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ORGANIZZAZIONE DELLE DINAMICHE VISUALI NELLO SPAZIO SOCIALE
(obiettivi)
ORGANIZZAZIONE DELLE DINAMICHE VISUALI NELLO SPAZIO SOCIALE 6 CFU SPS/07Il Corso intende fornire agli studenti la capacità di svolgere ricerche in campo sociourbanistico e nel campo della comunicazione visiva utilizzando metodologie e tecniche cinefotografiche affiancate a più tradizionali tecniche di ricerca sociale sul campo. Il raggiungimento di tali obiettivi consente ad uno studente di design e comunicazione visiva di padroneggiare forme di conoscenza scientifica della comunicazione visiva in ordine soprattutto al riconoscimento dell'identità urbana: problema questo che sembra emergere prepotentemente nella città e nel paesaggio postmoderni.I risultati di apprendimento attesi consistono nell’acquisire, da parte degli studenti, la capacità di cogliere il significato socioantropologico, anche attraverso la ricerca empirica, dei simboli architettonici, paesaggistici, estetici e socioeconomici che caratterizzano l’identità della città contemporanea.
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MATTIOLI FRANCESCO
( programma)
_Obiettivi complessivi dell’insegnamentoL’insegnamento riguarda la caratterizzazione visuale dello spazio sociale, inteso sia come contesto delimitato di determinati processi di interazione, sia come ambiente organizzato e strutturato, in specie urbano. Nel caso dello spazio urbano, diventa fondamentale determinarne il significato e l’identità che gli viene attribuita dagli individui, dai gruppi, dal sistema sociale. Tale attribuzione avviene sulla base di un processo di comunicazione, in cui la città esibisce sé stessa, la propria identità, i propri meccanismi, le proprie regole, per lo più standardizzate, ma molto spesso peculiari del tessuto socioculturale che le proviene dal suo sedimento storico. Questo processo è divenuto particolarmente importante nella città postmoderna: così il Corso 2012-2013 si incentra in particolar modo proprio sulle varie forme mediatiche attraverso le quali la Città comunica la propria identità. I metodi per studiare questi fenomeni spaziano dall’analisi documentaria a l’indagine sul campo. In particolare, l’insegnamento intende sottolineare l’importanza delle metodologie cine-fotografiche, come fonte originaria di dati e come fiancheggiamento delle tecniche più tradizionali. _Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previsti L’obiettivo formativo del Corso punta a rendere gli studenti in grado di padroneggiare forme di conoscenza scientifica della comunicazione visiva in ordine al riconoscimento dell'identità urbana nella società contemporanea e alla conoscenza delle forme della comunicazione di sé della città. Inoltre, attraverso un’esperienza didattica sul campo, gli studenti saranno in grado di conoscere le tecniche più avanzate di ricerca visuale, e di scegliere quelle che riterranno più appropriate per cogliere il significato socioantropologico dei simboli architettonici, paesaggistici, estetici e socioeconomici che caratterizzano l’identità della città contemporanea._ Modalità di svolgimento dell'attività didatticaIl 50% dell’attività didattica sarà costituito da lezioni teoriche frontali, durante le qualisaranno approfonditi due temi: a) l’identità urbana e le forme della comunicazione di sé della città; b) metodologie di ricerca sul campo, con particolare approfondimento delle tecniche di indagine visuale. Dopo questa prima fase gli studenti saranno invitati, singolarmente o in gruppi di massimo tre membri, a scegliere un tema di ricerca su campo inerente l’argomento del Corso e a redigere una tesina finale.Il restante 50% del Corso sarà quindi dedicato sia alla definizione dei singoli progetti, sia alla continua revisione collettiva dei vari work in progress. _ Modalità d’esameL’esame consiste nella discussione della tesina finale. Per gli studenti che non raggiungono almeno il 75% delle presenze a lezione, si procederà anche ad un interrogazione orale sui due testi di riferimento nella bibliografia di base.
 Altra bibliografia di base (lettura non obbligatoria): C.N. Schulz, Genius Loci, Electa, 2007 F. Mattioli, Sociologia visuale, ERI, 1991 P. Faccioli, P.Losacco, Manuale di sociologia visuale, F.Angeli, 2010 L. Cannavò, L. Frudà, Ricerca sociale, 3 voll., Carocci, 2007
Basic bibliography REFERENCE TEXTS: Urban identity: F. Mattioli, Genius Loci, Bonanno, 2011 Field research and visual research: F. Mattioli, La sociologia visuale: che cosa è, come si fa, Bonanno, 2009
Additional biography (non-compulsory reading): C.N. Schulz, Genius Loci, Electa, 2007 F. Mattioli, Sociologia visuale, ERI, 1991 P. Faccioli, P.Losacco, Manuale di sociologia visuale, F.Angeli, 2010 L. Cannavò, L. Frudà, Ricerca sociale, 3 voll., Carocci, 2007
(Date degli appelli d'esame)
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Attività formative caratterizzanti
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TEORIE E DISEGNO DELLA COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE
(obiettivi)
TEORIE E DISEGNO DELLA COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE (ICAR/17 – 6 CFU) Il Corso persegue i
seguenti obiettivi: - fornire un adeguato background culturale in materia di comunicazione per immagini mediante esempi comparati tratti dai diversi media e dalla storia dei linguaggi visivi dai quali la nostra cultura visuale discende; - fornire agli studenti gli strumenti critici ed analitici per decodificare ed interpretare le diverse forme della comunicazione visiva (grafica, cinematografica ed interattiva); - sviluppare le capacità di sintesi delle informazioni, da tradurre in forma di rappresentazione, attraverso l’affinamento della logica selettiva; - sviluppare le capacità narrative, esplorative e comunicative degli studenti attraverso i principali strumenti attraverso i quali le conoscenze e le informazioni vengono registrate e condivise;- esercitare il “pensiero visivo” per organizzare le informazioni in modo intuitivo e simultaneo, sfruttando le potenzialità dei diversi linguaggi visivi che i media contemporanei mettono a disposizione.
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QUICI FABIO
( programma)
_ Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiIl corso intende fornire gli strumenti culturali e i riferimenti storico-critici necessari per lavorare consapevolmente nel campo della comunicazione per immagini. Le lezioni affronteranno la materia attraverso temi che verranno sviluppati in maniera trasversale e interdisciplinare attraverso diversi esempi tratti dalla storia delle arti e dei media e dalle loro manifestazioni nella contemporaneità. Le lezioni teoriche troveranno concretezza nello sviluppo di un tema che gli studenti dovranno tradurre in forma grafica. Tra le tematiche che verranno sviluppate nelle lezioni:forme del comporre; forme del pensiero visivo; forme dell’astrazione; forme della narrazione; comunicazione sintetica; rappresentazione dello spazio e del tempo; comunicazione attraverso la tecnica del montaggio: immagini in movimento, fotografia, grafica; artificio, illusione, effetto; concetto, visione e realtà; esperienza estetica e comunicazione.- Modalità di svolgimento dell'attività didattica:L’attività didattica consiste in lezioni ex-cathedra- Modalità d’esameL’esame prevede la presentazione di elaborati originali su un tema dato e una esposizione orale sugli argomenti trattati nel corso.
 - Bibliografia di base Daniele Baroni, Maurizio Vitta, Storia del Design Grafico, Longanesi, Milano 2003 Lev Manovich, Il Linguaggio dei Nuovi Media, Edizioni Olivares, 2002 (tit.orig. The Language of New Media, The MIT Press, Chicago 2001) Edward R. Tufte, Visual Explanations, Graphic Press, Cheshire (Conn.) 1997 Edward R. Tufte, Beautiful Evidence, Graphic Press, Cheshire (Conn.) 2006 Giovanni Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, EtasLibri, Milano 1992 A. Buffardi, D. de Kerckhove, Il sapere digitale. Pensiero ipertestuale e conoscenza connettiva, Liguori Editore, 2011 Altri riferimenti bibliografici verranno dati nel corso delle lezioni come orientamento per lo sviluppo dei temi trattati
- Basic bibliography Daniele Baroni, Maurizio Vitta, Storia del Design Grafico, Longanesi, Milan, 2003 Lev Manovich, Il Linguaggio dei Nuovi Media, Edizioni Olivares, 2002 (original title: The Language of New Media, The MIT Press, Chicago, 2001) Edward R. Tufte, Visual Explanations, Graphic Press, Cheshire (Conn.) 1997 Edward R. Tufte, Beautiful Evidence, Graphic Press, Cheshire (Conn.) 2006 Giovanni Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, EtasLibri, Milan, 1992 A. Buffardi, D. de Kerckhove, Il sapere digitale. Pensiero ipertestuale e conoscenza connettiva, Liguori Editore, 2011 Other bibliographical references will be given during the lesson to help students develop the topics dealt with.
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/17
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Attività formative caratterizzanti
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COMPUTER GRAFICA
(obiettivi)
COMPUTER GRAFICA 6 CFU ICAR/17 Stimolare nello studente la capacità critica nella definizione e nell’uso della computer grafica. Si indirizzerà l’insegnamento all’analisi semantica dei prodotti visuali sviluppati con l’ausilio del computer. A partire dalla definizione degli ambiti applicativi della computer grafica – grafica, web e multimedia, videoludica, effetti speciali, fotografia, modellazione, architettura, interior design, ecc. – si analizzeranno in senso retrospettivo le scelte linguistiche delle immagini oggetto d’indagine, in relazione alle tecnologie di elaborazione utilizzate, allo stile dell’autore ed ai vincoli dell’ambito indagato. Tale approfondimento consentirà allo studente, alla fine del corso, di possedere gli strumenti utili alla definizione delle scelte linguistiche ed espressive dell’immagine computerizzata che andrà poi a realizzare, in funzione del quadro esigenziale di partenza, e dei risultati attesi. Tale percorso sarà integrato con un’esperienza applicativa delle conoscenze acquisite, finalizzato all’acquisizione di capacità non solo tecnologiche ma anche compositive.
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EMPLER TOMMASO
( programma)
_ Obiettivi formativi e risultati di apprendimento previstiIl corso si propone di fornire agli studenti l'acquisizione dell'uso degli strumenti multimediali, tramite un percorso teorico e pratico, necessari a comunicare la progettazione/realizzazione degli oggetti di design e ad un efficace trasmissione della comunicazione visiva. _ Modalità di svolgimento dell'attività didatticaIl corso prevede delle lezioni frontali e delle esercitazioni pratiche da svolgere in aula.Argomenti delle lezioni teoriche: principali strumenti multimediali; applicazione di tali strumenti per comunicare efficacemente un progetto di design; archigrafia, ergonomia, wayfinding; presentazione di software per la creazione di animazioni complesse e multimediali.Argomenti delle lezioni pratiche: utilizzo di software per la creazione di animazioni complesse e multimediali; indicazioni per la realizzazione di script legati a specifiche esigenze progettuali.Modalità d'esamePer sostenere l'esame gli studenti dovranno sviluppare uno specifico tema d'anno, che verrà assegnato dal docente.
 Bibliografia di base T.Empler, Modellazione 3D & Rendering, Officina Edizioni, Roma 2006; T. Empler, Software libero per la progettazione, Dei, Roma 2008.
Basic bibliography T.Empler, Modellazione 3D & Rendering, Officina Edizioni, Rome, 2006; T. Empler, Software libero per la progettazione, Dei, Rome, 2008.
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/17
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Attività formative caratterizzanti
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ATELIER DI PUBLIC DESIGN
(obiettivi)
ATELIER DI PUBLIC DESIGN Comunicazione e Marketing della cultura 6 CFU SPS/10 Disegno per il Public Design 6 CFU ICAR/17 Obiettivo del corso è di fornire agli studenti conoscenze, linguaggi, strumenti e metodi per affrontare il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con un approccio critico e multidisciplinare. Il campo di applicazione di tali prodotti, che rispondono ad azioni comunicative complesse, è molto ampio. Tali artefatti e manufatti comunicativi possono infatti riguardare lo spazio pubblico – da quello fisico a quello virtuale, dal territorio al web -, le istituzioni e gli enti pubblici, le questioni di grande rilevanza sociale e culturale, possono prendere forma attraverso eventi pubblici e culturali, istituzionali o meno, mostre o performances, campagne ed eventi sociali, ecc. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di: - riconoscere ed identificare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica, anche nel loro sviluppo storico; - analizzare, tipizzare, sistematizzare e valutare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica;- conoscere e prefigurare le diverse fasi nella progettazione di un prodotto visuale a valenza pubblica (dall’ideazione alla realizzazione); - sperimentare consapevolmente il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con particolare attenzione al rapporto di interferenza tra nuovi linguaggi comunicativi e la cultura di progetto. - sperimentare linguaggi e strumenti comunicativi diversi, utilizzando diverse forme di visualizzazione in quanto dispositivi utili sia all’analisi e alla comprensione e sia alla sintesi comunicativo-progettuale e alla condivisione della conoscenza. Per il raggiungimento di tali risultati l’Atelier è articolato in lezioni frontali, seminari e sperimentazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale, con la finalità di partecipare anche all’incremento di sensibilità e responsabilità sociale del futuro designer.
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COMUNICAZIONE E MARKETING DELLA CULTURA
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MONTANI ANNA ROSA
( programma)
_Obiettivi formativi e risultati di apprendimento attesiObiettivo del corso è di fornire agli studenti quella dotazione indispensabile di saperi, linguaggi, strumenti e metodi per affrontare criticamente e con un approccio multidisciplinare il sempre più articolato progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica. Il campo di applicazione di tali prodotti, che rispondono ad azioni comunicative complesse, è molto ampio essendo questi diversamente connotati sia in relazione alle differenti forme che possono assumere e sia in relazione ai differenti contesti in cui si inseriscono, esplorano o manifestano. Tali artefatti e manufatti comunicativi possono, infatti, riguardare lo spazio pubblico – da quello fisico a quello virtuale, dal territorio al web -, le istituzioni e gli enti pubblici, le questioni di grande rilevanza sociale e culturale, possono prendere forma attraverso eventi pubblici e culturali, istituzionali o meno, mostre o performance, campagne ed eventi sociali, ecc.Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:- riconoscere ed identificare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica, anche nel loro sviluppo storico;- analizzare, tipizzare, sistematizzare e valutare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica; - conoscere e prefigurare le diverse fasi nella progettazione di un prodotto visuale a valenza pubblica (dall’ideazione alla realizzazione della strategia comunicativa); - sperimentare consapevolmente il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con particolare attenzione al rapporto di interferenza tra nuovi linguaggi comunicativi e la cultura di progetto; - sperimentare linguaggi e strumenti comunicativi diversi, utilizzando diverse forme di visualizzazione in quanto dispositivi utili sia all’analisi e alla comprensione e sia alla sintesi comunicativo-progettuale e alla condivisione della conoscenza. _ Modalità di svolgimento del corso e argomenti delle lezioniPer il raggiungimento di tali risultati l’Atelier è articolato in lezioni frontali, seminari e sperimentazioni approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. La sequenza delle diverse fasi dell'attività formativa è cadenzata attraverso lo svolgersi di tali sperimentazioni, predisposte con un crescente livello di complessità anche in relazione alla corrispondente articolazione delle varie tematiche indagate.In particolare il corso sarà caratterizzato dalla continua relazione e rispondenza tra il momento analitico-conoscitivo e quello sperimentale, con la finalità di partecipare anche all’incremento di sensibilità e responsabilità sociale-progettuale del futuro designer.In questa direzione i principali argomenti trattati saranno corrispondenti ad altrettante esercitazioni che nell’anno avranno per oggetto prevalente di sperimentazione la città e le sue immagini.In relazione al contenuto comunicativo prescelto per rappresentare una delle immagini della città, dovranno essere realizzati tre diversi artefatti comunicativi, secondo tre diversi registri figurali, ma ideati secondo un’unica strategia per una campagna comunicativa.I diversi prodotti comunicativi sono: un apparato infografico “tradizionale” che organizzi e rappresenti dati e informazioni complesse e controverse in forma statica; una narrazione che rappresenti punti di vista, anche parziali e settoriali, in forma dinamica attraverso un brevissimo video; un artefatto comunicativo, preferibilmente ludico, che preveda il coinvolgimento del corpo del pubblico, ovvero un livello minimo di interazione. _ Modalità di svolgimento degli esami L'apprendimento viene verificato attraverso esercitazioni continue in cui lo studente applica le conoscenze che di volta in volta vengono trasmesse attraverso le lezioni frontali e le attività d’aula.In sede di esame sarà valutato il complesso delle esercitazioni prodotte, con riferimento non solo all’efficacia comunicativa, ma anche ai metodi e al processo seguito anche nell’acquisizione dei dati/contenuti, nonché verificata l'effettiva conoscenza e padronanza dei principali argomenti trattati e affrontati durante il corso.
 _ Bibliografia di base G. Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, Etaslibri, Milano 1992 E. F. Bonini Lessing, Interfacce metropolitane. Frammenti di corporate identity nella città europea contemporanea, et al. edizioni, Milano 2011. ISBN 9788864630342 C. Chiappini, S. Sfligiotti, Open Projects: Des Identitiés Non Standard, Pyramid, Paris 2010 M. Danziger, Information visualization for the people, Massachusetts Institute of Technology. Dept. of Comparative Media Studies, Boston 2008 http://cms.mit.edu/research/theses/MichaelDanziger2008.pdf U. Eco, Dire quasi la stessa cosa, Bompiani, Milano 2003 J. Emerson, Visualizing Information for Advocacy. An Introduction to Information Design, Tactical Technology Collective, 2008 http://www.backspace.com/infodesign.pdf M. Marzo, VivereVenezia3 in the labyrinth : orientamento urbano e segnaletica a Venezia, Marsilio, Venezia 2004. ISBN 88-317-8555-9. A. Rauch, G. Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd Edizioni, Firenze 2009. ISBN: 978-88-7209-053-4 M. Spera, Abecedario del grafico, con un saggio di Tonino Paris, Gangemi Editore, Roma, 2005. ISBN 88-492-0789-1
Basic bibliography G. Anceschi, L’oggetto della raffigurazione, Etaslibri, Milan, 1992 E. F. Bonini Lessing, Interfacce metropolitane. Frammenti di corporate identity nella città europea contemporanea, et al. edizioni, Milan, 2011. ISBN 9788864630342 C. Chiappini, S. Sfligiotti, Open Projects: Des Identitiés Non Standard, Pyramid, Paris, 2010 M. Danziger, Information visualization for the people, Massachusetts Institute of Technology. Dept. of Comparative Media Studies, Boston, 2008 http://cms.mit.edu/research/theses/MichaelDanziger2008.pdf U. Eco, Dire quasi la stessa cosa, Bompiani, Milan, 2003 J. Emerson, Visualizing Information for Advocacy. An Introduction to Information Design, Tactical Technology Collective, 2008 http://www.backspace.com/infodesign.pdf M. Marzo, VivereVenezia3 in the labyrinth : orientamento urbano e segnaletica a Venezia, Marsilio, Venice, 2004. ISBN 88-317-8555-9. A. Rauch, G. Sinni, Disegnare le città. Grafica per le pubbliche istituzioni in Italia, Lcd Edizioni, Florence, 2009. ISBN: 978-88-7209-053-4 M. Spera, Abecedario del grafico, con un saggio di Tonino Paris, Gangemi Editore, Rome, 2005. ISBN 88-492-0789-1
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Attività formative affini ed integrative
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DISEGNO PER IL PUBLIC DESIGN
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IPPOLITI ELENA
( programma)
Obiettivi formativi Obiettivo del corso è di fornire agli studenti conoscenze, linguaggi, strumenti e metodi per affrontare il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con un approccio critico e multidisciplinare. Il campo di applicazione di tali prodotti, che rispondono ad azioni comunicative complesse, è molto ampio. Tali artefatti e manufatti comunicativi possono infatti riguardare lo spazio pubblico - da quello fisico a quello virtuale, dal territorio al web -, le istituzioni e gli enti pubblici, le questioni di grande rilevanza sociale e culturale, possono prendere forma attraverso eventi pubblici e culturali, istituzionali o meno, mostre o performances, campagne ed eventi sociali, ecc.
Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di: - riconoscere ed identificare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica, anche nel loro sviluppo storico; - analizzare, tipizzare, sistematizzare e valutare i principali caratteri dei prodotti visuali a valenza pubblica; - conoscere e prefigurare le diverse fasi nella progettazione di un prodotto visuale a valenza pubblica (dall’ideazione alla realizzazione); - sperimentare consapevolmente il progetto di un prodotto visuale a valenza pubblica con particolare attenzione al rapporto di interferenza tra nuovi linguaggi comunicativi e la cultura di progetto. - sperimentare linguaggi e strumenti comunicativi diversi, utilizzando diverse forme di visualizzazione in quanto dispositivi utili sia all’analisi e alla comprensione e sia alla sintesi comunicativo-progettuale e alla condivisione della conoscenza.
Argomenti delle lezioni In riferimento agli obiettivi generali, i principali argomenti delle lezioni riguarderanno i seguenti argomenti: - Visione e percezione. Retorica, semiotica, metafora (cenni). Messaggio, informazione e racconto. - Figure. Gli elementi di base (punto, linea, superficie, volume), il campo visivo e la contestualizzazione del messaggio; attributi (forma, dimensione, posizione, direzione, texture/colore). La composizione: chiusura; figura e sfondo; simmetria e asimmetria; spostamento, rotazione, traslazione; ripetizione e ritmo. Somiglianza e differenza. Fisionomia: ritratto e icona. Diagrammi, schemi, segni, simboli, emblema, segnale, pittogrammi. - Scritture. Testo e/è immagine. Pittogrammi e ideogrammi. Il tratto. Caratteri e variazioni. La parola-figura e i monogrammi. Scrittura e spazio. - Mappe. Figure e testo nello spazio della mappa. Quantità e tipo dei dati; localizzazione, distanza e orientamento; forme e relazioni. Selezione dei dati, dettaglio e scala di rappresentazione. Astrazione e verosimiglianza: simboli e icone. L’organizzazione delle informazioni nello spazio della mappa: “metrico-geometrico” (occupazione dello spazio), topologico (relazioni tra gli oggetti), il gruppo (il sistema). La mappa come modello: modelli omologhi, analoghi e isomorfi. Retorica e persuasione nella mappa.
Supporto alla didattica in uso: La piattaforma di e-learning della Sapienza, http://elearning2.uniroma1.it/
Per eventuali contatti: elena.ippoliti@uniroma1.it
 Testi adottati - Giovanni Anceschi. L’oggetto della raffigurazione. Milano: Etaslibri, 1992. - Daniele Baroni, Maurizio Vitta. Storia del design grafico, Longanesi, Milano 2003. - Umberto Eco. Dire quasi la stessa cosa. Milano: Bompiani, 2003. - Albe Steiner. Il mestiere di grafico. Torino: Einaudi, 2009.
(Date degli appelli d'esame)
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