Docente
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BANCALARI STEFANO
(programma)
Il confine tra religione e ragione: la filosofia della religione in prospettiva kantiana
Il corso si propone di introdurre alla filosofia della religione, sotto il profilo storico e teorico, a partire dalla lettura integrale di un classico. Nell’opera kantiana che sarà esaminata, La religione nei limiti della sola ragione, l’incontro e lo scontro tra la ragione e la religione si traducono in una teoria del ‘confine’ che rappresenta tuttora un elemento di confronto inaggirabile per qualsiasi tentativo di elaborazione di una filosofia della religione. Il corso seguirà la scansione argomentativa proposta da Kant, che articola la questione della possibilità di attribuire un significato razionale a contenuti propriamente religiosi in quattro nuclei tematici fondamentali: il peccato, l’incarnazione, la Chiesa, la rivelazione. Il tentativo di pensare una religione nei limiti della ragione richiede che ciascuno di questi elementi sia ‘tradotto’ sul piano razionale in modo da risultare compatibile con le istanze di autonomia di quest’ultimo. Una valutazione critica dell’operazione kantiana implica che ci si chieda, per un verso, se una simile traduzione sia praticabile senza residui o se sia invece necessario riconoscere il carattere strutturalmente eteronomo del fatto religioso; e se, per altro verso, al religioso come fatto la ragione sia costretta in qualche caso a ricorrere, ridimensionando così la sua pretesa di autonomia.
Per studenti frequentanti:
I. Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, trad. di A. Poggi rivista da M. M. Olivetti, Laterza, Roma-Bari.
Per studenti non frequentanti
Al testo kantiano in programma si aggiungerà: G. Ferretti, Ontologia e teologia in Kant, Rosenberg & Sellier, Torino 1996.
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