Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1021950 -
COSTRUZIONI IDRAULICHE PER L'AMBIENTE E LA DIFESA DEL SUOLO
(obiettivi)
L’obiettivo principale dell’insegnamento è fornire l’inquadramento teorico ed applicativo per il contenimento e/o il trasporto dell’acqua allo scopo di assicurare l’uso sostenibile della risorsa idrica e la difesa del suolo. L’uso della risorsa idrica trova principale impiego nell’approvigionamento civile, irriguo o industriale, nel rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia, coniugati nell’ambito dei criteri di resilienza e sostenibilità ambientale. La difesa del suolo comprende ogni attività di conservazione dinamica del suolo, considerato nella sua continua evoluzione per cause di natura fisica e antropica; ed ogni attività di preservazione e di salvaguardia di esso, della sua attitudine alla produzione e delle installazioni che vi insistono, da cause straordinarie di aggressione dovute alle acque meteoriche, fluviali e marine o di altri fattori meteorici.
Al completamento del corso lo studente avrà acquisito la conoscenza approfondita delle problematiche fondamentali della gestione delle risorse idriche e della difesa del suolo; dei principi generali delle tecniche di soluzione delle problematiche fondamentali; delle metodologie di scelta ottimale delle possibili tecniche di soluzione alternative; dei metodi di dimensionamento e verifica delle opere o parti di esse; dei criteri gestionali, di controllo e valutazione prestazionale dei processi implementati. Inoltre, lo studente avrà acquisito le competenze per identificare ed acquisire i dati fondamentali necessari per la gestione delle risorse idriche; per identificare ed acquisire gli elementi quantitativi osservazionali descrittivi delle problematiche della difesa del suolo; per implementare e risolvere su piattaforme informatiche problemi di ottimizzazione di schemi di approvvigionamento idrico, smaltimento delle acque usate ed in generale di pianificazione del ciclo integrato delle acque; per verificare, secondo i principi dell’idraulica, della scienza delle costruzioni e della geotecnica, opere complesse e parti elementari delle stesse; per effettuare il predimensionamento dei sistemi complessi di opere, sia dal punto di vista realizzativo, sia dal punto di vista gestionale; per implementare modelli numerici funzionali di sistemi complessi di opere idrauliche o di difesa del suolo, sviluppando criteri gestionali multiobiettivo o indici di valutazione prestazionale
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GUERCIO ROBERTO
(programma)
Quadro normativo in materia di acque e difesa del suolo. Direttive Comunitarie e Leggi di recepimento. Norme Regionali in materia di scarichi. Pianificazione distrettuale. Sistemi acquedottistici. Modellazione idraulica del sistema. Domanda idrica. Tipologie di utenza, fabbisogno, richiesta e consumo, perdite idriche. Modelli di simulazione e previsione della domanda idrica a diverse scale spazio-temporali, coefficienti di punta. Analisi della domanda anti-incendio. Caratterizzazione topologica delle reti, reti aperte e reti chiuse, elementi della teoria dei grafi, rappresentazione dei componenti il sistema mediante nodi e archi. Modellazione in condizioni di permanenza e in condizioni dinamiche. Modellazione di lungo periodo. Principali algoritmi risolutivi. Analisi dinamica. Analisi di moto vario elastico. Casse d’aria. Modellazione della qualità idrica. Caratteristiche qualitative dell’acqua ad uso potabile. Meccanismi di trasporto e di mescolamento nella rete, cinetica e coefficienti delle reazioni, tempo di permanenza dell’acqua nel sistema, traccianti. Mescolamento e reazioni nei serbatoi, reattori a mescolamento continuo, modelli plug-flow. Metodi di ottimizzazione applicati ai sistemi di acquedotto. Metodi analitici, programmazione lineare, programmazione non lineare, metodi di ricerca adattivi e non adattivi (algoritmi evolutivi), programmazione dinamica. Applicazione dei metodi di ottimizzazione a problemi progettuali e di gestione delle reti. Modellazione idraulica e qualitativa delle reti con il programma EPANET. Sistemi di drenaggio e fognatura Modellazione idraulica del sistema. Calcolo delle portate nere, legame tra portata nera e consumo idropotabile, coefficienti di punta. Portate pluviali: applicazione di modelli di trasformazione afflussi-deflussi al calcolo delle portate bianche. Influenza dell’azione antropica sui coefficienti di afflusso. Scelta dei tempi di ritorno per il dimensionamento delle canalizzazioni e degli invasi. Modellazione in condizione di moto uniforme delle canalizzazioni: vincoli di velocità, grado di riempimento, forma degli spechi in relazione al tipo di sistema e alla portata transitante. Influenza degli invasi e capacità di laminazione della rete. Predimensionamento degli invasi di laminazione con metodi idrologici. Modellazione degli invasi con modelli simulazione basati su ietogrammi reali e ietogrammi sintetici. Funzionamento idraulico degli scolmatori di piena. Problematiche gestionali nelle reti di drenaggio: misura delle portate e dei livelli, sistemi di telecontrollo e teleregolazione. Manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti. Tecniche di riabilitazione delle canalizzazioni: pipelining, sliplining, colining, ecc. Gestione dei sollevamenti. Applicazione di tecniche BMP (Best Management Practices) per il controllo delle piene e della qualità degli scarichi Modellazione idraulica e qualitativa delle reti con il programma EPA-SWMM. Sistemazioni idrauliche e difesa del suolo Elementi di geomorfologia dei bacini idrografici e delle reti idrauliche. Richiami di idraulica fluviale e teoria del trasporto solido. Opere idrauliche per la protezione idraulica del territorio ed il controllo dell’erosione.Le sistemazioni dei torrenti. Briglie, soglie di fondo, difese di sponda (longitudinali e sporgenti), cunettoni, rampe di massi, strutture per la risalita dei pesci. La sistemazione dei corsi d’acqua di pianura ed il controllo delle piene. Opere longitudinali. Arginatura dei corsi d’acqua. Criteri di dimensionamento. Filtrazione nel corpo arginale. Stabilità degli argini. Verifica di un argine con il programma Geostudio. Protezione delle rive e delle arginature. Rivestimenti. Opere trasversali (soglie, pennelli). Ricalibratura degli alvei. Scolmatori e diversivi. Opere idrauliche per la regolazione delle portate a mezzo di serbatoi. Laminazione delle piene. Serbatoi di piena. Svuotamento di un serbatoio. Casse di espansione. Elementi di ingegneria naturalistica applicata alle sistemazioni idrauliche.
Datei, Da Deppo, Fiorotto e Salandin: Acquedotti
(Date degli appelli d'esame)
Da Deppo, Datei: Fognature Aronne Armanini: Principi di Idraulica Fluviale Datei, Da Deppo, Salandin: Sistemazione dei corsi d’acqua Da Deppo, Datei: Le Opere Idrauliche nelle Costruzioni Stradali |
9 | ICAR/02 | 90 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1017654 -
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire allo studente i principi fondamentali della pianificazione territoriale secondo un approccio sistemico, gli strumenti ed i metodi della pianificazione territoriale, ambientale, paesistica ed urbana alle differenti scale, nonché di maturare la capacità di analisi integrata del territorio in un’ottica di sostenibilità. Obiettivi inoltre sono la visione complessiva dei processi di gestione territoriale in un’ottica di sostenibilità e di sviluppo locale, e delle interdipendenze tra i fattori fisici e quelli socio-economici.
Per quanto riguarda l’autonomia di giudizio, date le specificità dell’operare in situazioni territoriali complesse, con rilevanti componenti politiche e sociali, lo studente dovrà maturare la capacità di usare le proprie conoscenze per gestire problemi complessi e di tipo sistemico, anche poco noti o interdisciplinari. Maturare capacità di interagire con i processi sociali e culturali; capacità di operare in condizioni di incertezza; capacità di sviluppare gestione di processi e programmi complessi per lo sviluppo locale sostenibile. Per quanto riguarda le abilità comunicative, saper gestire le relazioni con la pluralità di soggetti, specialisti e non specialisti, istituzioni, tecnici e cittadini, coinvolti nei problemi di tutela dell’ambiente, dell’uso eco-compatibile delle risorse, della gestione e riqualificazione territoriale e ambientale in un’ottica di sviluppo sostenibile. Saper sviluppare processi di progettazione partecipata. Saper operare in autonomia, ma anche lavorare come componente (o coordinatore) di un gruppo a carattere interdisciplinare e relazionarsi con soggetti competenti in discipline differenti. Per quanto riguarda la capacità di apprendimento, sviluppare una capacità di conoscenza e valutazione delle interdipendenze tra i vari fattori antropici, ambientali, socio-economici e territoriali. Fornire i concetti di base della pianificazione del territorio, illustrare i principali strumenti di piano e approfondire gli aspetti ambientali della pianificazione. Sviluppare una padronanza degli approcci e delle metodologie di pianificazione e valutazione ambientale e territoriale, nel quadro della progettazione partecipata, dello sviluppo locale e dello sviluppo sostenibile.
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CELLAMARE CARLO
(programma)
1. Introduzione alla pianificazione. Obiettivi, funzioni e limiti della pianificazione. I diversi approcci alla pianificazione. Pianificazione ambientale.
2. Metodologie di analisi e valutazione delle interdipendenze tra i vari fattori antropici, ambientali, socio-economici e territoriali. Le diverse componenti ambientali. Letture interpretative sintetiche e integrate e metodologie progettuali. Valutazione degli effetti e degli impatti ambientali; analisi d’idoneità. 3. La gestione dei bacini idrografici (il rapporto acque-territorio-sistemi antropici, ecc.). Analisi e pianificazione del rischio; i diversi tipi di rischio. I problemi del dissesto e della difesa del suolo nelle loro interdipendenze con la gestione del territorio. 4. Bilanci ambientali. Frammentazione e connettività. Le reti ecologiche (metodi di definizione e progettazione). 5. I sistemi istituzionali di pianificazione. Evoluzione della legislazione, delle forme di tutela ambientale, delle forme di pianificazione. 6. I diversi tipi di pianificazione a scala/livello territoriale e di area vasta: territoriale, ambientale, paesistica, di settore (piani di bacino, ecc.). Pianificazione a livello locale. Le interconnessioni con le altre discipline e competenze. 7. Gli strumenti di pianificazione (legislazione, le diverse tipologie di piani con esemplificazione di esperienze, la strumentazione, la programmazione negoziata, i programmi europei, i patti territoriali, ecc.). 8. L’analisi del sistema dei soggetti che operano sul territorio e delle politiche. I processi di pianificazione territoriale e ambientale. Processi partecipativi. 9. Valutazione. Strumenti e metodi di valutazione (metodo Delphi, analisi SWOT, ciclo del progetto, ecc.). Valutazione di piani e programmi. 10. Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS). 11. Indicatori ed indicatori ambientali. Indicatori di qualità delle acque. [Indici e standard urbanistici] 12. Il rapporto tra sviluppo e territorio, e lo sviluppo locale (lo sviluppo locale, la globalizzazione, il concetto e le ambiguità dello sviluppo sostenibile, i sistemi territoriali locali e le reti). Territorio e “bene comune”. 13. Città e sostenibilità Testi di riferimento:
(Date degli appelli d'esame)
- Indovina F. (2005), Governare la città con l’urbanistica. Guida agli strumenti di pianificazione urbana e del territorio, Maggioli Editore, Rimini - Steiner F. (1994), Costruire il paesaggio. Un approccio ecologico alla pianificazione del territorio, ed. it. a cura di M.C. Treu e D. Palazzo, McGraw-Hill, Milano Dispense fornite dal docente, disponibili sulla piattaforma elearning del corso |
9 | ICAR/20 | 90 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1015 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il corso di Laurea Magistrale è completato con una prova finale di 17 CFU, che consiste nella redazione, presentazione e discussione di una tesi su argomento inerente le tematiche applicative dell'Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio. La tesi è costituita da un progetto o da uno studio di tipo applicativo/sperimentale, nella quale l'Allievo ha la possibilità di affrontare un tema rilevante, applicando le competenze acquisite nello specifico percorso formativo seguito. Ciascuno studente è chiamato a presentare il proprio lavoro di tesi di fronte ad una Commissione composta da almeno sette docenti. Alla presentazione segue una discussione finale sulla base di specifici quesiti posti dalla Commissione di laurea.
Nell'ambito della fase di elaborazione della prova finale è richiesto anche di aver approfondito le conoscenze relative alle abilità informatiche e telematiche, che danno diritto all'acquisizione di 1 ulteriore CFU. Nel corso della discussione delle elaborazioni sviluppate il futuro laureato deve dimostrare: - la padronanza degli argomenti trattati, che testimoniano l'acquisizione di adeguate capacità di apprendimento - abilità comunicative sia nello svolgimento del proprio lavoro di tesi sia nella presentazione critica delle proprie autonome elaborazioni di fronte alla Commissione di esperti - autonomia e maturità di giudizio nella scelta di modelli teorici, nella produzione ed elaborazione di dati e nelle scelte progettuali |
17 | 170 | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 120 | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1147 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro
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POLETTINI ALESSANDRA
(programma)
Le attività formative previste nell'unità didattica riguardano abilità informatiche, telematiche, linguistiche e professionalizzanti diverse da quelle acquisite negli altri insegnamenti impartiti nel corso di studi. Di regola tali attività affiancheranno e amplieranno le conoscenze e gli approfondimenti oggetto del lavoro di tesi finale
I testi utilizzati saranno definiti in base agli argomenti oggetto di specifico approfondimento da parte dello studente
(Date degli appelli d'esame)
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1 | 10 | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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