Corso di laurea: Architettura - Interni e Allestimenti Programmazione per l'A.A. 2010/2011

 

 

Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione, tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale, secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.

Primo anno

Primo semestre

Insegnamento	CFU	SSD	Ore Lezione	Ore Eserc.	Ore Lab	Ore Studio	Attività	Lingua
1026277 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IV (obiettivi) Nell'ambito del modulo Composizione Architettonica e Urbana si elabora e si sviluppa il progetto di un manufatto di importanza urbana avendo particolare attenzione alla definizione delle relazioni col il contesto ed all'approfondimento dei dettagli costruttivi e dei materiali utilizzati.Il modulo Museografia affronta i temi del progetto di uno spazio museale definendone i caratteri spaziali e funzionali con particolare riguardo al programma e ai temi espositivi.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA Canale: 1 - DE LICIO LUCIANO (programma) Modalità di svolgimento dell´attività didattica L’attività teorico-pratica comprenderà lezioni, esercitazioni, attività guidate, visite tecniche, prove di accertamento, correzione e discussione degli elaborati prodotti dagli studenti. Argomento delle lezioni è la descrizione e l’esplicitazione del complesso delle operazioni mentali e manuali utili al conseguimento del progetto, in una corretta ed ordinata successione di azioni particolari, articolandosi in: - lezioni che trattano problemi relativi agli aspetti teorici della progettazione architettonica, così come vengono dibattuti dalla cultura contemporanea; - lezioni che trattano temi pratici della progettazione dei musei; - lezioni che forniscono modelli di lettura del contesto urbano e dei singoli edifici sul tema monografico del museo. Alcune di queste lezioni si svolgeranno nei luoghi di visita dei musei prescelti per il loro particolare rilievo. Tema delle esercitazioni sarà: elencare, raccontare, disegnare i musei visitati; consultare i manuali specialistici; studiare le opere paradigmatiche; sviluppare il tema applicativo d’anno (per la cui cubatura si fa riferimento al Museo dell'Ara Pacis di R. Meier a Roma) che riguarda la progettazione di un: Padiglione museale delle Tecniche costruttive dell'Architettura contemporanea e della tradizione storica, nell'area del Borghetto Flaminio ex FIAT a Roma. Durante l’attività di laboratorio sono previste tre verifiche dell’attività progettuale e di studio, con scadenze prefissate per la fine dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, corrispondenti alle tre fasi dell’esercitazione progettuale, che è sottoposta a periodiche discussioni a livello dell’intero Laboratorio. Modalità di esame Si ottiene la presenza e quindi la possibilità di sostenere l’esame avendo conseguito l’80% delle presenze ed una valutazione positiva alle tre verifiche periodiche. L’esame si svolgerà sulla discussione degli elaborati di progetto che debbono illustrare le scelte d’insieme, mentre precisano i caratteri propri della configurazione spaziale, dell’assetto distributivo, dell’impianto strutturale, nonché delle scelte tecnologiche e degli aspetti pratico-costruttivi. Gli elaborati minimi di progetto sono: 1. un modello generale inserito nel contesto in scala 1/200; 2. un album (formato A2: cm. 42 x 59,4) che illustri in 2 e 3 dimensioni l’intero edificio in scala 1/100, ed almeno una delle soluzioni di dettaglio in scala adeguata; 3. un taccuino di appunti (formato libero), dove siano riportate le prime idee di progetto e le analisi grafiche dei riferimenti che lo hanno sostenuto; 4. una relazione di due cartelle (formato A4: cm. 21 x 29,7) che renda noto l’aspetto teorico del lavoro dello studente; 5. le schede di analisi di un museo particolarmente studiato (formato A3: cm. 29,7 x 42). Lo studente dovrà dare prova di aver maturato quanto esposto nelle lezioni, di cui i testi consigliati dalla docenza sono parte inscindibile.   Bibliografia essenziale - Le Corbusier, Verso una architettura, Longanesi 1973. - L. Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta 1977. - L. Basso Peressut, Il Museo moderno, Edizioni Lybra Immagine 2005-06. - A. Huber, Il Museo italiano, Edizioni Lybra Immagine 1997. - L. De Licio. Manuale di progettazione. Biblioteche. Roma: Edizioni Mancosu, vol. 1, p. 1-368, ISBN: 88-87017-50-6 - L. De Licio. L'architettura delle biblioteche nella società dell'informatica. Roma Ricerca e Progetto, vol. 15; p. 58-73, ISSN: 1123-9263 - L. De Licio. L'abitazione sociale. Nuovi spazi architettonici e urbani . vol. 15, A&A Architettura e Ambiente, Rivista quadrimestrale del Dipartimento di Caratteri dell'Architettura Valutazione e Ambiente dell'Università di Roma "La Sapienza" - G. Rosa, Lezioni di Museografia, Officina Edizioni 2008. - G. Rosa, Il sistema museale di Rieti, il Poligrafo 2007. - G. Rosa, L'architettura degli interni, Officina Edizioni 1999-2006. In fasi successive verranno indicate dalla docenza bibliografie specifiche sui temi trattati dai Laboratori. (Date degli appelli d'esame) Canale: 2 - ACCASTO GIAN MARIO (Date degli appelli d'esame) Canale: 3 - Mancini Daniele (Date degli appelli d'esame)	12	ICAR/14	180	-	-	-		ITA
- MUSEOGRAFIA Canale: 1 - Rosa Giancarlo Canale: 2 - Pietrosanto Marco Canale: 3 - Mancini Daniele	2	ICAR/16	30	-	-	-		ITA
1026473 - URBANISTICA E DIRITTO URBANISTICO (obiettivi) Il modulo Urbanistica - Spazi Pubblici Urbani fornisce la strumentazione tecnica utile alla progettazione d’interventi integrati di trasformazione o recupero urbano.Il modulo Diritto Urbanistico illustra la strumentazione normativa, finalizzata alla progettazione d’interventi integrati di trasformazione o recupero urbano.
- URBANISTICA - SPAZI PUBBLICI URBANI Canale: NESSUNA CANALIZZAZIONE - Nigro Francesco (Date degli appelli d'esame) Canale: 2 - Murmura Lorenzo Alessio Maria (Date degli appelli d'esame)	4	ICAR/21	50	-	-	-		ITA
- DIRITTO URBANISTICO Canale: NESSUNA CANALIZZAZIONE - MILANI VALENTINA Canale: 2 - MILANI VALENTINA	4	IUS/10	50	-	-	-		ITA
1026444 - STORIA DELL'ARCHITETTURA ED ESTETICA (obiettivi) Il modulo Storia degli Allestimenti e degli Spazi Espositivi affronta la storia degli Allestimenti e degli Spazi Espositivi con particolare attenzione all'epoca moderna e contemporanea. Le lezioni sono finalizzate sia ad illustrare le opere più significative, indagate in relazione al loro contesto storico e fisico, sia a fornire una conoscenza dei metodi di studio storico e di analisi dell'architettura.Le lezioni del modulo di Estetica sono finalizzate a definire il quadro culturale nel quale si formano le elaborazioni estetiche coeve al periodo analizzato nel modulo di Storia degli Allestimenti e degli Spazi Espositivi.
- STORIA DEGLI ALLESTIMENTI E DEGLI SPAZI ESPOSITIVI - GRECO ANTONELLA (programma) Pluralismo, recupero dell’immagine, nomadismo culturale, contaminazione tra arte e città (la città continuamente allestita) e arte e mercato sono alcuni dei temi di punta della cultura del postmoderno; spazi collettivi e per il tempo libero (musei, biblioteche, attrezzature per i grandi eventi, concept store), edifici di alto valore simbolico o strutture effimere che spesso sconfinano nel territorio delle arti, hanno catalizzano a lungo l’attenzione dei progettisti del terzo millennio, mentre le megalopoli, oggetto ad esempio della Biennale di architettura del 2006, venivano lasciate in balia dei propri processi degenerativi. Accanto a questa, che è stata a lungo la linea vincente degli ultimi anni, si registra una nuova attenzione al tema della casa, anche minima tra gli interstizi, come nella più recente architettura giapponese. Il corso si propone di studiare, oltre a questa singolare deriva della contemporaneità, gli aspetti meno noti di questo settore particolare della disciplina (scenografie, allestimenti, architetture degli interni) che hanno caratterizzato la storia del Movimento Moderno, mettendoli a confronto. I temi trattati saranno: NUOVI MUSEI o trasformazioni di quelli esistenti: SANAA, 235 Bowery new museum; RENZO PIANO, Museo Paul Klee a Berna; JEAN NOUVEL, Musée de l’homme al Quai de Branly; STEVEN HOLL, Nelson-Atkins Museum of art, Kansas City; il MOMA di New York di Yoshio Taniguchi;; il CINCINNATI ARTS MUSEUM di Zaha Hadid; il museo di Graz di Peter Cook; Daniel Liebeskind a Berlino ; KAZUYO SEJIMA, Glass pavillon a Toledo (Ohio) ; ALVARO SIZA a Porto Alegre; Baltic centre of contemporary art a Gateshead; Pan e Madre a Napoli. ESTETICA URBANA ed IMMAGINE PREVALENTE: PETER EISENMAN a Berlino e a Verona: RICHARD SERRA; MATHIAS GERITZ e LUIS BARRAGAN; GORDON MATTA-CLARK; il Gherkin di NORMAN FOSTER, il Guggenheim di Bilbao. Nuove architetture a New York (PIANO, New York Times, FOSTER edificio Hearst, GEHRY sede della Iac a Midtown). EPICENTRI DELLA MODA TRA TEATRO E MUSEO: Herzog E De Meuron, Prada a Tokyo; Rem Koolhas, Prada a New York, Los Angeles, San Francisco; Massimiliano Fuksas Emporio Armani a Honk Kong, Kazuyo Sejima e Toyo Ito a Tokyo, Future Systems per Comme des Garçons. LE ESPOSIZIONI DEGLI ANNI DEL MOVIMENTO MODERNO: La Mostra della Rivoluzione Fascista (Roma 1932); Mostre al Circo Massimo (Roma dal 1937); Weissenhof (Stoccarda 1927); La mostra dell’edilizia sportiva nella Casa della Scherma al Foro Italico (L. Moretti 1937); Mostre di architettura e della moda di Lilly Reich e L.Mies Van der Rohe; Triennali e Quadriennali; le esposizioni universali come occasioni di architettura e la partecipazione italiana:Chicago 1933, Parigi 1937, New York 1939, E.42. La pubblicistica: “Domus” e “Stile” tra arte arredamento e architettura. CASE CELEBRI DEL MOVIMENTO MODERNO: PIERRE CHAREAU, BERNARD BIJVOET, Maison de Verre ; R.MALLET-STEVENS, la casa di Marie Laure e Charles di Noailles a Hyères nel film di Man Ray Le mistères du chateau du dé (1929); ADOLF LOOS, Casa Muller a Praga; LE CORBUSIER: Villa Savoye A Poissy, 1929; Maison La Roche, 1923; Villa Stein De Monzie a Vaucresson, 1926; Villa Atelier dello Scultore Lipchitz A Boulogne, Villa Cook A Boulogne ; Maison Corrutchet al Mar del Plata, 1949; GIO PONTI, Villa Planchart a Caracas; LUIGI MORETTI, la GIL di trastevere, la Saracena, il Girasole; OSCAR NIEMEYER Casa da vida; FRIEDRICH KIESLER, Endless House. SISTEMAZIONI ESEMPLARI DEGLI ANNI DEL SECONDO DOPOGUERRA I negozi Olivetti: CARLO SCARPA a Venezia e BBPR e COSTANTINO NIVOLA a New York. CARLO SCARPA negozio GAVINA a Bologna L’architettura museale: CARLO SCARPA a Verona, Venezia e Palermo; FRANCO ALBINI a Genova, GABETTI E ISOLA a Torino; LUIS KAHN, Kimball Art Museum. Il padiglione della moda nella mostra Italia ’61 , quello del Lazio nella stessa mostra (Moretti); il padiglione italiano a Montreal del 1967; Modalità di svolgimento dell’attività didattica Il corso si svolgerà con lezioni frontali, proiezioni di film di architettura, interventi di studiosi “esterni” e sopralluoghi, ove possibile, alle architetture di Roma moderna. Modalità d’esame Per l’esame è richiesta la conoscenza dell’architettura del XX secolo preparata su un manuale a scelta fra quelli consigliati; l’approfondimento di uno dei temi affrontati sulla bibliografia fornita volta per volta dal docente;la conoscenza delle riviste di architettura più importanti del Novecento come “Domus”, “Casabella”, “Architettura”, “Metron” per ciò che riguarda gli anni tra le due guerre e il secondo dopoguerra. La conoscenza degli architetti contemporanei attraverso le riviste, le monografie e i siti Internet. Si considera essenziale la conoscenza delle architetture di Roma moderna attraverso una delle guide consigliate, o altre a scelta, da concordare con il docente.   Bibliografia Manuali: W.J.R.CURTIS, L’architettura moderna del Novecento, Mondadori Milano 1997 o L. BENEVOLO, Storia dell’ architetttura moderna, Laterza, Roma-Bari 1960-1992 Guide AA.VV. Il moderno attraverso Roma, guida a 200 architetture, Palombi Roma 2001 o P.O.ROSSI, Roma Guida all'architettura moderna. 1909-2000, Laterza Bari 2004 o A.GRECO. G. REMIDDI, Luigi Moretti, guida alle opere romane, Palombi Roma 2006 Si consiglia inoltre la lettura di L.ALTARELLI,R.OTTAVIANI, il sublime urbano, Roma Mancosu 2007 (Date degli appelli d'esame)	4	ICAR/18	50	-	-	-		ITA
- ESTETICA - Marchetti Luca	4	M-FIL/04	50	-	-	-		ITA

Secondo semestre

Insegnamento	CFU	SSD	Ore Lezione	Ore Eserc.	Ore Lab	Ore Studio	Attività	Lingua
1026460 - TECNOLOGIA ED IMPIANTI (obiettivi) Il modulo Tecnologia dei Materiali Leggeri ed Eco-compatibili affronta i temi e le questioni tecnologiche legate alla costruzione di strutture ed involucri leggeri, con particolare attenzione alle tecnologie a secco, fornendo le nozioni di base per affrontare ed utilizzare in ambito progettuale le innovazioni nel campo dei materiali e dei semilavoratiIl modulo Impianti Tecnici affronta i principi fondamentali della progettazione degli impianti di climatizzazione, di illuminazione naturale e artificiale, di isolamento acustico . Tali principi sono posti in relazione alle caratteristiche spaziali dell'edificio, a quelle dell'ambiente esterno e del comfort ambientale interno.
- TECNOLOGIA DEI MATERIALI LEGGERI ED ECO-COMPATIBILI - Bianchi Roberto (programma) MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA Lezioni svolte in aula con possibilità di effettuare visite in campo per la visione di impianti realizzati (visite da concordare preventivamente con la Direzione Didattica della Facoltà). Nel seguito si riporta il programma delle lezioni. 1.1 1.1 PROGRAMMA DEL CORSO IMPIANTI TECNICI 1.1.1 1.1.1 RICHIAMO DEI PRINCIPI FISICI E DELLE NOZIONI TECNICHE DI BASE Richiami di fondamenti di scambio di calore: conduzione, convezione libera e forzata, scambio per irraggiamento, adduzione. Bilancio termico di un fluido. Benessere termoigrometrico: la termoregolazione del corpo umano, le condizioni di benessere termoigrometrico. Psicrometria. Definizione delle grandezze caratteristiche: entalpia, temperatura a bulbo asciutto, temperatura a bulbo umido, temperatura di rugiada, contenuto igrometrico, pressione di saturazione, umidità relativa. Equazioni di stato dell’aria umida. Diagramma di stato dell’aria umida. Trasformazioni dell’aria: riscaldamento, raffreddamento, raffreddamento e deumidificazione, umidificazione adiabatica, umidificazione a vapore. Qualità dell’aria interna: rapporto tra ventilazione e qualità dell’aria, sorgenti di inquinanti, diluizione degli inquinanti, ventilazione meccanica. Valutazione dei fabbisogni termici per il riscaldamento invernale. Valutazione dei fabbisogni termici per il raffrescamento estivo. Valutazione degli apporti interni. Valutazione dei carichi di ventilazione. 1.1.2 1.1.2 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO, CONDIZIONAMENTO E VENTILAZIONE Classificazione, descrizione generale dei principi di funzionamento e principali componenti degli impianti di riscaldamento e condizionamento, in relazione ai fluidi vettori del caldo e del freddo in ambiente: - Impianti a tutta aria - Impianti ad aria-acqua - Impianti a sola acqua - Impianti a fluido refrigerante Cenni ai sistemi di preparazione e distribuzione dei fluidi caldi e freddi: descrizione generale dei principi di funzionamento e principali componenti. Dimensionamento degli impianti: - Cenni al dimensionamento delle reti aerauliche. -Cenni al dimensionamento delle reti idrauliche. Normativa Tecnica di Riferimento 1.1.3 1.1.3 IMPIANTI IDRICOSANITARI Sistemi di Adduzione: descrizione generale dei principi di funzionamento e principali componenti. Sistemi di Scarico: descrizione generale dei principi di funzionamento e principali componenti. Cenni ai sistemi di preparazione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria. Dimensionamento degli impianti: -Cenni al dimensionamento dei sistemi di adduzione. -Cenni al dimensionamento dei sistemi di scarico. -Cenni al dimensionamento dei sistemi di preparazione dell’acqua calda sanitaria. Normativa Tecnica di Riferimento 1.1.4 1.1.4 IMPIANTI IDRICI ANTINCENDIO Tipologie di impianti: Idranti e Sprinkler. Dimensionamento degli impianti: -Cenni al dimensionamento delle alimentazioni idriche. Necessità di spazi tecnici per le vasche di accumulo, per le centrali di pompaggio per le stazioni di allarme e controllo. -Cenni al dimensionamento delle reti idriche antincendio. Normativa Tecnica di Riferimento 1.1.5 1.1.5 RISPARMIO ENERGETICO Analisi dei fabbisogni energetici. Scelte progettuali che possono influire sensibilmente sui fabbisogni energetici dell’edificio. Applicazioni tecniche per il recupero del calore. Adozione di fonti di energia rinnovabili - applicazioni tecniche. Norme e leggi di riferimento. 1.1.6 1.1.6 COORDINAMENTO TRA PROGETTO ARCHITETTONICO ED IMPIANTISTICO Individuazione dei componenti dell’involucro edilizio ai fini dell’isolamento termico. Dati che devono essere forniti come base per la progettazione degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Destinazione d’uso dei locali e loro posizione in relazione agli aspetti legati alle esigenze impiantistiche. Individuazione degli spazi tecnici necessari in relazione al layout degli impianti: locali dedicati (centrale termica, idrica, di condizionamento), cavedii, spazi nei controsoffitti. 1.1.7 1.1.7 ESERCITAZIONE Esercitazione: Progettazione degli impianti di riscaldamento / condizionamento / idricosanitari per un edificio tipo. 2 2 MODALITÀ D’ESAME Presentazione dell’esercitazione svolta e discussione critica dei metodi e delle scelte operate. Colloquio orale sugli argomenti del corso.   4 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Testi di riferimento: F. Kreith, “Principi di Trasmissione del Calore”, ed. Liguori 1988 C. Pizzetti, “Condizionamento dell’aria e refrigerazione”, ed. Ambrosiana, 1980 G. Moncada Lo Giudice, L. De Santoli, “Progettazione di impianti tecnici”, ed. Masson, 1995 Ashrae Handbook – ed. ASHRAE 2006 A. Gallizio “Impianti Sanitari”, ed. Hoepli 2002 (Date degli appelli d'esame)	6	ICAR/12	75	-	-	-		ITA
- IMPIANTI TECNICI - Guerrisi Fulvio	4	ING-IND/11	50	-	-	-		ITA
1026369 - TEORIE E STORIA DEL RESTAURO (obiettivi) Il corso introduce alle tematiche del restauro di manufatti, anche monumentali, e di parti urbane esistenti, con attenzione sia alle teorie critiche che alle tecniche finalizzate alla conservazione ed al recupero. Canale: NESSUNA CANALIZZAZIONE Canale: 2 - Tagliacollo Emma (Date degli appelli d'esame)	6	ICAR/19	75	-	-	-		ITA
1026405 - LABORATORIO DI INTERNI (obiettivi) Il modulo Progettazione degli Spazi Espositivi affronta il tema degli allestimenti con particolare riguardo alle attività dell'esporre e del comunicare, sia in spazi dedicati come quelli museali, sia in spazi pubblici polifunzionali. Il modulo Modellazione Informatica intende fornire gli strumenti fondamentali per il controllo dell'idea progettuale, attraverso la realizzazione di modelli virtuali nei quali sia prestata particolare cura nella restituzione delle qualità luministiche e materiche degli spazi.
- PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI ESPOSITIVI Canale: 1 - DI GIORGIO GIORGIO (programma) Frequenza e modalità d’esame La frequenza del laboratorio è obbligatoria ed è prerequisito per sostenere l’esame. Il laboratorio si svolgerà con lezioni ex cathedra e con il lavoro in aula, assistito dal gruppo docente, di elaborazione del progetto. L’esame, individuale, consisterà nella discussione del progetto. Gli elaborati finali saranno esaminati alla commissione d’esame attraverso una presentazione su supporto elettronico (ppt o simili). Gli studenti consegneranno al momento dell’esame un cd che riproduca la loro presentazione e un book contenente schizzi e annotazioni che illustrino il percorso progettuale. Il modello (plastico) è consigliato come elaborato di studio. Il tema Il tema, per l’a.a. 2009-210, è il progetto di allestimento per gli spazi interni del “Palazzo della civiltà italiana” all’EUR in Roma. L’edificio, di cui sarà fornita ampia e dettagliata documentazione, è restaurato nei suoi fronti esterni e nei loggiati. Il restauro dei soli prospetti rafforza e conferma, oggi, il ruolo di monumento dell’architettura del Moderno; icona urbana caratterizzata da una totale indifferenza dello spazio interno rispetto all’esterno. La condizione di indeterminatezza dello spazio interno anche rispetto a un qualsiasi uso, nel tempo se ne sono succeduti dei più diversi e tutti limitati a porzioni dell’edificio, rende il monumento un non finito: un guscio vuoto, un paradossale rudere del Moderno. Date queste condizioni il progetto ha il compito, attraverso gli strumenti propri dell’allestimento, di rinvenire un senso che metta in rapporto la monumentalità dell’edificio con un possibile uso del suo spazio interno. Le ipotesi di utilizzo avanzate nel corso degli anni, ma mai portate a conclusione, vanno dalla destinazione museale alla più generica destinazione per mostre, manifestazioni ed eventi. La difficoltà di attribuire una funzione, coerente con il ruolo di icona, è dovuta, non solo a indecisioni politiche, economiche e gestionali ma soprattutto alla difficoltà di trovare una misura per gli spazi interni, indefiniti e sorprendentemente senza carattere perché sovrastati dalla figurazione delle fronti e dei loggiati. Date queste condizioni il progetto ha il compito, attraverso gli strumenti propri dell’allestimento, di rinvenire un senso che metta in rapporto la monumentalità dell’edificio con un possibile uso e con una definizione del carattere del suo spazio interno. Il programma funzionale Il progetto di allestimento, data l’indeterminatezza del materiale esposto, dovrà avvalersi, oltre che di supporti per le esposizioni di oggetti bidimensionali e di spazi adeguati per l’esposizione di oggetti tridimensionali, di sistemi multimediali. Spazi ed attrezzature adeguati consentiranno visite virtuali, proiezioni di filmati e audiovisivi nonché la consultazione di archivi informatizzati per ricerche bibliografiche e documentarie sulle attività ospitate nell’edificio. Piano dello stilobate: sala conferenze, uffici, laboratori e depositi per gli allestimenti, caffetteria, servizi per il personale, locali tecnici. Piano terra: biglietteria, guardaroba, info point, internet point, bookshop. Piano primo, secondo e terzo:mostre temporanee. Piano quarto: eventi culturali e commerciali. Piano quinto: caffetteria, ristorante, servizi per gli utenti. Piano attico:cucine, depositi, servizi per il personale, locali tecnici (primo livello) roof garden (secondo livello) Sono sottoposte a vincolo conservativo e quindi non è possibile apportare modifiche i prospetti esterni, i loggiati, la scala monumentale. È possibile modificare il piano attico e l’interno del piano dello stilobate. È possibile modificare la chiostrina interna, eccetto la già ricordata scala monumentale.   Bibliografia essenziale Sul Palazzo della Civiltà Italiana: - M. Casciato, S. Poretti, a cura di, Il Palazzo della Civiltà Italiana, Federico Motta Editore, Milano 2002. - P.O. Rossi, ROMA Guida all'architettura moderna 1909-1991, Editori Laterza, Roma 1991. Sul tema dell’Allestimento: - S. Polano, Mostrare, Lybra Immagine, Milano 2000. - G. Di Giorgio, Introduzione all’Allestimento, Aracne Editrice s.r.l., Roma 2006. (Date degli appelli d'esame) Canale: 2 - GRIMALDI ANDREA	6	ICAR/16	90	-	-	-		ITA
- MODELLAZIONE INFORMATICA Canale: 1 - BRIZZI MARIO Canale: 2 - Converti Rocco	4	ICAR/17	60	-	-	-		ITA
1026603 - TECNICA DELLE STRUTTURE LEGGERE (obiettivi) Il corso comprende un livello teorico dedicato agli strumenti necessari alla progettazione strutturale. Questi comprendono un’impostazione formale della sicurezza strutturale e la teoria dell’analisi delle strutture affrontata dagli studenti con mezzi automatici di calcolo. Un livello, applicativo dove le conoscenze acquisite sono rivolte alla progettazione di strutture leggere e temporanee. - MORELLI GIUSEPPE - MORELLI GIUSEPPE (Date degli appelli d'esame)	6	ICAR/09	75	-	-	-		ITA

Secondo anno

Primo semestre

Insegnamento	CFU	SSD	Ore Lezione	Ore Eserc.	Ore Lab	Ore Studio	Attività	Lingua
1026384 - PROGETTO DELLA LUCE (obiettivi) Il modulo Progetto della Luce esplicita, attraverso un'applicazione concreta, cosa s'intende per progetto illuminotecnico. Esso deve assicurare, dove siano richieste, le normali funzioni di sicurezza e comfort visivo, e deve utilizzare la luce per la caratterizzazione formale ed espressiva dell’ambiente costruito.Tecniche della LuceLa luce come radiazione elettromagnetica, lo spettro luminoso. Fenomenologia della luce naturale e artificiale. Il comfort visivo. Le sorgenti luminose. Gli apparecchi per l’illuminazione interna ed esterna.
- PROGETTO DELLA LUCE - TERZI CORRADO - MARTINO CARLO (Date degli appelli d'esame)	6	ICAR/13	75	-	-	-		ITA
- TECNICHE DELLA LUCE - MARTIRANO LUIGI	2	ING-IND/33	25	-	-	-		ITA
1026395 - LABORATORIO DI SCENOGRAFIA (obiettivi) Il Laboratorio di Scenografia affronta il progetto di scenografie per i diversi generi di spettacolo e di comunicazione; fornisce le basi per una conoscenza storico – critica delle scenografie moderne e contemporanee e per l’applicazione progettuale di tecniche innovative nei diversi settori dell’allestimento scenografico.Il modulo di Tecniche scenografiche affronta lo studio delle tecniche, dei materiali, e delle procedure per la realizzazione, in diversi settori, dell’allestimento scenografico.
- LABORATORIO DI SCENOGRAFIA Canale: 1 - Furfaro Lucia (Date degli appelli d'esame) Canale: 2 - Merone Michela (Date degli appelli d'esame)	6	ICAR/16	90	-	-	-		ITA
- TECNICHE SCENOGRAFICHE Canale: 1 - MONETA ANDREA Canale: 2 - ROSA PAOLO	4	L-ART/05	60	-	-	-		ITA
1026385 - LABORATORIO DI ALLESTIMENTO (obiettivi) Nel modulo Allestimenti Architettonici e Urbani si forniscono gli strumenti teorici e pratici per elaborare, a partire dalla storia degli allestimenti urbani moderni e contemporanei, un progetto di allestimento urbano.Valutazione EconomicaStima delle grandezze economiche coinvolte nel processo allestitivi. Il modulo Storia dell'Arte Contemporanea fornisce gli strumenti per la decodificazione dei segni e delle figure del Contemporaneo prodotte nei molteplici campi dell'arte.
- ALLESTIMENTI ARCHITETTONICI E URBANI - ALTARELLI LUCIO (Date degli appelli d'esame)	8	ICAR/16	120	-	-	-		ITA
- VALUTAZIONE ECONOMICA - PASSERI ALFREDO	4	ICAR/22	60	-	-	-		ITA
- STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA - CRISTALLINI ELISABETTA	2	L-ART/03	30	-	-	-		ITA

Secondo semestre

Insegnamento	CFU	SSD	Ore Lezione	Ore Eserc.	Ore Lab	Ore Studio	Attività	Lingua
- - A scelta dello studente	8		100	-	-	-		ITA
AAF1010 - PROVA FINALE	12		180	-	-	-		ITA
AAF1044 - TIROCINIO	6		150	-	-	-		ITA

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Obiettivi formativi