Docente
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SFERRA ADRIANA SCARLET
(programma)
Inquadramento del corso
La collocazione del corso di Tecnologia dell’Architettura 1 (TdA) al primo anno del percorso formativo del Corso di Laurea a ciclo unico Architettura U.E., rappresenta l’iniziale approccio alle discipline tecnologiche la prima opportunità, quindi, di comprendere (prima) il perché e (poi) il come da un progetto si passi alla sua concreta realizzazione in un bene edilizio; il “come” quindi deve rapportarsi con la progettazione al fine di tradurre le indicazioni in essa contenute, il “perché” per garantirne il controllo della qualità tecnica e morfologica ed il rispetto dei costi e dei tempi di costruzione preventivati; non sarebbe necessario, perché implicito, qui aggiungere nel rispetto della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Da qui la “centralità della progettazione” alle varie scale e di conseguenza la sua collocazione all’interno delle varie fasi del “processo edilizio” che ne permette una adeguata realizzazione.
Quindi: centralità del progetto come occasione per garantire in egual misura la sostenibilità/compatibilità economica/sociale ed ambientale nell’interesse/benessere di quanti fruiscono degli spazi; ma, anche, un ruolo importante per il processo edilizio come strumento di monitoraggio e garanzia che l’opera venga realizzata garantendo i risultati programmati attraverso la qualità tecnica, la qualità morfologica, il controllo dei tempi, dei costi di costruzione e di esercizio nel rispetto – appunto – delle varie connotazioni delle sostenibilità.
Ora il settore edilizio ha una propria specifica e rilevante complessità: a) per il ruolo che svolge nella economia nazionale; b) per i numerosi e nuovi bisogni che la società gli richiede di soddisfare; c) per tutelare la compatibilità socio/economica ed ambientale.
Un architetto è chiamato, insieme ad altre competenze ed operatori, a collaborare – per la sua parte – a risolvere tali problemi/esigenze.
Oggi, in questo quadro la TdA si identifica in “una articolata area di competenze che interpreta in una ottica marcatamente inter e transdisciplinare le complesse esigenze di una comunità (committenza) e le raffronta con la gamma delle problematiche tecniche, economiche e sociali che caratterizzano il contesto nel quale realizzare l’opera (studi di fattibilità); successivamente ne traduce le risultanze in input per la programmazione da porre a base delle successive fasi di progettazione, realizzazione e gestione; mediante uno stretto coordinamento di queste garantisce l’analisi, la valutazione e la selezione delle più adeguate modalità tecnico-amministrative; infine, – attraverso il controllo di tutte le fasi del processo edilizio governato da un rigoroso management – consolida forme di condivisione fra tutti gli operatori affinché nella realizzazione di una opera di architettura siano coerentemente perseguiti gli obiettivi predeterminati.
Quindi, la tecnologia dell’architettura” agevola il passaggio da progetto ad opera edilizia, confermando quanto sostiene Louis Kahn “L’architettura non esiste, ciò che esiste è l’opera di architettura” . Ed il passaggio dal “perché” al “come” viene garantito dal processo edilizio che, nel mentre il comparto delle costruzioni (oggi artigianale e con molte criticità) sta passando alla scala industriale (attraverso “Industria 4.0”, la off-site, la digitalizzazione, il partenariato pubblico/privato, ecc.); è l’unico modo per rispondere – in egual misura, lo si ripete – a quelle sostenibilità/compatibilità che la società tutta chiede con urgenza.
Di conseguenza numerosi sono gli operatori (committenza, progettisti, imprese) articolate le procedure amministrative, le norme legislative, gli strumenti tecnici per un adeguato ed efficace controllo del processo edilizio.
Quest’ultimo, articolato in varie fasi (programmazione, progettazione, esecuzione, esercizio, dismissione) è quindi lo strumento per valutare il “come” e ne giustifica anche il “perché” vengono effettuate determinate scelte; magari preferibilmente, coinvolgendo anche i fruitori con la Post Occupancy Evaluation.
In sintesi rappresenta il quadro di riferimento critico che consente di valutare tecniche, materiali, componenti edilizi, impiantistici e domotici analizzati durante questo corso; che non si limita alla pedissequa illustrazione di soluzioni tecniche predefinite, bensì guidare “criticamente” alla loro più adeguata selezione per garantire la soluzione delle esigenze espresse dall’attuale società relativamente agli aspetti della qualità architettonica, tecnica ed energetico-ambientale, rispettando tempi e costi programmati.
Obiettivi
Obiettivo generale del corso è formare lo studente ad una cultura tecnologica che veda nella “centralità del progetto” le condizioni per “far capire” (il perché ed il come) la oggettiva complessità di “costruire” un bene edilizio e le puntuali ed irrinunciabili correlazioni con il processo edilizio che ne garantisce la realizzazione.
Obiettivo specifico è far acquisire allo studente le conoscenze di base in termini di requisiti e prestazioni dei singoli materiali, dei componenti e degli elementi tecnici edilizi ed impiantistici di un edificio, finalizzandole al controllo della qualità del prodotto architettonico ottenuto attraverso la selezione delle soluzioni più adeguate analizzate ognuna durante le fasi del processo edilizio, in modo da realizzare fra quest’ultime quei necessari raccordi che garantiscono una trasmissione corretta, consapevole e non acritica dell’informazione tecnica.
Con questi obiettivi, importante sarà “come” lavorare: bisogna prima veicolare l’informazione fra docente e studenti, fra gli stessi studenti in modo che si abituino a lavorare (come tutti) in gruppo, aprendosi inoltre al mondo reale attraverso i siti web.
Poi l’informazione si traduce – lavorando insieme – in “formazione” obiettivo della didattica.
Il lavoro è connotato pertanto da una “metodologia operativa”: incontri con costruttori, collegamenti via web, incontri con esperti di digitalizzazione; è quindi utilizzabile per qualunque tipo di intervento (edificazione ex novo, riqualificazione, ecc.) ed in contesti differenti (territoriali, economici, sociali, ambientali, ecc); una metodologia adottata in sedi professionali (sia private che di Pubbliche Amministrazioni) e che fornisce quindi allo studente i primi strumenti logici per acquisire competenze che garantiscano una collocazione nel mercato del lavoro.
Articolazione del corso
Il corso si articola in “moduli” le cui tematiche saranno costantemente poste a confronto fra esse; in questa logica di volta in volta saranno indicate le parti da studiare del libro di testo suggerito dalla docenza.
modulo 0: Introduzione
a) L’importanza del settore edilizio (economico (PIL)/nuova domanda sociale/ambientale)
b) Criticità e potenzialità del settore (industria 4.0/digitalizzazione, nuovo Codice Appalti)
c) Il ruolo dell’architetto
e) Il contributo della Tecnologia dell’Architettura
f) Come pensiamo di lavorare insieme, strumenti, web, ecc.
modulo 1: Approccio tecnologico alla progettazione
a) Centralità della progettazione e suo rapporto con il processo edilizio
b) Ciclo di vita di un bene edilizio, prestazioni, dismissione
c) Approccio esigenziale – prestazionale
d) Materiali e tecniche costruttive in contesti differenti e nella loro evoluzione storica
e) Innovazione di processo e di prodotto oggi: la nuova domanda e “industria 4.0”
f) Sistema ambientale e sistema tecnologico
g) Strumenti e procedure di controllo: la guida costituita dal “processo edilizio”
modulo 2: Introduzione alla esercitazione
(Per questo vedasi apposito documento: Esercitazione, analisi di un intervento edilizio)
modulo 3: Processo edilizio e sostenibilità socio/economica ed ambientale
a) Definizione, fasi, obiettivi
b) Operatori, procedure e strumenti per la gestione del processo
c) Potenzialità e criticità del nuovo Codice degli appalti
d) Processo edilizio&selezione dei materiali e delle tecniche attraverso la progettazione
e) Sviluppo del processo progettuale&procedure realizzative
modulo 4: Materiali ed elementi costruttivi
a) La gamma dei materiali, prodotti e componenti da costruzione (lapidei, ceramici, metallici, legnosi, plastici)
b) Requisiti e prestazioni: normative e certificazioni
c) Principi costruttivi
d) Strutture di fondazione
e) Strutture di elevazione
f) Involucro
g) Partizioni interne
Per esigenze didattiche i contenuti di questo modulo saranno affrontati via via durante tutto l’arco del Corso a seconda dei riferimenti necessari ed in funzione anche della esercitazione
Sarà anche fornita agli studenti una copia digitale (semplificata per i loro specifici interessi) della Circolare delle nuove norme tecniche per le costruzioni (D.M. 17/01/2018).
modulo 5: Sintesi
Trattasi di una valutazione collegiale delle esperienze maturate che ha come obiettivo:
a) La verifica della metodologia didattica
b) Comprendere il ruolo oggi del comparto edilizio, il suo passaggio ad “industria 4.0” per dare una risposta alle nuove ed articolate esigenze espresse dalla società
c) Quale ruolo può assolvere in questo quadro la Tecnologia dell’Architettura
d) La collocazione del (futuro) architetto nel mercato del lavoro
e) Se le esperienze maturate confermano la centralità del progetto; quanto il processo edilizio sia la garanzia che l’opera venga realizzata nel rispetto dei risultati programmati.
Sferra A.S., (2017), Processo Edilizio & Sostenibilità Ambientale. Comunicare con la didattica, FrancoAngeli Editore, Milano.
Durante il corso il Docente provvederà ad indicare i riferimenti (bibliografia e sitografia) che riterrà più opportuni a seconda delle risultanze che via via si andranno registrando.
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