Corso di laurea: Scienze infermieristiche e ostetriche - Corso di laurea A - Roma Azienda Policlinico Umberto I
A.A. 2020/2021
Conoscenza e capacità di comprensione
Sulla base delle conoscenze e capacità già acquisite con la laurea di primo livello, il laureato magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche approfondirà le proprie conoscenze teoriche ed applicate, i modelli teorici interpretativi, i metodi operativi e di ricerca propri delle Scienze Infermieristiche ed Ostetriche e la loro applicazione ed integrazione nell’ambito delle Scienze sanitarie, umane, manageriali, pedagogiche allo scopo di comprendere, analizzare, interpretare e studiare:
- fenomeni e problemi complessi in campo sanitario, di interesse della professione infermieristica ed ostetrica, nell’ottica delle transizioni demografico-epidemiologica e politico-istituzionale del nostro Paese;
- processi assistenziali infermieristici ed ostetrici, organizzativi ed educativi, connessi all’evoluzione dei bisogni di salute della popolazione, del funzionamento dei sistemi sanitari e sociali e dei percorsi formativi utili a formare nuovi professionisti in grado di rispondere alle esigenze in conituo mutamento.
Tali risultati sono conseguiti tramite la frequenza alle lezioni frontali, esercitazioni, seminari, studio personale guidato ed autonomo.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene attraverso prove d'esame, articolate – oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere:
(1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, al termine del percorso formativo, sarà in grado di selezionare ed utilizzare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite allo scopo di interpretare la complessità del contesto di applicazione del proprio intervento professionale anche attraverso il ricorso alla ricerca di modelli innovativi, per soddisfare le esigenze e i bisogni sanitari della popolazione.
In particolare sarà quindi in grado di:
- comprendere e analizzare l’evoluzione dei bisogni di salute individuali e collettivi;
- valutare, per l’ambito di propria competenza, la performance dei servizi sanitari in termini di efficacia ed efficienza, evidenziandone le eventuali criticità ed aree di intervento;
- progettare, implementare e valutare modelli e percorsi di intervento innovativi in ambito assistenziale, educativo, manageriale e di ricerca volti al miglioramento continuo della qualità.
Il raggiungimento delle capacità di applicare le conoscenze teoriche sopraelencate avviene attraverso la partecipazione a simulazioni e discussioni di casi e alla partecipazione a gruppi di progetto.
La valutazione del grado di abilità acquisita avviene attraverso la verifica della corretta esecuzione delle prove in cui lo studente dimostra la padronanza di strumenti, metodologie e autonomia critica.
Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che abbiano perseguito la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Lo studente dovrà aver maturato consapevolezza della propria responsabilità sociale, collegata alla propria professione, e consolidato la capacità di acquisire un autonomo giudizio, integrando le conoscenze stesse nel gestire problemi complessi e/o per formulare giudizi autonomi anche sulla base di informazioni essenziali, limitate o incomplete.
Lo studente dovrà, altresì, dimostrare riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, con particolare riferimento a problematiche inerenti l'ambito infermieristico ed ostetrico, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze.
Ai fini dell'acquisizione della capacità di pensiero critico e attitudine alla ricerca scientifica, gli studenti devono essere in grado di:
- dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento potenzialmente orientato alla ricerca;
- formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ("problem solving") e ricercare autonomamente la migliore evidenza scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita;
- dimostrare capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
- rispondere con impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri limiti;
- rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro, coordinandosi con diverse figure professionali che operano sul territorio per l'elaborazione di progetti di intervento integrati;
- saper realizzare un progetto di ricerca e di intervento nell'ambito delle professioni sanitarie tecniche assistenziali;
- attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale;
- programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività, per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
L'autonomia di giudizio sarà stimolata e sviluppata durante tutto il corso di studi, sia mediante dei momenti di tirocinio guidato, collegato a differenti insegnamenti, con la frequenza delle attività formative caratterizzanti, sia in ambiti disciplinari professionalizzati che in ambiti affini ed integrativi, specifici della classe, che in altri ambiti disciplinari ed attraverso una continua discussione critica di case histories. L'autonomia di giudizio sarà, altresì, stimolata e sviluppata, soprattutto, nell'ambito dell'elaborazione della tesi di laurea, dove verrà richiesto agli studenti di elaborare un'interpretazione personale di dati raccolti in situazioni complesse, anche discutendo ipotesi alternative, secondo modelli presenti in letteratura o da loro stessi proposti sotto la guida di un relatore.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati possono essere: 1) test a risposta multipla o a risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; 2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati, nell'analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
L'organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento dell'autonomia di giudizio maturata dagli studenti, in termini di risultati di apprendimento e comportamento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che sappiano:
- comunicare in modo chiaro, articolato e privo di ambiguità, sia oralmente, che in forma scritta, informazioni, idee, problemi e soluzioni e le conclusioni di ragionamenti relativi alle specifiche competenze applicate in particolare nell'ambito delle scienze infermieristiche ed ostetriche, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese ad interlocutori specialisti e non specialisti;
- comunicare con le diverse figure professionali che lavorano sul territorio utilizzando un linguaggio comune derivato dall'approccio interdisciplinare;
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con strutture, pazienti e comunità;
- riassumere e presentare in modo efficace l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Tale competenza migliorerà le possibilità di inserimento del laureato magistrale in vari ambiti professionali.
I laureati saranno in grado di comunicare in modo efficace anche con l'utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.
Tali competenze saranno acquisite attraverso le attività correlate agli insegnamenti caratterizzanti, affini ed integrativi alcune delle quali orientate verso lo sviluppo della capacità di una corretta espressione argomentativa in relazione ai contenuti del campo di studio.
Conoscenza ed applicazione di tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo rappresentano obiettivi specifici cardini del percorso formativo.
Le abilità comunicative sono coltivate, sia sollecitando gli allievi a presentare oralmente, per iscritto e con l'uso di strumenti elettronici anche multimediali, elaborati individuali e di gruppo nell'ambito delle scienze infermieristiche ed ostetriche, sia fornendo loro modelli di presentazione orale e scritta dei risultati di ricerche ad attività di argomentazioni più complesse.
Nella valutazione degli elaborati e soprattutto della prova finale, la qualità e l'efficacia della presentazione saranno presi in considerazione per la formulazione del giudizio complessivo.
Il Laureato Magistrale dovrà essere capace di progettare strategie di comunicazione, riconoscendo i differenti target di popolazione destinataria del progetto comunicativo, di realizzare comunicazioni adeguate ai differenti target, di scegliere gli strumenti di comunicazione più idonei allo scopo di selezionare il comunicatore più efficace, secondo le doti note del buon comunicatore (di empatia, onestà, chiarezza, autorevolezza etc.), di monitorare e valutare il risultato del progetto comunicativo
stesso.
L'organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle abilità comunicative, in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo (autoapprendimento ed autoaggiornamento), con l'acquisizione di conoscenze metodologiche, per migliorare ed aggiornare competenze professionali avanzate nei campi di interesse specifici, e valutare l'efficacia degli interventi nell'ambito delle Scienze Infermieristiche ed Ostetriche e di promozione della salute, anche mediante l'analisi critica della letteratura scientifica.
Il laureato magistrale al termine del percorso formativo deve avere acquisito capacità di:
- ascoltare per estrarre e sintetizzare informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i contenuti;
- mettere in pratica le abilità comunicative per facilitare la comprensione con i diversi interlocutori;
- interagire con altre figure professionali coinvolte nella propria pratica professionale attraverso un lavoro di gruppo integrato ed efficiente;
- dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con pazienti e comunità;
- dimostrare capacità di apprendimento e di aggiornamento in modo autodiretto ed autonomo;
- accedere ed utilizzare, anche attraverso strumenti informatici, la letteratura scientifica del settore specifico e di quelli affini, valutando criticamente ed elaborandola in forma personale.
Tali competenze garantiranno la possibilità di intraprendere efficacemente un percorso di studio di terzo livello (Dottorato) o di entrare nel mondo del lavoro con la capacità di aggiornamento nel settore di applicazione.
La capacità di apprendimento verrà acquisita nel corso della carriera scolastica attraverso: 1) specifici seminari sugli strumenti per la ricerca bibliografica informatizzata e la valutazione della qualità della ricerca e perfezionata nel corso della preparazione della tesi di laurea, per la quale sarà indispensabile la consultazione e l'analisi critica di pubblicazioni scientifiche pertinenti; 2) momenti esercitativi guidati, con la frequenza delle attività formative specifiche della classe, anche in ambiti disciplinari affini ed integrativi, organizzate in corsi integrati specifici, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi; 3) momenti seminariali specifici dell'analisi delle attività e degli elaborati relativi alla prova finale e troveranno massimo sviluppo nelle attività per la preparazione della prova finale; 4) Stages negli ambiti della gestione aziendale sanitaria, formazione, ambiti direzionali, acquisizione di metodiche per perfezionare la capacità di gestire processi di lavoro di tipo dirigenziale con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale; 5) presentazione di progetti organizzativi e/o formativi nell'ambito di competenza professionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione.
Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici.
La verifica avrà luogo contestualmente alla valutazione degli altri momenti formativi, nonché di quelli complessivi correlati alla progettazione elaborazione esposizione e valutazione della tesi di laurea.
La valutazione degli studenti avverrà, dunque, attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte su temi assegnati ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Le prove d'esame potranno essere articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a risposta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
L'organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle suddette capacità di apprendimento da parte degli studenti, in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Requisiti di ammissione
Per l'ammissione al Corso di laurea magistrale, ai sensi dell'articolo 6, comma 2 del D.M. 270/04 e dell'art. 6 del DM 8 gennaio 2009, tenuto conto della Legge n. 1 del 2002, i candidati devono essere in possesso di requisiti curriculari e dimostrare di avere un'adeguata preparazione.
In merito ai requisiti curriculari i candidati devono essere in possesso di:
diploma di laurea abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale;
diploma universitario abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale;
altro titolo abilitante all'esercizio di una delle professioni sanitarie ricomprese nella classe di laurea magistrale.
I candidati devono, altresì, dimostrare di possedere una adeguata personale preparazione, che sarà verificata attraverso una prova di ammissione predisposta sulla base dei criteri fissati annualmente dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Saranno ammessi al Corso di laurea magistrale, coloro che, in possesso dei requisiti curriculari e dell'adeguatezza della personale preparazione, si collocheranno utilmente in graduatoria, entro il numero di studenti programmato. Non sono previste integrazioni curriculari.
Prova finale
Per essere ammesso a sostenere la prova finale lo Studente deve aver regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto i singoli insegnamenti ed aver superato tutti gli esami di profitto previsti, con positiva valutazione.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata nei tempi e con le modalità previste della normativa vigente.
La tesi sperimentale di natura teorico/applicativa, preferibilmente con implicazioni in ambito assistenziale (EBM), didattico e organizzativo-manageriale, nel contesto riabilitativo.
Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell'acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione in ambito riabilitativo con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Il servizio ha una sede centrale nella Città universitaria e sportelli dislocati presso le Facoltà. Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte. L'ufficio centrale e i docenti delegati di Facoltà coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, curano i rapporti con le scuole medie superiori e con gli insegnanti referenti dell'orientamento in uscita, propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all'università e supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull'offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi.
Iniziative e progetti di orientamento:
1. "Porte aperte alla Sapienza".
L'iniziativa, che si tiene ogni anno presso la Città Universitaria, è rivolta prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie Superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore; essa costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.); sostiene il processo d'inserimento universitario che coinvolge ed interessa tutti coloro che intendono iscriversi all'Università. Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere indicazioni sull'iter amministrativo sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi. Contemporaneamente, presso l'Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione dell'offerta formativa di tutte le Facoltà dell'Ateneo.
2. Progetto "Un Ponte tra Scuola e Università"
Il Progetto "Un Ponte tra scuola e Università" nasce con l'obiettivo di favorire una migliore transizione degli studenti in uscita dagli Istituti Superiori al mondo universitario e facilitarne il successivo inserimento nella nuova realtà.
Il progetto si articola in tre iniziative:
a) Professione Orientamento - Seminari dedicati ai docenti degli Istituti Superiori referenti per l'orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra la Scuola Secondaria e la Sapienza;
b) La Sapienza si presenta - Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzati dai docenti della Sapienza e rivolti agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti inerenti ciascuna area didattica;
c) La Sapienza degli studenti – Interventi nelle Scuole finalizzati alla presentazione dei servizi offerti dalla Sapienza e racconto dell'esperienza universitaria da parte di studenti "mentore", studenti senior appositamente formati.
3. Progetto "Conosci te stesso"
Consiste nella compilazione, da parte degli studenti, di un questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale degli stessi studenti nella scelta del loro percorso formativo.
4. Progetto "Orientamento in rete"
Si tratta di un progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L'iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di preparazione, caratterizzato una prima fase con formazione a distanza ed una seconda fase realizzata attraverso corsi intensivi in presenza, per l'accesso alle Facoltà a numero programmato dell'area biomedica, sanitaria e psicologica, destinato agli studenti degli ultimi anni di scuola secondaria di secondo grado.
5. Esame di inglese
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell'ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l'esame di inglese per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo Ateneo.
6. Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento - PCTO (ex alternanza scuola-lavoro).
Si tratta di una modalità didattica che, attraverso l'esperienza pratica, aiuta gli studenti delle Scuole Superiori a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le proprie attitudini mentre arricchisce la formazione e orienta il percorso di studio.
7. Tutorato in ingresso
Sono previste attività di tutorato destinate agli studenti e alle studentesse dei cinque anni delle Scuole Superiori.
Le Facoltà di Farmacia e Medicina, di Medicina e Odontoiatria e di Medicina e Psicologia concorrono all'istituzione dei Corsi di Studio (CdS) delle Professioni Sanitarie. I CdS delle Professioni Sanitarie si articolano su due livelli: il primo livello, di durata triennale, porta all'acquisizione del Diploma di Laurea (L/SNT1, L/SNT2, L/SNT3, L/SNT4); il secondo, di durata biennale, porta all'acquisizione del Diploma di Laurea Magistrale (LM/SNT1, LM/SNT2, LM/SNT3, LM/SNT4).
I CdS afferiscono alle Facoltà di appartenenza che deliberano riguardo alla loro istituzione, attivazione e all'accreditamento delle strutture necessarie per il tirocinio.
Art. 1 Definizione del Corso di Laurea Magistrale
I laureati della classe della laurea magistrale nelle scienze delle professioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 4, possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe. I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni sanitarie e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica ed ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea.
I laureati magistrali sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari delle diverse professioni ricomprese nella classe.
Art. 2 Ammissione al Corso di Laurea Magistrale
Possono essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale (CdLM) i candidati che:
- siano in possesso del diploma di laurea di primo livello ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04);
- siano in possesso di una adeguata preparazione;
- siano in posizione utile nella graduatoria relativa all’esame di ammissione.
L’Università, nel recepire i DD.MM. annualmente emanati ai fini dell’ammissione, verifica l’adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico, unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché delle conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali. Ai fini dell’accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Sono consentiti trasferimenti, ad anni successivi al primo, da un Ateneo all’altro per lo stesso corso di Laurea Magistrale di area sanitaria, attraverso la partecipazione dell’aspirante a un “Avviso trasferimenti” pubblicato annualmente ove residuassero posti disponibili al secondo anno.
Sono ammessi al II anno di corso i cambi di sede (stesso corso di Laurea Magistrale di Sapienza ma in sede diversa), previa verifica della disponibilità di posti nella sede prescelta, presentando domanda presso la Segreteria Amministrativa entro la scadenza della prima rata; la domanda dovrà essere completa del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede prescelta e del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede che si intende lasciare.
Il passaggio al primo anno da un corso di Laurea Magistrale ad un altro, anche se appartenente alla stessa classe di Laurea Magistrale della stessa Facoltà, è possibile solo ed esclusivamente previo superamento del concorso di ammissione.
Art. 3 Organizzazione didattica
Le attività formative sono mirate a realizzare una completa formazione professionale attraverso l’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche.
Per consentire l'acquisizione delle competenze necessarie all'esercizio della professione, il cui profilo è approvato con decreto ministeriale, il Consiglio di Corso di Laurea Magistrale individua le attività formative (tirocinio, attività di laboratorio e project works) e, a questo scopo, la Facoltà di riferimento può convenzionarsi con aziende sanitarie/ospedaliere/IRCCS o altre strutture del SSN, nonché con istituzioni private accreditate conformi ai requisiti previsti dall'art. 6 del DL/vo 229/99.
Tali attività devono esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutor appartenente allo specifico profilo professionale e devono mirare ad acquisire le abilità professionali e le attitudini relazionali/comportamentali necessarie al raggiungimento di un’autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata nei vari ruoli ed ambiti professionali.
L'attività didattica frontale prevista per il raggiungimento degli specifici obiettivi formativi comprende lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di lavoro e discussione.
Il Consiglio di Facoltà definisce l'Ordinamento didattico nel rispetto della normativa vigente. Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento o al Regolamento didattico sarà la Giunta di Presidenza di Facoltà a discutere ed approvare le modifiche proposte.
Il Presidente, responsabile di tutte le attività didattico-formative, e il Responsabile del Progetto di Tirocinio, coordinatore delle attività tecnico-pratiche, sono le figure di riferimento del CdS.
Art. 4 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che siano in grado di dimostrare:
1. conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding);
2. capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding);
3. autonomia di giudizio (making judgements);
4. abilità comunicative (communication skills);
5. capacità di apprendimento (learning skills).
Le forme didattiche previste per il raggiungimento di questo specifico obiettivo di formazione (capacità di applicazione delle conoscenze) sono incentrate sugli aspetti applicativi dei diversi insegnamenti e comprenderanno lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, momenti esercitativi volti a sviluppare le capacità di approccio individuale ai problemi operativi e professionali. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite verrà acquisita attraverso attività di tirocinio e soprattutto con approcci interdisciplinari.
Art. 5 Crediti Formativi Universitari (CFU)
Il CdS ha una durata di due anni. L'unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall'Ordinamento del CdS per conseguire il diploma di Laurea è il CFU. Ad 1 CFU corrispondono, a norma dei Decreti Ministeriali, 30 ore di lavoro/studente, per la classe I, e 25 ore di lavoro/studente, per le classi 2, 3 e 4.
La formazione comprende 120 CFU. Il piano di studi prevede un massimo di 12 esami e/o di valutazioni finali di profitto comprensivi dell’idoneità dell’inglese scientifico.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa di tirocinio, pari a 30 CFU, svolta con la supervisione del Responsabile del Progetto di Tirocinio e la guida di tutori professionali appositamente assegnati.
Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più moduli coordinati.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, che possono prevedere, oltre che le tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire abilità, competenze tecniche e conoscenze previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obiettivi specifici del Corso.
Tali specifici obiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (e NVA, ANVUR, Team Qualità, Comitato di Monitoraggio), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea magistrale, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.
L’ordinamento didattico ha previsto, altresì, attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di 6 CFU a scelta dello studente (con un’offerta di almeno 12 CFU) per attività didattiche elettive (ADE); 7 CFU per la prova finale; 5 CFU per le altre attività quali l’informatica, laboratori, etc; infine 30 CFU sono riservati per il tirocinio.
Ai sensi del DM 8 gennaio 2009, a ciascun insegnamento attivato è stato attribuito un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare la parcellizzazione delle attività formative.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Il Consiglio della Struttura Didattica può approvare crediti acquisiti dallo studente nel caso di documentata certificazione (nel rispetto della normativa vigente in materia), dell’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso.
I crediti relativi alla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea possono essere riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue.
Gli studenti devono superare le prove mancanti al completamento della propria carriera universitaria entro un termine pari al doppio della durata normale del Corso di studio (ossia entro 4 anni dall’immatricolazione). Trascorso tale periodo, lo studente è tenuto a richiedere alle strutture didattiche la verifica del proprio percorso formativo. Il Consiglio didattico provvede, dopo le opportune verifiche, a determinare eventuali nuovi obblighi formativi per il conseguimento del titolo.
Art. 6 Tirocinio
I 30 crediti riservati al tirocinio sono da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere le competenze definite per il laureato Magistrale. Durante i due anni di Corso di Laurea Magistrale lo studente è tenuto a sperimentare l'applicazione delle metodologie organizzative/manageriali della disciplina di appartenenza, formative e di ricerca nel proprio campo specifico attraverso esperienze di tirocinio e la costruzione di progetti.
L’articolazione, la pianificazione, l’organizzazione, la supervisione e la verifica rispetto agli obiettivi attesi dell’attività di tirocinio sono demandate al Responsabile del Progetto di Tirocinio del CdLM che predispone annualmente un piano dettagliato comprendente i progetti di tirocinio che possono essere proposti dagli studenti per lo svolgimento dell’attività da sottoporre all’approvazione del Consiglio del CdLM.
Il tirocinio potrà avvalersi della supervisione di un tutor in stretta collaborazione con Il Responsabile del Progetto di Tirocinio. Il monte ore indicato per il tirocinio è da intendersi come impegno complessivo necessario allo studente per raggiungere lo standard previsto dall’Ordinamento. La frequenza dello studente alle attività di tirocinio è obbligatoria al 100% per tutti i 30 CFU previsti dall'ordinamento didattico. Il tirocinio è suddiviso in due moduli:
- I modulo di 15 CFU da effettuarsi entro il termine del I anno di corso.
- II modulo di 15 CFU da effettuarsi entro il termine del II anno di corso.
Al termine di ciascun anno di corso, viene effettuata una valutazione certificativa del progetto di tirocinio svolto, espressa in trentesimi e tesa a registrare il livello di competenza progressivamente raggiunto.
L'attività pratica di tirocinio è articolata, di norma, in relazione al calendario accademico; le relative disposizioni attuative sono di competenza del Responsabile del Progetto di Tirocinio.
Per quanto riguarda l'organizzazione dei cicli di tirocinio e gli strumenti di valutazione per la verifica degli obiettivi raggiunti, si rimanda al regolamento di Tirocinio specifico per ogni Classe di Laurea.
Art. 7 Obbligo di frequenza
La frequenza delle attività didattiche di tipo frontale (ADF), dell'attività didattica elettiva (ADE), e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene verificata dai Docenti, adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di CdLM. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un dato insegnamento è necessaria allo studente per sostenere il relativo esame. Per poter sostenere l'esame relativo ad uno specifico insegnamento è necessario che sia stata documentata la presenza in aula del 66%delle ore corrispettive ai CFU assegnati all'insegnamento.
Art. 8 Verifica dell'apprendimento ed acquisizione dei CFU
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica di profitto prevista, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Gli esami di profitto previsti, nel numero massimo di 12 complessivi, possono essere effettuati nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame. Le date di inizio e di conclusione delle sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane. La Commissione di esame di profitto è costituita da Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta di norma dal Coordinatore dell’Insegnamento nominato dal Consiglio di Corso all’inizio di ogni anno accademico. Nel caso di assenza di uno o più componenti la Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi, compresi quelli di tirocinio, l'esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore, sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dall’Ufficio di Presidenza e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (Ottobre-Novembre e Marzo-Aprile).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere, quindi, risostenuto nella sessione successiva.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono, all’unanimità in maniera sovrana, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
Art. 9 Ulteriori esami di profitto (ex. Art. 6 del R.D. n. 1269/38)
Lo studente, in aggiunta agli esami stabiliti dall’ordinamento didattico del corso di laurea, può iscriversi a non più di due insegnamenti all’anno di altri Corsi di Laurea, nella stessa Università.
Lo studente che voglia usufruire della possibilità prevista dal presente articolo deve presentare alla Segreteria del CdS a cui è iscritto apposita domanda entro la scadenza prevista nel Manifesto Generale degli Studi specificando la Facoltà, il Corso di Laurea e i due insegnamenti che intende frequentare e sostenere.
Art. 10 Sbarramenti e propedeuticità
Lo studente è iscritto in corso per tutta la durata legale degli studi prevista dall’Ordinamento didattico per i primi due anni del Corso di Laurea Magistrale.
Pena annullamento degli esami successivamente sostenuti: è fatto obbligo allo studente di seguire la norma di propedeuticità che stabilisce l’obbligatorietà di sostenere tutti gli esami dell’anno di corso precedente prima di sostenere esami di insegnamenti dell’anno successivo.
Art. 11 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso i CdLM di altre Università Italiane nonché i crediti in queste conseguiti possono essere riconosciuti, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi degli insegnamenti per i quali è stato sostenuto il relativo esame.
La documentazione necessaria per la richiesta dovrà essere presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, passaggi, trasferimenti) provvederà ad inoltrare tale documentazione ai vari Presidenti di Corso di Laurea magistrale.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell’Università, ovvero nello stesso o in altro Corso di studio di altra Università compete al Presidente del Corso al quale lo studente si iscrive ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Presidente del CdLM dispone per l'iscrizione dello studente.
Ove deliberata l’iscrizione al 1° anno essa è subordinata al superamento del concorso di ammissione. L’iscrizione al 2° anno può invece avvenire anche senza concorso di ammissione, fatta salva la disponibilità dei posti nell’ambito del numero programmato.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie.
Art. 12 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio Esteri
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre sedi universitarie della Unione Europea o extra Europee, nonché i crediti in queste conseguiti, sono riconosciuti con delibera della Giunta di Presidenza della Facoltà di riferimento, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi degli insegnamenti per i quali è stato sostenuto il relativo esame.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, la Giunta di Presidenza dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Art. 13 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. Ai fini di detto riconoscimento, il Consiglio della Struttura Didattica accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine. Il riconoscimento del titolo per “abbreviazione di corso” dovrà prevedere almeno il sostenimento della prova finale con tesi presso Sapienza. Il riconoscimento del titolo professionale prevede specifica richiesta al Ministero della Salute.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato con titolo di studio straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, la Giunta di Presidenza dispone l'iscrizione a uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.
Calendario esami
Sessione GENNAIO
E’ previsto 1 appello d’esame (I e II semestre). In tale sessione possono partecipare gli studenti iscritti al II anno che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione FEBBRAIO
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione APRILE
E’ possibile prevedere 1 appello d’esame straordinario (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione GIUGNO – LUGLIO
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione SETTEMBRE
Sono previsti 2 appelli d’esame (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Sessione DICEMBRE
E’ possibile prevedere 1 appello d’esame straordinario (I e II semestre).
In tale sessione possono partecipare gli studenti che hanno ottenuto le relative firme di frequenza.
Esami di Tirocinio
- Sessione SETTEMBRE inderogabilmente entro il 30 settembre, per coloro che sono in corso e che intendono laurearsi nella I sessione di Laurea.
- Sessione GENNAIO inderogabilmente entro il 31 gennaio, per coloro che sono in corso e per coloro che intendono laurearsi nella II sessione di Laurea.
Esame finale (Tesi di Laurea)
I laureandi per poter usufruire della prima sessione di Laurea prevista per ottobre-novembre, dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso l’esame di tirocinio del secondo anno, le ADE e il Laboratorio Professionale entro e non oltre il 30 settembre dell’anno in corso.
I laureandi per poter usufruire della seconda sessione di Laurea prevista per marzo-aprile, riferita all’anno accademico precedente, dovranno aver terminato tutti gli esami, compreso l’esame di tirocinio del secondo anno, le ADE e il Laboratorio Professionale entro e non oltre il 31 gennaio dell’anno in corso.
Il superamento di esami e/o tirocinio, le ADE e il Laboratorio Professionale oltre la data del 31 gennaio comporterà il pagamento delle tasse universitarie e la discussione della tesi di laurea nella prima sessione utile di ottobre-novembre dell’anno accademico successivo, salvo motivata delibera della struttura didattica competente.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036016 -
SCIENZE DI SANITA' PUBBLICA
|
|
-
STORIA DELLA MEDICINA
|
2
|
MED/02
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA DEL LAVORO
|
2
|
MED/44
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
STATISTICA MEDICA
|
2
|
MED/01
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
IGIENE
|
2
|
MED/42
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1035995 -
SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE
|
|
-
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
|
2
|
M-PSI/04
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
|
2
|
M-PSI/06
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
|
1
|
M-PED/03
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
M-PED/03
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
1036444 -
STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE SANITARIA
|
|
-
IGIENE
|
3
|
MED/42
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ECONOMIA APPLICATA
|
2
|
SECS-P/06
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
-
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
|
2
|
SECS-P/10
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036210 -
SCIENZE GIURIDICHE MEDICO-LEGALI E DEONTOLOGICHE
|
|
-
DIRITTO PRIVATO
|
1
|
IUS/01
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
IUS/01
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA LEGALE
|
2
|
MED/43
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
|
2
|
IUS/09
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036271 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA
|
|
-
IGIENE
|
2
|
MED/42
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
INFORMATICA
|
1
|
INF/01
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
1
|
INF/01
|
12
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
-
STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
|
3
|
SECS-S/02
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
AAF1184 -
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
|
2
|
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |
1036445 -
SIO TIROCINIO I
|
|
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO GINECOLOGICHE
|
2
|
MED/47
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
|
13
|
MED/45
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036243 -
PROCESSI ASSISTENZIALI NELL'AREA BIOMEDICA
|
|
-
PATOLOGIA GENERALE
|
2
|
MED/04
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
FARMACOLOGIA
|
2
|
BIO/14
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA
|
2
|
MED/07
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
ANATOMIA PATOLOGICA
|
2
|
MED/08
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1035983 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E METODOLOGIA INFERMIERISTICA AVANZATA
|
|
-
MEDICINA INTERNA
|
2
|
MED/09
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
-
CHIRURGIA GENERALE
|
2
|
MED/18
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
|
CFU
|
SSD
|
Ore Lezione
|
Ore Eserc.
|
Ore Lab
|
Ore Studio
|
Attività
|
Lingua
|
1036148 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI-GESTIONALI
|
3
|
MED/45
|
36
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
5
|
MED/45
|
60
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
|
ITA |
1036010 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI IN SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICHE E PEDIATRICHE
|
|
-
PEDIATRIA
|
2
|
MED/38
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
GINECOLOGIA E OSTETRICIA
|
2
|
MED/40
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
|
2
|
MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036446 -
SIO TIROCINIO II
|
|
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
|
13
|
MED/45
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO GINECOLOGICHE
|
2
|
MED/47
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
AAF1433 -
ADE
|
6
|
|
72
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
|
ITA |
AAF1414 -
LABORATORIO PROFESSIONALE
|
5
|
|
-
|
-
|
60
|
-
|
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
|
ITA |
AAF1005 -
PROVA FINALE
|
7
|
|
-
|
-
|
-
|
-
|
Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
|
ITA |