Docente
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PAOLINI CESIRA
(programma)
La struttura organizzativa dell'insegnamento prevede, accanto alle classiche lezioni ex catedra, una serie di esercitazioni e un laboratorio progettuale, in cui lo studente ha la possibilità di applicare le nozioni acquisite. Questi tre strumenti didattici, integrati tra loro e strutturati secondo una ordinata successione temporale, hanno come obiettivo ultimo quello di permettere allo studente di comprendere, sin da questo suo primo approccio progettuale, come il costruire debba intendersi come un'attività culturale globale.
Il tradizionale ciclo di lezioni è pertanto articolato in tre parti.
Dopo alcune lezioni introduttive che definiscono il contesto operativo e l’articolazione del processo edilizio, viene introdotto il concetto di organismo edilizio come spazio rispondente a un insieme di esigenze e costruito in un determinato contesto, fisico e temporale, analizzandone le complesse relazioni con la tecnica. L'apparecchiatura costruttiva, in quanto anatomia dell'organismo edilizio, consente, in un ambito sistemico, di precisare le relazioni esistenti tra gli aspetti più propriamente estetico-configurativi, le problematiche tipologico-distributive e le scelte tecnico-costruttive. L'individuazione dell'organismo edilizio come sistema e la successiva analisi degli elementi che lo compongono, costituisce premessa alla presentazione dei procedimenti costruttivi, intesi come risultato di scelte coerenti e appropriate per la sua realizzazione. In particolare vengono analizzati i seguenti elementi di fabbrica e i relativi procedimenti costruttivi: sistemi a setti e intelaiati, chiusure orizzontali, chiusure verticali, partizioni interne, elementi di comunicazione verticale.
La fase applicativa del processo di apprendimento è organizzata in due momenti distinti ma strettamente interrelati tra loro, esercitazioni e laboratorio progettuale. Nelle esercitazioni lo studente sperimenta la fattibilità costruttiva di una cellula abitativa tipo utilizzando sistemi a setti e a gabbia (in muratura, legno, acciaio e c.a.); mentre nel laboratorio progettuale, dopo aver approfondito la tipologia a schiera definisce, per una unità abitativa, l’impianto planimetrico- distributivo e il complesso delle scelte tecnico-costruttive, verificandone le più significative a scala di dettaglio, e sondando così operativamente lo specifico farsi materiale di una prefigurazione architettonica.
Per la conoscenza delle tematiche trattate nelle lezioni, si consigliano i seguenti testi di riferimento
E. Mandolesi, Edilizia 1, ed. Utet 1979
E. Allen, I fondamenti del costruire, Mc Graw-Hill 1990
M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, ETAS Libri 1992
M. Pugnaletto Guida al corso di architettura tecnica 1 parte prima: principi complessi per la sicurezza statica, principi per il comfort ambientale, principi per la percezione della forma, ed.Artigiana Multistampa 2004
Ulteriori materiali didattici, predisposti a cura della cattedra, vengono distribuiti durante le lezioni.
Nel sito web piattaforma e-learning Moodle 2 Sapienza sono presenti vari materiali didattici in formato pdf.
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