Corso di laurea: Chimica Industriale
A.A. 2020/2021
Conoscenza e capacità di comprensione
Attraverso il percorso formativo, a seconda del curriculum di studi, gli Studenti magistrali di Chimica industriale acquisiscono conoscenza e comprensione in:
• sintesi chimiche e analitica applicate, sfruttamento delle risorse ambientali, alternative ed energetiche, applicazioni biotecnologiche e gestione del rischio chimico (ARES)
• sintesi chimiche e analitica applicate, sintesi e proprietà dei polimeri e biopolimeri, chimica fisica applicata ai materiali (MP)
• sintesi chimiche applicate, bioprocessi, biotrasformazioni e biomateriali, applicazioni biotecnologiche e farmaceutiche (OB)
Le conoscenze sono acquisite con le lezioni frontali e con relazioni/tesine, quando previste dai singoli insegnamenti.
Le conoscenze sono verificate da esami finali scritti e/o orali e da verifiche in itinere quando previste dai singoli insegnamenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Attraverso il percorso formativo, gli Studenti di Chimica industriale acquisiscono la capacità di applicare le conoscenze e sono quindi in grado di progettare e produrre materiali e sostanze innovative (composti organici e inorganici, biopolimeri, prodotti biotecnologici, energia, utilizzare strumentazioni avanzate), impostare reazioni di sintesi di molecole, biomolecole o materiali di interesse industriale, analizzare con tecniche appropriate sostanze e materiali, sfruttare le risorse in vari campi di applicazione, gestire problematiche ambientali e di sicurezza. Sono inoltre in grado di approfondire autonomamente le conoscenze specialistiche.
L’applicazione delle conoscenze si apprende e si esercita con attività di esercitazione in aula, con esercitazioni di laboratorio e con relazioni/tesine, quando previste dai singoli insegnamenti.
Le capacità di applicare le conoscenze sono verificate da esami finali scritti e/o orali e da verifiche in itinere, quando previste.
Autonomia di giudizio
Al termine degli studi gli studenti della Laurea Magistrale in Chimica Industriale della Classe LM-71 dovranno aver conseguito la capacità di sviluppare un progetto in modo autonomo con rigore scientifico e competenza tecnica. Dovranno inoltre saper valutare, almeno a livello di analisi preliminare, gli aspetti economici e della sostenibilità del progetto. Queste competenze verranno acquisite attraverso lezioni frontali ma soprattutto tramite esercitazioni numeriche e di laboratorio. La tesi di laurea concluderà l'iter formativo volto a sviluppare capacità autonome di giudizio dello studente. La verifica verrà effettuata durante i corsi con prove intermedie e al termine dei corsi stessi con gli esami finali.Abilità comunicative
Al termine degli studi gli studenti della Laurea Magistrale in Chimica Industriale della Classe LM-71 dovranno esprimersi correttamente in inglese, per essere in grado di comunicare adeguatamente i risultati del proprio lavoro ad un pubblico internazionale esperto. Dovranno essere in grado di comunicare in modo chiaro contenuti scientifici e tecnologici di buon livello anche ad un pubblico non professionale. Dovranno essere in grado di utilizzare correttamente i mezzi necessari per effettuare una ricerca bibliografica anche brevettuale. Dovranno disporre di capacità di analisi delle informazioni e capacità di sintesi, per descrivere con chiarezza e proprietà di linguaggio i contenuti delle attività da comunicare. Questa abilità verrà sviluppata attraverso l'elaborazione di relazioni ( tesine) che accompagneranno alcune esercitazioni e le esperienze di laboratorio. L'abilità comunicativa verrà affinata negli esami orali e nella prova finale. La verifica verrà effettuata durante le attività connesse allo svolgimento della tesi di laurea.Capacità di apprendimento
La verifica della capacità di apprendimento è stata monitorata durante il biennio della Laurea Magistrale anche tramite un'attività di tutoraggio che si intende progressivamente rafforzare alla luce dei dati di esperienza. La verifica verrà effettuata durante le attività connesse allo svolgimento della tesi di laurea.
Al termine degli studi gli studenti della Laurea Magistrale in Chimica Industriale della Classe LM-71 acquisiranno capacità di apprendimento sufficienti a consentire lo svolgimento delle proprie attività con adeguata competenza. Potranno essere in grado di aggiornare periodicamente le loro conoscenze anche in settori affini utilizzando gli strumenti metodologici appresi durante il corso. Questa capacità verrà sviluppata durante lo studio nella comprensione del rapporto fra aspetti teorici, sperimentali e pratici e nella lettura critica di articoli scientifici, testi e monografie richiesti per la preparazione della tesi di laurea.
La verifica verrà effettuata durante le attività connesse allo svolgimento della tesi di laurea.Requisiti di ammissione
Per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale è necessario essere in possesso di un diploma di Laurea Triennale o di titolo equivalente.
E', inoltre, richiesta la conoscenza della lingua inglese almeno a livello B1.
Sono richiesti, altresì, i seguenti requisiti:
almeno 78 CFU nei sottoelencati SSD ed in particolare
- 12 CFU nelle discipline matematiche (MAT/01-MAT/09, INF/01),
- 12 CFU nelle discipline fisiche (FIS/01-FIS/08),
- 49 CFU nelle discipline chimiche (CHIM/01-06)e nelle discipline dei processi (ING-IND/25 - ING-IND/26),
- 5 CFU nella biochimica (BIO/10),
Le modalità di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione sono definite nel Regolamento Didattico del corso di studio.Prova finale
La prova finale consisterà in una tesi su un argomento di ricerca originale effettuata sotto la direzione e responsabilità di un docente guida / relatore del Corso di Chimica industriale e si concluderà con un elaborato, la tesi, che verrà illustrata dal candidato in una seduta pubblica e valutata da un'apposita commissione .
Nel regolamento didattico saranno indicate le modalità di svolgimento della tesi.Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università e supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi.
Iniziative e progetti di orientamento:
1. "Porte aperte alla Sapienza".
L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere indicazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione dell'offerta formativa di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
2. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
a) Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra la Scuola Secondaria e la Sapienza;
b) La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
c) La Sapienza degli studenti – Interventi nelle Scuole finalizzati alla presentazione dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore", studenti senior appositamente formati.
3. Progetto "Conosci te stesso"
Consiste nella compilazione, da parte degli studenti, di un questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale degli stessi studenti nella scelta del loro percorso formativo.
4. Progetto "Orientamento in rete"
Si tratta di un progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione, caratterizzato una prima fase con formazione a distanza ed una seconda fase realizzata attraverso corsi intensivi in presenza, per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, sanitaria e psicologica, destinato agli studenti degli ultimi anni di scuola secondaria di secondo grado.
5. Esame di inglese
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
6. Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento - PCTO (ex alternanza scuola-lavoro).
Si tratta di una modalità didattica che, attraverso l'esperienza pratica, aiuta gli studenti delle Scuole Superiori a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le proprie attitudini mentre arricchisce la formazione e orienta il percorso di studio.
7. Tutorato in ingresso
Sono previste attività di tutorato destinate agli studenti e alle studentesse dei cinque anni delle Scuole Superiori.
NG1 Requisiti di ammissione
Per l'accesso ai Corsi di Laurea Magistrale è necessario essere in possesso di 180 CFU conseguiti (entro i termini specificati dal manifesto d’Ateneo) con un diploma di Laurea triennale o di titolo equivalente, e dei requisiti curricolari previsti dal regolamento didattico. Non è previsto un numero programmato di immatricolandi.
Gli studenti che non sono in possesso di tali requisiti curriculari possono iscriversi a corsi singoli, come previsto dal Manifesto degli studi di Ateneo e sostenere i relativi esami prima dell’iscrizione alla laurea magistrale.
Ricordarsi che, qualora il Regolamento del corso lo preveda, potranno immatricolarsi al corso di laurea magistrale anche gli studenti che non abbiano ancora conseguito la laurea, fermo restando l’obbligo di conseguirla entro la data indicata nel manifesto degli Studi del relativo anno accademico.
NG2 Modalità di verifica delle conoscenze in ingresso
Sono richiesti, altresì, i seguenti requisiti: almeno 78 CFU nei sottoelencati SSD ed in particolare
- 12 CFU nelle discipline matematiche (MAT/01-MAT/09, INF/01),
- 12 CFU nelle discipline fisiche (FIS/01-FIS/08),
- 49 CFU nelle discipline chimiche (CHIM/01-06) e nelle discipline dei processi (ING-IND/25 - ING-IND/26),
- 5 CFU nella biochimica (BIO/10),
Prima dell’inizio dei corsi, una commissione del CAD valuterà il curriculum del candidato all’iscrizione, per verificare l’adeguatezza della preparazione personale acquisita al primo livello rispetto alla formazione prevista nel biennio. In caso di possesso dei requisiti sopra riportati (valutando eventuali affinità tra SSD), l’ammissione alla Laurea Magistrale in Chimica Industriale sarà garantita in modo automatico.
Gli studenti non in possesso dei crediti sopra indicati saranno sottoposti ad un colloquio di verifica del possesso delle conoscenze richieste. L' eventuale colloquio si svolgerà in modalità a distanza, gli studenti riceveranno informazioni dettagliate.
In caso di non superamento del colloquio tali studenti potranno iscriversi a corsi singoli, come previsto dal Manifesto degli studi d’Ateneo, e sostenerne i relativi esami. Tale integrazione della loro preparazione sarà pregiudiziale alla successiva immatricolazione alla Laurea Magistrale di Classe LM-71, affinché essi possano inserirsi agevolmente nel percorso di studio biennale e progredirvi con successo.
NG3 Passaggi, trasferimenti, abbreviazioni di corso, riconoscimento crediti
NG3.1 Passaggi e trasferimenti
Le domande di passaggio di studenti provenienti da altri corsi di laurea magistrale o specialistica della Sapienza e le domande di trasferimento di studenti provenienti da altre Università, da Accademie militari o da altri istituti militari d’istruzione superiore sono subordinate ad approvazione da parte del CAD che:
• valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti, la relativa votazione; nel caso di passaggio fra corsi ex D.M. 270 della stessa classe vanno riconosciuti almeno il 50% dei crediti acquisiti in ciascun SSD (art. 3 comma 9 del D.M. delle classi di laurea magistrale);
• indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto;
• stabilisce l’eventuale obbligo formativo aggiuntivo da assolvere;
• formula il piano di completamento per il conseguimento del titolo di studio.
Qualora lo studente, sulla base della carriera riconosciuta, possa essere ammesso ad un anno di corso successivo a tutti quelli attivati nel vigente ordinamento, è concessa allo stesso la facoltà di scelta tra l’iscrizione al corrispondente anno di corso del previgente ordinamento oppure all’anno di corso più avanzato in quel momento attivo dell’ordinamento vigente (articolo 33, comma 5 del regolamento didattico di Ateneo).
Le richieste di trasferimento al corso di laurea magistrale in Chimica Industriale devono essere presentate entro le scadenze e con le modalità specificate nel manifesto degli studi di Ateneo.
NG3.2 Abbreviazioni di corso
Chi è già in possesso del titolo di laurea quadriennale, quinquennale, specialistica acquisita secondo un ordinamento previgente, o di laurea magistrale acquisita secondo un ordinamento vigente e intenda conseguire un ulteriore titolo di studio può chiedere al CAD l’iscrizione ad un anno di corso successivo al primo.
Le domande sono valutate dal CAD, che in proposito:
• valuta la possibilità di riconoscimento totale o parziale della carriera di studio fino a quel momento seguita, con la convalida di parte o di tutti gli esami sostenuti e degli eventuali crediti acquisiti, la relativa votazione; nel caso di passaggio fra corsi ex D.M. 270 della stessa classe vanno riconosciuti almeno il 50% dei crediti acquisiti in ciascun SSD (art. 3 comma 9 del D.M. delle classi di laurea magistrale);
• indica l’anno di corso al quale lo studente viene iscritto;
• stabilisce l’eventuale obbligo formativo aggiuntivo da assolvere;
• formula il piano di completamento per il conseguimento del titolo di studio.
Qualora lo studente, sulla base della carriera riconosciuta, possa essere ammesso ad un anno di corso successivo a tutti quelli attivati nel vigente ordinamento, è concessa allo stesso la facoltà di scelta tra l’iscrizione al corrispondente anno di corso del previgente ordinamento oppure all’anno di corso più avanzato in quel momento attivo dell’ordinamento vigente (articolo 33, comma 5 del regolamento didattico di Ateneo).
Uno studente non può immatricolarsi o iscriversi ad un corso di laurea magistrale appartenente alla medesima classe nella quale ha già conseguito il diploma di laurea magistrale.
Le richieste devono essere presentate entro le scadenze e con le modalità specificate nel manifesto degli studi di Ateneo.
NG3.3 Criteri per il riconoscimento crediti
Possono essere riconosciuti tutti i crediti formativi universitari (CFU) già acquisiti se relativi ad insegnamenti che abbiano contenuti, documentati attraverso i programmi degli insegnamenti, coerenti con uno dei percorsi formativi previsti dal corso di laurea magistrale. Per i passaggi da corsi di studio della stessa classe è garantito il riconoscimento di un minimo del 50% dei crediti di ciascun settore scientifico disciplinare.
Il CAD può deliberare l’equivalenza tra Settori scientifico disciplinari (SSD) per l’attribuzione dei CFU sulla base del contenuto degli insegnamenti ed in accordo con l’ordinamento del corso di laurea magistrale.
I CFU già acquisiti relativi agli insegnamenti per i quali, anche con diversa denominazione, esista una manifesta equivalenza di contenuto con gli insegnamenti offerti dal corso di laurea magistrale possono essere riconosciuti come relativi agli insegnamenti con le denominazioni proprie del corso di laurea magistrale a cui si chiede l’iscrizione. In questo caso, il CAD delibera il riconoscimento con le seguenti modalità:
• se il numero di CFU corrispondenti all'insegnamento di cui si chiede il riconoscimento coincide con quello dell'insegnamento per cui viene esso riconosciuto, l’attribuzione avviene direttamente;
• se i CFU corrispondenti all'insegnamento di cui si chiede il riconoscimento sono in numero diverso rispetto all'insegnamento per cui esso viene riconosciuto, il CAD esaminerà il curriculum dello studente ed attribuirà i crediti eventualmente dopo colloqui integrativi;
Il CAD può riconoscere come crediti le conoscenze e abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso. Tali crediti vanno a valere sui 12 CFU relativi agli insegnamenti a scelta dello studente. In ogni caso, il numero massimo di crediti riconoscibili in tali ambiti non può essere superiore a 18.
Le attività già riconosciute ai fini dell’attribuzione di CFU nell’ambito di corso di laurea non possono essere nuovamente riconosciute nell’ambito del corso di laurea magistrale.
NG4 Piani di completamento e percorsi formativi individuali
Ogni studente deve ottenere l’approvazione ufficiale del proprio completo percorso formativo da parte del CAD prima di poter verbalizzare esami relativi ad insegnamenti che non siano obbligatori per tutti gli studenti, pena l’annullamento dei relativi verbali d’esame.
Lo studente può ottenere tale approvazione con due procedimenti diversi:
1. aderendo ad uno dei piani di completamento del percorso formativo predisposti annualmente dal CAD;
2. presentando un percorso formativo individuale che deve essere valutato dal CAD per l’approvazione.
NG4.1 Piani di completamento
Un piano di completamento contiene la lista di tutti gli insegnamenti previsti nel corrispondente percorso formativo, ed un apposito spazio per l’indicazione degli insegnamenti relativi ai 12 CFU a scelta dello studente. Questi ultimi possono essere scelti fra tutti quelli presenti nell’ambito dell’intera offerta formativa de La Sapienza.
Il piano è disponibile on-line: https://gomp.uniroma1.it/WorkFlow2011/PianiDiStudio/.
Il piano, debitamente compilato coi propri dati e con l’indicazione degli insegnamenti a scelta, deve essere verificato e approvato on line dal CAD. In caso negativo, lo studente è invitato a modificare la scelta degli insegnamenti.
L’adesione ad un piano di completamento può essere effettuata una sola volta per ogni anno accademico.
NG4.2 Percorsi formativi individuali
Qualora lo studente intenda modificare il percorso formativo proposto deve presentare un percorso individuale on line: https://gomp.uniroma1.it/WorkFlow2011/PianiDiStudio/.
Il percorso individuale, debitamente completato con i dati personali e con l’indicazione degli esami scelti, deve essere approvato on line dal CAD .
Il percorso formativo individuale può essere presentato una sola volta per ogni anno accademico.
NG4.3 Modifica dei piani di completamento e dei percorsi formativi individuali
Lo studente che abbia già aderito ad un piano di completamento può, in un successivo anno accademico, aderire ad un differente piano di completamento oppure proporre un percorso formativo individuale. Parimenti, lo studente al quale sia già stato approvato un percorso formativo individuale può, in un successivo anno accademico, optare per l’adesione ad un piano di completamento oppure proporre un differente percorso formativo individuale.
In ogni modo, gli esami già verbalizzati non possono essere sostituiti.
NG5 Modalità didattiche
Le attività didattiche sono di tipo convenzionale e distribuite su base semestrale.
Gli insegnamenti sono impartiti attraverso lezioni ed esercitazioni in aula e attività in laboratorio, organizzando l’orario delle attività in modo da consentire allo studente un congruo tempo da dedicare allo studio personale.
La durata nominale del corso di laurea magistrale è di 4 semestri, pari a due anni.
NG5.1 Crediti formativi universitari
Il credito formativo universitario (CFU) misura la quantità di lavoro svolto da uno studente per raggiungere un obiettivo formativo. I CFU sono acquisiti dallo studente con il superamento degli esami o con l’ottenimento delle idoneità, ove previste.
Il sistema di crediti adottato nelle università italiane ed europee prevede che ad un CFU corrispondano 25 ore di impegno da parte dello studente, distribuite tra le attività formative collettive istituzionalmente previste (ad es. lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio) e lo studio individuale.
Nel corso di laurea in Chimica Industriale un CFU può corrispondere ad un massimo di 8 ore di lezione, oppure a 12 ore di laboratorio o esercitazione guidata.
Le schede individuali di ciascun insegnamento, consultabili sul sito web del corso di laurea, riportano la ripartizione dei CFU e delle ore di insegnamento nelle diverse attività, insieme ai prerequisiti, agli obiettivi formativi, modalità di esame e ai programmi di massima.
Il carico di lavoro totale per il conseguimento della laurea è di 120 CFU.
Nell’ambito del corso di laurea in Chimica Industriale la quota dell'impegno orario complessivo riservata a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale è almeno il 50% dell’impegno orario complessivo.
NG5.2 Calendario didattico
Ogni anno di corso del biennio è articolato in due periodi didattici semestrali ciascuno di lunghezza approssimativa pari a quattordici settimane ed intervallati da una finestra temporale dedicata agli esami (gennaio-febbraio). L’inizio delle lezioni è fissato indicativamente a partire dall’ultima settimana di settembre mentre il termine del primo semestre si colloca intorno alla metà di gennaio. Il secondo semestre inizia indicativamente a partire dall’ultima settimana di febbraio per terminare verso la metà di giugno. Altre finestre temporali per gli esami sono ad aprile, giugno, luglio, settembre e novembre. Le lezioni ed i laboratori si svolgono di norma dal lunedì al venerdì nell’ intervallo orario 8.00-19.00.
Con l’introduzione della verbalizzazione elettronica gli studenti ricevono informazioni sulle date di esame attraverso l’interfaccia informatica del sistema INFOSTUD. Gli studenti accedono al sistema attraverso il loro sito dedicato http//www.uniroma1.it/studenti/infostud/default.php, che fornisce le necessarie informazioni. Gli esami non possono svolgersi durante i due periodi didattici semestrali.
NG5.3 Prove d’esame
La valutazione del profitto individuale dello studente, per ciascun insegnamento, viene espressa mediante l’attribuzione di un voto in trentesimi, nel qual caso il voto minimo per il superamento dell'esame è 18/30, oppure di una idoneità.
Alla valutazione finale possono concorrere i seguenti elementi:
• un esame scritto, generalmente distribuito su più prove scritte da svolgere durante ed alla fine del corso;
• un esame orale;
• il lavoro svolto in autonomia dallo studente.
NG6 Modalità di frequenza, propedeuticità, passaggio ad anni successivi
La frequenza dei corsi non è obbligatoria. Poiché il corso di laurea ha carattere applicativo con attività pratiche in laboratorio è fortemente consigliato che lo studente partecipi assiduamente alle lezioni, ai laboratori ed alle eventuali prove in itinere.
NG7 Regime a tempo parziale
I termini e le modalità per la richiesta del regime a tempo parziale nonché le relative norme sono stabilite nell’articolo 13 del manifesto di Ateneo e sono consultabili sul sito web della Sapienza.
Per il corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale sono previsti i seguenti diversi regimi a tempo parziale:
• regime a tempo parziale in 3 anni, con 40 crediti per anno;
• regime a tempo parziale in 4 anni con 30 crediti per anno.
NG8 Studenti fuori corso e validità dei crediti acquisiti
Ai sensi dell’art. 21 del manifesto degli studi di Ateneo lo studente si considera fuori corso quando, avendo frequentato tutte le attività formative previste dal presente regolamento didattico, non abbia superato tutti gli esami e non abbia acquisito il numero di crediti necessario al conseguimento del titolo entro 2 anni.
Ai sensi dell’art. 25 del manifesto degli studi di Ateneo:
• lo studente a tempo pieno che sia fuori corso deve superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro il termine di 6 anni dall’immatricolazione;
• lo studente a tempo parziale che sia fuori corso deve superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro il termine di:
o 10 anni dall’immatricolazione se ha concordato un regime a tempo parziale in 5 anni;
o 12 anni dall’immatricolazione se ha concordato un regime a tempo parziale in 6 anni.
NG9 Tutorato
Gli studenti del corso di laurea in chimica Industriale possono usufruire dell'attività di tutorato svolta dai docenti indicati dal CAD e riportati in OF7 e OF8. Gli eventuali ulteriori docenti disponibili come tutor e le modalità di tutorato verranno pubblicizzate per ciascun anno accademico mediante affissione presso la Segreteria didattica e sul sito web del corso di laurea magistrale.
NG10 Percorsi di eccellenza
Al momento non sono stati ancora istituiti percorsi di eccellenza.
NG11 Prova finale
Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver conseguito tutti i CFU previsti dall’ordinamento didattico per le attività diverse dalla prova finale e deve aver adempiuto alle formalità amministrative previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
La prova finale consisterà nella presentazione e discussione dell'elaborato relativo al lavoro di ricerca originale effettuato dal candidato, la tesi, che verrà illustrata dal candidato in una seduta pubblica e valutata da un'apposita Commissione costituita da sette Commissari.
La prova finale viene valutata dalla Commissione di Laurea. Ognuno dei Commissari può attribuire un voto compreso tra zero ed uno per la valutazione del lavoro di tesi e della sua presentazione e discussione. La Commissione ha altresì a disposizione due punti da assegnare tenuto conto degli esami superati con lode, del completamento del Corso di studi nel termine previsto, di eventuali esami conseguiti in Università estere e/o di tirocini effettuati all’estero come lavoro di tesi. Tale punteggio si sommerà alla media, espressa in centodecimi ed approssimata alla prima cifra decimale, dei voti riportati dal candidato nelle prove d’esame sostenute durante lo svolgimento del Corso di Studi. La Commissione di Laurea esprime la votazione in centodecimi e può, all’unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode qualora la somma tra la media degli esami e il punteggio della prova finale superi centodieci/centodecimi e qualora abbia, eventualmente, superato esami con lode.
NG12 Applicazione dell’art. 6 del regolamento studenti (R.D. 4.6.1938, N. 1269)
Gli studenti iscritti al corso di laurea in Chimica Industriale, onde arricchire il proprio curriculum degli studi, possono secondo quanto previsto dall’Art. 6 del R.D. N.1239 del 4/6/1938, mediante domanda da indirizzare al CAD e da consegnare alla Segreteria didattica entro il mese di febbraio di ogni anno, frequentare due corsi e sostenere ogni anno due esami di insegnamenti di altra Facoltà.
Visto il significato scientifico e culturale di tale norma, il CAD ha deliberato che tale richiesta possa essere avanzata soltanto da studenti che abbiano ottenuto almeno 12 crediti del corso di Laurea Magistrale in Chimica Industriale.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Ambiente Risorse Energia e Sicurezza (ARES)
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020331 -
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA CATALISI
(obiettivi)
L’obiettivo principale del corso, svolto in modalità di lezioni frontali, è quello di fornire i principi base della catalisi eterogenea e della reattività gas-solido. Si prefigge inoltre di fornire un approccio metodologico integrato e ragionato che correli aspetti di struttura e reattività di specie chimiche con aspetti di cinetica e termodinamica delle reazioni.
I risultati attesi riguardano: 1. la comprensione dei fenomeni della catalisi eterogenea mediante un approccio multidisciplinare. Lo studente potrà apprendere i principali metodi di preparazione e di caratterizzazione dei catalizzatori (di bulk e di superficie), i meccanismi di reazione sulla superficie (adsorbimento dei reagenti, reazioni di superficie, desorbimento dei prodotti) e alcune applicazioni della catalisi eterogenea di interesse industriale ed ambientale, affrontando anche le problematiche connesse alla sicurezza. 2. l’applicazione di un approccio multidisciplinare mediante analisi di esempi tratti dalla letteratura relativa al mondo della ricerca o al mondo dell’industria. Lo studente applicherà anche nozioni teoriche di base acquisite in precedenza nei vari corsi di Chimica Generale, Chimica Inorganica e Chimica Fisica per l’interpretazione dei fenomeni catalitici e saprà valutare quali-quantitativamente: - i principali parametri cinetici che descrivono l’attività di un catalizzatore in termini di attività e selettività, con particolare attenzione ai possibili effetti del trasporto di massa, - i principali parametri morfologici e chimico-fisici del catalizzatore (composizione, struttura, dispersione) da cui dipende la prestazione catalitica. 3. lo sviluppo di capacità di interpretazione di dati sperimentali e di risultati presenti nella letteratura scientifica. 4. lo sviluppo della capacità di comunicare in modo sintetico e con padronanza espressiva le conoscenze acquisite mediante un colloquio orale. 5. l’abilità di giustificare ed argomentare le scelte effettuate, predisponendosi così ad affrontare studi successivi con un alto grado di autonomia.
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6
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CHIM/03
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020329 -
PROCESSI DI TRATTAMENTO DI SCARICHI, EMISSIONI E RIFIUTI, RECUPERO DI MATERIA ED ENERGIA
(obiettivi)
Il corso concorre al raggiungimento degli obiettivi formativi di cui al Manifesto degli Studi della Laurea Magistrale in Chimica Industriale (curriculum ARES: Ambiente, Risorse, Energia, Sicurezza). In particolare, il corso ha l’obiettivo di fornire una descrizione panoramica sull’applicazione dei processi chimici, fisici e biotecnologici nel campo della protezione ambientale, con particolare riferimento ai principali processi di trattamento di reflui e rifiuti, ivi inclusa la loro valorizzazione, sia come risorse secondarie che a fini energetici (si veda programma a seguire). In quest’ambito, il corso intende fornire altresì gli elementi di base dell’analisi e descrizione dei processi suddetti, come mutuati dall’ingegneria chimica (analisi cinetica, bilanci di materia ed energia, relazioni d’equilibrio), fornendone gli esempi specifici per i casi oggetto di studio. Studenti e studentesse che abbiano superato l’esame avranno conosciuto e compreso (descrittore 1: conoscenze acquisite)
- Apprendimento dei fondamenti dei principali processi chimici, fisici e biologici per il trattamento di reflui, rifiuti ed emissioni e per il recupero di energia e materia. - Apprendimento dei metodi di rappresentazione quantitativa dei processi e di dimensionamento preliminare delle relative apparecchiature. - Apprendimento all’uso di specifiche tecniche di misura e controllo di rilievo nei processi studiati.
Studenti e studentesse che abbiano superato l’esame saranno in grado di (descrittore 2: competenze acquisite):
- Applicare metodologie per l’analisi di processi di rilievo industriale nell’ambito dei processi di depurazione e valorizzazione di reflui e rifiuti e della produzione di energia da risorse rinnovabili (fino al dimensionamento preliminare delle principali unità di processo). - Inquadrare i contenuti appresi nel contesto più generale della salvaguardia dell’ambiente, anche con riferimento al quadro normativo - Inquadrare i contenuti appresi nel contesto più generale dello sviluppo dell’industria chimica e di processo, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale
La partecipazione ad esercitazioni di laboratorio e l’elaborazione con lavoro autonomo di relazioni scritte sugli argomenti trattati consentono di incrementare e di valutare le capacità critiche e di giudizio (descrittore 3) e la capacità di comunicare quanto si è appreso (descrittore 4)
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9
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ING-IND/25
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56
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-
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020330 -
RISORSE ALTERNATIVE E MATERIE PRIME SECONDARIE
(obiettivi)
L’obiettivo generale dell’insegnamento è fornire le conoscenze di base relative alle operazioni utilizzate in processi produttivi per l’ottenimento di metalli da materie prime primarie con lo scopo di evidenziare limiti e possibilità applicative per il trattamento di materie prime secondarie (scarti e rifiuti).
Descrittore di Dublino 1- Conoscenza e capacità di comprensione - Principi delle operazioni unitarie per il pre-trattamento fisico di materie prime primarie e secondarie. - Termodinamica di processi pirometallurgici per il recupero di metalli da materie prime primarie e secondarie. - Termodinamica di processi idrometallurgici per il recupero di metalli da materie prime primarie e secondarie. Tali obiettivi sono raggiunti mediante erogazione di lezioni frontali in aula
Descrittore di Dublino 2 – Capacità applicative - Interpretazione di diagrammi termodinamici inerenti processi pirometallurgici, idrometallurgici ed elettrometallurgici come guida per lo sviluppo di nuovi processi anche nel trattamento di materie prime secondarie - Rappresentare attraverso diagrammi di flusso i processi di recupero di metalli da materie prime e secondarie. - Formulare le equazioni di bilancio di materia e di energia che sono alla base progettazione e del controllo di impianti pirometallurgici e idrometallurgici. - Risolvere, anche attraverso l’utilizzo di software di calcolo (e.g. excel), le equazioni di bilancio di materia e di energia di impianti pirometallurgici e idrometallurgici. Tali obiettivi sono raggiunti mediante esempi specifici ed esercitazioni dedicate in aula.
Descrittore di Dublino 3– Autonomia di giudizio - Identificazione di potenziali materie prime secondarie per il recupero di metalli ed elaborazione di possibili schemi di processo. - Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive su composizione e flussi di materia per valutare possibili strategie di recupero. - Elaborazione di schemi a blocchi e bilanci di materia per possibili processi piro, idro ed elettrometallurgici a partire da materie prime secondarie. Tali obiettivi sono raggiunti mediante l’elaborazione in attività di gruppo di schemi di processo originali per il recupero di metalli da materie prime secondarie e/o elaborazione di bilanci di materia sulla base di conoscenze di termodinamica pre-acquisite nella didattica frontale e nelle esercitazioni.
Descrittore di Dublino 4 – Abilità nella comunicazione - Descrivere qualitativamente i processi che possono essere implementati per il recupero di metalli da materie prime primarie e secondarie. - Saper spiegare a persone non esperte le nozioni di base della pirometallurgia e dell’idrometallurgia; - Saper presentare un elaborato o riassumere in maniera completa ma concisa i risultati raggiunti utilizzando correttamente il linguaggio tecnico e gli strumenti grafici tipici per gli schemi di processo (diagrammi a blocchi). Tali obiettivi sono raggiunti mediante esposizione in classe del materiale raccolto in gruppi inerente lo sviluppo di processi innovativi tesi alla valorizzazione di materie prime secondarie o la rappresentazione mediante schemi a blocchi di processi convenzionali e innovativi.
Descrittore di Dublino 5 – Capacità di apprendere - Essere in grado di aggiornarsi o ampliare le proprie conoscenze attingendo in maniera autonoma a testi, articoli scientifici, sia in italiano che in inglese, mediante la consultazione delle principali banche dati disponibili in rete. - Avere le capacità di apprendimento che sono necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell'ambito dello sviluppo dei processi di recupero di metalli da materie prime primarie e secondarie.
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9
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ING-IND/26
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48
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36
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1020332 -
SINTESI ORGANICHE
(obiettivi)
La Sintesi Organica rappresenta una disciplina avanzata nell’ambito della Chimica Organica, che consente di costruire l’edificio molecolare di molecole obiettivo di diverso grado di complessità in modo non casuale, ma mirato ed efficiente. Poiché gli obiettivi sintetici sono costituiti largamente da sostanze bioattive ad alto valore aggiunto, la Sintesi Organica rappresenta un’area culturale di interesse non solo accademico ma industriale, anche per quanto riguarda gli aspetti di sostenibilità derivanti dal Protocollo della Green Chemistry. Obiettivo formativo generale del corso di insegnamento è quello di conferire conoscenze sulle metodologie e strategie della sintesi organica e conoscenze sulla chimica organica preparativa tramite lezioni frontali ed esercitazioni in aula. I risultati di apprendimento attesi sono saper progettare una sintesi semplice secondo i moderni criteri razionali e di compatibilità ambientale, e saper valutare come eseguire passaggi sintetici in laboratorio. Obiettivi specifici: lo studente che abbia superato l’esame possiederà le conoscenze necessarie allo studio dell’approccio razionale alla sintesi organica (logica della sintesi), e le conoscenze di metodologie sintetiche moderne e compatibili (lezioni frontali); sarà in grado di conoscere e comprendere i principi della Green Chemistry anche nell’ambito applicativo della sintesi (lezioni frontali); avrà inoltre acquisito le conoscenze necessarie ad affrontare i procedimenti della chimica organica preparativa (lezioni frontali ed esercitazioni in aula). Sarà inoltre in grado, tramite collegamenti trasversali fra le sue conoscenze di chimica organica, di giudicare quale sarà la più efficace fra diverse modalità di sintesi (avvalendosi di esempi discussi nelle lezioni frontali e nelle esercitazioni) e di descrivere con un linguaggio adeguato gli schemi della sintesi (interventi sollecitati dalla docente durante le lezioni e discussione di esempi alla lavagna durante le lezioni frontali e le esercitazioni). L’approfondimento dello studio delle condizioni delle reazioni organiche necessario per affrontare uno schema sintetico fornirà allo studente la capacità di proseguire lo studio della chimica organica in modo autonomo (lezioni frontali ed esercitazioni in aula).
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9
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CHIM/06
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56
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020320 -
ANALISI E CONTROLLO DEI PROCESSI CHIMICI
(obiettivi)
L’obiettivo principale dell’insegnamento riguarda la conoscenza e l’utilizzo di metodi di analisi di processi chimici con applicazione specifica nell’analisi dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio nella fase di caratterizzazione e ottimizzazione dei processi e dei prodotti e l’analisi della dinamica dei processi chimici in relazione allo sviluppo di sistemi di controllo automatici. Descrittore di Dublino 1 Conoscenze di base di inferenza statistica per l’analisi dei dati (intervalli di confidenza, test d’ipotesi e analisi della varianza); conoscenze di base di progettazione della sperimentazione e analisi statistica correlata (sperimentazione fattoriale); analisi di regressione univariata. Conoscenze di base sui sistemi di controllo automatici, comportamento dinamico di sistemi soggetti a perturbazione e inseriti in un sistema di controllo tipo feedback. Tali obiettivi sono raggiunti mediante erogazione di lezioni frontali in aula. Descrittore di Dublino 2 Utilizzare le tecniche di programmazione degli esperimenti e relativa analisi statistica dei dati; effettuare la regressione lineare di dati sperimentali e relativa analisi statistica. Descrivere attraverso funzioni di trasferimento nella variabile di Laplace la dinamica di sistemi inclusi in anelli di controllo. Tali obiettivi sono raggiunti mediante esercitazioni in aula al calcolatore e alla lavagna.
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6
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ING-IND/26
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32
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020328 -
DINAMICA DEGLI INQUINANTI E RISANAMENTO DEI SITI CONTAMINATI
(obiettivi)
Il corso concorre al raggiungimento degli obiettivi formativi di cui al Manifesto degli Studi della Laurea Magistrale in Geologia Applicata. In particolare, il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze di base relative ai fenomeni di contaminazione dei suoli e delle falde acquifere allo scopo di: a) Comprendere i meccanismi che governano la dispersione di contaminanti nelle matrici ambientali suolo e falde acquifere sulla base della conoscenza delle caratteristiche dei contaminanti e delle matrici ambientali di interesse; b) Selezionare le strategie di intervento per il recupero e riqualificazione di siti contaminati; c) Valutare l’adeguatezza delle soluzioni potenzialmente applicabili al contesto normativo nazionale Studenti e studentesse che abbiano superato l’esame avranno conosciuto e compreso (descrittore 1: conoscenze acquisite): • Fondamenti sui fenomeni di trasporto dei contaminanti nei suoli e nelle falde acquifere con particolare riferimento alle caratteristiche chimico fisiche dei contaminanti e delle matrici ambientali di interesse • Principali tecnologie per la caratterizzazione dei siti contaminati • Fondamenti e principali tipologie di tecnologie applicabili nel risanamento di siti contaminati • Procedure tecnico/amministrative nella gestione di un sito contaminato nel contesto normativo nazionale Studenti e studentesse che abbiano superato l’esame saranno in grado di (descrittore 2 - competenze acquisite): • Predisporre un piano di caratterizzazione per un sito potenzialmente contaminato • Identificare la strategia più appropriata nella bonifica/messa in sicurezza di un sito contaminato • Predisporre attività sperimentali propedeutiche alla selezione della migliore strategia/tecnologia per la bonifica di un sito inquinato Nel corso delle lezioni frontali, oltre alla acquisizione delle competenze suddette, il riferimento a casi reali di contaminazione, con diretta interazione con gli studenti e stimolazione a fornire possibili soluzioni delle problematiche presentate, consentirà di incrementare le capacità critiche e di giudizio (descrittore 3) e la capacità di comunicare quanto si è appreso (descrittore 4)
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6
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ING-IND/25
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020326 -
BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI
(obiettivi)
Il corso si propone, tramite lezioni frontali, di dare le basi delle conoscenze della struttura, dell’organizzazione e funzionamento della cellula microbica, dell’analisi delle popolazioni microbiche ambientali, di alcuni processi di produzione per via fermentativa su larga scala di biocarburanti e della produzione di proteine ed enzimi ricombinanti. Ci si attende che lo studente sia in grado di identificare categorie di microrganismi e di valutare le possibilità dell’utilizzo dei microrganismi per la produzione di sostanze con applicazioni industriali, le possibilità di sviluppo e miglioramento dei processi, la produzione di nuove sostanze o l’applicazione di nuovi processi. Ci si propone inoltre di sviluppare la capacità di comunicare in modo appropriato le conoscenze tramite la valutazione orale dell’apprendimento.
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6
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CHIM/11
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055850 -
METODI ANALITICI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
(obiettivi)
1) Si presentano agli studenti le problematiche relative ai rischi connessi con l’utilizzo e produzione di sostanze chimiche, e l’interazione con la salute e la sicurezza degli operatori esposti. 2) Vengono pertanto forniti criteri e nozioni relative alla valutazione strumentale del rischio, in modo da fornire una ampia visione delle problematiche connesse, iniziando da quelle più rilevanti riscontrabili nel mondo lavorativo. 3) Si stimola la capacità ed autonomia di giudizio dello studente mediante la ricerca e la discussione critica di casi documentati ma controversi o oggetto di procedimento giudiziario.
4) Lo studente viene edotto sulla necessità di confrontare metodi e risultati delle valutazioni appresi con quanto proveniente da approcci di diverse figure professionali (medici, avvocati, ingegneri ...) nonché con gruppi di operatori interessati (professionalmente esposti). 5) I concetti proposti e sviluppati dovranno essere assimilati dallo studente in modo che nella vita professionale possa affrontare – in diverse vesti - sempre con la giusta metodologia problematiche relative al rischio chimico anche con caratteristiche apparentemente diverse da quelle presentate nel corso.
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6
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CHIM/01
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1022454 -
SISTEMI DI PRODUZIONE E ACCUMULO DELL'ENERGIA
(obiettivi)
Il corso si inquadra nei processi formativi in ambito industriale e applicativo specifici del Corso di Laurea. Il corso intende ampliare le conoscenze proprie della Chimica Fisica e dell’Elettrochimica, con particolare riguardo alle problematiche energetiche e agli aspetti di gestione delle risorse. I contenuti concettuali e metodologici sono affiancati da riferimenti agli aspetti economici e applicativi. Particolare enfasi è data alle metodologie più moderne per lo studio di sistemi avanzati di accumulo elettrochimico dell’energia. Viene introdotto il concetto di smart grid e della produzione di energia da fonti rinnovabili sostenuta da opportuni sistemi di accumulo. Alla fine del corso lo studente deve conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici e operativi di discipline specifiche nell’ambito della Fisica, della Scienza dei Materiali e dell’Elettrochimica. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di risolvere problemi connessi alla disciplina e a contesti più ampi quali quelli legati all’uso delle risorse energetiche, al recupero delle materie prime e al riuso dei dispositivi, anche avvalendosi di tecniche, strumentazioni e modelli propri della Chimica Fisica. Lo studente deve essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive tramite ricerca in banche dati e consultazioni di letteratura specifica avvalendosi di concetti e parole chiave. Per il raggiungimento degli obiettivi formativi il docente si avvarrà di modalità didattiche che prevedono lezioni frontali, esercitazioni numeriche in aula e/o in laboratorio, modellizzazione di processi elettrochimici, test di autovalutazione in itinere, esoneri intermedi. Parte del materiale didattico fornito dal docente è in lingua inglese. Pertanto lo studente deve poter comprendere la lingua inglese.
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9
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CHIM/02
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64
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
1022455 -
GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO
(obiettivi)
Il corso è organizzato in lezioni frontali e da esercitazioni pratiche in aula. La sicurezza nella chimica industriale assume sempre maggiore importanza per la complessità delle attività connesse e per la presenza di agenti chimici. Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza delle normative, principi, buone prassi e strumenti metodologici in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro. Fornire gli indirizzi tecnici necessari al Chimico Industriale per l’applicazione delle norme nell’ambito della valutazione e gestione del rischio derivante da agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni. La filosofia della prevenzione e protezione della salute dai rischi derivanti dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi trova riscontro nelle normative sia a livello internazionale, europeo che dei singoli stati ed ha subito un’evoluzione qualitativa importante con l’introduzione del Regolamento Reach e CLP che ha imposto alle imprese la responsabilità della caratterizzazione e della valutazione dei rischi connessi con le sostanze chimiche prodotte e/o messe in commercio. Attraverso la lettura e comprensione delle Schede di Sicurezza (SDS) è possibile conoscere la pericolosità di ogni singola sostanza/prodotto chimico al fine di garantire la massima tutela della salute e comportarsi di conseguenza. Il corso ha come primo impegno quello di portare a conoscenza dei discenti queste potenzialità e di insegnare come utilizzarle. Si intende fornire i metodi per l’individuazione, la valutazione e la gestione del rischio chimico nelle attività che comportano l’utilizzo di sostanze/prodotti chimici pericolosi per la sicurezza e la salute. Le competenze acquisite permettono di comprendere e gestire i problemi base del controllo della sicurezza in strutture industriali e nei laboratori di ricerca; permettono di affrontare casi concreti che potrebbero effettivamente prospettarsi nell’ambito della tutela della sicurezza e della salute di chi opera nel settore chimico. Avere a disposizione strumenti predisposti per la valutazione dell’indice di rischio, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, permette così di effettuare la valutazione del rischio chimico e di conseguenza poterlo gestire sia ottimizzando le scelte operative e strumentali atte a garantire la massima sicurezza, che attraverso dispositivi di protezione collettiva (DPC - cappe aspiranti, estrattori, ecc..) e individuali (DPI - dai guanti fino a tute speciali) che evitino il contatto delle sostanze/prodotti chimici pericolosi o dei processi.
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6
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CHIM/01
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48
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
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4
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32
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
AAF1030 -
PROVA FINALE
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32
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-
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
Materiali Polimerici (MP)
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020322 -
CHIMICA FISICA III E LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso mira ad introdurre i concetti della struttura della materia e i metodi chimico-fisici applicati alla caratterizzazione strutturale, focalizzando sulle tecniche di diffrazione dei raggi X (verrà inoltre menzionata la complementarietà con la diffrazione di neutroni). Saranno introdotte le diverse tecniche di diffrazione dei raggi X come diffrazione a grande angolo (EDXD e ADXD) e la diffrazione a basso angolo (SAXS) e ne verrà dimostrata la capacità di caratterizzare le gerarchie strutturali su tutta la scala spaziale dalle distanze interatomiche fino alle distanze mesoscopiche.
Saranno sviluppate conoscenze della teoria di diffrazione dei raggi X da un elettrone, un atomo, un insieme dei atomi e infine da un oggetto nanoparticellare. Di seguito verranno proposti metodi teorici per il trattamento dei dati sperimentali allo scopo di ottenere informazioni sulla struttura di sistemi a diverso grado di ordine: dai sistemi disordinati come i liquidi, ai sistemi cristallini e semicristallini e ai sistemi complessi organizzati su scala nanometrica. Inoltre durante il corso saranno introdotti i diversi modelli teorici per il trattamento dei dati sperimentali di sistemi macromolecolari (polimeri e biomolecole) e riportate le relative applicazioni.
Durante il corso saranno effettuate diverse esperienze di laboratorio, al fine di consolidare le competenze teoriche e implementare praticamente le operazioni di elaborazione dei dati sperimentali. Attraverso le esperienze di laboratorio, lo studente avrà la possibilità di raccogliere dati di diffrazione, di elaborarli e, attraverso l’applicazione di modelli teorici, di estrarre parametri strutturali caratteristici del sistema in studio.
Al termine del corso lo studente avrà acquisito competenze riguardo ai principii generali della diffrazione dei raggi X/neutroni. In particolare, dovrà conoscere i principii dell’esperimento di diffrazione a grande e a basso angolo, dovrà essere in grado di selezionare le condizioni sperimentali più idonee allo studio dei sistemi proposti, dimostrando di saper applicare le competenze acquisite. Inoltre, deve saper argomentare le scelte identificate. Dovranno essere chiaramente compresi gli aspetti strutturali dei sistemi complessi, come soluzioni polimeriche, di bio-macromolecole e fluidi complessi. Lo studente dovrà inoltre dimostrare la capacità di inquadrare il problema nel giusto contesto e di selezionare modelli teorici più adatti alla sua risoluzione qualitativa e quantitativa. Nel corso della prova finale verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione orale e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato a livello corrispondente alla Laurea Magistrale.
Durante il corso allo studente saranno proposti articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali insieme a testi di riferimento per approfondimenti che verranno discussi in aula. Questo approccio dovrebbe favorire la capacità di apprendimento e l’abitudine a selezionare fonti bibliografiche diverse, in italiano e, soprattutto in inglese. Il Corso dovrebbe quindi trasmettere l’importanza di un aggiornamento continuo in funzione, ad esempio, dello svolgimento della tesi di laurea magistrale o del dottorato di ricerca. Verrà stimolata la proposta da parte degli studenti di sistemi di loro interesse in cui le tecniche oggetto del corso possono aumentare il grado di comprensione delle correlazioni tra proprietà microscopiche e funzionalità a livello macroscopico.
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9
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CHIM/02
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56
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-
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24
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020321 -
CHIMICA ANALITICA III
(obiettivi)
- Rivedere i fondamenti delle principali tecniche cromatografiche. - Comprendere i fondamenti della spettrometria di massa. Al termine del corso, organizzato in lezioni frontali seguite da esercitazioni pratiche di laboratorio e didattica capovolta (flipped teaching), gli studenti saranno in grado di : - applicare una metodica cromatografica - calcolare i principali parametri cromatografici per via grafica. - interpretare spettri MS (molecole a basso peso molecolare; proteine; macromolecole di sintesi).
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6
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CHIM/01
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32
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-
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24
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020325 -
MACROMOLECOLE
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento delle conoscenze sulla sintesi e sul comportamento di materiali polimerici allo stato solido. Il corso è rivolto a studenti che abbiano già acquisito informazioni di base sulla chimica e chimico-fisica delle macromolecole. In particolare, tramite lo studio specifico sul comportamento di polimerici elastomerici, viscoelastici, cristallini e conduttori elettronici, lo studente acquisisce competenze sulle correlazioni tra la struttura chimica dei materiali e le loro proprietà. Il corso è organizzato in modo tale da dare allo studente l’opportunità di conoscere le teorie che descrivono le caratteristiche peculiari di ogni tipologia di materiale, le deviazioni dalle previsioni fornite dai modelli ed i comportamenti reali. Inoltre, tramite esempi di risultati sperimentali su comportamenti reali dei materiali polimerici, ottenuti con varie tecniche di indagine, si stimola la capacità di scelta del tipo di analisi strumentale più opportuna per caratterizzare il materiale in relazione alla sua destinazione applicativa. Tali abilità sono anche sviluppate tramite la sollecitazione alla lettura critica, oltre che ai libri di testo, di pubblicazioni scientifiche o relazioni tecniche sulle proprietà di materiali polimerici. Con le conoscenze acquisite, lo studente possiederà competenze sui principi e sui criteri di utilizzazione dei materiali polimerici, potrà essere in grado di prevedere il comportamento dei materiali in base all’analisi della struttura delle macromolecole ed avere la possibilità di ipotizzare o progettare le caratteristiche dei materiali in relazione ai possibili impieghi. Gli studenti saranno in grado di inserirsi agevolmente sia nel mondo del lavoro dell’industria chimica dei materiali polimerici sia nell’attività scientifica del mondo accademico e dei centri di ricerca che si occupino di polimeri. Inoltre, le informazioni fornite potranno essere impiegate per affrontare con una maggiore consapevolezza gli argomenti trattati in altri corsi del CdS in Chimica Industriale riguardanti lo studio e le applicazioni dei polimeri.
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6
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CHIM/04
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020332 -
SINTESI ORGANICHE
(obiettivi)
La Sintesi Organica rappresenta una disciplina avanzata nell’ambito della Chimica Organica, che consente di costruire l’edificio molecolare di molecole obiettivo di diverso grado di complessità in modo non casuale, ma mirato ed efficiente. Poiché gli obiettivi sintetici sono costituiti largamente da sostanze bioattive ad alto valore aggiunto, la Sintesi Organica rappresenta un’area culturale di interesse non solo accademico ma industriale, anche per quanto riguarda gli aspetti di sostenibilità derivanti dal Protocollo della Green Chemistry. Obiettivo formativo generale del corso di insegnamento è quello di conferire conoscenze sulle metodologie e strategie della sintesi organica e conoscenze sulla chimica organica preparativa tramite lezioni frontali ed esercitazioni in aula. I risultati di apprendimento attesi sono saper progettare una sintesi semplice secondo i moderni criteri razionali e di compatibilità ambientale, e saper valutare come eseguire passaggi sintetici in laboratorio. Obiettivi specifici: lo studente che abbia superato l’esame possiederà le conoscenze necessarie allo studio dell’approccio razionale alla sintesi organica (logica della sintesi), e le conoscenze di metodologie sintetiche moderne e compatibili (lezioni frontali); sarà in grado di conoscere e comprendere i principi della Green Chemistry anche nell’ambito applicativo della sintesi (lezioni frontali); avrà inoltre acquisito le conoscenze necessarie ad affrontare i procedimenti della chimica organica preparativa (lezioni frontali ed esercitazioni in aula). Sarà inoltre in grado, tramite collegamenti trasversali fra le sue conoscenze di chimica organica, di giudicare quale sarà la più efficace fra diverse modalità di sintesi (avvalendosi di esempi discussi nelle lezioni frontali e nelle esercitazioni) e di descrivere con un linguaggio adeguato gli schemi della sintesi (interventi sollecitati dalla docente durante le lezioni e discussione di esempi alla lavagna durante le lezioni frontali e le esercitazioni). L’approfondimento dello studio delle condizioni delle reazioni organiche necessario per affrontare uno schema sintetico fornirà allo studente la capacità di proseguire lo studio della chimica organica in modo autonomo (lezioni frontali ed esercitazioni in aula).
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9
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CHIM/06
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56
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020320 -
ANALISI E CONTROLLO DEI PROCESSI CHIMICI
(obiettivi)
L’obiettivo principale dell’insegnamento riguarda la conoscenza e l’utilizzo di metodi di analisi di processi chimici con applicazione specifica nell’analisi dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio nella fase di caratterizzazione e ottimizzazione dei processi e dei prodotti e l’analisi della dinamica dei processi chimici in relazione allo sviluppo di sistemi di controllo automatici. Descrittore di Dublino 1 Conoscenze di base di inferenza statistica per l’analisi dei dati (intervalli di confidenza, test d’ipotesi e analisi della varianza); conoscenze di base di progettazione della sperimentazione e analisi statistica correlata (sperimentazione fattoriale); analisi di regressione univariata. Conoscenze di base sui sistemi di controllo automatici, comportamento dinamico di sistemi soggetti a perturbazione e inseriti in un sistema di controllo tipo feedback. Tali obiettivi sono raggiunti mediante erogazione di lezioni frontali in aula. Descrittore di Dublino 2 Utilizzare le tecniche di programmazione degli esperimenti e relativa analisi statistica dei dati; effettuare la regressione lineare di dati sperimentali e relativa analisi statistica. Descrivere attraverso funzioni di trasferimento nella variabile di Laplace la dinamica di sistemi inclusi in anelli di controllo. Tali obiettivi sono raggiunti mediante esercitazioni in aula al calcolatore e alla lavagna.
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6
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ING-IND/26
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32
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020324 -
LABORATORIO MACROMOLECOLE
(obiettivi)
Il corso è strutturato in modo da fornire allo studente della laurea magistrale informazioni approfondite su alcune tecniche sperimentali impiegate per caratterizzazione dei materiali polimerici. Tramite l’analisi dei risultati acquisiti si metteranno in evidenza le correlazioni tra le proprietà osservate e la struttura dei materiali ed i loro i campi di applicazione. In particolare, nel corso si descrivono argomenti riguardanti la tensione superficiale di solidi polimerici, l’analisi dinamo-meccanica, la cinetica di processi di cristallizzazione, applicazioni della spettroscopia infrarossa in trasformata di Fourier nella caratterizzazione dei polimeri e le proprietà elettriche di polimeri isolanti e conduttori. Per ogni argomento trattato, il corso si sviluppa in tre fasi. Nella prima si esaminano in dettaglio le grandezze che si misureranno con la tecnica strumentale in oggetto, le teorie che descrivono i fenomeni analizzati, le correlazioni tra la struttura chimica dei materiali ed il loro comportamento. Nella seconda fase verrà descritta la strumentazione impiegata e le modalità sperimentali da utilizzare in relazione alle informazioni che si vogliono acquisire. Le procedure usate verranno confrontate con quelle proposte, se esistenti, dalle normative internazionali. Nella terza fase si condurranno le prove sperimentali e si acquisiranno i dati per la successiva elaborazione. I risultati ottenuti verranno analizzati in base alle teorie descritte nella prima fase. Lo studente saprà gestire la strumentazione impiegata ed acquisirà la sensibilità opportuna per analizzare quali siano i parametri sperimentali e strumentali importanti per effettuare prove di caratterizzazione, anche impiegando tecniche non affrontate nel corso. L’importanza dedicata all’analisi e l’elaborazione dei dati sperimentali è rivolta all’acquisizione della capacità di applicare criticamente modelli matematici in grado di descrivere e, quindi, prevedere il comportamento dei materiali, anche in condizioni non direttamente esaminate. Il raggiungimento di tale obiettivo è ottenuto tramite lavori di gruppo, redazione di relazioni scritte di carattere tecnico, di esposizione dei risultati raggiunti e di esercitazioni numeriche su problematiche macromolecolari
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9
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CHIM/04
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48
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12
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24
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
97556 -
BIOPOLIMERI E BIOMATERIALI
(obiettivi)
Lo studente sarà guidato a comprendere quali sono le molecole, i polimeri, i materiali più importanti nel settore biomedico. Dovrà saper mettere in relazione le principali proprietà chimico-fisiche e strutturali dei biomateriali con le funzioni svolte nell’organismo in relazione ai meccanismi di interazione con l’organismo stesso. Acquisirà approfondite conoscenze sui più importanti metalli, ceramiche e biopolimeri, in particolare polipeptidi e polisaccaridi, di interesse biomedico. Per una specifica problematica biomedica, dovrà essere in grado di individuare la combinazione di biomateriali più idonea alla soluzione del problema. Lo studente svilupperà capacità critiche e di giudizio attraverso la discussione in aula degli argomenti trattati nel corso delle lezioni frontali. Tali obiettivi saranno raggiunti per mezzo di lezioni frontali in aula adiuvate dalla visione di video esplicativi e dalla lettura di materiale bibliografico avanzato (review, esempi di brevetti, ecc). Alla fine del corso, con le conoscenze acquisite lo studente, di concerto con altre figure professionali quali medici, biologi ed ingegneri, sarà in grado di proporre e sviluppare idee per la progettazione di un dispositivo biomedico. La capacità di comunicare quanto appreso in modo chiaro, motivando pienamente ed in modo razionale quanto riportato, verrà valutata attraverso un esame orale. Alla fine del corso e dopo aver sostenuto l’esame lo studente avrà acquisito la capacità di proseguire lo studio in modo fortemente autonomo su qualunque argomento, anche avanzato, che riguardi la i biomateriali ed i biopolimeri.
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6
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CHIM/04
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1032009 -
METODI SPETTROSCOPICI APPLICATI AI SISTEMI MACROMOLECOLARI
(obiettivi)
La Risonanza Magnetica Nucleare è una tecnica che si può applicare all’analisi strutturale dei polimeri. Tra i vari nuclei osservabili il protone possiede maggiore sensibilità, mentre il C-13 ha una sensibilità inferiore ma, grazie al maggiore intervallo di chemical shift, permette una caratterizzazione strutturale più dettagliata. Con l’avvento delle tecniche bidimensionali e di strumentazioni con campi magnetici sempre più elevati, la spettroscopia NMR è diventata una potente tecnica spettroscopica impiegata nella caratterizzazione strutturale dei polimeri in quanto consente di ottenere informazioni che lo spettro monodimensionale spesso non è in grado di fornire a causa della sovrapposizione dei segnali. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una conoscenza teorica e pratica delle basi fisiche della Risonanza Magnetica Nucleare e della sua gamma di applicazioni allo studio dei polimeri. Tale bagaglio culturale include nozioni sui polimeri e su come le loro proprietà influenzino i parametri spettrali NMR. L'obiettivo primario del corso consiste nel fornire agli studenti gli strumenti necessari per riuscire a determinare la struttura e le proprietà di materiali polimerici dall'analisi di spettri di risonanza magnetica nucleare (NMR). Le principali conoscenze acquisite dagli studenti saranno:
- Descrizione vettoriale del fenomeno NMR; - NMR ad impulsi in trasformata di Fourier; - Descrizione e analisi delle principali sequenze di impulsi monodimensionali; - NMR bidimensionale (NMR-2D); - Descrizione e analisi delle principali sequenze NMR-2D; - Descrizione ed analisi delle principali metodiche usate nella risonanza magnetica nucleare allo stato solido.
Le principali competenze acquisite dagli studenti saranno: - capacità di interpretare spettri di composti polimerici allo scopo di valutare le caratteristiche chimico-fisiche di un polimero, quali struttura delle catene, presenza di ramificazioni e reticolazioni. - programmare l’utilizzo di specifici esperimenti di tale tecnica spettroscopica allo scopo di chiarire processi di sintesi, meccanismo di azione dei catalizzatori e meccanismo di accrescimento delle catene polimeriche . - valutare la capacità di interazione della matrice polimerica con mezzi fluidi utilizzando i parametri dinamici NMR, informazione di grande interesse nell’ambito dei polimeri industriali.
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6
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CHIM/02
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48
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022457 -
CHIMICA FISICA DELLO STATO SOLIDO E MATERIALI NANOSTRUTTURATI
(obiettivi)
In accordo ai primi due descrittori di Dublino, lo studente a fine corso dovrà aver appreso:
a) come correlare le caratteristiche chimico-fisiche dei vari tipi di sistemi allo stato solido con le rispettive strutture cristalline
b) concetti alla base della scelta dei materiali allo stato solido per l’energetica c) il significato di sistema nanostrutturato e le implicazioni che questa caratteristica comporta in termini di proprietà elettroniche (caso dei nanotubi di carbonio) Lo studente applicherà le conoscenze acquisite durante il corso per la valutazione delle proprietà chimico-fisiche dei materiali allo stato solido in vista di un loro utilizzo in varie applicazioni di interesse energetico, sensoristico ed ottico.
Nel corso si dedica attenzione a far sviluppare le capacità di comunicare quanto si è appreso attraverso domande in classe e l’esame finale (quarto descrittore di Dublino).
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6
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CHIM/02
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48
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1022451 -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI POLIMERICI
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso sono l'acquisizione di conoscenze sui principali processi per la formulazione delle materie plastiche ad uso commerciale, sui processi tecnologici di trasformazione dei polimeri, nonché sullo sviluppo di materiali compositi ad alte prestazioni e sul riciclo delle materie plastiche. Al termine del corso gli studenti acquisiranno una conoscenza avanzata dei principi chimico-fisici che regolano i processi di trasformazione e formulazione dei materiali polimerici. Il corso fornirà quindi agli studenti una solida preparazione nel settore delle tecnologie tradizionali di lavorazione dei materiali polimerici e del loro riciclo e allo stesso tempo la capacità di ideare, pianificare, e progettare nuovi materiali o combinazioni di materiali al fine di estendere i settori di applicazione dei materiali polimerici tradizionali. Lo svolgimento di esperienze in laboratorio permetterà agli studenti di acquisire conoscenze sulle principali strumentazioni idonee per la caratterizzazione dei materiali polimerici e compositi. Tali conoscenze permetteranno di acquisire competenze nella scelta e nella realizzazione di materiali in funzione delle condizioni particolari d'impiego. Verranno redatte relazioni sulle esperienze di laboratorio che verranno discusse in aula al fine di sviluppare capacità critiche e di giudizio indispensabili per l’elaborazione di possibili soluzioni a potenziali problematiche industriali. A tal proposito, per promuovere il contatto con le problematiche industriali, saranno previsti uno o due seminari tematici attraverso l’invito di esperti dell’area industriale specifica. La conoscenza della terminologia propria della disciplina e la capacità di comprendere gli argomenti anche in lingua inglese verranno sviluppate mediante l'uso di testi e materiale didattico sia in lingua italiana che in lingua inglese. Infine, la capacità di comunicare quanto si è appreso sarà sviluppato attraverso l’elaborazione di relazioni lo svolgimento dell’esame orale.
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9
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CHIM/04
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56
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-
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24
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
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4
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32
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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AAF1030 -
PROVA FINALE
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32
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
Organico Biotecnologico (OB)
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020325 -
MACROMOLECOLE
(obiettivi)
Il corso è dedicato all’approfondimento delle conoscenze sulla sintesi e sul comportamento di materiali polimerici allo stato solido. Il corso è rivolto a studenti che abbiano già acquisito informazioni di base sulla chimica e chimico-fisica delle macromolecole. In particolare, tramite lo studio specifico sul comportamento di polimerici elastomerici, viscoelastici, cristallini e conduttori elettronici, lo studente acquisisce competenze sulle correlazioni tra la struttura chimica dei materiali e le loro proprietà. Il corso è organizzato in modo tale da dare allo studente l’opportunità di conoscere le teorie che descrivono le caratteristiche peculiari di ogni tipologia di materiale, le deviazioni dalle previsioni fornite dai modelli ed i comportamenti reali. Inoltre, tramite esempi di risultati sperimentali su comportamenti reali dei materiali polimerici, ottenuti con varie tecniche di indagine, si stimola la capacità di scelta del tipo di analisi strumentale più opportuna per caratterizzare il materiale in relazione alla sua destinazione applicativa. Tali abilità sono anche sviluppate tramite la sollecitazione alla lettura critica, oltre che ai libri di testo, di pubblicazioni scientifiche o relazioni tecniche sulle proprietà di materiali polimerici. Con le conoscenze acquisite, lo studente possiederà competenze sui principi e sui criteri di utilizzazione dei materiali polimerici, potrà essere in grado di prevedere il comportamento dei materiali in base all’analisi della struttura delle macromolecole ed avere la possibilità di ipotizzare o progettare le caratteristiche dei materiali in relazione ai possibili impieghi. Gli studenti saranno in grado di inserirsi agevolmente sia nel mondo del lavoro dell’industria chimica dei materiali polimerici sia nell’attività scientifica del mondo accademico e dei centri di ricerca che si occupino di polimeri. Inoltre, le informazioni fornite potranno essere impiegate per affrontare con una maggiore consapevolezza gli argomenti trattati in altri corsi del CdS in Chimica Industriale riguardanti lo studio e le applicazioni dei polimeri.
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6
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CHIM/04
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020322 -
CHIMICA FISICA III E LABORATORIO
(obiettivi)
Il corso mira ad introdurre i concetti della struttura della materia e i metodi chimico-fisici applicati alla caratterizzazione strutturale, focalizzando sulle tecniche di diffrazione dei raggi X (verrà inoltre menzionata la complementarietà con la diffrazione di neutroni). Saranno introdotte le diverse tecniche di diffrazione dei raggi X come diffrazione a grande angolo (EDXD e ADXD) e la diffrazione a basso angolo (SAXS) e ne verrà dimostrata la capacità di caratterizzare le gerarchie strutturali su tutta la scala spaziale dalle distanze interatomiche fino alle distanze mesoscopiche.
Saranno sviluppate conoscenze della teoria di diffrazione dei raggi X da un elettrone, un atomo, un insieme dei atomi e infine da un oggetto nanoparticellare. Di seguito verranno proposti metodi teorici per il trattamento dei dati sperimentali allo scopo di ottenere informazioni sulla struttura di sistemi a diverso grado di ordine: dai sistemi disordinati come i liquidi, ai sistemi cristallini e semicristallini e ai sistemi complessi organizzati su scala nanometrica. Inoltre durante il corso saranno introdotti i diversi modelli teorici per il trattamento dei dati sperimentali di sistemi macromolecolari (polimeri e biomolecole) e riportate le relative applicazioni.
Durante il corso saranno effettuate diverse esperienze di laboratorio, al fine di consolidare le competenze teoriche e implementare praticamente le operazioni di elaborazione dei dati sperimentali. Attraverso le esperienze di laboratorio, lo studente avrà la possibilità di raccogliere dati di diffrazione, di elaborarli e, attraverso l’applicazione di modelli teorici, di estrarre parametri strutturali caratteristici del sistema in studio.
Al termine del corso lo studente avrà acquisito competenze riguardo ai principii generali della diffrazione dei raggi X/neutroni. In particolare, dovrà conoscere i principii dell’esperimento di diffrazione a grande e a basso angolo, dovrà essere in grado di selezionare le condizioni sperimentali più idonee allo studio dei sistemi proposti, dimostrando di saper applicare le competenze acquisite. Inoltre, deve saper argomentare le scelte identificate. Dovranno essere chiaramente compresi gli aspetti strutturali dei sistemi complessi, come soluzioni polimeriche, di bio-macromolecole e fluidi complessi. Lo studente dovrà inoltre dimostrare la capacità di inquadrare il problema nel giusto contesto e di selezionare modelli teorici più adatti alla sua risoluzione qualitativa e quantitativa. Nel corso della prova finale verrà, inoltre, valutata la capacità di analisi, di sintesi e di coerenza logica nell’esposizione orale e l’abilità dello studente di comunicare in un linguaggio appropriato a livello corrispondente alla Laurea Magistrale.
Durante il corso allo studente saranno proposti articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali insieme a testi di riferimento per approfondimenti che verranno discussi in aula. Questo approccio dovrebbe favorire la capacità di apprendimento e l’abitudine a selezionare fonti bibliografiche diverse, in italiano e, soprattutto in inglese. Il Corso dovrebbe quindi trasmettere l’importanza di un aggiornamento continuo in funzione, ad esempio, dello svolgimento della tesi di laurea magistrale o del dottorato di ricerca. Verrà stimolata la proposta da parte degli studenti di sistemi di loro interesse in cui le tecniche oggetto del corso possono aumentare il grado di comprensione delle correlazioni tra proprietà microscopiche e funzionalità a livello macroscopico.
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9
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CHIM/02
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56
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-
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24
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1016712 -
CHIMICA DELLE FERMENTAZIONI E MICROBIOLOGIA INDUSTRIALE
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire conoscenze e comprensione, tramite lezioni frontali, della struttura, dell’organizzazione e funzionamento della cellula microbica, della coltivazione microbica e dei principali processi di produzione per via fermentativa su larga scala di composti chimici, enzimi e biomassa. Ci si attende che lo studente sia in grado di valutare le possibilità dell’utilizzo dei microrganismi per la produzione di sostanze con applicazioni industriali, le possibilità di sviluppo e miglioramento dei processi, la produzione di nuove sostanze o l’applicazione di nuovi processi. Ci si propone inoltre di sviluppare la capacità di comunicare le conoscenze in modo appropriato tramite la valutazione orale dell’apprendimento.
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6
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CHIM/11
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1020332 -
SINTESI ORGANICHE
(obiettivi)
La Sintesi Organica rappresenta una disciplina avanzata nell’ambito della Chimica Organica, che consente di costruire l’edificio molecolare di molecole obiettivo di diverso grado di complessità in modo non casuale, ma mirato ed efficiente. Poiché gli obiettivi sintetici sono costituiti largamente da sostanze bioattive ad alto valore aggiunto, la Sintesi Organica rappresenta un’area culturale di interesse non solo accademico ma industriale, anche per quanto riguarda gli aspetti di sostenibilità derivanti dal Protocollo della Green Chemistry. Obiettivo formativo generale del corso di insegnamento è quello di conferire conoscenze sulle metodologie e strategie della sintesi organica e conoscenze sulla chimica organica preparativa tramite lezioni frontali ed esercitazioni in aula. I risultati di apprendimento attesi sono saper progettare una sintesi semplice secondo i moderni criteri razionali e di compatibilità ambientale, e saper valutare come eseguire passaggi sintetici in laboratorio. Obiettivi specifici: lo studente che abbia superato l’esame possiederà le conoscenze necessarie allo studio dell’approccio razionale alla sintesi organica (logica della sintesi), e le conoscenze di metodologie sintetiche moderne e compatibili (lezioni frontali); sarà in grado di conoscere e comprendere i principi della Green Chemistry anche nell’ambito applicativo della sintesi (lezioni frontali); avrà inoltre acquisito le conoscenze necessarie ad affrontare i procedimenti della chimica organica preparativa (lezioni frontali ed esercitazioni in aula). Sarà inoltre in grado, tramite collegamenti trasversali fra le sue conoscenze di chimica organica, di giudicare quale sarà la più efficace fra diverse modalità di sintesi (avvalendosi di esempi discussi nelle lezioni frontali e nelle esercitazioni) e di descrivere con un linguaggio adeguato gli schemi della sintesi (interventi sollecitati dalla docente durante le lezioni e discussione di esempi alla lavagna durante le lezioni frontali e le esercitazioni). L’approfondimento dello studio delle condizioni delle reazioni organiche necessario per affrontare uno schema sintetico fornirà allo studente la capacità di proseguire lo studio della chimica organica in modo autonomo (lezioni frontali ed esercitazioni in aula).
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9
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CHIM/06
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56
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020320 -
ANALISI E CONTROLLO DEI PROCESSI CHIMICI
(obiettivi)
L’obiettivo principale dell’insegnamento riguarda la conoscenza e l’utilizzo di metodi di analisi di processi chimici con applicazione specifica nell’analisi dei dati sperimentali ottenuti in laboratorio nella fase di caratterizzazione e ottimizzazione dei processi e dei prodotti e l’analisi della dinamica dei processi chimici in relazione allo sviluppo di sistemi di controllo automatici. Descrittore di Dublino 1 Conoscenze di base di inferenza statistica per l’analisi dei dati (intervalli di confidenza, test d’ipotesi e analisi della varianza); conoscenze di base di progettazione della sperimentazione e analisi statistica correlata (sperimentazione fattoriale); analisi di regressione univariata. Conoscenze di base sui sistemi di controllo automatici, comportamento dinamico di sistemi soggetti a perturbazione e inseriti in un sistema di controllo tipo feedback. Tali obiettivi sono raggiunti mediante erogazione di lezioni frontali in aula. Descrittore di Dublino 2 Utilizzare le tecniche di programmazione degli esperimenti e relativa analisi statistica dei dati; effettuare la regressione lineare di dati sperimentali e relativa analisi statistica. Descrivere attraverso funzioni di trasferimento nella variabile di Laplace la dinamica di sistemi inclusi in anelli di controllo. Tali obiettivi sono raggiunti mediante esercitazioni in aula al calcolatore e alla lavagna.
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6
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ING-IND/26
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32
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24
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
97556 -
BIOPOLIMERI E BIOMATERIALI
(obiettivi)
Lo studente sarà guidato a comprendere quali sono le molecole, i polimeri, i materiali più importanti nel settore biomedico. Dovrà saper mettere in relazione le principali proprietà chimico-fisiche e strutturali dei biomateriali con le funzioni svolte nell’organismo in relazione ai meccanismi di interazione con l’organismo stesso. Acquisirà approfondite conoscenze sui più importanti metalli, ceramiche e biopolimeri, in particolare polipeptidi e polisaccaridi, di interesse biomedico. Per una specifica problematica biomedica, dovrà essere in grado di individuare la combinazione di biomateriali più idonea alla soluzione del problema. Lo studente svilupperà capacità critiche e di giudizio attraverso la discussione in aula degli argomenti trattati nel corso delle lezioni frontali. Tali obiettivi saranno raggiunti per mezzo di lezioni frontali in aula adiuvate dalla visione di video esplicativi e dalla lettura di materiale bibliografico avanzato (review, esempi di brevetti, ecc). Alla fine del corso, con le conoscenze acquisite lo studente, di concerto con altre figure professionali quali medici, biologi ed ingegneri, sarà in grado di proporre e sviluppare idee per la progettazione di un dispositivo biomedico. La capacità di comunicare quanto appreso in modo chiaro, motivando pienamente ed in modo razionale quanto riportato, verrà valutata attraverso un esame orale. Alla fine del corso e dopo aver sostenuto l’esame lo studente avrà acquisito la capacità di proseguire lo studio in modo fortemente autonomo su qualunque argomento, anche avanzato, che riguardi la i biomateriali ed i biopolimeri.
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6
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CHIM/04
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
1032010 -
LABORATORIO DI BIOPOLIMERI E BIOMATERIALI
(obiettivi)
Obiettivi formativi. Il corso si prefigge di fornire agli studenti una solida base di conoscenze teorico-pratiche sulle principali tecniche di caratterizzazione dei biopolimeri in soluzione quali la viscosimetria, reologia, cromatografia di permeazione su gel, spettroscopia UV, dicroismo circolare e dispersione ottica rotatoria. Un altro obiettivo del corso è di fornire le nozioni basilari su natura e scopi dell’ingegneria tissutale e illustrare attraverso esperienze di laboratorio, le principali tecniche sperimentali di preparazione e caratterizzazione dei biomateriali impiegati in questa banca della ricerca. Attraverso l’elaborazione dei dati sperimentali registrati durante ciascuna esperienza di laboratorio, gli studenti dovranno analizzare ed elaborare i dati, preparare grafici, eseguire operazioni di calcolo come interpolazioni e calcolo dell’errore, rappresentare dati e grafici in maniera chiara ed efficace e riassumerli e commentarli in maniera critica sulla base di considerazioni teoriche.
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9
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CHIM/04
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24
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-
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72
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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- -
A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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48
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-
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-
|
-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
1022453 -
BIOTRASFORMAZIONI INDUSTRIALI
(obiettivi)
L'insegnamento di Biotrasformazioni Industriali ha l'obiettivo di fornire allo studente conoscenze fondamentali di tipo specialistico relativamente alla produzione, separazione e purificazione di prodotti di interesse biotecnologico e industriale utilizzando metodologie e strategie di sintesi biotecnologica avanzate e innovative evidenziandone problematiche e vantaggi dal punto di vista produttivo. L'obiettivo principale del corso è pertanto quello di fornire gli strumenti per comprendere a fondo i concetti di sviluppo sostenibile e sostenibilità industriale e il ruolo delle biotecnologie nella sostenibilità dei processi industriali. Le lezioni frontali si sviluppano a partire dallo studio del mercato degli enzimi industriali e delle sue caratteristiche, per poi affrontare i nuovi strumenti biologico-molecolari per l’ottenimento di nuove attività enzimatiche, fino alla analisi di alcuni esempi di applicazioni biotecnologiche di produzioni industriali con enzimi isolati (industria della detergenza, amido, bioetanolo, industria tessile, industria alimentare (alimentazione animale e umana) e chimica fine. Successivamente si affronteranno tematiche tipiche delle bioproduzioni industriali (la cellula come fabbrica cellulare) fino alla produzione di proteine e metaboliti di interesse industriale. Le conoscenze acquisite nel presente insegnamento, costituiscono un quadro di riferimento per le competenze successive, intese nel loro significato più ampio. Gi studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di conoscere e comprendere (conoscenze acquisite) - La relazione struttura-performance dei catalizzatori biologici e loro principali applicazioni tecnologiche. - le principali trasformazioni biotecnologiche e la loro importanza dal punto di vista industriale. - le principali tecniche di bioseparazione e purificazione dei prodotti biotecnologici - i più recenti sviluppi della letteratura nell'ambito della biotecnologie industriali - aspetti relativi allo studio delle principali ed attuali applicazioni di enzimi isolati (o immobilizzati) e di cellule intere nelle produzioni industriali
Gli studenti che abbiano superato l’esame saranno in grado di (competenze ed abilità acquisite): - interpretare criticamente l’influenza delle condizioni di reazione sulla struttura ed attività (enantio e regioselettività) dei catalizzatori biologici - comprendere la connessione con le altre aree culturali del CdS, in particolare gli aspetti della chimica analitica, chimica inorganica, chimica organica e chimica fisica. - sviluppare la capacità di comunicare quanto appreso, attraverso prove d'esame orali. - capacità di sviluppare lo studio autonomo attraverso l'indicazione di fonti di aggiornamento accessibili.
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9
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CHIM/04
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72
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
97325 -
CHIMICA FARMACEUTICA
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso sono l’apprendimento dell’iter teorico, sperimentale e normativo che deve percorrere un farmaco dalla progettazione o scoperta del principio attivo all’eventuale immissione sul mercato e l’acquisizione delle tecniche necessarie alla progettazione razionale di nuovi principi farmacologicamente attivi e alla modifica di sostanze note. Gli studenti saranno in grado di comprendere i meccanismi d’azione molecolari dei farmaci e la loro farmacocinetica (assorbimento, distribuzione, metabolismo, escrezione) in relazione a dati sperimentali, comprendere i concetti di pro-farmaco e soft-drug, riconoscere i possibili approcci nella progettazione razionale di sostanze farmacologicamente attive, avere un quadro generale dell’azione di alcune categorie di farmaci.
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6
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CHIM/08
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48
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
AAF1162 -
ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE
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4
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32
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-
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-
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-
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1020336 -
SENSORI E BIOSENSORI
(obiettivi)
Comprendere le analogie e le differenze tra vari tipi di sensori e su tali basi scegliere quello/i idonei ad ottenere l’informazione di interesse. Valutare le priorita’ e i compromessi ottimali per ottenere informazioni, con idoneo grado di affidabilità, nella fase di scelta del/dei sensori: valori minimi dei parametri analitici, tipo di matrice da analizzare e del processo che produce l’analita, logistica della posizione del campione, possibilita’ di campionamento ed errori associati, strumentazione accessoria, possibilita’ di automatizzare, costo totale della misura. Ottimizzare l’intero iter analitico: individuare gli errori, le loro principali cause e la possibilita’ di eliminarli/minimizzarli intervenendo nelle varie fasi
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6
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CHIM/01
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48
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1030 -
PROVA FINALE
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32
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-
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-
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-
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |