Docente
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CROTTI ALESSANDRA
(programma)
Il corso affronta i principali temi che derivano dall’incontro tra culture di espressione anglofona attraverso la lente della produzione artistico-letteraria - tra gli altri, cultura, interculturalismo e multiculturalismo; colonialismo e postcolonialismo; le scoperte geografiche, il mondo e le sue raffigurazioni cartografiche; globalizzazione, luoghi e nonluoghi; linguaggio, musica, riscrittura e appropriazione; identità, alterità e ibridismo ecc. Alla luce delle parole di Linton Kwesi Johnson, che descrive la scrittura come atto politico, come arma culturale inscindibile dalla storia e dall’attivismo politico, i testi in programma verranno utilizzati come strumenti attraverso cui scoprire e approfondire i temi legati all’idea di intercultura.
Il corso è diviso in due parti:
Parte 1 - White voices, black voices
Attraverso un alternarsi di voci bianche e voci nere, la prima parte ripercorre la storia coloniale inglese soffermandosi in particolare su una serie di ritratti del colonizzatore e del colonizzato, due figure oggi ampiamente discusse e contestate: l’età delle scoperte geografiche, con la coppia shakespeariana Prospero/Caliban riscritta da George Lamming in Water With Berries (1971); poi Robinson Crusoe e Friday, reinventati da J.M. Coetzee in Foe (1986); infine, la fase imperialista raccontata da Joseph Conrad nel celebre Heart of Darkness (1899) seguito dalla dura critica di Chinua Achebe (1975) e dal più recente commento di Caryl Phillips (2003).
Parte 2 - A walk in Babylondon
La seconda parte segue il percorso inverso: il viaggio di alcuni migranti dalle ex colonie verso la Gran Bretagna, a partire dallo sbarco dei passeggeri della Empire Windrush nel 1948. Il focus è la città di Londra: nei testi in programma gli autori raccontano l‘esplorazione della capitale, ne riscrivono la mappa, reinventano nomi e costumi, arricchiscono i luoghi-simbolo, i monumenti, i parchi, le stazioni di nuovi significati, ridipingono la città con i colori e i suoni dell’estetica calypso, raag e dub reggae. Prende così vita una Londra multiculturale, quella che Salman Rushdie chiama Babylondon.
Gli studenti sono invitati a portare a lezione il testo oggetto di approfondimento (è possibile servirsi di qualsiasi tipo di supporto, cartaceo o digitale). Verrà fornito un calendario all’inizio del corso.
Oltre ai testi indicati di seguito, altre letture saranno rese disponibili in forma di dispensa.
Parte 1 - White voices, black voices
William Shakespeare, The Tempest (1611)
George Lamming, Water With Berries (1971)
Joseph Conrad, Heart of Darkness (1899)
Chinua Achebe, “An Image of Africa: Racism in Conrad’s ‘Heart of Darkness’” (1975)
Caryl Phillips, "Out of Africa” (2003), disponibile online: https://www.theguardian.com/books/2003/feb/22/classics.chinuaachebe
Parte 2 - A walk in Babylondon
Sam Selvon, The Lonely Londoners (1956)
Sam Selvon, “Working the Transport”, in Ways of Sunlight (1957)
Buchi Emecheta, Second Class Citizen (1974)
Amit Chaudhuri, Afternoon Raag (1993)
Linton Kwesi Johnson, Mi Revalueshanary Fren: Selected Poems (2002)
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