Corso di laurea: Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali
A.A. 2019/2020
Conoscenza e capacità di comprensione
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che:
- abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione, che estendono e rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo di studi, e consentono di elaborare ed applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
- abbiano acquisito un'approfondita preparazione scientifica nelle discipline già analizzate e quelle metodologie interdisciplinari che permettano una visione integrata delle conoscenze;
- abbiano appreso e/o implementato competenze avanzate ed elaborato e applicato idee originali, sia su problemi prioritari di salute della popolazione nell’ambito tecnico della prevenzione, sia su problemi di qualità dei servizi e in specifici ambiti di ricerca.
Tali conoscenze e capacità vengono raggiunte attraverso la frequenza di attività formative caratterizzanti ed affini, organizzate in corsi integrati specifici tali da garantire una visione unitaria e, nel contempo interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi, con l’approfondimento, altresì, di conoscenze derivanti, dagli ambiti disciplinari caratterizzanti, anche da quelli più specificamente professionalizzanti.
La crescita delle conoscenze e la capacità di comprensione saranno conseguite mediante lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, nonché attività di tirocinio, esercitazioni in laboratorio.
Il processo d'insegnamento si avvale dei moderni strumenti didattici.
Particolare attenzione viene data, nel percorso formativo, all'acquisizione delle abilità pratiche ed organizzative, tramite il coinvolgimento nella pianificazione di progetti e ricerche, ottimizzando la partecipazione a tirocini e stage al termine dei quali produrre e pianificare delle proposte di integrazione del laureato specialistico nell’ambito delle strutture del SSN, anche ai fini della preparazione della tesi di laurea.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle suddette conoscenze e delle capacità di comprensione in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che siano capaci di:
- dimostrare un approccio applicativo delle conoscenze e delle capacità di comprensione acquisite e abilità nel risolvere problemi su tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi, anche interdisciplinari connesse al proprio settore di studio;
- esercitare le competenze culturali specifiche necessarie ad affrontare i problemi di salute della popolazione e della loro cura;
- utilizzare competenze e capacità di comprensione, in modo adeguato, per analizzare, ideare e sostenere argomentazioni e per risolvere problemi, anche complessi, propri dell’ambito di studio, con particolare attenzione alle problematiche organizzative e gestionali delle professioni sanitarie e con padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario.
In particolare, per quanto attiene alla Salute delle Popolazioni ed i Sistemi Sanitari, il laureato dovrà essere in grado di:
• considerare nell'esercizio professionale i principali fattori determinanti della salute e della malattia;
• intraprendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità;
• tenersi informato sullo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella morbilità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, considerando l'impatto sulla salute delle migrazioni, dell’apertura dei mercati e dei fattori ambientali ed il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali;
• accettare ruoli e responsabilità delle diverse figure di personale sanitario nel provvedere le cure sanitarie agli individui, alle popolazioni e alle comunità;
• riconoscere la necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la popolazione, nonché la necessità di un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale;
• conoscere ed applicare adeguate tecniche di comunicazione individuale e di gruppo a supporto del governo dei rapporti interpersonali con le strutture pubbliche e private, con pazienti e loro familiari;
• fare riferimento all'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che include le politiche; l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi e i principi di management efficiente nella progettazione di strategie di prevenzione ed erogazione delle cure sanitarie.
Tali competenze verranno raggiunte attraverso l’attenzione verso gli aspetti applicativi dei diversi Insegnamenti ed attraverso momenti esercitativi volti a sviluppare le capacità di approccio individuale ai problemi operativi e professionali.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite verrà acquisita attraverso attività guidate in laboratorio e sul territorio, soprattutto con approcci interdisciplinari.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite.
Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere:
1) test con domande a risposta multipla o a risposta aperta, inerenti problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite;
2) redazione di elaborati scritti relativi a temi trattati con analisi delle attività svolte, a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio e per la prova finale attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle suddette capacità di applicare conoscenze e comprensione in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che abbiano perseguito la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Lo studente dovrà aver maturato consapevolezza della propria responsabilità sociale, collegata alla propria professione, e consolidato la capacità di acquisire un autonomo giudizio, integrando le conoscenze stesse nel gestire problemi complessi e/o per formulare giudizi autonomi anche sulla base di informazioni essenziali, limitate o incomplete. Lo studente dovrà, altresì, dimostrare riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, con particolare riferimento a problematiche inerenti l’ambito tecnico valutativo organizzativo manageriale della prevenzione, nel rispetto delle proprie e altrui competenze.
Ai fini dell’acquisizione della capacità di pensiero critico e attitudine alla ricerca scientifica, gli studenti devono essere in grado di:
• dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento potenzialmente orientato alla ricerca;
• formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ("problem solving") e ricercare autonomamente la migliore evidenza scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita;
• dimostrare capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
• rispondere con impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri limiti;
• rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro, coordinandosi con diverse figure professionali che operano sul territorio per l'elaborazione di progetti di intervento integrati;
• saper realizzare un progetto di ricerca e di intervento nell'ambito delle professioni sanitarie tecniche della prevenzione;
• attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale;
• programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
L'autonomia di giudizio sarà stimolata e sviluppata durante tutto il corso di studi, sia mediante dei momenti di tirocinio guidato, collegato a differenti insegnamenti, con la frequenza delle attività formative caratterizzanti, sia in ambiti professionalizzati che affini ed integrativi, specifici della classe, che in altri ambiti disciplinari ed attraverso una continua discussione critica di case histories. L’autonomia di giudizio verrà, altresì, stimolata e sviluppata soprattutto nell'ambito dell'elaborazione della tesi di laurea, dove verrà richiesto agli studenti di elaborare un'interpretazione personale di dati raccolti in situazioni complesse anche discutendo ipotesi alternative, secondo modelli presenti in letteratura, o da loro stessi proposti sotto la guida di un relatore.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite.
Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere:
1) test con domande a risposta multipla o a risposta aperta, inerenti problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite;
2) redazione di elaborati scritti relativi a temi trattati con analisi delle attività svolte, a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio e per la prova finale attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento dell’autonomia di giudizio maturata dagli studenti, in termini di risultati di apprendimento e comportamento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che sappiano:
• comunicare in modo chiaro ed articolato, sia oralmente che in forma scritta e privo di ambiguità, informazioni, idee, problemi, soluzioni e conclusioni di ragionamenti relativi alle specifiche competenze applicate in particolare nell’ambito tecnico della prevenzione, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese a interlocutori specialisti e non specialisti;
• comunicare con le diverse figure professionali che lavorano sul territorio utilizzando un linguaggio comune derivato dall'approccio interdisciplinare;
• dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con strutture, pazienti e comunità;
• riassumere e presentare, in modo efficace, l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Tale competenza migliorerà le possibilità di inserimento del laureato magistrale in vari ambiti professionali.
I laureati saranno in grado di comunicare in modo efficace anche con l'utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.
Alcune di tali competenze, acquisite attraverso le attività correlate agli insegnamenti caratterizzanti, affini ed integrativi, sono orientate verso lo sviluppo della capacità di una corretta espressione argomentativa in relazione ai contenuti del campo di studio.
Conoscenza ed applicazione di tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo rappresentano obiettivi specifici cardini del percorso formativo.
Le abilità comunicative sono coltivate sia sollecitando gli allievi a presentare oralmente, per iscritto e con l'uso di strumenti elettronici anche multimediali, elaborati individuali e di gruppo in ambito tecnico della prevenzione, sia fornendo loro modelli di presentazione orale e scritta dei risultati di ricerche ad attività di argomentazioni più complesse.
Nella valutazione degli elaborati e soprattutto della prova finale, la qualità e l'efficacia della presentazione saranno presi in considerazione per la formulazione del giudizio complessivo.
Il laureato magistrale dovrà essere capace di:
- progettare strategie di comunicazione, riconoscendo i differenti target di popolazione destinataria del progetto comunicativo;
- realizzare comunicazioni adeguate ai differenti target, di scegliere gli strumenti di comunicazione più idonei allo scopo;
- selezionare il comunicatore più efficace secondo le doti note del “buon comunicatore” (di empatia, onestà, chiarezza, autorevolezza etc.);
- monitorare e valutare il risultato del progetto comunicativo stesso.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle abilità comunicative in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo (autoapprendimento ed autoaggiornamento), con l’acquisizione di conoscenze metodologiche, per migliorare le competenze avanzate nei campi di interesse specifici, aggiornare continuamente le competenze professionale e valutare l’efficacia degli interventi in ambito tecnico della prevenzione e di promozione della salute, anche mediante l’analisi critica della letteratura scientifica.
Il laureato magistrale al termine del percorso formativo deve avere acquisito capacità di:
- ascoltare per estrarre e sintetizzare informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i contenuti;
- mettere in pratica le abilità comunicative per facilitare la comprensione con i diversi interlocutori;
- interagire con altre figure professionali coinvolte nella propria pratica professionale attraverso un lavoro di gruppo integrato ed efficiente;
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con pazienti e comunità;
- dimostrare capacità di apprendimento e di aggiornamento in modo autodiretto ed autonomo;
- accedere ed utilizzare, anche attraverso strumenti informatici, la letteratura scientifica del settore specifico e di quelli affini, valutandola criticamente ed elaborandola in forma personale.
La capacità di apprendimento verrà acquisita nel corso della carriera scolastica attraverso:
1) specifici seminari sugli strumenti per la ricerca bibliografica informatizzata e la valutazione della qualità della ricerca e perfezionata nel corso della preparazione della tesi di laurea, per la quale sarà indispensabile la consultazione e l'analisi critica di pubblicazioni scientifiche pertinenti;
2) momenti esercitativi guidati, con la frequenza delle attività formative specifiche della classe, anche in ambiti disciplinari affini ed integrativi, organizzate in corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi;
3) momenti seminariali specifici dell’analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale e troveranno massimo sviluppo nelle attività per la preparazione della prova finale;
4) tirocinio negli ambiti della gestione aziendale sanitaria, formazione, ambiti direzionali, acquisizione di metodiche per perfezionare la capacità di gestire processi di lavoro di tipo dirigenziale con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale;
5) presentazione di progetti organizzativi e/o formativi nell’ambito di competenza professionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione.
Il processo d'insegnamento si avvarrà, inoltre, dei moderni strumenti didattici.
La verifica dell’acquisizione di tale capacità avrà luogo contestualmente alla valutazione degli altri momenti formativi, nonchè di quelli complessivi correlati alla progettazione elaborazione esposizione e valutazione della tesi di laurea.
La valutazione degli studenti avverrà, dunque, attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte su temi assegnati ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Le prove d'esame potranno essere articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a risposta multipla o le risposte brevi scritte, organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle suddette capacità di apprendimento da parte degli studenti, in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Requisiti di ammissione
Per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del D.M. 270/04 e dell’art.6 del D.M. 8 Gennaio 2009, tenuto conto della Legge n.1/2002, i candidati devono essere in possesso dei requisiti curriculari e dimostrare di avere un’adeguata preparazione. In merito ai requisiti curriculari i candidati devono essere in possesso di: diploma di laurea abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale; diploma universitario abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale; altro titolo abilitante all’esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale. I candidati devono, altresì, dimostrare di possedere un’adeguata personale preparazione, che sarà verificata attraverso una prova di ammissione predisposta sulla base dei criteri fissati annualmente dal MIUR. Saranno altresì ammessi al Corso di Laurea Magistrale, coloro che, in possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguatezza della personale preparazione, si collocheranno utilmente in graduatoria, entro il numero di studenti programmato. Non sono previste integrazioni curriculari.
Prova finale
Per la prova finale (ai sensi dell’art.10, comma 5, lettera c del D.M. 8 gennaio 2009) lo studente ha la disponibilità di un numero adeguato di CFU finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea Magistrale.
Per essere ammesso a sostenere la prova finale (Esame di Laurea), lo studente deve aver regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto i singoli insegnamenti, aver superato tutti gli esami di profitto previsti, aver effettuato, con positiva valutazione, tutti i tirocini formativi e gli stage previsti.
L’esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative, organizzative, gestionali, nel contesto tecnico-diagnostico, viene discussa davanti alla Commissione. Tale presentazione-dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione nell’ambito tecnico-diagnostico, con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il Servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università, supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi. Tra le iniziative di orientamento assume particolare rilievo l'evento "Porte aperte alla Sapienza". L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell'approccio all'università e nel percorso formativo.
1. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" (per brevità chiamato "Progetto Ponte") nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
- Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
- La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
- La Sapienza degli studenti - Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore".
2. Progetto "Conosci Te stesso"
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
3. Progetto "Orientamento in rete"
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, destinato agli studenti dell'ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
4. Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
5. Gong - Educazione nutrizionale e gastronomica
Gong (Gruppo orientamento nutrizione giovani) è l'acronimo scelto per indicare l'Unità di educazione nutrizionale e gastronomica, un servizio che l'Università Sapienza, offre, in modo gratuito, a tutti gli studenti per insegnare loro a nutrirsi con sapienza e, nello stesso tempo, in modo gustoso.
Il Corso di Studio in breve
L’Obiettivo di tale corso di laurea magistrale è di qualificare figure di operatori sanitari titolari di una formazione culturale e professionale avanzata, atta ad intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca nel complesso delle formazioni sanitarie afferenti alla classe di appartenenza.
Il peculiare percorso formativo di tali figure professionali - che devono aver maturato nel corso di laurea esperienze formative caratterizzanti, corrispondenti al relativo profilo, così come definito dal decreto del Ministero della sanità (che prevede anche esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale) - porta ad un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie in parola, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle competenze di tali figure sanitarie e di quelle altrui.
I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni nell'ambito delle scienze tecniche, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo, in risposta ai problemi di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica e ai problemi di qualità dei servizi.
In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché della omogeneizzazione degli standard operativi a quelli dell'Unione Europea.
Le caratteristiche e l' organizzazione didattica del C.d.S.
sono regolate da norme di legge nazionali, a loro volta basate su normative comunitarie.
Pertanto le esigenze delle parti interessate sono state fondamentalmente recepite a livello legislativo, nazionale ed europeo, oltre che mediante la contrattazione collettiva condotta dall’Ateneo, come sopra riportato.
I laureati magistrali nella classe devono acquisire, nell'intero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacità di: o conoscere i principi dell'analisi economica e le nozioni di base dell'economia pubblica e aziendale; o conoscere in modo approfondito gli elementi essenziali dell'organizzazione aziendale con particolare riferimento all'ambito dei servizi sanitari; o conoscere i principi del diritto pubblico e del diritto amministrativo applicabili ai rapporti tra le amministrazioni e gli utenti coinvolti nei servizi sanitari; o conoscere gli elementi essenziali della gestione delle risorse umane, con particolare riferimento alle problematiche in ambito sanitario; o conoscere le principale tecniche di organizzazione aziendale e i processi di ottimizzazione dell'impiego di risorse umane, informatiche e tecnologiche; applicare appropriatamente l'analisi organizzativa e il controllo di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie; o verificare l'applicazione dei risultati delle attività di ricerca in funzione del miglioramento continuo della qualità dell'assistenza; o effettuare correttamente l'analisi e la contabilità dei costi per la gestione di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta complessità; o applicare i metodi di analisi costi/efficacia, costi/utilità-benefici e i metodi di controllo di qualità; conoscere gli elementi metodologici essenziali dell'epidemiologia; o rilevare le variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione della programmazione integrata e del controllo di gestione; o utilizzare in modo appropriato gli indicatori di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di patologie; individuare le componenti essenziali dei problemi organizzativi e gestionali del personale tecnico sanitario in strutture di media o alta complessità; o conoscere le norme per la tutela della salute dei lavoratori (in particolare, di radioprotezione); o operare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria, nonché delle norme deontologiche e di responsabilità professionale; o conoscere e applicare tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali con i pazienti e i loro familiari; o individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro; o approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di altri paesi; o gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i processi di integrazione multi professionale ed organizzativa; o acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; o effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici; effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici; o sviluppare la ricerca e l'insegnamento, nonché approfondire le strategie di gestione del personale riguardo alla specifica figura professionale; o raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione Europea; acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione; o svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e formativi specialistici in Italia o all'estero, con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
I laureati specialisti nell’area tecnico-assistenziale devono raggiungere le seguenti competenze: - collaborano con le altre figure professionali e con le amministrazioni preposte per ogni iniziativa finalizzata al miglioramento delle attività professionali del settore sanitario di loro competenza, relativamente ai singoli ed alle collettività, ai sistemi semplici e a quelli complessi di organizzazione dell'assistenza sanitaria diretta; - progettano, sperimentano e sviluppano procedure per l'integrazione tra l'assistenza ospedaliera, l'assistenza residenziale, quella domiciliare e quella ambulatoriale; - progettano, sperimentano e sviluppano modalità di assistenza integrata e utilizzano procedure informatiche o di telecontrollo, per l'assistenza post-ospedaliera al paziente chirurgico, al paziente nefropatico, alla puerpera, al paziente geriatrico, etc, allo scopo di ridurre il disagio per il paziente ed i suoi familiari, mantenendo peraltro elevati standard assistenziali, oltre che per ridurre i costi della degenza ospedaliera; - progettano e dirigono iniziative nel campo dell'organizzazione e gestione delle residenze sanitarie assistite, raccordandosi con le altre figure professionali; - sviluppano modalità di organizzazione dell'assistenza al malato terminale ispirate a criteri di umanizzazione e razionalizzazione degli interventi; - curano l'organizzazione dei servizi di intervento immediato, anche mediante ambulanza; - pianificano le attività di assistenza diretta in caso di calamità naturali, curando altresì la formazione dei cittadini ai comportamenti da tenersi in queste circostanze; - curano le relazioni nell'ambiente di lavoro, riducendo e prevenendo il burn-out o la perdita di motivazione professionale; curano le relazioni tra le diverse figure professionali sanitarie, e tra queste e le amministrazioni; - curano e seguono la definizione e l'applicazione del manuale di procedura per il controllo di qualità; promuovono interventi di educazione sanitaria a livello scolastico e nei luoghi di lavoro; - mantengono costanti rapporti internazionali con le rispettive strutture sociosanitarie specie nella Unione Europea, allo scopo di favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.
Le Facoltà di Farmacia e Medicina, di Medicina e Odontoiatria e di Medicina e Psicologia concorrono all'istituzione dei Corsi di Studio (CdS) delle Professioni Sanitarie. I CdS delle Professioni Sanitarie si articolano su due livelli: il primo livello, di durata triennale, porta all'acquisizione del Diploma di Laurea (L/SNT1, L/SNT2, L/SNT3, L/SNT4); il secondo, di durata biennale, porta all'acquisizione del Diploma di Laurea Magistrale (LM/SNT1, LM/SNT2, LM/SNT3, LM/SNT4).
I CdS afferiscono alle Facoltà di appartenenza che deliberano riguardo alla loro istituzione, attivazione e all'accreditamento delle strutture necessarie per il tirocinio.
Art. 1 Definizione del Corso di Laurea Magistrale
I laureati della classe della laurea magistrale nelle scienze delle professioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 4, possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe. I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni sanitarie e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica ed ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea.
I laureati magistrali sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari delle diverse professioni ricomprese nella classe.
Art. 2 Ammissione al Corso di Laurea Magistrale
Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale (CdLM) i candidati che:
- siano in possesso del diploma di laurea di primo livello ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04);
- siano in possesso di una adeguata preparazione;
- siano in posizione utile nella graduatoria relativa all’esame di ammissione.
L’Università, nel recepire i DD.MM. annualmente emanati ai fini dell’ammissione, verifica l’adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico, unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché delle conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali. Ai fini dell’accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Sono consentiti trasferimenti, ad anni successivi al primo, da un Ateneo all’altro per lo stesso corso di Laurea Magistrale di area sanitaria, attraverso la partecipazione dell’aspirante a un “Avviso trasferimenti” pubblicato annualmente ove residuassero posti disponibili al secondo anno.
Sono ammessi al II anno di corso i cambi di sede (stesso corso di Laurea Magistrale di Sapienza ma in sede diversa), previa verifica della disponibilità di posti nella sede prescelta, presentando domanda presso la Segreteria Amministrativa entro la scadenza della prima rata; la domanda dovrà essere completa del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede prescelta e del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede che si intende lasciare.
Il passaggio al primo anno da un corso di Laurea Magistrale ad un altro, anche se appartenente alla stessa classe di Laurea Magistrale della stessa Facoltà, è possibile solo ed esclusivamente previo superamento del concorso di ammissione.
Art. 3 Organizzazione didattica
Le attività formative sono mirate a realizzare una completa formazione professionale attraverso l’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche.
Per consentire l'acquisizione delle competenze necessarie all'esercizio della professione, il cui profilo è approvato con decreto ministeriale, il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale individua le attività formative (tirocinio, attività di laboratorio e project works) e, a questo scopo, la Facoltà di riferimento può convenzionarsi con aziende sanitarie/ospedaliere/IRCCS o altre strutture del SSN, nonché con istituzioni private accreditate conformi ai requisiti previsti dall'art. 6 del DL/vo 229/99.
Tali attività devono esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutor appartenente allo specifico profilo professionale e devono mirare ad acquisire le abilità professionali e le attitudini relazionali/comportamentali necessarie al raggiungimento di un’autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata nei vari ruoli ed ambiti professionali.
L'attività didattica frontale prevista per il raggiungimento degli specifici obiettivi formativi comprende lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di lavoro e discussione.
Il Consiglio di Facoltà definisce l'Ordinamento didattico nel rispetto della normativa vigente. Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento o al Regolamento didattico sarà la Giunta di Presidenza di Facoltà a discutere ed approvare le modifiche proposte.
Il Presidente, responsabile di tutte le attività didattico-formative, e il Responsabile del Progetto di Tirocinio, coordinatore delle attività tecnico-pratiche, sono le figure di riferimento del CdS.
Art. 4 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che siano in grado di dimostrare:
1. conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding);
2. capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding);
3. autonomia di giudizio (making judgements);
4. abilità comunicative (communication skills);
5. capacità di apprendimento (learning skills).
Le forme didattiche previste per il raggiungimento di questo specifico obiettivo di formazione (capacità di applicazione delle conoscenze) sono incentrate sugli aspetti applicativi dei diversi insegnamenti e comprenderanno lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, momenti esercitativi volti a sviluppare le capacità di approccio individuale ai problemi operativi e professionali. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite verrà acquisita attraverso attività di tirocinio e soprattutto con approcci interdisciplinari.
Art. 5 Crediti Formativi Universitari (CFU)
Il CdS ha una durata di due anni. L'unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento del CdS per conseguire il diploma di Laurea è il CFU. Ad 1 CFU corrispondono, a norma dei Decreti Ministeriali, 30 ore di lavoro/studente, per la classe I, e 25 ore di lavoro/studente, per le classi 2, 3 e 4.
La formazione comprende 120 CFU. Il piano di studi prevede un massimo di 12 esami e/o di valutazioni finali di profitto comprensivi dell’idoneità dell’inglese scientifico.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa di tirocinio, pari a 30 CFU, svolta con la supervisione del Responsabile del Progetto di Tirocinio e la guida di tutori professionali appositamente assegnati.
Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più moduli coordinati.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, che possono prevedere, oltre che le tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire abilità, competenze tecniche e conoscenze previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obiettivi specifici del Corso.
Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (e NVA, ANVUR, Team Qualità, Comitato di Monitoraggio), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea magistrale, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.
L’ordinamento didattico ha previsto, altresì, attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di 6 CFU a scelta dello studente (con un’offerta di almeno 12 CFU) per attività didattiche elettive (ADE); 7 CFU per la prova finale; 5 CFU per le altre attività quali l’informatica, laboratori, etc; infine 30 CFU sono riservati per il tirocinio.
Ai sensi del DM 8 gennaio 2009, a ciascun insegnamento attivato è stato attribuito un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare la parcellizzazione delle attività formative.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Il Consiglio della Struttura Didattica può approvare crediti acquisiti dallo studente nel caso di documentata certificazione (nel rispetto della normativa vigente in materia), dell’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso.
I crediti relativi alla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea possono essere riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue.
Gli studenti devono superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durata normale del Corso di studio (ossia entro 4 anni dall’immatricolazione). Trascorso tale periodo, lo studente è tenuto a richiedere alle strutture didattiche la verifica del proprio percorso formativo. Il Consiglio didattico provvede, dopo le opportune verifiche, a determinare eventuali nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo.
Art. 6 Tirocinio
I 30 crediti riservati al tirocinio sono da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere le competenze definite per il laureato Magistrale. Durante i due anni di Corso di Laurea Magistrale lo studente è tenuto a sperimentare l'applicazione delle metodologie organizzative/manageriali della disciplina di appartenenza, formative e di ricerca nel proprio campo specifico attraverso esperienze di tirocinio e la costruzione di progetti.
L’articolazione, la pianificazione, l’organizzazione, la supervisione e la verifica rispetto agli obiettivi attesi dell’attività di tirocinio sono demandate al Responsabile del Progetto di Tirocinio del CdLM che predispone annualmente un piano dettagliato comprendente i progetti di tirocinio che possono essere proposti dagli studenti per lo svolgimento dell’attività da sottoporre all’approvazione del Consiglio del CdLM.
Il tirocinio potrà avvalersi della supervisione di un tutor in stretta collaborazione con Il Responsabile del Progetto di Tirocinio. Il monte ore indicato per il tirocinio è da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere lo standard previsto dall’Ordinamento. La frequenza dello studente alle attività di tirocinio è obbligatoria al 100% per tutti i 30 CFU previsti dall'ordinamento didattico. Il tirocinio è suddiviso in due moduli:
- I modulo di 15 CFU da effettuarsi entro il termine del I anno di corso.
- II modulo di 15 CFU da effettuarsi entro il termine del II anno di corso.
Al termine di ciascun anno di corso, viene effettuata una valutazione certificativa del progetto di tirocinio svolto, espressa in trentesimi e tesa a registrare il livello di competenza progressivamente raggiunto.
L'attività pratica di tirocinio è articolata, di norma, in relazione al calendario accademico; le relative disposizioni attuative sono di competenza del Responsabile del Progetto di Tirocinio.
Per quanto riguarda l'organizzazione dei cicli di tirocinio e gli strumenti di valutazione per la verifica degli obiettivi raggiunti, si rimanda al regolamento di Tirocinio specifico per ogni Classe di Laurea.
Art. 7 Obbligo di frequenza
La frequenza delle attività didattiche di tipo frontale (ADF), dell'attività didattica elettiva (ADE), e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene verificata dai Docenti, adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di CdLM. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un dato insegnamento è necessaria allo studente per sostenere il relativo esame. Per poter sostenere l'esame relativo ad uno specifico insegnamento è necessario che sia stata documentata la presenza in aula del 66%delle ore corrispettive ai CFU assegnati all'insegnamento.
Art. 8 Verifica dell'apprendimento ed acquisizione dei CFU
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica di profitto prevista, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Gli esami di profitto previsti, nel numero massimo di 12 complessivi, possono essere effettuati nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame. Le date di inizio e di conclusione delle sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. La Commissione di esame di profitto è costituita da Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta di norma dal Coordinatore dell’Insegnamento nominato dal Consiglio di Corso all’inizio di ogni anno accademico. Nel caso di assenza di uno o più componenti la Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi, compresi quelli di tirocinio, l'esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore, sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dall’Ufficio di Presidenza e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (Ottobre-Novembre e Marzo-Aprile).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere, quindi, risostenuto nella sessione successiva.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono, all’unanimità in maniera sovrana, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
Art. 9 Ulteriori esami di profitto (ex. Art. 6 del R.D. n. 1269/38)
Lo studente, in aggiunta agli esami stabiliti dall’ordinamento didattico del corso di laurea, può iscriversi a non più di due insegnamenti all’anno di altri Corsi di Laurea, nella stessa Università.
Lo studente che voglia usufruire della possibilità prevista dal presente articolo deve presentare alla Segreteria del CdS a cui è iscritto apposita domanda entro la scadenza prevista nel Manifesto Generale degli Studi specificando la Facoltà, il Corso di Laurea e i due insegnamenti che intende frequentare e sostenere.
Art. 10 Sbarramenti e propedeuticità
Lo studente è iscritto in corso per tutta la durata legale degli studi prevista dall’Ordinamento didattico per i primi due anni del Corso di Laurea Magistrale.
Pena annullamento degli esami successivamente sostenuti: è fatto obbligo allo studente di seguire la norma di propedeuticità che stabilisce l’obbligatorietà di sostenere tutti gli esami dell’anno di corso precedente prima di sostenere esami di insegnamenti dell’anno successivo.
Art. 11 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso i CdLM di altre Università Italiane nonché i crediti in queste conseguiti possono essere riconosciuti, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi degli insegnamenti per i quali è stato sostenuto il relativo esame.
La documentazione necessaria per la richiesta dovrà essere presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, passaggi, trasferimenti) provvederà ad inoltrare tale documentazione ai vari Presidenti di Corso di Laurea magistrale.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell’Università, ovvero nello stesso o in altro Corso di studio di altra Università compete al Presidente del Corso al quale lo studente si iscrive ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Presidente del CdLM dispone per l'iscrizione dello studente.
Ove deliberata l’iscrizione al 1° anno essa è subordinata al superamento del concorso di ammissione. L’iscrizione al 2° anno può invece avvenire anche senza concorso di ammissione, fatta salva la disponibilità dei posti nell’ambito del numero programmato.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie.
Art. 12 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio Esteri
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre sedi universitarie della Unione Europea o extra Europee, nonché i crediti in queste conseguiti, sono riconosciuti con delibera della Giunta di Presidenza della Facoltà di riferimento, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi degli insegnamenti per i quali è stato sostenuto il relativo esame.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, la Giunta di Presidenza dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Art. 13 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. Ai fini di detto riconoscimento, il Consiglio della Struttura Didattica accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine. Il riconoscimento del titolo per “abbreviazione di corso” dovrà prevedere almeno il sostenimento della prova finale con tesi presso Sapienza. Il riconoscimento del titolo professionale prevede specifica richiesta al Ministero della Salute.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato con titolo di studio straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, la Giunta di Presidenza dispone l'iscrizione a uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.
Calendario esami
Sessione GENNAIO
E’ previsto 1 appello d’esame (I e II semestre). In tale sessione possono partecipare gli studenti iscritti al II anno che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione FEBBRAIO
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione APRILE
E’ possibile prevedere 1 appello d’esame straordinario (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione GIUGNO – LUGLIO
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione SETTEMBRE
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione DICEMBRE
E’ possibile prevedere 1 appello d’esame straordinario (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Esami di Tirocinio
- Sessione SETTEMBRE inderogabilmente entro il 30 settembre, per coloro che sono in corso e che intendono laurearsi nella I sessione di Laurea.
- Sessione GENNAIO inderogabilmente entro il 31 gennaio, per coloro che sono in corso e per coloro che intendono laurearsi nella II sessione di Laurea.
Esame finale (Tesi di Laurea)
I laureandi per poter usufruire della prima sessione di Laurea prevista per ottobre-novembre, dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso l’esame di tirocinio del secondo anno, le ADE e il Laboratorio Professionale entro e non oltre il 30 settembre dell’anno in corso.
I laureandi per poter usufruire della seconda sessione di Laurea prevista per marzo-aprile, riferita all’anno accademico precedente, dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso l’esame di tirocinio del secondo anno, le ADE e il Laboratorio Professionale entro e non oltre il 31 gennaio dell’anno in corso.
Il superamento di esami e/o tirocinio, le ADE e il Laboratorio Professionale oltre la data del 31 gennaio comporterà il pagamento delle tasse universitarie e la discussione della tesi di laurea nella prima sessione utile di ottobre-novembre dell’anno accademico successivo, salvo motivata delibera della struttura didattica competente.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036523 -
PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE E MANAGEMENT SANITARIO
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: fornire conoscenze ed approfondimenti medico-legali e giuridici nell’ambito del Diritto Privato, Amministrativo e del Lavoro dirimenti per operare all’interno di strutture sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale. Fornire, inoltre, le conoscenze gestionali che consentano di acquisire competenze inerenti i principi del management sanitario; i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria in Italia, riferiti al contesto nazionale, regionale e locale; gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari e di controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; i meccanismi di finanziamento delle aziende sanitarie ed ospedaliere. A tali obiettivi si aggiungono approfondimenti peculiari nell’ambito delle innovazioni tecnologiche e dei sistemi e dei protocolli di prevenzione dell’igiene sia generale che specifica.Programma:Scopo del corso è quello di fornire agli studenti una preparazione giuridica di base necessarie per operare all’interno di strutture sanitarie; inoltre si introduce un valido contributo di concetti di Medicina Legale e Medicina Sociale - affrontando in particolare temi come “ La professione sanitaria e l’atto professionale: deontologica ed etica “
|
|
-
DIRITTO DEL LAVORO
(obiettivi)
Obiettivi Fornire un quadro generale delle nozioni del diritto del lavoro e del funzionamento del rapporto di lavoro privatoProgramma Le fonti del diritto del lavoro: la legge e il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Il lavoro subordinato. La prestazione di lavoro. La retribuzione. L’estinzione del rapporto di lavoro. I diritti dei lavoratori e le loro garanzie. La domanda di lavoro “flessibile”.
|
2
|
IUS/07
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
DIRITTO AMMINISTRATIVO
(obiettivi)
Obiettivi RomanoIl corso si propone di fornire le nozioni fondamentali della materia oggetto d’insegnamentoProgramma Romano Le fonti del diritto amministrativo. Le situazioni giuridiche soggettive. Il procedimento amministrativo. Concetto e nozione. La partecipazione nel procedimento amministrativo (Capo III della l. n. 241 del 1990). Il diritto di accesso ai documenti amministrativi (articoli 22 ss della l. n. 241 del 1990). L’organizzazione amministrativa. Gli enti pubblici. Classificazione ed indici della pubblicità.
|
2
|
IUS/10
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ECONOMIA AZIENDALE
(obiettivi)
Obiettivi AttanasioAcquisizione di competenze inerenti ai principi del management sanitario,Acquisizione degli strumenti di valutazione dell’efficacia e dell’economicità degli interventi sanitari.Programma Attanasio Acquisizione di competenze inerenti ai principi del management sanitario, alla programmazione dell’assistenza sanitaria in riferimento sia al contesto nazionale sia a quello regionale e locale. Acquisizione degli strumenti di valutazione dell’efficacia e dell’economicità degli interventi sanitari e di quelli del controllo di gestione e del controllo di qualità. Conoscenza dei meccanismi di finanziamento delle aziende sanitarie ed ospedaliere.
|
3
|
SECS-P/07
|
30
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
Obiettivi NardiObiettivi: fornire nozioni e approfondimenti mirati nel settore della prevenzione nel contesto dell’interdisciplinarietà, con la conoscenza specifica dei protocolli aggiornati dell’igiene generale applicata.OBIETTIVI D'AMBROSIO
Il corso si propone di approfondire le principali metodiche di programmazione ed economia sanitaria con particolare attenzione alla gestione di strutture che comprendano apparecchiature di Radiologia Medica
PROGRAMMA D'AMBROSIOTecnologie impiegate in diagnostica per immagini:
Radiologia convenzionale
Produzione dei raggi X; formazione dell'immagine radiografica; contrasto naturale ed artificiale;
le pellicole radiografiche; schermi di rinforzo; immagine analogica e digitale. Apparecchiature Stratigrafia Ortopantomografia, cefalometria, esami endorali
Angiografia digitale
Tomografìa computerizzata Cone Beam
Ecografia
Risonanza magnetica
Medicina nucleare: SPECT PET
Radioprotezione
Valutazione dell'esposizione;
dispositivi di radioprotezione
rischi di danno biologico;
Cenni di legislazione inerente della gestione delle apparecchiature e del personale espostoProgramma La TorreScienze e tecniche mediche applicateEpidemiologia, Igiene generale e applicataObiettivi La TorreLo studente deve acquisire tutti i concetti inseriti nel Core curriculum al fine di adottare un comportamento professionale in linea con:- la metodologia epidemiologica;- la prevenzione delle malattie nei singoli individui, nelle comunità di vita e di lavoro.
|
3
|
MED/50
|
30
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA LEGALE
(obiettivi)
Obiettivi RinaldiAl termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere ed aver compreso totalmente gli aspetti medico-legali della professione, i doveri che discendono dal rapporto sanitario-utente, paziente, rapporto tra sanitario – struttura pubblica; rapporto tra sanitario e Stato, conseguenze giuridiche del suo operare.Programma Rinaldi Definizione e partizione della medicina legale; cenni di imputabilità; delitti contro la vita e l’incolumità individuale; obblighi di informativa all’Autorità Giudiziaria (referto, denuncia di reato). Obblighi di Denuncia di malattie infettive e diffusive; Cenni sulle assicurazioni sociali; Medicina legale civilistica (capacità giuridica e capacità di agire, interdizione, inabilitazione). Deontologia professionale. Il Consenso dell’avente diritto; il segreto professionale; l’omissione di soccorso; La cartella clinica; Gli obblighi derivanti dalla legge sugli stupefacenti; TSO; Stato di necessità; La responsabilità Professionale.
|
2
|
MED/43
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
IGIENE
(obiettivi)
ObiettiviAcquisire le nozioni di base di statistica sanitaria descrittiva e saper applicare tali strumenti allo studio di problemi concreti (raccolta dati, rappresentazione sotto forma di tabelle e grafici e valutazione). Conoscere gli elementi fondamentali dell’epidemiologia e profilassi delle malattie cronico-degenerative ed infettive incluse quelle correlate all’assistenza.Programma
Metodologia epidemiologica: definizione ed obiettivi dell’epidemiologia; misure di frequenza e di associazione; epidemiologia descrittiva; epidemiologia analitica (studi di coorte, caso-controllo, trasversali); epidemiologia sperimentale. Epidemiologia e profilassi delle malattie cronico-degenerative: la storia naturale delle malattie ed i livelli di prevenzione; i tests diagnostici e gli screening.
|
2
|
MED/42
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
AAF1184 -
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: sviluppare specifiche abilità di lettura e comprensione di articoli scientifici, ricorrendo a reti internazionali, attraverso attività di laboratorio di lingua inglese, con l’interpretazione di studi scientifici inerenti, altresì, modelli gestionali dell’assistenza. Programma: Il Corso ha come principale scopo quello di consentire agli studenti (futuri operatori sanitari), attraverso anche attività di laboratorio di lingua inglese, di approfondire e di migliorare le abilità linguistiche necessarie per svolgere attività di formazione, di interpretazione degli studi scientifici di ricerca e educarli all’utilizzo di reti internazionali per l’acquisizione di modelli gestionali dell’assistenza. Lo studente sarà indirizzato nella conoscenza di termini inglesi relativi alla professione sanitaria in ambito gestionale, nel comprendere ed esprimersi in modo basilare in lingua inglese.obiettivi Ottolenghi miglioramento, rispetto alle conoscenze in entrata, della capacità di comprensione di un testo scientifico e di una conversazione in lingua inglesePROGRAMMA Ottolenghi Reading comprehension di articoli scientifici di area specialistica Conversazione base in inglese in area specialistica Listening comprehension di conversazioni e filmati in lingua inglese
|
2
|
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036524 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: acquisire procedure e metodi per la conoscenza quantitativa di fenomeni relativi a collettività osservate, attraverso una trattazione sistematica, unitaria e sufficientemente estesa, con la graduale acquisizione di concetti, terminologia e metodi specifici e lo svolgimento di appropriate applicazioni, anche al fine di abituare alla trattazione di problemi concreti e mettendo in pratica nozioni apprese teoricamente.Programma: Il corso ha come scopo principale quello di consentire agli studenti di acquisire i metodi fondamentali per la conoscenza quantitativa di fenomeni collettivi relativi a collettività che sono interamente osservate.Attraverso una trattazione sistematica, unitaria e sufficientemente estesa, lo studente è condotto con gradualità all'acquisizione dei concetti, della terminologia e dei metodi specifici. Viene anche addestrato a mettere in pratica le nozioni, apprese teoricamente, mediante lo svolgimento di appropriate applicazioni che hanno anche lo scopo di abituarlo alla trattazione di problemi concreti.
|
|
-
STATISTICA MEDICA
(obiettivi)
Programma Nofroniinferenza statistica, calcolo delle probabilita,’statistica di baseObiettivi NofroniCapacità di operare un’analisi statistica e saper distinguere le varie teorie sul calcolo della probabilità
|
2
|
MED/01
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
INFORMATICA
(obiettivi)
Programma ScaringellaARCHITETTURA HARDWARERAPPRESENTAZIONE DELLE INFORMAZIONIExcel BASI DI DATIobjectives SCARINGELLA
The course aims to provide students with the fundamental principles of computer science and communications programs dell'utlizzo major technological
|
1
|
INF/01
|
10
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
(obiettivi)
Programma VichiIntroduzione alla statistica • Statistica e fenomeni collettivi, l'unità statistica e i suoi caratteri, le modalità del carattere, i caratteri e il tempo, classificazione dei caratteri, relazioni tra caratteri• Fonti dei dati statistici• Definizione di statistica descrittiva e statistica inferenziale• Distribuzioni unitarie, di frequenza assoluta, relativa, percentuale e cumulate, distribuzioni di frequenza per caratteri quantitativi (suddivisione in classi).Sintesi della distribuzione di un carattere • Posizione: media aritmetica e sue proprietà, moda e mediana per distribuzioni unitarie, di frequenza e per caratteri suddivisi in classi• Variabilità: varianza e sue proprietà, coefficiente di variazione.Obiettivi VichiObiettivo del corso è l’acquisizione da parte dello studente degli elementi fondamentali della Statistica descrittiva e l’introduzione a livello elementare delle conoscenze di base sulla raccolta e la sintesi dei dati. Lo studente dovrebbe essere in grado di distinguere i diversi tipi di caratteri e saper calcolare e interpretare le sintesi appropriate di una distribuzione secondo un carattere.
|
3
|
SECS-S/02
|
30
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036525 -
SCIENZE PSICOPEDAGOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: implementare conoscenze su aspetti delle scienze umane e psico-pedagogiche, con particolare attenzione all’analisi della tematica della relazione e comunicazione educativa e terapeutica, sia in relazione alla progettazione/realizzazione di un intervento di prevenzione, verso l'utenza e/o di formazione professionale, come risposta a nuovi fabbisogni professionali all'interno delle strutture sanitarie che in relazione alla realizzazione di interventi di accoglienza, informazione e counselling da parte degli operatori dei servizi sanitari verso i pazienti presi in carico da tali servizi.Programma: Il Corso si propone come obiettivo primario quello di aumentare le conoscenze degli allievi sugli aspetti delle scienze umane e psico-pedagogiche ponendo particolare rilievo ad analizzare la tematica della relazione e comunicazione educativa e terapeutica sia in relazione alla progettazione/realizzazione di un intervento di prevenzione verso l'utenza e/o di formazione professionale come risposta a nuovi fabbisogni professionali all'interno delle strutture sanitarie che in relazione alla realizzazione di interventi di accoglienza, informazione e counselling da parte degli operatori dei servizi sanitari verso i pazienti presi in carico da tali servizi.
|
|
-
PSICOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di far acquisire conoscenzedi base sulla psicologia e la promozione della salute, con particolare riferimento alle seguenti tematiche: 1) Modello biopsicosociale e psicologia della salute 2) Correlati neurali e modelli psicologici delle emozioni e della disregolazione emozionale 3) Processi attenzionali 4) Modello psicofisiologico dello stress 5) Burnout.
Competenze acquisite:
Lo studente dovrà essere in grado di: 1) leggere criticamente articoli scientifici pertinenti alla materia; 2) eseguire delle presentazioni di risultati scientifici e modelli teorici, mediante presentazione in power point; 3) orientarsi nella progettazione di ricerche nell’ambito della psicologia della salute
|
1
|
M-PSI/01
|
10
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
STORIA DELLA MEDICINA
(obiettivi)
Programma GazzanigaStoria del concetto di salute e malattia – principali aspetti storici ed etici della relazione tra operatori sanitari e pazienti – Origini storiche della bioetica – Nascita e strutturazione della deontologia professionale. Obiettivi GazzanigaConoscere e saper discutere le principali tappe dell’evoluzione del concetto di salute e malattia – Conoscere e saper discutere i principi etici che regolano la relazione tra operatore sanitario e paziente – Conoscere le tappe storiche dell’evoluzione del pensiero bioetico, nonché i principali temi bioetici di interesse professionale
|
2
|
MED/02
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
(obiettivi)
Programma Scalmato - Le parole”chiave” della didattica e della formazione (glossario)- I fondamenti della disciplina: il passaggio di paradigma dalla Pedagogia alle Scienze dell’educazione; - Animare e facilitare l’apprendimento attraverso la didattica attiva- Le teorie e classificazioni più importanti degli obiettivi formativi e principali elementi della teoria della valutazione degli apprendimenti- Le tecniche di didattica tradizionale e le tecniche di didattica attiva- Il ruolo del formatore come facilitatore dell’apprendimento nell’ottica della didattica non tradizionaleObiettivi Scalmato Saper usare correttamente la terminologia specifica della didattica- Saper definire il campo delle discipline pedagogiche e il fondamento epistemologico delle scienze dell’educazione - Conoscere e saper individuare gli elementi caratterizzanti le principali teorie e modelli di apprendimento basato sulla didattica attiva- Conoscere e saper descrivere la Teoria degli obiettivi formativi: cosa sono , come si distinguono, come , quando e in che modo si valutano-Saper rilevare e argomentare le differenze tra i metodi didattici tradizionali e le metodologie didattiche attive - Saper individuare le competenze del formatore nell’ottica della didattica attiva
|
2
|
M-PED/03
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
(obiettivi)
Programma CalabreseLa sociologia come scienza sociale, le sue implicazioni all’ambiente dal punto di vista socio-demografico ed ambientale con cenni di antropologia, etnologia.Obiettivi CalabreseIl corso si propone di far conoscere allo studente la sociologia come scienza sociale, le sue implicazioni all’ambiente dal punto di vista socio-demografico ed ambientale con cenni di antropologia, etnologia
|
3
|
SPS/08
|
30
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036298 -
APPROFONDIMENTI MULTIDISCIPLINARI INTEGRATI
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: affrontare, con approfondimenti specialistici, ambiti disciplinari inerenti gli aspetti tecnico-assistenziali orientando gli obiettivi formativi verso gli aspetti organizzativi propri della classe di laurea. Programma: Il corso si propone di aumentare le conoscenze degli operatori in ambito sanitario su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, in una valutazione mulitdisciplinare. In particolare verranno trattati argomenti inerenti la Medicina Interna, la Diagnostica per immagini, la Microbiologia Clinica e la Farmacologia quali:definizione e quadri clinici di insufficienza renale cronica, definizione e quadri clinici di insufficienza renale acuta-terapia nell’Insufficienza Renale Cronica-Terapia nell’Insufficienza Renale Acuta; istituzioni di radiologia indirizzata allo studio posturale, gestione della sezione di radiologia nei traumatismi ossei, organizzazione di un servizio per politraumatizzati, risonanza e TAC;concetti strutturali batteriologici,micologici e virologici, Implicazioni clinico-microbiologiche delle principali sindromi infettive;farmacocinetica, farmacodinamica, neurotrasmissione, principali classi di farmaci, principi di tossicologia, tossicodipendenze.
|
|
-
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
(obiettivi)
Il corso di Diagnostica per Immagini ha i seguenti obiettivi: 1) Fornire nozioni sulla radioprotezione e sulla normativa vigente in merito alla radioprotezione dei lavoratori professionalmente esposti o occasionalmente esposti alle radiazioni ionizzanti allo scopo di tutelare la salute dei lavoratori e dei pazienti dalle esposizioni indebite; 2) Fornire nozioni sulla formazione dell'immagine radiologica, sulle apparecchiature radiologiche moderne, sulla esecuzione e sulla preparazione necessaria per effettuare esami radiologici convenzionali con indicazioni di limiti e possibilità diagnostica della radiologia convenzionale; 3) Fornire nozioni sulla formazione dell'immagine TC, sulle apparecchiature per tomografia computerizzata, sulla esecuzione dell'esame, sulle ricostruzioni 3 D e sulle tecniche di rendering, sulla preparazione necessaria per effettuare esami TC con indicazioni di limiti e possibilità diagnostica della TC; 4) Fornire nozioni sulla formazione dell'immagine RM, sulle apparecchiature per risonanza magnetica, sulla esecuzione dell'esame, sulle controindicazioni e le esclusioni all'esame di risonanza magnetica, sull'uso dei mezzi di contrasto paramagnetici ed organospecifici, con indicazioni di limiti e possibilità diagnostica della risonanza magnetica; 5) Fornire nozioni sulla formazione dell'immagine ecografica, sulle apparecchiature ecografiche moderne, sulla esecuzione e sulla preparazione necessaria per effettuare esami ecografici, sulle possibilità applicative della ecografia in interventistica, sulle nuove tecnologie in ecografia (3D, Doppler, elastosonografia) con indicazioni di limiti e possibilità diagnostica della ecografia.
|
2
|
MED/36
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
FARMACOLOGIA
(obiettivi)
Programma BadianiAnestetici localiFarmacocinetica:Farmacologia del S.N.A: Farmacodinamica: FarmacologiaObiettivi BadianiIl corso ha lo scopo di consentire allo studente di apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali, al fine di acquisire conoscenze atte alla comprensione di patologie provocate da alterazioni di processi biochimici; apprendere le modalità di funzionamento e i meccanismi generali di controllo funzionale di diversi organi del corpo umano in condizioni fisiologiche; comprendere la farmacocinetica, la farmacodinamica e i meccanismi di tossicità da farmaci; acquisire conoscenze relative al trattamento di pazienti, da sottoporre ad intervento chirurgico.
|
2
|
BIO/14
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Programma Raponi1) Elementi di Microbiologia e Microbiologia Clinica con particolare riferimento a: Generalità batteri e virusInfezione e malattiaParete cellulare, colorazione GramFlagelli, pili, plasmidi, sporeAerobiosi anaerobiosiTrasferimento materiale geneticoAzione patogena, esotossine endotossineColtivazione ed antibiogrammaGram positivi: stafilococco, streptococco, BacillusMicobatteriVirus: azione patogena, moltiplicazione, Virus a DNA e RNAInfezioni cavo oraleInfezioni cardiache, profilassi in odontostomatologiaInfezioni basse vie aereeEpatiti virali2) Concetti organizzativi ed alle implicazioni applicative della diagnostica dei principali agenti infettivi.Obiettivi RaponiIl corso si propone di aumentare le conoscenze degli operatori in ambito sanitario su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, in una valutazione mulitdisciplinare. In particolare verranno trattati argomenti inerenti la Medicina Interna, la Diagnostica per immagini, la Microbiologia Clinica e la Farmacologia quali:definizione e quadri clinici di insufficienza renale cronica, definizione e quadri clinici di insufficienza renale acuta-terapia nell’Insufficienza Renale Cronica-Terapia nell’Insufficienza Renale Acuta; istituzioni di radiologia indirizzata allo studio posturale, gestione della sezione di radiologia nei traumatismi ossei, organizzazione di un servizio per politraumatizzati, risonanza e TAC;concetti strutturali batteriologici,micologici e virologici, Implicazioni clinico-microbiologiche delle principali sindromi infettive;farmacocinetica, farmacodinamica, neurotrasmissione, principali classi di farmaci, principi di tossicologia, tossicodipendenze
|
2
|
MED/07
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Programma MitterhoferAnatomia e fisiologia del rene e delle vie urinarie. Gli alimenti ed il ruolo dei principali elementi costituenti, nella patologia: Na, K, Ca, glucosio, proteine, lipidi, urati.Cenni di patologia e relativa valutazione nutrizionale: insufficienza renale, ipertensione arteriosa, gotta, calcolosi renale, obesità, FR di mallattia CV e danno renale.Sindrome nefrosica, disprotidemia, e dislipidemia; nefropatia diabetica; iperomocisteinemia e trombofilia.Insufficienza renale terminale e trattamenti dialitici sostitutivi. La malnutrizione del paziente in dialisiObiettivi Mitterhofer Il corso si propone di far conoscere allo studente il ruolo dei principali elementi costituenti degli alimenti, nella patologia: Na, K, Ca, glucosio, proteine, lipidi, urati. Con riferimento a cenni di patologia e relativa valutazione nutrizionale
|
2
|
MED/09
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036526 -
TIROCINIO I
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL TIROCINIO
Il tirocinio si propone di fornire agli studenti della laurea magistrale opportunità per sviluppare competenze nei processi professionali avanzati, gestionali, formativi e di ricerca nel proprio campo specifico e nell’area della classe di appartenenza.
Le attività di tirocinio si svolgono presso strutture sanitarie Universitarie e/o convenzionate.
Il Consiglio di corso può identificare altre strutture non universitarie presso le quali può essere svolto il tirocinio, previa valutazione della loro adeguatezza didattica e conseguente convenzione.
Le sedi devono essere pertinenti agli obiettivi della LM e quindi non solo clinico-professionali, ma anche direzioni di servizi, centri di formazione, centri di ricerca.
Per la supervisione dei tirocini e le attività di laboratorio è attivato un sistema di tutorato finalizzato a sostenere i processi di apprendimento sul campo e l’applicazione delle metodologie gestionali, formative, professionali e di ricerca apprese.
Ogni CFU corrisponde a 25 ore, quindi in totale sono previste 750 ore di tirocinio comprensive delle attività di studio guidato.
Percorso formativo di Tirocinio:
1-Elaborazione di progetti
per sviluppare competenze metodologiche applicate a specifici contesti, per esempio:
- a partire da un problema reale elaborare un progetto di miglioramento
- collaborare ad un progetto di ricerca
- progettare e gestire un percorso formativo, es. una lezione o un seminario
- progettare un percorso evidence based (es.a partire da un problema/decisione, ricercare le evidenze, ipotizzare le strategie di implementazione ad uno specifico contesto pratico)
2-Esperienze sul campo presso un servizio a carattere tecnico,gestionale, formativo, di ricerca.
Le esperienze sul campo non possono essere effettuate nella sede lavorativa dello studente .
Eventuali assenze devono essere recuperate. L’orario di frequenza giornaliero è definito con il Tutor professionale tenendo conto delle opportunità formative e delle esigenze della sede di tirocinio.
La frequenza deve essere certificata dal Tutor professionale su apposito modulo .
Al termine di ciascun anno di corso si effettua un esame costituito da approcci multi metodo come: elaborati, report, progetti,diari, portfolio,colloquio
|
|
-
SCIENZE E TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL TIROCINIO
Il tirocinio si propone di fornire agli studenti della laurea magistrale opportunità per sviluppare competenze nei processi professionali avanzati, gestionali, formativi e di ricerca nel proprio campo specifico e nell’area della classe di appartenenza.
Le attività di tirocinio si svolgono presso strutture sanitarie Universitarie e/o convenzionate.
Il Consiglio di corso può identificare altre strutture non universitarie presso le quali può essere svolto il tirocinio, previa valutazione della loro adeguatezza didattica e conseguente convenzione.
Le sedi devono essere pertinenti agli obiettivi della LM e quindi non solo clinico-professionali, ma anche direzioni di servizi, centri di formazione, centri di ricerca.
Per la supervisione dei tirocini e le attività di laboratorio è attivato un sistema di tutorato finalizzato a sostenere i processi di apprendimento sul campo e l’applicazione delle metodologie gestionali, formative, professionali e di ricerca apprese.
Ogni CFU corrisponde a 25 ore, quindi in totale sono previste 750 ore di tirocinio comprensive delle attività di studio guidato.
Percorso formativo di Tirocinio:
1-Elaborazione di progetti
per sviluppare competenze metodologiche applicate a specifici contesti, per esempio:
- a partire da un problema reale elaborare un progetto di miglioramento
- collaborare ad un progetto di ricerca
- progettare e gestire un percorso formativo, es. una lezione o un seminario
- progettare un percorso evidence based (es.a partire da un problema/decisione, ricercare le evidenze, ipotizzare le strategie di implementazione ad uno specifico contesto pratico)
2-Esperienze sul campo presso un servizio a carattere tecnico,gestionale, formativo, di ricerca.
Le esperienze sul campo non possono essere effettuate nella sede lavorativa dello studente .
Eventuali assenze devono essere recuperate. L’orario di frequenza giornaliero è definito con il Tutor professionale tenendo conto delle opportunità formative e delle esigenze della sede di tirocinio.
La frequenza deve essere certificata dal Tutor professionale su apposito modulo .
Al termine di ciascun anno di corso si effettua un esame costituito da approcci multi metodo come: elaborati, report, progetti,diari, portfolio,colloquio
|
1
|
MED/49
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE E TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL TIROCINIO
Il tirocinio si propone di fornire agli studenti della laurea magistrale opportunità per sviluppare competenze nei processi professionali avanzati, gestionali, formativi e di ricerca nel proprio campo specifico e nell’area della classe di appartenenza.
Le attività di tirocinio si svolgono presso strutture sanitarie Universitarie e/o convenzionate.
Il Consiglio di corso può identificare altre strutture non universitarie presso le quali può essere svolto il tirocinio, previa valutazione della loro adeguatezza didattica e conseguente convenzione.
Le sedi devono essere pertinenti agli obiettivi della LM e quindi non solo clinico-professionali, ma anche direzioni di servizi, centri di formazione, centri di ricerca.
Per la supervisione dei tirocini e le attività di laboratorio è attivato un sistema di tutorato finalizzato a sostenere i processi di apprendimento sul campo e l’applicazione delle metodologie gestionali, formative, professionali e di ricerca apprese.
Ogni CFU corrisponde a 25 ore, quindi in totale sono previste 750 ore di tirocinio comprensive delle attività di studio guidato.
Percorso formativo di Tirocinio:
1-Elaborazione di progetti
per sviluppare competenze metodologiche applicate a specifici contesti, per esempio:
- a partire da un problema reale elaborare un progetto di miglioramento
- collaborare ad un progetto di ricerca
- progettare e gestire un percorso formativo, es. una lezione o un seminario
- progettare un percorso evidence based (es.a partire da un problema/decisione, ricercare le evidenze, ipotizzare le strategie di implementazione ad uno specifico contesto pratico)
2-Esperienze sul campo presso un servizio a carattere tecnico,gestionale, formativo, di ricerca.
Le esperienze sul campo non possono essere effettuate nella sede lavorativa dello studente .
Eventuali assenze devono essere recuperate. L’orario di frequenza giornaliero è definito con il Tutor professionale tenendo conto delle opportunità formative e delle esigenze della sede di tirocinio.
La frequenza deve essere certificata dal Tutor professionale su apposito modulo .
Al termine di ciascun anno di corso si effettua un esame costituito da approcci multi metodo come: elaborati, report, progetti,diari, portfolio,colloquio
|
14
|
MED/50
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036088 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE DIETETICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Dietista. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Dietetiche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, per promuovere, organizzare e coordinare attività finalizzate all’adozione di corrette e sane abitudini alimentari, sia nell’età pediatria, che adulta, atte al mantenimento di uno stato di benessere ed alla prevenzione di patologie di particolare rilevanza sia per l’individuo, che per la collettività o gruppi specifici di popolazione.
|
|
-
ENDOCRINOLOGIA
(obiettivi)
Introduzione all'endocrinologia
Patologie della tiroide
Patologie del surrene
Aspetti endocrini della sindrome metabolica
|
2
|
MED/13
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
BIOCHIMICA
(obiettivi)
Core Curriculum.
Corso di Microbiologia e Microbiologia Clinica
Concetti strutturali batteriologici,micologici e virologici. Implicazioni clinico-microbiologiche delle principali sindromi infettive applicate alla gestione manageriale dell’attività tecnico assistenziale con particolare rifermento ai concetti organizzativi ed alle implicazioni applicative degli agenti infettivi.
Obiettivi didattici del corso.
Il corso ha lo scopo di consentire allo studente di apprendere le basi biochimiche dei fenomeni vitali, al fine di acquisire conoscenze atte alla comprensione di patologie provocate da alterazioni di processi biochimici.
Argomenti del Corso
Glucidi: monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi.
Amminoacidi e polipeptidi. Struttura e funzione delle proteine.
Acidi Nucleici, trascrizione e traduzione.
Lipidi: grassi neutri, fosfolipidi, steroidi. Membrane biologiche. Struttura e meccanismi di trasporto, deficit nei sistemi di trasporto, Fibrosi cistica, Diabete Mellito e Diabete Insipido.
Biosegnalazione: ormoni steroidei, amminici e proteici, patologie da deficit ormonale. Cenni di metabolismo, fosforilazione ossidativa, radicali liberi.
Enzimi, patologie da deficit enzimatico. Attività delle fosfodiesterasi.
Vitamine idrosolubili e liposolubili.
Mioglobine ed Emoglobina, Anemia falciforme e Mediterranea.
|
2
|
BIO/10
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
(obiettivi)
Il programma verte su due argomenti base che vengono sviluppati: - la complessità in medicina
- organizzazione di un servizio di dietetica e di nutrizione clinica
|
2
|
MED/49
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PEDIATRIA
(obiettivi)
· Alimentazione – accrescimento
· Vaccinazioni
· Intolleranze alimentari
Celiachia
· Fibrosi cistica del pancreas
· Infezioni respiratorie
· Infezioni delle vie urinarie
|
2
|
MED/38
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1051716 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE ORTOPEDICHE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
|
-
MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
2
|
MED/28
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Tecniche della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
2
|
MED/50
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Ortopedico. Implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Ortopediche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
2
|
MED/33
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036092 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE AUDIOPROTESICHE
(obiettivi)
Obiettivi didattici generali: approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico Audioprotesico; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Scienze delle Tecniche Audioprotesiche, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
|
-
SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
Programma corso Prof. Gian Luca SfasciottiIl ruolo del medico così come dello specialista, consiste nel definire, progettare e realizzare i percorsi assistenziali;nell’ambito delle malattie rare questa esigenza è massima. Si tratta di individuare una figura di medico:• competente: la competenza significa conoscenza diretta della patologia;• motivato: l’attenzione alle patologie rare richiede una particolare disposizione mentale del medico il qualedeve concepire l’assistenza al malato di patologia rara come un’assistenza medica “allargata” che comporta spesso ilcarico di compiti non prettamente medici quali la soluzione di difficoltà di comunicazione.• disponibile: poiché la cura dei malati rari richiede un tempo superiore al normale standard dedicato ad altrepatologie per la necessità di documentazione.• innovativo: il medico deve essere pronto ad attivare comportamenti nuovi sotto il profilo diagnostico,terapeutico e gestionale.La salute del cavo orale in taluni pazienti assume una grandissima importanza e rappresenta una vera e propria sfida peril personale odontoiatrico; soprattutto stabilire delle linee guida semplici e ripetibili per poter meglio approcciare ecurare le affezioni orali ad essi correlati. L’immaginazione, l’ingegnosità e la flessibilità sono, quindi, necessarie percoloro che sono coinvolti nel trattamento delle persone disabili; la modificazione di procedure usuali associate apazienza, calma e gentilezza sono le chiavi di approccio per questi speciali pazienti. L’odontoiatra e il suo staff possonodare un contributo importante al benessere e al valore personale di un paziente disabile; egli deve avere degli obiettiviben precisi, che sono:• Motivare il paziente e colui che se ne occupa. Sviluppare, cioè, delle pratiche per la cura personale della cavitàorale, volte al mantenimento dei tessuti orali sani.• Contribuire alla salute generale del paziente, poiché la salute orale ne è parte integrante. La prevenzione dellaperdita degli elementi dentali giova alla masticazione, che, a sua volta, è essenziale per prevenire la malnutrizione eaumentare la resistenza alle infezioni.• Prevenire la necessità di grandi interventi, che il paziente non sia in grado di sopportare, a causa di unariduzione della resistenza fisica o per la poca collaborazione.• Ultimo scopo, ma non meno importante, aiutare a migliorare l’estetica e quindi contribuire all’accettazionesociale.La maggior parte dei pazienti disabili, o almeno coloro che presentano un grado di collaborazione accettabile, possonoessere curati in ambiente ambulatoriale in via del tutto sicura, sia per loro stessi, che per il professionista che li tratta. Igradi di collaborazione sono vari. Nella maggior parte dei casi risulta indispensabile, però, l’aiuto dei genitori, diulteriori operatori o di ausili particolari per aumentare il loro grado di collaborazione come farmaci sedativi. Tra glioperatori ausiliari ci avvaliamo anche di personale socio-sanitario professionale, il quale, attraverso la clown terapia,collabora nella gestione del paziente, distogliendo l’attenzione dalle pratiche sanitarie e dalle emozioni negative,mutandole verso positività e collaborazione. Il problema principale da affrontare è il mantenimento della stessa, legataovviamente alle mancanze del paziente, sia fisiche, che psichiche; in questo caso il ruolo dei genitori o di chi si occupadel paziente è fondamentale. Grande importanza, durante la prima visita, assume la capacità comunicativa nei confrontidei genitori. E’ bene porre loro delle questioni relative all’igiene orale e alle abitudini quotidiane e consigliare loro dellepratiche che possano giovare alla salute orale del paziente special need. E’ bene abituare il paziente special needall’utilizzo autonomo, laddove sia possibile, dello spazzolino affinchè i sentimenti di autostima e il raggiungimentodell’obiettivo costituiscano un netto vantaggio a livello psicologico. Questo è molto importante anche per ilprofessionista, perché il paziente raggiungendo l’autostima diviene più motivato ad eseguire qualsiasi trattamentoodontoiatrico. Vari sono i sussidi alternativi che tali pazienti possono utilizzare a casa loro in funzione delle capacitàmanuali che essi presentano.Quindi il primo passo, fondamentale, ai fini di una buona igiene orale è la rimozione del tartaro; essa può essere ancheutile come approccio al paziente stesso. Seduto in poltrona al paziente può essere illustrato e descritto ogni singolostrumento; il paziente venendo a conoscenza dello strumentario sarà senz’altro meno timoroso e più motivato. Questa èla cosiddetta tecnica del “TELL-SHOW-DO”, cioè dire-mostrare-fare. Tale tecnica consiste in una spiegazionepreliminare al piccolo paziente del funzionamento dello strumentario e delle sensazioni che potrebbe sentire, condimostrazione pratico-clinica. Dovranno essere utilizzati termini comprensibili e accettabili psicologicamente dalbambino. Nei casi di pazienti meno collaboranti, spesso risulta necessaria l’utilizzo di una sedazione farmacologica,
|
2
|
MED/50
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
AUDIOLOGIA
(obiettivi)
Il corso ha come scopo principale quello di fornire elementi di conoscenze nel campo della fisiopatologia e clinica della comunicazione uditiva in età pediatrica ed adulta con particolare riferimento alla semeiotica funzionale e strumentale, alla metodologia, terapia e riabilitazione in audiologia e foniatria.Elementi di semeiotica dell’apparato uditivo e vestibolare. Malattie dell’apparato uditivo e vestibolare. Tecniche audiometriche. Lo screening infantile. Terapia protesica
|
2
|
MED/32
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
OTORINOLARINGOIATRIA
(obiettivi)
Anatomia del naso e seni paranasali
Riniti e sinusiti acute e croniche
Rinite allergica
L’otite rinogena
Antibiotico profilassi ed antibioticoterapia
Allergia a materiale protesico orale ed auricolare
Danni provocati dall’impatto dell’acqua sulla membrana timpanica
La funzionalità tubarica nei sommozzatori
|
2
|
MED/31
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036224 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE DELL'IGIENE DENTALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI L’insegnamento ha l’obiettivo di approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale dell’Igienista Dentale, nel più ampio contesto normativo italiano ed europeo; implementare le conoscenze di elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti sia alle più recenti innovazioni nelle Scienze dell’Igiene Dentale, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, sia alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, delle scienze odontostomatologiche e maxillo facciali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI A termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere e saper comprendere le diverse implicazioni del dettato normativo europeo relativo alla libera circolazione dei professionisti, alle implicazioni correlate alla figura dell’igienista dentale nell’evoluzione legislativa. I futuri operatori in ambito sanitario delle Tecniche Assistenziali devono dimostrare di conoscere e saper comprendere le peculiari conoscenze in merito ai principali patologie che coinvolgono i distretto della testa e del collo partendo dalla fisiologia, passando per la fisiopatologia e quindi nella loro declinazione anche in relazione alle loro caratteristiche patogenetiche ed epidemiologiche soprattutto in virtù dei fenomeni migratori che attualmente stanno interessando il territorio Nazionale ed Europeo. Il percorso formativo del corso intende fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti metodologici di base necessari per analizzare lo status formaivo del professionista europeo esercente una professione sanitaria.
Lo studente deve dimostrare di essere in grado di saper progettare l’attività correlata al profilo professionale, concernente le tecniche dell’Igiene dentale, di inquadrare a livello normativo specifiche diverse implicazioni, concernenti la libera circolazione delle professioni. La capacità di inquadrare e contestualizzare le conoscenze acquisite nell’ambito delle scienze delle tecniche dell’igiene dentale, sia relativamente alla malattie odontostomatologiche che alla chruga maxillo-facciale. Il percorso formativo è orientato a trasmettere le capacità operative necessarie ad applicare concretamente le conoscenze e di favorire la capacità di utilizzare appieno gli strumenti metodologici trasmessi. Lo studente dovrà essere in grado di spiegare a persone non esperte le conoscenze acquisite, utilizzando correttamente il linguaggio tecnico. Tuttavia, nel familiarizzare con i termini propri della disciplina potrà altresì trasmettere a non esperti i principi, i contenuti e le possibilità applicative con correttezza e semplicità. La condivisone durante il corso degli strumenti normativi consentiranno allo studente di essere in grado di approfondire in autonomia quanto imparato, e possa utilizzare le conoscenze come base di partenza per il raggiungimento di ulteriori risultati di analisi critica ed elaborazione autonoma.
|
|
-
CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI L’insegnamento ha l’obiettivo di approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale dell’Igienista Dentale, nel più ampio contesto normativo italiano ed europeo; implementare le conoscenze di elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti sia alle più recenti innovazioni nelle Scienze dell’Igiene Dentale, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, sia alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, delle scienze odontostomatologiche e maxillo facciali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI A termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere e saper comprendere le diverse implicazioni del dettato normativo europeo relativo alla libera circolazione dei professionisti, alle implicazioni correlate alla figura dell’igienista dentale nell’evoluzione legislativa. I futuri operatori in ambito sanitario delle Tecniche Assistenziali devono dimostrare di conoscere e saper comprendere le peculiari conoscenze in merito ai principali patologie che coinvolgono i distretto della testa e del collo partendo dalla fisiologia, passando per la fisiopatologia e quindi nella loro declinazione anche in relazione alle loro caratteristiche patogenetiche ed epidemiologiche soprattutto in virtù dei fenomeni migratori che attualmente stanno interessando il territorio Nazionale ed Europeo. Il percorso formativo del corso intende fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti metodologici di base necessari per analizzare lo status formaivo del professionista europeo esercente una professione sanitaria.
Lo studente deve dimostrare di essere in grado di saper progettare l’attività correlata al profilo professionale, concernente le tecniche dell’Igiene dentale, di inquadrare a livello normativo specifiche diverse implicazioni, concernenti la libera circolazione delle professioni. La capacità di inquadrare e contestualizzare le conoscenze acquisite nell’ambito delle scienze delle tecniche dell’igiene dentale, sia relativamente alla malattie odontostomatologiche che alla chruga maxillo-facciale. Il percorso formativo è orientato a trasmettere le capacità operative necessarie ad applicare concretamente le conoscenze e di favorire la capacità di utilizzare appieno gli strumenti metodologici trasmessi. Lo studente dovrà essere in grado di spiegare a persone non esperte le conoscenze acquisite, utilizzando correttamente il linguaggio tecnico. Tuttavia, nel familiarizzare con i termini propri della disciplina potrà altresì trasmettere a non esperti i principi, i contenuti e le possibilità applicative con correttezza e semplicità. La condivisone durante il corso degli strumenti normativi consentiranno allo studente di essere in grado di approfondire in autonomia quanto imparato, e possa utilizzare le conoscenze come base di partenza per il raggiungimento di ulteriori risultati di analisi critica ed elaborazione autonoma.
|
2
|
MED/29
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE
(obiettivi)
OBIETTIVI FORMATIVI L’insegnamento ha l’obiettivo di approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale dell’Igienista Dentale, nel più ampio contesto normativo italiano ed europeo; implementare le conoscenze di elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti sia alle più recenti innovazioni nelle Scienze dell’Igiene Dentale, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, sia alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, delle scienze odontostomatologiche e maxillo facciali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI A termine del corso lo studente deve dimostrare di conoscere e saper comprendere le diverse implicazioni del dettato normativo europeo relativo alla libera circolazione dei professionisti, alle implicazioni correlate alla figura dell’igienista dentale nell’evoluzione legislativa. I futuri operatori in ambito sanitario delle Tecniche Assistenziali devono dimostrare di conoscere e saper comprendere le peculiari conoscenze in merito ai principali patologie che coinvolgono i distretto della testa e del collo partendo dalla fisiologia, passando per la fisiopatologia e quindi nella loro declinazione anche in relazione alle loro caratteristiche patogenetiche ed epidemiologiche soprattutto in virtù dei fenomeni migratori che attualmente stanno interessando il territorio Nazionale ed Europeo. Il percorso formativo del corso intende fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti metodologici di base necessari per analizzare lo status formaivo del professionista europeo esercente una professione sanitaria. Lo studente deve dimostrare di essere in grado di saper progettare l’attività correlata al profilo professionale, concernente le tecniche dell’Igiene dentale, di inquadrare a livello normativo specifiche diverse implicazioni, concernenti la libera circolazione delle professioni. La capacità di inquadrare e contestualizzare le conoscenze acquisite nell’ambito delle scienze delle tecniche dell’igiene dentale, sia relativamente alla malattie odontostomatologiche che alla chruga maxillo-facciale. Il percorso formativo è orientato a trasmettere le capacità operative necessarie ad applicare concretamente le conoscenze e di favorire la capacità di utilizzare appieno gli strumenti metodologici trasmessi. Lo studente dovrà essere in grado di spiegare a persone non esperte le conoscenze acquisite, utilizzando correttamente il linguaggio tecnico. Tuttavia, nel familiarizzare con i termini propri della disciplina potrà altresì trasmettere a non esperti i principi, i contenuti e le possibilità applicative con correttezza e semplicità. La condivisone durante il corso degli strumenti normativi consentiranno allo studente di essere in grado di approfondire in autonomia quanto imparato, e possa utilizzare le conoscenze come base di partenza per il raggiungimento di ulteriori risultati di analisi critica ed elaborazione autonoma.
|
6
|
MED/28
|
60
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1051717 -
AGGIORNAMENTI IN SCIENZE DELLE TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Tecniche della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
|
-
CHIRURGIA CARDIACA
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Tecniche della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
2
|
MED/23
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MALATTIE APPARATO CARDIOVASCOLARE
(obiettivi)
Approfondire elementi normativi inerenti la figura professionale del Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; implementare le conoscenze su elementi di gestione clinica e manageriale con riferimenti alle più recenti innovazioni nelle Tecniche della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, in considerazione, altresì, della rilevanza degli aspetti epidemiologici, dell’impatto sociale e del coinvolgimento del Sistema Nazionale Sanitario, con riferimenti alle più recenti innovazioni tecnico-professionali, sotto il profilo della ricerca di base, nosografico, etiopatogenetico, fisiopatologico e clinico.
|
2
|
MED/11
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
|
2
|
MED/50
|
20
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036527 -
TIROCINIO II
(obiettivi)
OBIETTIVI DEL TIROCINIO
Il tirocinio si propone di fornire agli studenti della laurea magistrale opportunità per sviluppare competenze nei processi professionali avanzati, gestionali, formativi e di ricerca nel proprio campo specifico e nell’area della classe di appartenenza.
Le attività di tirocinio si svolgono presso strutture sanitarie Universitarie e/o convenzionate.
Il Consiglio di corso può identificare altre strutture non universitarie presso le quali può essere svolto il tirocinio, previa valutazione della loro adeguatezza didattica e conseguente convenzione.
Le sedi devono essere pertinenti agli obiettivi della LM e quindi non solo clinico-professionali, ma anche direzioni di servizi, centri di formazione, centri di ricerca.
Per la supervisione dei tirocini e le attività di laboratorio è attivato un sistema di tutorato finalizzato a sostenere i processi di apprendimento sul campo e l’applicazione delle metodologie gestionali, formative, professionali e di ricerca apprese.
Ogni CFU corrisponde a 25 ore, quindi in totale sono previste 750 ore di tirocinio comprensive delle attività di studio guidato.
Percorso formativo di Tirocinio:
1-Elaborazione di progetti
per sviluppare competenze metodologiche applicate a specifici contesti, per esempio:
- a partire da un problema reale elaborare un progetto di miglioramento
- collaborare ad un progetto di ricerca
- progettare e gestire un percorso formativo, es. una lezione o un seminario
- progettare un percorso evidence based (es.a partire da un problema/decisione, ricercare le evidenze, ipotizzare le strategie di implementazione ad uno specifico contesto pratico)
2-Esperienze sul campo presso un servizio a carattere tecnico,gestionale, formativo, di ricerca.
Le esperienze sul campo non possono essere effettuate nella sede lavorativa dello studente .
Eventuali assenze devono essere recuperate. L’orario di frequenza giornaliero è definito con il Tutor professionale tenendo conto delle opportunità formative e delle esigenze della sede di tirocinio.
La frequenza deve essere certificata dal Tutor professionale su apposito modulo .
Al termine di ciascun anno di corso si effettua un esame costituito da approcci multi metodo come: elaborati, report, progetti,diari, portfolio,colloquio
|
|
-
SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
(obiettivi)
Obiettivo
fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti per formulare un questionario su tema scelto dalla commissione di tirocinio relativo alle seguenti discipline:
Metodologia di ricerca, Sociologia , Statistica ed Epidemiologia
|
14
|
MED/50
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE TECNICHE DIETETICHE APPLICATE
(obiettivi)
Obiettivo
fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti per formulare un questionario su tema scelto dalla commissione di tirocinio relativo alle seguenti discipline:
Metodologia di ricerca, Sociologia , Statistica ed Epidemiologia
|
1
|
MED/49
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
AAF1433 -
ADE
(obiettivi)
COMPETENZE ATTESE
A completamento del percorso professionalizzante dello studente, dopo aver atteso alla mission affidataci dal vigente Ordinamento Didattico, questa sede intende caratterizzare l’offerta formativa proponendo ai propri studenti lo studio privilegiato di discipline fondamentali a realizzare un rafforzamento delle competenze tecniche, relazionali ed educative tale da consegnare, al professionista infermiere laureato presso la sede ASL Roma D, una chiave di lettura privilegiata delle dinamiche cliniche, psicologiche, sociologiche e pedagogiche dei propri assistiti e delle loro famiglie al fine di rendere sempre più dinamica e pertinente la presa in carico ed il prendersi cura proprio della professione infermieristica.
Per la realizzazione di tali obiettivi vengono attivate le seguenti discipline:
PSICOLOGIA DELLA SALUTE CFU 1PSICOLOGIA DELLE FRAGILITA’ CFU 1PSICOLOGIA DEL LAVORO CFU 1PSICOLOGIA DELL’EMERGENZA CFU 1CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA ED EMODINAMICA CFU 1INFERMIERISTICA FORENSE CFU 1INFERMIERISTICA DEL TERRITORIO CFU 1ODONTOSTOMATOLOGIA CFU 1OCULISTICA CFU 1OTORINO CFU 1DERMATOLOGIA CFU 1NEUROCHIRURGIA CFU 1
|
6
|
|
60
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
AAF1414 -
Laboratorio Professionale
(obiettivi)
Nel percorso formativo gli studenti devono svolgere le attività seminariali e di laboratorio. Tali attività promuovono aggiornamenti professionali specifici volti all'acquisizione delle abilità pratiche ed organizzative tramite il coinvolgimento nella pianificazione di progetti e ricerche. Lo studente al termine di ogni percorso, per ottenere i CFU, deve affrontare una prova di verifica dell’acquisizione delle conoscenze, tale esame viene svolto secondo le modalità proposte dal singolo Docente nel rispetto delle indicazioni dei Regolamenti interni al Corso e di quelli di Ateneo.
|
5
|
|
-
|
-
|
50
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
AAF1005 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Gli studenti possono accedere all’esame finale dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi ed aver ottenuto le idoneità di ciascuno dei due anni di tirocinio. L’esame finale è sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge.
L'esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, nel contesto tecnico della prevenzione, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione in ambito tecnico della prevenzione con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (ottobre e marzo).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere quindi risostenuto nella sessione successiva.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono, all’unanimità in maniera sovrana, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
I membri della Commissione esprimono la loro valutazione tenendo conto, per ogni candidato, del curriculum didattico, del rispetto degli anni di corso, della partecipazione alle attività didattiche e formative, della tipologia di tesi, dell'esposizione e della qualità della presentazione.
|
7
|
|
70
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |