Docente
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CRISTIANI EMANUELA
(programma)
Come si e' evoluto il cervelli umano? Qual è la prima evidenza di comportamento simbolico nel corso della nostra evoluzione? Questo corso svilupperà aspetti legati alla comparsa della "modernità" cognitiva da un punto di vista biologico, comportamentale e sociale come indicato dalle prime testimonianze preistoriche. Inizialmente, il corso affronterà i cambiamenti anatomici che caratterizzano la storia evolutiva degli ominidi (ad esempio l'acquisizione dell'andatura bipede, il processo di encefalizzazione, etc.) ed il record archeologico associato a tali cambiamenti biologici. Il corso affronterà successivamente i diversi modelli evolutivi e cognitivi, in particolare esaminando l'ipotesi del "Social Brain" e il suo impatto negli studi recenti relativamente all'emergenza del linguaggio e del comportamento simbolico. Si discuteranno infine le basi biologiche e culturali di ciò che è stato descritto come la "Rivoluzione Umana" ovvero l'attribuzione di "comportamento moderno" e "comportamento simbolico" solo a particolari taxa di ominide.
Le prime testimonianze archeologiche del simbolismo umano ci riportano in Africa ca. 100.000 anni fa, da dove seguiamo varie traiettorie nella successiva emergenza del simbolismo e del comportamento umano moderno. I dibattiti riguardanti la capacità di specie oggi estinte come il Neanderthal di mettere in atto comportamenti simbolici, ad esempio attraverso l'uso di ornamenti o di pratiche funerarie, vengono esaminati alla luce delle evidenze archeologiche relative al comportamento simbolico di Homo sapiens sapiens in Africa ed Eurasia. Verranno esaminati vari aspetti del record del Paleolitico superiore per la modernità cognitiva e comportamentale umana - dagli aspetti della produzione e del consumo degli ornamenti personali, all'arte parietale, alla musica, alle pratiche mortuarie e alla diaspora mondiale. Attraverso vari casi studio gli studenti svilupperanno familiarità con la ricca cultura materiale paleolitica.
1) Manzi G. (2017) Ultime notizie sull’Evoluzione umana. Il Mulino.
2) Dunbar R. (1998) The social brain hypothesis. Evolutionary Anthropology 6: 178–190.
3) Gamble C., Gowlett J., Dunbar R. (2011). The social brain and the shape of the Palaeolithic. Cambridge Archaeological Journal 21 (1): 115–135.
4) d’Errico F., Henshilwood, C., Lawson G., Vanhaeren M., Soressi M., Bresson F., Tillier A., Maureille B., Nowell A., Backwell L. (2003). The search for the origin of symbolism, music and language: A multidisciplinary endeavor. Journal of World Prehistory 17: 1–70.
5) Vanhaeren M. (2005) Speaking with beads the evolutionary significance of personal ornaments. In: d’Errico F., Backwell L. (eds.), From Tools to Symbols. From Early Hominids to Modern Humans: pp. 525–553. Johannesburg: Wits University Press.
6) Kuhn S., Stiner M. (2007b). Body Ornamentation as Information technology: Towards an Understanding of the Significance of Early Beads, in Mellars P., Boyle K., Bar-Yosef O. & Stringer C. (eds.) Rethinking the Human Revolution: New Behavioural and Biological Perspectives on the Origin and Dispersal of Modern Humans: pp.45–54. Cambridge: McDonald Institute for Archaeological Research.
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