Docente
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LERZA GIANLUIGI
(programma)
PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO
1) Gli spazi urbani greci: Area sacra, area pubblica (Acropoli, Agorà). Acropoli di Atene. L’impianto ortogonale (Ippodamo da Mileto): il Pireo, Mileto, Priene.
2) L’architettura greca: Il tempio greco: l’origine e la definizione tipologica. Gli ordini architettonici. Il sistema trilitico e i problemi del cantiere: la basilica di Paestum, il Partenone, l’Eretteo, i Propilei, il tempio di Zeus a Olimpia, il tempio di Apollo Epicurio a Bassae. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Rapporto tra struttura e decorazione.
3) L’ellenismo: Permanenze ed evoluzioni rispetto alla impostazione templi di Segesta e Selinunte classica. La città greca: rapporto tra sito, paesaggio ed architettura. I temi edilizi della casa e del teatro.
4) L’urbanistica romana: Il territorio (la centuriazione, i ponti, le strade, gli acquedotti). La città e la struttura urbana (il sistema viario impostato sugli assi ortogonali cardo e decumano), gli spazi collettivi con il foro e gli edifici religiosi e civili. Aspetti della tipologia residenziale. Il rapporto tra forma urbana e tipologia edilizia. I nodi urbani: il Foro Augusto, di Nerva, di Traiano a Roma, i Mercati e la Sala di Traiano.
5) L’architettura romana: Le strutture murarie. L’arco, le volte e le cupole. L’ordine architettonico inquadrato dall’arco, matrice dell’architettura romana. Gli archi di trionfo e le porte urbane. L’uso della volta a botte nel periodo repubblicano: il tempio della Fortuna Primigenia a Palestrina e la diversa concezione dello spazio e dell’inserimento ambientale. Le cupole (sistemi semplici ed aggregazioni complesse): il Pantheon, la Domus Aurea, il complesso di Villa Adriana. Il tempio della Minerva Medica. I grandi spazi coperti a crociera: le terme di Diocleziano e di Traiano, la basilica di Massenzio. Aspetti tipologico-formali dei nuovi temi edilizi: il teatro, l’anfiteatro, le terme: il teatro di Marcello e l’anfiteatro Flavio (Colosseo). Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la lettura delle strutture. Struttura portante e decorazione.
6) L’architettura paleocristiana e bizantina: La basilica paleocristiana (genesi e sviluppo): S. Pietro, S. Giovanni in Laterano, Sant’ Agnese, S. Maria in Cosmedin, S. Sabina. Ravenna: S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo. L’evoluzione dello spazio cupolato bizantino; S. Vitale a Ravenna, S. Sofia a Costantinopoli. Le basiliche paleocristiane milanesi e loro influenze tipologiche sull’architettura bizantina ravennate.
7) L’urbanistica medievale: Caratteri degli impianti medievali. La funzione emergente degli edifici religiosi come poli di aggregazione del tessuto urbano. Le piazze. Temi edilizi residenziali: la casa a schiera.
8) L’architettura altomedievale: Rinascenza carolingia ed architettura ottoniana. Genesi della architettura romanica: esperienze dal IX all’XI secolo. Incidenza svolta, in questo processo di sviluppo, dalle precedenti evoluzioni dello spazio cupolato bizantino.
9) L’architettura romanica: Il carattere europeo della cultura artistica romanica, il passaggio dalla copertura lignea alla copertura a volta: S. Michele a Hildesheim. I sistemi voltati: St. Philibert a Tournus, Notre Dame a Poitiers, l’abbazia a Cluny; la campata impostata sulla crociera a pianta quadrata: basilica della Maddalena a Vezelay. Le chiese a cupola dell’Aquitania: St-Front a Perigueux. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione.
10) Il romanico in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. Caratteri della architettura romanica nell’area lombardo-emiliana: la Cattedrale di Modena, S. Fedele a Como, S. Michele a Pavia; Sant’Ambrogio a Milano. Le influenze bizantine: S. Marco a Venezia. Piazza del Campo a Pisa: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile. S. Miniato al Monte a Firenze. S. Nicola a Bari. Le abbazie di Chiaravalle, Casamari e Fossanova. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione.
11) L’architettura gotica in Europa: L’evoluzione graduale dal romanico al gotico: la Cattedrale di Durham. Le ricerche costruttive, le trasformazioni formali e le peculiarità spaziali della cattedrale gotica: Laon, Noyon, Notre Dame e la Sainte Chapelle a Parigi, Chartres, Amiens, Reims. Le tre fasi di elaborazione tipologica e strutturale del gotico in Inghilterra: l’early english, il decorated ed il perpendicular. Le opere: le cattedrali di Canterbury, Lincoln, Salisbury e la Cappella del King’s College a Cambridge. Il cantiere: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Rapporto tra struttura portante e decorazione.
12) L’architettura del Duecento e Trecento in Italia: Presupposti storici, sociali, religiosi e politici dell’epoca. La tradizione fiorentina: S. Maria Novella, S. Croce, S. Maria del Fiore, S. Miniato al Monte, S. Fortunato a Todi, il Duomo di Siena, il Duomo di Orvieto, la Basilica di S. Francesco ad Assisi. Gli edifici civili.
13) L’architettura del Rinascimento: Introduzione al Rinascimento: note sul concetto di umanesimo e rinascimento. Il ritorno alla tradizione classica e la ricerca filologica sugli antichi testi. Il ruolo svolto dalle grandi personalità creatrici: Brunelleschi, Donatello, Masaccio e Alberti. Il cantiere nel Rinascimento: l’organizzazione, i ponteggi, le macchine. Considerazioni sulle strutture e sugli elementi che influenzano la loro lettura. Cenni sulla storia delle nuove tecniche nell’edilizia compresa tra i secoli XV e XVII.
Le opere di Filippo Brunelleschi: Sacrestia Vecchia, Ospedale degli Innocenti, S. Lorenzo, S. Spirito, Cupola di S. Maria del Fiore.
Leon Battista Alberti: il trattatista e la formazione culturale. Le opere: Tempio Malatestiano a Rimini, Sant’ Andrea e S. Sebastiano a Mantova, facciata di S. Maria Novella e palazzo Rucellai a Firenze.
14) Gli interventi urbani e la città ideale: Pienza, Urbino, Mantova, Ferrara. La trattatistica e la città rinascimentale: principi architettonici di Francesco di Giorgio Martini e di Antonio Averlino detto “Filarete”. I temi edilizi (il palazzo e la villa).
15) La trattatistica nel Rinascimento: Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Jacopo Barozzi detto il Vignola, Sebastiano Serlio, Andrea Palladio.
16) L’architettura del Cinquecento: Articolazioni principali: classicismo, manierismo, sintetismo.
a) I maestri del primo Cinquecento romano: Donato Bramante, Raffaello Sanzio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, Antonio da Sangallo il Giovane.
Donato Bramante. Principali opere: S. Maria presso S. Satiro e la tribuna di S. Maria delle Grazie a Milano. Il trasferimento a Roma e lo studio dell’antico: chiostro di S. Maria della Pace, cortile del Belvedere in Vaticano, progetto per il S. Pietro in Vaticano, tempietto di S. Pietro in Montorio, palazzo Caprini, coro in S. Maria del Popolo.
Raffaello Sanzio architetto. Principali opere: cappella Chigi in S. Maria del Popolo, progetto per il S. Pietro in Vaticano, villa Madama, palazzo Vidoni-Caffarelli, palazzo Branconio dell’Aquila.
Il manierismo e Giulio Romano. Principali opere: palazzo Maccarani a Roma e le opere a Mantova. Palazzo Te.
Baldassarre Peruzzi: progetti per il S. Pietro in Vaticano e S. Giovanni dei Fiorentini; palazzo Massimo alle Colonne.
Antonio da Sangallo il Giovane: attuali interpretazioni della sua attività formativa e del suo nuovo apporto all’architettura civile e religiosa. Principali opere: palazzo Baldassini, palazzo Farnese, S. Maria di Monserrato, facciata della chiesa di S. Spirito in Saxia, progetti per il S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni dei Fiorentini.
b) La presenza michelangiolesca a Firenze e a Roma. Principali opere: la Biblioteca Laurenziana e la cappella Medici a Firenze; il S. Pietro michelangiolesco, la sistemazione del Campidoglio, cappella Sforza in S. Maria Maggiore, S. Giovanni dei Fiorentini.
c) Aspetti e tendenze della metà del Cinquecento.
L’attività di Jacopo Barozzi da Vignola: Sant’Andrea in via Flaminia, Sant’Anna dei Palafranieri in Vaticano, chiesa del Gesù, villa Giulia, palazzo Farnese a Caprarola.
d) Il tardo Cinquecento romano:
Martino Longhi il Vecchio: villa Mondragone a Frascati, torre in Campidoglio, palazzo Cesi in via della Conciliazione, palazzo Altemps, S. Girolamo degli Schiavoni.
Giacomo della Porta: facciata del Gesù, S. Maria in Scala Coeli alle Tre Fontane, S. Paolo alle Tre Fontane. Gli edifici civili.
Domenico Fontana: il Piano sistino di Roma, facciata del palazzo del Laterano e della Scala Santa, cappella Sistina in S. Maria Maggiore.
Francesco da Volterra: la chiesa di S. Giacomo degli Incurabili.
17) Le ricerche dell’area veneta: Sansovino, Sanmicheli e il ruolo di Andrea Palladio. La formazione culturale di Andrea Palladio. Il tema delle ville venete: villa Trissino, villa Maser, villa Capra. Gli edifici civili: basilica di Vicenza, palazzo Chiericati, palazzo Thiene. Gli edifici religiosi: chiese di S. Giorgio Maggiore e del Redentore.
18) L’architettura barocca: vicende critiche e nascita del concetto di “barocco”. La ricerca tra innovazione e continuità e l’influenza dei maestri italiani sulle esperienze europee. I giudizi della critica neoclassica.
Gian Lorenzo Bernini architetto e la sua poetica. L’idea concettuosa interpretativa del “vero potenziato”. Le opere principali: il Baldacchino e l’altare della Cattedra in S. Pietro in Vaticano, il Colonnato e la sistemazione di Piazza S. Pietro, la Scala Regia, Sant’Andrea al Quirinale, chiesa dell’Assunta ad Ariccia; palazzo Barberini, palazzo Montecitorio e progetti per il Louvre. Le fontane ed il rapporto tra natura e arte: fontana dei Quattro Fiumi e del Tritone.
Francesco Borromini e la sua particolare ricerca. La poetica della “con-fusione” nella concezione e commissione della geometria spaziale. Le opere principali: S. Carlino alle Quattro Fontane, Oratorio di S. Filippo Neri, Sant’ Ivo alla Sapienza, Sant’ Agnese a piazza Navona, intervento in S. Giovanni in Laterano.
Pietro da Cortona architetto e la sua poetica. La ricerca del “linguaggio-metaforico”. Le opere principali: S. Maria della Pace, Santi Martina e Luca, S. Maria in via Lata.
Bibliografia: R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997; R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990; S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983; R. BONELLI-C. BOZZONI-V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997; R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996; W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977; R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995.
Bibliografia: R. MARTIN, Architettura greca, Electa, Milano 1997; R. MARTA, Architettura romana. Tecniche costruttive e forme architettoniche del mondo romano, Ed. Kappa, Roma 1990; S. BETTINI, Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Ed. Dedalo, Bari 1983; R. BONELLI-C. BOZZONI-V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell’architettura medievale, Laterza Ed., Bari 1997; R. WITTKOWER, Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo, Einaudi Ed., Torino 1996; W. LOTZ, L’Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Rizzoli Ed., Milano 1977; R. WITTKOWER, Arte e Architettura in Italia 1600-1750, Einaudi Ed., Torino 1995.
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