Corso di laurea: Architettura (Restauro)
A.A. 2015/2016
Conoscenza e capacità di comprensione
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione nello specifico campo di studio e che siano in grado di utilizzare testi avanzati nel settore . In particolare, dovranno:
a) acquisire ed approfondire una adeguata metodologia e sviluppare una attenta capacità d'analisi storico-critica e storico-tecnica dell'architettura;
b) acquisire una capacità d'intervento progettuale ed esecutivo, sia per la moderna produzione architettonica sia nel campo della conservazione e del restauro dell'edilizia storica;
c) acquisire specifiche ed approfondite conoscenze tecnico-scientifiche;
d) approfondire le conoscenze in campo estimativo per l'architettura e per la valutazione economica dei progetti.
Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte attraverso la frequenza agli insegnamenti caratterizzanti previsti dal
percorso formativo e, anche, attraverso momenti esercitativi specifici e attività di laboratorio.
La verifica sarà attuata attraverso le prove di esame e in itinere, nonché nella analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale.Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che siano in grado di dimostrare un approccio applicativo delle conoscenze e della capacità di comprensione acquisite, utilizzando le competenze culturali specifiche in modo approfondito per ideare e sostenere argomentazioni e per risolvere problemi propri del campo di studio del Corso di Laurea Magistrale. In particolare lo studente dovrà essere in grado di:
- usare le teorie, le tecniche e i metodi delle discipline dell'architettura e dell'ingegneria per esercitare l'attività
progettuale, in forma autonoma e in collaborazione, valutare i problemi dell'architettura e della sua conservazione e restauro, i processi di trasformazione e di recupero edilizi e urbani, i loro effetti sull'organismo architettonico e sul contesto urbano o
territoriale, e per dirigere tecnicamente le relative procedure amministrative e le attività connesse;
- utilizzare le tecniche e gli strumenti di supporto alla program-mazione tecnico-economica, nell'analisi e nella progettazione di manufatti edilizi;
- sviluppare e gestire processi di riqualificazione energetica ambientale.
Tali competenze verranno raggiunte attraverso l'attenzione agli aspetti applicativi degli insegnamenti caratterizzanti a maggiore valenza applicativa (come i Laboratori di Progettazione architettonica, Materiali e Tecniche per il Restauro, la Tecnologia del recupero edilizio, la Progettazione strutturale e urbanistica, la Progettazione per il Restauro, la Legislazione urbanistica e per i beni culturali e l'Esercizio professionale) e attraverso momenti esercitativi volti a sviluppare la capacità di approccio individuale ai problemi applicativi e professionali.
La verifica dell'acquisizione di tali competenze avverrà attraverso esami e prove in itinere (oltre a momenti seminariali specifici), e attraverso l'analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale.Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano la capacità di acquisire dati e informazioni e la capacità della loro valutazione e interpretazione, utili per integrare le conoscenze nel gestire problemi complessi o di formulare giudizi anche sulla base di informazioni incomplete, con particolare riferimento alle problematiche specifiche quali quelle della Progettazione strutturale, urbanistica e per il Restauro).
Tali capacità saranno acquisite soprattutto attraverso momenti esercitativi guidati collegati a insegnamenti, quali i Laboratori di Progettazione architettonica, Materiali e Tecniche per il Restauro, la Tecnologia del recupero edilizio, la Progettazione strutturale e urbanistica, il Laboratorio di Restauro Architettonico, la Legislazione urbanistica e per i beni culturali e l'Esercizio professionale e troveranno massimo sviluppo nelle attività per la preparazione della prova finale.
La verifica avverrà principalmente attraverso le prove di esame e in itinere, attraverso eventuali momenti seminariali specifici e la valutazione della prova finale.Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano acquisito le conoscenze necessarie relative al proprio campo di studio dell'Architettura e del Restauro, per supportare una elevata capacità di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori sia specialisti che non specialisti.
Tali competenze saranno acquisite attraverso le attività correlate agli insegnamenti caratterizzanti (come, ad es. la Progettazione Architettonica, Urbanistica e soprattutto per il Restauro), alcune delle quali orientate allo sviluppo della capacità di una corretta espressione argomentativa in relazione ai contenuti del campo di studio .
La verifica avverrà principalmente attraverso le prove di esame e in itinere, attraverso eventuali momenti seminariali specifici e la valutazione della prova finale.Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che abbiano sviluppato una elevata capacità di apprendere
autonomamente, per intraprendere gli studi successivi o l'autoformazione e l'autoaggiornamento con un alto grado di autonomia. L'acquisizione di tali competenze avverrà principalmente attraverso la formazione nelle attività caratterizzanti e affini o integrative, i cui insegnamenti avranno un approccio critico alla conoscenza, affiancati da momenti esercitativi orientati allo sviluppo di tali capacità.
La verifica avverrà soprattutto attraverso le prove di esame, organizzate in modo da evidenziare l'autonomia nell'organizzare il proprio apprendimento.Requisiti di ammissione
Per accedere al corso di laurea magistrale è necessario:
- essere in possesso di una laurea nella classe L-17 (oppure nella classe 4 ex D.M. 509/1999);
- aver adempiuto alle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L-17;
- aver superato i test d'ammissione obbligatori per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magistrale a ciclo unico, con la esplicita finalizzazione diretta "alla formazione di architetto", come regolato a livello nazionale ogni anno dal Ministero che determina a livello nazionale, con proprio decreto, il numero di posti per le immatricolazioni degli studenti per tali corsi di studio.
In particolare, il laureato deve possedere, nel rispetto dei requisiti minimi previsti per la classe di laurea L-17, almeno 108 CFU nei gruppi di settori scientifico-disciplinari di seguito elencati:
MAT/05 Analisi matematica , ICAR/08 Scienza delle costruzioni, ICAR/09 Tecnica delle costruzioni;
ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale, ICAR/12 Tecnologia dell'architettura;
ICAR/18 Storia dell'architettura, ICAR/21 Urbanistica;
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana, ICAR/17 Disegno;
ICAR/19 Restauro, ICAR/22 Estimo.
E’ inoltre richiesto il possesso di 4 CFU nel SSD IUS/10 Diritto amministrativo e una buona padronanza, in forma scritta e parlata, di una lingua dell'U.E. diversa dall'italiano.
La verifica dei requisiti minimi per accedere al corso di laurea magistrale avviene mediante una procedura di selezione, con modalità definite con un apposito bando annuale della Facoltà.
Le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale.
Le modalità di verifica della personale preparazione sono stabilite dal regolamento didattico del corso di studio.Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di una tesi elaborata individualmente in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore in forma di progetto ossia di approfondimento analitico, anche teorico-critico, dei contenuti disciplinari specifici del corso di laurea magistrale affrontate nel corso degli studi o, anche, di carattere interdisciplinare, prevedendo, per il suo completamento, un riconoscimento di 12 CFU.
In particolare, le tesi di tipo progettuale dovranno avere carattere applicativo e di sperimentazione ed essere connotate da un chiaro impianto metodologico. Le tesi di carattere teorico dovranno riguardare temi inediti o specifici approfondimenti tematici inerenti agli ambiti disciplinari del corso di laurea specialistico.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il corso di laurea magistrale prepara un architetto capace di dialogare con le plurime professionalità operanti oggi nel campo edilizio, urbanistico, ambientale e del patrimonio culturale e, al tempo stesso, di occuparsi dello svolgimento, del coordinamento e della regia progettuale che sono propri della sua professionalità.
La preparazione offerta dal corso di laurea consente d'inserire i laureati in un ambito professionale che vede nella progettazione-costruzione il proprio centro di competenza, compreso il campo del restauro, della riqualificazione e del recupero del patrimonio edilizio e urbano.
Le attività cui è tendenzialmente destinato il laureato sono legate a:
• studi professionali, società ed enti di progettazione: per la progettazione architettonica, urbanistica e la direzione dei lavori di nuove costruzioni, per il rilievo, le indagini, la diagnostica sullo stato del patrimonio insediativo esistente;
• imprese di costruzioni: per la progettazione, il rilievo, le indagini tecniche e la conduzione di cantieri;
• enti di gestione del territorio (ministeri, regioni, enti locali, enti economici, enti di normazione): per progettazione, indagini e rilevamento delle strutture insediative nell'ambito di atti di pianificazione generali o attuativi (piani particolareggiati, programmi di recupero urbano e di sviluppo sostenibile ecc.) e per la gestione tecnico-amministrativa degli interventi;
• soprintendenze regionali per i beni e le attività culturali, soprintendenze per i beni ambientali e architettonici e soprintendenze archeologiche: per lo studio storico, il rilievo critico, le indagini, la diagnostica sul patrimonio architettonico e paesaggistico-ambientale e per progettazione e la gestione tecnico-amministrativa, compresa la direzione lavori, degli interventi;
• istituzioni, società e imprese operanti nel settore del controllo dell'impatto ambientale, anche tramite l'impiego dei sistemi di telerilevamento, di quelli informativi GIS e delle principali reti di monitoraggio.Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Gli sportelli SOrT sono presenti presso tutte le Facoltà e nel Palazzo delle segreterie (Città universitaria).
Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte.
Il SOrT gestisce l'organizzazione ed il coordinamento della manifestazione “Porte Aperte alla Sapienza”, consueto appuntamento dedicato agli immatricolandi. E’ un’occasione di incontro con i docenti delle Facoltà che aiutano gli studenti a scegliere consapevolmente il loro percorso formativo, in coerenza con le proprie attitudini ed aspirazioni e forniscono informazioni sui corsi di studio e le materie di insegnamento.
L’evento, che si tiene ogni anno nella terza settimana del mese di luglio, presso la Città universitaria, è aperto prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore e costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.).
Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sulle procedure amministrative sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi.
Contemporaneamente, presso l’Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell’Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell’approccio all’università e nel percorso formativo:
Progetto Un ponte tra scuola e università
Il Progetto “Un ponte tra scuola e Università” (per brevità chiamato “Progetto Ponte”) nasce con l’obiettivo di presentare i servizi offerti dalla Sapienza e l’esperienza universitaria degli studenti.
Il progetto si articola in tre iniziative:
• Professione Orientamento.
Incontro con i docenti delle Scuole Secondarie referenti per l’orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
• La Sapienza si presenta.
Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzate dai docenti della Sapienza agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti di attualità;
• La Sapienza degli studenti
Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e dell’esperienza universitaria da parte di studenti “mentore”.
Conosci Te stesso
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
Progetto Orientamento in rete
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L’iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di orientamento per l’accesso alle Facoltà a numero programmato dell’area medico-sanitaria, destinato agli studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l’esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo ateneo.
Il Corso di Studio in breve
Obiettivo specifico del corso di laurea magistrale, che soddisfa gli obiettivi formativi qualificanti della classe LM-4, è il raggiungimento di una peculiare sensibilità e capacità riferite alle modalità d'intervento sul patrimonio architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di qualità della nuova architettura, con speciale attenzione al rapporto con le preesistenze e con la città storica. Il corso di laurea magistrale proposto prevede, nei due anni di studio, l'ampliamento delle competenze, maturate nel precedente corso di laurea triennale, in termini specialistici: a) di capacità d'analisi storico-critica e storico-tecnica dell'architettura, intesa nel suo senso più ampio (dal singolo manufatto al paesaggio ed all'ambiente); b) di capacità d'intervento progettuale ed esecutivo, relativo tanto alla moderna produzione architettonica quanto al restauro e recupero dell'esistente; c) di specifiche conoscenze scientifiche, criticamente acquisite. Varietà curriculare Il curriculum del Corso di Laurea Magistrale è unico, orientato verso le tematiche legate agli interventi sul patrimonio architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di nuove architetture. Il profilo degli studi prevede un'integrazione fra discipline progettuali, discipline umanistiche e discipline tecnico-scientifiche.
REGOLAMENTO
DEL CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE IN ARCHITETTURA (RESTAURO) CLASSE LM-4
Obiettivi formativi
Il laureato magistrale sarà un professionista architetto in grado di programmare, coordinare ed eseguire le operazioni di modificazione o conservazione dell’ambiente fisico, naturale e antropizzato, dominando gli strumenti progettuali specifici dell’architettura e dell’ingegneria e quelli relativi alla fattibilità costruttiva di quanto ideato. In più avrà le competenze e le capacità necessarie per progettare e dirigere le diverse fasi degli interventi di costruzione del nuovo e di conservazione, restauro e riqualificazione dell’architettura storica e dell’edilizia diffusa, con speciale attenzione al rispetto delle qualità storiche, paesistiche e ambientali.
Tali prerogative saranno accompagnate e sostanziate da una piena conoscenza delle implicazioni storico-critiche, compositive e morfologiche, costruttive, tecniche, urbanistiche, normative, economico-gestionali e funzionali proprie di tali interventi.
Il curriculum del Corso di Laurea Magistrale è unico, orientato verso le tematiche legate alla progettazione di nuove architetture, con particolare attenzione al contesto e agli interventi sul patrimonio architettonico e ambientale.
Compito dei laureati in Architettura (Restauro) sarà di elaborare progetti e di coordinare specialisti ed operatori nel campo della progettazione contemporanea e in quello del restauro architettonico, del recupero edilizio, della riqualificazione e della tutela dei beni ambientali e, in generale, nell'ambito dell'intervento storicamente e tecnicamente consapevole sulle preesistenze.
Il corso di laurea magistrale proposto prevede, nei due anni di studio, l'ampliamento delle competenze, maturate nel precedente corso di laurea triennale, in termini specialistici:
a) di capacità d'analisi storico-critica e storico-tecnica dell'architettura, intesa nel suo senso più ampio (dal singolo manufatto al paesaggio e all'ambiente);
b) di capacità d'intervento progettuale ed esecutivo, tanto relativo alla moderna produzione architettonica quanto al restauro e al recupero dell'esistente;
c) di specifiche conoscenze scientifiche, criticamente acquisite.
I laureati avranno dunque una solida preparazione che permetterà loro di:
- conoscere approfonditamente la storia dell'architettura, dell'edilizia, dell'urbanistica, del restauro architettonico e delle altre attività di trasformazione dell'ambiente e del territorio attinenti alle professioni relative all'architettura e all'ingegneria edile-architettura, così come definite dalla direttiva 85/384/CEE e relative raccomandazioni;
- conoscere approfonditamente gli strumenti e le forme della rappresentazione;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici oltre che metodologico-operativi della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tali conoscenze per interpretare e descrivere problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- conoscere approfonditamente gli aspetti teorico scientifici, metodologici ed operativi dell'architettura e dell'edilizia, dell'urbanistica, della conservazione e del restauro architettonico, ed essere in grado di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
- avere conoscenze nel campo dell'organizzazione di imprese e aziende e dell'etica e della deontologia professionale;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Obiettivo specifico del corso di laurea magistrale, che soddisfa gli obiettivi formativi qualificanti della classe LM 4, è una peculiare attenzione alle modalità d'intervento sul patrimonio architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di qualità della nuova architettura, con speciale attenzione al rapporto con le preesistenze e con la città storica.
Quadro generale dell’offerta formativa
Le attività previste nel corso dei due anni sono articolate ed interrelate fra discipline caratterizzanti e affini ed integrative. Le prime saranno incentrate sulla capacità di lettura e interpretazione dei problemi attinenti all'architettura, all'urbanistica e, parallelamente, alle problematiche di conservazione e restauro del patrimonio edilizio esistente. Un'adeguata preparazione è prevista, in specie, nelle discipline della progettazione architettonica, dei metodi della storia dell'architettura, del rilievo, del progetto di conservazione e restauro, della tecnica delle costruzioni, della tecnologia dell'architettura, della fisica tecnica, e della gestione degli interventi di riqualificazione e di recupero edilizio e urbano e nei centri storici.
Per le discipline affini si punta sull'acquisizione di ulteriori conoscenze applicative nel campo della diagnostica, della conoscenza dei materiali, anche tradizionali, delle tecniche del restauro nonché della storia dell’architettura e della scienza e tecnica delle costruzioni.
Lo studente avrà la possibilità, tramite i crediti opzionali e la tesi di laurea, di personalizzare la propria formazione.
Il Regolamento didattico del corso di studio definirà, nel rispetto di limiti normativi, la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
La tabella riassume l’ordinamento del Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro), stabilito in ottemperanza a quanto previsto nel DM 270/04, con l’intervallo dei crediti previsti suddivisi per attività formative, ambiti disciplinari e settori scientifico-disciplinari.
Capacità professionali
I principali sbocchi occupazionali previsti dai corsi di laurea magistrale della classe sono:
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe sono in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e dell'ingegneria
edile-architettura, dell'urbanistica e del restauro architettonico e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva ed economica dell'opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione, modificazione o conservazione dell'ambiente fisico e del paesaggio, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea;
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe predispongono progetti di opere e ne dirigono la realizzazione nei campi dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica, del restauro architettonico ed, in generale, dell'ambiente urbano e paesaggistico coordinando a tali fini, ove necessario, altri laureati magistrali e operatori.
I laureati magistrali potranno svolgere, oltre alla libera professione, funzioni di elevata responsabilità, fra le altre, in istituzioni ed enti pubblici o privati (enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali e società di progettazione), operanti nei campi della costruzione e trasformazione e conservazione delle singole architetture, delle città e del territorio.
Per favorire la conoscenza del mondo del lavoro gli atenei organizzano attività esterne come tirocini e stages.
Il curriculum previsto dalla classe si conforma alla direttiva 85/384/CEE e relative raccomandazioni, prevedendo anche, fra le attività formative, attività applicative e di laboratorio per non meno di trenta crediti complessivi.
L'adempimento delle attività formative indispensabili, riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura UE, è requisito curricolare inderogabile per l'accesso ai corsi di laurea magistrale nel settore dell'Architettura e dell'Ingegneria edile-architettura.
Sbocchi professionali
Il Corso di Laurea Magistrale prepara un architetto capace di dialogare con le plurime professionalità operanti oggi nel campo edilizio, urbanistico, ambientale e del patrimonio culturale e, al tempo stesso, di occuparsi dello svolgimento, del coordinamento e della regia progettuale che sono propri della sua professionalità.
La preparazione offerta dal corso di laurea consente d'inserire i laureati in un ambito professionale che vede nella progettazione-costruzione il proprio centro di competenza, compreso il campo del restauro, della riqualificazione e del recupero del patrimonio edilizio e urbano.
Le attività cui è tendenzialmente destinato il laureato sono legate a:
- studi professionali, società ed enti di progettazione: per la progettazione architettonica, urbanistica, di restauro, per la direzione dei lavori di nuove costruzioni e di cantieri di conservazione e restauro, per il rilievo, le indagini, la diagnostica sullo stato del patrimonio insediativo esistente;
- imprese di costruzioni: per la progettazione, il rilievo, le indagini tecniche e la conduzione di cantieri di architettura nuova e di restauro;
- enti di gestione del territorio (ministeri, regioni, enti locali, enti economici, enti di normazione): per progettazione, indagini e rilevamento delle strutture insediative nell'ambito di atti di pianificazione generali o attuativi (piani particolareggiati, programmi di recupero urbano e di sviluppo sostenibile ecc.) e per la gestione tecnico-amministrativa degli interventi;
- direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici, soprintendenze per i beni architettonici e per il paesaggio, soprintendenze archeologiche: per lo studio storico, il rilievo critico, le indagini, la diagnostica sul patrimonio architettonico e paesaggistico-ambientale e per progettazione e la gestione
tecnico-amministrativa, compresa la direzione lavori, degli interventi;
- istituzioni, società e imprese operanti nel settore del controllo dell'impatto ambientale, anche tramite l'impiego dei sistemi di telerilevamento, di quelli informativi GIS e delle principali reti di monitoraggio.
Quadro generale dell’offerta formativa
Le attività previste nel corso dei due anni sono articolate ed interrelate fra discipline caratterizzanti e affini ed integrative. Le prime saranno incentrate sulla capacità di lettura e interpretazione dei problemi attinenti all'architettura, all'urbanistica e soprattutto alle problematiche di conservazione e restauro del patrimonio edilizio esistente. Un'adeguata preparazione è prevista, in specie, nelle discipline della progettazione architettonica, dei metodi della storia dell'architettura, del rilievo, del progetto di restauro, della tecnica delle costruzioni, della tecnologia dell'architettura, della fisica tecnica, e della gestione degli interventi di riqualificazione e di recupero edilizio e urbano nei centri storici.
Per le discipline affini si punta sull'acquisizione di ulteriori conoscenze applicative nel campo della diagnostica e delle materie tecniche del restauro. Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti.
Lo studente avrà la possibilità, tramite i crediti opzionali e la tesi di laurea, di personalizzare la propria formazione.
Il Regolamento didattico del corso di studio definirà, nel rispetto di limiti normativi, la quota dell'impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
Norme relative all'accesso
Per accedere al corso di laurea magistrale , sarà necessario aver conseguito la laurea nella classe L 17 (oppure nella classe 4 ex D.M. 509/1999) con prova di accesso a livello nazionale, anche nel rispetto dei percorsi formativi 3+2 con riconoscimento europeo e possedere i requisiti curriculari indispensabili, pari ai CFU minimi dei SSD per ogni ambito disciplinare così come previsto dalla tabella relativa alla Classe di laurea L-17 ex DM 270 nella ex classe 4 (attuale L-17) e raggiungere almeno 112 CFU nei gruppi di settori scientifico-disciplinari di seguito elencati, condizione essenziale per l'iscrizione alla laurea magistrale:
MAT/05 Analisi matematica, ICAR/08 Scienza delle costruzioni, ICAR/09 Tecnica delle costruzioni;
ING-IND/11 Fisica tecnica ambientale, ICAR/12 Tecnologia dell'architettura; ICAR/18 Storia dell'architettura, ICAR/21 Urbanistica;
ICAR/14 Composizione architettonica e urbana, ICAR/17 Disegno;
ICAR/19 Restauro, ICAR/22 Estimo, IUS/10 Diritto.
Inoltre debbono possedere una buona padronanza, in forma scritta e parlata, di una lingua dell'U.E. diversa dall'italiano.
La verifica dei requisiti minimi per accedere al corso di laurea magistrale avviene mediante una procedura di selezione, con modalità definite con un apposito bando annuale della Facoltà.
Le eventuali integrazioni curriculari in termini di CFU devono essere acquisiti prima della verifica della preparazione individuale.
Le modalità di verifica della personale preparazione sono stabilite dal regolamento didattico del corso di studio.
PARTE PRIMA
FINALITA’ E ORGANISMI Art. 1 – Finalità
1. Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro) U.E. (d’ora in poi detto Corso di Laurea Magistrale, CdL) afferisce alla classe LM – 4 con l’applicazione del DM 22 ottobre 2004, n. 270 (già 4/S Classe delle Lauree in Scienze dell’Architettura e dell’Ingegneria Edile, prevista dal DM 4 agosto 2000 e successivo DM 28 novembre 2000) e persegue un progetto formativo e culturale basato sull’integrazione delle differenti conoscenze umanistiche, tecniche ed artistiche per la formazione di una figura di progettista in grado di padroneggiare il processo conoscitivo, ideativo e realizzativo dell’architettura.
2. Il Corso di Laurea Magistrale si svolge nella Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma (d’ora in poi detta Facoltà) nell’ambito dell’area didattica ‘Scienze dell’Architettura e del Paesaggio’.
3. Il CdL fa riferimento ai Dipartimenti: Storia, Disegno e Restauro (dipartimento referente, Del. G. F. 16/01/2013), “Architettura e Progetto”, “Design, Tecnologia dell’Architettura, Territorio e Ambiente”, “Ingegneria Strutturale e Geotecnica”, “Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura”, con i contributi di altri dipartimenti per il completamento dell’offerta didattica.
4. Il presente Regolamento, in armonia con lo Statuto della Sapienza e con il Regolamento Didattico dell’Area Scienze dell’Architettura e del Paesaggio, disciplina l’organizzazione del Corso di Laurea per quanto non definito dai predetti strumenti normativi.
5. L’ordinamento didattico, con gli obiettivi formativi e il quadro generale delle attività formative è approvato dalla Giunta di Facoltà e, successivamente, dal
Senato Accademico e dal Consiglio Universitario Nazionale. Art. 2 - Organi del Corso di Laurea Magistrale
1. Sono Organi del CdS:
- il Consiglio di Corso di Laurea;
- il Coordinatore del Corso di Studio;
- il Comitato di Coordinamento del Corso di Studio;
- la Commissione Didattica del Corso di Studio;
- la Commissione Qualità del Corso di Studio;
- eventuali altre commissioni straordinarie come, ad esempio, quelle deputate all’orientamento e al tutorato, all’organizzazione dei tirocini e degli stages, ecc.
2. Il Consiglio di Corso di Studio è costituito da tutti i docenti afferenti per i compiti didattici del Corso di Studio, da una rappresentanza di studenti pari al
15% dei docenti, nonché dal personale di ruolo equiparato ai sensi del D.P.R. 382/80 e della Legge 341/90, che svolgano corsi per supplenza o affidamento all'interno del Corso di Studio e da quanti ricoprono per contratto corsi d’insegnamento.
Il Consiglio di Corso di Studio esercita un’attività deliberante per i compiti di pertinenza del Corso di Studio. I docenti a contratto incaricati di svolgere attività di formazione in corsi o in moduli didattici, partecipano al Consiglio senza diritto di voto.
3. Il Coordinatore del Corso di Studio viene eletto dai componenti del Consiglio di CdS come definiti nell’art. 9. c. 1 del Regolamento dell’Area didattica.
Il Coordinatore convoca le riunioni della Commissione Didattica del Corso di Studio e/o del Consiglio di Corso di Studio su Ordini del Giorno di pertinenza del Corso di Studio. Il Coordinatore si raccorda al Presidente d’Area Didattica, al Comitato di Coordinamento d’Area e al Consiglio d’Area didattica e dura in carica tre anni, con la possibilità di un solo rinnovo consecutivo. Il Coordinatore può avvalersi di Commissioni specifiche.
4. Il Comitato di Coordinamento è costituito da sei membri dei quali tre membri di diritto e tre membri eletti. Sono membri di diritto il Coordinatore, il Responsabile del Comitato di Coordinamento e il Responsabile degli gruppi di lavoro attivati (Commissioni o Comitati), nominati dal Coordinatore tra i docenti strutturati del Consiglio. I tre membri eletti vengono eletti tra i docenti strutturati titolari di un insegnamento nel Consiglio del Corso di Laurea, su proposta del Coordinatore. Il Segretario, viene scelto dal Coordinatore nel Consiglio del Corso di Laurea, tra il professore associato o il ricercatore più giovane in ruolo e, a parità di anzianità, più giovane di età tra i membri del Comitato.
5. Il Coordinatore del Corso di Laurea e i membri del Comitato vengono eletti, a scrutinio segreto, tra i docenti di ruolo che compongono il Consiglio dai docenti che esercitano il diritto di voto. L’elezione è ratificata dal la Giunta di Facoltà. Il Coordinatore e i membri del Comitato durano in carica per un periodo non superiore a tre anni, e possono essere rieletti non più di una volta consecutiva. L’elezione del Coordinatore avviene a maggioranza assoluta in prima convocazione e a maggioranza relativa nelle convocazioni successive. I membri del Comitato sono eletti a maggioranza. Le elezioni devono essere indette a cura del professore ordinario più anziano in grado, e a parità di grado dal più anziano di età (Decano), trenta giorni prima della scadenza del mandato. Le elezioni sono valide se vi ha partecipato la maggioranza assoluta degli aventi diritto.
6. In particolare spettano al Coordinatore i compiti di:
a) di convocare il Consiglio predisponendo l’ordine del giorno, dirigere, moderare la discussione, dirigere, moderare la discussione e garantire l’osservanza del Regolamento;
b) convocare il Comitato di Coordinamento;
c) sovrintendere e coordinare le altre attività del Corso di Laurea. In particolare proporre – in accordo con il Dipartimento referente e gli i Dipartimento/i coinvolto/i e l’Area didattica di Scienze dell’Architettura e del Paesaggio – le coperture didattiche dei singoli insegnamenti;
d) curare l’esecuzione delle delibere, vigilare sul rispetto di quanto deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea e dalla Facoltà, provvedere alla redazione dei verbali curandone l’inoltro agli organi accademici competenti;
e) In caso di assenza o di impedimento, il Coordinatore è sostituito dal Decano. Se l’impedimento si protrae per più di sei mesi vengono indette nuove elezioni.
7. I Consigli assicurano la qualità delle attività formative, formulano proposte relative all’ordinamento e individuano annualmente i docenti, tenuto conto dei requisiti necessari alla sostenibilità dell’offerta formativa, che ricoprono i singoli insegnamenti del Corso di Laurea, in accordo con l’Area didattica.
8. Per l’elezione del Coordinatore del Corso di Laurea, esercitano diritto di voto tra i membri del Consiglio tutti i professori di ruolo e fuori ruolo, professori incaricati stabilizzati, ricercatori, personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente e la rappresentanza degli studenti iscritti al Corso di Laurea.
9. Per tutte le altre questioni di competenza del Consiglio del Corso di Laurea, esercitano diritto di voto tutti i professori di ruolo e fuori ruolo, i professori incaricati stabilizzati, i ricercatori, il personale di ruolo equiparato ai sensi della normativa vigente e la rappresentanza degli studenti iscritti al corso di Laurea. Partecipano al dibattito del Consiglio del Corso di Laurea, senza diritto di voto, quanti ricoprano per contratto corsi di insegnamento afferenti al Corso di Laurea, nonché la rappresentanza del personale tecnico-amministrativo e dei collaboratori ed esperti.
10. Per la validità delle sedute del Consiglio del Corso di Laurea è necessaria la presenza della maggioranza dei convocati con diritto di voto. Nel computo, per determinare la maggioranza, non si tiene conto di coloro che hanno giustificato validamente l'assenza mentre si tiene conto dei professori fuori ruolo
soltanto se sono presenti. In ogni caso, nessuna seduta di Consiglio di Laurea è valida qualora non sia presente il Coordinatore o il Decano che ne fa le veci.
11. Il Comitato di Coordinamento coadiuva il Coordinatore in tutte le operazioni di ricognizione e di monitoraggio sulla didattica, di analisi delle pratiche studenti incluse quelle di riconoscimento crediti e altre attività formative, e di predisposizione di differenti organizzazioni culturali e didattiche da tradurre in proposte o delibere che saranno sottoposte prima all’approvazione del Consiglio del Corso di Laurea poi alla delibera della Facoltà.
12. Istruisce, inoltre, le pratiche relative ai commi c) d) e) del precedente punto 6. In particolare si dovrà occupare di stabilire modalità e criteri operativi relativi alla didattica , al riconoscimento delle attività formative e ai tirocini; istruire delibere, proporre eventuali modifiche di manifesto, di ordinamento o di regolamento da sottoporre all'approvazione del Consiglio; gestire il sito web del Corso di Laurea; proporre e organizzare seminari e altre attività culturali.
13. Il Comitato di Coordinamento ha anche il compito di coadiuvare il Coordinatore, in particolare, nel proporre modifiche al presente Regolamento per l’approvazione del Corso di Laurea.
14. Il Gruppo di lavoro eventualmente attivato ai fini dell’organizzazione dei Tirocini e degli Stage del Corso di Laurea ha il compito di promuovere la connessione tra formazione e mondo del lavoro pubblico e privato organizzando le modalità di svolgimento di tirocini e stage. Il Gruppo di lavoro finalizzato all’organizzazione dei Tirocini e degli Stage del Corso di Laurea è costituito da tre docenti di ruolo o a contratto facenti parte del Consiglio del Corso di Laurea nominati da tutti i membri del Consiglio di Corso di Laurea e dura in carica tre anni; per cessazione dal ruolo o per rinuncia, si procede a nuova elezione.
15. Il Gruppo di lavoro eventualmente attivato ai fini dell’Orientamento e al Tutorato del Corso di Laurea, ha il compito organizzare e diffondere informazioni sui percorsi formativi, sul funzionamento dei servizi per gli studenti, di favorire la loro partecipazione attiva alle attività accademiche e di definire i criteri e le modalità di Tutorato.
Il Gruppo di lavoro finalizzato all’Orientamento e al Tutorato del Corso di Laurea è costituito da tre docenti del Consiglio del Corso di Laurea nominati da tutti i membri del Consiglio del Corso di Laurea e dura in carica tre anni; per cessazione dal ruolo o per rinuncia, si procede a nuova elezione. Nell’attività di Tutorato con obiettivi didattici i docenti del Gruppo di lavoro possono essere coadiuvati da qualificati collaboratori.
Art. 3 Competenze specifiche del Consiglio del Corso di Laurea
1. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea coadiuvato dagli organismi specificamente proposti (art. 2 del presente Regolamento) predispone delibere da sottoporre all’approvazione dell’Area didattica, del Dipartimento referente e dei Dipartimenti associati e della Facoltà, sui seguenti argomenti:
a) i programmi d’insegnamento (nel rispetto delle propedeuticità stabilite nella seconda parte del presente regolamento), predisposti dalla Commissione didattica e dell’offerta formativa di Facoltà;
b) la sperimentazione di nuove modalità didattiche, nei limiti della legislazione vigente, e la proposizione delle tipologie di altre attività formative e di tirocinio, cui associare crediti;
c) la sperimentazione di modalità organizzative delle attività didattiche orientate all’innovazione e al miglioramento qualitativo;
d) il Regolamento specifico del Corso di Laurea;
e) il Manifesto annuale del Corso di Laurea;
f) la relazione sull’attività didattica del Corso di Laurea, con la valutazione dei risultati della didattica, dell’organizzazione e della funzionalità dei servizi didattici;
sottopone inoltre proposte e pareri in merito a:
• attivazione di insegnamenti previsti dall’Ordinamento didattico;
• attribuzione degli incarichi didattici, d’intesa con gli interessati, ai professori, assistenti e ricercatori;
• assegnazione dei corsi vacanti per affidamenti e supplenze, e designazione di studiosi ed esperti per affidamenti di contratti;
• miglioramento, potenziamento e attivazione di servizi didattici;
• modifiche statutarie al Regolamento del Corso di Laurea.
2. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea coadiuvato dagli organismi (art. 2 del presente Regolamento) specificamente preposti al monitoraggio e al coordinamento della didattica, alle varie istruttorie e alle nuove configurazione culturali didattiche, predisporre e deliberare:
a) la definizione dei Regolamenti didattici specifici del Corso di Laurea che costituiscono la seconda parte del presente Regolamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle norme dello Statuto, del Regolamento didattico di Ateneo, del Regolamento della Facoltà e del presente Regolamento;
b) il coordinamento dei programmi dei corsi di insegnamento dei docenti, la loro articolazione nei contenuti, in particolare per quanto attiene gli obiettivi e le finalità formative, l’articolazione dell’attività didattica e l’organizzazione delle prove d’esame;
c) il monitoraggio dei programmi dei Corsi di insegnamento dei docenti e procedure concordate nell’ambito del processo di mantenimento e ottimizzazione della Qualità;
d) la predisposizione e la diffusione annuale, entro la data d’inizio delle lezioni del nuovo Anno Accademico, della Guida bilingue al Corso di Laurea, contenente oltre all’Ordinamento vigente, al Regolamento didattico e ai contenuti previsti per il Manifesto, i programmi e i curricula dei docenti, le iniziativi culturali, le iniziative formative e quelle relative ai tirocini e agli stage, intraprese;
e) la predisposizione e la diffusione (anche attraverso lo spazio Internet, dedicato al Corso di Laurea) delle informazioni relative all’attività formativa, ai procedimenti organizzativi e alla programmazione degli orari delle lezioni, dei calendari di esame e delle altre prove di verifica, nonché degli orari di ricevimento dei docenti;
f) la verifica e l’approvazione dei piani di studio individuali degli studenti, delle domande di tesi e delle pratiche relative agli studenti;
g) la delibera in merito ai riconoscimenti e alle convalide, istruiti dalla Commissione didattica del Corso di Laurea, secondo le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di Laurea (seconda parte del presente Regolamento), degli esami e dei crediti didattici conseguiti dagli studenti in altri Corsi di Studio o in altre Facoltà italiane ed estere o relativamente ad altre attività formative certificate.
3. Spetta al Consiglio del Corso di Laurea il pieno rispetto degli adempimenti e delle procedure riguardanti il Corso di Laurea in tutte le sue espressioni, segnalati come indispensabili e urgenti in riferimento a quanto stabilito dai Regolamenti di Ateneo, dalla normativa nazionale o da eventuali richieste, modifiche ed integrazioni che dovessero intervenire in ambito di Ateneo e nazionale.
Art. 4 Modalità di funzionamento del Consiglio del Corso di Laurea
1. Il Consiglio del Corso di Laurea è convocato ordinariamente ogni tre mesi e, straordinariamente, quando occorre. Può anche essere convocato su richiesta motivata di almeno un quinto dei consiglieri. La convocazione dei consiglieri deve essere fatta con avviso scritto almeno otto giorni prima della data della seduta, salvo casi di comprovata urgenza, tramite convocazione e-mail o fax.
2. Le presenze alle sedute del Consiglio del Corso di Laurea sono registrate all’inizio di ciascuna seduta distintamente tra gli aventi diritto al voto e gli altri consiglieri.
4. Nelle sedute del Consiglio del Corso di Laurea, il Coordinatore apre la discussione sugli argomenti in oggetto e sulle proposte di delibere, oppure può delegare un relatore a farlo in sua vece. Il Segretario prende l’ordine delle iscrizioni a parlare e, su tale base, il Coordinatore dà la parola. Il Coordinatore può, tenuto conto della discussione, proporre la chiusura delle iscrizioni a parlare, fissare un limite di tempo per ogni intervento sullo stesso tema e impedire di ridiscutere su argomenti già deliberati. Può chiedere al Consiglio di invertire l’ordine del giorno o di inserire argomenti particolarmente urgenti non previsti nell’ordine del giorno (quest’ultima proposta può essere anche fatta da almeno dieci consiglieri, ma va approvata dal Consiglio del Corso di Laurea).
5. Le mozioni d’ordine, cioè i richiami al Regolamento, al modo di condurre la discussione, all’ordine del giorno e alla priorità di una votazione, hanno la
precedenza e fanno sospendere la discussione sull’argomento in atto. A seguito possono parlare solo un oratore in favore ed uno contrario.
6. I consiglieri che intervengono nella discussione possono presentare emendamenti scritti alle proposte di delibere ed illustrarli. Non possono, sotto qualsiasi forma, essere proposti emendamenti a deliberazioni già prese dal Consiglio del Corso di Laurea.
7. Le deliberazioni sono prese a maggioranza degli aventi diritto; in caso di parità prevale il voto del Coordinatore. Nessuno può prendere parte al voto su questioni che lo riguardano personalmente o che riguardino suoi parenti o affini entro il quarto grado.
8. La votazione avviene di norma in modo palese e si effettua per alzata di mano. Se il Coordinatore reputa dubbio il risultato può procedere ad una votazione per appello nominale.
9. Alle votazioni per appello nominale o per scrutinio segreto, si procede nei casi previsti dalle leggi o dai Regolamenti. Si vota per appello nominale o a scrutinio segreto anche su richiesta del Coordinatore o di almeno dieci consiglieri.
10. Il verbale di ogni seduta è depositato in visione dei consiglieri presso la segreteria del Consiglio di Corso di Laurea almeno cinque giorni prima della seduta di approvazione e, comunque, non oltre due mesi dalla data cui si riferisce. Le eventuali correzioni al verbale devono essere presentate per iscritto al Coordinatore e messe in discussione prioritariamente rispetto agli altri punti all’ordine del giorno.
PARTE SECONDA NORME SPECIFICHE
Art. 1 - Percorsi formativi
1. Il Corso di Laurea magistrale in Architettura (Restauro) è organizzato in un unico percorso formativo che si conclude con una Laurea Magistrale.
Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro) (AR), costituisce la naturale prosecuzione della Laurea triennale Scienze dell'Architettura e della Città; articolato secondo le disposizioni del DM 509/99, ha ottenuto il riconoscimento europeo nel 2007. L'emanazione del DM 270/2004, con la definizione dei requisiti circa il numero massimo di esami e il numero minimo di crediti formativi per le attività di base, caratterizzanti, affini e integrative, ha comportato la necessità di un adeguamento dell'ordinamento con ricalibratura in alcuni settori scientifico disciplinari, senza però modificare la struttura fondamentale del Corso. Essa soddisfa gli obiettivi formativi qualificanti della classe LM-4, con peculiare attenzione alle modalità d'intervento sul patrimonio architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di qualità della nuova architettura. L'adeguamento ha comportato limitate modifiche nei crediti attribuiti ai diversi settori disciplinari Riguardo ai criteri seguiti per la trasformazione del corso si rimanda al Manifesto 2011-2012.
Relativamente alla titolazione, si precisa che il corso di Laurea magistrale ha ottenuto il riconoscimento europeo (comunicazione del MIUR prot. N. 1647 del
12 luglio 2007) con la denominazione "Architettura (Restauro)" espressamente richiesta con le parentesi dalla Commissione europea.
2. Ad 1 CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente, fra attività in aula e studio individuale, ripartite in egual misura.
3. Il percorso di studi prevede un limitato numero di CFU acquisibili frequentando le materie a scelta offerte dalla Facoltà o dalle altre Facoltà dell’Ateneo; conseguentemente non è richiesta la presentazione di piani di studio individuali. È richiesta la comunicazione della materia opzionale scelta nel caso non rientri fra quelle offerte dalla Facoltà, al fine di una valutazione di congruenza con il percorso formativo da parte della Commissione Didattica del Corso di Laurea Magistrale.
Art. 2 - Elenco degli insegnamenti
1. Le attività formative proposte dal Corso di Laurea in Architettura (Restauro), l’elenco degli insegnamenti per anno di corso, la loro organizzazione in insegnamenti integrati, i CFU assegnati a ciascuna attività formativa e gli obiettivi formativi delle singole discipline sono riportati nelle tabelle nell’Allegato al presente Regolamento.
2. Le attività formative realmente attivate ed ogni eventuale ulteriore aggiornamento nell’Allegato, sono resi noti annualmente attraverso:
• la banca dati dell’offerta formativa del Ministero;
• il Manifesto degli studi della Facoltà di Architettura (sede amministrativa del Corso);
• il sito internet della Facoltà.
Art. 3 - Crediti assegnati agli insegnamenti ed eventuali propedeuticità
1. I crediti formativi assegnati ai diversi insegnamenti del Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro), sono riportati nelle tabelle nell’Allegato al presente Regolamento.
2. È richiesto il rispetto della seguente propedeuticità:
non si può sostenere l’esame di ‘Progettazione architettonica 2’ se non si è superato l’esame di ‘Progettazione architettonica 1’ Art. 4 - Attività a scelta dello studente
1. Lo studente potrà scegliere, nell’ambito degli insegnamenti attivati nella Sapienza, un numero di crediti pari a 8.
2. Lo studente potrà scegliere fra gli insegnamenti di altri Corsi di Laurea e Laurea Magistrale, attivati nella Facoltà, che presentino declaratorie diverse da quelle degli insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro).
3. In alternativa lo studente può optare per uno degli insegnamenti Fondamentali opzionali (C) attivati nel Corso di Laurea magistrale A ( R ); in tal caso i due crediti mancanti potranno essere conseguiti con uno dei laboratori di approfondimento (dovranno, comunque, essere conseguiti crediti per le altre attività formative).
4. Nel caso lo studente scelga insegnamenti opzionali non attivati presso la Facoltà, deve presentare motivata richiesta alla Commissione Didattica che ne valuterà la coerenza con il percorso formativo.
Art. 5 - Trasferimento da altri corsi di studio
1. L’accesso al Corso di Laurea Magistrale è regolato da numero programmato, su contingente nazionale.
2. L’accesso comporta quindi il superamento di una prova d’ammissione, secondo le modalità e nei tempi previsti dalla normativa in vigore, se non già sostenuta per l’ammissione nella medesima Classe di Laurea presso il Corso di provenienza.
Art. 6 - Organizzazione della didattica e modalità di verifica della preparazione
1. L’attività didattica è di tipo convenzionale e sarà svolta con lezioni, laboratori, seminari specialistici e prove in itinere. Le attività formative sono articolate in corsi monodisciplinari, corsi integrati composti di più unità didattiche di uno o più settori scientifico disciplinari e in laboratori.
2. L’attività didattica degli insegnamenti è normalmente organizzata secondo l’ordinamento semestrale.
3. Il Corso di Laurea Magistrale prevede annualmente la ripartizione in più insegnamenti paralleli di ogni singola attività formativa prevista nel percorso formativo in base al numero di iscritti, al fine di garantire una maggiore efficienza. In particolare viene contenuto entro un massimo di circa 80 unità il numero degli studenti iscritti ai laboratori, tenendo conto del loro carattere applicativo e progettuale.
4. L’esame o idoneità accerta il raggiungimento degli obiettivi dell’attività formativa definiti nel Manifesto degli Studi.
5. Per i laboratori didattici e corsi con moduli integrati e coordinati, che devono essere frequentati come un unico insegnamento, i docenti titolari degli insegnamenti o moduli partecipano alla valutazione collegiale complessiva del profitto dello studente, con modalità stabilite dai docenti stessi. Resta inteso
che la verifica, consistendo nella sintesi dei giudizi dati dai singoli docenti delle unità didattiche partecipanti al corso integrato, deve in ogni caso espletarsi come un esame unitario e contemporaneo.
6. Le prove possono articolarsi in più momenti di valutazione o giudizi parziali.
7. Le commissioni di esame sono nominate dal Preside della Facoltà e devono essere composte da almeno tre componenti, di cui almeno uno di ruolo. I cultori della materia entrano a far parte della Commissione su proposta motivata del docente titolare dell’insegnamento approvata in Consiglio di Facoltà. La nomina ha validità per un anno accademico.
8. Le commissioni dispongono di trenta punti per la valutazione del profitto. L’esame è superato con la votazione di diciotto trentesimi. La lode può essere concessa all’unanimità dei commissari presenti.
9. Tutte le attività formative (corsi, laboratori o corsi integrati) incluse nell’elenco dell’Allegato comportano un voto finale, salvo la prova di idoneità della lingua straniera e le altre attività formative di cui all’articolo 10 comma 5 lett. D ex DM 270/04.
Art. 7- Altre attività formative
1. Per gli studenti immatricolati, con iscrizione al primo anno, a partire dall’A.A. 2009-10, le regole per l’acquisizione di 2 CFU relativi alle altre attività formative sono stabilite in relazione alla seguente offerta formativa (a scelta, fra le lettere a, b, c):
a. tirocinio attivato dalla Facoltà;
b. approfondimenti pratici di Facoltà;
c. workshop, seminari, corsi istituzionali (maturazione di CFU o strutturati dalla Facoltà o conseguiti e certificati da Istituzioni e Università italiane ed estere, di cui può essere richiesto il riconoscimento).
2. Per il riconoscimento dei crediti previsti, saranno ammessi gli attestati per l’acquisizione di abilità informatiche, la conoscenza di una seconda lingua, partecipazione a stage o tirocini o altre attività formative dettagliatamente descritte e corredate di attestazioni che certifichino un impegno minimo di 50 ore.
Art. 8 – Prova finale
1. La tesi di laurea è un elaborato originale realizzato individualmente su temi scientifici e culturali concordati col relatore ed attinente, per contenuti e metodi al corso di laurea.
2. Essa può esser parte di un lavoro più ampio realizzato in gruppo e presentato in comune da più laureandi purché l’elaborazione individuale ne costituisca una parte compiuta, significativa e distinguibile tanto da consentirne una valutazione a sé stante.
3. La tesi di laurea deve essere seguita da almeno un relatore o da più relatori, nel caso il lavoro sia interdisciplinare o riguardi una molteplicità di temi.
4. È consentita la collaborazione di esperti esterni in veste di correlatori.
5. La tesi potrà anche prendere avvio e svilupparsi nell’ambito delle attività di uno dei corsi previsti al secondo anno, prevedendosi per il suo completamento il riconoscimento di 12 CFU.
6. Per le questioni relative alle modalità di ammissione e alla composizione della Commissione di Laurea si rimanda al Regolamento di Facoltà. Art. 9 – Regole di passaggio tra anni successivi
1. Lo studente potrà iscriversi al secondo anno se avrà acquisito almeno le firme di presenza al Laboratorio di Progettazione architettonica I. Art. 10 – Modalità di frequenza
1. La frequenza alle attività didattiche stabilite dall’Ordinamento, essendo ritenuta necessaria per un proficuo svolgimento del processo formativo, è fortemente consigliata ma è obbligatoria per i soli insegnamenti di Laboratorio. I responsabili dei corsi attuano appropriati meccanismi di verifica della frequenza.
2. In aderenza alle indicazioni del Regolamento di Ateneo sui contratti agli studenti part-time, la frequenza alle attività didattiche sarà regolata in base al tipo di contratto prescelto dallo studente part-time richiedente, sempre che il piano di studi ridotto da lui prescelto sia stato preventivamente approvato dal Consiglio del Corso di Laurea Magistrale e con gli stessi obblighi richiamati nel precedente comma.
Art. 11 – Modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Facoltà o Atenei
1. Per quanto attiene alle corrispondenze e modalità di riconoscimento di esami sostenuti nei diversi Corsi di Laurea della Facoltà di Architettura, nell’ambito dei precedenti Ordinamenti, relativamente al passaggio al Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro) – Ordinamento ex DM 270/04 – la Commissione Didattica elabora le modalità di conversione delle singole discipline, sottoponendole all’approvazione del Consiglio di Corso di Laurea, della Commissione didattica del CdS prima dell’inizio delle iscrizioni.
2. I moduli che contengono le corrispondenze stabilite e approvate, predisposti per la richiesta di riconoscimento degli esami sostenuti, saranno reperibili sul sito internet della Facoltà (www.architettura.it)
3. Le modalità di riconoscimento dei crediti acquisiti in altre Università sono stabilite dalla Commissione Didattica e fanno riferimento a quanto previsto dal regolamento Didattico di Ateneo e alla normativa vigente.
4. Per il riconoscimento dei crediti già maturati, si cercherà comunque di assicurare il riconoscimento del maggior numero possibile di CFU attraverso una valutazione attenta dei percorsi formativi di provenienza.
Art. 12 – Prove integrative
1. La Commissione Didattica del Corso di Laurea Magistrale può richiedere eventuali prove integrative per esami già sostenuti, qualora i contenuti culturali siano ritenuti obsoleti nel caso siano trascorsi più di 6 anni dal loro sostenimento.
Art. 13 – Orientamento e Tutorato
1. Il tutorato è finalizzato ad orientare ed assistere gli studenti lungo tutto il corso degli studi, a renderli attivamente partecipi del processo formativo, a rimuovere gli ostacoli ad una proficua frequenza ai corsi, anche attraverso iniziative rapportate alla necessità, alle attitudini ed alle esigenze dei singoli.
2. Le attività di tutorato sono svolte dai docenti secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Cds assicurando la continuità, durante l’intero percorso formativo, del rapporto tra il docente di riferimento e lo studente.
Art. 14 – Personale docente
1. L’elenco dei docenti, comprensivo della qualifica e del settore scientifico disciplinare di appartenenza, è riportato nell’Allegato al presente Regolamento.
2. I docenti di ruolo coprono gli insegnamenti relativi al settore scientifico disciplinare di appartenenza o affine, nel rispetto del numero minimo di crediti previsto nell’ art.1, comma 9, dei DD.MM, 16 marzo 2007.
Art. 15 – Applicazione del Regolamento
1. Il presente Regolamento si applica a tutti gli studenti immatricolati al Corso di Laurea magistrale a partire dall’anno accademico 2015-16 ed ha validità sino all’emanazione del successivo Regolamento.
2. Eventuali problematiche interpretative o applicative derivanti dalla successione dei Regolamenti nel tempo saranno oggetto di specifico esame da parte del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale.
3. Per tutto quanto non già previsto nel presente Regolamento e che riguarda lo svolgimento dell’attività didattica, non riservato alla competenza dell’Università, si rimanda al Regolamento Didattico dell’Area didattica.
Art. 16 – Norme transitorie
1. Il presente Regolamento si può estendere a tutti gli iscritti in corso nell’anno accademico 2015-16, indipendentemente dall’anno di immatricolazione.
2. Per tutti gli studenti in corso a cui si applica il presente Regolamento verrà garantita, tramite modalità stabilite dalla Commissione Didattica del Corso di Laurea ed approvate dalla Commissione didattica di Facoltà e dal Consiglio di Facoltà, la conservazione del numero di crediti già acquisiti fino all’anno accademico 2014-15.
3. Gli studenti che, nell’anno di prima applicazione del presente Regolamento, saranno nella condizione di fuori corso, potranno iscriversi all’ultimo anno di Corso secondo il nuovo Ordinamento, non più come fuori corso. Ad essi sarà garantita la conservazione del numero di crediti già acquisiti fino all’anno accademico 2013-14.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1007299 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I - LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si pone come obiettivo didattico quello di realizzare, nel processo formativo degli studenti, un'esperienza conoscitiva articolata e complessiva nella quale convergano tutte le componenti del processo disciplinare che si armonizzano nel fare architettonico. Oltre ai necessari approfondimenti di tipi morfologico, tecnologico, costruttivo e tipologico, il corso si propone di tenere conto dei dati provenienti dai contesti urbani e, con essi, dall'edilizia storica dei centri storici. Verranno perciò analizzati ed assunti come temi di progettazione casi di studio preferibilmente localizzati nel tessuto urbano.
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10
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ICAR/14
|
125
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1007348 -
STRUMENTI E METODI DELLA RICERCA STORICA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire allo studente le basi della metodologia della ricerca bibliografica, archivistica e diretta delle 'fonti', scritte ma anche edilizie, per ricostruire la storia delle fasi architettoniche di singole opere o di spazi urbani, finalizzata anche alla tutela del patrimonio storico architettonico.
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8
|
ICAR/18
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
98733 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI ANTICHE E MODERNE
(obiettivi)
Obiettivo essenziale del Corso è di porre gli studenti in condizione di conoscere e saper interpretare il comportamento meccanico delle costruzioni esistenti (antiche e moderne) e dei relativi materiali a fronte di sollecitazioni gravitazionali e sismiche.Altresì il Corso fornisce le conoscenze per la valutazione dell’adeguatezza strutturale e degli interventi di rinforzo rispettando i principi del restauro.
|
8
|
ICAR/09
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1035657 -
RILIEVO DELL'ARCHITETTURA
(obiettivi)
Il corso fornisce allo studente le basi conoscitive e critiche avanzate sul ruolo del rilievo, nel processo di conoscenza dell'ambiente e dell'architettura e ne evidenzia gli aspetti interpretativi, posti a confronto con la rappresentazione progettuale, con la 'lettura' dell'edilizia storica, con la mappatura dei materiali costitutivi e delle forme di degrado macroscopico per la valutazione dello stato di conservazione delle strutture architettoniche. Fa espresso riferimento anche alle più aggiornate tecnologie di rilevamento automatico e georeferenziato.
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8
|
ICAR/17
|
100
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
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Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1044091 -
CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI E IMPIANTI
(obiettivi)
Esame integrato di Consolidamento degli edifici storici e Impianti negli edificiIl corso si propone di far maturare la capacità di progettare il recupero strutturale e funzionale degli edifici storici e moderni affrontando i temi della sicurezza strutturale e dell’impiantistica con l’obiettivo della conservazione e la valorizzazione delle capacità preesistenti
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|
-
IMPIANTI NEGLI EDIFICI
(obiettivi)
Il Corso ha come obiettivo quello di inquadrare il ruolo degli impianti di climatizzazione, elettrici, acustici, di illuminazione e ad energie rinnovabili negli edifici, in termini di progettazione di massima, di installazione e di manutenzione.In particolare verranno affrontati gli aspetti impiantistici peculiari, oltre che dell’edilizia residenziale, degli edifici storici, dei musei e degli ospedali.
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6
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ING-IND/11
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI
(obiettivi)
Questa parte del corso si propone di sviluppare nell’allievo la conoscenza critica per la formulazione del giudizio sullo stato di salute strutturale di una costruzione esistente e, successivamente, per l’individuazione degli eventuali opportuni interventi di consolidamento, calibrati nel rispetto di tutte le limitazioni costituenti le “condizioni al contorno” del problema.
|
6
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ICAR/19
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
Gruppo opzionale:
Esami Opzionali - (visualizza)
|
6
|
|
|
|
|
|
|
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1035661 -
TEORIA E TECNICA DEL RESTAURO
(obiettivi)
Obiettivo del corso è di porre lo studente in condizione di conoscere e sapere utilizzare i diversi materiali e le tecniche per gli interventi manutentivi e di restauro sui manufatti storici. Il corso si svolge alternando, nell'ambito del laboratorio, lezioni teoriche sugli argomenti in programma, applicazioni pratiche e progettazione assistita. Sono previste anche visite ai cantieri.
|
6
|
ICAR/19
|
75
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
1044097 -
COMPORTAMENTO DEI MATERIALI MURARI
|
Erogato in altro semestre o anno
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1010835 -
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
|
Erogato in altro semestre o anno
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1044105 -
PRINCIPI DI TUTELA DEL PAESAGGIO
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Erogato in altro semestre o anno
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1025929 -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DI RESTAURO
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Erogato in altro semestre o anno
|
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1044057 -
PROGETTAZIONE TECNOLOGICA PER LA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorico-metodologici necessari ad impostare e sviluppare un appropriato intervento di recupero rivolto per lo più adarchitetture del secolo XX. Nel corso, articolato in lezioni ed esercitazioni, sono affrontate le tematiche legate alla manutenzione e al recupero edilizio, conparticolare riguardo: a) al rilievo delle preesistenze; b) al progetto e all'organizzazione dei lavori; c) alla tipologia delle imprese di diversa specializzazione; d)alle tecniche esecutive delle varie fasi (strutture, coperture, intonaci, protezione dall'umidità, isolamento termico, impianti di riscaldamento, impianti elettrici, impianti sanitari ecc.).
|
8
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ICAR/12
|
100
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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L'esame di 10 CFU dovrà essere verbalizzato alla fine del secondo semestre del secondo anno. 1035673 -
RESTAURO DEI MONUMENTI - LABORATORIO
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Erogato in altro semestre o anno
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1035683 -
RIQUALIFICAZIONE URBANA E LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI
(obiettivi)
Esame integrato di Recupero e riqualificazione urbana
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RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE URBANA - LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione di un processo di pianificazione finalizzato alla riqualificazione della città esistente, con particolare riferimento a contesti periferici degradati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Ciò, sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante la scelta di quegli strumenti innovativi la cui flessibilità garantisce l’innescarsi di processi virtuosi di recupero e riqualificazione attraverso il coinvolgimento di soggetti e operatori privati negli interventi di interesse pubblico.
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8
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ICAR/21
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100
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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LEGISLAZIONE URBANISTICA E DEI BENI CULTURALI
(obiettivi)
Assumendo come premessa teorica la formazione raggiunta nel corso di "Legislazione edilizia e governo del territorio", al primo anno, il corso è volto a fornire agli studenti una conoscenza critica di base della legislazione oggi in vigore nell'ambito della tutela dei beni culturali, con particolare attenzione a quelli d'interesse monumentale e architettonico ed a quelli ambientali e paesaggistici.
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4
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IUS/10
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50
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Esami Opzionali - (visualizza)
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6
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1035661 -
TEORIA E TECNICA DEL RESTAURO
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Erogato in altro semestre o anno
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1044097 -
COMPORTAMENTO DEI MATERIALI MURARI
(obiettivi)
L’indagine rivolta alla conoscenza degli strumenti effettivamente disponibili per l’analisi strutturale delle fabbriche murarie d’interesse storico o monumentale richiede particolare attenzione in quanto è destinata a condizionare le possibili scelte d’intervento.Il corso si propone di fornire gli strumenti matematici necessari per la comprensione del comportamento meccanico delle strutture murarie antiche al fine di valutarne la consistenza fisica, anche con l’ausilio del calcolo numerico (tramite calcolatore), nel rispetto della normative vigente. Una rassegna critica di modelli di calcolo ereditati dal passato e di quelli attualmente disponibili, come programmi di calcolo commerciali, sarà finalizzata ad orientare l’operatore del settore verso la scelta del modello più opportuno e rispettoso della natura dell’oggetto di studio.
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6
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ICAR/08
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1010835 -
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
(obiettivi)
Il corso fornisce le basi per una comprensione fisica del fenomeno sismico e del comportamento delle costruzioni soggette ad azioni sismiche. Fornisce gli strumenti necessari alla progettazione di strutture in zona sismica, anche mediante tecniche innovative, e alla verifica del soddisfacimento dei requisiti prestazionali attraverso i metodi previsti dalla normativa tecnica nazionale e internazionale. Il corso inoltre affronta anche le problematiche relative all’adeguamento e/o miglioramento del comportamento antisismico di costruzioni esistenti.
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6
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ICAR/09
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1044105 -
PRINCIPI DI TUTELA DEL PAESAGGIO
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Erogato in altro semestre o anno
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1025929 -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DI RESTAURO
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Erogato in altro semestre o anno
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Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1007302 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II - LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti le conoscenze teoriche e strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza, l’elaborazione di un progetto architettonico esecutivo di un organismo spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle intenzioni formali con il complesso dei vincoli economici e delle soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenza edilizia del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la praticabilità delle soluzioni progettuali.
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10
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ICAR/14
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125
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035673 -
RESTAURO DEI MONUMENTI - LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti le conoscenze teoriche e strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza, l’elaborazione di unprogetto architettonico esecutivo di un organismo spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle intenzioni formali con il complesso deivincoli economici e delle soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenzaedilizia del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la praticabilità delle soluzioni progettuali.
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10
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ICAR/19
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125
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1025851 -
ESERCIZIO PROFESSIONALE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le competenze indispensabili per predisporre, nell'esercizio professionale, i documenti e gli elaborati progettuali necessari, nelle varie fasi del processo produttivo, per portare un opera ad esplicare le funzioni di utilità attese ed espresse in funzione dei bisogni individuati, a partire dalla fase di programmazione dell'intervento. Con riferimento alla conduzione dell'attività professionale dell'architetto sia come pratica della valutazione estimativa, sia come attività operativa verranno quindi approfondite le modalità di applicazione e di verifica delle procedure e delle regole di implementazione di ogni progetto nei diversi momenti del suo ciclo di vita, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli posti dal contesto storico, territoriale, insediativo, normativo, di finanziamento e di governace nel quale esso si inserisce.
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6
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ICAR/22
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75
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Esami Opzionali - (visualizza)
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6
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1035661 -
TEORIA E TECNICA DEL RESTAURO
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Erogato in altro semestre o anno
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1044097 -
COMPORTAMENTO DEI MATERIALI MURARI
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Erogato in altro semestre o anno
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1010835 -
COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA
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Erogato in altro semestre o anno
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1044105 -
PRINCIPI DI TUTELA DEL PAESAGGIO
(obiettivi)
Il corso presenta allo studente i principi che regolamentano la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio, ricostruendo i passaggi normativi fondamentali. Si analizza la definizione di bene culturale e di paesaggio attraverso la presentazione dei principali temi attualmente dibattuti in ambito culturale e giuridico con una trattazione descrittiva che documenta importanti casi di studio; si descrive l’inquadramento normativo generale, ripercorrendo l’evoluzione giuridica dai primi anni del xx secolo e, infine, si analizza il Codice per i beni culturali e per il paesaggio (d lgs 42/2004), concentrando necessariamente l’attenzione su alcuni temi specifici di maggiore attualità.In particolare si farà riferimento a monumenti archeologici dell’area centrale di Roma evidenziando differenze e aspetti di complementarietà esistenti tra i beni culturali e i beni paesaggistici.
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6
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ICAR/19
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1025929 -
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE DI RESTAURO
(obiettivi)
Il corso si pone l'obiettivo di fornire agli studenti le competenze di base relative alle diverse fasi e agli aspetti dell'organizzazione di un cantiere di restauro. In particolare vengono messe in evidenza le molteplici esigenze che convivono nel cantiere di restauro: esigenze di produttività e di ottimizzazione delle lavorazioni, da un lato, ed esigenze di comprensione storico-critica della fabbrica oggetto d'intervento, dall'altro. Chiarite tali premesse, il corso affronta le tematiche proprie non solo al cantiere edilizio ma anche quelle legate al particolare carattere che il cantiere di restauro comporta (soprattutto in riferimento alla concatenazione delle operazioni che si prevede di dover eseguire e alle contemporanee esigenze di conoscenza del manufatto).
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6
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ICAR/19
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75
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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A scelta dello studente
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8
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64
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Attività formative opzionali - Se lo studente opta per un esame a scelta da 8 cfu (come previsto nel manifesto) deve sostenere solo l'attività formativa AAF1409 TIROCINIO - WORKSHOP - ABILITA' INFORMATICHE. Se invece opta per un esame da 6 cfu tra quelli offerti dal corso di laurea, deve integrare con uno dei due Laboratori di approfondimento. - (visualizza)
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2
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AAF1588 -
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO - RESTAURO
(obiettivi)
Il corso è previsto per gli studenti che scelgano come esame opzionale uno dei corsi ricompresi tra le attività affini e integrative da 6 CFU. Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente.
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2
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1590 -
LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO - SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Il corso è previsto per gli studenti che scelgano come esame opzionale uno dei corsi ricompresi tra le attività affini e integrative da 6 CFU. Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente.
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2
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Le regole per l’acquisizione di 2 CFU relativi alle altre attività formative sono stabilite in relazione alla seguente offerta formativa (a scelta, fra le lettere a, b, c): a. tirocinio attivato dalla Facoltà; b. approfondimenti pratici di Facoltà; c. workshop, seminari, corsi istituzionali (maturazione di CFU o strutturati dalla Facoltà o conseguiti e certificati da Istituzioni e Università italiane ed estere, di cui può essere richiesto il riconoscimento). Per il riconoscimento dei crediti previsti, saranno ammessi gli attestati per l’acquisizione di abilità informatiche, la conoscenza di una seconda lingua, partecipazione a stage o tirocini o altre attività formative dettagliatamente descritte e corredate di attestazioni che certifichino un impegno minimo di 50 ore. AAF1409 -
TIROCINIO - WORKSHOP - ABILITA' INFORMATICHE
(obiettivi)
Allo studente saranno fornite possibilità di tirocinio e stage nella struttura universitaria e in strutture esterne.
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2
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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AAF1010 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale consiste nella stesura, nella presentazione e nella discussione di una dissertazione scritta, elaborata graficamente e autonomamente dallo studente, che documenti in modo organico e originale il tema di studio.
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12
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |