Corso di laurea: Architettura - Restauro dell'Architettura
A.A. 2010/2011
Conoscenza e capacità di comprensione
Il conferimento del titolo di Laurea Magistrale punterà su allievi in grado di conoscere e di intendere, con profondità e con agilità, ma anche con capacità di dialogare nei rispetti di esperti di altra provenienza, i testi architettonici e i loro contesti, passati e presenti, ma pure i testi della critica, dell'estetica e della letteratura architettonica, dunque, della trattatistica, non senza correlata attitudine alla penetrazione e all'interpretazione del progetto, dalla scala territoriale, a quella urbana, a quella architettonica e monumentale. Più in particolare, si punterà alla formazione di un Architetto dotato di capacità: - di approntare un efficace, anche in quanto adattabile, metodo di approccio e di lettura, in termini storico-critici, ma non disgiuntamente tecnici, nei confronti dell'universo architettonico, nel suo insieme, ma pure nei singoli edifici che lo compongono, nonché nelle mutazioni e nelle sedimentazioni che lo connotano; - di riversare un tale intendimento altresì in termini di prefigurazione, vuoi del nuovo, vuoi della conservazione, specie quando contemporaneamente coniugate; - di porre in essere una matura elaborazione di progetto complesso, conducendo a sintesi le conoscenze connesse; - di condurre a compimento il progetto stesso in termini di regia delle competenze varie che vi confluiscono, nonché in termini di realizzazione; - di ascolto critico delle istanze culturali e sociali connesse alla prefigurazione e alla messa in opera; - di aggiornamento non passivo nei confronti delle innovazioni tecniche, tecnologiche, informatiche che, via via, si prospettano, così da poterle incanalare, recependole mediatamente, verso una sempre più efficace elaborazione e resa progettuale ed esecutiva; - di porre in essere una progettazione dotata di almeno potenziali ricadute in chiave esegetica sui testi e i contesti oggetto di attenzione; - di confrontarsi con l'elaborazione sul campo, in termini internazionali, specie europei; - di condurre esperienze progettuali ed esecutive di qualità, ma anche aderenti al mondo reale, economicamente fondate e fattivamente sostenibili. Un siffatto bagaglio di conoscenze e di capacità sarà perseguito e conseguito a mezzo di corsi e lezioni frontali, con tutti i corredi ed esemplificazioni del caso, di esercitazioni, di seminari, di tutorati, di svolgimenti individuali, di attività in laboratori e in corsi integrati, di frequentazioni di laboratori scientifici sperimentali – ma pure di studi, di ateliers e di cantieri, come di archivi e biblioteche –, predispondendo gli allievi a essere non solo attivi e propositivi partecipi di lavori in gruppo, ma anche a trovarsi in grado di elaborare, all'occorrenza, autonomi e completi svolgimenti individuali, in tutte le tappe e caratterizzazioni diversificate di questi. Le verifiche si terranno non già solo in sede di esami conclusivi, ma pure, via via, con extempore, con revisioni-correzioni, con elaborazioni guidate sul campo, oltre che nei laboratori didattici, ove presenti. La prova finale, poi, potrà dare modo di vagliare ulteriormente tutto quanto precede, specie per quanto attiene alla consapevolezza storico-critica intervenuta, alla maturazione e alla capacità di sintesi – in termini progettuali, ma non solo – circa le esperienze via via condotte, alla delineazione di una figura di Architetto particolarmente predisposto all'analisi e all'intervento sul patrimonio storico esistente, all'espressione individuale e ogni volta originale di tali capacità. La laurea magistrale sarà, pertanto, conferita a studenti in grado di dimostrare conoscenze e capacità di comprensione delle architetture, a partire da quelle storiche, nei loro contesti culturali e fisici, applicando efficacemente diversi metodi di analisi dell'architettura, da quella storico-critica a quella delle strutture e delle tecniche costruttive. Gli studenti dovranno al tempo stesso maturare la capacità di analizzare e sviluppare progetti, dalla scala territoriale e urbana a quella monumentale, a quella architettonica ed edilizia, individuando le soluzioni progettuali più adeguate e l'applicazione delle tecniche compatibili e più aggiornate in relazione all'analisi condotta. Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte attraverso la frequenza agli insegnamenti di base e caratterizzanti e ai laboratori di sperimentazione progettuale e pratica previsti dal percorso formativo, nonché durante l'attività di tirocinio legata alla prova finale. La verifica sarà attuata attraverso prove di apprendimento in itinere e prove di esame, nonché tramite l'analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il Laureato Magistrale che abbia seguito un tale iter, conseguendo il titolo finale, previ frequentazione ed attività connesse, nonché superamento dei vagli via via opportunamente attagliati e dislocati nel tempo, esplicherà le proprie competenze e attività in liberi studi professionali, in équipes di lavoro, in enti, pubblici e privati, territoriali di tutela e di pianificazione, in cantieri di studio e di intervento, specie circa l'esistente, in Italia, in Europa e altrove. Il Laureato Magistrale, più in particolare, - dovrà dimostrare di essere in grado di svolgere il proprio lavoro sia autonomamente, sia in gruppo, con Architetti della stessa classe e con altre figure professionali, anche apparentemente distanti, comunque convergenti verso finalità comuni e interrelate, al di là di chiuse parcellizzazioni delle conoscenze; - dovrà saper impiegare e utilizzare le elaborazioni storiche, quelle teoriche, quelle metodologiche e quelle tecniche, in sede sia interpretativa, sia progettuale, così da far convergere tali conoscenze, rivissute e reinterpretate, entro il proprio bagaglio critico-propositivo; - dovrà saper comprendere gli ambienti, i contesti, le opere, nelle loro trasformazioni e nelle leggi di queste, anche attraverso il vaglio documentario e critico; - dovrà essere in grado di travasare, armonicamente e filtratamente, una tale comprensione entro una pronta capacità, insieme, interpretativa e propositiva; - dovrà essere addentro ai procedimenti di valutazione del patrimonio storico, alle normative e regole attinenti, a tutto quanto governa gli interventi del caso, procedure amministrative e aspetti economici inclusi, alle varie scale del progetto; - dovrà saper esprimere le proprie capacità di proposta, dal piano territoriale e paesistico, a quello regolatore, a quello di comparto, sino al progetto definitivo e a quello esecutivo, specie in attinenza alla conservazione e alla tutela del paesaggio, al risanamento dei centri storici, al restauro, anche statico, dell'edilizia storica e monumentale, al recupero e alla riqualificazione del patrimonio esistente, ma ponendo pure attenzione particolare a un riuscito e calibrato inserimento di componenti nuove, commisurate a delicati àmbiti sedimentatisi storicamente; - dovrà padroneggiare tecniche esecutive, conoscenze tecnologiche, ambientali e impiantistiche; - dovrà saper controllare e comporre le varie scale del progetto, fino al dettaglio più minuto, così da porsi in relazione, eventualmente, con le componenti preesistenti, debitamente vivisezionate e così esegeticamente penetrate; - dovrà essere al corrente dei processi di lettura e diagnostica circa il deterioramento, anche statico, ponendosi in grado di contrastarlo, frenarlo e inibirlo, ivi compresi i sistemi di integrazione delle lacune; - dovrà saper prevedere, in sede di progetto, gli inserimenti di nuove componenti, così come le fasi di conservazione del patrimonio ma pure quelle di manutenzione sia delle componenti stesse, sia di quanto tramandato; - dovrà saper elaborare, previ i monitoraggi del caso, piani di manutenzione, di riqualificazione programmata, a scala territoriale; - dovrà essere capace di adottare il risparmio energetico, la compatibilità ad ampio spettro e il rispetto ambientale come vincoli costanti, strettamente intrecciati, delle proprie prefigurazioni. Il titolo finale di secondo livello sarà conferito agli studenti che saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite durante il percorso formativo entro un ambito che va dal piano territoriale e paesistico all'edificio, producendo con propria capacità di analisi e proposta elaborati di ricerca e di progetto che dimostrino chiara coscienza delle preesistenze e delle diverse esigenze di conservazione e innovazione architettonica. La verifica dell'applicazione di tali competenze avverrà sulla base di elaborati grafici e scritti o multimediali, oltre che attraverso la capacità di esporre oralmente, sia nella sede degli esami che della prova finale, i risultati della ricerca e delle proposte progettuali.Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito agli studenti che avranno acquisito un'autonomia di giudizio alimentata dagli insegnamenti storico-critici e dalle esperienze, anche multidisciplinari, di progetto così come dalle fasi formative sui connessi versanti tecnico-scientifici e tecnologici dell'architettura. Tale autonomia di giudizio sarà coltivata sin dal principio del processo formativo come attitudine critica con cui accompagnare le conoscenze applicate ai diversi ambiti che costituiscono l'ambito di attività dell'architetto e la considerazione di temi quali risanamento, riqualificazione, conservazione, tutela, sviluppo rispettoso e sostenibile che il corso di laurea magistrale sottolinea specificamente. La verifica di tale acquisizione verrà valutata sulla base dell'originalità e completezza di ricerche storiche, critiche e bibliografiche, necessarie ad inquadrare l'analisi diretta di complessi ambientali, urbani, centri storici, monumenti ed architetture esistenti da condurre con autonoma interpretazione ed autonoma riflessione, e sulla base della capacità di sostenere le proposte progettuali avanzate a partire dall'indicazione di un uso congruo quale strumento di conservazione e sviluppo.Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano acquisito la capacità di comunicare tramite grafici, scritti e verbalmente le peculiarità dei propri progetti e di predisporre relazioni storiche e metodologiche, sintetiche ma compiute, di accompagno al progetto, dotate dei necessari riscontri e corredi documentari e illustrativi, ivi compresi i ragguagli normativi, tecnici, economici, oltre alle tempistiche di realizzazione, anche utilizzando strumenti informatici. La capacità di comunicare si dovrà avvalere pure della buona conoscenza della lingua inglese. La verifica dell'acquisita capacità comunicativa progressivamente acquisita dallo studente avverrà nel corso degli studi (seminari, laboratori, esami) e del tirocinio connesso alla prova finale.Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano sviluppato una buona capacità di sviluppare autonomamente le conoscenze acquisite nel corso degli studi sia dal punto di vista storico-critico che da quello tecnico, e di applicarle alle scelte progettuali con particolare riguardo ai centri storici e ai monumenti, senza escludere l'architettura "minore", con la debita programmazione degli interventi, previo monitoraggio costante e previe scelte ed opzioni motivate. La capacità di apprendimento sarà verificata in base al curriculum degli studi e ai riscontri che diano conto, nel tempo, di ciò che si è appreso a confronto dei dati di partenza. Sarà inoltre verificato se lo studente sappia stabilire idonee gerarchie, fattibilità e priorità circa le finalità stesse e se sappia disciplinare le sue proposte progettuali in vista del loro conseguimento. La verifica della capacità di apprendimento sarà effettuata attraverso verifiche in itinere, workshop, prove di esame.Requisiti di ammissione
L'accesso al corso è consentito a tutti gli studenti che abbiano conseguito la Laurea in classe L-17 o in classi diverse purché abbiano superato la prova nazionale di ingresso alla laurea in ingegneria edile-architettura (L-17) rispondente alla normativa europea e che siano in possesso dei 108 CFU così distribuiti: 8 CFU a scelta tra: INF/01, IMNG-INF/05, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09; 8 CFU a scelta tra: FIS/01, ING-IND/10, ING-IND/11; 16 CFU: ICAR/18; 12 CFU a scelta tra: ICAR/06, ICAR/17; 24 CFU: ICAR/14; 4 CFU: ICAR/19; 8 CFU a scelta tra: ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09; 12 CFU a scelta tra: ICAR/20, ICAR/21; 12 CFU a scelta tra: ICAR/10, ICAR/11, ICAR/12; 4 CFU: ICAR/22 Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Le modalità di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione sono definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)Prova finale
La prova conclusiva consiste nella discussione di un'elaborazione individuale e originale complessa, scritta e grafica, sempre entro i contenuti disciplinari contemplati nel biennio, anche con eventuali apporti interdisciplinari, per un totale di n.12 crediti formativi. Il tutto sarà accompagnato da un tirocinio, a sua volta attestantesi sui 6 crediti formativi e connotato da un lavoro svolto, anzitutto, direttamente sul campo e, poi, criticamente rivissuto e rendicontato. Un tale iter di tirocinio sarà preferibilmente rivolto a cantieri di studio degli insediamenti storici, nonché di esecuzione, a seconda dei casi, del nuovo, oppure relativo a interventi di pianificazione e di urbanistica, specie su paesaggi e centri storici, o, infine, di restauro e di conservazione su ambiti architettonici, archeologici e ruinistici, con contributi di protezione dei contesti, ove, nel caso, non si trascurino opere figurative applicate all'architettura stessa, come affreschi, mosaici, sculture monumentali, oltre alle questioni, per esempio, di musealizzazione dell'edificato storico.(DM 270/04, art 11, comma 3-d)Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Gli sbocchi professionali saranno quelli di pertinenza dell'Architetto a tutto tondo, con, in più, un'attitudine e una preparazione preferenziali rivolte, in primo luogo, alla prefigurazione e all'esecuzione del calibrato intervento innovativo e di riqualificazione su preesistenze storiche, alle varie scale, da quella ampia, territoriale, via via a quella urbana (specie sul versante centri storici), fino a quella edilizia e monumentale. In seconda istanza, tale figura sarà predisposta verso lo studio e il progetto di restauro e di conservazione sugli stessi àmbiti, con predisposizione anche all'adeguamento statico, agli idonei inserimenti impiantistici, all'inibizione e al contrasto nei confronti dei fattori ambientali di deterioramento, inclusa l'eventuale deumidificazione. Esemplificando, entro questo ambito, il Laureato Magistrale saprà fornire contributi innovativi compatibili, idonei a un corretto uso, con appropriate coperture, ove necessarie, con integrazione di lacune, pavimentali e di altra natura, fino all'inserimento non stridente, ma neppure appiattito, di infissi, ove mancanti. Pertanto, il Laureato Magistrale potrà indirizzarsi verso: - studi professionali di Architettura, recando il proprio contributo, specifico e originale, soprattutto nei settori di progettazione-esecuzione descritti; - istituzioni, società ed enti volti particolarmente alla tutela o comunque bisognosi di competenze in materia, dagli uffici comunali, provinciali e regionali, ai Provveditorati alle opere pubbliche, alle Soprintendenze architettoniche e archeologiche (ma pure a quelle storico-artistiche), ai Ministeri dell'Ambiente, delle Infrastrutture, dei Beni e attività culturali, con le loro ramificazioni più diffuse sul territorio, ai centri di ricerca e d'intervento in merito; - ditte e imprese private per nuove costruzioni e per restauri, con compiti di rilevamento, di istruttoria, di studio, di indagine, di stima, di progetto e di conduzione dei lavori; - enti di gestione e pianificazione del territorio, dai Ministeri, fino a enti locali e/o economici, istituti di normazione, recando il proprio contributo sul versante dell'architettura, dell'urbanistica, del territorio, del paesaggio da monitorare, da risanare, da riqualificare, da restaurare, da tutelare e conservare; ciò, rivolgendo particolare attenzione, nel senso dell'elaborazione e dello studio, storico e diagnostico, così come del progetto, della pianificazione e della realizzazione nei confronti del patrimonio storico-estetico pertinente; - società, ditte, imprese e istituzioni attive nel campo del controllo dell'impatto ambientale, alle diverse dimensioni e scale di approfondimento; - laboratori di indagine su materiali dell'edilizia storica, come su prodotti e strumentazioni per l'intervento di innovazione, così come di conservazione, restauro e consolidamento statico, sull'esistente, con verifiche sui vari gradi di compatibilità e di reversibilità, oltre che di efficacia corroborativa e protettiva; - enti e ditte produttrici di installazioni eroganti energia sostenibile e riciclabile, da inserire commisuratamente nell'edilizia storica diffusa; - ditte e società di rilevamento del patrimonio ambientale e storico-architettonico; - uffici-studi degli enti preposti ad attività nei campi sopra indicati e specificati, ivi compresi gli aspetti estimativi circa il patrimonio storico-architettonico; - ditte produttrici di componenti edilizie, seriali o meno, le quali ultime si rendano così più idonee, sotto i profili della qualità e della compatibilità, alla loro adozione in interventi sul patrimonio stesso.(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Regolamento didattico
Corso di Laurea Magistrale in
Architettura - Restauro dell’Architettura
(Classe LM - 4 delle lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura)
A.A. 2010-2011
1. Obiettivi formativi del Corso di Laurea Magistrale
2. Sbocchi professionali previsti per i laureati
3. Modalità di accesso al Corso di Laurea Magistrale
4. Modalità di trasferimento da altri Corsi di Laurea
5. Percorso formativo
6. Piano di studio
7. Propedeuticità degli esami
8. Modalità di frequenza
9. Materie a scelta dello studente
10. Modalità di verifica delle conoscenze delle lingue straniere
11. Modalità di riconoscimento di altri corsi
12. Tirocinio e modalità di verifica
13. Prova finale
14. Tipologia delle forme didattiche adottate e modalità di verifica delle
conoscenze acquisite
15. Modalità di verifica di altre competenze
16. Tipologie e modalità del tutorato didattico
17. Altre disposizioni
1.Obiettivi formativi del Corso di laurea Magistrale
Il Corso di laurea magistrale (CdLM) in Architettura – Restauro dell’Architettura si prefigge l’obiettivo di formare una figura complessa e colta di Architetto che disponga delle competenze necessarie e della capacità di farle convergere nel progetto: da quelle scientifico-tecniche, a quelle grafiche e informatiche, a quelle normative ed estimative, a quelle tecnologiche, a quelle urbanistiche, orientando la preparazione con un’ancor più accentuata cura nei confronti del bagaglio di analisi storica e critica, fondamento indispensabile per interventi sul patrimonio storico.
Il laureato magistrale approfondirà, a tal fine, diversi aspetti, da quello conoscitivo e diagnostico – sia sulle superfici architettoniche, sia, correlativamente, sulle strutture – a quello metodologico e previsionale, con le indispensabili specificazioni sulla fattibilità, sull’impatto, sulla resa efficace e sulla qualità del progetto. Ciò, anche valutando i risvolti economici e di risparmio energetico, rispetto all’esecuzione e messa in opera del progetto stesso, anche al fine di ridurre la forbice tra prefigurazione e messa in atto. Il tutto avvalendosi sia delle necessarie simulazioni previsionali, sia di esperienze dirette e continuative nei cantieri attinenti, specie, ma non soltanto, nel tirocinio finale, riguardo al quale si sono già sviluppate esperienze importanti a contatto diretto con istituzioni statali e comunali di tutela e con ditte ed enti territoriali.
La figura di Architetto che uscirà da un tale iter di studi sarà in grado di affrontare, oltre alle numerose questioni attinenti ai vari e diversificati generi di progettazione e direzione di una figura professionale rispondente alla normativa europea, le questioni in specie relative alla dialettica nuovo-antico, al risanamento e alla riqualificazione della città e dell’edilizia esistente, alla pianificazione del ed entro il territorio e il centro storico, al restauro, al consolidamento e al recupero degli edifici e dei monumenti anche di alto valore storico e figurativo.
L’ordinamento del Corso rispetta gli undici punti prescritti dalla Commissione Europea per l’Architettura circa la figura professionale e la formazione dell’architetto. Il laureato magistrale sarà dunque in grado di svolgere in Italia tutte le prestazioni professionali attualmente consentite all’architetto iscritto alla sezione A dell’Albo professionale.
2. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il laureato di secondo livello potrà svolgere, oltre a quelle previste per i laureati di primo livello, tutte le attività professionali proprie dell’architetto con compiti di ideazione, sviluppo e coordinamento del progetto. Gli sbocchi professionali del laureato magistrale in Architettura – Restauro dell’Architettura troveranno luogo in particolare, ma non esclusivamente, nell'ambito degli incarichi di progetto di conservazione, restauro e consolidamento statico, e di affidamento di direzioni lavori nel campo. In tale quadro, una delle strade maestre sarà quella dell'attività nelle Soprintendenze e negli enti territoriali. L'altro filone fondamentale di impiego sarà quello da liberi professionisti, in rapporto alla programmazione conservativa e all'elaborazione di conseguenti ricerche e progetti volti alla salvaguardia del patrimonio storico-architettonico. Ulteriori inserimenti professionali potranno avvenire in seno o in rapporto a laboratori d'indagine su materiali monumentali; ad enti di ricerca sulla conoscenza delle fabbriche storiche e dei prodotti, strumenti e modalità circa la loro conservazione; ad organismi di pianificazione territoriale-paesistica, urbana e monumentale, anche in relazione al preliminare monitoraggio diagnostico, alla stima finanziaria degli interventi, all'impatto ambientale, alle cause del deterioramento ed alla loro inibizione.
3.Modalità di accesso al Corso di Laurea Magistrale
L’accesso al corso è consentito a tutti gli studenti che abbiano conseguito la Laurea in classe L-17 o, se in classi diverse, che abbiano superato la prova d’ingresso nazionale a lauree magistrali in architettura e ingegneria edile-architettura rispondenti alla normativa europea e che siano in possesso di 108 CFU così distribuiti nei seguenti settori scientifico-disciplinari:
44 CFU min. tra:
INF/01, ING-INF/05, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09; FIS/01, ING-IND/10, ING-IND/11; ICAR/18; ICAR/06, ICAR/17;
64 CFU min. tra:
ICAR/14; ICAR/19; ICAR/07, ICAR/08, ICAR/09; ICAR/20, ICAR/21; ICAR/10, ICAR/11, ICAR/12; ICAR/22
Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. La verifica dei requisiti per accedere al Corso di laurea avverrà mediante una procedura di selezione, con modalità definite con un apposito bando annuale dalla Facoltà.
Ai laureati della Prima Facoltà di architettura “Ludovico Quaroni”, Università “La Sapienza”, in Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici (laurea triennale in classe 4 ex DM 509/99) è garantita l’ammissione alla prova di selezione per l’accesso al CdLM Architettura – Restauro dell’Architettura che risulta essere corrispondente per contenuti ed impianto di studi alla Laurea specialistica (ex DM 509/99) già in continuità con la suddetta laurea triennale.
4.Modalità di trasferimento da altri Corsi di Laurea
Il trasferimento di studenti provenienti da Corsi di studio appartenenti alla stessa classe - LM/4 o da Corsi di studio appartenenti a classi diverse dalla LM/4 della Sapienza o di altre università è consentito purché in possesso dei 108 CFU e purché abbiano superato la prova nazionale di ingresso alla laurea in Ingegneria edile – Architettura L-17 rispondente alla normativa europea sulla base di un bando annuale.
Il Corso di studio indicherà ogni anno il numero di posti disponibili per trasferimento, tenendo conto della numerosità della classe, con apposito bando in cui saranno definiti i criteri di selezione e il numero dei posti riservati a studenti provenienti da altri atenei al di fuori della regione Lazio. Il bando sarà emanato entro il mese di luglio.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei CFU già maturati, verranno convalidati integralmente quelli relativi ai Settori scientifico-disciplinari inclusi negli ambiti previsti nell’ordinamento della classe. Per quanto riguarda i crediti relativi a Settori scientifico-disciplinari non inclusi negli ambiti previsti nell’ordinamento della classe, la convalida dei CFU deriverà dalla valutazione caso per caso per ogni Settore effettuata dal CdLM sulla base della idonea documentazione allegata alla domanda di trasferimento.
Il CdLM indica, altresì, l’anno di corso a cui lo studente richiedente il trasferimento viene iscritto; definisce il completamento del curriculum per il conseguimento della laurea magistrale.
5.Percorso formativo
Il CdLM in Architettura – Restauro dell’Architettura si articola in corsi monodisciplinari, corsi integrati e laboratori progettuali al fine ottenere la convergenza tra approcci umanistici e tecnico-scientifici, puntando al possibile superamento fra le cosiddette due culture. Nel primo anno, ai laboratori di progettazione e di urbanistica si affiancano corsi integrati di restauro, di rilievo dei monumenti e un corso di storia dell’architettura rivolto all’approfondimento monografico e critico; nel secondo anno, ai laboratori di restauro-consolidamento e di tecnologia si affiancano corsi integrati di costruzioni, di restauro, estimo e il corso di legislazione sui beni culturali. Entrambi gli anni sono articolati in semestri. Gli studenti potranno integrare il percorso formativo con uno o due esami a scelta in relazione all’esperienza formativa del CdLM.
In sostanza, entro l’iter biennale, le attività previste si articolano e si correlano mutuamente con mirati dosaggi tra materie per far dialogare strettamente esperienze progettuali e varie competenze da coinvolgere, ponendo particolare attenzione alla ricerca sul campo, ma pure a quella indiretta, sui documenti, alla capacità di lettura e penetrazione storico-critica degli organismi territoriali, urbani e architettonici, aspetti tecnici inclusi, alla profondità di esegesi di testi e contesti, non senza un opportuno addestramento al lavoro in équipe.
6.Piani di studio
Il CdLM non prevede la possibilità di presentare da parte dello studente piani di studio individuali.
Gli studenti che vogliano seguire un percorso formativo nel quale sia presente una quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti e che non sono previsti nel manifesto degli studi, debbono presentare il loro piano di studio entro il mese di ottobre alla commissione didattica del CdLM, che ne valuterà la congruenza con gli obiettivi formativi.
I CFU a scelta saranno maturati presso i Corsi di studio della Facoltà o della Sapienza.
7.Propedeuticità degli esami
Il CdLM prevede le seguenti propedeuticità:
per sostenere l’esame di deve essere stato sostenuto l’esame di
Corso integrato di Restauro II
Storia e metodi di analisi dell’architettura
Corso integrato di Restauro I
Per il passaggio al secondo anno di corso è necessario avere acquisito almeno 24 CFU del primo anno.
8.Modalità di frequenza
Gli studenti hanno l’obbligo di frequenza dei laboratori progettuali, nella misura minima del 70% dell’ammontare delle ore complessive previste. Lo studente che non dovessero acquisire la firma di frequenza sarà tenuto a frequentare nuovamente il laboratorio. Lo studente che acquisisca la firma di frequenza ma non sostenga l’esame di verifica, potrà sostenerlo entro due anni con lo stesso programma. L’obbligo di frequenza dei laboratori progettuali resta valido anche per gli studenti non impegnati a tempo pieno.
9.Materie a scelta dello studente
Le attività a scelta dello studente corrispondono a 8 CFU che possono essere acquisiti sostenendo 1 o 2 esami scelti fra quelli erogati presso i Corsi di studio della Facoltà o degli Atenei Federati della Sapienza, purché attinente al Corso di laurea magistrale.
10. Modalità di verifica delle conoscenze delle lingue straniere (inglese)
La verifica della conoscenza della lingua straniera avverrà tramite una prova orale che verterà su di un testo in lingua precedentemente elaborato dallo studente.
11.Modalità di riconoscimento di altri corsi
Lo studente che ha acquisito crediti al di fuori di Corsi di studio regolamentati della Sapienza o di altre Università per averne il riconoscimento potrà presentare domanda di riconoscimento dei crediti, corredata da idonea documentazione, presso la Segreteria didattica della Facoltà. Il CdLM è competente per il riconoscimento dei crediti conseguiti.
12.Tirocinio
Il CdLM pone il tirocinio in connessione con la preparazione della laurea magistrale: sono previste attività di tirocinio (6 CFU) da svolgersi presso cantieri, studi di progettazione, biblioteche, archivi, da concordare con il relatore di laurea.
13. Prova Finale
La prova conclusiva consiste nella discussione di un’elaborazione individuale e originale complessa, scritta e grafica, sempre entro i contenuti disciplinari contemplati nel biennio, anche con eventuali apporti interdisciplinari, per un totale di n.12 crediti formativi. Il tutto sarà accompagnato da un tirocinio, a sua volta attestantesi sui 6 crediti formativi e connotato da un lavoro svolto, anzitutto, direttamente sul campo e, poi, criticamente rivissuto e rendicontato. Un tale iter di tirocinio sarà preferibilmente rivolto a cantieri di studio degli insediamenti storici, nonché di esecuzione, a seconda dei casi, del nuovo, oppure relativo a interventi di pianificazione e di urbanistica, specie su paesaggi e centri storici, o, infine, di restauro e di conservazione su ambiti architettonici, archeologici e ruinistici, con contributi di protezione dei contesti, ove, nel caso, non si trascurino opere figurative applicate all’architettura stessa, come affreschi, mosaici, sculture monumentali, oltre alle questioni, per esempio, di musealizzazione dell’edificato storico.
14. Tipologia delle forme didattiche adottate
I laboratori progettuali adottano la struttura didattica del workshop e quindi prevedono che la maggior parte del lavoro (lezioni, esercitazioni, seminari, revisioni, etc.) venga svolta in aula o in sede di sopralluoghi esterni con un ruolo attivo e propositivo degli studenti assistiti dalla docenza. Pertanto il 60 % del tempo in CFU (1 CFU = 25 ore di studio) attribuito laboratori verrà impegnato in aula. I corsi monodisciplinari e i corsi integrati adottano la didattica frontale, eventualmente integrata da esercitazioni e seminari, e impiegano il 50% del tempo in CFU in aula, lasciandone altrettanto allo studio in autonomia.
All'interno dei singoli laboratori e corsi di insegnamento sono possibili visite-studio e incontri con personalità appartenenti al mondo delle amministrazioni pubbliche e della professione per integrare la didattica universitaria con significativi contributi dal mondo delle istituzioni e del lavoro.
Ciascuna tipologia di insegnamento si avvarrà di strumenti tecnici adeguati allo svolgimento dell’attività didattica.
15. Modalità di verifica di altre competenze
Il CdLM potrà riconoscere, a domanda dello studente, sino a 2 CFU conseguiti in attività di studio, stages e tirocinio congrue con le finalità formative del Corso stesso.
16.Tipologie e modalità del tutorato didattico
Il CdLM organizza, incaricandone uno o più docenti, attività di orientamento e tutorato relative ai programmi di mobilità internazionale degli studenti, in particolare nell’ambito dei programmi di mobilità promossi dall’Ateneo. Le attività di tutorato concernono l’informazione circa il percorso formativo interno al CdLM, sul funzionamento dei servizi e sui benefici a favore degli studenti, al fine di favorirne il processo di formazione e la partecipazione alle attività accademiche.
17. Altre disposizioni
Gli studenti sono tenuti a rispettare tutti gli obblighi previsti dal regolamento didattico di Facoltà e di Ateneo per quanto concerne le attività curriculare dello studente.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1026391 -
LABORATORIO DI URBANISTICA
(obiettivi)
Progettazione di interventi integrati finalizzati a trasformazione, recupero e riqualificazione urbana e ambientale nel quadro della strumentazione tecnica e normativa esistente.
|
|
-
URBANISTICA
|
6
|
ICAR/21
|
90
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
DIRITTO URBANISTICO
|
4
|
IUS/10
|
60
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1004950 -
STORIA E METODI DI ANALISI DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Attraverso un corso monografico su un periodo, un'area geografica o una figura di architetto particolarmente significativi all'interno dell'età medievale e moderna, lo studente potrà acquisire il metodo storiografico e sperimentare attraverso una personale ricerca la molteplicità e la complessità degli aspetti propri di rilevanti opere di architettura.
|
8
|
ICAR/18
|
100
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1026374 -
RESTAURO I
(obiettivi)
Teorie e principi. Impostazioni, dalla II Guerra mondiale in poi, sul rest.in generale, con specifica attenzione a quello monumentale. Richiami a: estetica, critica d’arte, filosofia della storia, oltre che ad epistemologia ed etica. Teoria, teorie, prassi. Storia del rest. architettonico, a confronto con quella circa pitture e sculture. La storia del rest.dalle origini ad oggi, con mirata attenzione al periodo dal Settecento in poi: figure, àmbiti, concezioni, esempi. Sguardo diacronico ai rapporti tra rest.e formatività artistica. Oriente e Occidente.
|
|
-
TEORIE E STORIA DEL RESTAURO
|
6
|
ICAR/19
|
75
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
TEORIA E TECNICA DEL RESTAURO ARCHITETTONICO
|
2
|
ICAR/19
|
25
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1026449 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA IV
(obiettivi)
Sviluppo progettuale di un edificio anche complesso sino ai dettagli costruttivi, con particolare attenzione alla definizione dei materiali utilizzati e agli impianti tecnici.
|
|
-
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
|
12
|
ICAR/14
|
180
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
MUSEOGRAFIA
|
2
|
ICAR/16
|
30
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1026275 -
RILIEVO
(obiettivi)
Strumenti e metodi per il rilievo dei monumenti e loro adeguata rappresentazione grafica alle diverse scale anche in funzione degli interventi di conservazione e restauro.L’elaborazione grafica al computer, esempi e applicazioni. Potenzialità e caratteristiche del sistema nella resa delle immagini architettoniche, nella restituzione dei monumenti (fasi pregresse, integrazione delle lacune, etc.), nella simulazione e valutazione dei progetti e degli interventi di conservazione e restauro.
|
|
-
RILIEVO DELL'ARCHITETTURA
|
6
|
ICAR/17
|
75
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
INFORMATICA GRAFICA
|
2
|
ING-INF/05
|
25
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
- -
A scelta dello studente
|
8
|
|
100
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1027277 -
LABORATORIO DI RESTAURO/CONSOLIDAMENTO
(obiettivi)
Concezioni strutturali e costruttive nell’edificato storico ed influenze reciproche, nei confronti del progetto. Impianti litici e compagini murarie; strutture continue e costruzioni puntuali. Struttura e aspetto. Statica originaria e successiva. La corroborazione della struttura originale: tecniche prtemoderne ed attuali. La prevenzione antisismica. Carte del rischio e conservazione programmata. Intuizione, calcolo ed indagini scientifiche nella diagnostica. Tipologie dei dissesti e corrispondenti azioni ad hoc. Terreni, fondazioni e normative attinenti. Esempi e casistiche.
|
|
-
CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI
|
8
|
ICAR/19
|
120
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
CARATTERI COSTRUTTIVI DELL'EDILIZIA STORICA
|
2
|
ICAR/19
|
30
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1026462 -
LABORATORIO DI TECNOLOGIA
(obiettivi)
Consapevolezza critica e acquisizione delle tecnologie appropriate applicate all'edilizia storica e contemporanea per la riqualificazione, il recupero e la manutenzione.Princìpi, tecnologie ed applicazioni commisurate dei pertinenti sistemi impiantistici odierni, nel contesto degli edifici storici e monumentali. Progetti ed applicazioni, alla luce dell’efficacia e dell’adeguatezza, nel pieno rispetto dei beni. L’uso attuale e la musealizzazione: loro congruità. Richiami all’impiantistica storica nei monumenti.
|
|
-
TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO
|
6
|
ICAR/12
|
90
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
TECNOLOGIE E CLIMATOLOGIA DEI SISTEMI IMPIANTISTICI
|
2
|
ING-IND/11
|
30
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
IMPIANTI TECNICI
|
2
|
ING-IND/11
|
30
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1027370 -
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI
(obiettivi)
Riferimenti alle normative storiche degli antichi stati italiani ed alle leggi sulla tutela, dopo l’Unità. Concetti e norme relativamente alla tutela dei Beni culturali, anche con indicazioni, oltre che sulle Carte del Restauro, sulle leggi collaterali e contestuali, ivi comprese quelle inerenti l’assetto, centrale e periferico, del Ministero per i BB.e le AA.CC.Le normative regionali e, per converso, quelle internazionali.
|
4
|
IUS/10
|
50
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
1031946 -
COSTRUZIONI
(obiettivi)
Comportamento strutturale in assenza di linearità geometrica o del materiale, con particolare attenzione alle strutture murarie. Tecnica delle costruzioniProgettazione e verifiche statiche di elementi strutturali anche complessi realizzati o previsti con differenti tipologie
|
|
-
TECNICA DELLE COSTRUZIONI ANTICHE E MODERNE
|
4
|
ICAR/09
|
50
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
COMPORTAMENTO DEI MATERIALI MURARI
|
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1027764 -
RESTAURO II
(obiettivi)
Il concetto di monumento, il monum. come documento e come monito. Il monum.come contesto delle arti. Materiali e facies. Scelte, insediamenti, tracciati, nuclei, contesti. Il rudero, la sua specifica estetica e il suo restauro. Cause e processi del deterioramento. Le fasi del monumento, loro lettura a ritroso. Il monumento come fonte e le fonti indirette. La prediagnosi macroscopica e la diagnosi scientifica. Il restauro inibitorio e preventivo e gli interventi conservativi. Il risarcimento delle lacune e le altre operazioni conservativo-architettoniche. Le riutilizzazioni congrue e l’inserimento degli impianti. Simulazioni dei risultati e loro vaglio comparativo. Il progetto e la sua elaborazione, a contatto costante con l’oggetto. Varianti in corso d’opera.La previsione finanziaria; capitolati e prezzari. L’architetto-restauratore e le altre competenze da coinvolgere.
|
|
-
RESTAURO DEI MONUMENTI
|
8
|
ICAR/19
|
100
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
CONSERVAZIONE DELLE ROVINE E DEL PAESAGGIO
|
2
|
ICAR/19
|
25
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
-
ESTIMO
|
4
|
ICAR/22
|
50
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
AAF1350 -
TIROCINIO, WORKSHOP, ABILITA' INFORMATICHE
|
6
|
|
150
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |
AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Sono previsti l'impostazione, la produzione e la discussione di una tesi progettuale con la messa a punto di ipotesi conservative, di restauro ed innovative di un'architettura, sulla base di una personale ricerca storica e delle attività di tirocinio.
|
12
|
|
180
|
-
|
-
|
-
|
|
ITA |