Docente
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MORBIDUCCI MARINA
(programma)
Poiché, come esplicitato negli obiettivi, il corso opzionale di Inglese 2 mira a consolidare e completare, sul piano della competenza linguistica, la piena padronanza del livello B2, secondo i descrittori indicati dalla Common European Framework, a livello linguistico verranno rafforzati quelli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e pragmatici che consentono l’utilizzo adeguato della lingua inglese, sia in contesti d’uso per la comunicazione interculturale, sia nella stesura di testi a scopo scientifico, nella prospettiva EAP (English for Academic Purposes), seguendo e ampliando l’impostazione metodologica adottata nel primo anno, in cui la lingua inglese è obbligatoria per tutti i curricula di orientalistica. Pertanto, al secondo anno, verrà posta sempre maggiore attenzione all’avanzamento delle quattro abilità (reading, writing, speaking, listening), coadiuvate da un rafforzamento del critical thinking e un’ampliata consapevolezza anche di questioni stilistiche e idiomatiche. Per quanto concerne la mera competenza linguistica, sarà completato il corso B2, grazie al testo in adozione "Keynote" (Upper intermediate), che prevede il raggiungimento di tale livello. La partecipazione attiva e costante alle lezioni di lingua del lettorato con native speaker consentirà un consolidamento significativo delle proprie abilità precedentemente acquisite. Nelle unità del coursebook suddetto, intitolate “Innovation and technology”, “Balance”, “Creative thinking”, “Connections”, “Resources”, “Change”, aspetti grammaticali, di pronuncia, di comprensione del testo ed espressione delle proprie opinioni, sia per iscritto che nel parlato, verranno ampliati. Nell’ambito dell’inglese accademico (EAP), speech acts come “convincing”, “supporting arguments”, “expressing opinions”, e aspetti pragmatici, argomentativi e comunicativi come ““identiying problems and solutions”, “asking significant questions”, nonché competenza in presentation skills and critical thinking, verranno parimenti trattati e sviluppati.
Inoltre, sul piano dei contenuti specifici, il corso introduce anche le nozioni di base dell’area disciplinare denominata “Translation Studies”, ove la traduzione, esplicitamente menzionata nella declaratoria del SSD L-LIN/12, avrà una focalizzazione mirata, sia nel suo risvolto pratico (“applied”, secondo la definizione della mappa di Toury-Holmes, 1995), che nel suo aspetto teorico (“pure”, sempre secondo il suddetto modello) e, in quest’ultimo, sia nel suo sviluppo diacronico che nella sua manifestazione sincronica su specifiche questioni di tipo traduttivo. Quindi, durante il corso della docente, ci saranno lezioni frontali sulla parte teorica, unitamente ad esercitazioni sulla parte pratica, con traduzioni interlinguistiche (dall’inglese all’italiano), ma anche intralinguistiche e intersemiotiche, su una variegata casistica di testi di diverse tipologie. Verrà applicata anche la tecnica del TAP (Think Aloud Protocol) per consentire la condivisione del processo di articolata trasformazione che la traduzione comporta. Verranno analizzati e rivisti i testi prodotti, con riflessione pratico-teorica. Pertanto strategie e procedure traduttive, processi e prodotti, saranno anche essi oggetto specifico del corso. Infatti, trattandosi di nozioni e buone pratiche che si basano sulla trasversalità disciplinare dei Translation Studies, il corso favorirà l’utilizzazione delle applicazioni e nozioni anche in rapporto con le altre lingue. Per realizzare tale programma ci si avvarrà del libro di testo di Jeremy Munday, nella sua quarta edizione. Questa ultima edizione del 2016 amplia alcuni aspetti interlinguistici, e potenzia le risorse online, come ad esempio le video clip dell’autore stesso che introducono e sintetizzano i contenuti di ogni capitolo, e anche l’interactive timeline, per approfondimenti ipertestuali. Vengono anche presentati percorsi di ricerca, espansioni bibliografiche, e utili suggerimenti user-friendly and adaptive, infine anche occasioni di esercitazioni tramite multiple choice tasks per la verifica individuali dell’apprendimento in itinere.
Il testo di Jeremy Munday sarà coperto per intero, nei suoi dodici capitoli: “Main issues of translation studies”, “Translation theory before the twentieth century”, “Equivalence and equivalent effect”, “Studying translation product and process”, “Functional theories of translation”, “Discourse and Register analysis approaches”, “Systems theories”, “Cultural and ideological turns”, “The role of the translator: visibility, ethics, and sociology”, “Philosophical approaches to translation”, “New directions from the new media”, “Research and commentary projects”.
I testi da tradurre verranno selezionati second i criteri della differenza stilistica, discorsiva, e genere testuale, con prevalenza di testi letterari nell’ottica comparativistica.
Per la parte linguistica nel lettorato:
Helen Stephenson, Lewis Lansford, Paul Dummett, Keynote, Upper intermediate, Units 7-12, Cengage Learning, National Geographic, Andover, Hampshire, UK, 2015.
Per la parte di Translation Studies:
Jeremy Munday, Introducing Translation Studies: Theories and applications, Taylor and Francis, Abingdon, Oxfordshire, UK, 4th edition, 2016
Introducing Translation Studies is a textbook which offers a full-rounded perspective covering the theories and concepts that make up the field of translation studies. The fourth edition, fully revised, provides an accessible up-to-date, as well as detailed guide to the theoretical landscape. Each theory is applied to a wide range of languages, including Bengali, Chinese, English, French, German, Italian, Punjabi, Portuguese and Spanish. A broad spectrum of texts is analysed, including the Bible, Buddhist sutras, Beowulf, the fiction of Garcia Marquez and Proust, European Union and UNESCO documents, a range of contemporary films, a travel brochure, a children's cookery book and the translations of Harry Potter. Each chapter comprises an introduction outlining the translation theory or theories, illustrative texts with translations, case studies, a chapter summary and discussion points and exercises. In the fourth edition, there are new features, such as new material to keep up with developments in research and practice, including the sociology of translation, multilingual cities, translation in the digital age and specialized, audiovisual and machine, in-chapter activities with links to online materials and articles to encourage independent research, together with an extensive updated companion website with video introductions and journal articles to accompany each chapter. For the students, specifically, there are online exercises, an interactive timeline, weblinks, and powerpoint slides made available by the lecturer.
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