Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
Gruppo C - OPZIONALE - (visualizza)
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1009119 -
FONDAMENTI DI GEOTECNICA
(obiettivi)
Fornire all’ingegnere Edile-Architetto gli strumenti necessari a progettare, realizzare e conservare opere, strutture e infrastrutture tenendo nel dovuto conto i problemi geotecnici ed insieme le conoscenze che gli consentano di interagire, con semplicità e competenza, con gli specialisti del settore.Risultati di apprendimento attesiConoscenze di base della meccanica dei terreni e delle indagini geotecnicheConoscenze delle procedure che si utilizzano per affrontare e risolvere alcuni dei più importanti problemi applicativi della geotecnica
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9
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ICAR/07
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60
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1017434 -
INGEGNERIA SANITARIA AMBIENTALE
(obiettivi)
Conoscenze acquisite: gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di identificare gli inquinanti potenzialmente dannosi per l’ambiente, di individuare i processi di trattamento per la rimozione di specifici inquinanti dagli effluenti, nonché descriverne dal punto di vista teorico il funzionamento
Competenze acquisite:gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di prevedere i potenziali effetti degli inquinanti sulla qualità dei comparti ambientali, di effettuare bilanci di materia per le unità di trattamento, di costruire lo schema di intervento/di processo per la decontaminazione di un comparto ambientale degradato, nonché di determinare sulla base di modelli teorici l’efficienza di abbattimento degli inquinanti da parte di specifici processi di trattamento
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9
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ICAR/03
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48
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1017673 -
INFRASTRUTTURE VIARIE
(obiettivi)
L'insegnamento è previsto per gli studenti che, provenendo dalla laurea dibase ex dm509, debbono integrare le loro conoscenze in alcuni campi e nehanno in esubero in altri. Si utilizza nei casi in cui non sussiste carenzadi preparazione iniziale, ma solamente una sua diversa configurazionerispetto alla standard Completamento delle conoscenze nei settori indicati dal Consiglio di corsodi studio, già parzialmente acquisite nel corso della laurea di base exdm509
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9
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ICAR/04
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48
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24
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1031637 -
COSTRUZIONI IDRAULICHE URBANE
(obiettivi)
L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base dell’idraulica e dell’idrologia necessarie ad affrontare semplici problemi legati alla gestione delle risorse idriche ed alla protezione idraulica dell’ambiente urbano. Intende inoltre fornire all’allievo ingegnere:- La descrizione delle principali opere idrauliche presenti nei sistemi a rete del servizio idrico integrato illustrandone le caratteristiche strutturali e funzionali.- La capacità di modellare questi sistemi nel loro complesso o nelle singole componenti in relazione alle diverse forzanti esterne per risolvere problemi progettuali e di gestione.Risultati di apprendimento attesiConoscenza dei fondamenti dell'idraulica e dell'idrologia necessari ad affrontare semplici problemi progettuali e gestionali delle infrastrutture e degli impianti idraulici. Conoscenza delle componenti principali dei sistemi di approvvigionamento, distribuzione e smaltimento idrico in ambito urbano e capacità di risolvere problemi relativi al loro dimensionamento e corretto funzionamento.Capacità di inserire le problematiche relative alla distribuzione idrica e al drenaggio delle acque reflue e meteoriche nella progettazione degli edifici e nella pianificazione urbana.
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MAGINI ROBERTO
( programma)
Programma dell’Insegnamento. Elementi di Idraulica I fluidi.Proprietà dei fluidi. Schema di mezzo continuo. Dimensioni e unità di misura. Statica. Misura della pressione. Distribuzione delle pressioni. Spinta su superfici piane e curve. Spinta su corpi immersi. Cinematica. Traiettorie, linee di corrente e linee di emissione. Volume di controllo. Definizione di portata. Equazione di continuità. Moti piani. Filetto fluido, tubo di flusso, corrente fluida. Moto uniforme, permanente e vario. Dinamica. Equazioni di Eulero. Correnti lineari. Teorema di Bernoulli e sue applicazioni. Fluidi reali. Equazione globale di equilibrio. Azione di trascinamento di una corrente. Teorema di Bernoulli generalizzato Correnti in pressione. Moto uniforme e permanente. Deflusso laminare e turbolento. Sforzi tangenziali. Tubi lisci e tubi scabri. Perdite di carico distribuite e localizzate. Problemi relativi alle lunghe condotte. Correnti a pelo libero. Moto uniforme. Equazione di Chezy. Scala dei deflussi. Energia specifica. Correnti lente e veloci. Altezza critica. Moto permanente. Risalto idraulico. Foronomia. Luci a battente e luci a stramazzo. Stramazzi in soglia grossa. Stramazzi in soglia sottile. Elementi di Idrologia Il ciclo dell’acqua e i principali fenomeni idrologici. Il bacino idrografico. Il bilancio idrologico. Il ciclo idrologico nei bacini urbani. Pluviometria. Analisi probabilistica delle precipitazioni. Curve di possibilità pluviometrica. Pioggia di progetto. Tempo di ritorno. Ietogrammi di progetto. Perdite idrologiche. Intercettazione ed infiltrazione. Coefficiente di afflusso. Pioggia netta. Modelli di trasformazione afflussi-deflussi. Modelli globali. Modelli lineari-stazionari. Linee isocorrive e tempo di corrivazione. Legge aree-tempi. Il metodo cinematico. Portata al colmo e volume di piena. Acquedotti Componenti del sistema. Acquedotto interno ed esterno. Opere di captazione. Sfiati, scarichi, valvole di controllo delle portate e delle pressioni, impianti di sollevamento, serbatoi, torrini piezometrici. Impianti interni agli edifici. Allacci delle utenze. Materiali delle condotte. Modellazione idraulica del sistema. Domanda idrica. Tipologie di utenza, fabbisogno, richiesta e consumo, perdite idriche. Condizioni di servizio. Coefficienti di punta. Domanda anti-incendio. Il metodo di Hardy Cross. Sistemi di drenaggio urbano Sistemi di tipo unitario e sistemi di tipo misto. Componenti del sistema. Manufatti ordinari e manufatti speciali. Opere di raccolta e allacci. Impianti interni agli edifici. Modellazione idraulica del sistema. Calcolo delle portate nere. Coefficienti di punta. Portate pluviali: metodo della corrivazione. Influenza dell’azione antropica sui coefficienti di afflusso. Scelta dei tempi di ritorno per il dimensionamento delle canalizzazioni e degli invasi. Modellazione in condizione di moto uniforme delle canalizzazioni: vincoli di velocità, grado di riempimento, forma degli spechi in relazione al tipo di sistema e alla portata transitante. Influenza degli invasi e capacità di laminazione della rete. Pratiche di buona gestione (Best Management Practices). Funzionamento idraulico degli scolmatori di piena.
 Testi di riferimento. D.Citrini, G.Noseda. Idraulica. Casa Editrice Ambrosiana L. Da Deppo, C. Datei, V.Fiorotto, P. Salandin. Acquedotti. Libreria Cortina. Padova. Sistemi di Fognatura. Manuale di Progettazione. A cura di S. Artina et Al.. Hoepli. M. Karamouz, A. Moridi, S. Nazif. Urban water engineering and management. CRC Press. S. Salvini, P. Soma. Impianti idrici negli edifici. Hoepli.
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ICAR/02
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60
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60
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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1026288 -
IMPIANTI TERMO-TECNICI E IMPIANTI ELETTRICI
(obiettivi)
Per la parte di Impianti elettriciIl corso si propone i seguenti obiettivi:- Richiamare i principi fondamentale dell'elettrotecnica;- Descrivere il sistema elettrico italiano sino alle utenze finali;- Richiamare i pericoli dell'energia elettrica e descrivere i sistemi di protezione da adottarsi contro i contatti diretti e indiretti, contro le sovracorrenti, etc.;- Descrivere i principali componenti di un impianto elettrico;- Elaborare una progettazione (di massima) di un impianto elettrico di una struttura edilizia.Per la parte di impianti tecniciIl corso di Impianti Termotecnici affronta argomenti impiantistici finalizzati alla comprensione approfondita di tutte le tematiche relative agli impianti di riscaldamento e di climatizzazione con nozioni di base anche per gli impianti idrico-sanitari ed antincendio. Il corso consente agli studenti di potere apprendere le tecniche, i fondamenti teorici ed applicativi necessari per il dimensionamento di tutti i principali impianti di riscaldamento e di climatizzazione, delle reti idrauliche per la distribuzione dell’acqua calda e refrigerata, delle reti aerauliche per la distribuzione dell’aria climatizzata, di comprendere ed approfondire le modalità di regolazione di detti impianti, di dimensionare le centrali termiche e frigorifere necessarie alla produzione dei fluidi caldi e refrigerati. Inoltre, saranno trattati gli aspetti normativi dal punto di vista antincendio delle più frequenti attività. Le nozioni apprese durante il corso di lezioni ed esercitazioni consentiranno agli studenti di poter affrontare le progettazioni relative all’edilizia con maggiore consapevolezza e conoscenza di tutte le notevoli interferenze che normalmente si presentano fra la progettazione architettonica e gli impianti termotecnici ed il rispetto della normativa antincendio.
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IMPIANTI ELETTRICI
(obiettivi)
Il corso si propone i seguenti obiettivi:- Richiamare i principi fondamentale dell'elettrotecnica;- Descrivere il sistema elettrico italiano sino alle utenze finali;- Richiamare i pericoli dell'energia elettrica e descrivere i sistemi di protezione da adottarsi contro i contatti diretti e indiretti, contro le sovracorrenti, etc.;- Descrivere i principali componenti di un impianto elettrico;- Elaborare una progettazione (di massima) di un impianto elettrico di una struttura edilizia.
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POMPILI MASSIMO
( programma)
PARTE DEL CORSO: IMPIANTI ELETTRICI (3 CFU)Il programma del corso si articola su tre parti fondamentali: Richiami delle leggi fondamentali dell’elettrotecnica; Descrizione e dimensionamento dei principali componenti elettrici presenti all’interno di abitazioni e strutture; Stesura di una tesina progetto di un impianto elettrico.L’obiettivo principale del corso è quello di fornire allo studente la dovuta sensibilità verso l’importanza degli impianti elettrici in una moderna struttura. Il tema è anche trattato da un punto di vista degli spazi necessari per dotare una nuova struttura di una cabina di trasformazioni, di un gruppo elettrogeno, di locali per quadri elettrici, di cavedi per il transito dei cavi, etc. Vengono, inoltre, maggiormente approfonditi gli aspetti illuminotecnici che spesso si collocano a metà strada nelle competenze di un ingegnere specialista di impianti e di quello che ha in carico la progettazione, anche architettonica, di un edificio. Nel corso sono ancora trattati gli aspetti fondamentali della sicurezza elettrica, con particolare riferimento alle Norme del CEI e della più recente disposizioni legislative in tema dei limiti massimi ammessi per i campi magnetici e gli aspetti contrattuali che regolano le forniture elettriche. A corredo del corso sono anche trattati gli impianti di telefonia-dati e quelli speciali (rivelazione incendi, antrintrusione, Tvcc, domotica e telecontrollo, etc.).Infine è prevista la progettazione "assistita dal docente" di una porzione di impianto elettrico.Risultati di apprendimento attesi
 Dispense a cura del Docente. Testo Consigliato: Alfano, Filippi, Sacchi "Impianti di Climatizzazione per L'Edilizia" Ed Masson/Zanichelli
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3
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ING-IND/33
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40
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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IMPIANTI TERMO-TECNICI
(obiettivi)
Il corso di Impianti Termotecnici affronta argomenti impiantistici finalizzati alla comprensione approfondita di tutte le tematiche relative agli impianti di riscaldamento e di climatizzazione con nozioni di base anche per gli impianti idrico-sanitari ed antincendio. Il corso consente agli studenti di potere apprendere le tecniche, i fondamenti teorici ed applicativi necessari per il dimensionamento di tutti i principali impianti di riscaldamento e di climatizzazione, delle reti idrauliche per la distribuzione dell’acqua calda e refrigerata, delle reti aerauliche per la distribuzione dell’aria climatizzata, di comprendere ed approfondire le modalità di regolazione di detti impianti, di dimensionare le centrali termiche e frigorifere necessarie alla produzione dei fluidi caldi e refrigerati. Inoltre, saranno trattati gli aspetti normativi dal punto di vista antincendio delle più frequenti attività. Le nozioni apprese durante il corso di lezioni ed esercitazioni consentiranno agli studenti di poter affrontare le progettazioni relative all’edilizia con maggiore consapevolezza e conoscenza di tutte le notevoli interferenze che normalmente si presentano fra la progettazione architettonica e gli impianti termotecnici ed il rispetto della normativa antincendio. Risultati di apprendimento attesi: Tale preparazione permetterà un corretto sviluppo degli architettonici per tutti gli edifici quali, uffici, alberghi, ospedali, centri commerciali, università ecc., ma anche per consentire una competenza che potrà essere finalizzata nell’ambito di un inserimento professionale. Per l’apprendimento degli argomenti trattati durante il corso si richiede la conoscenza delle nozioni fondamentali apprese con lo studio della Fisica Tecnica ed una certa capacità nell’affrontare le diverse problematiche impiantistiche trattate in modo molto applicativo.
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GRIGNAFFINI STEFANO
( programma)
Prima parte comprendente richiami e approfondimenti degli argomenti trattati nell’ambito del corso di Fisica Tecnica, relativi alla trasmissione di calore in regime stazionario e non ed il calcolo degli impianti di riscaldamento:• Trasmissione di calore in regime permanente attraverso l'involucro edilizio per la determinazione dei carichi termici invernali necessari per il dimensionamento dell'impianto di riscaldamento e di climatizzazione invernale;• Normative in ambito di risparmio energetico negli edifici;• Richiami sul benessere termo-igrometrico, scambi di calore uomo-ambiente;• Impianti autonomi con caldaia murale adatta anche per la produzione di acqua calda sanitaria;• Dimensionamento degli impianti di riscaldamento centralizzati, calcolo delle reti idrauliche, impianti a colonne montanti, a pavimento del tipo a collettori complanari, monotubo e a pannelli radianti; • Calcolo della prevalenza della elettropompa di circolazione, taratura degli impianti di riscaldamento, impianti autoequilibrati del tipo a ritorno rovesciato, calcolo del vaso di espansione di tipo chiuso, accessori di sicurezza;• Normative relative alla sicurezza degli impianti di centrale, regolazione di caldaie funzionanti in parallelo.Seconda parte comprendente il calcolo degli impianti di climatizzazione:• Calcolo della trasmissione di calore, in regime variabile di temperatura ed in presenza di irraggiamento solare, attraverso pareti opache e pareti vetrate al fine della valutazione dei carichi termici estivi necessari per il dimensionamento degli impianti di climatizzazione;• Uso del diagramma psicrometrico per la determinazione delle trasformazioni e calcoli relativi per le principali apparecchiature presenti negli impianti di climatizzazione: batterie di riscaldamento, batterie di raffreddamento e deumidificazione, miscela di due masse d'aria, umidificatori di tipo adiabatico ed a vapore, deumidificatori di tipo chimico; filtrazione dell'aria;• Classificazione generale degli impianti di climatizzazione dal punto di vista energetico, sia invernale che estivo, generalità sulle principali tipologie impiantistiche, impianti autonomi e centralizzati, impianti misti ed a tutt'aria, impianti a bassa;• Impianti misti ad aria primaria e fan-coils del tipo a due o quattro tubi, impianti misti e pannelli radianti; dimensionamento delle unità terminali, delle tubazioni, delle canalizzazioni, delle potenzialità termiche e frigorifere; regolazione automatica degli impianti misti;• Impianti a fan-coils a sola acqua a due o quattro tubi; dimensionamento di tutte le componenti:• Impianti a tutt'aria del tipo monozona: a punto fisso e post-riscaldamento, del tipo a controllo diretto dell'umidità relativa, del tipo a by-pass di ricircolo e di miscela, del tipo a controllo diretto sulla batteria di raffreddamento e deumidificazione; dimensionamento della portata dell'aria, delle canalizzazioni, delle potenzialità termica e frigorifera; regolazione automatica degli impianti a tutt'aria monozona;• Impianti a tutt'aria multizona a bassa velocità: con più batterie di post-riscaldamento e con singola batteria di post-riscaldamento sia del tipo a punto fisso e post-riscaldamento che del tipo a by-pass di miscela; dimensionamento di tutte le componenti e dei sistemi di regolazione automatica;• Impianti a tutt'aria a portata variabile; dimensionamento di tutte le componenti e dei sistemi di regolazione automatica;• Centrali frigorifere a compressione di vapore e ad assorbimento, pompe di calore, macchine in parallelo, sistemi di recupero del calore, macchine polivalenti adatte per la produzione combinata di acqua calda e refrigerata, torri evaporative; dimensionamento di tutti i componenti di centrale e sistemi di regolazione automatica;• Schemi funzionali di sistemi completi comprendenti caldaie, gruppi frigoriferi, unità di trattamento aria, fan-coils, radiatori ecc.; sistemi di regolazione a spillamento o ad iniezione, impianti a portata costante o variabile di acqua calda o refrigerata;• Dimensionamento delle canalizzazioni dell'aria per impianti a bassa velocità.Terza parte comprendente gli argomenti di base degli impianti idrico-sanitari:• Dimensionamento delle reti di adduzione dell'acqua fredda e calda negli edifici, calcolo dei bollitori;• Utilizzo dell’energia solare per la produzione dell’acqua calda sanitaria negli edifici;Quarta parte comprendente gli argomenti di base degli impianti antincendio: • Definizioni del D.M. 30.11.1983 e s.m.i.;• Normative di riferimento per le principali attività soggette al parere dei VV.F. (Centrali termiche, gruppi elettrogeni, alberghi, sale di pubblico spettacolo, musei, grandi magazzini, autorimesse, etc.);
 Dispense a cura del Docente. Testo Consigliato: Alfano, Filippi, Sacchi "Impianti di Climatizzazione per L'Edilizia" Ed Masson/Zanichelli
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ING-IND/11
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60
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20
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Attività formative di base
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ITA |
1023185 -
LEGISLAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E DELL' EDILIZIA, DIRITTO URBANISTICO E SOCIOLOGIA URBANA
(obiettivi)
Il corso va a coprire alcuni settori fondamentali per la professione di ingegnere che non sono trattati in altri insegnamenti previsti nel percorso didattico di Edile-Architettura.Sia il libero professionista che l'ingegnere dipendente della P.A. o da uno studio di progettazione o da impresa di costruzioni ha necessità di conoscere elementi del diritto ed in particolare il concetto di diritto di proprietà e di limitazione dello stesso (vincoli, esproprio).Risultati di apprendimento attesiL'ingegnere ha per obiettivo quello di trasformare il territorio sia alterando le forme esistenti, sia modificando i manufatti preesistenti, da qui la necessità di conoscere il Diritto Urbanistico.La disciplina edilizia è rivolta a regolare l'attività privata, l'opera pubblica ha bisogno di norme specifiche dove diritto privato e diritto amministrativo devono convivere.La Sociologia Urbana è quella cosa che ognuno sa, o crede di sapere cosa sia, salvo accorgersi che uomo, spazio, tempo è un trinomio molto complesso. Capire non solo imparare a memoria.
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9
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IUS/10
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60
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60
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE: una materia a scelta nel SSD ICAR/14 - (visualizza)
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12
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1022093 -
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA III CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Gli obiettivi di base del Corso di Architettura e Composizione Architettonica III (quarto anno, 12 cfu) sono lo sviluppo nel discente di capacità progettuali coerenti e sempre più autonome; l’acquisizione della conoscenza delle teorie, dei metodi e dei linguaggi dell’architettura contemporanea. Se il primo obiettivo si consegue attraverso le attività di laboratorio, il secondo si sviluppa seguendo le lezioni, miranti ad ampliare le conoscenze della cultura architettonica e a orientare le attività compositive.Risultati di apprendimento attesiAl termine del Corso il discente sarà in grado di integrare i caratteri compositivi dell’intervento architettonico concepito nella sua dimensione urbana, con le esigenze tipologiche, distributive, strutturali, tecnologiche, per mezzo di un’efficace sintesi spaziale. Sarà inoltre in grado di individuare e selezionare le acquisizioni linguistiche dell’architettura contemporanea e farle vivere criticamente nel progetto in modo selezionato, pertinente e prestazionale. Il sistema delle interferenze linguistiche e delle contaminazioni, il significato e il perché delle continue ibridazioni tipologiche - fenomeni sempre più presenti nella città contemporanea - impongono la messa in campo di conoscenze integrate, anche alla scala urbana, che un progettista deve acquisire onde poter incidere correttamente e al passo con i tempi nei processi di trasformazione dell'ambiente costruito.
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LENCI RUGGERO
( programma)
Il corso tratta il tema del progetto abitativo e l'organizzazione di multiple tipologie in un quartiere residenziale. In particolare, ogni studente dovrà curare la progettazione di una delle otto aree di Tore Bella Monaca a Roma. Ogni studente dovrà comporre il planivolumetrico utilizzando le seguenti quattro tipologie abitative: 1. la casa in linea, di minimo 4, massimo 8 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore; 2. la casa a torre, di minimo 12 massimo 16 piani fuori terra, con uno o due corpi scala e due ascensori; 3. la casa sperimentale, di massimo 3 piani fuori terra, senza ascensore (possono essere case a schiera, case a patio, case sovrapposte, altre tipologie simili e innovative a cura dello studente); 4. la palazzina, di massimo 6 piani fuori terra, con corpo scala-ascensore. Tali tipologie abitative, o alcune di esse, potrebbero, in alcuni casi, assumere una conformazione unitaria, sperimentale, articolandosi dall’una all’altra così da conformare un sistema tipo-morfologico complesso, come ad esempio una casa in linea che diventa torre.Ogni cittadella dovrà essere dotata di un centro gravitazionale di spazi pubblici, attività commerciali e attività di servizi (a scelta dello studente: chiesa, multisala, asilo nido, altro) che ne rappresenti il luogo di attrazione, di interesse anche per l’intero settore urbano.Gli alloggi richiesti saranno del tipo 2cl (50%), 1cl (20%), 3cl (30%), con una tolleranza del 15%.Gli alloggi da 2 e 3 camere da letto saranno dotati di due bagni. Negli alloggi da 1cl sono ammessi gli angoli cottura. E’ preferibile che almeno un bagno per alloggio sia dotato di finestra.La stanza da letto matrimoniale dovrà essere minimo di 14 mq., la stanza a due letti minimo di 11 mq., quella a un letto minimo di 9 mq. Il sistema soggiorno-cucina (zona giorno) dovrà essere ben aerato, illuminato e collegato a una loggia sulla quale ubicare una caldaietta per l’impianto di riscaldamento e l’acqua calda domestica. Le camere da letto (zona notte) saranno disimpegnate dalla zona giorno.Sono vivamente sconsigliati gli alloggi mono-esposizionali, ovvero con un affaccio su un solo fronte dell’edificio, perché privi di idonea ventilazione.E’ opportuno prevedere un piano di autorimessa interrata sotto o parzialmente sotto agli edifici abitativi considerando un posto auto per ogni alloggio. E’ necessario, inoltre, dotare ogni alloggio di uno spazio cantina (o soffitta). I gruppi scala-ascensore degli edifici residenziali serviranno il piano destinato a “garage” e cantine. Gli accessi ai corpi scala-ascensore, ai garage e alle cantine saranno disimpegnati da un filtro a prova di fumo aerato. E’ inoltre richiesta un’ulteriore dotazione di parcheggi a raso in misura di un posto auto per alloggio.
 Titolo: mutazioni Laurentino 38 Autore: Ruggero Lenci, Prospettive Edizioni, Roma 2011
Titolo: Lineamenti di storia dell’architettura contemporanea Alessandra Muntoni, Università Laterza Architettura, Roma-Bari, 1997
Titolo: Architetti Italiani 1930 - 1990 Marcello Rebecchini, Officina Edizioni, Roma, 2002
Titolo: Pietro Barucci Architetto Ruggero Lenci, Electa, Milano 2009
(Date degli appelli d'esame)
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12
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ICAR/14
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022058 -
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire agli studenti una capacità compositiva superiore rispetto a quella appresa in precedenza, e soprattutto, quell’autonomia e maturità progettuale necessarie ad affrontare con piena consapevolezza la realtà professionale.Sarà affrontato un tema complesso sia per spazialità, sia per l’articolazione tipologico-funzionale del programma, sia per le implicazioni “urbane” che l’intervento deve istituire con la città; sia infine per il più alto livello di approfondimento e di dettaglio che la soluzione proposta dovrà raggiungere.Risultati di apprendimento attesiIl progetto dovrà arrivare ad una soluzione a scala urbana, riconnettere pezzi di città oggi separati e privi di identità, ed una soluzione alla scala del manufatto, sperimentando soluzioni spaziali, volumetriche, distributive e linguistiche che siano espressione delle più autentiche e convincenti tendenze architettoniche contemporanee, da verificare attraverso la precisazione di alcuni dettagli costruttivi, ovvero l’approfondimento di una particolare soluzione strutturale.
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ARGENTI MARIA
( programma)
Nelle lezioni saranno approfondite le principali tematiche legate alla progettazione; a partire dalla fase dell’impostazione, dalla nascita dell’idea architettonica, per finire con la fase di compatibilità dell’idea di base con le esigenze della committenza e con i vincoli posti dalla normativa esistente.Il corso tratterà le diverse tecniche compositive, i diversi approcci, fino alla scala di dettaglio. E lo farà analizzando, scomponendo, progetti particolarmente significativi.TEMA PROGETTUALE: UN PICCOLO CAMPUS “DIFFUSO” AL PIGNETOIl tema è quello dell’inserimento di una Casa dello studente nel quartiere Pigneto, un unico progetto, diviso in più parti, “disperso” tra le case e gli spazi ibridi che nel tempo si sono sovrapposti, per ridare unità ad un’area urbana dall’identità indefinita.Si tratta –più in generale - della ristrutturazione/riprogettazione di un quartiere. Il laboratorio procederà ad uno studio sui “vuoti” abbandonati, analizzando l’ipotesi di occuparli con dei completamenti architettonici capaci di emergere, di distinguersi.Si tratta in pratica di progettare dei possibili innesti del nuovo sul vecchio. La casa dello studente “diffusa” nel quartiere Pigneto diventa così il paradigma di un ragionamento più generale, di un metodo che coniuga progetto architettonico e intervento di riqualificazione urbana, la grande scala urbana con la piccola o media scala dei nuovi edifici.
 - M. Argenti, A. Terranova (a cura di), Linguaggi dell’architettura contemporanea, “Rassegna di Architettura e Urbanistica” nn. 127/128/129, ed Kappa, Roma 2009 - Maria Argenti, SEGNI di architettura contemporanea, ed. Kappa, Roma 2005 - Argenti M., Percoco M., Innovazione e tecnica nel progetto della residenza, in "Materia" n. 47/2005 - M. Gausa, Housing New alternatives housing new system, Barcellona, Actar, 1998 I. Abalos, La buena vida.Visita guiada a las casas de la modernidad, Editorial G. Gili, Barcelona 2000 Riviste consigliate: Casabella, Lotus International, Area, Domus, Rassegna di Architettura e Urbanistica, El Croquis, AV Arquitectura Viva, 2G, Architectural Review.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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ICAR/14
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022060 -
PROGETTAZIONE DI STRUTTURE ARCHITETTONICHE COMPLESSE CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Obiettivo del corso è lo sviluppo e l’incremento da parte dello studente delle capacità di composizione e progettazione acquisite in precedenti esperienze disciplinari. Il fine sarà perseguito tramite un’esperienza applicativa pratica, pur se sperimentale, dell’insieme di regole e conoscenze necessarie per impostare e controllare, in tutte le sue fasi, un progetto di architettura complessa, che sia costruibile nella città contemporanea con i caratteri formali della modernità.Risultati di apprendimento attesiSviluppo delle capacità d’uso di regole compositive complesse da applicare in maniera critica, sia in termini operativi, sia metodologici, quale presupposto necessario e utile per la progettazione di tematiche complesse, urbane e architettoniche.
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12
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ICAR/14
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE: una materia a scelta nel SSD ICAR/10 - (visualizza)
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12
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1022031 -
ARCHITETTURA TECNICA II CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento ha lo scopo di formare nello studente la capacità di affrontare la progettazione dell'organismo architettonico come processo di sintesi tra l'ideazione della forma e la sua risoluzione costruttiva. In particolare, si intendono sviluppare specifiche competenze su:· i criteri di configurazione, conformazione e distribuzione degli spazi come coerente risposta alle esigenze dell’uomo; · le correlazioni tra l'opera e il proprio contesto, nel senso più ampio del termine; · la fattibilità costruttiva dell'opera e il riferimento tecnologico.Risultati di apprendimento attesiI principali risultati attesi al termine del percorso formativo sono: · capacità di sviluppare un progetto esecutivo controllandone e correlandone gli aspetti architettonici, strutturali ed energetici· conoscenza delle principali soluzioni tecniche relative agli elementi fondamentali dell’edificio e dei criteri di scelta in funzione degli obiettivi architettonici· comprensione del funzionamento di massima delle strutture portanti· consapevolezza dell’incidenza dell’involucro e delle partizioni sulla capacità dell’edificio di soddisfare i requisiti ambientali fondamentali· capacità di applicare criteri energetici passivi nella progettazione dell’edificio
Canale: 1
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FIORAVANTI ANTONIO
( programma)
Il corso di lezioni, di 60 ore, è articolato in cinque parti. La prima parte, di circa 10 ore, esamina il problematico rapporto tra edificio e contesto. Quest’ultimo inteso non soltanto dal punto di vista orografico o climatologico, ma anche tecnologico, urbano e culturale. Questo rapporto verrà illustrato attraverso esempi di opere significative dell’architettura contemporanea mettendo in risalto i nessi tra soluzioni tecnologiche, linguaggio architettonico, impianto volumetrico e “Contesto”. Si daranno indirizzi su come affrontare le suddette problematiche. La seconda parte, di circa 40 ore, riguarda criteri e metodi per la definizione e la valutazione delle caratteristiche costitutive dell’Organismo Edilizio, consistente nello studio di questo come “Sistema complesso”, e delle sue parti (subsistemi ed elementi) in rapporto a tre fondamentali finalità: la Fruibilità degli ambienti e loro rapporti; la Sicurezza dell’edificio e suo uso; il Benessere dell’utente e le condizioni ambientali che vi concorrono. Tali aspetti si relazionano sia ai fruitori di detti ambienti, sia ad un contesto sociale più vasto affrontando temi di responsabilità sociale come la sostenibilità ambientale. L’insegnamento oltre ad illustrare soluzioni tecniche di temi progettuali contemporanei si focalizza sulla individuazione di criteri che possano indirizzare verso soluzioni progettuali “appropriate”. L’applicazione di tali criteri trova riscontro in primis nella fase della Progettazione preliminare dell’organismo edilizio, nella quale, in base al contesto e agli obbiettivi del progetto, vengono effettuate le scelte motivate di adeguate modalità realizzative che esprimano correttamente e in forma integrata i contenuti formali, funzionali e tecnici dell’organismo architettonico progettato. Tali scelte vengono via via esplicitate, raffinate e valutate nel dettaglio nel corso delle successive fasi della Progettazione definitiva ed esecutiva, in rapporto al definirsi del linguaggio architettonico dell’opera progettata. La terza parte, di circa 10 ore, riguarda i Caratteri generali del processo edilizio – da quello tradizionale a quello proprio di contesti industrializzati, compreso l’attuale – e del Processo di progettazione, nei suoi aspetti, nelle sue fasi, nella sua struttura. . Le Lezioni di Teoria sono integrate con le attività del Laboratorio Progettuale (60 ore) e delle corrispondenti Esercitazioni (60 ore). In queste ultime si definisce e si sviluppa un progetto alle fasi Preliminare, Definitiva ed Esecutiva di un Organismo Edilizio complesso, di ridotte dimensioni, da svolgere in aula secondo un programma edilizio definito annualmente.
LA STRUTTURA PORTANTE E LA DEFINIZIONE DELLO SPAZIO AGIBILE * Nozioni di base: azioni sulle costruzioni (carichi verticali; azioni orizzontali); modelli di comportamento e sistemi di vincolo (appoggio, cerniera, incastro); caratteristiche dei materiali da costruzione (muratura; legno; acciaio; cemento armato; cemento armato precompresso). * Criteri progettuali: conformazione della struttura portante (la morfologia dell'ossatura portante in rapporto alla conformazione geometrica dell'edificio e alla configurazione delle azioni sulla costruzione); le costruzioni ed il terreno (interazione terreno - struttura; cedimenti ; opere di contenimento; intercapedini); progettazione strutturale antisismica (effetti e natura del sisma; aspetti di dinamica strutturale - masse, rigidezze e reciproci rapporti); soluzioni strutturali complesse (impalcati a piastra; strutture reticolari; strutture in aggetto; strutture a guscio; tensostrutture). * Tecniche costruttive: definizione e integrazione architettonica degli elementi costruttivi e dei nodi strutturali, con riferimento ai materiali impiegati e ai principali vincoli statici. LA STRUTTURA SPAZIALE E LA RISPONDENZA FUNZIONALE * Congruità distributiva e dimensionale: concetto di tipo edilizio; "standard" progettuali a livello edilizio (ingombri, cubature minime, requisiti igienico-sanitari, ecc.) e a livello urbanistico (aree di rispetto, di parcheggio, verdi, residenziali, ecc.). * Accessibilità : abbattimento delle barriere architettoniche * Sicurezza: sicurezza all'incendio; sicurezza nell'uso (cadute, crolli). LA STRUTTURA TECNOLOGICA E IL CONTROLLO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI * Il comfort: compatibilità igrotermoanemologica; ammissibilità acustica; agibilità visiva; salubrità ambientale. * La tutela dell'ambiente: tecniche costruttive e sviluppo sostenibile (LCA); efficienza energetica, progettazione e "ciclo di vita". * L'integrazione: rapporto tra la struttura architettonica e la struttura impiantistica. LA STRUTTURA DESCRITTIVA DEL SISTEMA EDILIZIO * La descrizione: descrizione "per elementi" e la descrizione "per classi". * La classificazione: geometrico-costruttiva; tecnologico-prestazionale; informatico-ontologica. LA STRUTTURA PROCEDURALE DELLA COSTRUZIONE * Il processo edilizio: le trasformazioni dalla tradizione all'attualità; industrializzazione; certificazione; globalizzazione. * La progettazione come processo: la programmazione; la progettazione per fasi (preliminare,definitiva, esecutiva)* La struttura del processo di progettazione: la rappresentazione dell'oggetto edilizio; il progetto come modello della realtà; il processo di progettazione.
 Allen, E. 1992. Come funzionano gli edifici, Dedalo, Bari. Allen, E. 1997. I fondamenti del costruire – I materiali, le tecniche, i metodi, McGraw-Hill Libri Italia srl. MacDonald, 2001. A.J. Structure and Architecture, Architectural Press.
Dispense Nel corso dell’anno saranno disponibili nel sito internet dell’insegnamento, utilizzando la piattaforma di e-learning della Sapienza - Moodle 2- , i seguenti materiali didattici in formato .pdf: • le diapositive presentate nelle Lezioni, nei Laboratori progettuali e nelle Esercitazioni pratiche; • il materiale di inquadramento del tema progettuale (sito, programma edilizio e prestazionale); • gli appunti del Prof. G. Carrara riguardanti il Processo progettuale.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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FERRERO MARCO
( programma)
LA STRUTTURA PORTANTE E LA DEFINIZIONE DELLO SPAZIO AGIBILE* Nozioni di base: azioni sulle costruzioni (carichi verticali; azioni orizzontali); modelli di comportamento e sistemi di vincolo (appoggio, cerniera, incastro); caratteristiche dei materiali da costruzione (muratura; legno; acciaio; cemento armato; cemento armato precompresso)* Criteri progettuali: conformazione della struttura portante (la morfologia dell'ossatura portante in rapporto alla conformazione geometrica dell'edificio e alla configurazione delle azioni sulla costruzione); le costruzioni ed il terreno (interazione terreno - struttura; cedimenti ; opere di contenimento; intercapedini); progettazione strutturale antisismica (effetti e natura del sisma; aspetti di dinamica strutturale - masse, rigidezze e reciproci rapporti); soluzioni strutturali complesse (impalcati a piastra; strutture reticolari; strutture in aggetto; strutture a guscio; tensostrutture)* Tecniche costruttive: definizione e integrazione architettonica degli elementi costruttivi e dei nodi strutturali, con riferimento ai materiali impiegati e ai principali vincoli statici LA STRUTTURA SPAZIALE E LA RISPONDENZA FUNZIONALE* Congruità distributiva e dimensionale: concetto di tipo edilizio; "standard" progettuali a livello edilizio (ingombri, cubature minime, requisiti igienico-sanitari, ecc.) e a livello urbanistico (aree di rispetto, di parcheggio, verdi, residenziali, ecc.)* Accessibilità : abbattimento delle barriere architettoniche* Sicurezza: sicurezza all'incendio; sicurezza nell'uso (cadute, crolli) LA STRUTTURA TECNOLOGICA E IL CONTROLLO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI* Il comfort: compatibilità igrotermoanemologica; ammissibilità acustica; agibilità visiva; salubrità ambientale* La tutela dell'ambiente: tecniche costruttive e sviluppo sostenibile (LCA); efficienza energetica, progettazione e "ciclo di vita"* L'integrazione: rapporto tra la struttura architettonica e la struttura impiantistica LA STRUTTURA DESCRITTIVA DEL SISTEMA EDILIZIO* La descrizione: descrizione "per elementi" e la descrizione "per classi"* La classificazione: geometrico-costruttiva; tecnologico-prestazionale; informatico-ontologica LA STRUTTURA PROCEDURALE DELLA COSTRUZIONE* Il processo edilizio: le trasformazioni dalla tradizione all'attualità; industrializzazione; certificazione; globalizzazione* La progettazione come processo: la programmazione; la progettazione per fasi (preliminare,definitiva, esecutiva)* La struttura del processo di progettazione: la rappresentazione dell'oggetto edilizio; il progetto come modello della realtà; il processo di progettazione.
 Allen E., I fondamenti del costruire, Mc Graw-HillChing F.D.K. Salvatori- Heller, Le strutture in architettura, Etas, 1992. Rivista “Detail”, Institut für Internationale Architektur-Dokumentation, Monaco. Rivista “Il Sole 24 Ore – Arketipo”, Il Sole 24 Ore, Milano. Collana “Grandi Atlanti di Architettura”, UTET, Torino Materiale documentario integrativo in formato PDF scaricabile nella pagina web del corso
(Date degli appelli d'esame)
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12
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ICAR/10
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1021703 -
PROGETTI PER LA RISTRUTTURAZIONE E IL RISANAMENTO EDILIZIO CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
L’insegnamento è orientato a fornire allo studente metodologie e nozioni tali da permettergli di affrontare il progetto di recupero edilizio con capacità critiche nei confronti delle scelte da effettuarsi nella conservazione/modificazione del patrimonio edilizio esistente. In questa logica l’insegnamento affronta le tematiche del “progetto sull’esistente”, nell’accezione sia del progetto di conservazione e risanamento dell’organismo edilizio nelle sue componenti tipologiche e costruttive, sia del progetto della sua modificazione attraverso fasi conoscitive ed interpretative dell’organismo nelle specifiche componenti spaziali e tecniche.Risultati di apprendimento attesiCapacità di scomporre la complessità dell’organismo edilizio storico e di individuarne caratteristiche spaziali, tecniche e patologiche; capacità di interpretazione dei caratteri dell’organismo edilizio al fine di individuare nuove regole di strutturazione, sia degli spazi sia degli elementi costruttivi, che condurranno alla definitiva proposta progettuale.
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Curra' Edoardo
( programma)
Sezione I^ Il progetto di recupero Aspetti teorici del recupero architettonico, quali emergono dall'analisi critica di prassi operative, metodologie e teorizzazioni adottate o formulate nel passato e nell'attualita'. Sezione II^ Tecnica pre-moderna e moderna L'organismo edilizio e i procedimenti della tradizione costruttiva attuativi delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici. ad essi correlabili. Sezione III^ Il degrado Le tecniche attualmente disponibili e adottate negli interventi di ristrutturazione e di risanamento, per la valutazione del degrado e il ripristino o l'integrazione delle prestazioni delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici. Analisi critica di casi esemplari
 Corso di PRRE Letture e Dispense del corso Umberto Menicali I materiali dell’edilizia storica, Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali, Editore La Nuova Italia Scientifica: Roma 1992 Maria Rita Pinto Il riuso edilizio, Procedure, metodi ed esperienze, UTET: Torino, 2004 Paolo Rocchi Manuale del Risanamento, Edizioni Kappa: Roma, 2000. Paolo Rocchi Manuale del Consolidamento, Contributo alla nascente Trattatistica, DEI: Roma, 1991. AA.VV. Normativa UNI 8290-1:1981 + A122:1983 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Classificazione e terminologia. AA.VV. Normativa UNI 8290-2: 1983 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi dei requisiti. AA.VV. Normativa UNI 8290-3: 1987 Edilizia residenziale. Sistema tecnologico. Analisi degli agenti. Edoardo Benvenuto La scienza delle costruzioni ed il suo sviluppo storico, Sansoni: Firenze, 1981 - Edizioni di storia e letteratura: Roma, 2006. Giovanni Carbonara Trattato di Restauro Architettonico, UTET, Torino, 1996. Italo Calvino Six memos for the next millennium - Lezioni americane, Mondari: Milano, 2000. Francesco Giovannetti Manuale del recupero del Comune di Roma, DEI: Roma, 1998. Francesco Giovannetti Manuale del recupero di Città di Castello, DEI: Roma, 1992.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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ICAR/10
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022028 -
ARCHITETTURA E TECNOLOGIA DELL'OSPEDALE CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il corso mira alla formazione di professionisti dotati di adeguata preparazione per progettare sistemi edilizi complessi quali gli ospedali e di coordinarne la progettazione interdisciplinare, con la capacità di intervenire nelle varie fasi richieste dal processo edilizio.Risultati di apprendimento attesiAcquisizione della capacità di impostazione e gestione del progetto di grandi opere di architettura di rilevante complessità e delle metodologie per la loro impostazione e sviluppo in termini interdisciplinari, obiettivi, questi, da conseguirsi non per astratti principi generali quanto attraverso l’applicazione ad uno specifico campo di applicazione quale il progetto di un complesso ospedaliero.
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12
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ICAR/10
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022059 -
PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Tema dell'anno: COSTRUZIONI IN PIETRA. Il corso si propone di costruire una figura di progettista in grado di comprendere le specificità della pietra e le regole espressive del suo linguaggio, conoscendone e sapendone sfruttare al meglio sia le tecniche applicative che i processi produttivi, con una solida cultura di base sull’impiego del materiale stesso nell’architettura moderna e contemporanea.
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FERRERO MARCO
( programma)
La didattica si sviluppa in 180 ore tra lezioni, esercitazioni e laboratorio progettuale. Lezioni ed esercitazioni si svolgono in modo integrato, affiancando i contributi del docente alle ricerche svolte dagli studenti, che sono divisi in gruppi di lavoro. Pertanto fin dall’inizio del corso e per tutta la sua durata gli studenti sono coinvolti in prima persona. Ove possibile, secondo un calendario adattabile alle necessità organizzative, vengono anche effettuati seminari con la partecipazione di esperti esterni. Per quanto riguarda gli argomenti trattati, una prima parte del corso è dedicata all’analisi delle principali opere in pietra italiane del novecento, cogliendone caratteri di continuità e caratteri d’innovazione rispetto alla tradizione costruttiva del passato. Le opere prese in considerazione si considerano significative sia rispetto allo sviluppo dell’architettura del nostro paese, sia rispetto alla tecnologia dei materiali lapidei in generale, vista la centralità della produzione italiana a livello internazionale. Quindi si passa alla produzione contemporanea, analizzata attraverso aree tematiche che corrispondono ad altrettante strutture sintattiche del linguaggio della pietra, quali acqua, natura, colore, monumento, curvatura, materiale, immateriale, pellicolare, ecc.; particolare rilievo è dato al concetto di “sfida” tecnologica, riconoscibile in modo esplicito o implicito in molte delle realizzazioni. Il campo di indagine, in questa fase, è quali tutto al di fuori dell’Italia. La terza e ultima parte del corso è specificamente tecnica e approfondisce i principali problemi legati alla produzione e alla posa in opera dei materiali lapidei: dai tipi di pietra naturale ai lapidei compositi e/o riciclati, dai procedimenti costruttivi tradizionali in pietra portante a quelli più innovativi, comprendendo le tecniche dei rivestimenti e delle facciate continue, dei pavimenti, degli elementi per l’arredo urbano e anche degli organismi completi; lo studio delle tecniche di estrazione e delle lavorazioni in stabilimento è affiancato da visite alle aziende di produzione. Vengono affrontati, inoltre, argomenti particolari come la stereotomia e il problema del degrado e dei dissesti. L’attività progettuale avviene in forma di laboratorio (“atelier”), ovvero direttamente in aula, in gruppo, con l’assistenza del docente e dei collaboratori. Tema di lavoro è la realizzazione di un complesso strutturato di organismi modulari, progettati dai singoli gruppi, nell’ambito di un masterplan fornito dai docenti; ciascun modulo si caratterizza in relazione a uno degli argomenti sviluppati nella parte teorica del corso. Il risultato dell’attività dell’atelier viene presentato a fine anno nel corso di una mostra-evento, che corrisponde all’esame di profitto. Ciascun gruppo elabora alcune tavole di sintesi nelle quali viene descritto il proprio modulo sia dal punto di vista formale che tecnico-costruttivo, arrivando di regola all’analisi di dettaglio 1:20 (con eventuali approfondimenti a scala maggiore). Viene anche realizzato un plastico di ciascun modulo, con regole comuni che permettano il montaggio di tutti gli elementi su di una base planimetrica complessiva. Successivamente, lo stesso materiale viene elaborato e predisposto per essere presentato all’annuale edizione di Marmomacc.
 Alfonso Acocella, L'architettura di pietra, Firenze (Alinea-Lucense, 2004) Vincenzo Pavan (a cura di), Collana Premio Architetture di Pietra (Marmomacc - Verona Fiere, 1987- 2011) Marco Ferrero, Il marmo nell'architettura del novecento (Tesi di dottorato, 1991)
(Date degli appelli d'esame)
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12
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ICAR/10
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60
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1038027 -
ARCHITETTURA TECNICA E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE CON LABORATORIO PROGETTUALE
(obiettivi)
Il corso si pone come obiettivo fornire agli studenti iscritti al quinto anno del Corso di Laurea in Ingegneria Edile – Architettura, l'occasione di un ripensamento di alcune categorie e concetti fondativi degli studi sull'architettura e nello stesso tempo la messa a punto delle individuali capacità progettuali acquisite e sviluppate nei corsi di progettazione, in vista della redazione del progetto di tesi di laurea. Ambedue gli obiettivi possono essere ricondotti a quello più generale dell'architettura come mestiere, vale a dire del permettere allo studente di operare criticamente all'interno del processo conoscitivo-progettuale grazie all'acquisizione degli strumenti e dei metodi della moderna critica operativa in architettura.
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12
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ICAR/10
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
GRUPPO OPZIONALE IN ICAR/09 - (visualizza)
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12
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1038885 -
COMPLEMENTI DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI
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ICAR/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031649 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON LABORATORIO PROGETTUALE
Canale: 2
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PERNO SALVATORE
( programma)
La sicurezza e le azioni sulle costruzioni: sicurezza strutturale, valutazione delle azioni e delle resistenze, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi. Elementi di costruzioni in acciaio: i materiali, comportamento allo stato limite di esercizio e allo stato limite ultimo di elementi, unioni, l’asta di Eulero , l’asta snella presso-inflessa, le aste reali.Elementi di costruzioni in calcestruzzo armato: i materiali, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi di cemento armato Progetto e verifiche allo S.L.U., ed allo S.L.E.Cenno sul c.a. precompresso.Elementi di analisi delle strutture:a)- richiami del metodo della congruenza: travi continue, equazione dei tre momenti;b)- metodo dell’equilibrio, il metodo degli angoli di rotazione, impostazione generale per telai piani;
 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 1 – Fondamenti delle costruzioni in acciaio Seconda edizione 1997, pp. XII -416 ISBN 9788808092397 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 2 - Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo cemento armato, cemento armato precompresso. Terza edizione 1998, pp. XIV - 552 ISBN 9788808019172 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 3 - Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta, 1997, pp. X - 248 - ISBN: 9788808019196* E. Cosenza, G.Manfredi, M. Pecce - Strutture in cemento armato. Basi della progettazione - ISBN: 9788820339296 G. Ballio, C. Bernuzzi - PROGETTARE COSTRUZIONI IN ACCIAIO - ISBN: 9788820332464
NORMATIVA VIGENTE: DM Infrastrutture 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e relativa circolare esplicativa.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 1
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CARTAPATI ENZO
( programma)
La sicurezza e le azioni sulle costruzioni: sicurezza strutturale, valutazione delle azioni e delle resistenze, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi. Elementi di costruzioni in acciaio: i materiali, comportamento allo stato limite di esercizio e allo stato limite ultimo di elementi, unioni, l’asta di Eulero , l’asta snella presso-inflessa, le aste reali.Elementi di costruzioni in calcestruzzo armato: i materiali, comportamento in esercizio ed allo stato limite ultimo di sezioni e di elementi di cemento armato Progetto e verifiche allo S.L.U., ed allo S.L.E.Cenno sul c.a. precompresso.Elementi di analisi delle strutture:a)- richiami del metodo della congruenza: travi continue, equazione dei tre momenti;b)- metodo dell’equilibrio, il metodo degli angoli di rotazione, impostazione generale per telai piani;
 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 1 – Fondamenti delle costruzioni in acciaio Seconda edizione 1997, pp. XII -416 ISBN 9788808092397 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 2 - Costruzioni composte acciaio-calcestruzzo cemento armato, cemento armato precompresso. Terza edizione 1998, pp. XIV - 552 ISBN 9788808019172 E.F. Radogna - TECNICA DELLE COSTRUZIONI 3 - Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni, analisi della risposta, 1997, pp. X - 248 - ISBN: 9788808019196* E. Cosenza, G.Manfredi, M. Pecce - Strutture in cemento armato. Basi della progettazione - ISBN: 9788820339296 G. Ballio, C. Bernuzzi - PROGETTARE COSTRUZIONI IN ACCIAIO - ISBN: 9788820332464
NORMATIVA VIGENTE: DM Infrastrutture 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e relativa circolare esplicativa.
(Date degli appelli d'esame)
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ICAR/09
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60
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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