Docente
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VISCOGLIOSI ALESSANDRO
(programma)
Corso di Storia dell'Architettura antica e medievale ( 2019-2020)
Prof. Alessandro Viscogliosi
Email: alessandro.viscogliosi@uniroma1.it
Il corso si prefigge di fornire allo studente alcune chiavi di lettura sull’origine, i componenti e le forme dell’architettura occidentale tra il Secondo Millennio a.C. e gli albori dell’Evo Moderno.
Sommario degli argomenti d'esame
Civiltà ellenica.
Cenni sulle origini, mediante confronto con altre culture mediterranee (egiziana e minoica); breve excursus sull’architettura micenea: Micene, Tirinto, Pylos. Dal Medioevo Ellenico all'Arcaismo. Origini del tempio greco: il megaron come nucleo del futuro tempio; il tempio di Apollo a Thermos, l’Heraion a Olympia ed il problema dell’origine lignea degli ordini architettonici. Le grandi realizzazioni dell’arcaismo e i grandi dipteri ionici. L'Età Classica: il Tempio di Zeus a Olympia, il tempio c.d. “di Poseidone" a Paestum. L'Acropoli di Atene: storia e miti dell’Attica; Pericle ed i suoi architetti: Mnesicle ed i Propilei, (Filo)cle e l’Eretteo, Callicrate ed il Tempio di Atena Nike, Ictino e Callicrate e il Partenone. Il problema delle attribuzioni ad Ictino: l’Ephaisteion, o Teseion nell'Agorà di Atene, il Telesterion di Eleusi, il tempio di Apollo Epikoùrios a Bassae. Il IV secolo: il tempio di Zeus a Nemea; il tempio di Atena Alea a Tegèa; le tholoi a Delfi ed a Epidauro. Pitheos: il tempio di Atena Poliàs a Priene ed il Mausoleo di Alicarnasso.
L’Ellenismo. Alessandria e problemi di urbanistica: da Ippodamo a Dinocrate, l’opzione pergamena. Le stoai come elemento costitutivo dell’urbanistica e dell’architettura. La ricostruzione dei grandi templi ionici arcaici: il nuovo Artemision a Efeso; il tempio di Artemis-Cybele a Sardi, il Didymaion presso Mileto. Lo pseudodiptero: Hermòghenes ed il tempio di Artemis-Leukophriène a Magnesia sul Meandro. I grandi santuari: l’altare di Pergamo, l’Asclepieion di Coo, il santuario di Atena Lindia a Rodi.
La penisola italica sullo scorcio del primo millennio a.C.: Etruschi, greci, Fenici ed Italici.
Cenni di architettura etrusca, e la “Grande Roma dei Tarquini”. Roma in età ellenistica: varietà di influssi e di tendenze architettoniche: il tempio etrusco-italico, e la fortuna dello pseudoperiptero; l’esperienza magnogreca (il c.d. “Tempio della Pace“ a Paestum), “l’opzione greca” di Hermodoros di Salamina (templi del foro Boario). Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta: I grandi complessi del Lazio repubblicano e l’arco inquadrato dall’ordine, sostruzioni voltate, sistemi complessi di volte. L’architettura dei Dittatori e L’architettura augustea:. Il Foro di Augusto come prototipo dei Fori Imperiali, il Tempio di Marte Ultore e l’ordine corinzio. Baia e le prime grandi cupole di età augustea; Tiberio a Sperlonga e a Capri. Claudio ed il bugnato rustico; Nerone e la Domus Aurea. I Flavi: il Colosseo ed il tempio della Pace; Domiziano (e Rabirio?): il palazzo imperiale sul Palatino, il Foro Transitorio, l’ Arco di Tito. Traiano e Apollodoro di Damasco. Il Foro ed i c.d. Mercati di Traiano, la basilica Ulpia, la Colonna traiana. Il problema del Pantheon. L’età di Adriano: Villa Adriana presso Tivoli; il Tempio di Venere e Roma; le costruzioni di Adriano in tutto l’Impero. Età degli Antonini: Colonna di Marco Aurelio, Ostia e le insulae ostiensi: Diana, Serapide e Aurighi. Dai Severi a Diocleziano: Foro Severiano a Leptis Magna, Arco di Settimio Severo, terme di Caracalla, Ninfeo degli Orti Liciniani, Mura Aureliane e terme di Diocleziano, il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Massenzio e Costantino: la Basilica Nova, l’ Arco di Costantino, il Mausoleo di Costantina (Santa Costanza).
Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo.
Cultura tardoantica e cristianesimo; problemi di arte pagana e arte cristiana. Il cristianesimo dopo l'editto costantiniano di Milano: necessità di inventare un’architettura monumentale. Tra Occidente e Oriente: tipologie e sistemi costruttivi: La pianta centrica, triconchi e tetraconchi. Ravenna teodoriciana (Palazzo imperiale, S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani e Battistero degli Ortodossi) e giustinianea: S. Vitale. Splendore di Costantinopoli, Giustiniano e i suoi architetti: SS. Sergio e Bacco e S. Sofia a Costantinopoli, Zenobia e Qasr ibn Wardan sul limes orientale.
Tra il settimo e l’ottavo secolo: architettura della Spagna visigotica e dell’Italia longobarda. Gli Arabi e la nascita di un’architettura degli Omayyadi: la grande moschea di Damasco, gli esempi di Kairouan e di Cordoba.
Il nono secolo: architettura carolingia e "more romano" ; importanza dell’ordine benedettino nell’ordinamento carolingio
La crisi del Sacro Romano Impero Germanico e la paura dell’Anno Mille.
La rinascita del periodo ottoniano: le basiliche a cori contrapposti.
Significato e limiti del concetto di "romanico" in Europa.
Le vie regionali al romanico: Borgogna e Provenza, regione della Loira, Poitou, Perigord, Alvernia, Normandia e Inghilterra normanna. Architettura ìnterregionale: le chiese delle Crociate e le chiese sulla via di Pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
Crisi dell’Ordine Benedettino: l'architettura cluniacense, i certosini, i cistercensi. Gli orientamenti religiosi e filosofici di Bernardo di Chiaravalle: conferme di razionalismo. La prima architettura romanica cistercense e la sua diffusione, anche in forme gotiche: modi e sistemi costruttivi, spazialità e tipologia.
La penisola italica. Architettura protoromanica Iombarda: i magistri comacini; tecnica muraria; rapporti con l'ambiente ravennate.
Momenti dell'età romanica matura e architetti in Italia.
Architettura in Lombardia ed Emilia; Venezia e la sua laguna; la Toscana: Pisa, Firenze e Siena.
Roma: l’incendio normanno del 1084, rinascenza del XII secolo. Ripresa del modello basilicale: ricostruzione di S. Clemente e dei Santi Quattro Coronati, Santa Maria in Trastevere. I campanili romanici e le facciate a sguscio coperte di mosaici. L' opera dei Cosmati e di VassallettoMontecassino e le cattedrali della Campania Felix
I Normanni nell’Italia del sud: Venosa, le grandi cattedrali di Puglia (S. Nicola di Bari; cattedrali di Bari, Molfetta, Barletta, Ruvo, Bitonto, Trani, Troia), il Regno di Sicilia: Cefalù e Monreale, Palermo (Palazzo dei Normanni, la Zisa, la Cappella Palatina, la Martorana, S. Cataldo, S. Giovanni degli Eremiti.
Dal Romanico al Gotico (1150-1500): caratteri generali delle tendenze culturali e della formazione dello spazio; cenni sull'architettura civile d'età romanica e gotica. Origine e limiti del concetto di gotico, utile a definire un sistema di elementi archìtettonici e di loro rapporti ( analisi del sistema, e del suo sviluppo nel tempo; strutture murarie diverse: supporti, spessori, ossature, costoloni, nervature, volte a crociera, archi acuti o a tutto sesto, contrafforti e archi rampanti, finestre ecc.), ma ambiguo quanto alla distinzione di culture.
Gli intenti dell'abate Suger per la ricostruzione di St-Denis a Parigi e l'avvento del gotico nell'Ile-de- France.
Cultura gotica dell'Ile-de-France. Architettura protogotica (Notre Dame a Parigi, cattedrali di Noyon, Laon, Soisson) e gotica matura (cattedrali di Chartres, Rouen, Reims, Amiens. Il problema di Beauvais; Sainte-Chapelle a Parigi, Bourges). Il 'caso' di St~Urbain a Troyes. La diffusione del gotico in Francia: lo stile rayonnant.
Cenni al gotico tedesco (cattedrale di Colonia)
Cultura gotica inglese. Architettura protogotica e gotica matura: cenni (le Cattedrali di Canterbury, di Lincoln e Westminster Abbey).
L'Italia nel Duecento-Trecento e sua originalità.
I nuovi ordini religiosi e la loro influenza in architettura. I cistercensi e la diffusione del gotico in Italia; l’architettura laica di Federico II. Gli ordini mendicanti (francescani e domenicani e le nuove cattedrali; piazze e palazzi del Popolo; cultura e architettura; Emilia e Lombardia (San Francesco a Bologna, duomo di Milano). Arnolfo di Cambio e le sue opere (S.Maria del Fiore, Palazzo vecchio, a Firenze, i ciborii romani). Roma: l’Aracoeli e Santa Maria sopra Minerva. Napoli e il Meridione in età angioina: S. Lorenzo, San Pietro a Maiella, S.Chiara e S.Maria Donna Regina a Napoli; il duomo di Lucera; l’opera di Pierre d’Agincourt).
L'Europa nel Tre-Quattrocento: Dissolvimento della logica costruttiva gotica- tardogotica e crisi. Sopravvivenza del gotico nel tardogotico europeo (cenni).
La cultura fiorentina verso l'esito rinascimentale: richiami delle tendenze già manifestate; coerenza di tradizione, culto dell'antico e Umanesimo. Sinpatie e distinzioni tra cultura fiorentina e tardogotica.
Filippo Brunelleschi: personalità e opere.
Bibliografia
PER LA PREPARAZIONE GENERALE
A) Per la storia dell'architettura:
Voci dell'Enciclopedia Universale dell'Arte relative ai periodi trattati e ai singoli architetti. Per il "Romanico”, si consulti nel Dizionario di Architettura e Urbanistica, la relativa voce a cura di R.Bonelli. Si consiglia, inoltre, di consultare per le singole voci l’Enciclopedia dell’Arte Medioevale, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana .
B) Per la teoria e la storia della critica d'arte:
VENTURI, L., Storia della critica d'arte, Torino 1964
ARCHITETTURA GRECA, ROMANA E BIZANTINA
BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006.
BERVE H., GRUBEN G., HIRMER H., I templi greci, Firenze 1962
LAUTER, H., L’architettura ellenistica, Darmstadt 1986
ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. I. Il dorico, Napoli 1994.
ROCCO G., Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Roma 1995.
CHARBONNEAUX, I., MARTIN, R. e VILLARD, F., La Grecia ellenistica Milano 1971
CREMA, L., L'architettura romana, in Enciclopedia classica, Sezione III, Archeologia e storia dell'arte classica, vol. XII, Archeologia (Arte romana), Tomo I, Torino 1959
WARD PERKINS, J.B., Architettura romana, Milano 1979
GROS P., Architettura e società nell’Italia Romana, Roma 1987
COARELLI F., I santuari del Lazio in età repubblicana, Roma, 1987
ADAM J.P., L’arte di costruire presso i Romani: materiali e tecniche, Milano 1989 ( la ed. Paris 1984)
GINOUVES, R.- MARTIN, R., Dictionnaire Mèthodique de l'Architecture grecque et romaine, I, Materiaux, techniques de construction, tecniques et formes du décor , Roma 1985
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MANGO, C., Architettura Bizantina , Milano 1974
BETTINI, S., Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio , Bari 1978
Per la storia delle arti figurative-
BECATTI G., L’arte dell’età classica, Firenze 1971
BIANCHI BANDINELLI R., L'arte romana nel centro del Potere , Milano 1969
BIANCHI BANDINELLI R., La fine dell'arte antica, Milano 1970
GRABAR A., L’arte paleocristiana, Milano, 1980
GRABAR A., L’età d’oro di Giustiniano, Milano, 1980
DALL’ETA’ CAROLINGIA A BRUNELLESCHI
HUBERT J., PORCHER J., VOLBACH W., L'impero carolingio , Milano 1968
GRODECKI L., MUTHERICH F., TARALON J., WORMALD F., Il secolo dell' Anno Mille, Milano 1974
GRODECKI L., L'architecture ottonienne, Paris 1958
CONANT J.K., Carolingian and Romanesque Architecture, Harmondswoth 1959 (1974)
Per le varie aree dell’architettura romanica, vedi la serie JACA BOOK
KUBACH H.E., L'architettura romanica, Milano 1972
TOMAN R., a cura di, Il Romanico, Colonia 1996
BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medioevale, Bari 1997.
TOMAN R., a cura di, Il Gotico, Colonia 1996
GRODECKI, L., L'architettura gotica , Milano 1977
ARGAN, G.C., L'architettura italiana del Duecento e Trecento, Firenze 1937
WHI'IE, J., Art and Architecture in Italv 1250-1400, Harmondsworth 1962
Per la storia in generale:
VOLPE, G., Il Medioevo, Firenze 1958
LE GOFF, J., Il basso Medioevo , Milano 1967
Per la storia dell'architettura nel Quattrocento:
BATTISTI E., Filippo Brunelleschi, Milano s.d.
SANPAOLESI, P., Brunelleschi, Milano 1955
Per la storia dell'architettura a Roma
COARELLI F., Roma. Guida archeologica, Roma-Bari 1980
KRAUTHEIMER R., Roma. Profilo di una città, 312-1308, Roma 1981
AA.VV., Roma anno 1300, a cura di A.M.Romanini, Roma 1983).
Per il massimo aggiornamento sui singoli monumenti di Roma fino alla tarda antichità, si veda il LEXICON TOPOGRAPHICUM URBIS ROMAE.
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