Docente
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COLETTA ELISA
(programma)
La critica d’arte francese
dagli anni Venti alla fine degli anni Novanta del XX secolo
Il corso analizza lo sviluppo della critica francese tra l’inizio degli anni Venti e la fine degli anni Novanta del XX secolo. L’excursus avrà il duplice scopo di descrivere il pensiero degli autori che hanno segnato le tappe fondamentali della critica francese nel periodo, e reinserire le ricerche condotte da questi ultimi all’interno dei principali filoni critici del secolo.
Da Henri Focillon a Hubert Damisch, passando attraverso André Chastel, Pierre Francastel e Louis Marin, il corso ripercorre la storia di un pensiero che ha attraversato il formalismo, l’iconologia, la sociologia dell’arte, derivando dal confronto con lo strutturalismo, la semiologia, la psicanalisi interrogativi destinati ad aprire nuovi campi d’indagine e nuove prospettive di ricerca.
Bibliografia d’esame
H. Focillon, Vita delle forme, Einaudi, Torino 2002.
A. Chastel, Il gesto nell’arte, Laterza, Bari 2001.
A. Chastel,Il quadro nel quadro, in Favole, Forme, Figure, (1978), Einaudi, Torino 1988, pp. 151-165; La figura nel riquadro della porta in Vélazquez, in Ibidem,pp. 201-206.
P. Francastel, Guardare il teatro, Mimesis, Milano 2012, pp. 19-124. (Nello specifico, i saggi: Arte e storia. Dimensione e misura delle civiltà; Immaginazione plastica, visione teatrale e significazione umana; La festa mitologica nel Quattrocento. Espressione Letteraria e visualizzazione plastica)
L. Marin,Della Rappresentazione, Meltemi, Roma 2001, pp. 95-138.
H. Damisch, Otto tesi pro (o contro?) una semiologia della pittura, in Semiotica della pittura, a cura di O. Calabrese, Il Saggiatore 1980, pp. 123-139.

H. Damisch, La prospettiva è una cosa del passato, in L’origine della prospettiva, Guida, Napoli, 1992 pp. 1-58.
Si consiglia fortemente agli studenti non frequentanti la lettura dei seguenti testi.
A. Chastel, Il sacco di Roma, Einaudi, Torino 2010.
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