Docente
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CELATA FILIPPO
(programma)
Il corso offre ai partecipanti gli strumenti teorici e metodologici utili per comprendere l’organizzazione dell’economia dal punto di vista spaziale e geografico, con particolare riferimento al made in Italy. I principali temi trattati sono: le logiche e i modelli di localizzazione delle attività economiche e delle reti di imprese, a livello locale e globale; le dinamiche di sviluppo economico regionale e di riproduzione degli squilibri alle diverse scale geografiche; le dinamiche organizzative, di specializzazione e di evoluzione del made in Italy; il rapporto tra innovazione, tecnologia e territorio; le relazioni tra impresa e ambiente; le forme di organizzazione del territorio e di urbanizzazione; le politiche territoriali per lo sviluppo, l’imprenditorialità e l’innovazione. Il corso è costituito da lezioni frontali, presentazione di casi esplicativi e di approfondimento, proiezione di video e documentari su alcuni dei temi del corso, e laboratori che richiedono la partecipazione attiva degli studenti.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. Il made in Italy: Caratteristiche e dinamiche aziendali, produttive, localizzative e territoriali dei principali settori di specializzazione dell’economia italiana. Presentazione di alcuni casi illustrativi.
2. Localizzazione d’impresa e agglomerazione: L’agglomerazione industriale. Le economie esterne. Teorie dello sviluppo polarizzato. Geografia degli squilibri. Nuova geografia economica. Misure e modelli.
3. Impresa e ambiente: Natura, ambiente e sostenibilità: problemi e metodi di analisi. I servizi ecosistemici. Cambiamenti climatici e politiche di riduzione dei gas serra. La giustizia ambientale.
4. Transizione post-fordista e sistemi locali: Specializzazione flessibile e "nuovi spazi industriali". I sistemi locali di produzione: i distretti industriali marshalliani e la Terza Italia. La teoria dei cluster.
5. Le basi non economiche dello sviluppo regionale: Il capitale sociale. Nuova sociologia economica e radicamento. Nuova economia istituzionale. Economie associative e nuovo regionalismo.
6. I sistemi regionali di innovazione: Cluster high-tech. onoscenze tacite e relazioni face-to-face. Creatività e sviluppo urbano. I knowledge spillover. "Prossimità relazionali". La geografia economica evolutiva.
7. L’organizzazione globale delle reti di impresa: Imprese transnazionali: logiche organizzative e effetti regionali. Le reti transnazionali di produzione: global commodity chain, global value chain e global production network.
8. Politiche territoriali per l’impresa in Italia e in Europa: Le politiche di industrializzazione in Italia. Le politiche europee di coesione. Sviluppo locale e approccio place-based. L’approccio spatially-blind. Politiche territoriali per l'innovazione.
Testi per gli studenti frequentanti, 9 crediti:
- E. Bignante, F. Celata e A. Vanolo, Geografie dello sviluppo: una prospettiva critica e globale, Capitoli 1, 3, 5, 6, 7, 8.
- Slides del corso
Saranno valutati anche i risultati dei laboratori
Tesi per gli studenti frequentanti, 6 crediti:
- E. Bignante, F. Celata e A. Vanolo, Geografie dello sviluppo, Capitoli 1, 3, 5, 6.
- Slides del corso (fino a slides 6)
Saranno valutati anche i risultati del laboratorio.
Per gli studenti non frequentanti, 9 crediti:
E. Bignante, F. Celata e A. Vanolo, Geografie dello sviluppo: una prospettiva critica e globale, Utet, 2014
Per gli studenti non frequentanti, 6 crediti:
E. Bignante, F. Celata e A. Vanolo, Geografie dello sviluppo, Capitoli 1, 3, 5, 6, 7, 8.
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