LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV |
Codice
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1044253 |
Lingua
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ITA |
Corso di laurea
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Architettura |
Programmazione per l'A.A.
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2020/2021 |
Anno
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Quarto anno |
Unità temporale
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Secondo semestre |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Propedeuticità
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Crediti
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8
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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100
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Crediti
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4
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/14
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Ore Aula
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50
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative affini ed integrative
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Canale: 1
Docente
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CHERUBINI ROBERTO
(programma)
Il tema di progetto del semestre riguarda un'area significativa della banchina del fiume Sprea a Berlino, da risolvere dal punto di vista urbano e architettonico con un mix di architetture permanenti e temporanee adeguate a funzioni connesse all'uso da parte della popolazione circostante.
Roberto A. Cherubini. Mediterraneo Contemporaneo. Una modellistica di progetto. Franco Angeli, Roma 2019
Roberto A. Cherubini. AW-Across Waters. Il fiume riprogettatto. Orienta, Roma 2012
Roberto A. Cherubini. Landmarks/Lakemarks. Palombi, Roma 2007
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 2
Docente
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NENCINI DINA
(programma)
La città orizzontale
Nuovo insediamento urbano nella pianura pontina.
Il laboratorio affronterà la progettazione di un nuovo insediamento nella pianura pontina e in particolare nei pressi della città di Latina.
Il progetto di una piccola cittadina di espansione avrà una localizzazione precisa e sarà destinata a 5.000 abitanti. Il tema ci consente di affrontare la sperimentazione di nuove forme dell’abitare connesse alla necessità di nuovi stanziamenti abitativi in aree rurali connesse ai sistemi infrastrutturali, quali strade autostrade e ferrovie.
Lo studente avrà la possibilità di declinare in maniera differente il tema, concentrandosi su aspetti specifici della residenza ma anche della definizione degli spazi urbani, degli edifici di servizio alle nuove comunità insediate.
Gli studenti avendo raggiunto un livello avanzato della loro formazione potranno sperimentare la propria visione dell’architettura e di conseguenza il proprio linguaggio nella progettazione di questo insediamento umano.
Le lezioni forniranno gli strumenti necessari ad affrontare tutti i passaggi di definizione progettuale, al fine di raggiungere un modello avanzato espresso nel masterplan.
Parallelamente saranno condotte settimanalmente le revisioni degli avanzamenti progettuali al fine di raggiungere la conclusione del progetto nella sessione estiva.
Lo studente affronterà in gruppo la redazione del masterplan per poi approfondire individualmente una porzione specifica che può essere a destinazione residenziale o un edificio per servizi, quali un centro cittadino o una scuola o una struttura per attività terziarie.
Saranno forniti materiali utili alla elaborazione digitale quali dwg.
D.Nencini, Libro Bianco Libro nero, Gangemi editore, 2019
D.Nencini, La piazza. Ragioni e significati nell'architettura italiana, 2012
F.Purini, et al. La Città Nuova Italia-y-2026, Invito a VEMA. edizioni compositori 2006
F.Menegatti, Milano verde. Un’idea per l’architettura e la città, Gangemi editore,2017 Roma,
F.Menegatti, D. Nencini, Menegatti_Nencini. Architetture 2000 | 2016, Aion Edizioni, Firenze (2017)
F.Menegatti, Itinerari italiani della residenza collettiva, Gangemi editore, Roma, (2012)
altri testi saranno forniti durante le lezioni
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 4
Docente
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FERRETTI LAURA VALERIA
(programma)
L’impostazione del corso parte dalla constatazione che L’Europa sta oggi attraversando una crisi - economica e sociale – che determina un crescente disagio dei cittadini: emergenza lavoro, emergenza casa, emergenza welfare. Tutto ciò ha effetti indubbi sui processi di trasformazione urbana, ancorati al presupposto della crescita, in taluni casi annullando il ruolo propulsore delle trasformazioni urbane stesse o, quantomeno, riducendolo notevolmente. Le politiche urbane e le scelte progettuali devono adottare un necessario cambio di passo nella prospettiva di un diverso modello di sviluppo che si basi su un oculato utilizzo delle risorse, sull’attenzione alla crescita di nuove povertà e di diverse pratiche di vita.
Occorre una profonda revisione dei temi, degli approcci, degli strumenti di intervento, proprio a partire da una lettura strutturale delle dinamiche di trasformazione che interessano le città contemporanee. E’ evidente come questo sia un tema troppo vasto per essere colto pienamente in un corso di progettazione, tuttavia si ritiene importante che gli studenti abbiano cognizione di questo quadro di riferimento e quindi attenzione ad alcuni principi che ormai costantemente regolano le trasformazioni urbane nelle città europee: la necessità di limitare il consumo di suolo lavorando sulla densità urbana costruendo la città sulla città; la necessità di ridurre il consumo di energie e risorse attraverso il progetto architettonico e degli spazi pubblici; la necessità di tenere in conto le trasformazioni sociali introducendo forti elementi che sostengano e stimolino la mixité e l’emergere di nuove categorie di cittadini fragili; la necessità di venire incontro ai nuovi modi di lavorare, abitare e fruire lo spazio urbano e infine la necessità di massimizzare le ricadute sociali degli interventi proponendo soluzioni semplici e di buona qualità che abbiano anche un’attenzione particolare alla dimensione locale dell’intervento. La scelta di intervenire uno degli Ambiti di Valorizzazione del nuovo PRG di Roma, nasce proprio dall’intento di confrontarsi con un contesto tipico offerto dalle trasformazioni urbane contemporanee.
Testi da leggere e su cui predisporre una scheda
Ferretti L.V. (2019) Paesaggio urbano, spazio urbano , FrancoAngeli.
Mariano C. (2012), Progettare e gestire lo spazio pubblico, Aracne.
Reale L., (2008) Densità, città, residenza, Gangemi.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
A distanza
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Modalità di frequenza
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Non obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 5
Docente
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VALENTIN NILDA MARIA
(programma)
NUOVO POLO RICETTIVO-CONGRESSUALE A OSTIA. TRASFORMAZIONE DELL’AREA DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA
Il corso propone la progettazione di un polo ricettivo-congressuale e spazi pubblici in un’area centrale del Lido di Ostia all’interno del X municipio di Roma.
L’area si inserisce in un contesto fortemente antropizzato, nonostante la vicinanza con il mare, nel quale sono presenti la sede del municipio, la chiesa Regina Pacis e l’edificio delle Poste di epoca razionalista dell’architetto A. Mazzoni.
Al momento l’area ospita un luna park e un parcheggio che vertono in una condizione di crescente degrado, ma si tratta di un’area che in passato rappresentava il fulcro del Lido di Roma grazie alla presenza della Stazione Ferroviaria, opera di Marcello Piacentini. L’edificio presentava una pianta identica a quella della stazione di Porta San Paolo mentre mutava nella decorazione architettonica che si adattava al luogo in cui era collocata.
La stazione costituiva un elemento essenziale nell’architettura della piazza nella quale, insieme al palazzo del Governatorato (attuale sede del municipio) rappresentava una “quinta di chiusura” al di là della quale, troneggiava la Basilica di Regina Pacis. La stazione sorgeva, come previsto dal Piano Regolatore del 1916, nella piazza centrale a poco più di 150 metri di distanza dalla spiaggia per consentirne al pubblico il facile raggiungimento.
La distruzione della stazione di Piacentini nel 1944, a seguito dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ha determinato un’importante rottura nel tessuto edilizio, proprio in un’area che presenta la duplice valenza di area centrale e di accesso per chi arriva da Roma attraverso la via Ostiense. L’area è oggi priva di caratteri morfologici e urbani definiti e si configura come un vero e proprio vuoto urbano.
Prima del commissariamento del X municipio (27 agosto 2015), il Comune aveva ipotizzato un programma di riqualificazione strutturale del litorale romano, che comprendeva anche l’area oggetto di studio del laboratorio. Il programma prevedeva per quest’ambito uno sviluppo residenziale e delle attività terziarie, ma alcuni studi approfonditi all’interno di tesi di progettazione l’hanno messa in crisi evidenziando piuttosto i pochi luoghi ricettivi presenti in quest’area della città.
Ostia si presenta oggi come una frazione di Roma capitale, una porzione di territorio che si estende dall’estrema periferia sud fino al mare; è, di fatto, una città di 94 mila abitanti annessa alla metropoli solo per una questione amministrativa. È una parte emblematica della città di Roma, della situazione politica e criminale di Mafia Capitale. È l’affaccio verso il mare della capitale, ma per raggiungere il territorio del Lido, si esce dalla città e dalla sua logica.
Quello di Ostia è un territorio che si presenta oggi in molti punti degradati, vuoto d’interesse, ma che per vocazione dovrebbe essere tra i più attraenti e curati dell’intero comune: storia, pineta e mare sono le peculiarità che l’hanno resa, agli inizi del 1900, il Lido di Roma, centro della vita mondana e meta di un pubblico dai gusti “privilegiati”.
All’interesse tipologico del progetto si aggiunge la specificità di un luogo caratterizzato da un rilevante sistema storico, architettonico e ambientale.
Il nuovo intervento dovrà essere analizzato secondo due scale di approfondimento:
• la scala architettonica per quanto riguarda la progettazione di una struttura ricettiva congressuale dove sono previsti un albergo, sala conferenze e di riunioni, spazio co-working, zona ristoro e spazi pubblici esterni.
• la scala urbana che prevede l'integrazione di un complesso all’interno di un contesto contraddistinto sia da un tessuto residenziale che da importanti strutture storiche e consolidate, e lo sviluppo di uno spazio pubblico che metta in relazione la nuova architettura progettata con il “centro cittadino” distante pochi metri.
Questa ipotesi didattica permetterà allo studente di lavorare su un’esperienza formativa che interesserà due questioni fondamentali della progettazione architettonica contemporanea:
• la rottura con il concetto di edificio monofunzionale, per creare un organismo edilizio i cui livelli di complessità e d’innovazione dovranno rispondere correttamente agli aspetti formali, spaziali, funzionali, distributivi e costruttivi di un nuovo tipo di struttura contemporanea da integrarsi nel sistema urbano e sociale esistente;
• lo sviluppo del rapporto tra nuovo intervento e contesto tramite una serie di meccanismi che diano indicazioni durante la progettazione del complesso polifunzionale circa la possibile ricucitura di ambiti urbani compromessi nonché l’innesto di una “dialettica” con la parte di città, le preesistenze storiche e l’ambiente naturalistico circostanti.
I documenti e i materiali grafici saranno disponibili all’interno del corso. Lo stesso vale per la bibliografia di riferimento.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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A distanza
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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