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RAPPRESENTAZIONE DEL PRODOTTO
(obiettivi)
RAPPRESENTAZIONE DEL PRODOTTO (ICAR/17 – 6 CFU Saper descrivere e comunicare con esattezza le configurazioni degli oggetti per mezzo di figure, rappresentazioni e modelli siano essi piani e tridimensionali, fisici, grafici e digitali. Saper comprendere le strutture geometriche, modulari e di misura che governano la forma spaziale di un oggetto industriale e delle sue parti attraverso l’esercizio del disegno. Conoscere e saper riconoscere i principali caratteri geometrici, modulari e di misura nel disegno degli oggetti industriali nel loro sviluppo storico. Conoscere e in parte sperimentare procedure e metodologie, operative e tecniche, dirette e indirette, specifiche della rappresentazione del prodotto (dall’acquisizione dei dati, al reverse modeling, reverse engineering, alla prototipazione virtuale). Il corso è articolato in lezioni frontali, seminari e sperimentazioni, approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa.
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IPPOLITI ELENA
( programma)
Obiettivo formativo generale Il principale obiettivo dell’attività formativa è quello di mettere in condizione lo studente di saper esercitare criticamente il controllo del modello mentale di un oggetto, sia esso prefigurato o esistente, attraverso le forme della rappresentazione nelle diverse fasi della progettazione e produzione industriale.
Obiettivi formativi specifici Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà: - saper descrivere e comunicare con esattezza le configurazioni degli oggetti per mezzo di figure, rappresentazioni e modelli siano essi , piani e tridimensionali, fisici, grafici e digitali. - saper comprendere le strutture geometriche, modulari e di misura che governano la forma spaziale di un oggetto industriale e delle sue parti attraverso l’esercizio del disegno. - conoscere e saper riconoscere i principali caratteri geometrici, modulari e di misura nel disegno degli oggetti industriali nel loro sviluppo storico. - conoscere e in parte sperimentare procedure e metodologie, operative e tecniche, dirette e indirette, specifiche della rappresentazione del prodotto (dall’acquisizione dei dati, al reverse modeling, reverse engineering, alla prototipazione virtuale).
Argomenti delle lezioni I principali temi ed argomenti affrontati, corrispondenti ad altrettante esercitazioni, possono essere così sintetizzati:
Il disegno per l’analisi dell’oggetto Obiettivo formativo di questa parte del corso è quello di sperimentare il disegno in quanto strumento critico e operativo per la conoscenza e la comprensione dell’oggetto. Il disegno, modello grafico di comprensione, consente infatti di analizzare e controllare le strutture geometriche e modulari che governano la forma spaziale di un oggetto industriale e delle sue parti.
Il rilievo per l’analisi dell’oggetto Obiettivo formativo di questa parte del corso è quello di sperimentare le tecniche di rilievo, dirette e indirette, per l’acquisizione dei dati geometrici e di misura delle configurazioni spaziali di un oggetto, dove comunque pregiudiziale alle operazioni è la capacità di selezionare i dati da acquisire operando un processo di riduzione della realtà.
La rappresentazione del prodotto industriale Sperimentare differenti rappresentazioni per descrivere e comunicare con esattezza gli oggetti in relazione alle diverse fasi della progettazione e produzione industriale.
Supporto alla didattica in uso: La piattaforma di e-learning della Sapienza, http://elearning2.uniroma1.it/
Per eventuali contatti: elena.ippoliti@uniroma1.it
 Testi adottati Vittorio Gregotti, Il disegno del prodotto industriale. Italia 1860-1980, con contributi di Giampiero Bosoni, Manolo De Giorgi, Andrea Nulli, Electa, Milano 2004 (1° edizione 1982). ISBN 88-435-1209-9 La ricerca nel disegno di design: giornata di studio 20 ottobre 2010, a cura del Politecnico di Milano, UdRD Design Representation, Dipartimento Indaco-Facoltà del Design, Maggioli, Rimini 2011. ISBN 978-88-387-6005-5
(Date degli appelli d'esame)
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Attività formative caratterizzanti
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TEORIE E STORIA DELLA CRITICA DELL'ARTE
(obiettivi)
TEORIE E STORIA DELLA CRITICA DELL'ARTE (L-ART/03 – 6) Gli obiettivi del corso riguardano tanto le teorie e le storie del design, dell’architettura, delle arti, delle arti decorative, quanto quelle strettamente attinenti ai fondamenti della Critica d’arte contemporanea. L’obiettivo specifico del corso di Teorie e Storia della Critica dell’Arte è di portare lo studente ad una conoscenza degli strumenti e dei fondamenti della Critica d´Arte attuale. Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di: Descrivere e utilizzare alcuni degli strumenti di lettura più consolidati tra quelli elaborati nel tempo da studiosi ed esperti professionalmente accreditati al fine di interpretare la produzione artistica contemporanea. Estrapolare dalla produzione artistica contemporanea, tematiche epocali, tensioni storiche, suggestioni formali, e strategie comunicative riferibili in qualche modo anche alle altre discipline del visivo con particolare attenzione per Disegno Industriale. Distinguere in un’opera d’arte il nucleo motivazionale dell’atto creativo, (considerato come ricerca di valori ad un tempo esistenziali e sociali), dal mero sforzo di produrre una cifra stilistica capace di raccogliere consensi più o meno effimeri.
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BALMAS PAOLO
( programma)
Nella società industriale globalizzata l’immaginazione è un fattore di crescita irrinunciabile, senza di essa la politica perde slancio, la società civile si sclerotizza e la produzione ristagna. Cartina da tornasole di un’immaginazione che non sia mera fantasia combinatoria, ma capacità di individuare e risolvere problemi in proiezione futura, è la produzione artistica. L’arte tuttavia per essere culturalmente efficace ha bisogno di interpretazione intesa non solo come ricerca di senso ma anche come organizzazione della fruizione.Non è dunque un caso se oggi la critica è protagonista di una gara serrata con le altre forme di comunicazione e con l’arte stessa, una gara resa più ardua ed entusiasmante dalla necessità di non perdere profondità e credibilità. Conoscere la critica d’arte dei nostri giorni è dunque indispensabile per qualunque professionista dell’immaginazione. Va da se che i fondamenti e gli strumenti della critica non possono essere compresi senza ripercorrerne le tappe storiche nodali che sono poi quelle in cui la creatività ha prevalso sulla regola istituendo nuove metodologie in gran parte ancora utilizzabili nel loro nucleo più intimo, più vicino alla concreta opera d’arte.Al fine di fornire una conoscenza degli strumenti e dei fondamenti della Critica d´Arte attuale adeguata alle esigenze dello studente, il corso intende ricostruire la storia di questa disciplina alternando un ripercorrimmento della stessa organizzato per grandi cicli paralleli a quelli in cui si suole suddividere la Storia dell’Arte ad una lettura diretta di un certo numero di testi salienti dovuti a quegli autori che più degli altri hanno contribuito ad inaugurare nuove modalità di avvicinamento all’opera.I testi e gli autori presi in considerazione partiranno dalla seconda metà del XVIII° secolo per giungere fino alla piena attualità e potranno essere sia di natura teorica che direttamente esplicativa. La loro esegesi sempre ricollegata alle vicende socioeconomiche del tempo cui si riferiscono sarà regolarmente corredata dal necessario apparato iconografico. I testi su cui prepararsi saranno indicati all’inizio delle lezioni.
 Al fine di fornire una conoscenza degli strumenti e dei fondamenti della Critica d'Arte attuale adeguata alle esigenze dello studente, il corso intende ricostruire la storia di questa disciplina alternando un ripercorrimento della stessa organizzato per grandi cicli paralleli a quelli in cui si suole suddividere la Storia dell’Arte ad una lettura diretta di un certo numero di testi salienti dovuti a quegli autori che più degli altri hanno contribuito ad inaugurare nuove modalità di avvicinamento all’opera. I testi e gli autori presi in considerazione partiranno dalla seconda metà del XVIII° secolo per giungere fino alla piena attualità e potranno essere sia di natura teorica che direttamente esplicativa. La loro esegesi sempre ricollegata alle vicende socioeconomiche del tempo cui si riferiscono sarà regolarmente corredata dal necessario apparato iconografico. I testi su cui prepararsi saranno indicati all’inizio delle lezioni.
In order to provide students with an awareness of the tools and fundamentals of Art Criticism in line with their needs, the intent of the course is to reconstruct the history of the discipline, alternating an examination thereof – organised into the major parallel cycles Art History is generally divided into – with a direct interpretation of a number of important texts from those authors that have made the greatest contribution to introducing new approaches to artworks. The texts and the authors covered will range from the second half of the 18th century right up to the present day, and may be both theoretical and directly explanatory in nature. The exegesis of these texts – in all cases linked to the social and economic circumstances and events of their time – will be complemented and completed by the necessary iconographical elements. The texts for study will be indicated at the start of the lessons.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/03
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Attività formative caratterizzanti
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MECCANICA TEORICA E APPLICATA
(obiettivi)
MECCANICA TEORICA E APPLICATA (ICAR/08 6 CFU) Il corso di Meccanica Teorica e Applicata persegue i seguenti obiettivi: Approfondire le conoscenze degli studenti relativamente al funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura con particolare riferimento alla modellazione del continuo deformabile a comportamento elastico e elasto-plastico. Si presuppone la conoscenza di base dei principi della meccanica dei corpi rigidi acquisite nelle Lauree triennali. Far acquisire la conoscenza dei modelli adeguati per l’analisi del continuo e i metodi fondamentali di soluzione del problema elastico anche in forme complesse (es. lastre, piastre, gusci), in stretta relazione con le finalità di progettazione del prodotto del design industriale. Fornire gli elementi di base per formare la capacità critica di valutare una prefattibilità strutturale del prodotto, selezionando alcune tipologie di riferimento che possano ricondursi a modelli mono, bi e tri-dimensionali.
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PASCA MONICA
( programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previsti Scopo del corso è approfondire lo studio del funzionamento cinematico, statico e meccanico degli oggetti attraverso la modellazione del mezzo continuo deformabile nonché la conoscenza dei metodi di soluzione del prblema elastico. Lo studente è portato ad acquisisce una capacità critica di valutare una prefattibilità strutturale del prodotto di design, di differente tipologia. Programma del Corso Verranno fornite le basi teoriche fondamentali e mostrati esempi di pratica applicazione nel campo del design del prodotto dei seguenti argomenti: Comportamento dei materiali: formulazione sperimentale legame costitutivo; materiali elastici, elasto-plastici, duttili e fragili; resistenza, usabilità e sicurezza Meccanica dei continui deformabili: la tensione secondo Cauchy, cinematica, statica e legame costitutivo; il problema elasticoIl modello monodimensionale: cenni di teoria della trave; sollecitazioni semplici e composte; validità del modello e applicazioni a prodottiModelli bidimensionali: lastre, piastre, gusci Metodi di soluzione numerica: elementi finiti Modalità di svolgimento dell'attività didattica L’attività didattica consiste in lezioni in aula. Modalità d’esame L'esame consta di una prova scritta relativa alla soluzione di problemi di carattere applicativo sugli argomenti del corso e un colloquio (prova orale) su tutti i temi affrontati nel corso. Le due prove debbono essere sostenute nel medesimo appello. Durante il corso verranno svolte prove di accertamento con valore di esonero dalla prova scritta d'esame per gli appelli dell’a.a. corrente.
 Bibliografia di base Durante il corso saranno rese disponibili in rete dispense redatte dal docente. Testi di approfondimento: Comi C., Corradi Dell’Acqua L.: Introduzione alla meccanica strutturale, McGraw-Hill Ceradini G.: Scienza delle Costruzioni: Teoria della trave, Vol. 3, Masson. Esercizi: Viola E.: Esercitazioni di Scienza delle Costruzioni, Vol. 2, Pitagora.
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/08
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Attività formative affini ed integrative
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ATELIER DI DESIGN DEL PRODOTTO I
(obiettivi)
ATELIER DI DESIGN DEL PRODOTTO IMorfologia Tecnologia e Tipologia degli Artefatti 6 CFU ICAR/13Design del Prodotto I 6 CFU ICAR/13Gli obiettivi del Corso si articolano su due piani e presentano reciproche integrazioni orientate a una sperimentazione progettuale, sintesi di competenze applicate. L’ambito d’interesse dell’Atelier riguarda studi morfologici, tipologici e tecnologici dedicati all’acquisizione di conoscenze specifiche di determinate categorie di artefatti al fine di comprendere l’evoluzione delle forme nel tempo rispetto all’innovazione tecnologica e tipologica e i rapporti tra i componenti più minuti e l’insieme. Al processo analitico morfologico, inteso come procedimento scientifico comparativo, viene integrata la sperimentazione progettuale dedicata a tematiche legate alle risorse del territorio, in relazione a contesti complessi. Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di: Conoscere, distinguere, classificare e sistematizzare gli aspetti morfologici, tipologici e tecnologici di determinati gruppi di artefatti in relazione alla loro evoluzione nel tempo. Verificare e dimostrare come la nozione di progetto in una società post-industriale comporti lo studio della conformazione degli artefatti nei loro elementi minuti e nella loro totalità in relazione all’evoluzione delle risorse materiali e territoriali, delle procedure e delle tecnologie nell’ottica di un approccio volto a cogliere la molteplicità e variabilità dei contesti e dei fattori ambientali. Sistematizzare per promuovere un’attitudine scientifica alla progettazione di elementi, componenti e oggetti per l’industria adeguati alla contemporanea complessità delle esigenze d’uso. Concepire e progettare l’innovazione in relazione alla storia della cultura materiale ed industriale, all’evoluzione delle tipologie di artefatti, dei materiali e delle tecnologie, individuando archetipi e matrici morfologiche e comprendendo lo sviluppo dei phyla morfo-tipologici rispetto ai contesti produttivi.
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MORFOLOGIA TECNOLOGIA E TIPOLOGIA DEGLI ARTEFATTI
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DAL FALCO FEDERICA
( programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiGli obiettivi del Corso si articolano su due piani e presentano reciproche integrazioni orientate ad una sperimentazione progettuale sintesi di competenze applicate. L’ambito di interesse dell’Atelier riguarda studi morfologici, tipologici e tecnologici dedicati all’acquisizione di conoscenze specifiche di determinate categorie di artefatti al fine di comprendere l’evoluzione delle forme nel tempo rispetto all’innovazione tecnologica e tipologica e i rapporti tra i componenti più minuti e l’insieme. Al processo analitico morfologico, inteso come procedimento scientifico comparativo, viene integrata la sperimentazione progettuale dedicata a tematiche legate alle risorse del territorio, in relazione a contesti complessi.Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di: - Conoscere, distinguere, classificare e sistematizzare gli aspetti morfologici, tipologici e tecnologici di determinati gruppi di artefatti in relazione alla loro evoluzione nel tempo.- Verificare e dimostrare come la nozione di progetto in una società post-industriale comporti lo studio della conformazione degli artefatti nei loro elementi minuti e nella loro totalità in relazione all’evoluzione delle risorse materiali e territoriali, delle procedure e delle tecnologie nell’ottica di un approccio volto a cogliere la molteplicità e variabilità dei contesti e dei fattori ambientali.- Sistematizzare per promuovere un’attitudine scientifica alla progettazione di elementi, componenti e oggetti per l’industria adeguati alla contemporanea complessità delle esigenze d’uso.- Concepire e progettare l’innovazione in relazione alla storia della cultura materiale ed industriale, all’evoluzione delle tipologie di artefatti, dei materiali e delle tecnologie, individuando archetipi e matrici morfologiche e comprendendo lo sviluppo dei phyla morfo-tipologici rispetto ai contesti produttivi._Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettiviNel raggiungere gli obiettivi dell’Atelier lo studente dovrà acquisire i saperi seguenti:- conoscere i principali temi, le teorie e le metodologie che costituiscono il corpo delle discipline dedicate allo studio della morfologia, tipologia e tecnologia degli oggetti;- conoscere, comprendere e comparare, le differenze proprie dei segni e dei caratteri tipologici, materici e tecnologici di gruppi affini di artefatti, le valenze di innovazione progettuale, i valori di ordine sociale relativi alle modalità d’uso; - analizzare, ordinare e sistematizzare i materiali oggetto di studio applicando in modo trasversale il metodo morfologico con descrizioni e restituzioni grafiche; - concepire e sviluppare un sistema di prodotti innovativi - dal concept alla protipazione - in relazione alle possibili evoluzioni dei phyla morfo-tipologici analizzati, alla storia e alla cultura materiale dei contesti e del territorio. Modalità di svolgimento dell'attività didatticaLezioni ex cathedra nelle quali vengono esposti contenuti, metodi, teorie, esemplicazioni ricomprese nella disciplina.Seminari nei quali vengono trattati con gli adeguati approfondimenti temi specifici.Conferenze dedicate a contributi d’eccellenza nell’ambito dell’industrial design, ma anche pertinenti dal punto di vista transdisciplinare.Ricerche monografiche restituite sotto forma di tesine, dedicate alla conoscenza e comprensione approfondita delle strutture morfologiche di determinati gruppi di artefatti sviluppate negli aspetti teorici e nella comparazione dei prodotti oggetto di studio attraverso l’analisi morfologica.Workshop internazionale dedicato alla concezione di un prodotto o sistema di prodotti e successivo sviluppo, controllo tecnico esecutivo e prototipazione del progetto.Modalità d’esameL’esame di svolge con un colloquio relativo ai temi trattati nel Corso e ai testi consigliati e alla discussione e valutazione del progetto presentato
 Bibliografia di base Bellone E., (2008) Molte nature. Saggio sull’evoluzione culturale, Raffaello Cortina editore, Milano Branzi A. (2009), Capire il design, Giunti, Firenze Cavalli Sforza L.L. (2010) L’evoluzione della cultura, Codice edizioni Torino De Fusco R. (2009), Storia del design, Laterza, Roma-Bari Focillon H. (2002), Vita delle forme. Elogio della mano, PBE Norman D. A. (2008), Il design del futuro, Apogeo, Milano Sudjic D. (2009), Il linguaggio delle cose, Laterza, Roma-Bari Vitta M. (2001), Il progetto della bellezza. Il design tra arte e tecnica, 1851-2001, PBE, Torino
Basic bibliography Bellone E., (2008) Molte nature. Saggio sull’evoluzione culturale, Raffaello Cortina editore, Milan Branzi A. (2009), Capire il design, Giunti, Florence Cavalli Sforza L.L. (2010) L’evoluzione della cultura, Codice edizioni, Turin De Fusco R. (2009), Storia del design, Laterza, Rome-Bari Focillon H. (2002), Vita delle forme. Elogio della mano, PBE Norman D. A. (2008), Il design del futuro, Apogeo, Milan Sudjic D. (2009), Il linguaggio delle cose, Laterza, Rome-Bari Vitta M. (2001), Il progetto della bellezza. Il design tra arte e tecnica, 1851-2001, PBE, Turin
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Attività formative caratterizzanti
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DESIGN DEL PRODOTTO I
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DAL FALCO FEDERICA
( programma)
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiGli obiettivi del Corso si articolano su due piani e presentano reciproche integrazioni orientate ad una sperimentazione progettuale sintesi di competenze applicate. L’ambito di interesse dell’Atelier riguarda studi morfologici, tipologici e tecnologici dedicati all’acquisizione di conoscenze specifiche di determinate categorie di artefatti al fine di comprendere l’evoluzione delle forme nel tempo rispetto all’innovazione tecnologica e tipologica e i rapporti tra i componenti più minuti e l’insieme. Al processo analitico morfologico, inteso come procedimento scientifico comparativo, viene integrata la sperimentazione progettuale dedicata a tematiche legate alle risorse del territorio, in relazione a contesti complessi.Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà essere in grado di: - Conoscere, distinguere, classificare e sistematizzare gli aspetti morfologici, tipologici e tecnologici di determinati gruppi di artefatti in relazione alla loro evoluzione nel tempo.- Verificare e dimostrare come la nozione di progetto in una società post-industriale comporti lo studio della conformazione degli artefatti nei loro elementi minuti e nella loro totalità in relazione all’evoluzione delle risorse materiali e territoriali, delle procedure e delle tecnologie nell’ottica di un approccio volto a cogliere la molteplicità e variabilità dei contesti e dei fattori ambientali.- Sistematizzare per promuovere un’attitudine scientifica alla progettazione di elementi, componenti e oggetti per l’industria adeguati alla contemporanea complessità delle esigenze d’uso.- Concepire e progettare l’innovazione in relazione alla storia della cultura materiale ed industriale, all’evoluzione delle tipologie di artefatti, dei materiali e delle tecnologie, individuando archetipi e matrici morfologiche e comprendendo lo sviluppo dei phyla morfo-tipologici rispetto ai contesti produttivi._Saperi necessari per il raggiungimento degli obiettiviNel raggiungere gli obiettivi dell’Atelier lo studente dovrà acquisire i saperi seguenti:- conoscere i principali temi, le teorie e le metodologie che costituiscono il corpo delle discipline dedicate allo studio della morfologia, tipologia e tecnologia degli oggetti;- conoscere, comprendere e comparare, le differenze proprie dei segni e dei caratteri tipologici, materici e tecnologici di gruppi affini di artefatti, le valenze di innovazione progettuale, i valori di ordine sociale relativi alle modalità d’uso; - analizzare, ordinare e sistematizzare i materiali oggetto di studio applicando in modo trasversale il metodo morfologico con descrizioni e restituzioni grafiche; - concepire e sviluppare un sistema di prodotti innovativi - dal concept alla protipazione - in relazione alle possibili evoluzioni dei phyla morfo-tipologici analizzati, alla storia e alla cultura materiale dei contesti e del territorio. Modalità di svolgimento dell'attività didatticaLezioni ex cathedra nelle quali vengono esposti contenuti, metodi, teorie, esemplicazioni ricomprese nella disciplina.Seminari nei quali vengono trattati con gli adeguati approfondimenti temi specifici.Conferenze dedicate a contributi d’eccellenza nell’ambito dell’industrial design, ma anche pertinenti dal punto di vista transdisciplinare.Ricerche monografiche restituite sotto forma di tesine, dedicate alla conoscenza e comprensione approfondita delle strutture morfologiche di determinati gruppi di artefatti sviluppate negli aspetti teorici e nella comparazione dei prodotti oggetto di studio attraverso l’analisi morfologica.Workshop internazionale dedicato alla concezione di un prodotto o sistema di prodotti e successivo sviluppo, controllo tecnico esecutivo e prototipazione del progetto.Modalità d’esameL’esame di svolge con un colloquio relativo ai temi trattati nel Corso e ai testi consigliati e alla discussione e valutazione del progetto presentato
 Bibliografia di base Bellone E., (2008) Molte nature. Saggio sull’evoluzione culturale, Raffaello Cortina editore, Milano Branzi A. (2009), Capire il design, Giunti, Firenze Cavalli Sforza L.L. (2010) L’evoluzione della cultura, Codice edizioni Torino De Fusco R. (2009), Storia del design, Laterza, Roma-Bari Focillon H. (2002), Vita delle forme. Elogio della mano, PBE Norman D. A. (2008), Il design del futuro, Apogeo, Milano Sudjic D. (2009), Il linguaggio delle cose, Laterza, Roma-Bari Vitta M. (2001), Il progetto della bellezza. Il design tra arte e tecnica, 1851-2001, PBE, Torino
Basic bibliography Bellone E., (2008) Molte nature. Saggio sull’evoluzione culturale, Raffaello Cortina editore, Milan Branzi A. (2009), Capire il design, Giunti, Florence Cavalli Sforza L.L. (2010) L’evoluzione della cultura, Codice edizioni, Turin De Fusco R. (2009), Storia del design, Laterza, Rome-Bari Focillon H. (2002), Vita delle forme. Elogio della mano, PBE Norman D. A. (2008), Il design del futuro, Apogeo, Milan Sudjic D. (2009), Il linguaggio delle cose, Laterza, Rome-Bari Vitta M. (2001), Il progetto della bellezza. Il design tra arte e tecnica, 1851-2001, PBE, Turin
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