Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1026596 -
SPAZIO E FORMA NELLE MATEMATICHE COMPLEMENTARI
(obiettivi)
Fornire agli studenti informazioni, dettagli, idee sulle connessioni tra matematica, arte, architettura, modellistica, cinema, teatro per mettere a fuoco la formazione di concetti di base della cultura, come l’idea di spazio.
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6
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MAT/04
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48
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ITA |
1031387 -
TEORIE DELL'INNOVAZIONE PER IL DESIGN
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso di Teorie dell’innovazione per il design riguardano lo studio e l’approfondimento di teorie della cultura e della storia del design secondo un’ottica che privilegia i principali aspetti relativi all’innovazione di prodotto e di processo. Il corso propone insieme allo sviluppo di tematiche legate ai concetti chiave dell’innovazione e alle sue declinazioni nell’ambito del design - Product innovation, Process innovation, Organizational innovation - l’approfondimento di conoscenze pertinenti agli scenari più avanzati del disegno industriale secondo un’impostazione che privilegia la dimensione critico-linguistica in rapporto allo sviluppo tecnico dei prodotti. Le finalità del corso sono: - conoscere le problematiche teoriche e metodologiche legate allo sviluppo e all'affermarsi delle teorie del design nella cultura moderna e contemporanea. Saper analizzare quei caratteri di complessità e di innovazione che fanno da sfondo ai contesti delle attuali speculazioni teoriche in campi che sconfinano oltre le specificità disciplinari e riguardano lo sviluppo tecnologico, gli aspetti filosofici e le dinamiche economiche. - comprendere, in una visione multidisciplinare, i nuovi scenari per il progetto del design in modo da porre a confronto lo studente con le tematiche dell’innovazione in comparti produttivi che vanno dal design alla moda. - Comprendere come il supporto teorico costituisca il fondamento per sviluppare progetti complessi di prodotti industriali, servizi avanzati e sistemi di comunicazione riferibili ai molteplici campi dell’innovazione; - Sviluppare, attraverso l’acquisizione di un complesso di elementi cognitivi e concettuali, capacità critiche e di prefigurazione dei processi caratterizzanti il design con l’obiettivo di intraprendere sperimentazioni progettuali specifiche ed innovative.
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6
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ICAR/13
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48
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ITA |
1026506 -
ATELIER DI DESIGN DEL PRODOTTO I
(obiettivi)
All’interno del percorso didattico della Laurea Magistrale in Design del Prodotto il presente Atelier rappresenta, insieme al contemporaneo (in termini temporali) Atelier di Design del Prodotto II, una esperienza progettuale di carattere fortemente metodologico.Lo specifico obiettivo dell’Atelier di Design del Prodotto I, al quale concorrono due insegnamenti tra loro complementari, è di trasferire al discente, strumenti critici, per indagare e sviluppare il ciclo di trasformazioni materiali e immateriali che investono le società contemporanee, compreso il potenziale di relazioni nuove e/o modificate tra i diversi attori (della produzione e del consumo) considerando come fattore discriminante il loro grado di sostenibilità (sociale, economica e ambientale) nel lungo periodo.In particolare l’insegnamento Design del Prodotto I provvederà alla componente critico analitica, e sintetico-progettuale, mentre l’insegnamento “Laboratorio di Concept” provvederà a fornire gli strumenti più propriamente operativi.
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DESIGN DEL PRODOTTO I
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6
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ICAR/13
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72
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ITA |
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LABORATORIO DI CONCEPT
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3
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ICAR/13
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36
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ITA |
1026500 -
ATELIER DI DESIGN DEL PRODOTTO II
(obiettivi)
L’insegnamento rappresenta il Corso guida dell’Atelier di Design di Prodotto II, e si pone in una continuità di processo logico con l’Atelier di Design del Prodotto I.Attraverso la definizione di tematiche progettuali, caratterizzate da un alto grado di complessità concettuale, l’insegnamento si pone l’obiettivo formativo di trasferire quanto appreso nella fase di definizione del concept, in una fase prettamente processuale, in cui appunto l’idea prende forma attraverso la scelta dei materiali e delle tecnologie più appropriate per la realizzazione seriale dell’artefatto. Il processo nella realtà non è disgiunto dalla fase di ideazione, fase in cui sono già definite molte delle scelte, ma nell’ambito del corso, lo studente dovrà delineare più soluzioni materiche e tecnologiche per poi poter attuare una scelta, attraverso dei chiari criteri.
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DESIGN DEL PRODOTTO II
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6
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ICAR/13
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72
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ITA |
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LABORATORIO DI INGEGNERIZZAZIONE
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3
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ICAR/13
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36
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ITA |
1026488 -
LABORATORIO DI MODELLAZIONE E TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
(obiettivi)
Il Laboratorio di modellazione e tecnologie multimediali è composto da due insegnamenti, Tecnologie per l’informazione e la comunicazione - TIC e Modellazione virtuale, prototipazione e reverse engineering; le cui attività sono strettamente correlate.Al termine del corso di Tecnologie per l’informazione e la comunicazione - TIC lo studente sarà in grado di :- saper identificare la tecnologia informatica e multimediale necessaria a gestire un processo di comunicazione su rete locale o geografica;- saper progettare la struttura di una base dati a contenuto eterogeneo;- individuare e pianificare i possibili flussi di comunicazione delle informazioni fra base dati e utenti;- saper interrogare e presentare le informazioni della base dati, in modo dinamico e personalizzato sull’utente, per via grafica e attraverso alternativi sistemi di rappresentazione.Al termine del corso di Modellazione virtuale, prototipazione e reverse engineering- sapere leggere in modo critico la forma, comprenderla nella sua genesi geometrica, misurarla e restituirla digitalmente;- usare software di modellazione virtuale sia per la progettazione che per la gestione del processo produttivo;- saper orientare, programmare e gestire un processo di prototipazione;- saper riconoscere, in fase di progettazione e modellazione, le problematiche relative alla prototipazione e all’industrializzazione della forma.
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TECNOLOGIE PER L'INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE - TIC
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VALENTI GRAZIANO MARIO
( programma)
Finalità del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dello studente nell'attività progettuale della forma del prodotto industriale. Trattandosi di un corso afferente l’area del ‘Disegno’ il progetto affronterà prevalentemente problematiche di geometria descrittiva e comunicazione visiva. Approfondendo lo studio delle forme primarie, la loro genesi costruttiva e le possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra di esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma.
Programma La geometria descrittiva è sempre stata in costante evoluzione. Negli ultimi anni in modo particolare, a seguito dell’introduzione delle tecnologie digitali, si è notevolmente ampliata negli strumenti e negli obiettivi. Di prevalente importanza, nella formazione odierna del designer, è assimilare quei concetti invarianti della disciplina, che transitano indenni ad ogni trasformazione e costituiscono le fondamenta critiche operative dello studente nella creazione e nella rappresentazione della forma.
Argomenti delle lezioni. Le lezioni si articolano sui seguenti temi principali caratteristici dell’area disciplinare del Disegno e nel particolare del processo di rinnovamento della geometria descrittiva: • Geometria • Modellazione 3D • Modellazione parametrica • Rendering • Rapid prototyping • Comunicazione visiva
Gli argomenti sono affrontati in modo critico più che semplicemente pratico, ciò significa che all'insegnamento esaustivo delle funzionalità di un singolo software\tecnologia, si preferisce fornire all'allievo le capacità critiche per comprendere le problematiche applicative della tecnologia digitale alla immaginazione e alla comunicazione del progetto. Gli argomenti sono dunque esposti all'interno di un impianto logico e organico che li vede fortemente connessi l’uno all'altro.
Modalità di esame Il corso prevede la consegna finale di due esercitazioni progettuali - orientate esclusivamente a mostrare la capacità che l’allievo ha di controllare le forme - la cui scadenza è indicata nel calendario del corso. Propedeutica ad entrambi le esercitazioni è l’attività di analisi e ricerca i cui contenuti saranno adeguatamente illustrati nel corso delle prime lezioni. Il giorno d’esame l’allievo sosterrà – oltre alla discussione degli elaborati - una prova di quiz a risposta multipla, mirato a verificare la conoscenza degli aspetti teorici della materia. Saranno altresì valutati i modelli fisici e digitali realizzati dagli allievi nel corso delle esercitazioni guidate in aula.
R. Migliari, Geometria descrittiva, Volume II, CittàStudi, Torino 2009 G.M.Valenti “de.form.are \ de.form.ing” designpress Roma , II edizione 2010
(Date degli appelli d'esame)
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3
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ICAR/17
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24
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ITA |
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MODELLAZIONE VIRTUALE, PROTOTIPAZIONE E REVERSE ENGINEERING
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VALENTI GRAZIANO MARIO
( programma)
Finalità del corso è incrementare le capacità critiche, logiche e operative dello studente nell'attività progettuale della forma del prodotto industriale. Trattandosi di un corso afferente l’area del ‘Disegno’ il progetto affronterà prevalentemente problematiche di geometria descrittiva e comunicazione visiva. Approfondendo lo studio delle forme primarie, la loro genesi costruttiva e le possibili aggregazioni\relazioni costruibili fra di esse, l’allievo accrescerà il proprio senso critico nella lettura e nella composizione della forma.
Programma La geometria descrittiva è sempre stata in costante evoluzione. Negli ultimi anni in modo particolare, a seguito dell’introduzione delle tecnologie digitali, si è notevolmente ampliata negli strumenti e negli obiettivi. Di prevalente importanza, nella formazione odierna del designer, è assimilare quei concetti invarianti della disciplina, che transitano indenni ad ogni trasformazione e costituiscono le fondamenta critiche operative dello studente nella creazione e nella rappresentazione della forma.
Argomenti delle lezioni. Le lezioni si articolano sui seguenti temi principali caratteristici dell’area disciplinare del Disegno e nel particolare del processo di rinnovamento della geometria descrittiva: • Geometria • Modellazione 3D • Modellazione parametrica • Rendering • Rapid prototyping • Comunicazione visiva
Gli argomenti sono affrontati in modo critico più che semplicemente pratico, ciò significa che all'insegnamento esaustivo delle funzionalità di un singolo software\tecnologia, si preferisce fornire all'allievo le capacità critiche per comprendere le problematiche applicative della tecnologia digitale alla immaginazione e alla comunicazione del progetto. Gli argomenti sono dunque esposti all'interno di un impianto logico e organico che li vede fortemente connessi l’uno all'altro.
Modalità di esame Il corso prevede la consegna finale di due esercitazioni progettuali - orientate esclusivamente a mostrare la capacità che l’allievo ha di controllare le forme - la cui scadenza è indicata nel calendario del corso. Propedeutica ad entrambi le esercitazioni è l’attività di analisi e ricerca i cui contenuti saranno adeguatamente illustrati nel corso delle prime lezioni. Il giorno d’esame l’allievo sosterrà – oltre alla discussione degli elaborati - una prova di quiz a risposta multipla, mirato a verificare la conoscenza degli aspetti teorici della materia. Saranno altresì valutati i modelli fisici e digitali realizzati dagli allievi nel corso delle esercitazioni guidate in aula.
R. Migliari, Geometria descrittiva, Volume II, CittàStudi, Torino 2009 G.M.Valenti “de.form.are \ de.form.ing” designpress Roma , II edizione 2010
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ICAR/17
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