Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
10592781 -
LABORATORY OF AESTHETICS
(obiettivi)
Il LAB. of AESTHETICS persegue i seguenti obiettivi di: a) incrementare la capacità di analizzare i prodotti di design in relazione ai contesti operativi e d’uso, ai modi della percezione, ai rapporti fra tecnica e manualità, fra progettazione, gusto, consumo; b) accrescere il controllo dei propri compiti professionali e di ricerca in vista di un approccio multidisciplinare al progetto. Attraverso lezioni ex-cattedra, visite e incontri con personalità esterne al mondo accademico, sperimentazioni, questo LAB. intende formare gli studenti alla comprensione di testi complessi che impiegano i linguaggi specializzati dell’estetica filosofica, storica e contemporanea, nonché delle teorie della percezione e delle arti. AESTHETICS (6CFU M-FIL-/04) si occuperà nello specifico di fornire agli studenti una mappa aggiornata dei rapporti fra le discipline del design e l’estetica contemporanea; CONTEMPORARY SOCIAL STUDIES (3 CFU SPS/08) chiarire il rapporto del progetto di design con i processi dell’attività creativa e del consumo culturale.
|
|
-
CONTEMPORARY SOCIAL STUDIES
(obiettivi)
CONTEMPORARY SOCIAL STUDIES (3 CFU SPS/08) chiarire il rapporto del progetto di design con i processi dell’attività creativa e del consumo culturale.
-
ANDO' ROMANA
Students will be provided with articles, papers, research reports and slides during the course
|
3
|
SPS/08
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
-
AESTHETICS
(obiettivi)
AESTHETICS (6CFU M-FIL- / 04) will specifically focus on providing students with an updated map of the relationships between the disciplines of design and contemporary aesthetics;
|
6
|
M-FIL/04
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
10592782 -
LABORATORY OF MECHANICS
(obiettivi)
Il LAB. of MECHANICS persegue i seguenti obiettivi: a) approfondire le conoscenze relativamente al funzionamento cinematico, statico e meccanico di oggetti di varia forma e struttura con particolare riferimento alla modellazione del “continuo deformabile” al “comportamento elastico e elasto-plastico”; b) far acquisire la conoscenza dei modelli adeguati per l’analisi del continuo e i metodi fondamentali di soluzione del problema elastico anche in forme complesse (es. lastre, piastre, gusci), in stretta relazione con le finalità di progettazione del prodotto; c) fornire gli elementi di base per formare la capacità critica di valutare una prefattibilità strutturale del prodotto, selezionando alcune tipologie di riferimento che possano ricondursi a modelli mono, bi e tri-dimensionali. Si presuppone la conoscenza di base dei principi della meccanica dei corpi rigidi. Concorrono all’insegnamento due moduli: THEORETICAL AND APPLIED MECHANICS (6CFU – ICAR/08), dedicato alla introduzione dei principi per la analisi e la progettazione meccanica degli artefatti fisici. DESIGN FOR APPLIED MECHANICS (3CFU – ICAR/13), dedicato alla applicazione sperimentale dei principi si meccanica nel processo di definizione/analisi di un artefatto fisico.
|
|
-
DESIGN FOR APPLIED MECHANICS
(obiettivi)
DESIGN FOR APPLIED MECHANICS (3CFU – ICAR/13), dedicato alla applicazione sperimentale dei principi si meccanica nel processo di definizione/analisi di un artefatto fisico.
-
Lalatta Costerbosa Cecilia
( programma)
Il laboratorio offre un approccio sperimentale e pratico ed è strutturato su quattro moduli: ricerca, sviluppo del design e comunicazione. Ogni modulo ha attività da svolgere durante le lezioni o consegnate come lavori in corso che gli studenti presenteranno individualmente o in gruppi alla fine di ciascun modulo.
Indice dei riferimenti per il Laboratorio
Inspiring readings: M.F. Ashby Materials And Design N.Oxman, Age of Entanglement B. Munari Square, Circle, Triangle H. F. Mallagrave, Architecture and Embodiment
People Involved in researches on Mechanical Metamaterials: Alexandra Ion (ETH Zurich) Baastian Florijn, Courentin Coulais and Martin Van Hecke (Leiden University) Overvelde, J.T. (AMOLF University) Katia Bertoldi (Harvard University) Michael D. Bartlett (Iowa State University) Cecilia Cecchini, Carla Langella, Sabrina Lucibello (Sapienza University)
Video references on Origami structures: https://www.youtube.com/watch?v=UXENKmAUL0E
Readings on Compliant Mechanisms: L. L. Howell, S. P. Magleby, B. M. Olsen (2013) Handbook of Compliant Mechanisms,Technology A. Milojevic, On the Influence of Flexure Hinge Geometry on the Motion Range and Precision of Compliant Gripping Mechanisms
Video references on Compliant Mechanism: https://www.youtube.com/watch?v=PgDJlLqeTdo https://www.youtube.com/watch?v=97t7Xj_iBv0 https://www.youtube.com/watch?v=IUe3mGkngs4 https://www.youtube.com/watch?v=qKPIRQ43980
Video references on Mechanical Metamaterials: Can materials be mechanisms? | Alexandra Ion | TEDxPoznan Playlist about mechanical metamaterials https://www.youtube.com/watch?v=y3_cKICnUvg
Nice websites references: https://www.mse.iastate.edu/bartlett/ https://www.media.mit.edu/groups/mediated-matter/overview/ http://www.origami-instructions.com https://www.soundforestapp.com/ https://parametrichouse.com/ http://materialsexperiencelab.com/ http://www.munart.org/index.php?p=27 https://mcescher.com/
|
3
|
ICAR/13
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
-
THEORETICAL AND APPLIED MECHANICS
-
PASCA MONICA
( programma)
Scopo del corso è approfondire lo studio del funzionamento cinematico, statico e meccanico degli oggetti attraverso la modellazione del mezzo continuo deformabile nonché la conoscenza dei metodi di soluzione del problema elastico. Lo studente è portato ad acquisisce una capacità critica di valutare una prefattibilità strutturale del prodotto di design, di differente tipologia Verranno fornite le basi teoriche fondamentali e mostrati esempi di pratica applicazione nel campo del design del prodotto dei seguenti argomenti: Richiami di fondamenti di statica: cinematica e statica dei sistemi di corpi rigidi Comportamento dei materiali: formulazione sperimentale legame costitutivo; materiali elastici, elasto-plastici, duttili e fragili; resistenza, usabilità e sicurezza Meccanica dei sistemi discreti deformabili: i sistemi rigidi con deformabilità concentrata Meccanica dei continui deformabili: la deformazione, la tensione secondo Cauchy, cinematica, statica e legame costitutivo; il problema elastico Geometria delle aree Il modello monodimensionale: cenni di teoria della trave; sollecitazioni semplici e composte; presso-flessione, flessione e taglio, torsione; validità del modello e applicazioni a prodotti Comportamento dei materiali – resistenza e sicurezza Solidi rigido – labili: funi e cavi Modelli bidimensionali - cenni Metodi di soluzione numerica: cenni agli elementi finiti
Dispense redatte dal docente.
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
ICAR/08
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ENG |
10592783 -
LABORATORY OF PRODUCT REPRESENTATION
(obiettivi)
Il Lab. of PRODUCT REPRESENTATION è finalizzato a trasferire agli studenti competenze e capacità utili a descrivere e comunicare con esattezza le configurazioni degli oggetti per mezzo di figure, rappresentazioni e modelli siano essi piani e tridimensionali, fisici e digitali. L’obiettivo è quello di saper comprendere le strutture geometriche, modulari e di misura che governano la forma di un oggetto e dele sue parti attraverso gli strumenti del disegno digitale (dall’acquisizione dei dati, al reverse modeling, reverse engineering, alla prototipazione virtuale). Il corso è articolato in lezioni frontali e sperimentazioni, approntate in relazione ai diversi argomenti di natura teorica, metodologica, tecnica ed operativa. Concorrono all’insegnamento due moduli: PRODUCT REPRESENTATION (6CFU – ICAR/17), dedicato alla comprensione delle geometrie e volumi nello spazio, all’analisi delle principali metodologie di costruzione 3D, alla rappresentazione del prodotto. COMPUTATIONAL DESIGN (3CFU – ICAR/13), dedicato alla applicazione sperimentale dei principi modellazione tridimensionale secondo glia approcci e i metodi del progetto parametrico.
|
|
-
COMPUTATIONAL DESIGN
(obiettivi)
COMPUTATIONAL DESIGN (3CFU – ICAR/13), dedicato alla applicazione sperimentale dei principi modellazione tridimensionale secondo glia approcci e i metodi del progetto parametrico.
-
Malakuczi Viktor
( programma)
Il modulo “Computational Design” mira a fornire avanzate competenze tecniche, così come anche un pensiero progettuale idoneo all’utilizzo ottimale degli strumenti di design computazionale. Il corso è fortemente connesso al modulo di Product Representation, la quale fornisce le competenze tecniche di modellazione tridimensionale, di scansione tridimensionale, di reverse engineering, ecc. Sulla base di queste competenze, il modulo “Computational Design” introduce gli studenti nel mondo della modellazione parametrica (detto anche generativa, algoritmica, computazionale) attraverso il plugin Grasshopper per il programma Rhinoceros 3D. Le nuove competenze saranno sperimentate in modo da dimostrare le possibilità avanzate utilizzando la modellazione con pensiero algoritmico. Nello specifico, il focus delle lezioni e delle esercitazioni sarà quello di fornire gli strumenti e le competenze per lavorare su linguaggi morfologici caratterizzati dalla variazione e dalla ripetizione, potenzialmente basata su flussi di dati esterni. Gli studenti progetteranno pattern tridimensionali, da applicare prima su semplici forme geometriche, poi applicati su un prodotto precedentemente modellato nel modulo di “Product Representation”. L’esercitazione progettuale sarà l’occasione anche per discutere del valore funzionale e semantico dei pattern, mirando una coerenza con la funzionalità e il linguaggio estetico del prodotto scelto. Oltre alle competenze tecnologiche e alla pratica progettuale, il corso mira a fornire una varietà di prospettive sul design computazionale, saranno quindi invitate una serie di ospiti che presenteranno la loro esperienza professionale e di ricerca in un formato seminariale.
Tedeschi, A., Wirz, F., Andreani, S. (2014). AAD, Algorithms-aided design. Brienza: Le Penseur. Malakuczi, V. (2019). Computational by Design. Champaign, IL: Common Ground Research Networks.
|
3
|
ICAR/13
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
-
PRODUCT REPRESENTATION
(obiettivi)
PRODUCT REPRESENTATION (6CFU – ICAR/17), dedicato alla comprensione delle geometrie e volumi nello spazio, all’analisi delle principali metodologie di costruzione 3D, alla rappresentazione del prodotto.
-
RUSSO MICHELE
( programma)
Il corso si propone come principale obbiettivo quello di mostrare e sperimentare l’articolato processo produttivo del design di prodotto dal punto di vista del disegno e della rappresentazione. Partendo dallo schizzo di progetto, avviene un raffinamento dell’idea attraverso disegni sempre più dettagliati, fino alla rappresentazione tecnica esecutiva. Questa definisce il principale strumento di comunicazione del progetto fra il progettista e il suo produttore, pertanto richiede una correttezza formale e normativa. Ma il disegno così strutturato rappresenta anche la base di partenza per la costruzione di modelli 3D a complessità geometrica crescente, fino alla definizione di modelli 3D reality-based, dai quali estrarre immagini realistiche o funzionali al progetto e stampe 3D. Inversamente a questo processo, sempre strutturato all’interno del workflow progettuale, si presenta il processo di reverse modeling, inteso come traduzione di un prodotto esistente nella sua copia digitale, partenza per l’intervento progettuale sull’esistente. Il disegno diviene quindi il mezzo di creazione del prodotto di design, mentre la rappresentazione assume il duplice ruolo di prefigurazione dell’idea e di finestra virtuale della realtà. Durante il corso gli studenti impareranno a gestire i modelli sopra elencati, acquisendo la capacità di poter controllare il duplice percorso della progettazione, dal reale al virtuale e ritorno. In questo contesto verrà approfondita le differenze tra le rappresentazioni per il progetto e per il rilievo, le scale di rappresentazione e i livelli di accuratezza nella rappresentazione e modellazione. Alcune esercitazioni su temi di design consentiranno di capire comprendere la relazione fra le generatrici, le direttrici, le linee di stile e le geometrie strutturanti all’interno dei modelli digitali. Le nozioni acquisite consentiranno di gestire diverse tipologie di modelli, matematici e numerici, supportando tutte le possibili finalità nel percorso di conoscenza e visualizzazione del prodotto, in un percorso di progettazione sempre più pervaso dall’elemento digitale.
• a cura di Riccardo Migliari, Geometria Descrittiva. Volume II – Tecniche e Applicazioni, Città Studi Edizioni, Novara 2009; • G, Guidi, M. Russo, J.A. Beraldin, Acquisizione 3D e modellazione poligonale, McGraw-Hill, Milano 2010;
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
ICAR/17
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
10592784 -
LABORATORY OF SMART OBJECTS
(obiettivi)
Il LAB. of SMART OBJECTS mira a fornire metodologie pratiche ed esperienze per la progettazione di prodotti che funzionano come oggetti intelligenti che utilizzano moderne tecnologie informatiche. Nessuna conoscenza preventiva delle tecnologie è richiesta. Il corso comprende una introduzione ai tre principali aspetti della progettazione di oggetti intelligenti: Il Software, introduzione ai concetti fondamentali della programmazione; l’Hardware, introduzione a esempi di base di embedded computing utilizzando la piattaforma Arduino; il Comportamento, introduzione alla progettazione di interazioni intelligenti che utilizzano il paradigma "Sense-Think-Act" dell'Intelligenza Artificiale. Gli studenti svilupperanno uno scenario d’uso di uno smart object utilizzando una piattaforma open-sorse di programmazione. Concorrono all’insegnamento due moduli: SMART OBJECTS (6CFU - ING-INF/05), dedicato alla introduzione dei principi base della progettazione degli oggetti intelligenti. OPEN DESIGN (3CFU – ICAR/13), è dedicato alla applicazione sperimentale utilizzando una piattaforma open-sorse di programmazione di sensori e attuatori.
|
|
-
OPEN DESIGN
(obiettivi)
OPEN DESIGN (3CFU – ICAR/13), è dedicato alla applicazione sperimentale utilizzando una piattaforma open-sorse di programmazione di sensori e attuatori.
-
IMBESI LORENZO
( programma)
L’obiettivo del Laboratorio è di sviluppare una esperienza progettuale sperimentale articolata per lo sviluppo di sistemi di prodotti, con l’ausilio di apposite metodologie, strumenti e tecniche. Alla fine del corso, lo studente avrà maturato una conoscenza critica dello scenario internazionale del design, così da connettere pratica progettuale e ricerca, cultura creativa e innovazione, e collocare consapevolmente la propria figura nel sistema produttivo mondiale
Programma Il Laboratorio prevede l’elaborazione di un progetto in gruppo per il conseguimento di un obiettivo e secondo il tema assegnato dalla docenza e le metodologie del corso. Il corso prevede una serie di consegne intermedie di elaborati che concorreranno nei contenuti e nella forma all’elaborazione del progetto finale e all’esame. Tutte le consegne devono essere formalizzate e presentate durante le scadenze previste attraverso ogni mezzo (disegni, modelli, prototipi fisici/digitali, diagrammi, video, e altri supporti visuali/3d).
In particolare, durante il corso gli studenti realizzeranno il progetto secondo tre steps successivi: - CONCEPT: l’elaborazione di un concept iniziale di progetto, nel quale sarà indicato lo scenario dei comportamenti, delle interazioni e dei servizi; - DIRTY PROTOTYPING: lo sviluppo iterativo della specifica soluzione progettuale attraverso la generazione di prototipi digitali e fisici, sketch, diagrammi di funzionamento, disegni tecnici; - FINAL PROTOTYPE: la definizione del progetto finale nelle specifiche tecniche, materiali e funzionali.
Antonelli, P. (2008) Design and the elastic mind. New York: MoMA the Museum of Modern Art. Dunne A., Raby F. (2013) Speculative Everything: Design, Fiction, and Social Dreaming. Boston: MIT Press Imbesi, L. (edt. by) ‘InterAction by Design’, in: DIID-Disegno Industriale, n.39/09. Roma: RdesignPress.
|
3
|
ICAR/13
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |
-
SMART OBJECTS
(obiettivi)
SMART OBJECTS (6CFU - ING-INF/05), dedicato alla introduzione dei principi base della progettazione degli oggetti intelligenti.
-
CHATZIGIANNAKIS IOANNIS
( programma)
Week 1: Introduction to Smart Objects: Overview. Storyboard and Costumer Journey. Basic notions of Interaction Design. Week 2: UX design. Basic notions of Rapid Prototyping. Overview of the Arduino Structure. Sensors and Actuators. Basics on Programming (Sketch for Arduino). Week 3: Hands-on tutorial on UX design. Tiles IoT Toolkit. Rapid Prototyping in Action. Week 4: Workshop on 1st Assignment. Week 5: The Sense-Think-Act Interaction Paradigm. Introduction to Visual Programming. Interfacing with Sensors and Actuators. Elementary Circuit Assembly. Week 6: Hands-on tutorial on Circuit Assembly and Prototyping with Arduino. Week 7: Programming with Arduino Sketch. Advanced Circuit Assembly. Digital and Analog sensors. Actuators. Week 8: Workshop on 2nd Assignment. Week 9: The processing.org programming environment. Arduino-based Video interactions. Week 10: Hands-on tutorial on Computer Graphics and Computer Animation. Week 11: Workshop on 3rd Assignment. Week 12: Final presentations.
Scott Fitzgerald and Michael Shiloh: THE ARDUINO PROJECTS BOOK. Published September 2012 by Arduino LLC
(Date degli appelli d'esame)
|
6
|
ING-INF/05
|
48
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ENG |