Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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METODI PSICOMETRICI NELLA RICERCA CLINICA
(obiettivi)
Obiettivi generali
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti competenze teoriche e pratiche tese alla comprensione e all’uso degli strumenti statistici per la ricerca e la valutazione in psicologia, con attenzione agli aspetti attinenti alla ricerca di base, diagnostica, e sull’efficacia degli interventi. I risultati di apprendimento attesi sono: competenza nella comprensione critica di articoli scientifici, rapporti di ricerca, e valutazioni di efficacia; competenza nella pianificazione e conduzione di analisi statistiche. Le lezioni frontali forniscono agli studenti la conoscenza dei principi di base che guidano la pianificazione, la valuta-zione e l’analisi dei disegni di ricerca in psicologia, e in particolare in psicologia clinica. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Il superamento dell’esame garantisce di essere grado di comprendere e utilizzare i più diffusi e importanti strumenti metodologici di analisi dei dati per la ricerca e la valutazione in psicologia e in psicopatologia, e di essere in grado di elaborare in modo originale problemi di analisi e di ricerca. Il laboratorio offre agli studenti la possibilità di pianificare, eseguire e interpretare le analisi statistiche trattate nel corso, e di toccare con mano le conseguenze pratiche dei problemi di validità e attendibilità. Il laboratorio garantisce quindi l’acquisizione di competenze pratiche e tecniche nel campo della pianificazione e conduzione delle ricerche, e dell’analisi dei dati. La frequenza alle lezioni di laboratori andrebbe ritenuta obbligatoria. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il superamento dell’esame garantisce di saper utilizzare le tecniche specifiche di ricerca e di analisi nei contesti su cui si focalizza il Corso di Studio, oltre che di applicare i medesimi strumenti di analisi pratica a situazioni proprie di al-tre discipline psicologiche, sociali e della salute. Autonomia di giudizio Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente e creativamente i disegni di ricerca e le metodologie impiegate nell’analisi dei dati, per poter riconoscere criticità, limiti e possibili miglioramenti nelle metodiche di indagine dei processi psicologici trattati nel Corso di Studio. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di casi complessi di interpretazione dei dati, sia nelle lezioni frontali, sia durante il laboratorio. Capacità di apprendimento Il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali e comuni alla logica e pra-tica dell’indagine scientifica, che consentiranno allo studente di approfondire nel corso della sua carriera accademica e professionale i principi e l’uso dei disegni di ricerca e delle tecniche di analisi dei dati. Le capacità di apprendimen-to sono acquisite durante l’insegnamento ponendo enfasi – nelle lezioni frontali – sulle modalità alternative di inda-gare e testare la medesima ipotesi empirica, e proponendo – nel laboratorio – casi di analisi dati le cui procedure e risultati possono essere generalizzati a casi analoghi in contesti e discipline diverse.
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LEONE LUIGI
(programma)
Il programma dell’insegnamento si articola sui seguenti nuclei tematici generali: 1) Tipi di ricerca; 2) Validità della ri-cerca; 3) Disegni di ricerca per la validità; 4) Attendibilità delle misure e attendibilità diagnostica; 5) Validità delle mi-sure; 6) Disegni di ricerca su gruppi e sul caso singolo; 7) Statistica inferenziale; 8) Tecniche di analisi dei dati, punto a sua volta articolato in: A) Ripasso tecniche univariate e bivariate; B) Regressione; C) ANOVA; D) Test di interazione sta-tistica; E) Modelli di analisi fattoriale; F) Test non parametrici.
Le 84 ore complessive previste per l’insegnamento sono così indicativamente articolate: 27 ore dedicate, prevalente-mente con lezioni frontali, alla disamina dei diversi tipi di indagine scientifica, ai problemi di validità della ricerca, all’uso dei disegni di ricerca per gestire le minacce alla validità, alla attendibilità delle misure nella ricerca di base, cli-nica e diagnostica, alla validità delle misure, e ai disegni di ricerca su casi singoli; 21 ore dedicate alla introduzio-ne/approfondimento dei principi della statistica inferenziale e dei test di “base” (univariati e bivariati); 36 ore di labo-ratorio dedicate alla descrizione e uso delle tecniche di analisi dei dati elencate nel programma; nel laboratorio verran-no anche affrontati i problemi di codifica e immissione dei dati, gestione delle variabili e dei file dati. Infine, nelle ore di laboratorio verrà dato particolare peso alla interpretazione pratica dei risultati, e alle modalità di comunicazione degli stessi. - Strumenti statistici per la ricerca e la diagnosi in psicologia (2007), a cura di Anna Paola Ercolani, Raffaello Cortina Editore. Questo testo sarà utilizzato principalmente per le seguenti parti del programma: ) Tipi di ricerca; 2) Validità della ricerca; 3) Disegni di ricerca per la validità; 4) Attendibilità delle misure e attendibilità dia-gnostica”; 5) test-non parametrici.
(Date degli appelli d'esame)
- Modelli statistici per l’analisi dei dati nelle scienze sociali (Seconda Edizione, 2017). Marcello Gallucci, Luigi Leone, Manuela Berlingeri. Pearson. Questo testo sarà utilizzato principalmente per le seguenti parti del pro-gramma: 1) Ripasso tecniche univariate e bivariate; 2) Regressione; 3) ANOVA; 4) Test di interazione statistica; 5) Modelli di analisi fattoriale. I capitoli da studiare sono: capitoli 1-9 (sino al paragrafo 9.3 incluso); 12-13. - In alternativa al testo precedente, la sua prima edizione “Modelli statistici per l’analisi dei dati nelle scienze so-ciali” (2012). Marcello Gallucci e Luigi Leone. Pearson. Per questa versione del testo i capitoli da studiare sono: capitoli 1-9 (sino al paragrafo 9.3 incluso); 11-12. Si segnala come testo utile ad un ripasso delle statistiche descrittive e i test inferenziali uni variati e bivariati: “Elementi di statistica per la psicologia”. Anna Paola Ercolani, Alessandra Areni, Luigi Leone. Il Mulino. |
9 | M-PSI/03 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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PSICOLOGIA DINAMICA CORSO AVANZATO: TEORIE E MODELLI DI INTERVENTO
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Il corso si propone di fornire allo studente una panoramica dello sviluppo del pensiero clinico psicoanalitico dalle sue origini fino alle visioni correnti che integrano i modelli clinici con la ricerca empirica identificando le principali aree psicopatologiche di applicazione di tali teorie ai fini della valutazione e dell’intervento. I risultati di apprendimento attesi prevedono la capacità di applicare le singole teorie e costrutti teorico-clinici per for-mulare ipotesi diagnostiche psicodinamiche sul funzionamento psichico dei pazienti nelle diverse fasi del ciclo di vita, tenendo conto sia degli aspetti relativi al funzionamento intra-psichico che intersoggettivo. Tali capacità si mostreranno inoltre utili per la comprensione dei principali aspetti del processo del cambiamento clinico. Le lezioni frontali sono dedicate alla presentazione dell’evoluzione delle teorie cliniche psicoanalitiche e dei principali modelli del trattamento psicoterapeutico su base psicodinamica. Il laboratorio si incentra sulla presentazione di materiale clinico che consente agli studenti di cimentarsi con gli aspetti essenziali delle formulazioni diagnostiche circa il funzionamento psichico e di osservare la funzione degli interventi psicodinamici nel corso di un trattamento. La frequenza delle lezioni del laboratorio andrebbe considerata obbligatoria. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente dovrà essere in grado al fine di superare l’esame di saper analizzare attraverso le teorie cliniche studiate i principali processi di funzionamento psicopatologico e le relative prospettive di intervento clinico con enfasi sull’analisi delle modalità di intervento da applicare alle diverse tipologie cliniche e della relazione terapeutica. Capacità di applicare conoscenza e comprensione L’utilizzo delle teorie cliniche permetterà allo studente che avrà superato l’esame di sapere identificare le principali modalità di funzionamento psicopatologico con riferimento agli aspetti di tipo nevrotico, psicotico, perverso, dell’elaborazione dell’esperienza traumatica e della grave patologia della personalità. Si richiede inoltre allo studente di saper identificare nel corso del colloquio clinico gli aspetti inerenti il transfert e il controtransfert. Autonomia di giudizio Il corso tende a sollecitare le capacità dello studente di identificare quegli aspetti specifici delle problematiche cliniche in cui il punto di vista psicodinamico può arricchire la comprensione del disagio psichico individuale e relazionale e permettere un’analisi articolata del progetto di intervento clinico. Abilità comunicative Il superamento dell’esame comporta la capacità di padroneggiare il significato clinico dei principali costrutti psicodinamici, di arrivare alla formulazione valutativa che possa essere condivisa con altri professionisti della salute mentale stabilendo un dialogo con le impostazioni diagnostiche esterne al campo della psicologia dinamica. Nel corso delle lezioni si presterà particolare attenzione all’identificazione del contributo che il punto di vista della psicoanalisi clinica può fornire alla discussione in equipe e alla formulazione di progetti di intervento complessi nei diversi contesti del-la salute mentale. Capacità di apprendimento Nel corso delle lezioni frontali e del laboratorio lo studente avrà modo di verificare la pregnanza delle diverse teorie cliniche psicoanalitiche nel descrivere i processi di pensiero che caratterizzano le varie condizioni psicopatologiche, di verificarne l’utilità per la sintesi diagnostica e valutativa, nello scambio con i colleghi dell’equipe della salute mentale, nella progettazione e analisi del processo di cambiamento clinico. Tali apprendimenti si riveleranno utili sia nella loro applicazione ai diversi aspetti della psicopatologia dello sviluppo affrontati negli altri corsi della laurea magistrale che nelle prime esperienze cliniche effettuate al termine del corso di studi.
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WILLIAMS RICCARDO
(programma)
Il corso presenta gli sviluppi fondamentali del pensiero clinico psicoanalitico. Nella prima parte del corso verranno presentate sulle concezioni psicopatologiche psicoanalitiche classiche con riferimento particolare alle concezioni freudiane del funzionamento nevrotico e perverso e alle concezioni kleiniane del funzionamento psicotico. Verranno quindi presi in esame gli aspetti della tecnica psicoanalitica classica con riferimento alle nozioni di setting, interpre-tazione, insight, transfert e contro-transfert.
Nella seconda parte del corso verranno presentate le revisioni principali apportate dalla psicoanalisi contemporanea al concetto di inconscio e psicopatologia e al ruolo delle relazioni precoci nello sviluppo della mente, con riferimento alla scuola britannica delle relazioni oggettuali, della scuola statunitense interpersonale, della psicologia del Sè e dell'intersoggettivismo. Verranno quindi presentate le implicazioni di queste nuove concezioni per la tecnica del trat-tamento, approfondendo il concetto di empatia e relazione terapeutica. Nella terza parte del corso verranno presentate le concezioni contemporanee sul trauma relazionale e i modelli di comprensione e trattamento della patologia di personalità narcisistica e borderline. Eagle Morris, (2012) "Da Freud alla Psicoanalisi Contemporanea. Critica e integrazione". tr. it Raffaello Cortina Editore, Milano.
(Date degli appelli d'esame)
Stanghellini Giovanni, Rossi Monti Mario (2009), "Psicologia del patologico", Raffaello Cortina Editore. Meares Russel (2014), "Un modello dissociativo del Disturbo Borderline di Personalità". Tr. it Raffaello Cortina Editore. Ronningstam Elsa F. (2016), "La personalità narcisistica. Verso una comprensione clinica integrata". tr. it. Franco An-geli Editore, Milano.
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MARIANI RACHELE
(programma)
Il corso presenta gli sviluppi fondamentali del pensiero clinico psicoanalitico nello sviluppo della tecnica. Nella prima parte del corso verranno presentati sulla base del modello psicoanalitico classico gli aspetti della tecnica teorizzate da Freud. Verranno quindi presi in esame nello specifico le nozioni di setting, interpretazione, insight, transfert e contro-transfert.
Nella seconda parte del corso verranno presentate le principali trasformazioni della tecnica legate all’introduzione dei nuovi modelli psicoanalitici presentati, dalle relazioni oggettuali, dalla Psicologia del Sé e dall’intersoggetivismo. Si metterà in dialogo la trasformazione osservano i differenti vertici e le principali implicazioni nell’intervento clinico. Nella terza parte del corso si affronteranno nello specifico alcune variazioni della tecnica che sono in stretta relazione agli aspetti della psicopatologia clinica contemporanea. Eagle Morris, (2012) "Da Freud alla Psicoanalisi Contemporanea. Critica e integrazione". tr. it Raffaello Cortina Editore, Milano.
Stanghellini Giovanni, Rossi Monti Mario (2009), "Psicologia del patologico", Raffaello Cortina Editore. Meares Russel (2014), "Un modello dissociativo del Disturbo Borderline di Personalità". Tr. it Raffaello Cortina Editore. Ronningstam Elsa F. (2016), "La personalità narcisistica. Verso una comprensione clinica integrata". tr. Franco Angeli Editore, Milano. |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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TECNICHE DI OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE CLINICA NELLA FAMIGLIA
(obiettivi)
Obiettivi generali
Obiettivi Generali del corso: Lo studente acquisisce le competenze di base per l'osservazione diretta a livello triango-lare e familiare e la valutazione dei modelli funzionali e disfunzionali nella relazione tra genitori e figli. Lo studente potrà conoscere i principi regolatori delle relazioni familiari e la loro influenza sullo sviluppo individua-le. Un focus specifico consentirà di acquisire conoscenze sulle nuove forme di famiglia e di cogenitorialità: famiglie monogenitoriali (es. coparenting con nonni) famiglie separate, famiglie ricostituite e ricomposte, famiglie omoparentali). Obiettivi Generali del laboratorio: Facendo riferimento ai paradigmi teorici appresi nel corso teorico (es. Paradigma del Lausanne Trilogue Play o Coparenting and Family Rating System), lo studente potrà osservare le tecniche adotta-te nella valutazione delle relazioni familiari -attraverso l’analisi di videoregistrazioni realizzate nel contesto dei servizi su situazioni reali- collaborando, sotto supervisione, alla codifica e alla redazione del report clinico. Per i casi analizzati nella fase di assessment, lo studente potrà partecipare alla discussione di casi nella fase di progettazione dell’intervento. Con riferimento agli interventi psicologici con le famiglie, lo studente potrà fare pratica di strumenti per la valuta-zione dell’alleanza terapeutica in terapia di coppia e familiare (SOFTA). Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Il superamento dell’esame garantisce di essere grado di comprendere e utilizzare i più diffusi e importanti strumenti metodologici per rilevare la complessità dell’ambiente di accudimento dei figli (famiglia nucleare e di origine), con particolare riferimento alle relazioni di parenting, coparenting e fra fratelli. Altro obiettivo specifico è quello di cono-scere e comprendere la varietà degli interventi psicoterapeutici e di sostegno per la famiglia (psicoterapia e consulen-za di coppia e familiare, mediazione familiare, coordinazione genitoriale) sia nel contesto clinico che in quello psicologico-forense. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il superamento dell’esame garantisce di saper utilizzare alcuni sistemi di codifica e di distinguere i livelli dell’osservazione (microanalitico, mesoanalitico, macroanalitico). Inoltre, gli studenti sperimenteranno l’applicazione della procedura multimetodo (osservazione diretta e self reports). Attraverso la visione video e il role playing, gli studenti sperimenteranno l’applicazione delle conoscenze sul colloquio familiare finalizzato all’orientamento. Autonomia di giudizio Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente e creativamente le metodo-logie di rilevazione dei dati relativi alla complessità delle relazioni familiari e di intervento per favorire il cambia-mento. Gli studenti dovranno essere in grado di giudicare le differenze e le possibili integrazioni tra paradigmi e me-todologie applicate allo studio della famiglia: attaccamento e intersoggettività; osservazioni diadiche e a livello fami-liare; interventi sulle interazioni e interventi sulle rappresentazioni; psicoterapia e psicoeducazione. Abilità comunicative Attraverso lo studio della letteratura internazionale, gli studenti acquisiscono l’abilità di usare il linguaggio specifico per descrivere i diversi aspetti delle dinamiche familiari. Essi verranno guidati a distinguere gli autori di “de-nominazione di origine controllata” che hanno messo in uso una nuova terminologia scientifica. Contemporanea-mente, gli studenti esamineranno la struttura degli articoli più importanti nell’area di ricerca per valutare le linee guida e gli obiettivi degli studi pubblicati. Capacità di apprendimento Il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali e comuni alla logica e pra-tica dell’osservazione delle relazioni, che consentiranno allo studente di approfondire -nel corso della sua carriera ac-cademica e professionale- i principi e l’uso dei metodi della valutazione esterna a confronto con quelli della valuta-zione interna. L’apprendimento consentirà anche di apprendere concetti base impliciti nella svolta relazionale di di-verse discipline della psicologia.
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MAZZONI SILVIA
(programma)
Il programma dell'insegnamento si articola sui seguenti nuclei tematici generali: 1- Basi teoriche sull'intersoggetti-vità nella famiglia: il triangolo primario. 2- Ricerche sperimentali ed empiriche per la comprensione delle dinami-che relazionali a livello familiare. 3- Sistema coniugale, cogenitoriale, della fratria e trasmissione intergenerazionale dei modelli di relazione familiare. 3- Disfunzionalità nelle relazioni familiari: diagnosi e intervento. Alleanze e coa-lizioni familiari. Inversioni di ruolo. Le nuove famiglie. Emergenza di sintomi psicopatologici del bambino nel con-testo delle relazioni familiari. 4 - Il Lausanne Trilogue Play: sistema di codifica per la valutazione della coordina-zione familiare. 5- Il Coparenting and Family Rating System: sistemi di valutazione della cogenitorialità. 6- Self re-ports e valutazione multimetodo: Family Cohesion Index, Differentiation of Self Index. 7- Tecniche di intervento con il bambino nella famiglia.
Le 84 ore complessive previste per l'insegnamento sono così indicativamente articolate: 48 ore dedicate - prevalen-temente con lezioni frontali (30 ore), role playing (10 ore), sessioni video (8 ore) - alla disamina delle basi teoriche sulle dinamiche delle relazioni familiari e sui principi della prassi clinica della psicoterapia e consulenza familiare; 36 ore dedicate a) all'addestramento nelle procedure di osservazione diretta e ai sistemi di codifica del Lausanne Trilogue Play e del Coparenting and Family Rating System; b) alla sperimentazione di una procedura multimeto-do e alla stesura di un report clinico basato sui dati raccolti e codificati. Infine, nelle ore di laboratorio verrà dato particolare peso alla interpretazione pratica dei risultati, e alle modalità di comunicazione degli stessi. 1- Elisabeth Fivaz Depeursinge, Diane Philipp (2015), Il bambino e la coppia. Comprendere e trattare le fa-miglie con bambini in età prescolare. Raffaello Cortina Editore, euro 25,50 8 (SECONDA FASE DEL CORSO)
(Date degli appelli d'esame)
2- Marisa Malagoli Togliatti, Silvia Mazzoni (2006), Osservare, valutare e sostenere la relazione genitori-figli. Raf-faello Cortina Editore. Euro 16,15 (PRIMA FASE DEL CORSO) 3- James Mc Hale (2007), La sfida della cogenitorialità. Raffaello Cortina Editore, euro 28,05 (PRIMA FASE DEL CORSO) 4- Selezione di articoli da: Rivista di Terapia Familiare n° 100/2012 e 116/2018A scelta per arricchire il programma d'esame: (SECONDA FASE DEL CORSO) Lynne Murray (2015) Le prime relazioni del bambino. Dalla nascita a due anni, i legami fondamentali per lo svi-luppo. Raffaello Cortina, euro 29,50 |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1047994 -
PSICOPATOLOGIA DELLE RELAZIONI DI COPPIA E GENITORIALI
(obiettivi)
Obiettivi formativi
Obiettivi generali L’insegnamento si propone di fornire agli studenti competenze cliniche sia di natura teorica che pratica volte alla comprensione e all’uso della teoria psicodinamica quale chiave di lettura delle relazioni intersoggettive e delle (dis)funzionalità nella coppia e nelle competenze e funzioni genitoriali. Il corso, nella sua componente di lezioni fron-tali e laboratoriali, intende a fornire agli studenti conoscenze sui principi di base della teoria psicodinamica di matrice intersoggettiva, offrire una prospettiva sugli attuali trend di ricerca e stimolare lo sviluppo di una prospettiva di inter-vento anche attraverso lo sviluppo di competenze relative all’osservazione ed alla valutazione delle relazioni di coppia e genitoriali. Durante le lezioni frontali verranno analizzati i contributi della teoria dell’attaccamento, dell’infant research e della TMSD quali paradigmi in grado di offrire una modello di lettura del (dis)funzionamento nelle relazioni intersoggettive ed offrire una comprensione delle dinamiche interpersonali e intrapsichiche nelle relazioni intersoggettive in generale, e nello specifico nella di coppia e genitoriale. La finalità delle lezioni laboratoriali è fornire una formazione professionalizzante che consenta di integrare le cono-scenze teoriche con conoscenze pratiche rispetto alla capacità di condurre un colloquio con la coppia dei partner e con i genitori. Saranno discussi casi clinici ed esperienze cliniche nel campo delle relazioni di coppia. Sarà fatto inoltre rife-rimento al setting e alla logica della relazione professionale rispetto ai contesti di intervento. Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Il completamento del corso ed il superamento dell’esame finale permette allo studente di utilizzare la prospettiva psicodinamica di matrice intersoggettiva quale strumento di lettura e di intervento delle relazioni di coppia e genitoriali - e della loro (dis)funzionalità- ed avere una conoscenza degli strumenti di valutazione e degli attuali trend di ricerca a livello internazionale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Il proficuo completamento del corso permette allo studente di saper riconoscere ed analizzare la specificità delle dina-miche attive nella coppia e nella genitorialità nonché di declinare forme di intervento. Autonomia di giudizio Il proficuo completamento del corso implica l’acquisizione della capacità di osservare e riconosce-re le dinamiche intersoggettive che si attivano sia nella relazione di coppia che nella relazione genitoriale. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di casi clinici tratti dai libri di testi o presentati in aula. Abilità comunicative Il completamento del corso ed il superamento dell’esame finale implica la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti comunicativi propri delle pubblicazioni scientifiche. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’attenzione posta sulla terminologia scientifica e sulle applicazioni pratiche e tecniche, sia attraverso le lezioni frontali che attraverso il laboratorio. Capacità di apprendimento Il proficuo completamento del corso implica l’acquisizione di autonomia nello studio, nella ricerca delle fonti e nell’analisi della loro validità a livello scientifico, nonché lo sviluppo di apprendi-menti trasversali quali la flessibilità e la capacità di integrare tra di loro teorie provenienti da ambiti diversi. Tale competenza, comune alla pratica clinica, consentirà allo studente di approfondire nel corso della sua carriera universitaria e professionale i principi e l’uso dei costrutti clinici appresi durante il corso.
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VELOTTI PATRIZIA
(programma)
L’insegnamento di Psicopatologia delle relazioni di coppia e genitoriali intende favorire la comprensione da parte dello studente degli aspetti funzionali e disfunzionali che caratterizzano il funzionamento delle relazioni. Saranno, quindi, discussi i concetti di normalità e patologia in relazione alle dinamiche di coppia sollecitando una conoscenza critica dei possibili modelli interpretativi. Al centro della riflessione sarà posto il tema della regolazione delle emozioni nella relazione di coppia nonché delle associazioni tra
il funzionamento della relazione e la salute e il benessere mentale individuali dei suoi partner. Le lezioni nello specifico si articoleranno sui seguenti nuclei tematici generali: 1) Identificazione Proiettiva: la scelta del partner e i matching di coppia 2) Regolazione e Disregolazione emotiva: il funzionamento della relazione, particolare attenzione verrà posta al tema dei sistemi motivazionali e alla funzione genitoriale 3) Mentalizzazione ed Enactment: psicopatologia e violenza nei legami di coppia. Le 84 ore complessive previste per l’insegnamento sono così indicativamente articolate: 48 ore dedicate, con le lezioni frontali, alla disamina temi indicati attraverso esemplificazioni e discussione di casi clinici di coppie in difficoltà. Le restanti, obbligatorie, 36 ore di laboratorio (3 CFU) saranno dedicate alla descrizione e all'utilizzo degli strumenti di valutazione della relazione di coppia, con riferimento a questionari di autovalutazione e interviste semi-strutturate. Nel laboratorio gli studenti avranno la possibilità di apprendere l'uso delle tecniche proposte. L'esame verterà sui seguenti testi:
(Date degli appelli d'esame)
1) Castellano R., Velotti P., Zavattini G.C. (2010). Cosa ci fa restare insieme? Il Mulino, Bologna. 2) Velotti, P. (2012). (a cura di) Legami che fanno soffrire. Dinamica e Trattamento delle relazioni di coppia violente. Bologna: Il Mulino. ISBN: 978-88-15-24035-4. 3) Un testo a scelta tra i seguenti: • Castellano, R., Bonucci, C. (2018). Una poltrona per tre. Pazienti e analista nella terapia di coppia. Franco Angeli • Clulow C. (2010). Sessualità e psicoterapia di coppia. Bologna: Il Mulino. • Carli L., Cavanna D., Zavattini G.C. (2009). Psicologia delle relazioni di coppia. Bologna: Il Mulino. • Fisher, J. (2001) L'ospite inatteso. Dal narcisismo al rapporto di coppia. Milano: Raffaello Cortina Editore. • Mitchell, S. (2003). L’amore può durare. Il destino dell’amore romantico. Milano: Raffaello Cortina Editore. • Nicolò Corigliano, A. (2005) Curare la relazione: saggi sulla psicoanalisi e la coppia. Franco Angeli • Norsa D., Zavattini G.C. (1997). Intimità e collusione. Milano, Raffaello Cortina Editore. • Ringstrom, Ph. (2016). Un approccio psicoanalitico relazionale alla psicoterapia di coppia. Roma: Fioriti Editore. • Slade A. (2010). Relazione Genitoriale e Funzione Riflessiva. Teoria, clinica e intervento sociale. Roma, Astrolabio. 4) Per il laboratorio uno a scelta tra i seguenti testi: • Santona A., Zavattini G.C. (2007). La relazione di coppia. Strumenti di valutazione. Borla, Roma. • Cummings, E.M., Davies, P.T. (2013). Il conflitto coniugale e i figli. La prospettiva della sicurezza emotiva. |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
1044913 -
PSICOPATOLOGIA DELL'INFANZIA
(obiettivi)
Obiettivi generali
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti un percorso di conoscenza della storia delle metodolo-gie cliniche nelle scienze psicologiche e psichiatriche dal Settecento alla contemporaneità. Per ogni metodo di intervento saranno analizzate le storie dei ricercatori che hanno contribuito a costruir-lo e gli o-biettivi sociali e culturali che spinsero alla sua elaborazione. In particolare saranno evidenziate le differenze fra le tradizioni psicologiche e psichiatriche. Il corso si focalizzerà sulla storia dell’intervento clinico in psicologia a partire dai modelli iniziali che hanno influenzato la psicologia clinica. Saranno in particolare evidenziati sia i presupposti alla base dei contributi che hanno definito l’intervento psicologi-co in psicopatologia, sia le attuali modellizzazioni relative all’intervento. In particolare i temi trattati riguarderanno le seguenti aree: Analisi della costruzione del metodo clinico in psicologia. L’origine delle teorie dell’intervento. Storia dei modelli in psicologia clinica. L'intervento psicologico-clinico nella critica epistemologica contemporanea. Storia della psicopatologia. Storia della psicoterapia. obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione Il corso fornisce allo studente la capacità di comprendere quali modelli clinici potrà utilizzare nell’affrontare le situa-zioni di intervento. In particolare potrà discriminare fra i differenti approcci alla psicopatologia. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Lo studente apprenderà attraverso la storia come si sono sviluppati gli interventi in psicologia e in psichia-tria e sarà in grado di relazionarsi anche ai colleghi che hanno una formazione differente da quella psicologica. Autonomia di giudizio Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente il proprio opera-re clinico nella diagnosi e nella pianificazione dell’intervento psicologico. Abilità comunicative Lo studente acquisirà un lessico utile allo scambio comunicativo con le differenti figure operanti nel campo della salute mentale. Capacità di apprendimento Il corso completa la formazione clinica dello studente aiutandolo a contestualizzare il proprio intervento, scegliendo il proprio approccio anche in base alla storia della psicologia clinica e della psichiatria.
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TAMBELLI RENATA
(programma)
Il programma dell’insegnamento si articolerà sui seguenti nuclei tematici generali: 1) presentazione delle teorie psicodinamiche della Developmental Psychopathology e dei contributi dell’Infant Research nella comprensione delle dinamiche che caratterizzano la relazione genitore-bambino; 2) descrizione dei quadri clinici dell’infanzia, alla luce degli attuali sistemi internazionali di classificazione diagnostica; 3) presentazione del Family Home-Visiting, come intervento clinico precoce teso prevenire o ridurre il rischio psicopatologico durante l’infanzia; 4) presentazione di una batteria composita di strumenti finalizzati alla valutazione multi-assiale della relazione madre-bambino e padre-bambino.
Le 84 ore complessive previste per l’insegnamento saranno così indicativamente articolate: 1) 8 ore dedicate ad una disamina delle teorie psicodinamiche della Developmental Psychopathology e dei contributi dell’Infant Research, che sottolineano il ruolo dei fattori di rischio e di protezione nella definizione delle linee evolutive del bambino; 2) 30 ore dedicate alla presentazione dei sistemi di classificazione diagnostica in campo internazionale (e delle loro rivisitazioni in risposta alle evidenze emergenti dal lavoro clinico e dall’ambito della ricerca) e alla descrizione dei principali quadri clinici dell’infanzia. 3) 14 ore dedicate alla presentazione degli aspetti teorici, clinici ed applicativi dell’Home-Visiting, come intervento clinico preventivo nelle condizioni di genitorialità a rischio psicopatologico e psicosociale. 4) 32 ore di Laboratorio dedicate alla presentazione di una batteria di strumenti self-report e di valutazione dei dialoghi genitore-bambino, che gli studenti dovranno somministrare alle famiglie, al fine di predisporre un profilo di funzionamento della relazione madre-bambino e padre-bambino, considerando: i processi di regolazione affettiva dei genitori e del bambino; il funzionamento emotivo-adattivo dei genitori e del bambino; l’eventuale presenza di esperienze avverse e/o traumatiche, vissute dai genitori durante la propria infanzia; la qualità delle narrative diadiche. Per la parte relativa alle teorie psicodinamiche della Developmental Psychopathology e ai contributi dell’Infant Research nella comprensione delle dinamiche che caratterizzano la relazione genitore-bambino:
(Date degli appelli d'esame)
- Tambelli, R. (2012), Psicologia clinica dell’età evolutiva, Il Mulino (solo i capitoli: 3, 4, 5, 6, 7). Per la parte relativa alla descrizione dei quadri clinici dell’infanzia: - Tambelli, R. (2017), Manuale di psicopatologia dell'infanzia, Il Mulino (tutto). Per la parte relativa al Family Home-Visiting: - Tambelli R., Volpi B. (2015) Family Home Visiting, Il Mulino (tutto). |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
1044927 -
CONDIZIONI DI RISCHIO NELLO SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi generali
Il corso si propone di fornire competenze teoriche e pratiche relativamente allo svilup-po comunicativo che consentono allo studente di riconoscere un percorso evolutivo tipico e atipico. Il cor-so prende in esame le fasi di transizione dalla comunicazione pre-intenzionale a quella intenzionale e dalla comunicazione non verbale a quella verbale. Le conoscenze acquisite consentono di rilevare la relazione tra i domini che caratterizzano l’acquisizione del linguaggio in diverse fasi dello sviluppo: a) produzione vs. comprensione; b) lessico vs. sintassi; c) gesti vs. parole. Il laboratorio offre agli studenti la possibilità di utilizzare diverse tipologie di strumenti che prevedono una metodica di valutazione diretta (osservazioni, videoregistrazioni) e indiretta (questionari, check-list, QSCL, PVB, ASCB, LUI) che consentono di delineare diversi profili dello sviluppo comunicativo-linguistico allo scopo di rilevare eventuali condizioni di rischio o ritardo (late talkers). Obiettivi specifici Conoscenza e capacità di comprensione il superamento dell’esame garantisce di essere in grado di comprendere e utilizzare i più diffusi e impor-tanti strumenti di valutazione per rilevare precocemente eventuali condizioni di rischio nello sviluppo comunicativo e linguistico. Autonomia di giudizio Il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente e creativamente le metodologie più idonee da applicare per valutare le competenze comunicative attuali del bambino e/o in una prospettiva longitudinale. Queste capacità sono acquisite sia nelle lezioni frontali, tramite l’analisi critica di articoli scientifici, sia durante il laboratorio, tramite l’analisi diretta di profili di abilità comunicative. Abilità comunicative Il superamento dell’esame implica la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti comunicativi propri delle pubblicazioni scientifiche, dei progetti e dei rapporti di ricerca nell’ambito della psicologia dello svi-luppo comunicativo. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’enfasi posta sulla terminologia scientifica e sull’abilità tecnica di valutazione e comprensione dei diversi fattori che contribuiscono a favorire lo sviluppo comunicativo o al contrario, possono costituire fattori di rischio. Capacità di apprendimento Il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali e comuni alla teoria e pratica dell’osservazione e rilevazione dei comportamenti comunicativi che caratterizzano le fasi precoci dello sviluppo. Tali abilità consentiranno allo studente di approfondire nel corso della sua carriera accademica e professionale le conoscenze teoriche e pratiche nell’ambito della psicologia dello sviluppo tipico e atipico. Le capacità di apprendimento sono acquisite sia nelle lezioni frontali evidenziando sia gli aspetti descrittivi dello sviluppo della comunicazione sia nel laboratorio utilizzando e applicando tecniche di rilevazione e valutazione.
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LONGOBARDI EMIDDIA
(programma)
Il programma dell’insegnamento si articola nei seguenti nuclei tematici: 1) fasi di transizione dello svilup-po comunicativo (ad es. comunicazione preintenzionale e intenzionale; espressione nella modalità non verbale e verbale); 2) rapporto tra diversi domini che caratterizzano lo sviluppo della comunicazione (ad es. produzione vs. comprensione, lessico vs. sintassi, gesti vs. parole); 3) differenze individuali, variabilità e stabilità nello sviluppo; 4) profili di sviluppo atipico e condizioni di rischio (late tarkers); 6) valutazione dello sviluppo comunicativo.
Le 60 ore complessive dell’insegnamento sono suddivise in due parti 24 ore di lezioni frontali e 36 ore di laboratorio che sono suddivise nel seguente modo: 8 ore di lezioni frontali dedicate al tema dello sviluppo della comunicazione in condizioni tipiche e atipiche; 8 ore dedicate alle caratteristiche della comunicazione gestuale; allo sviluppo del lessico, della morfo-sintassi e delle abilità pragmatiche; 8 ore dedicate a illustrare i metodi di valutazione diretta e indiretta delle abilità comunicative e linguistiche; 36 dedicate all’utilizzo di diverse tipologie di strumenti che prevedono una metodica di valutazione diretta (osservazioni, videoregistrazioni) e indiretta (questionari, check-list, QSCL, PVB, ASCB, LUI) che consentono di delineare diversi profili dello sviluppo comunicativo-linguistico allo scopo di rilevare eventuali condizioni di rischio o ritardo. Il programma di esame del corso prevede tre volumi:
(Date degli appelli d'esame)
D’Odorico L. (ed. 2017), Lo sviluppo linguistico, Laterza, BA. A scelta uno dei tre volumi: - Caselli C., Capirci O. (2002) Indici di rischio nel primo sviluppo del linguaggio, Angeli, MI. - Lecce S., Pagnin A. (2007) Il Lessico psicologico. La teoria della mente nella vita quotidiana. Il Mulino, BO. - Agliati A., Grazzani I., Ornaghi V. (2015) La socializzazione emotiva nei contesti educativi per l’infanzia. Conversare sulle emozioni al nido. Junior-Spaggiari, BG: A scelta uno dei seguenti volumi costituiti da strumenti di valutazione delle abilità comunicative e lingui-stiche: - Camaioni L., Caselli M.C., Longobardi E. Volterra V., Luchenti S. (2008), Questionario sullo sviluppo comunicativo e linguistico nel secondo anno di vita (QSCL). Manuale. Organizzazioni Speciali, FI (nuova edizione aggiornata). - Caselli C., Pasqualetti P., Stefanini S. (2007), Parole e frasi nel “Primo vocabolario del bambino”, Franco Angeli, MI. - Bonifacio S., Girolametto L., Montico M. (2013), Le abilità socio-conversazionali del bambino. Questiona-rio e dati normativi dai 12 ai 36 mesi di età, Franco Angeli, MI |
6 | M-PSI/04 | 24 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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AAF1690 -
ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALIZZANTI
(obiettivi)
Le altre attività formative professionalizzanti (AFP) previste dal corso di Laurea Magistralein PSICOPATOLOGIA DINAMICA DELLO SVILUPPO comprendono attività di studio e di ricerca (compresa la frequenza a convegni, seminari, workshop) per un totale di 75 ore (3 cfu; 1 cfu=25 ore) che possono essere distribuite nell'arco delle due annualità.
Le tipologie di attività generalmente ammissibili al riconoscimento sono: • Partecipazione a convegni e seminari organizzati dai dipartimenti o dalla facoltà o a cui questa abbia dato patrocinio; • Partecipazione a convegni e seminari promossi da enti od organizzazioni esterne riconosciuti di qualità molto elevata; • Attività pratiche svolte presso enti o aziende esterne nella forma di stage o esperienza pratica in cui è identificato un qualificato responsabile del progetto formativo che certifichi le ore svolte; • Attività specifiche organizzate dai corsi di laurea; • Partecipazione a progetti di ricerca gestiti e certificati da docenti del corso di laurea; • Attività di apprendimento di informatica avanzata utile alla professione (ad es. corsi sull’utilizzo di software statistici per analisi dei dati, ecc.); • Attività di apprendimento dell’Inglese scientifico o di altra lingua utile alla professione; • Corsi per la ricerca bibliografica organizzati dalla Biblioteca di Facoltà; • Corsi esterni di formazione o alta formazione riconosciuti di qualità molto elevata.
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LONGOBARDI EMIDDIA
(programma)
Le altre attività formative professionalizzanti (AFP) previste dal corso di Laurea Magistrale in PSICOPATOLOGIA DINAMICA DELLO SVILUPPO comprendono attività di studio e di ricerca (compresa la frequenza a convegni, seminari, workshop) per un totale di 75 ore (3 cfu; 1 cfu=25 ore) che possono essere distribuite nell'arco delle due annualità.
Le tipologie di attività generalmente ammissibili al riconoscimento sono: • Partecipazione a convegni e seminari organizzati dai dipartimenti o dalla facoltà o a cui questa abbia dato patrocinio; • Partecipazione a convegni e seminari promossi da enti od organizzazioni esterne riconosciuti di qualità molto elevata; • Attività pratiche svolte presso enti o aziende esterne nella forma di stage o esperienza pratica in cui è identificato un qualificato responsabile del progetto formativo che certifichi le ore svolte; • Attività specifiche organizzate dai corsi di laurea; • Partecipazione a progetti di ricerca gestiti e certificati da docenti del corso di laurea; • Attività di apprendimento di informatica avanzata utile alla professione (ad es. corsi sull’utilizzo di software statistici per analisi dei dati, ecc.); • Attività di apprendimento dell’Inglese scientifico o di altra lingua utile alla professione; • Corsi per la ricerca bibliografica organizzati dalla Biblioteca di Facoltà; • Corsi esterni di formazione o alta formazione riconosciuti di qualità molto elevata. Non si può richiedere il riconoscimento di attività effettuate precedentemente all’iscrizione alla laurea magistrale o legate all’attività lavorativa degli studenti. EVENTUALI ALTRE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE RICHIESTE AL PRESIDENTE DEL CdLM DURANTE IL RICEVIMENTO E NON VIA E-MAIL. Le altre attività formative professionalizzanti (AFP) previste dal corso di Laurea Magistrale in PSICOPATOLOGIA DINAMICA DELLO SVILUPPO comprendono attività di studio e di ricerca (compresa la frequenza a convegni, seminari, workshop) per un totale di 75 ore (3 cfu; 1 cfu=25 ore) che possono essere distribuite nell'arco delle due annualità.
(Date degli appelli d'esame)
Le tipologie di attività generalmente ammissibili al riconoscimento sono: • Partecipazione a convegni e seminari organizzati dai dipartimenti o dalla facoltà o a cui questa abbia dato patrocinio; • Partecipazione a convegni e seminari promossi da enti od organizzazioni esterne riconosciuti di qualità molto elevata; • Attività pratiche svolte presso enti o aziende esterne nella forma di stage o esperienza pratica in cui è identificato un qualificato responsabile del progetto formativo che certifichi le ore svolte; • Attività specifiche organizzate dai corsi di laurea; • Partecipazione a progetti di ricerca gestiti e certificati da docenti del corso di laurea; • Attività di apprendimento di informatica avanzata utile alla professione (ad es. corsi sull’utilizzo di software statistici per analisi dei dati, ecc.); • Attività di apprendimento dell’Inglese scientifico o di altra lingua utile alla professione; • Corsi per la ricerca bibliografica organizzati dalla Biblioteca di Facoltà; • Corsi esterni di formazione o alta formazione riconosciuti di qualità molto elevata. Non si può richiedere il riconoscimento di attività effettuate precedentemente all’iscrizione alla laurea magistrale o legate all’attività lavorativa degli studenti. EVENTUALI ALTRE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE RICHIESTE AL PRESIDENTE DEL CdLM DURANTE IL RICEVIMENTO E NON VIA E-MAIL. |
3 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||
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1044988 -
PSICOPATOLOGIA DELL'ADOLESCENZA
(obiettivi)
Obiettivi generali:
Il Corso intende sviluppare la conoscenza delle dinamiche evolutive normali e psicopatologiche dell’adolescente e del suo ambiente familiare e relazionale al fine di rendere lo studente capace di: a) osservare e comprendere le dinamiche adolescenziali sia intrapsichiche che interpersonali; b) discriminare la crisi adolescenziale normale dalle rotture patologiche dello sviluppo e individuare precocemente indici di rischio psicopatologico; c) formulare un’ipotesi diagnostica allo scopo di inviare in modo corretto l’adolescente a rischio alle strutture competenti; c) progettare e realizzare interventi di prevenzione primaria e secondaria adeguati ai diversi contesti di vita dell’adolescente. Laboratorio (a frequenza obbligatoria): si propone di sviluppare le capacità osservative degli studenti (modello dell’osservazione partecipante orientata psicodinamicamente) delle dinamiche adolescenziali, in particolare: 1) l’osservazione diretta degli adolescenti (in contesti di vita quali la scuola, etc.) e indiretta (tramite filmati, registrazioni, materiali clinici, etc.); 2) la stesura di report che descrivano quanto osservato; 3) l’analisi, i commenti e le ipotesi cliniche relative alle dinamiche osservate e descritte; 4) la discussione in gruppo e la supervisione dei report. Ampio spazio sarà dato all’apprendimento di metodologie di valutazione clinica, come questionari self-report ed interviste semi-strutturate che saranno utilizzate lavorando direttamente con soggetti adolescenti. Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame garantisce di essere grado di conoscere e utilizzare i più diffusi e importanti strumenti diagnostici e valutativi a disposizione del clinico e di conoscere le caratteristiche della consultazione psicologica con gli adolescenti e gli adulti di riferimento. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame permette di comprendere le basi della diagnosi differenziale, conoscere le caratteristiche di lavoro delle equipe multidisciplinari che affrontino temi inerenti la psicopatologia dell'adolescenza, comprendendone le terminologie, gli ambiti di intervento, le possibili interazioni. Autonomia di giudizio: il superamento dell’esame implica l’acquisizione della capacità di giudicare criticamente i modelli concettuali alla base della psicopatologia dell'adolescenza e gli strumenti di valutazione impiegati nella letteratura scientifica di riferimento. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’esposizione di casi complessi di interpretazione di situazioni cliniche dell'adolescente e del suo ambiente familiare e relazionale, sia nelle lezioni frontali, sia durante il laboratorio. Abilità comunicative: il superamento dell’esame implica la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti comunicativi propri delle pubblicazioni scientifiche e dei progetti di ricerca che si occupano della fase evolutiva dell'adolescenza. Queste capacità sono acquisite durante l’insegnamento tramite l’enfasi posta sulla terminologia scientifica e sull'acquisizione di abilità tecniche di valutazione e comprensione diagnostica dell'adolescente sia nelle lezioni frontali, sia nel laboratorio. Capacità di apprendimento: il superamento dell’esame implica l’acquisizione di capacità di apprendimento trasversali e comuni alla teoria e alla pratica clinica che si riferisce al lavoro con gli adolescenti, le famiglie e i contesti sociali in cui i ragazzi sono inseriti, che consentiranno allo studente di approfondire nel corso della sua carriera accademica e professionale i principi e l’uso dei modelli eziopatogenetici e di cura della psicopatologia dell'adolescenza.
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CIMINO SILVIA
(programma)
Il programma didattico sarà suddiviso nelle seguenti aree tematiche generali: 1) adolescenza: definizione e caratteristiche evolutive specifiche; 2) caratteristiche peculiari della valutazione in adolescenza; 3) nozioni di base per la comprensione dei termini psicodinamici quali setting, interpretazione e transfert/controtrasfert; 4) principali manifestazioni cliniche in adolescenza: aree internalizzanti ed esternalizzanti; 5) disturbi depressivi, manifestazioni cliniche di somatizzazione, trauma, organizzazione borderline, psicosi; 6) disturbi alimentari, comportamenti aggressivi, passaggi all'atto, tentativi di suicidio; 7) il ruolo della famiglia; 8) i luoghi di cura, a loro volta divisi in: A) il ruolo della scuola, con particolare riferimento al gruppo scolastico e alla fobia scolare; B) gli spazi intermedi; C) il contesto dei Pronto Soccorso; D) il ricovero psichiatrico; E) la comunità familiare; F) l'ospedale e la malattia somatica in adolescenza.
Le 84 ore di insegnamento saranno suddivise in: 27 ore di lezioni frontali dedicate all'esame dei diversi quadri clinici, alla conoscenza della loro espressione sintomatica nelle diverse fasi dell'adolescenza, alla comprensione del significato psicodinamico dei sintomi manifestati dai ragazzi, all'approfondimento della differenza tra le manifestazioni psicopatologiche presentate dagli adolescenti e quelle che possono insorgere nell'infanzia e nell'età adulta e all'utilizzo di adeguati strumenti di valutazione, diagnosi e pianificazione degli interventi specifici per questa fase del ciclo di vita, attraverso la presentazione di strumenti validati per la popolazione adolescente a livello nazionale e internazionale. Inoltre, 21 ore saranno dedicate all'in-troduzione/approfondimento dell'esposizione dei concetti chiave della psicopatologia adolescenziale nella prospettiva psicodinamica. Infine, 36 ore di laboratorio saranno dedicate alla descrizione e all'utilizzo degli strumenti di valutazione per l'adolescenza, con riferimento a questionari di autovalutazione e interviste semi-strutturate. Nel laboratorio gli studenti avranno la possibilità di lavorare direttamente con gli adolescenti, di apprendere l'uso delle tecniche proposte, di discutere in gruppo il proprio lavoro e di essere seguiti nella progettazione e realizzazione di un percorso di restituzione agli adolescenti, che metta in evidenza gli aspetti teorici e clinici studiati durante le ore di lezioni frontali. Infine, durante le ore di laboratorio, particolare enfasi sarà posta sugli aspetti clinici del transfert e del controtransfert, che gli studenti avranno potuto sperimentare nel lavoro sul campo con gli adolescenti. LIBRI DI TESTO PER L’ESAME
(Date degli appelli d'esame)
P. Carbone, S. Cimino (2017). Adolescenze: itinerari psicoanalitici. Roma, Magi Editore. P. Carbone (2009). Le ali di Icaro. Capire e prevenire gli incidenti dei giovani. Bollati Boringhieri, Torino. |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||
1044936 -
PSICOPATOLOGIA: VALUTAZIONE CLINICA E DIAGNOSI
(obiettivi)
Obiettivi generali:
L’obiettivo principale dell’insegnamento è descrivere il processo di valutazione clinica che conduce alla diagnosi, alla formulazione del caso e all’invio al trattamento. Gli aspetti idiografici dell’osservazione clinica vengono coniugati con quelli nomotetici della sistematizzazione diagnostica. Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze necessarie e più aggiornate per: a) orientarsi tra i principali modelli diagnostici (DSM-5, PDM-2, SWAP-200) e psicopatologici; b) avviare una valutazione psicodinamica della personalità e dei suoi disturbi; c) selezionare le procedure di assessment e i sistemi nosografici più idonei in relazione ai diversi contesti (clinico, di ricerca, ecc.). I risultati dell’apprendimento attesi sono: competenze nella valutazione diagnostica, nell’assessment del funzionamento mentale individuale e nella scelta di interventi efficaci e patient-tailored. Le lezioni frontali forniscono agli studenti le conoscenze fondamentali per la valutazione del funzionamento psicologico dell’individuo, dei pattern cognitivi e degli stati affettivi e relazionali. Il laboratorio promuove l’acquisizione di competenze professionalizzanti volte all’uso di strumenti, metodi e procedure, empiricamente validati, in grado di guidare un assessment diagnostico accurato. Obiettivi specifici Conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame garantisce agli studenti la conoscenza dei principali modelli diagnostici, manifestazioni psicopatologiche e strumenti di assessment della personalità, delle capacità mentali e dei pattern sintomatologici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: il superamento dell’esame garantisce agli studenti la capacità di usare metodi e procedure di assessment diagnostico in relazione a contesti clinici e di ricerca, in linea con gli ambiti peculiari su cui si basa il Corso di Laurea Magistrale “Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo”. Autonomia di giudizio: il superamento dell’esame permette agli studenti di acquisire la capacità di valutare criticamente l’appropriatezza di tecniche e strumenti di assessment basati su diverse metodologie e relativi a specifici campi di indagine, oltre che identificare le loro potenzialità applicative e i limiti. Queste capacità sono acquisite durante il corso tramite discussione di casi clinici, visione di materiale audio e video-registrato (colloqui clinici e film) e prove di laboratorio. Abilità comunicative: il superamento dell’esame prevede l’acquisizione da parte degli studenti di capacità comunicative efficaci tramite l’apprendimento di un linguaggio sia tecnico diagnostico sia comunicativo e non gergale. Capacità di apprendimento: il superamento dell’esame prevede l’acquisizione di capacità di apprendimento che consentiranno agli studenti di approfondire, nel corso della loro carriera accademica e professionale, le conoscenze dei principali modelli psicodiagnostici e di acquisire le competenze sulle più diffuse procedure di assessment della personalità e del funzionamento mentale individuale. Tali capacità sono acquisite, con modalità diverse, sia durante le lezioni frontali sia durante il laboratorio, dedicato in particolare alla discussione di materiale clinico.
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LINGIARDI VITTORIO
(programma)
Il programma dell’insegnamento si articola attraverso i seguenti nuclei tematici: 1) Colloquio clinico e tipi di diagnosi (nomotetica, idiografica, descrittiva, strutturale, ecc.); 2) Manuali diagnostici (DSM-5; PDM-2; ICD-11); 3) Assessment diagnostico della personalità, del funzionamento mentale e dei pattern sintomatologici dell’individuo nelle diverse fasi del ciclo di vita (in particolare, adulti, adolescenti e anziani); 4) Principali procedure di assessment della personalità (Shedler-Westen Assessment Procedure-200, SWAP-200); 5) Elementi di psicopatologia generale; 6) Meccanismi di difesa: elementi teorico-clinici e strumenti per la ricerca empirica; 7) Personalità e mentalizzazione; 8) Personalità e trauma; 9) Sesso, genere e orientamento sessuale; 10) Relazione terapeutica (risposte emotive del terapeuta, pattern interpersonali del paziente, alleanza terapeutica) e i suoi strumenti di valutazione; 11) Psicoterapie e modelli di trattamento.
Le 84 ore complessive previste per l’insegnamento sono suddivise come indicato di seguito: 12 ore di lezioni frontali dedicate al tema della diagnosi e alla presentazione delle caratteristiche dei principali sistemi di classificazione dei disturbi mentali (DSM-5; PDM-2; ICD-11); 12 ore dedicate alla personalità e al suo funzionamento (identità, difese, sessualità, pattern relazionali, ecc.); 12 ore dedicate alla descrizione di metodi e procedure di assessment della personalità, in particolare la Shedler-Westen Assessment Procedure-200 (SWAP-200) per adulti e adolescenti; 12 ore dedicate all’illustrazione di sindromi clinico-psichiatriche (tra cui disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici, disturbi depressivi e bipolari, disturbi d’ansia, ecc.); 36 ore di laboratorio dedicate all’uso di strumenti e procedure di assessment della personalità, del funzionamento mentale e dei pattern sintomatologici degli individui e all’interpretazione/discussione clinica dei risultati alla luce della progettazione di interventi o trattamenti. Lingiardi, V. & McWilliams, N. (2017). Manuale Diagnostico Psicodinamico, Seconda edizione (PDM-2). Tr. it. Raffaello Cortina, Milano 2018.
(Date degli appelli d'esame)
Lingiardi, V. (2018). Diagnosi e destino. Einaudi, Torino. |
9 | M-PSI/07 | 48 | - | 36 | - | Attività formative caratterizzanti | ITA |
Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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15 | - | - | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||
AAF1013 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
La prova finale consiste nella presentazione e discussione dell'elaborato di un lavoro di tesi di laurea magistrale (presentato secondo le modalità stabilite dalla Facoltà) di fronte ad una Commissione nominata secondo le norme di Ateneo. La tesi, realizzata con la supervisione di un docente del corso, esporrà sotto forma di resoconto scientifico originale, una ricerca empirica o una rielaborazione della letteratura scientifica o una discussione critica di una esperienza professionale pertinente agli obiettivi formativi del corso. L'impegno personale per la stesura del lavoro di tesi, che dovrà comprovare le competenze teoriche e metodologiche acquisite dal candidato nel corso delle attività formative sarà commisurato ai crediti formativi attribuiti a questo lavoro finale.
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15 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |