Dettagli numerici esulano dagli scopi del presente corso e saranno affrontati in corsi specialistici.
Lezione 14. (E)
Progetto dei pilastri per soli carichi verticali: 1) analisi dei carichi, 2) pre-dimensionamento, 3) progetto dell'armatura in ottemperanza alla Normativa Vigente Cap.4.1. Revisione/continuazione delle esercitazioni precedenti.
Lezione 15.
Le NTC, il capitolo 7 dedicato alle nuove costruzioni in zona sismica. Strutture regolari e irregolari. Metodo di analisi statica equivalente.
Lezione 16. (E)
Introduzione al software commerciale agli Elementi Finiti: Implementazione della struttura, problematiche inerenti la continuità nei nodi, la modellazione degli elementi trave-pilastro (frame), delle pareti (shell), delle scale (soletta rampante o trave a ginocchio), solai infinitamente rigidi nel loro piano. A ciascun gruppo di studenti viene fornita una chiavetta hardware per l’utilizzo, a tempo limitato, della versione completa del software CDS®, offerto dalla ditta produttrice di software STS.
Lezione 17.
Analisi statica equivalente. Progetto di un telaio con Gerarchia delle Resistenze ai sensi del Capitolo 7 delle NTC2018. Parte 1. L’obiettivo è quello di progettare un solo telaio che conterrà la(le) travata(e) già progettata(e) (Lezione 10E) per i soli carichi verticali ed uno o due pilastri già pre-dimensionati ed armati per i soli carichi verticali (Lezione 14E). Questo dovrà stimolare il confronto tra le disposizioni di armature ottenute nei due casi e la necessità di uniformarle affinché siano tali da soddisfare entrambe le condizioni di carico, ovvero assenza e presenza di azione sismica. Sarà anche obiettivo applicare il Capacity Design su uno o due nodi del telaio.
Lezione 18. (E)
Valutazione delle azioni sismiche orizzontali statiche equivalenti ai sensi del punto 7.3.3.2 delle NTC2018, valutazione delle azioni da applicarsi ai nodi del singolo telaio selezionato. Tali calcoli sono eseguiti mediante un foglio Excel®. Le azioni nodali saranno successivamente applicate ad un modello agli EF del telaio, al fine di ottenere le sollecitazioni taglianti necessarie per innescare il progetto in gerarchia delle resistenze. Tale modello agli EF potrà essere realizzato con CDS® oppure con qualsiasi altro software agli EF, quale ad esempio il SAP2000®.
Lezione 19.
Analisi statica equivalente. Progetto di un telaio con Gerarchia delle Resistenze ai sensi del Capitolo 7 delle NTC2018. Parte 2: completamento. Duttilità di materiale, di sezione, di elemento, di struttura. Cerniere plastiche. Diagramma momento curvatura. Dettagli costruttivi in ottemperanza alle prescrizioni di norma.
Lezioni 20-27. (E)
Revisione e completamento del lavoro di gruppo e/o delle esercitazioni precedenti. Redazione degli elaborati per l’esame.
Testi adottati e bibliografia di riferimento
La materia è molto formativa e sancisce un po’ il passaggio dallo status di studente a quello di professionista chiamato a redigere il progetto esecutivo di un edificio in cemento armato ai sensi della normativa tecnica cogente. Tale fine ultimo potrebbe richiedere, nella pratica professionale, di dover consultare a) diversi testi, b) la normativa tecnica, ed c) il manuale del/dei software impiegati. In quest’ottica, sebbene vengano indicati dei testi per chi volesse approfondire gli argomenti trattati a lezione, è fondamentale seguire il corso e fare riferimento alle dispense del docente che costituiscono, in tal senso, un utile sintesi. Lo studente viene guidato nell’apprendere a consultare i testi e/o la normativa tecnica in modo mirato.
Testi adottati
1. Dispense del docente.
2. E. Cosenza, G. Manfredi, M. Pecce, Strutture in Cemento Armato – Basi della Progettazione, Hoepli Editore, Milano.
3. Emanuele Filiberto Radogna, (1998), “Tecnica delle costruzioni – 2. Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo – cemento armato – cemento armato precompresso”, Editoriale Masson, Milano.
4. Emanuele Filiberto Radogna, (1997), “Tecnica delle costruzioni – 3. Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta”, Editoriale Masson, Milano.
5. Andea Cinuzzi, Sergio Gaudiano, (2003), “Tecniche di progettazione per strutture di edifici in cemento armato”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
6. ANIDIS (Associazione Nazionale Italiana Di Ingegneria Sismica) - SSN: Commentario al D.M. 16.1.1996 e alla Circ. n.65/AA.GG. del 10.4.1997 del Ministero LL.PP.
7. Ray W. Clough, Joseph Penzien, Dynamics of Structures, 3rd Edition, Computers & Structures Inc., 1995 University Avenue, Berkley, CA.
8. T. Paulay, M.J.N. Priestley, Seismic Design of Reinforced Concrete and Masonry Buildings, John Wiley & Sons Inc., New York.
Normativa Tecnica
9. NTC2018 – DM 17 Gennaio 2018 - Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni». Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n°42 del 20 febbraio 2018.
10. Circolare n°617 del 2 febbraio 2009, Istruzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, (in attesa che venga pubblicata la nuova versione).
11. UNIEN 1992-1-1. Eurocode 2: design of concrete structures–Part1-1:general rules and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; December 2004.
12. UNI EN 1998-1. Eurocode 8 – design of structures for earthquake resistance – part 1: general rules, seismic actions and rules for buildings. CEN European Committee for Standardization; March 2005.
Le dispense del docente (1) presentano le prescrizioni di norma ed i fondamenti teorici alla base delle formule analitiche reperibili in normativa.
I testi (2,3,4) sono molto utili per approfondire gli argomenti teorici riguardanti le strutture in cemento armato, sebbene le prescrizioni ivi riportate non siano attualizzate ai sensi delle NTC2018.
Il testo (5) è molto utile per la fase applicativa, perché presenta a) modelli di calcolo semplificati per i vari elementi strutturali, oltre ad utili indicazioni sulla b) disposizione delle armature e c) i dettagli costruttivi.
Il testo (6) è utile perché riporta efficaci indicazioni per la modellazione agli elementi finiti di edifici in cemento armato.
I testi (7,8) potrebbero essere utili per approfondire alcuni argomenti di dinamica delle strutture. Tali argomenti verranno introdotti a lezione puntando soprattutto sugli aspetti fisico-meccanici strettamente necessari alla comprensione della definizione dell’azione sismica e della dinamica delle strutture ad uno e più gradi di libertà. Tali argomenti saranno ripresi ed approfonditi in corsi specialistici di costruzioni in zona sismica.
La Normativa Tecnica (9,10) sarà consultata ed utilizzata limitatamente ai capitoli 2,3, 4.1, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4.
La Normativa Tecnica (11,12) potrebbe essere consultata per approfondimenti su formule che dovessero risultare non abbastanza chiare sulla Normativa italiana (9,10) che rimane quella di riferimento.
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