Docente
|
ANDREUCCI MARIA BEATRICE
(programma)
Dopo aver fornito un quadro generale sullo stato dell’arte del paesaggio urbano e dei rischi a cui è costantemente sottoposto per effetto di attività e trasformazioni non controllate o errate (rischio antropico, ambientale, strutturale, estetico-percettivo, morfologico-funzionale, storico-funzionale), e del significato che il termine “paesaggio” riveste oggi secondo la definizione data dalla Convenzione Europea del Paesaggio, vengono analizzate e indagate alcune tra le più recenti e, in termini di eco-efficienza, appropriate tecniche di intervento sulle componenti del paesaggio urbano, tanto quelle naturali, quanto quelle cosiddette “antropiche” o “sovrastrutture” (elementi di arredo urbano, pavimentazioni, elementi di illuminazione e strutture multifunzionali e flessibili) per sensibilizzare lo studente a muovere in direzione di quelle scelte di intervento (progettazione, riqualificazione, recupero, riuso, ecc.) che siano guidate da espliciti parametri di eco-compatibilità.
Passando in rassegna un’analisi attenta delle componenti secondo un taglio ambientale, si fornisce dal punto di vista metodologico-operativo un quadro di tecniche e metodi di intervento a basso impatto ambientale, con economicità di gestione, facilità di manutenzione, qualità estetica ed appropriatezza dell’intervento secondo le condizioni climatiche e morfologiche dell’area in cui si va a operare.
Il corso intende fornire un quadro, sul piano applicativo, delle modalità tecnico-operative, dei sistemi e delle tecnologie (tradizionali e innovative) e dei materiali più appropriati da utilizzare consapevolmente nella definizione degli assetti fisico-morfologici, per la realizzazione di nuovi paesaggi urbani con un’alta qualità ambientale.
In particolare, si intende fornire gli strumenti e le metodologie atte al recupero e la riqualificazione di aree urbane, mediante tecniche di modellamento e consolidamento dei suoli, di rinaturalizzazione e di rinverdimento; integrazione delle componenti vegetazionali con il costruito, uso razionale delle acque (flowforms, sistemi di ossigenazione, nebulizzazione, curtain/walls, ecc.), analisi e controllo delle condizioni di comfort visivo ed acustico (barriere acustiche, quinte vegetali, siepi, elementi di arredo), nonché esempi di progettazione e riqualificazione di parchi urbani, di aree a verde attrezzato e non, mediante un corretto utilizzo delle componenti naturali e artificiali degli spazi esterni quali strumenti di progetto, mettendo in luce il ruolo strategico delle cosiddette Green Blue Infrastructure, e del loro apporto sostanziale alla progettazione, protezione, riqualificazione dell’ambiente costruito.
Durante il corso verrà svolta pertanto un’esperienza applicata di sperimentazione progettuale dopo aver acquisito i riferimenti culturali, di metodo e le strumentazioni tecnico-operative necessarie: un intervento di riqualificazione fortemente improntato su un approccio consapevole della questione ambientale e della cultura tecnologica del progetto di paesaggio, e orientato in chiave ecosostenibile.
Per far sì che si possa parlare di trasformazione sostenibile, equilibrata e rispettosa dell’ambiente e delle peculiarità del luogo, saranno necessarie in primis:
Analisi ambientali delle condizioni di stato dell’area urbana di progetto.
Analisi/valutazione delle componenti ambientali, antropiche e naturali della parte di paesaggio urbano oggetto di studio (aria, acqua, luce, clima, energia, elementi di arredo e supporto, ecc) e delle modalità di interazione tra le componenti ambientali in riferimento a: esposizione, umidità e precipitazioni, venti dominanti, assetto idro-geo-morfologico e vegetazionale.
Analisi/valutazione delle problematiche dell’area dal punto di vista fruitivo, funzionale-distributivo, gestionale dei flussi di mobilità, organizzativo degli usi delle parti delle aree e percorsi in oggetto.
Valutazione dei livelli di incidenza dei fattori ambientali in rapporto alle condizioni di stato, effetti diretti e indiretti, sinergie e interrelazioni significative in rapporto alle caratteristiche tipo-morfologiche, fisico-spaziali e organizzative delle aree di studio (configurazione, orientamento, altezze, distacchi, caratteri dispositivi dell’edificato, al contorno, spazi aperti, livelli di impermeabilizzazione del suolo, connessioni visive e funzionali, limiti e potenzialità dell’area, ecc.).
Lezioni teoriche finalizzate all’impiego consapevole delle diverse tecniche costruttive, nonché riferimenti bibliografici, materiale digitale e contributi scritti costituiranno il supporto formativo per una coscienza critica rispetto alle scelte delle più idonee nature-based solutions necessarie per una corretta progettazione ambientale.
• Andreucci, M.B. (2017). Progettare Green Infrastructure. Tecnologie, Valori e Strumenti per la Resilienza Urbana, Milano: Wolters Kluwer (disponibile anche in versione e-book).
|