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ATELIER DI DESIGN I
(obiettivi)
Obiettivi dell’attività formativaConoscere i fondamenti di base del progetto di un prodotto di limitata complessità, comprendere e progettare un prodotto elementare gestendone gli aspetti funzionali, formali, tecnologici e i metodi di formalizzazione.Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettivi- Conoscere le articolazioni del processo che dall’ideazione arriva dalla sua produzione e il sistema di relazioni che caratterizza i rapporti fra forma, funzione, materiali e sistemi di fabbricazione.- Conoscere e comprendere le teorie e i metodi di progettazione così come si sono storicamente determinati.- Comprendere la simulazione del percorso progettuale dall’ideazione di un oggetto d’uso alla sua formalizzazione.- Sperimentare il progetto di un artefatto semplice controllandone i componenti dal punto di vista formale, funzionale e produttivo.Sequenza delle diverse fasi dell’attività formativaPer il raggiungimento di tali risultati il corso è articolato in lezioni frontali, seminari ed esercitazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale.Modalità di verifica dell’apprendimentoL'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula.In sede di esame sarà valutato il complesso del le esercitazioni prodotte e verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante il corso.
Canale: 2
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DI LUCCHIO LOREDANA
( programma)
Supporto alla didattica in uso- Presentazioni e materiali didattici su supporto digitale- Strumenti tecnici per lo sviluppo di modelli fisiciModalità di frequenza• ObbligatoriaModalità di erogazione• TradizionaleObiettivi dell’insegnamentoIl campo disciplinare è quello del Design del Prodotto, che sottende all’acquisizione di conoscenze e competenze per ideare e sviluppare nuovi prodotti pensati sui bisogni e i desideri delle persone e coerenti con le possibilità economiche e tecniche della produzione.Essendo questa la prima esperienza formativa dedicata al Design del Prodotto, l’obiettivo è l’apprendimento di un metodo conoscitivo e applicativo sulla progettazione di oggetti d’uso come risultato della convergenza tra aspetti morfologici, tecnologici e funzionali.ProgrammaIl Corso, applicando i principi del learning-by-doing, avvierà tre diverse esperienze progettuali - metodologicamente complementari - finalizzate, ognuna, alla corretta comprensione del percorso di indagine/valutazione/proposta, focalizzando l’attenzione di volta in volta su uno dei tre aspetti suddetti.A tal fine saranno organizzate:- lezioni di didattica frontale dedicate all’approfondimento teorico/critico sul design contemporaneo anche attraverso testimonianze da parte di designer ed esperti del mondo imprenditoriale;- laboratori tecnici finalizzati allo sviluppo progettuale - anche svolti a velocità diverse, dall’esercitazione giornaliera a quella semestrale.Il lavoro sarà svolto in Team di massimo 3 studenti.Per sostenere l’esame finale ogni Team dovrà presentare:- un book cartaceo (il cui format grafico sarà opportunamente fornito) corredato di un cd contenente la versione pdf (alla risoluzione di stampa) del book stesso;- modelli in scala 1:1 degli oggetti sviluppati o di significativa parte di essi.Modalità di esame• Valutazione di un progettoBibliografiaBrown, T. (2009), Change by Design, HarperCollinsMunari, B., (1981), Da cosa nasce cosa, editori La Terza, Bari-RomaNorman, D. (2004), Emotional design, Apogeo
 Bibliografia Brown, T. (2009), Change by Design, HarperCollins Munari, B., (1981), Da cosa nasce cosa, editori La Terza, Bari-Roma Norman, D. (2004), Emotional design, Apogeo
Bibliography Brown, T. (2009), Change by Design, HarperCollins Munari, B., (1981), Da cosa nasce cosa, editori La Terza, Bari-Roma Norman, D. (2004), Emotional design, Apogeo
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/13
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72
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Attività formative di base
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ITA |
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ATELIER DI DESIGN II
(obiettivi)
Conoscere e comprendere i fondamenti alla base del progetto grafico di un artefatto di limitata complessità, comprendere e sperimentare la progettazione di un artefatto grafico elementare gestendone gli aspetti funzionali, formali, i e le tecniche metodi di formalizzazione.Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettivi- Conoscere i fondamenti della storia del Graphic Design, i significati dell’unità minima scritto/grafica, gli elementi di base delle tecniche e della composizione tipografica, l’identità e le tecniche di composizione di un logo in diversi formati e media, le tecniche di composizione di un manifesto.- Comprendere le articolazioni formali e tecniche di un carattere tipografico, gestendone un’applicazione e ricollocandola nelle teorie e nei metodi di progettazione grafica ed editoriale.- Conoscere e sperimentare le caratteristiche di base per le applicazioni dei software di impaginazione grafica e di animazione per il web.- Sviluppare e sperimentare una proposta grafica di un’immagine coordinata inteso come progetto di identità, ovvero complesso di segni associabili ad un soggetto(ente, azienda o evento), avvalendosi di diversi strumenti e tecnici – dalla fotografia alla riproduzione e manipolazione delle immagini, dai software di impaginazione grafica e quelli di animazione per il web.Sequenza delle diverse fasi dell’attività formativaPer il raggiungimento di tali risultati il corso è articolato in lezioni frontali, seminari ed esercitazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale.Modalità di verifica dell’apprendimentoL'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula.In sede di esame sarà valutato il complesso delle esercitazioni prodotte e verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante ilcorso.
Canale: 2
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De Bartolomeis Valter
( programma)
Supporto alla didattica in uso videoproiettore
Modalità di frequenza • Obbligatoria
Modalità di erogazione • Tradizionale
Obiettivi dell’insegnamento Il corso punta a fornire agli studenti una serie di conoscenze di base utili nell’affrontare correttamente progetti di design (del prodotto come della comunicazione visiva). Attraverso momenti di approfondimento teorico e pratico si tratteranno aspetti propedeutici al progetto fino ad arrivare, progressivamente, al progetto di un vero e proprio artefatto base (ad esempio il marchio). In particolare il corso sarà suddiviso in due parti, la prima, in cui sono previste una serie di comunicazioni teoriche propedeutiche alla seconda, in cui verranno svolti con gli studenti alcuni temi progettuali da svolgere sia in aula che in orario extra-scolastico che consentiranno agli studenti di acquisire le nozioni progettuali e le capacità tecniche e critiche necessarie. Il ciclo di lezioni teoriche, nell’intenzione di fornire una base storica e informativa è articolato in nuclei tematici. Queste comunicazioni saranno integrate con “pillole” monografiche su alcuni progettisti da assumere come modelli e dai materiali forniti durante il corso Sono previsti, come detto, esercizi di base per acquisire nozioni sul controllo e la percezione delle forme e del campo grafico (strutture progettuali), sul colore e il movimento.
Programma I cambiamenti sociali ed economici in atto definiscono uno scenario sempre più complesso che impone alla "cultura del progetto" la scelta di nuovi atteggiamenti. La didattica si orienta verso la coesistenza di diverse filosofie progettuali, verso un pluralismo di linguaggi e di tendenze. Un importante obiettivo potrà essere, allora, recuperare la “complessità” che caratterizza il contenuto socio-economico nel quale il progettista opera, attraverso un percorso formativo che si definisce in termini di costante sperimentazione e sintesi tra atteggiamenti rigorosi di metodo e attività di stimolazione della creatività. Dall’analisi degli aggiornamenti si potrà avviare un processo di adeguamento corrispondente alle nuove esigenze estetiche (introducendo questioni di basic design, videografico e computerizzato, analizzando anche il lavoro delle avanguardie grafiche e dei più aggiornati progettisti grafici). Considerata la necessità di informare gli studenti ad un adeguato livello di capacità percettiva e di sensibilità per le qualità formali, indispensabile per la futura professionalità, risulta fondamentale la combinazione di esperienze di problem solving con i contributi metodologici di fondazione disciplinare, così come l'impostazione di esercitazioni, intese in termini di procedimenti inventivi tra vincoli. Si propone da un lato lo studio degli elementi fondamentali della figurazione (punto, linea, volume, spazio, colore, texture, ecc.) e delle relazioni che tra essi intercorrono, al fine di appropriarsi dei procedimenti di restituzione o simulazione da cui dipendono i messaggi comunicazionali che si offrono al destinatario. Dall’altro una serie di esercitazioni di espressione libera, attraverso vari tipi di composizione, per definire il proprio mondo di immagini e l’effetto che le immagini esterne generano quando entrano in contatto con il nostro bagaglio di informazioni visive. Passando per le ricerche di Veronesi, Scriabin, Bonsiepe verranno impostate esperienze di traduzione estetica monomediale e di psicologia morfologica. Le teorie di Bense, le opere di Kosuth e Blaine costituiranno le linee guida per esercitazioni di trasposizione analogica: la conoscenza attraverso il concetto. Gli studenti saranno stimolati ad esprimere un’unica immagine attraverso tutti i possibili codici di rappresentazione per appropriarsene operando per ambiti trasversali. Particolare attenzione sarà rivolta all'insieme delle operazioni, dei metodi e dei processi impiegati per la progettazione visiva.
Modalità di esame Ciascuna delle esercitazioni sarà anticipata da una comunicazione teorica con la quale si daranno le informazioni utili allo svolgimento dell’esercizio pratico oltre che una serie di nozioni di più ampio respiro storico e informativo: la definizione di comunicazione visiva, la storia e il significato dei segni, la scrittura, l’immagine coordinata e gli artefatti della comunicazione. In questo modo l’allievo sarà messo in condizione di svolgere correttamente gli esercizi, ma anche di acquisire quel bagaglio di conoscenze culturali indispensabili per poter operare consapevolmente nell’ambito delle discipline del progetto. Si ritiene infatti che la pratica ha un maggior valore qualitativo solo con la conoscenza approfondita delle regole disciplinari ma anche della sua storia e dei suoi trascorsi, degli autori e del loro lavoro. Le esercitazioni saranno svolte in parte in aula durante l’orario di lezione, in parte sarà compito dell’allievo svolgerle autonomamente. Periodicamente sono previsti incontri in aula per la revisione e il commento critico collettivo dei lavori. Saranno date indicazioni durante il corso e, per ciascuna esercitazione, sulle modalità di consegna in sede di esame. L’esame finale prevede la consegna in “bella” degli esercizi svolti durante il corso oltre che un esame orale sulla base dei libri di testo indicati come obbligatori in bibliografia. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto
 Bibliografia Daniele Baroni, Maurizio Vitta, “Storia del design grafico”, Longanesi, Milano 2003. Michele Spera, “La progettazione grafica tra creatività e scienza”, Gangemi editore, Roma 2001. Giovanni Anceschi, “L’oggetto della raffigurazione”, Etas libri, 1992 Carlo Branzaglia, “Comunicare con le immagini”, Bruno Mondadori editore, Milano 2003. Luigina De Grandis, “Teoria e uso del colore”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2000 Giorgio Fioravanti, “Grafica e stampa”, Zanichelli, Bologna 1997. Giorgio Fioravanti, Leonardo Passarelli, Silvia Sfligiotti “La grafica in Italia”, Leonardo Arte, Milano 1997. Raffaele Fontanella, Marcello Cesar, Maurizio di Somma, “Come cambiano i marchi”, Ikon editrice, Milano 2003. Bruno Munari, “Design e comunicazione visiva”, Editori Laterza, Bari 1991 Dina Riccò, “Sinestesie per il design”, Etas Libri, Milano 1999
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 1
-
De Bartolomeis Valter
( programma)
Supporto alla didattica in uso videoproiettore
Modalità di frequenza • Obbligatoria
Modalità di erogazione • Tradizionale
Obiettivi dell’insegnamento Il corso punta a fornire agli studenti una serie di conoscenze di base utili nell’affrontare correttamente progetti di design (del prodotto come della comunicazione visiva). Attraverso momenti di approfondimento teorico e pratico si tratteranno aspetti propedeutici al progetto fino ad arrivare, progressivamente, al progetto di un vero e proprio artefatto base (ad esempio il marchio). In particolare il corso sarà suddiviso in due parti, la prima, in cui sono previste una serie di comunicazioni teoriche propedeutiche alla seconda, in cui verranno svolti con gli studenti alcuni temi progettuali da svolgere sia in aula che in orario extra-scolastico che consentiranno agli studenti di acquisire le nozioni progettuali e le capacità tecniche e critiche necessarie. Il ciclo di lezioni teoriche, nell’intenzione di fornire una base storica e informativa è articolato in nuclei tematici. Queste comunicazioni saranno integrate con “pillole” monografiche su alcuni progettisti da assumere come modelli e dai materiali forniti durante il corso Sono previsti, come detto, esercizi di base per acquisire nozioni sul controllo e la percezione delle forme e del campo grafico (strutture progettuali), sul colore e il movimento.
Programma I cambiamenti sociali ed economici in atto definiscono uno scenario sempre più complesso che impone alla "cultura del progetto" la scelta di nuovi atteggiamenti. La didattica si orienta verso la coesistenza di diverse filosofie progettuali, verso un pluralismo di linguaggi e di tendenze. Un importante obiettivo potrà essere, allora, recuperare la “complessità” che caratterizza il contenuto socio-economico nel quale il progettista opera, attraverso un percorso formativo che si definisce in termini di costante sperimentazione e sintesi tra atteggiamenti rigorosi di metodo e attività di stimolazione della creatività. Dall’analisi degli aggiornamenti si potrà avviare un processo di adeguamento corrispondente alle nuove esigenze estetiche (introducendo questioni di basic design, videografico e computerizzato, analizzando anche il lavoro delle avanguardie grafiche e dei più aggiornati progettisti grafici). Considerata la necessità di informare gli studenti ad un adeguato livello di capacità percettiva e di sensibilità per le qualità formali, indispensabile per la futura professionalità, risulta fondamentale la combinazione di esperienze di problem solving con i contributi metodologici di fondazione disciplinare, così come l'impostazione di esercitazioni, intese in termini di procedimenti inventivi tra vincoli. Si propone da un lato lo studio degli elementi fondamentali della figurazione (punto, linea, volume, spazio, colore, texture, ecc.) e delle relazioni che tra essi intercorrono, al fine di appropriarsi dei procedimenti di restituzione o simulazione da cui dipendono i messaggi comunicazionali che si offrono al destinatario. Dall’altro una serie di esercitazioni di espressione libera, attraverso vari tipi di composizione, per definire il proprio mondo di immagini e l’effetto che le immagini esterne generano quando entrano in contatto con il nostro bagaglio di informazioni visive. Passando per le ricerche di Veronesi, Scriabin, Bonsiepe verranno impostate esperienze di traduzione estetica monomediale e di psicologia morfologica. Le teorie di Bense, le opere di Kosuth e Blaine costituiranno le linee guida per esercitazioni di trasposizione analogica: la conoscenza attraverso il concetto. Gli studenti saranno stimolati ad esprimere un’unica immagine attraverso tutti i possibili codici di rappresentazione per appropriarsene operando per ambiti trasversali. Particolare attenzione sarà rivolta all'insieme delle operazioni, dei metodi e dei processi impiegati per la progettazione visiva.
Modalità di esame Ciascuna delle esercitazioni sarà anticipata da una comunicazione teorica con la quale si daranno le informazioni utili allo svolgimento dell’esercizio pratico oltre che una serie di nozioni di più ampio respiro storico e informativo: la definizione di comunicazione visiva, la storia e il significato dei segni, la scrittura, l’immagine coordinata e gli artefatti della comunicazione. In questo modo l’allievo sarà messo in condizione di svolgere correttamente gli esercizi, ma anche di acquisire quel bagaglio di conoscenze culturali indispensabili per poter operare consapevolmente nell’ambito delle discipline del progetto. Si ritiene infatti che la pratica ha un maggior valore qualitativo solo con la conoscenza approfondita delle regole disciplinari ma anche della sua storia e dei suoi trascorsi, degli autori e del loro lavoro. Le esercitazioni saranno svolte in parte in aula durante l’orario di lezione, in parte sarà compito dell’allievo svolgerle autonomamente. Periodicamente sono previsti incontri in aula per la revisione e il commento critico collettivo dei lavori. Saranno date indicazioni durante il corso e, per ciascuna esercitazione, sulle modalità di consegna in sede di esame. L’esame finale prevede la consegna in “bella” degli esercizi svolti durante il corso oltre che un esame orale sulla base dei libri di testo indicati come obbligatori in bibliografia. • Prova scritta • Prova orale • Valutazione di un progetto
 Bibliografia Daniele Baroni, Maurizio Vitta, “Storia del design grafico”, Longanesi, Milano 2003. Michele Spera, “La progettazione grafica tra creatività e scienza”, Gangemi editore, Roma 2001. Giovanni Anceschi, “L’oggetto della raffigurazione”, Etas libri, 1992 Carlo Branzaglia, “Comunicare con le immagini”, Bruno Mondadori editore, Milano 2003. Luigina De Grandis, “Teoria e uso del colore”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2000 Giorgio Fioravanti, “Grafica e stampa”, Zanichelli, Bologna 1997. Giorgio Fioravanti, Leonardo Passarelli, Silvia Sfligiotti “La grafica in Italia”, Leonardo Arte, Milano 1997. Raffaele Fontanella, Marcello Cesar, Maurizio di Somma, “Come cambiano i marchi”, Ikon editrice, Milano 2003. Bruno Munari, “Design e comunicazione visiva”, Editori Laterza, Bari 1991 Dina Riccò, “Sinestesie per il design”, Etas Libri, Milano 1999
(Date degli appelli d'esame)
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Attività formative di base
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