ATELIER DI PUBLIC E EXHIBIT DESIGN |
Codice
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1044512 |
Lingua
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ITA |
Corso di laurea
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Design |
Programmazione per l'A.A.
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2019/2020 |
Anno
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Terzo anno |
Unità temporale
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Primo semestre |
Tipo di attestato
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Attestato di profitto |
Propedeuticità
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Crediti
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9
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Settore scientifico disciplinare
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ICAR/16
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Ore Aula
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72
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Ore Studio
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-
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Attività formativa
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Attività formative caratterizzanti
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Canale: 2
Docente
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BRUNI ANGELA
(programma)
Obbiettivi
L’obbiettivo formativo generale del modulo è quello di aiutare lo studente nell’operazione di sviluppo ottimale del progetto di exhibit design, fornendo l’apporto teorico e metodologico, necessario per il progetto di allestimento temporaneo in uno spazio pubblico attraverso lezioni e analisi di casi studio.
Si guarda all’insegnamento che si trae dalle architetture.
Lo studente sarà stimolato a comprendere gli elementi del progetto di allestimento degli spazi pubblici, studiando le esperienze di ricerca architettonica dei maestri e quelle contemporanee nazionali e internazionali. La cultura italiana dell’allestimento è da sempre territorio di sperimentazione per generazioni di progettisti: Giuseppe Pagano, Franco Albini, Carlo Scarpa, solo per citarne alcuni. Leonardo Savioli considerava l’allestire il modo più diretto e immediato di tradurre un segno grafico intriso di vissuto in spazio architettonico, gli allestimenti sono a volte vere e proprie “lezioni di psicologia dello spazio”.
L’allestimento è un atto comunicativo: il suo obbiettivo è la visione. La forza espressiva dell’insieme deriva dal confronto dialettico tra strutture: una permanente, l’altra transitoria, reversibile, una lenta, l’altra veloce.
L’architettura dell’allestimento è caratterizzata dalla temporaneità, dalla flessibilità e dall’utilizzo di materiali idonei per un’esposizione circoscritta in un breve periodo. Ma è anche luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche, campo di applicazione per la comunicazione multimediale, virtuale e sensoriale, in cui il visitatore è condotto lungo un percorso, dove pause, ritmi, luce, movimenti e tempi di utilizzo degli spazi restano elementi imprescindibili, affinchè l’architettura dell’esposizione sia efficace.
E’ un ambito progettuale caratterizzato da innovazione e sperimentazione al centro del dibattito sulla qualità delle aree urbane. Il progetto di allestimento è strettamente legato allo spazio con cui interagisce.
Ci si propone di indagare sul rapporto tra i contenuti, il progetto del mostrare e lo spazio che accoglie l’allestimento e di favorire l’acquisizione delle conoscenze sugli orientamenti culturali più innovativi dell’odierna disciplina, legata alla sperimentazione sul riuso e al progetto dei vuoti urbani.
Allestire uno spazio è un’attività in cui si sovrappongono, cultura del progetto di design e di architettura, luce, grafica, prodotti multimediali. Lo studente dovrà acquisire le competenze che gli permettano di affrontare le diverse declinazioni proprie del progetto di allestimento e di affrontare e risolvere le problematiche relative al luogo e alle varie tipologie di rappresentazione.
Obiettivo riguardante l’organizzazione dello spazio:
-trovare la giusta misura di uno spazio architettonico in relazione all’evento espositivo.
Tema progettuale
Il tema riguarda, in un’ area a Tor Marancia a Roma, la progettazione dello spazio interno della torre medievale e di una porzione di area al suo esterno, spazio pubblico tra le case di un complesso di edilizia popolare moderna, provando a dare nuovo significato ad una parte della città contemporanea. Il progetto di allestimento per la modificazione dell’esistente, rapporto tra contesto urbano e architettura effimera.
Ci si propone di:
- progettare lo spazio interno della torre come spazio espositivo e una parte dello spazio esterno per richiamare l’allestimento interno attraverso un manifesto o un segno o elementi multimediali.
Potrebbe essere l’allestimento di una mostra fotografica legata alla storia del territorio, di opere pittoriche o multimediali.
La progettazione verrà riferita a varie problematiche tra cui l’interazione tra lo spazio interno e lo spazio esterno.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Prova orale
Valutazione di un progetto
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Canale: 1
Docente
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CLEMENTE MARIA CLAUDIA
(programma)
PROGETTO PER UN PADIGLIONE FIERISTICO
1. Ambito disciplinare
Il corso si inserisce all’interno di quella disciplina che viene comunemente denominata Public & Exhibit design, area specifica del Design il cui obiettivo non è la progettazione di oggetti bensì la progettazione di luoghi dedicati alla collettività.
La disciplina del Public & Exhibit Design coinvolge dunque la progettazione di nuovi spazi o la trasformazione di spazi dati.
Il campo di applicazione del Public & Exhibit Design è quindi molto vasto andando a comprendere la progettazione di allestimenti espositivi, padiglioni, spazi pubblici, allestimenti temporanei, etc., ovvero tutta quella vasta parte delle costruzioni che non appartengono al mondo dell’architettura, inteso nel senso tradizionale del termine.
Progetti dunque privi di un contesto, effimeri nella durata, leggeri nella concezione, ma tutti rigorosamente pensati e dedicati alla collettività.
Gli studenti si dovranno misurare quindi con la progettazione di uno spazio, in questo senso di una “micro-architettura”.
Lo scarto tra l’oggetto di design e la micro-architettura è infatti nel coinvolgimento della dimensione spaziale, nella creazione di un dentro e di un fuori, nel rapporto interno/esterno, nel rapporto con il corpo, nella presenza di requisiti ed esigenze a cui dover fornire una risposta in termini prestazionali, nel comprendere il concetto di individuo e di spazio condiviso.
2. Il progetto
Tema del corso è il progetto di uno stand per Elica all’interno di Eurocucina FTK 2020.
Come tutti i padiglioni fieristici anche i padiglioni in cui si svolge Eurocucina sono suddivisi in lotti, come una micro-città.
E come in una città vi sono strade principali e strade secondarie, percorsi di maggiore affluenza e percorsi di servizio.
La posizione dello stand all’interno del padiglione definisce quindi il suo ruolo nello spazio: da dove si accede principalmente? da dove arrivano le persone? da dove verrà visto? dove devo mettere il logo?
3. Obiettivi didattici
Il processo progettuale dovrà affrontare contemporaneamente tutti i molteplici livelli e aspetti del progetto: dall’analisi del programma e delle sue possibili articolazioni, al design dei componenti.
Diversi dunque gli obiettivi didattici del corso:
¥ alla scala più ampia e comprensiva consiste nell’apprendere la complessità del processo progettuale attraverso la simulazione delle principali fasi del percorso: dall’elaborazione dell’idea, ai primi schizzi fino alla verifica delle scelte materiali; in un’ottica complessiva di responsabilità e consapevolezza delle scelte effettuate;
¥ alla scala del progetto consiste nella capacità di elaborare delle scelte e le relazioni tra loro conseguenti; ovvero tra il tema, il disegno dello spazio, della sua forma e soprattutto del suo uso;
¥ alla scala del manufatto nella capacità di connettere un obiettivo immateriale, come la definizione di un luogo e di uno spazio, con il dato materiale; ovvero nell’acquisizione della consapevolezza che ogni progetto trova la sua traduzione in forme e che questo prende corpo solo attraverso i mezzi tecnici ovvero attraverso la scelta del materiale e della sua utilizzazione;
¥ infine alla scala della presentazione del progetto nella capacità di rappresentare l’idea, di elaborare un immagine del progetto, sia nella capacità di disegnare in due dimensioni (piante e sezioni) lo spazio progettato che nell’elaborare un modello virtuale e fisico.
AAVV, Parasite paradise. A manifest for temporary architecture and flexible urbanism, Nai Publishers, 2003.
Adam H. (2013). Diogene. A cabin designed by Renzo Piano and RPBW for Vitra, in Vitra Magazine, http://www.vitra.com/en-gb/magazine/details/diogene, [12 giugno 2013].
Altarelli L., Light City. La città in allestimento, Meltemi, Roma 2006.
Ambasz E. (a cura di). (1972). Italy: The New Domestic Landscape. New York: The Museum of Modern Art.
Andrea Branzi, L’allestimento come metafora di una nuova modernità, Lotus 115, dicembre 2003.
Aymonino A. e Mosco Valerio P., Spazi pubblici contemporanei. Architettura a volume zero, Skira, 2006, Milano.
Branzi A., Modernità debole e diffusa. Il mondo del progetto all'inizio del XXI secolo, Skira, 2006
Cecere T., Guida, E., & Mango, R. (1984). L’abitabilità transitoria: la ricerca architettonica per nuove strategie abitative. Napoli: F.lli Fiorentino.
Clemente M. C., D’Alessandro M., Mirza S. (a cura di), Designing the Void, n_44, 2010.
Clemente M. C., D’Alessandro M., Mirza S. (a cura di), People as Design Transformer, n._45, 2010.
Firrone T. (2007). Sistemi abitativi di permanenza temporanea. Roma: Aracne.
Freeman M., Space_Japanese Design Solution for Compact Living, Universe Publishing, 2004.
Gehl J. e Genzoe L., Public space, public life, The Danish Architectural Press, 2004 Copenhagen.
Gehl J., Life Between Buildings: Using Public Space, Island Press, 2011.
Gentile S. (1992), “Il Concorso Fantoni, nuove utilizzazioni del pannello MDF” in Guida, E. (a cura di). Sistemi abitativi di soccorso. Ricerche, esperienze didattiche (pp.23-24). Napoli: Officine Grafiche F. Giannini e Figli.
Guida E. (a cura di). (1992). Sistemi abitativi di soccorso. Ricerche, esperienze didattiche. Napoli: Officine Grafiche F. Giannini e Figli.
Jodidio P., Temporary Architecture Now, Taschen, 2011.
Jodidio P., Ten Years Serpentine Pavilions, Taschen, 2011.
King, L. (2001). Shigeru Ban. London: Princeton Architectural Press.
Kronenburg R., Portable Architecture. Design and Technology, 2003.
Mango R., & Guida, E. (1988). Abitare l’emergenza. Studi e sperimentazioni progettuali. Napoli: Electa Napoli.
McQuaid M. (2003). Shigeru Ban, New York: Phaidon.
Parente M. (1992), “La risposta al concorso. L’esperienza didattica” in Guida, E. (a cura di). Sistemi abitativi di soccorso. Ricerche, esperienze didattiche (pp.25-48). Napoli: Officine Grafiche F. Giannini e Figli.
Pallasmaa J., Gli occhi della pelle, L ’architettura e i sensi, Jaca Book, Milano, 2007.
Polano S., Mostrare, l’allestimento in italia dagli anni Venti agli anni Ottanta, Lybra immagine, Milano 2000.
Purini F., Allestire, Lotus 115, dicembre 2003.
Richardson P. (2001). XS: Big Ideas, Small Buildings. London: Thames & Hudson.
Schwartz-Clauss M. (a cura di). (2002). Living in Motion. Design and architecture for flexible dwelling. Weil am Rhein: Vitra Design Museum 2002.
Zumthor P., Pensare architettura, Electa, Milano, 2003.
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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Canale: 3
Docente
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Lacerenza Angelo
(programma)
L’obiettivo del corso è fornire un supporto per l’elaborazione di un metodo necessario alla progettazione di un padiglione temporaneo a carattere religioso-meditativo, connotato da un duplice livello di complessità:
- in primo luogo per la particolarità dei vincoli dimensionali, costruttivi, prestazionali necessari a garantire la modificabilità e l’adattabilità ad una molteplicità di possibili contestualizzazioni della costruzione (padiglione temporaneo ricollocabile ed eventualmente itinerante);
- in secondo luogo per la specificità insita nel tema della architettura per il sacro, con il conseguente rispetto delle implicazioni funzionali e rappresentative ritenute fondanti nella progettazione di uno spazio destinato al culto o alla meditazione personale, sebbene di ridotte dimensioni.
Il tema del corso è dunque costituito dal progetto di un padiglione temporaneo con funzione di ambiente meditativo – liturgico (cappella di campagna, cappella feriale, cappella per matrimoni), eventualmente trasportabile in collocazioni diversificate (chiesa per l’emergenza, chiesa-palco per eventi). La specializzazione funzionale nonché le possibili localizzazioni di installazione del progetto di ciascuno studente potranno essere scelte tra quelle proposte durante il corso. L’interesse del tema proposto si fonda sull’analisi dei caratteri di smontabilità, rapidità di costruzione, rispetto dello stato dei luoghi, tipici dei padiglioni e delle installazioni temporanee, a fronte di un campo di ricerca progettuale, nell’ambito del tema religioso, quasi del tutto inedito nel panorama architettonico contemporaneo.
In tal senso durante il corso si proporrà la lettura critica sia di progetti di padiglioni ed installazioni temporanee, sia di realizzazioni di edifici per il culto, con particolare riferimento agli spazi di dimensioni più ridotte, destinate a cappelle feriali ed a spazi per la meditazione, realizzate negli ultimi anni, anche in contesti emergenziali. Gli esempi analizzati, attraverso la rappresentazione grafica in aula in forma estemporanea, consentiranno di affrontare le principali problematiche relative alle questioni funzionali e distributive, mediante l’individuazione delle esigenze e delle relative ipotesi di soluzione. Tale analisi riguarderà anche gli aspetti tecnico-costruttivi sulla base delle impostazioni dimensionali di ciascuna opera e delle implicazioni derivanti dalle caratteristiche specifiche del contesto, sia esso urbano o extra-urbano in cui il progetto si inserisce.
L’analisi sarà inoltre integrata con indicazioni inerenti questioni di carattere normativo-liturgico sia per quanto concerne i requisiti prestazionali delle opere progettate, sia per gli aspetti tecnico-professionali e della sicurezza riguardanti più in generale l’attività progettuale, con l’illustrazione ed il commento in aula di una selezione delle fonti e dei testi di preminente rilevanza in materia, anche mediante il contributo di liturgisti ed esperti in materia.
A. Lacerenza, piccoli luoghi per il culto, Palombi Editori, Roma, 2013
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Date di inizio e termine delle attività didattiche
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Date degli appelli
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Date degli appelli d'esame
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Modalità di erogazione
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Tradizionale
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Modalità di frequenza
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Obbligatoria
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Metodi di valutazione
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Valutazione di un progetto
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