Docente
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SANTOPUOLI NICOLA
(programma)
Oggetto principale di questo corso di diagnostica (dal greco diá, attraverso, e ghignóskein, conoscere) è l’insieme dei metodi e delle tecniche per l’analisi scientifica dei manufatti architettonici, al fine di:
a) conoscere più approfonditamente le caratteristiche materiche della fabbrica ed il suo stato conservativo, in modo da contribuire alla definizione di un accurato progetto di restauro e del relativo cantiere;
b) monitorare nel tempo, anche dopo la conclusione del cantiere di restauro, lo stato del manufatto architettonico e verificare la qualità degli interventi effettuati.
Nella prima parte del corso sono richiamati i principi guida del restauro correttamente inteso e vengono affrontate sinteticamente le principali problematiche legate ai fenomeni di degrado. Nella seconda parte - da intendersi in senso logico e non temporale, in quanto le due parti seguono due binari di sviluppo paralleli- vengono dapprima illustrate alcune delle principali tecniche diagnostiche utili ai fini della conoscenza dello stato conservativo di una fabbrica architettonica, anche attraverso l’esposizione di numerosi casi applicativi significativi e dimostrazioni pratiche in aula, e poi gli allievi sono invitati a partecipare a visite guidate ed esercitazioni in diversi cantieri a Roma e nelle vicinanze, nelle quali sperimentare direttamente il corretto utilizzo delle tecniche diagnostiche in situazioni reali.
Il programma del corso, in generale, si può così riassumere schematicamente:
1. cenni sul restauro del patrimonio architettonico;
2. sintesi su come riconoscere ed analizzare i materiali ed i fenomeni di degrado:
3. esame di alcune tecniche diagnostiche e loro utilizzo: dopo aver richiamato alcune necessarie nozioni di fisica e di chimica, vengono descritte in sintesi diverse importanti tecniche diagnostiche, con particolare attenzione a quelle non invasive o comunque poco invasive, evidenziando l’approccio metodologico e come sfruttarle affinchè siano di reale utilità ai fini della conservazione e del restauro architettonico, per arrivare alla redazione di un adeguato progetto di intervento (non vengono approfondite le tecniche per indagare la meccanica delle strutture ed, in particolare, la loro vulnerabilità dal punto di vista sismico). Tra gli strumenti che vengono ricordati al fine di mettere in evidenza tutto il contenuto informativo dei dati raccolti citiamo, ad esempio: i metodi dell’image processing, le analisi di tipo statistico, i software tipo BIM (Building Information Modeling) e HBIM (Heritage BIM). Fra le tecniche diagnostiche si prevede di approfondire in modo particolare, anche se possibile con dimostrazioni in aula: a) la fotografia, nel visibile e nel vicino UV e IR; b) la riflettografia; c) la colorimetria e la spettrofotometria; d) la termografia; e) la scansione 3D mediante laser scanner; f) il georadar; g) indagini termoigrometriche e microclimatiche.
4. applicazione in cantiere delle tecniche diagnostiche studiate: gli studenti devono partecipare, anche insieme ad esperti del settore diagnostico e dell’ambito del restauro, a visite guidate ed esercitazioni in vari cantieri, dove assistere all’applicazione sul campo delle tecniche diagnostiche apprese durante le lezioni in aula ed anche, se possibile, utilizzare direttamente la strumentazione. La scelta dei cantieri viene fatta in modo da mostrare agli allievi sia esempi di architetture di particolare importanza dal punto di vista storico ed artistico, sia fabbriche sulle quali poter operare in modo integrato con più tecniche diagnostiche, così da ottenere dei reali case studies.
Come detto al punto 4), è prevista, la partecipazione di vari esperti del settore diagnostico, sia in aula che nei vari cantieri, appartenenti, ad esempio, alle seguenti istituzioni o società: Università Sapienza di Roma, Università Roma 3, Università di Bologna, Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), Agenzia Nazionale dello Spazio, Konica Minolta, Leica Geosystems, Spectra Elettronica.
Alcune dipense e riassunti sugli argomenti del corso saranno resi disponibili agli studenti sulle web pages: https://sites.google.com/a/uniroma1.it/nicola-santopuoli_eng/
http://elearning2.uniroma1.it/;
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