Corso di laurea: Architettura del paesaggio - 15896
A.A. 2011/2012
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati in Architettura del Paesaggio dovranno essere in grado di svolgere analisi, anche complesse e specialistiche, su e per il paesaggio e di operare, con elevata responsabilità, anche coordinando altri operatori, nei campi della pianificazione, progettazione, conservazione del paesaggio. I laureati devono: - conoscere gli strumenti e le tecniche di lettura, rilievo e rappresentazione del paesaggio, analizzandone le caratteristiche idro-geo-morfologiche, vegetazionali, ecologiche, insediative e sociali; - conoscere la storia dell'architettura del paesaggio e le teorie e i processi di conservazione e di restauro dei paesaggi storici; - comprendere il sistema di segni, significati e usi che caratterizzano il paesaggio e conoscere le esigenze di salute, benessere, sicurezza e risparmio necessarie alla progettazione sostenibile del paesaggio; - conoscere e comprendere i caratteri fisico-spaziali e organizzativi del paesaggio, nelle sue componenti naturali e antropiche in rapporto alle trasformazioni storiche e al contesto socio-economico e territoriale di appartenenza; - conoscere e comprendere la complessità dei fenomeni di trasformazione del paesaggio e del processo progettuale alle diverse scale, sia dal punto di vista formale, compositivo, funzionale, tipologico, costruttivo e tecnologico, nelle sue relazioni con il contesto storico e ambientale; - conoscere e comprendere gli aspetti realizzativi dell'architettura del paesaggio; - conoscere i principi e le tecniche della pianificazione paesaggistica; - conoscere gli aspetti riguardanti l'organizzazione aziendale e dell'etica professionale Tali conoscenze sono conseguite con lo studio (orientato all'apprendimento di teorie e metodi) della letteratura attinente le varie discipline utili alla conoscenza, interpretazione e valutazione del paesaggio. I laureati devono dimostrare conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o consolidano quelle acquisite nel primo ciclo riguardanti i processi di progettazione del paesaggio e la pianificazione paesaggistica; in particolare gli studenti devono acquisire la consapevolezza degli obiettivi del progetto di paesaggio, l'utilizzo di strumenti di analisi appropriati per comprendere la complessità del progetto e per valutare la coerenza tra scelte progettuali e obiettivi perseguiti. L'acquisizione di tali capacità avviene anche attraverso il contributo delle discipline affini finalizzate alla comprensione delle discipline caratterizzanti e alle loro applicazioni nei laboratori di progettazione. Tali conoscenze e capacità saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell'ambito dei vari corsi e laboratori.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Attraverso l'applicazione delle conoscenze e degli strumenti acquisiti nel processo formativo, i laureati sono guidati ad applicare le conoscenze per svolgere analisi, anche complesse e specialistiche, su e per il paesaggio, e per operare, con elevata responsabilità, e di coordinare altri operatori, nei campi della pianificazione, progettazione, conservazione del paesaggio. I laureati devono quindi essere in grado di: - esprimere capacità critiche di analisi del processo progettuale, in relazione alla qualità negli spazi aperti, nei termini di conservazione delle risorse ambientali e culturali, secondo gli obiettivi dello sviluppo sostenibile; - impostare con correttezza metodologica e risolvere problemi progettuali complessi, di organizzazione e trasformazione del paesaggio, tenendo conto delle esigenze e dei valori sociali, dei limiti e delle potenzialità dei contesti paesaggistici; - sviluppare capacità critiche in relazione alla scelta di tecnologie e di tecniche costruttive appropriate, ricorrendo all'uso di materiali e tecniche tradizionali e contemporanei; - raccogliere, organizzare e interpretare dati per la conoscenza del paesaggio nei suoi aspetti storici, morfologici, strutturali, funzionali ed ecologici; - valutare la fattibilità tecnica ed economica degli interventi, nei limiti delle esperienze sviluppate nel corso di studio. Attraverso esperienze di laboratorio, workshop, seminari, visite e sopralluoghi (orientate all'apprendimento e all'esercizio del "saper fare") e l'applicazione delle conoscenze a casi di studio reali, significativi rispetto alle esigenze del contesto territoriale di appartenenza, gli studenti acquisiscono la padronanza di strumenti per l'elaborazione di problemi complessi e la comunicazione dei risultati di azioni di lettura, analisi e intervento attraverso l'integrazione delle conoscenze acquisite nei diversi ambiti disciplinari. Tali capacità riguardano le attività di analisi/valutazione, interpretazione/rappresentazione, progettazione del paesaggio e la comprensione dei processi tecnico-amministrativi a esso connessi e sono acquisite attraverso modalità didattiche (esercitazioni, revisioni di laboratorio, sopralluoghi, presentazioni e mostre degli elaborati) idonee per l'elaborazione di problemi e la comunicazione dei risultati. Tali capacità saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell'ambito dei vari corsi e laboratori.Autonomia di giudizio
Gli studenti devono dimostrare capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità dei problemi riguardanti la progettazione e la pianificazione del paesaggio per elaborare soluzioni originali e specifiche, e di formulare giudizi in merito al valore e alla vulnerabilità del paesaggio sulla base delle informazioni disponibili, non necessariamente complete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. l laureati devono essere in grado di: - organizzare in modo autonomo una ricerca cognitiva del paesaggio a diverse scale spazio-temporali; - formulare e risolvere i problemi proposti dimostrando un adeguato grado di autonomia rispetto alle competenze specifiche del suo futuro ambito professionale; - valutare le diverse possibili soluzioni ai problemi progettuali proposti, individuando correttamente i requisiti tecnici e costruttivi che concorrono al funzionamento dell'opera da realizzare; - valutare le ripercussioni che le trasformazioni proposte possono indurre sugli assetti spaziali, culturali e sociali dei contesti territoriali, argomentando gli obiettivi e le ragioni delle scelte progettuali. Tali capacità saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell'ambito dei vari corsi e laboratori.Abilità comunicative
I laureati devono essere in grado di comunicare con proprietà i risultati delle diverse attività di analisi e di progettazione, utilizzando, in forma scritta e orale, il linguaggio specifico dell'architettura e dell'architettura del paesaggio, sia in italiano sia in un'altra lingua dell'Unione Europea. La comunicazione deve essere efficace e fare uso di strumenti adeguati per dialogare con interlocutori esperti e non esperti e per interagire con altre le competenze professionali coinvolte. Le abilità comunicative acquisite devono consentire allo studente di: - utilizzare metodi e strumenti di rappresentazione e di comunicazione, grafica, visuale, verbale e scritta ricorrendo a strumenti tradizionali e innovativi, anche di natura multimediale; - saper ascoltare e saper rispondere ai punti di vista altrui all'interno di gruppi di lavoro cui concorrono le diverse figure sociali e professionali coinvolte nei processi di analisi e di progettazione. La verifica del lavoro ovvero la valutazione dei risultati relativo a ogni corso e/laboratorio dovrà tener conto oltre del grado di apprendimento e di maturazione del candidato (componente essenziale e fondante della valutazione), anche della capacità di restituire idee e proposte in modo adeguato e comunicativo, volto a stimolare e favorire la comprensione e la partecipazione dei cittadini (futuri utenti e/o committenti) alle scelte proposte nel progetto.Capacità di apprendimento
La capacità di apprendimento è mirata a sintesi delle nozioni apprese nel corso degli studi, per affrontare temi progettuali complessi, attraverso l'ampliamento e l'aggiornamento delle conoscenze e delle competenze tecniche acquisite utilizzando strumenti di analisi, progettazione e gestione adeguati alle situazioni in cui opererà. I laureati devono essere in grado di: - saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua e possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze; - sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale; - operare con gradi di autonomia definiti e adeguati al profilo professionale individuato; - saper gestire e valutare la propria professionalità, sia individualmente che entro gruppi di lavoro. Tali capacità sono da acquisire indagando e incrociando le diverse aree della conoscenza che riguardano: a) progettazione e pianificazione del paesaggio (teorie,tecniche, strumenti); b) rapporto uomo-società-ambiente (storia del paesaggio, dell'arte e dell'architettura, della forma urbana, legislazione in materia di beni culturali, ambiente e paesaggio, sociologia); c) aspetti naturali e funzionali del paesaggio (ecologia del paesaggio, uso del suolo e requisiti funzionali); d) gestione e valutazione degli interventi (tecniche costruttive, elaborazione dati, gestione del progetto e del paesaggio). Tali capacità saranno verificate attraverso valutazioni intermedie e finali nell'ambito dei vari corsi e laboratori.Requisiti di ammissione
Per accedere al corso di laurea magistrale è necessario essere in possesso di un diploma di laurea o titolo equipollente in grado di attestare la acquisita competenza nei campi dell'analisi del paesaggio, del territorio e dell'ambiente (comprensione, gestione dati, rappresentazione) nonché capacità di orientarsi nella lettura e nella definizione di un progetto di paesaggio e di avere nozioni di base in materia di geologia, botanica, ecologia e diritto dell'ambiente e del paesaggio. Occorre, inoltre, aver conseguito almeno 90 CFU nei segenti settori scientifico disciplinari. MAT/05, BIO/02, BIO/03, BIO/07, GEO/04, ICAR/12, ICAR/17, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/18,ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, AGR/05, AGR/08, IUS/10, INF/01, ING-INF/05, ING-IND/11. Le modalità di verifica della personale preparazione sono stabilite dal regolamento didattico del corso di studio. Eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della preparazione individuale.(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)Prova finale
La prova finale consiste in un lavoro di ricerca individuale, con carattere di originalità, che lo studente sviluppa sotto la guida di un docente (relatore). Essa potrà avere carattere teorico o di natura progettuale. Lo studente propone sia il tema che il relatore che lo seguirà nello svolgimento della prova che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio del Corso di studio. Della prova finale fa parte integrante la prova di lingua, indispensabile nelle discipline paesaggistiche.(DM 270/04, art 11, comma 3-d)Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il titolo conseguito a conclusione del percorso formativo garantisce l'ammissione all'Esame di stato per l'iscrizione all'Ordine degli Architetti, dei Pianificatori, dei Paesaggisti e dei Conservatori nella Sezione A dell'Albo professionale, settore ‘Paesaggistica' e l'accesso ai Master di 2° livello. Ai sensi del D.P.R. n° 328 5/6/2001 (art. 16, 3) "formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella Sezione A, settore Paesaggistica" "la progettazione di parchi e giardini, la redazione di piani paesistici, il restauro di parchi e giardini storici, contemplati dalla legge 20 giugno 1909, n°364, ad esclusione delle loro componenti edilizie". La preparazione dell'Architetto del Paesaggio è finalizzata a creare una figura professionale capace di ricoprire il ruolo di progettista del paesaggio, secondo gli standard europei per la libera professione e come consulente di altre figure professionali o in proprio. L'Architetto del paesaggio, secondo quanto stabilito dall'EFLA (European Federation for Landscape Architecture), è competente nella pianificazione, nella progettazione e nella gestione dei processi connessi alle configurazioni e modificazioni del paesaggio, nelle sue componenti naturali ed antropiche; è altresì qualificato sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico-ambientali e socio-culturali del territorio. L'Architetto del Paesaggio è inoltre abilitato, a seguito del relativo esame di Stato, a firmare progetti di paesaggio, di restauro di parchi e giardini storici , nonché di pianificazione paesaggistica Oltre all'acquisizione di una competenza interdisciplinare generale nelle attività di settore, si possono indicare ulteriori funzioni professionali specifiche che il laureato specialista può svolgere a diversi livelli metodologici e operativi partecipando ad attività di: - progettazione e controllo delle trasformazioni paesaggistiche nei loro valori ed identità storiche;; - organizzazione e conduzione dei procedimenti di valutazione della sostenibilità ecologico-ambientale degli interventi di riqualificazione paesaggistica; - progettazione, programmazione e gestione di interventi complessi di protezione, ripristino e trasformazione controllata di aree estese a valenza naturale prevalente. Il corso è finalizzato a preparare una figura professionale che oltre ad avere una competenza generale nelle attività di settore, potrà coprire ruoli direttivi nella Pubblica Amministrazione. L'Architetto del Paesaggio avrà competenze fondate sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico-ambienatali e storico-culturali del territorio necessarie per operare presso i Ministeri, le Soprintendenze e altri Enti pubblici – DM 20/11/2000 - in relazione agli adempimenti e compiti previsti nella Convenzione europea del paesaggio divenuta operativa in Italia con legge (1/09/2006) e al Codice del Beni culturali e del Paesaggio (DM 42/2004 e successive modificazioni).(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
a)- Obiettivi formativi specifici.
Gli obiettivi formativi specifici, nell’ambito degli elementi qualificanti la classe, intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) (L. n. 14/9.01.2006). Essi riguardano la “formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell’intervento sui paesaggi” attraverso l’attivazione di “insegnamenti universitari che trattino dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, gestione, pianificazione e progettazione” (artt. 6 B, 8) e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (art. 132, comma 3 - Cooperazione tra amministrazioni pubbliche) in relazione ad “attività di formazione e di educazione” “al fine di diffondere ed accrescere la conoscenza del paesaggio”.
Il corso intende perseguire l’obiettivo specifico di conferire il completamento di una formazione specialistica, nella quale si integrano conoscenze teorico-critiche e competenze operative e professionali nel campo della progettazione del paesaggio alle diverse scale, anche in funzione dell'acquisizione della capacità di collaborare con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali.
Il percorso formativo è articolato, analogamente a quanto già avviene nell'ambito dell'Unione Europea, in insegnamenti e attività didattiche finalizzati all’acquisizione di competenze rivolte nella pianificazione, progettazione e gestione dei processi di trasformazione del paesaggio nelle sue componenti naturali e antropiche, in grado di soddisfare esigenze umane e naturali, funzionali ed estetiche, basate sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico -ambientali e socio-culturali e dei valori culturali del paesaggio, delle potenzialità e delle criticità dei contesti in cui si realizzano gli interventi, utilizzando principi estetici, funzionali e operativi basati su specifiche metodologie tecnico-scientifiche.
Le conoscenze indispensabili alla formazione professionale completa dell'architetto del paesaggio definite a livello europeo (EFLA Declaration, European Foudation for Landscape Architecture, Bruxelles, aprile 1989) sono:
1 - la storia e le teorie del paesaggio, delle arti, delle tecnologie, delle scienze umane e naturali, con le loro interrelazioni;
2 - le teorie estetiche che influenzano il progetto del paesaggio;
3 - l'ecologia e l'uso degli elementi naturali come base per la conservazione, la pianificazione, la progettazione e la gestione del paesaggio;
4 - i requisiti delle opere di architettura e di ingegneria in rapporto ai caratteri del paesaggio;
5 - le problematiche fisiche e tecnologiche che interferiscono con l'ambiente;
6 - le relazioni tra uomo e ambiente;
7 - la tutela, la conservazione e il restauro dei paesaggi storici;
8 - la rilevanza dell'architettura del paesaggio nei processi di progettazione e di pianificazione a livello regionale, nazionale e internazionale;
9 - i metodi di analisi preparatori alla progettazione del paesaggio e delle relazioni ambientali;
10 - i metodi e le tecniche di rappresentazione e comunicazione;
11 - i processi produttivi, normativi e gestionali funzionali all'attuazione dei piani e alla realizzazione dei progetti;
12 - la legislazione attinente all'esercizio della professione del progettista del paesaggio.
Il percorso formativo intende tener conto della peculiarità della disciplina paesaggistica contemporanea per quanto riguarda la dimensione propriamente progettuale orientata a valorizzarne l’identità dei luoghi, gli aspetti più specificamente tecnici, gli obiettivi di qualità del paesaggio, il metodo ecologico, le finalità sociali del progetto e una visione contemporanea e dinamica degli aspetti ambientali. A tal fine l'offerta formativa ordinaria potrà essere integrata da attività di organizzazione, partecipazione e gestione di seminari e workshop a livello nazionale ed internazionale.
A1) percorso formativo
Il percorso formativo si articola attraverso insegnamenti mono disciplinari, corsi integrati, laboratori tematici, laboratori integrati, workshop e seminari, visite guidate, attività di tirocinio e/o stage, privilegiando l’integrazione tra discipline e la sinergia tra differenti modalità didattiche. Gli insegnamenti teorici sono finalizzati all’acquisizione delle conoscenze fondamentali per l’analisi e la comprensione dei sistemi paesaggistici, per la progettazione e la gestione dei sistemi di verde a diverse scale, il restauro dei giardini storici e la pianificazione paesaggistica. I laboratori, attraverso esperienze applicative finalizzate a un campo e/o area specifica, mirano ad affinare le capacità di analizzare problemi progettuali, nella loro dimensione complessa, e di proporre soluzioni utilizzando strumenti tradizionali e innovativi, hanno un carattere interdisciplinare interattivo e prevedono workshop e seminari integrati attraverso i quali gli studenti possono integrare le conoscenze acquisite anche nei corsi teorici specialistici. Le attività pratiche saranno organizzate secondo le modalità definite ogni anno nel manifesto didattico. Il corso è organizzato con struttura didattica integrata e articolata in 4 semestri:
- il primo a carattere fondativo, relativamente alle conoscenze specifiche dall’architettura del paesaggio, e con un primo laboratorio che propone esperienze di carattere progettuale;
- il secondo e il terzo semestre con carattere progettuale in cui sono individuati i laboratori tematici,
- il quarto semestre con carattere di autonomia da parte dello studente che lo vede impegnato in un ultimo laboratorio e sostanzialmente protagonista per la preparazione della tesi finale. Per quanto attiene al valore di ciascun credito formativo il CdS ritiene che 1 cfu corrisponde a 25 ore di studio e che per quanto riguarda l’attività didattica frontale- corso mono disciplinare e teorico- l’impegno in aula è di 8 ore per credito, per l’attività didattica di laboratorio è di 12 ore/cfu; infine la quota riservata allo studio personale mediamente è del 60% per ogni cfu.
a2) Piano di studio.
Gli studenti che vogliono seguire un percorso formativo nel quale sia presente una quantità di crediti in settori affini e integrativi che non siano già caratterizzanti e che non siano previsti nel manifesto degli studi, dovranno presentare il loro piano di studio entro il mese di ottobre al Consiglio del corso di studi che ne valuterà la congruenza con gli obiettivi formativi.
La stessa procedura è prevista per la scelta delle discipline che vanno a coprire i crediti formativi relativi alle altre attività formative a “scelta dello studente” in base al D.M. 270 art.10 parag. 5.
La scelta delle discipline da parte dello studente relativa a soddisfare questi crediti formativi dovrà avvenire entro e non oltre il 31 dicembre del primo anno di corso di studio e comunicata ufficialmente al Consiglio per la relativa approvazione.
A3) sbocchi professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Il titolo conseguito a conclusione del percorso formativo garantisce l’ammissione all’Esame di stato per l’iscrizione all’Ordine degli Architetti, dei Pianificatori, dei Paesaggisti e dei Conservatori nella Sezione A dell’Albo professionale, settore ‘Paesaggistica’ e l’accesso ai Master di 2° livello. Ai sensi del D.P.R. n° 328 5/6/2001 (art. 16, 3) “formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti nella Sezione A, settore Paesaggistica” “la progettazione di parchi e giardini, la redazione di piani paesistici, il restauro di parchi e giardini storici, contemplati dalla legge 20 giugno 1909, n°364, ad esclusione delle loro componenti edilizie”. La preparazione dell'Architetto del Paesaggio è finalizzata a creare una figura professionale capace di ricoprire il ruolo di progettista del paesaggio, secondo gli standard europei per la libera professione e come consulente di altre figure professionali o in proprio. L'Architetto del paesaggio, secondo quanto stabilito dall'EFLA (European Federation for Landscape Architecture), è competente nella pianificazione, nella progettazione e nella gestione dei processi connessi alle configurazioni e modificazioni del paesaggio, nelle sue componenti naturali ed antropiche; è altresì qualificato sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico-ambientali, tecnologici, energetici e socio-culturali del territorio. L'Architetto del Paesaggio è inoltre abilitato, a seguito del relativo esame di Stato, a firmare progetti di paesaggio, di restauro di parchi e giardini storici, di riqualificazione paesaggistico-ambientale nonché di pianificazione paesaggistica. Oltre all'acquisizione di una competenza interdisciplinare generale nelle attività di settore, si possono indicare ulteriori funzioni professionali specifiche che il laureato specialista può svolgere a diversi livelli metodologici e operativi partecipando ad attività di: - progettazione e controllo delle trasformazioni paesaggistiche nei loro valori ed identità storiche; - organizzazione e conduzione dei procedimenti di valutazione della sostenibilità ecologico-ambientale degli interventi di riqualificazione paesaggistica; - progettazione, programmazione e gestione di interventi complessi di protezione, ripristino e trasformazione controllata di aree estese a valenza naturale prevalente. Il corso è finalizzato a preparare una figura professionale che oltre ad avere una competenza generale nelle attività di settore, potrà coprire ruoli direttivi nella Pubblica Amministrazione. L'Architetto del Paesaggio avrà competenze fondate sulla conoscenza dei caratteri fisici, ecologico–ambientali, energetici, tecnologici e storico-culturali del territorio, necessarie per operare presso i Ministeri, le Soprintendenze e altri Enti pubblici – DM 20/11/2000 - in relazione agli adempimenti e compiti previsti nella Convenzione europea del paesaggio divenuta operativa in Italia con legge (1/09/2006) e al Codice del Beni culturali e del Paesaggio (DM 42/2004 e successive modificazioni).
c) Propedeuticità
Il CdS non prevede propedeuticità in quanto i laboratori di progettazione sono a carattere tematico e per tanto concorrono alla formazione del paesaggista nelle sue sfaccettature disciplinari. Rimane, altresì, il vincolo che per sostenere gli esami del II anno è necessario aver conseguito almeno 30 cfu del I anno.
d) Attività a scelta dello studente.
Le attività a scelta dello studente corrispondono a 9 cfu che possono essere coperti dalla frequenza di 1 o più insegnamenti i cui attestati di profitto equivalgono ad 1 esame. Gli insegnamenti scelti fra quelli erogati presso i Corsi di studi della Facoltà di Architettura o di altra Facoltà della Sapienza devono essere comunicati al Consiglio del Corso di studi per verificare la loro congruenza con gli obiettivi formativi.
e) le eventuali modalità di trasferimento da altri Cds
Il Corso di studio indicherà annualmente il numero dei posti disponibili per trasferimento ad ogni anno di corso, tenendo conto della numerosità della classe, con apposito bando in cui saranno definiti i criteri di selezione e il numero dei posti riservati a studenti provenienti da altri atenei al di fuori della regione Lazio: Il bando sarà emanato entro il mese di luglio.
In ogni caso le regole per l’accesso ed il trasferimento sono definite nel rispetto delle norme previste dalla l. 270/’04:
1- La richiesta di trasferimento da parte di studenti appartenenti alla stessa classe, LM3 Architettura del Paesaggio, da un’altra università, è possibile qualora sia rispettata la tempistica e la modulistica prevista dal Regolamento didattico della Sapienza. I crediti vengono riconosciuti sulla base degli ambiti disciplinari previsti nell’ordinamento della classe.
2 – La richiesta di trasferimento di studenti appartenenti ad una classe diversa dalla LM3 Architettura del Paesaggio, il trasferimento è consentito qualora essi siano in grado di attestare l’acquisita competenza nei campi dell’analisi del paesaggio, del territorio e dell’ambiente (comprensione, gestione dati, rappresentazione) nonché capacità di orientarsi nella lettura e nella definizione di un progetto di paesaggio e di avere nozioni di base in materia di geologia, botanica, ecologia e diritto dell’ambiente e del paesaggio. Ovvero si richiede che il richiedente abbia conseguito almeno 90 cfu nei seguenti settori scientifico disciplinari: MAT/05, BIO/01, BIO/02, BIO/03, BIO/07, GEO/04, GEO/05, ICAR/12, ICAR/13, ICAR/14, ICAR/15, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19, ICAR/20, ICAR/21, ICAR/22, ICAR/07, ICAR/08, AGR/01, AGR/03, AGR/04, AGR/05, AGR/08, AGR/10, AGR/12, IUS/09, IUS/10, INF/01, ING-INF/05, ING-IND/11, SOS/10 di cui 24 cfu devono comprendere i seguenti settori: ICAR/15, ICAR/14, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/07, ICAR/12, ICAR/21, ICAR/22, GEO/04, AGR/03, AGR/05, BIO/03, BIO/07.
f) la tipologia delle forme didattiche adottate .
Le forme didattiche adottate sono quelle:
- a carattere sperimentale relative all’attività di laboratorio in cui si applicano le conoscenze multi disciplinari attraverso l’elaborazione di un progetto di paesaggio;
- didattica frontale con corsi mono disciplinari ed integrati.
- Attività seminariale e work shop con la possibilità di contributi di esperti esterni a livello nazionale ed internazionale;
- Eventuali corsi replicati in teledidattica.
Ciascuna tipologia di insegnamento si avvarrà di strumenti tecnici adeguati allo svolgimento dell’attività didattica.
2. Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste in un lavoro di ricerca individuale, con carattere di originalità, che lo studente sviluppa sotto la guida di un docente relatore per un ammontare di 18 cfu. Essa potrà avere carattere teorico o di natura progettuale. Lo studente propone sia il tema che il relatore che lo seguirà nello svolgimento della prova che sarà oggetto di approvazione da parte del Consiglio del Corso di studio.
Della prova finale fa parte integrante la prova di lingua, indispensabile nelle discipline paesaggistiche
g) le modalità di verifica delle conoscenze delle lingue straniere ed i relativi crediti.
L’acquisizione dell’idoneità assegnata alla conoscenza delle lingue straniere avviene dopo aver sostenuto la prova che verterà su un testo in lingua. La prova avverrà con i lettori presenti o in facoltà o nella struttura dipartimentale a cui afferisce il relatore della tesi di laurea; nel caso in cui lo studente sia in possesso di titolo rilasciato da un Istituto di lingua ufficialmente riconosciuto, l’attribuzione dei cfu avviene d’ufficio dopo la presentazione del titolo conseguito alla segreteria didattica della facoltà.
h/i) modalità di verifica di altre competenze.
Non sono previsti specifici cfu per stage e tirocinio, ma cfu relativi a:
altre attività funzionali all’incremento dell’abilità informatica,
- approfondimenti conoscitivi inerenti allo svolgimento della prova finale,
- Eventuali vincite di borse di studio per l’estero, o per collaborazione in strutture di ateneo (laboratori, biblioteche, sort,ecc)
- Attestati di svolgimento di attività lavorativa inerente al corso di laurea magistrale frequentato.
I cfu previsti per tale voce (art.10, comma 5, lettera d) sono 4.
j) le altre disposizioni.
Gli studenti sono tenuti a rispettare tutti gli obblighi previsti dal regolamento didattico di facoltà formulato in base alla l. 279/’04 per quanto concerne le attività curriculare dello studente.
K) modalità di frequenza.
Lo studente ha l’obbligo di frequenza solo nell’attività di laboratorio nella misura del 70% dell’ammontare delle ore previste; qualora lo studente non dovesse acquisirle è tenuto a rifrequentare il laboratorio e ad iscriversi come ripetente per l’anno successivo.
Nel caso in cui lo studente acquisisca le presenze necessarie ma non sostenga l’esame di verifica egli lo potrà fare entro due anni, anche con un diverso docente, ma con lo stesso tema progettuale.
Per tutti gli altri corsi lo studente dovrà svolgere l’esame sul programma dell’anno che egli ha frequentato
l) modalità di riconoscimento di altri corsi.
Lo studente che ha acquisito crediti al di fuori del CdS regolamentato della Sapienza o di altre Università per averne il riconoscimento dovrà presentare regolare domanda presso la segreteria didattica di Facoltà. Il Consiglio del Corso di studi valuterà mediante un colloquio e/o prova scritta il riconoscimento o meno dei crediti acquisiti in Corsi di studio della sapienza, diversi dal corso di studio o di altre Università.
m) le eventuali prove di verifica di esami già sostenuti, qualora i Consigli ritengano obsoleti i contenuti culturali per l’essere passato troppo tempo dal loro sostenimento, diversificati tra tempo pieno e tempo parziale.
Non sono in generale previste prove di verifica di esami già sostenuti, indipendentemente dal periodo del loro sostenimento.
n) le tipologie e modalità del tutorato didattico
Il CdLM organizza, incaricandone uno o più docenti, attività di orientamento e tutorato relative ai programmi di mobilità internazionale degli studenti, in particolare nell’ambito dei programmi di mobilità promossi dall’Ateneo. Le attività di tutorato concernono, inoltre, l’informazione circa il percorso formativo interno al CdLM, sul funzionamento dei servizi e i benefici a favore degli studenti, con la finalità di aiutarli nel loro processo di formazione e favorirne la partecipazioni alle attività accademiche
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036225 -
ARCHITETTURA E PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso si propone l’obiettivo di avvicinare le problematiche complesse del progetto di architettura del paesaggio a partire da riflessioni teorico-critiche che dovranno trovare anche momenti di riscontro pratico e operativo. Il corso intende fornire strumenti metodologici finalizzati alla conoscenza della realtà materiale e immateriale con particolare riferimento alle componenti processuali del paesaggio all’interno delle quali opera il progetto. Verranno esplicitati i rapporti del progetto contemporaneo con la storia, con la fruizione della scena urbana e con il dominio espressivo delle tecniche nel rapporto architettura e ambiente, paesaggio a prevalente caratterizzazione naturale e paesaggio costruito urbano. Oggetto privilegiato di studio è il ruolo, il senso, la forma, il valore simbolico, dello spazio pubblico che sarà indagato a partire dalla sua evoluzione storica, da verifiche dirette sul campo, dalla conoscenza e analisi delle buone pratiche, fino alla verifica applicativa mediante proposte progettuali. Saranno forniti e sperimentati gli strumenti utili a dare forma e figura alle relazioni che intercorrono tra il momento della conoscenza, quello dell’ideazione e quello della realizzazione, cercando di comprendere attraverso quali modalità di traduzione disciplinare e mediazione tecnologica prende corpo il progetto.
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PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO
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2
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ICAR/15
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16
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PROGETTAZIONE URBANA
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4
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ICAR/14
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32
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035628 -
PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso si propone come obiettivi formativi principali quelli di fornire agli studenti le capacità critiche per individuare le molteplici dinamiche che influiscono ed hanno influito nel tempo sull’organizzazione del territorio, sull’assetto del paesaggio e sul governo degli stessi. Lo studio sarà condotto su due fronti: teorico e pratico. Dal punto di vista teorico il corso affronterà gli strumenti di pianificazione paesaggistica (generazioni di piani e normativa relativa) al fine di evidenziare l’evoluzione del concetto di pianificazione del paesaggio e di paesaggio stesso, ponendo particolare accento sulla strumentazione paesaggistica vigente sia dal punto di vista normativo che dell’apparato descrittivo, cartografico e normativo; la conoscenza dell’apparato documentario di un piano paesaggistico è uno degli obiettivi fondanti il corso, intendendo quest’ultimo, come passo propedeutico, al Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio, successivamente previsto nel curriculum di studio. Dal punto di vista pratico il corso proporrà un’esercitazione volta alla lettura critica di una porzione di territorio, alla scala del piano paesaggistico, al fine di sperimentare su un’area di studio le nozioni apprese nella parte teorica degli strumenti di pianificazione. L’esercitazione sarà rivolta alla costruzione di un percorso metodologico, relativo alle fasi di conoscenza e valutazione, anche in questo caso inteso come propedeuticità del Laboratorio successivo. L’esame si articolerà in una parte orale e in una parte scritta con la discussione degli elaborati grafici dell’area oggetto di studio.
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6
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ICAR/21
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1035650 -
LABORATORIO DI RESTAURO E PAESAGGIO
(obiettivi)
Entro una visione unitaria del rapporto restauro-architettura-urbanistica e territorio-paesaggio, il Laboratorio si propone di fornire una sufficiente confidenza con i processi progettuali che concorrono a definire l’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato.Le tematiche che verranno poste in discussione si rivolgono ad una realtà complessa, costituita da una molteplicità di elementi e di condizioni; una realtà che non può essere parzializzata, viceversa, nel riconoscere la logica che accomuna insieme e parti, reclama un concetto capace di cogliere la totalità degli organismi considerati.In questo senso, risulta chiaro che il quadro operativo debba necessariamente comprendere un complesso organico e correlato di azioni di natura urbanistica e di valenza architettonica; ciò che significa relazionare la salvaguardia allo sviluppo, la disciplina del recupero con quella dell’innovazione o ancora, a scala del territorio, coniugare aspetti paesistici e pianificazione territoriale; così da soddisfare sia le ragioni della storia, sia le esigenze della contemporaneità.Tutta la tematica ruota intorno a tale dialettica la quale può essere precisata soltanto per mezzo di un completo sommario critico da ricondurre agli interessi propositivi dell’intervento che si va a collocare entro i sistemi di relazione qualificanti la realtà esaminata. Si tratta di gestire equilibri complessi e, nel contempo, regolare i dati raccolti secondo un approccio progettuale interrelato, volto a comprendere fenomeni e processi inerenti la dinamica di trasformazione che, tra conservazione e sviluppo, investe ambiti territoriali (urbani ed extraurbani), coinvolge beni culturali e ambientali e va a definire il “volto” del paesaggio.Un adempimento complesso che mentre coinvolge l’apporto di competenze plurime, sostiene il contributo di azioni sinergiche destinate a produrre nuove sintesi indicative di qualità paesaggistica.
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CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO
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6
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ICAR/19
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72
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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SISTEMI ARBOREI E PAESAGGI STORICI
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2
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AGR/03
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1026524 -
DIRITTO DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso tratta le principali fonti normative in materia di territorio e paesaggio, con specifico riferimento al rapporto tra legislazione nazionale e legislazione regionale e al contesto sovranazionale. Particolare attenzione sarà data alla normativa internazionale (Convenzioni Unesco) ed europea (Convenzione europea del paesaggio), nonché al Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lg. n. 42 del 2004 e successive modifiche).L’obiettivo del corso è far acquisire agli studenti le principali nozioni giuridiche in materia di territorio e paesaggio e la metodologia per poter usufruire di tali nozioni nell’esercizio della professione di architetto paesaggista.La didattica si svolge prevalentemente attraverso l’analisi e la discussione di casi e sentenze
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6
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IUS/10
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48
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036288 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il Progetto di Paesaggio non si può ridurre ad un unico mestiere ed univoco campo di azione. È infatti un’attitudine alla “cura del Paesaggio”, da acquisire in diverse condizioni tipiche (di diverso grado di antropizzazione e valore ambientale), sia in termini di capacità di ascolto delle dinamiche di trasformazione dell’ambiente antropizzato, che di capacità propositiva, sia alle piccole che alle grandi dimensioni (multi scalarità) e tenendo conto delle diverse ottiche disciplinari (integrazione tra architettura, urbanistica, ecologia, storia, antropologia e sociologia). Il Laboratorio offre il terreno di confronto teorico e progettuale (tra docenti e specialisti) dei principali approcci scientifici e culturali (dibattito e progetti esemplari) per una sperimentazione su alcuni contesti scelti per la loro rappresentatività (in particolare quelli della diffusione metropolitana, tipici delle attuali dinamiche di trasformazione) per capire come “difendere, migliorare o riscattare” tali luoghi in quanto paesaggi, per cercare quali obiettivi di indirizzo conformativo siano più consoni alla Convenzione Europea del Paesaggio. Il progetto di qualificazione di un paesaggio si basa quindi: (a) su una visione di insieme delle strategie di indirizzo (programmatiche, per sistemi) e (b) sull’inserimento mirato di eventi qualificanti (favorevoli alla qualità degli assetti e alla relazione con i loro fruitori) . Il progetto di paesaggio cerca la sintesi delle diverse operatività, mirate allo sviluppo economico sociale, alla tutela storico identitaria, alla sostenibilità ecologica) tramite programmi concreti (tecnici ed artistici) di controllo degli spazi naturali ed artificiali, incidenti sul sistema insediativo infrastrutturale (urbano e rurale, e produttivo industriale ed agricolo) e sul sistema ecologico ambientale.
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BOTANICA APPLICATA
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2
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BIO/03
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO
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8
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ICAR/15
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96
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1008505 -
FITOGEOGRAFIA E GEOBOTANICA APPLICATA
(obiettivi)
Il corso di Fitogeografia e Geobotanica applicata ha tra i suoi obiettivi quello di fornire i lineamenti conoscitivi sui caratteri generali dei diversi distretti floristici e vegetazionali a diversa scala: regionale (comunità vegetali), nazionale (piani di vegetazione) e globale (regni floristici e biomi). Tale bagaglio conoscitivo è finalizzato a concepire il paesaggio non solo dal punto di vista estetico ma come un’entità naturalmente costituita da aggruppamenti di specie viventi formanti popolamenti vegetazionali discreti fondamentali nel concetto di identità e riconoscibilità dei luoghi perché intimamente relazionati a ben definiti parametri fisici, ecologici, biogeografici e storici. In questo contesto si inquadra anche la parte del corso dedicata al riconoscimento delle principali specie esotiche della Flora Italiana, delle attenzioni da porre in merito ad un loro utilizzo a livello paesaggistico e alla valutazione del loro grado di invasività. La parte del corso dedicata ai rapporti spaziali e temporali tra gli aggruppamenti vegetali ha come obiettivo quello di concepire il paesaggio in senso dinamico, ossia come un soggetto in continuo divenire i cui cambiamenti progressivi e regressivi possono essere in gran parte previsti. Queste nozioni consentiranno al futuro paesaggista di poter interagire con altre figure professionali quali il botanico, il fitosociologo, il forestale ed eventualmente di intervenire con cognizione di causa in ambiti di riqualificazione o ripristino ambientale.
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6
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BIO/03
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035635 -
PROGETTAZIONE AMBIENTALE
(obiettivi)
Tra i molteplici aspetti che caratterizzano la complessa disciplina della Progettazione Ambientale ed il suo campo di interesse ed applicazione, interessa focalizzare l’attenzione su un particolare ambito: quello della qualità ecologica, bioclimatica e ambientale della progettazione degli spazi aperti urbani in aree che, per loro conformazione, consolidamento e carattere, chiedono, oggi più che mai, una valorizzazione all’altezza delle loro potenzialità. Ciò comporta l’acquisizione di una sensibilità e attenzione in ambito teorico, metodologico ed applicativo – acquisizione che nei suoi fondamenti rappresenta l’obiettivo formativo ultimo del corso - capace di cogliere e restituire il ruolo dei fattori bioclimatici (soleggiamento, ventilazione, umidità) e biofisici (verde, acqua, suolo) nel processo di ideazione, progettazione e verifica tecnica delle trasformazioni operanti sul senso stesso e sul carattere storico, culturale, fisico, ambientale, nonché fruitivo e visivo di un micro-paesaggio urbano.
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6
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ICAR/12
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48
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1035653 -
LABORATORIO DI ARCHITETTURA E PAESAGGIO
(obiettivi)
Verifica dell’acquisizione degli elementi conoscitivi di base e delle metodologie della progettazione architettonica. Contributo diretto alla progettazione attraverso tutti gli strumenti propri della composizione architettonica alla scala urbana. Apporto specifico sulla realizzazione dell’insieme spaziale. Controllo dell’intero iter progettuale con particolare attenzione alla fattibilità costruttiva. Acquisizione di una autonomia linguistica nel panorama del dibattito contemporaneo. Capacità di sintesi operativa. Acquisizione degli elementi conoscitivi di base e delle metodologie di progettazione degli spazi pubblici aperti alle diverse scale. Puntualizzazione dei contributi interdisciplinari nella progettazione del paesaggio. Applicazione pratica riferita alla progettazione di tre ambiti urbani caratterizzanti gli spazi pubblici aperti: la piazza; il parco; il giardino. Sperimentazione progettuale, su di un sito reale, nel rapporto diretto tra Architettura e Paesaggio, nell’ambito delle tematiche relative ai nuovi luoghi del collettivo urbano.Trattandosi di un laboratorio il lavoro progettuale si svolgerà secondo il modello dell’atelier in un rapporto diretto tra discenti e docenti secondo le specificità dei diversi settori disciplinari che concorrono alla formazione. Particolare attenzione sarà posta al rapporto tra le componenti del costruire e gli elementi vegetazionali.
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COMPOSIZIONE DEL PAESAGGIO URBANO
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6
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ICAR/14
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72
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PROGETTAZIONE DI PIAZZE PARCHI E GIARDINI
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3
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ICAR/15
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ARBORICOLTURA URBANA
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3
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AGR/03
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36
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1026378 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE AMBIENTALE
(obiettivi)
L’eccessiva od errata antropizzazione con effetti spesso di impoverimento, degrado e spreco delle risorse ambientali richiede operazioni di riqualificazione per tutte le aree urbane, periurbane o extraurbane quasi sempre non sufficientemente valorizzate rispetto alle loro potenzialità e in rapporto ad un paesaggio che spesso risulta alterato o addirittura falsato nei suoi caratteri peculiari, che devono essere opportunamente recuperati.La progettazione ambientale si identifica nella cultura del progetto in un’accezione quanto mai estesa, complessa e multidisciplinare, che assume, quale riferimento più generale, il tema delle trasformazioni ecocompatibili del territorio, del paesaggio e dell’ambiente e, quale obiettivo specifico, il problema dell’organizzazione e del controllo dello spazio fisico, nei suoi fattori bioclimatici, biofisici ed energetici, come luogo di interscambio e di integrazione di componenti naturali ed antropiche. Ciò comporta l’acquisizione di una sensibilità e attenzione in ambito progettuale capace di cogliere e restituire, nel processo di ideazione, progettazione e verifica tecnica, il senso, il carattere storico, culturale, fisico, ambientale, nonché fruitivo e visivo di un paesaggio urbano o periurbano che si voglia definire ecosostenibile ed ambientalmente consapevole.Obiettivo principale del laboratorio sarà, dunque, quello di evidenziare la complessità dei fattori ecologici, bioclimatici, energetici ed ambientali dei luoghi e definirne le nuove strategie di riqualificazione, in coerenza con i presupposti teorici ed operativi del settore scientifico della Progettazione Ambientale e con gli obiettivi e le politiche di sostenibilità degli insediamenti contemporanei per muovere verso la formazione di una sensibilità aperta a tali tematiche e per costruire un sapere tecnico specifico nell’ambito disciplinare dell’architettura del paesaggio.
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PROGETTAZIONE AMBIENTALE
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6
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ICAR/12
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72
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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BIOCLIMATICA APPLICATA
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3
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ICAR/12
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36
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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BOTANICA APPLICATA
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3
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BIO/03
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36
|
-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035707 -
SELVICOLTURA URBANA
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso è quello di trasmettere agli studenti i fondamenti teorico-metodologici, ma anche le nozioni fondamentali per procedere in senso operativo nei complessi ambiti della progettazione e gestione di parchi e alberature in ambiente urbano e peri-urbano, con particolare riguardo alle condizioni climatiche mediterranee.Il programma si svolgerà affrontando le seguenti tematiche:Introduzione alla Selvicoltura Urbana. Concetto di “foresta urbana e periurbana”. Metodi geospaziali e sistemi informativi dedicati, con riferimento all’Ecologia del paesaggio. Consumo di territorio rurale in ambiente urbano e peri-urbano. L’ecosistema e il clima urbano; le interazioni con la vegetazione. Biologia e ecologia di alberi e piante in ambiente urbano mediterraneo. Aspetti di base del biorimedio per il recupero e restauro ecologico di ambienti inquinati e degradati. Metodologie dendro-crono-auxometriche e della struttura dell’albero, valutazioni di stabilità. Analisi, pianificazione e gestione di alberi e popolamenti forestali in ambiente urbano. Criteri di progettazione. Fito-tecniche per la produzione, piantagione e allevamento di alberi e altre piante in ambiente urbano. Qualità e quantità del verde urbano come indice di sostenibilità ambientale, indicatori di efficienza. Contributo potenziale e reale “della foresta urbana” al benessere fisico, sociale ed economico della società urbana.
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6
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AGR/05
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48
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1035893 -
LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Attraverso un’esperienza applicata, da attuare mediante l’acquisizione dei riferimenti culturali e di metodo della pianificazione paesaggistica, il corso si propone di:- sviluppare le capacità critiche degli studenti ad individuare le molteplici dinamiche che influiscono ed hanno influito nel tempo sulla organizzazione del territorio e sull’assetto del paesaggio;- acquisire la capacità di comprendere le interdipendenze esistenti tra i processi di trasformazione fisica del territorio e del paesaggio e le dinamiche economiche e sociali;- approfondire le conoscenze di base e gli strumenti metodologici ed operativi per l’analisi e l’intervento sulle preesistenze, tenuto conto della loro intera vicenda storica e della necessità di tutelare, valorizzare, conservare e recuperare il patrimonio culturale, naturale e antropizzato del territorio;- apprendere i principi generali che regolano le forme di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali in aree di particolare valore paesaggistico;- governare gli strumenti normativi per la formazione e la gestione dei piani paesistici.Nel corso saranno presentati contributi didattici specialistici ed esperienze didattiche e progettuali utili ad agevolare la comprensione dei principi e delle regole di organizzazione degli spazi del territorio. Per il raggiungimento delle finalità sopraindicate il corso prevede lo svolgimento, sotto la guida dei docenti del laboratorio, di un’esercitazione progettuale sul tema del piano paesaggistico applicata ad un’area di studio, proposta dal laboratorio, e per la quale saranno organizzati sopralluoghi appositi e lezioni tematiche specifiche.
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PIANIFICAZIONE DEL PAESAGGIO
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6
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ICAR/21
|
72
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
ANALISI DEL PAESAGGIO
|
3
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ICAR/15
|
36
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ECOLOGIA DEL PAESAGGIO
|
3
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BIO/03
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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9
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72
|
-
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-
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-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
AAF1408 -
ABILITA' RELAZIONALE TIROCINIO E CULTURA D'IMPRESA
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3
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75
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1016 -
PROVA FINALE
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18
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200
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |