Corso di laurea: Scienze infermieristiche e ostetriche ROMA - Corso di laurea A - Roma Azienda Policlinico Umberto I
A.A. 2017/2018
Autonomia di giudizio
Il titolo finale di secondo livello viene conferito, al termine del percorso formativo, agli studenti che abbiano perseguito la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Lo studente dovrà aver maturato consapevolezza della propria responsabilità sociale, collegata alla propria professione, e consolidato la capacità di acquisire un autonomo giudizio, integrando le conoscenze stesse nel gestire problemi complessi e/o per formulare giudizi autonomi anche sulla base di informazioni essenziali, limitate o incomplete.
Lo studente dovrà, altresì, dimostrare riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione di conoscenze e giudizi, con particolare riferimento a problematiche inerenti l’ambito infermieristico ed ostetrico, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze.
Ai fini dell’acquisizione della capacità di pensiero critico e attitudine alla ricerca scientifica, gli studenti devono essere in grado di:
• dimostrare nello svolgimento delle attività professionali un approccio critico, uno scetticismo costruttivo ed un atteggiamento potenzialmente orientato alla ricerca;
• formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e complessi ("problem solving") e ricercare autonomamente la migliore evidenza scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita;
• dimostrare capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e adottare le giuste decisioni riguardo ai possibili conflitti nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione delle cure della salute e dalle nuove scoperte scientifiche;
• rispondere con impegno personale alla necessità del miglioramento professionale continuo nella consapevolezza dei propri limiti;
• rispettare i colleghi e gli altri professionisti della salute, dimostrando la capacità di instaurare rapporti di collaborazione con loro, coordinandosi con diverse figure professionali che operano sul territorio per l'elaborazione di progetti di intervento integrati;
• saper realizzare un progetto di ricerca e di intervento nell'ambito delle professioni sanitarie tecniche assistenziali;
• attuare i principi etici e deontologici nel trattamento dei dati del paziente, nell'evitare il plagio, nella
riservatezza e nel rispetto della proprietà intellettuale;
• programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività,
per fare fronte alle condizioni di incertezza, ed esercitare la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
L'autonomia di giudizio sarà stimolata e sviluppata durante tutto il corso di studi, sia mediante dei momenti di tirocinio guidato, collegato a differenti insegnamenti, con la frequenza delle attività formative caratterizzanti, sia in ambiti disciplinari professionalizzati che in ambiti affini ed integrativi, specifici della classe, che in altri ambiti disciplinari ed attraverso una continua discussione critica di case histories. L'autonomia di giudizio sarà, altresì, stimolata e sviluppata, soprattutto, nell'ambito dell'elaborazione della tesi di laurea, dove verrà richiesto agli studenti di elaborare un'interpretazione personale di dati raccolti in situazioni complesse, anche discutendo ipotesi alternative, secondo modelli presenti in letteratura o da loro stessi proposti sotto la guida di un relatore.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte, gli strumenti utilizzati possono essere: 1) test a risposta multipla o a risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; 2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati, nell’analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento dell’autonomia di giudizio maturata dagli studenti, in termini di risultati di apprendimento e comportamento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Abilità comunicative
Il titolo finale di secondo livello sarà conferito a studenti che sappiano:
• comunicare in modo chiaro, articolato e privo di ambiguità, sia oralmente, che in forma scritta, informazioni, idee, problemi e soluzioni e le conclusioni di ragionamenti relativi alle specifiche competenze applicate in particolare nell’ambito delle scienze infermieristiche ed ostetriche, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese ad interlocutori specialisti e non specialisti;
• comunicare con le diverse figure professionali che lavorano sul territorio utilizzando un linguaggio comune derivato dall'approccio interdisciplinare;
• dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con strutture, pazienti e comunità;
• riassumere e presentare in modo efficace l'informazione appropriata ai bisogni dell'audience e discutere piani di azione raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Tale competenza migliorerà le possibilità di inserimento del laureato magistralis in vari ambiti professionali.
I laureati saranno in grado di comunicare in modo efficace anche con l'utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.
Tali competenze saranno acquisite attraverso le attività correlate agli insegnamenti caratterizzanti, affini ed integrativi alcune delle quali orientate verso lo sviluppo della capacità di una corretta
espressione argomentativa in relazione ai contenuti del campo di studio.
Conoscenza ed applicazione di tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo rappresentano obiettivi specifici cardini del percorso formativo.
Le abilità comunicative sono coltivate, sia sollecitando gli allievi a presentare oralmente, per iscritto e con l'uso di strumenti elettronici anche multimediali, elaborati individuali e di gruppo nell’ambito delle scienze infermieristiche ed ostetriche, sia fornendo loro modelli di presentazione orale e scritta dei risultati di ricerche ad attività di argomentazioni più complesse.
Nella valutazione degli elaborati e soprattutto della prova finale, la qualità e l'efficacia della presentazione saranno presi in considerazione per la formulazione del giudizio complessivo.
Il Laureato Magistrale dovrà essere capace di progettare strategie di comunicazione, riconoscendo i differenti target di popolazione destinataria del progetto comunicativo, di realizzare comunicazioni adeguate ai differenti target, di scegliere gli strumenti di comunicazione più idonei allo scopo di selzionare il comunicatore più efficace, secondo le doti note del “buon comunicatore” (di empatia, onestà, chiarezza, autorevolezza etc.), di monitorare e valutare il risultato del progetto comunicativo stesso.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle abilità comunicative, in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Capacità di apprendimento
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo (autoapprendimento ed autoaggiornamento), con l’acquisizione di conoscenze metodologiche, per migliorare ed aggiornare competenze professionali avanzate nei campi di interesse specifici, e valutare l’efficacia degli interventi nell’ambito delle Scienze Infermieristiche ed Ostetriche e di promozione della salute, anche mediante l’analisi critica della letteratura scientifica.
Il laureato magistrale al termine del percorso formativo deve avere acquisito capacità di:
• ascoltare per estrarre e sintetizzare informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i contenuti;
• mettere in pratica le abilità comunicative per facilitare la comprensione con i diversi interlocutori;
• interagire con altre figure professionali coinvolte nella propria pratica professionale attraverso un lavoro di gruppo integrato ed efficiente;
• dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con pazienti e comunità;
• dimostrare capacità di apprendimento e di aggiornamento in modo autodiretto ed autonomo;
• accedere ed utilizzare, anche attraverso strumenti informatici, la letteratura scientifica del settore specifico e di quelli affini, valutando criticamente ed elaborandola in forma personale.
Tali competenze garantiranno la possibilità di intraprendere efficacemente un percorso di studio di terzo livello (Dottorato) o di entrare nel mondo del lavoro con la capacità di aggiornamento nel settore di applicazione.
La capacità di apprendimento verrà acquisita nel corso della carriera scolastica attraverso: 1) specifici seminari sugli strumenti per la ricerca bibliografica informatizzata e la valutazione della qualità della ricerca e perfezionata nel corso della preparazione della tesi di laurea, per la quale sarà indispensabile la consultazione e l'analisi critica di pubblicazioni scientifiche pertinenti; 2) momenti esercitativi guidati, con la frequenza delle attività formative specifiche della classe, anche in ambiti disciplinari affini ed integrativi, organizzate in “corsi integrati specifici”, tali da garantire la visione unitaria e interdisciplinare degli obiettivi didattici stessi; 3) momenti seminariali specifici dell’analisi delle
attività e degli elaborati relativi alla prova finale e troveranno massimo sviluppo nelle attività per la preparazione della prova finale; 4) Stages negli ambiti della gestione aziendale sanitaria, formazione, ambiti direzionali, acquisizione di metodiche per perfezionare la capacità di gestire processi di lavoro di tipo dirigenziale con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale; 5) presentazione di progetti organizzativi e/o formativi nell’ambito di competenza professionale.
Le forme didattiche previste comprendono lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione.
Il processo d'insegnamento si avvarrà inoltre dei moderni strumenti didattici.
La verifica avrà luogo contestualmente alla valutazione degli altri momenti formativi, nonchè di quelli complessivi correlati alla progettazione elaborazione esposizione e valutazione della tesi di laurea.
La valutazione degli studenti avverrà , dunque, attraverso verifiche formative in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), relazioni scritte su temi assegnati ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Le prove d'esame potranno essere articolate, oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza di items utili a verificare le conoscenze acquisite come i test a risposta multipla o le risposte brevi scritte organizzati su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
L’organizzazione del Corso prevede un monitoraggio conoscitivo del conseguimento delle suddette capacità di apprendimento da parte degli studenti, in termini di risultati di apprendimento attesi, attraverso un coordinamento articolato, predisposto anche a tale scopo.
Requisiti di ammissione
Possono essere ammessi al Corso di Laurea magistrale i candidati che siano in possesso del diploma di laurea di primo livello, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04) e, che siano in possesso di una adeguata preparazione e siano qualificati in posizione utile all’esame di ammissione.
I corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso sono i seguenti:
• Infermiere;
• Ostetrica;
• Infermiere pediatrico.
L’Università, nel recepire i DD.MM., annualmente emanati, ai fini dell’ammissione verifica l’adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali. Ai fini dell’accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati.
Il riconoscimento degli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre università Italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
La documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc), provvederà ad inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Studio.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio della stessa o di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Studio o di Facoltà, compete al Presidente del Corso di Studio, al quale lo studente richiede di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Studio, il Presidente del corso autorizza l'iscrizione regolare dello studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell' ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie.
Prova finale
Presso la Sapienza Università di Roma, per la prova finale e la lingua straniera (ai sensi dell’art. 10, comma 5, lettera c del DM 8 gennaio 2009) lo studente ha la disponibilità di minimo 9 cfu finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea Magistrale e per acquisire ulteriori conoscenze linguistiche.
Per essere ammesso a sostenere la prova finale (Esame di Laurea), lo Studente deve aver regolarmente frequentato per il monte ore complessivo previsto i singoli corsi integrati, aver superato tutti gli esami di profitto previsti, aver effettuato, con positiva valutazione, tutti i tirocini formativi e gli stages previsti, mediante certificazione.
L'esame di Laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative, organizzative, gestionali, nel contesto infermieristico ed ostetrico, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e comunicazione nell’ambito infermieristico ed ostetrico con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
Orientamento in ingresso
Il SOrT è il servizio di Orientamento integrato della Sapienza. Gli sportelli SOrT sono presenti presso tutte le Facoltà e nel Palazzo delle segreterie (Città universitaria).
Nei SOrT gli studenti possono trovare informazioni più specifiche rispetto alle Facoltà e ai corsi di laurea e un supporto per orientarsi nelle scelte.
Il SOrT gestisce l'organizzazione ed il coordinamento della manifestazione “Porte Aperte alla Sapienza”, consueto appuntamento dedicato agli immatricolandi. E’ un’occasione di incontro con i docenti delle Facoltà che aiutano gli studenti a scegliere consapevolmente il loro percorso formativo, in coerenza con le proprie attitudini ed aspirazioni e forniscono informazioni sui corsi di studio e le materie di insegnamento.
L’evento, che si tiene ogni anno nella terza settimana del mese di luglio, presso la Città universitaria, è aperto prevalentemente agli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori, ai docenti, ai genitori ed agli operatori del settore e costituisce l'occasione per conoscere la Sapienza, la sua offerta didattica, i luoghi di studio, di cultura e di ritrovo ed i molteplici servizi disponibili per gli studenti (biblioteche, musei, concerti, conferenze, ecc.).
Oltre alle informazioni sulla didattica, durante gli incontri, è possibile ottenere informazioni sulle procedure amministrative sia di carattere generale sia, più specificatamente, sulle procedure di immatricolazione ai vari corsi di studio e acquisire copia dei bandi per la partecipazione alle prove di accesso ai corsi.
Contemporaneamente, presso l’Aula Magna, vengono svolte conferenze finalizzate alla presentazione di tutte le Facoltà dell’Ateneo.
Il Settore coordina, inoltre, i progetti di orientamento di seguito specificati e propone azioni di sostegno nell’approccio all’università e nel percorso formativo:
Progetto Un ponte tra scuola e università
Il Progetto “Un ponte tra scuola e Università” (per brevità chiamato “Progetto Ponte”) nasce con l’obiettivo di presentare i servizi offerti dalla Sapienza e l’esperienza universitaria degli studenti.
Il progetto si articola in tre iniziative:
• Professione Orientamento.
Incontro con i docenti delle Scuole Secondarie referenti per l’orientamento, per favorire lo scambio di informazioni tra le realtà della Scuola Secondaria e i servizi ed i progetti offerti dalla Sapienza;
• La Sapienza si presenta.
Incontri di presentazione delle Facoltà e lezioni-tipo realizzate dai docenti della Sapienza agli studenti delle Scuole Secondarie su argomenti di attualità;
• La Sapienza degli studenti
Presentazione alle scuole dei servizi offerti dalla Sapienza e dell’esperienza universitaria da parte di studenti “mentore”.
Conosci Te stesso
Questionario di autovalutazione per accompagnare in modo efficace il processo decisionale dello studente nella scelta del percorso formativo.
Progetto Orientamento in rete
Progetto di orientamento e di riallineamento sui saperi minimi. L’iniziativa prevede lo svolgimento di un corso di orientamento per l’accesso alle Facoltà a numero programmato dell’area medico-sanitaria, destinato agli studenti dell’ultimo anno di scuola secondaria di secondo grado.
Esame di inglese scientifico
Il progetto prevede la possibilità di sostenere presso la Sapienza, da parte degli studenti dell’ultimo anno delle Scuole Superiori del Lazio, l’esame di inglese scientifico per il conseguimento di crediti in caso di successiva iscrizione a questo ateneo.
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale (CLM) in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche classe LM/SNT-1 si articola in due anni ed è istituito all'interno della Facoltà di Farmacia e Medicina della “Sapienza” Università degli Studi di Roma. Il CLM si propone il conseguimento degli obiettivi formativi propri della classe con particolare attenzione agli obiettivi qualificanti propri dell’Area delle Scienze infermieristiche ed ostetriche (vd. D.M.02.04.01 – S.O. n°.136 G.U. n°128 del 05.06.01). I laureati specialisti nella classe LM/SNT-1 possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi gestionali, formativi e di ricerca nel complesso delle professioni sanitarie afferenti alla classe (infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico). I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni dell’infermiere e dell’ostetrica/o e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica, alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione e ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell’area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell’innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell’omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione Europea.I laureati magistrali sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti.
REGOLAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI LAUREA UNIVERSITARIA DELLE PROFESSIONI SANITARIE
D.M. 270/04
Le Facoltà di Farmacia e Medicina e di Medicina e Odontoiatria concorrono alla istituzione dei Corsi di Studio delle Professioni Sanitarie. I corsi di Studio delle Professioni Sanitarie sono articolati in due livelli: il primo, triennale, rilascia il titolo di laurea (SNT/1 – 2 – 3 - 4); il secondo, biennale, rilascia il titolo di Laurea magistrale (LM-SNT/1 – 2 – 3a – 3b - 4).
I Consigli delle Facoltà di Farmacia e Medicina e di Medicina e Odontoiatria stabiliscono le articolazioni in autonomi Corsi delle singole tipologie di struttura didattica. Le strutture didattiche ordinarie (Corsi di Laurea, Corsi di Laurea magistrale) sono sottoposte alla vigilanza del Consiglio di Facoltà della Facoltà indicata come referente amministrativo, che delibera riguardo alla loro istituzione, alla prima attivazione, all’accreditamento delle strutture necessarie per il tirocinio professionale. Il Preside della Facoltà referente è delegato ad istituire i coordinamenti generali e di classe.
Trasformazione da 509 a 270
L’iter intrapreso per la trasformazione del Corso di Laurea da ordinamento 509 a 270 ha tenuto conto di indicazioni, modalità e tempi statuiti dalla normativa vigente, in particolare dei DD.MM. 22 ottobre 2004, n.270, 16 marzo 2007, 19 febbraio 2009 e nota MIUR n.160 del 4 settembre 2009.
Art. 1 Organi del Corso
Sono organi del Corso di Laurea:
- Il Presidente;
- Il Vice-Presidente;
- Il Consiglio di Corso di Laurea;
- L’Ufficio di Presidenza;
- Il Direttore Didattico.
Il Corso è diretto dal Presidente, responsabile del corso stesso, unitamente al Vicepresidente. Entrambi vengono eletti dal Corpo Docente, secondo le norme di legge statutarie, e restano in carica per tre anni accademici. La funzione di Presidente e di Vicepresidente è riservata ai docenti di Ruolo “incardinati” nel Corso di Laurea e, salvo rinuncia degli aventi diritto, a chi svolga attività assistenziale nelle predette strutture.
Con riferimento al III comma dell’art. 6 del decreto legislativo 502/1992, nel caso di Corsi di Laurea per le Professioni Sanitarie, il corpo docente è costituito prioritariamente dai docenti universitari. In via subordinata, possono costituire parte del corpo docente anche figure professionali che svolgano attività assistenziale presso le strutture sede del Corso di Laurea.
Il Consiglio di Corso è costituito da tutto il corpo docente del Corso di Laurea e viene riconfermato/rinnovato all’inizio dell’anno accademico. Fanno parte del Consiglio di Corso due rappresentanti degli studenti per ogni anno di corso eletti tra tutti gli studenti iscritti al Corso di laurea.
Il Presidente si avvarrà di un Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, dal Vicepresidente, da almeno tre rappresentanti dei docenti universitari incardinati nel Corso di Laurea e dal Direttore Didattico. L’Ufficio di Presidenza potrà inoltre avvalersi della presenza di due rappresentanti degli studenti iscritti al Corso i laurea.
Il Direttore Didattico appartiene allo stesso profilo professionale del Corso di Laurea, ed è nominato, con incarico triennale, dall’Ufficio di Presidenza tra i docenti appartenenti alle discipline professionalizzanti, che siano in possesso di elevata qualificazione sia in campo professionale che in quello formativo e, ai sensi del DM 270/04 e successive modificazioni, abbiano almeno 5 anni di esperienza in campo formativo. Può essere un dipendente della Sapienza, inserito in convenzione con il SSN oppure essere un dipendente del SSN facente capo al personale delle Aziende Sanitarie coinvolte e convenzionate con appositi protocolli d’intesa.
Art. 2 Compiti degli Organi di Corso
Il Presidente, responsabile del corso, coordina le attività del Corso, convoca e presiede l’Ufficio di Presidenza e rappresenta il Corso nei consessi accademici ed all’estero, nel rispetto dei deliberati del Consiglio.
Il Vicepresidente coadiuva il Presidente in tutte le sue funzioni e ne assume i compiti in caso di impedimento.
Il Direttore Didattico è responsabile degli insegnamenti tecnico-pratici e del loro coordinamento con gli insegnamenti teorico-scientifici, organizza le attività complementari, assegna i tutor professionali e ne sovrintende l’attività, garantisce l’accesso degli studenti alle strutture qualificate come sede di insegnamenti tecnico-pratici.
L’Ufficio di Presidenza istruisce le pratiche da portare all’approvazione del Consiglio di Corso, che si riunisce almeno tre volte l’anno in via ordinaria.
Il Consiglio di Corso individua un Coordinatore didattico per ciascun anno di corso e per ciascun insegnamento. I Coordinatori di anno/Insegnamento coordinano i programmi didattici in relazione agli obiettivi dell’insegnamento stesso; rappresentano per gli studenti la figura di riferimento del Corso integrato; coordinano la preparazione delle prove del relativo esame; presiedono, di norma, la Commissione di esame dell’insegnamento da loro coordinato e ne propongono la composizione.
Il Consiglio coordina le attività didattiche dell’intero Curriculum formativo, avendo la responsabilità complessiva della pianificazione didattica e delle attività didattiche dei docenti del Corso. In particolare, ai sensi di quanto previsto nel DPR 382/80, il Consiglio di corso:
a) approva l’elenco delle attività didattiche pertinenti agli insegnamenti ed i relativi programmi, finalizzati al conseguimento degli obiettivi proprio di ogni area, eliminando ridondanze e ripetizioni e verificandone l’essenzialità;
b) nomina un Coordinatore per ogni insegnamento;
c) organizza la ripartizione tra i docenti dei compiti didattici e dei tempi necessari al loro espletamento, nel rispetto delle competenze individuali e della libertà di insegnamento, con modalità tali da non ostacolare il diritto alla loro fruizione da parte degli studenti in regola con i loro obblighi;
d) organizza il calendario accademico ripartendo le attività didattiche nelle aule specificatamente assegnate al corso.
L’Ufficio di Presidenza:
e) pubblica prima dell’inizio di ogni anno accademico i programmi didattici per obiettivi di tutti gli insegnamenti e l’elenco delle attività didattiche opzionali, con i relativi crediti;
f) approva, prima dell’inizio di ogni anno accademico, i piani di studio degli studenti, limitatamente all’attività didattica opzionale;
g) promuove corsi di formazione pedagogica per i docenti;
h) predispone le Commissioni di profitto per insegnamento, composte da un minimo di tre docenti, secondo le norme vigenti e le trasmette con propria firma alle varie Segreterie. Possono far parte delle Commissioni di profitto tutti i docenti del Corso, tra docenti universitari ed ospedalieri, compresi i docenti a contratto a titolo oneroso.
L’Ufficio di Presidenza inoltre attribuisce gli affidamenti, le supplenze ed i contratti e dichiara le vacanze dandone pubblicità attraverso pubblicazioni sul proprio albo mediante comunicazione alla Presidenza ed ai Direttori di Dipartimento e di Facoltà. Restano ferme le competenze della Facoltà relative al primo affidamento di insegnamento universitario o di modulo conferito dal Corso e ai ricorsi sugli affidamenti e le supplenze.
Il Consiglio di Corso esprime un parere sull’attività didattica complessiva a completamento della relazione triennale.
Il Consiglio di Corso delibera altresì su: congedi, supplenze, dichiarazioni di affinità di discipline, comandi nulla osta per incarichi di insegnamento e di ricerca riguardanti i docenti di ruolo.
Art. 3 Organizzazione didattica
L’attività formativa complessiva deve garantire una adeguata preparazione teorica ed un congruo addestramento professionale, anche attraverso il tirocinio, in conformità agli standard e al monte ore definiti dalle direttive dell’Unione Europea e con la guida di tutori appartenenti allo specifico profilo professionale. Per conseguire tali finalità formative, la Facoltà di riferimento si può convenzionare con strutture, sia in Italia che all’estero, che rispondano ai requisiti di idoneità per attività e dotazione di servizi e strutture come previsto dall’art. 6 del DL/vo 229/1999.
Per assicurare l'acquisizione delle competenze tecniche necessarie per l'esercizio delle attività professionali il cui profilo è approvato con D.M. Sanità, il Consiglio della struttura didattica individua le attività formative professionalizzanti (sotto forma di tirocinio guidato e di addestramento diretto) per un monte ore complessivo almeno pari a quello previsto dagli standard comunitari per i singoli profili professionali. Tali attività devono esclusivamente svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi con ampi gradi di autonomia per lo studente, sotto la responsabilità di un tutore delle attività tecnico-pratiche e devono mirare a mettere progressivamente lo studente in grado di prendere in carico il paziente, acquisendo le abilità e attitudini necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguata nei vari ruoli ed ambiti professionali.
Tali attività possono svolgersi presso strutture di degenza e di day hospital o ambulatoriali o presso strutture territoriali identificate dal Consiglio di Corso di Laurea.
Il Consiglio della Struttura Didattica ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, definiscono l'Ordinamento didattico, nel rispetto della legge vigente.
Qualora si renda necessario apportare cambiamenti all'Ordinamento didattico (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il Consiglio propone alla Giunta di Presidenza di Facoltà le necessarie modifiche.
Art . 4 Definizione del Corso di Laurea magistrale
I laureati della classe della laurea magistrale nelle scienze delle professioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni e ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 1, comma 4, possiedono una formazione culturale e professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca in uno degli ambiti pertinenti alle diverse professioni sanitarie ricomprese nella classe. I laureati magistrali che hanno acquisito le necessarie conoscenze scientifiche, i valori etici e le competenze professionali pertinenti alle professioni sanitarie e hanno ulteriormente approfondito lo studio della disciplina e della ricerca specifica. Alla fine del percorso formativo sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, educativo e preventivo in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica ed ai problemi di qualità dei servizi. In base alle conoscenze acquisite, sono in grado di tenere conto, nella programmazione e gestione del personale dell'area sanitaria, sia delle esigenze della collettività, sia dello sviluppo di nuovi metodi di organizzazione del lavoro, sia dell'innovazione tecnologica ed informatica, anche con riferimento alle forme di teleassistenza o di teledidattica, sia della pianificazione ed organizzazione degli interventi pedagogico-formativi nonché dell'omogeneizzazione degli standard operativi a quelli della Unione europea.
I laureati magistrali sviluppano, anche a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite consentono loro anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari alle diverse professioni ricomprese nella classe.
Art . 5 Ammissione al Corso di Laurea magistrale
Possono essere ammessi al Corso di Laurea magistrale i candidati che siano in possesso del diploma di laurea di primo livello ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti (art. 6, comma 2, D.M. 270/04) e, che siano in possesso di una adeguata preparazione e siano qualificati in posizione utile all’esame di ammissione.
L’Università, nel recepire i DD.MM., annualmente emanati, ai fini dell’ammissione verifica l’adeguatezza delle conoscenze di cultura generale e ragionamento logico unitamente a quelle teoriche/pratiche e di normativa vigente specifiche della disciplina e funzionali alla successiva applicazione professionale, nonché conoscenze di cultura scientifico-matematica, statistica, informatica ed inglese e di scienze umane e sociali. Ai fini dell’accesso vengono, altresì, valutati eventuali titoli accademici e professionali in possesso dei candidati.
Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell'art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 settembre 1999 (Norme in materia di accesso ai corsi universitari).
Sono consentiti trasferimenti, ad anni successivi al primo, da un Ateneo all’altro per lo stesso corso di Laurea magistrale dell’area sanitaria, dietro rilascio di nulla osta da parte del Presidente del Corso di Laurea della sede prescelta e da parte del Presidente del Corso di Laurea della sede che si intende lasciare, senza ripetere il concorso di ammissione.
Il passaggio da un corso di Laurea ad un altro, anche se appartenente alla stessa classe di laurea della stessa Facoltà, è possibile solo ed esclusivamente previo superamento del concorso di ammissione.
Sono ammessi al II anno di corso cambi di sede (stesso corso di Laurea), presentando domanda presso la Segreteria Amministrativa entro i termini previsti; la domanda dovrà essere completa del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede prescelta e del nulla osta rilasciato dal Presidente della sede che si intende lasciare.
E’ vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università o Istituti Universitari ed equiparati, a diverse Facoltà, Corsi di studio della stessa Università.
Art. 6 Crediti Formativi Unitari (CFU)
La durata del corso di laurea magistrale è di 2 anni.
L’unità di misura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento del CLS per conseguire il titolo di studio universitario specialistico costituisce il CFU.
Al CFU corrispondono, a norma dei Decreti ministeriali, 25 ore di lavoro per studente e 30 ore di lavoro per studente riferite alla Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed ostetriche.
La formazione comprende 120 CFU.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio, svolta con 30 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti.
Il piano di studi prevede un massimo di 12 esami e/o di valutazioni finali di profitto comprensivi dell’idoneità dell’inglese scientifico ed una idoneità al 2° anno derivante dalla valutazione dell’attività di Tirocinio svolto nel primo e nel secondo anno. Gli esami verranno organizzati come prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati.
La verifica di tale apprendimento viene vagliata attraverso prove d'esame, articolate - oltre che nelle tradizionali modalità dell'esame orale o scritto, anche in una sequenza prove in itinere (prove di autovalutazione e colloqui intermedi), utili a verificare le conoscenze acquisite. Relativamente alle prove scritte gli strumenti utilizzati possono essere: (1) test a risposta multipla o risposte brevi scritte, organizzati su problematiche a carattere interdisciplinare, seguiti da esami utili ad accertare le competenze acquisite; (2) redazione di elaborati scritti su temi assegnati ed analisi delle attività ed agli elaborati relativi alla prova finale ed anche a commento delle esercitazioni svolte sul territorio ed in laboratorio ed attraverso la valutazione del profilo complessivo elaborato in base a criteri predefiniti.
Il regolamento didattico del corso di studio definirà, nel rispetto dei limiti normativi, la quota dell’impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo individuale.
Il percorso formativo è strutturato, monitorato, validato ed ottimizzato in continuum, al fine di far acquisire abilità, competenze tecniche e conoscenze previste nel profilo curriculare statuito dalla normativa vigente e negli obbiettivi specifici del Corso.
Tali specifici obbiettivi formativi risultano sostenuti da un corpo docente consapevole della necessità di utilizzare tutti gli strumenti istituzionali attivati dagli organismi competenti (NVF e NVA), ai fini dell’accreditamento della qualità della didattica. Tramite tali strumenti risulta possibile misurare il miglioramento della performance didattica in tutte le diverse fasi che concorrono al conseguimento della laurea magistrale, in termini di percorso formativo, di esami, di valutazione della qualità percepita dai discenti, di acquisizione delle competenze professionali che rientrano negli obiettivi specifici del percorso formativo stesso.
L’ordinamento didattico ha previsto, altresì, attività formative di cui all'art. 10, comma 5, lettere a), c), d) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di cfu rispettivamente di 6 cfu a scelta dello studente ( con un offerta di almeno 18 CFU); 9 cfu per la prova finale e per la lingua inglese dei quali 2 cfu dedicati alla lingua inglese e 7 cfu dedicati alla preparazione della tesi di laurea; 5 cfu per le altre attività quali l’informatica, laboratori, etc, infine 30 cfu sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Ai sensi del DM 8 gennaio 2009, a ciascun insegnamento attivato è stato attribuito un congruo numero intero di crediti formativi, al fine di evitare la parcellizzazione delle attività formative.
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto, ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Il Consiglio della Struttura Didattica può approvare crediti acquisiti dallo studente nel caso di documentata certificazione (nel rispetto della normativa vigente in materia), dell’acquisizione di competenze e abilità professionali, nonché di altre competenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l’Università abbia concorso.
I crediti relativi alla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea possono essere riconosciuti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o esterne, specificamente competenti per ciascuna delle lingue.
I CFU acquisiti perdono la loro validità qualora lo studente interrompa per quattro anni accademici consecutivi l’iscrizione al Corso di Laurea magistrale o non abbia ottemperato per quattro anni accademici consecutivi agli obblighi di frequenza o infine non abbia superato esami per più di quattro anni accademici consecutivi.
Art. 7 Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Il titolo finale di secondo livello viene conferito al termine del percorso formativo agli studenti che siano in grado di dimostrare:
6. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
7. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
8. Autonomia di giudizio (making judgements)
9. Abilità comunicative (communication skills)
10. Capacità di apprendimento (learning skills)
Le forme didattiche previste per il raggiungimento di questo specifico obiettivo di formazione (capacità di applicazione delle conoscenze) sono incentrate sugli aspetti applicativi dei diversi insegnamenti e comprenderanno lezioni frontali, conferenze, seminari, gruppi di discussione, momenti esercitativi volti a sviluppare le capacità di approccio individuale ai problemi operativi e professionali. Il processo d'insegnamento si avvarrà dei moderni strumenti didattici.
La capacità di applicare le conoscenze conseguite verrà acquisita attraverso attività di tirocinio nelle diverse realtà assistenziali in ambito medico e chirurgico sia generale che specialistico, con attività guidate in laboratorio e sul territorio soprattutto con approcci interdisciplinari.
Art. 8 Obbligo di frequenza
La frequenza all'attività didattica formale (ADF), all'attività didattica opzionale (ADO), alle attività integrative (AI), alle attività formative professionalizzanti (AFP) e di tirocinio è obbligatoria.
La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio della Struttura Didattica. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo studente per sostenere il relativo esame.
Art. 9 Esami di profitto
I CFU corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica di profitto prevista ferma restando la quantificazione in trentesimi per la votazione degli esami e in centodecimi per la prova finale, con eventuale lode.
Gli esami di profitto previsti, nel numero massimo di 12 complessivi, possono essere effettuati nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame.
Le date di inizio e di conclusione delle sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate di almeno due settimane.
La Commissione di esame di profitto è costituita da Docenti impegnati nel relativo Corso di insegnamento ed è presieduta di norma dal Coordinatore dell’Insegnamento nominato dal Consiglio di Corso all’inizio di ogni anno accademico.
Nel caso di assenza di uno o più componenti la Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa.
Il tirocinio prevede una verifica a fine del primo anno il cui esito positivo è propedeutico alla valutazione al termine del secondo anno di corso, con idoneità documentata su un apposito verbale. Tali valutazioni dovranno essere effettuate da una apposita commissione d’esame di tirocinio, presieduta dal Direttore didattico.
Dopo aver superato tutti gli esami previsti nel piano di studi ed avendo ottenuto le idoneità del tirocinio, è previsto l'esame finale – sostenuto dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge.
L'esame finale verte sulla discussione di una tesi elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore. La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale.
La tesi sperimentale di natura teorico-applicativa, preferibilmente con implicazioni valutative-organizzative-gestionali, viene discussa davanti alla Commissione, con un supporto informatico. Tale presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.
L’esame finale, è organizzato in due sessioni in periodi concordati su base nazionale (Ottobre-Novembre e Marzo- Aprile).
L'esame finale non può essere ripetuto più di una volta nella stessa sessione; potrà essere quindi risostenuto nella sessione successiva.
Le Commissioni giudicatrici per la prova finale esprimono la loro votazione in centodecimi e possono, all’unanimità in maniera sovrana, concedere al candidato il massimo dei voti con lode.
Art. 10 Sbarramenti
Lo studente è iscritto in corso per tutta la durata legale degli studi prevista dall’Ordinamento didattico per i primi due anni del Corso di laurea di II livello.
Lo studente si iscriverà ripetente qualora al momento dell’iscrizione non abbia superato gli esami o conseguito le frequenze obbligatoriamente richieste dall’ordinamento per l’iscrizione all’anno di corso successivo, quindi lo studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad almeno il 75% delle ore previste per ciascun insegnamento ufficiale di un determinato anno, nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l’obbligo di frequenza ai corsi per i quali non ha ottenuto l’attestazione.
Il passaggio agli anni successivi è consentito esclusivamente agli studenti che abbiano:
- frequentato l’attività didattica formale;
- superato con valutazione positiva entro la sessione di recupero di dicembre-gennaio (31 gennaio) il 50% degli esami previsti per l’anno precedente (debito massimo). Il numero esatto di esami da superare viene stabilito da un’apposita commissione nominata dalle due Facoltà concorrenti, tenendo conto del piano degli studi di ogni tipologia di Corso di Laurea magistrale;
Norma di propedeuticità: pena annullamento degli esami successivamente sostenuti, è fatto obbligo allo studente di seguire la norma di propedeuticità che stabilisce l’obbligatorietà di sostenere tutti gli esami dell’anno di corso precedente prima di sostenere esami di corsi integrati appartenenti ad anni successivi.
Art. 11 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre università Italiane nonché i crediti in queste conseguiti possono essere riconosciuti, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
La documentazione necessaria per la richiesta dovrà essere presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale, dopo la verifica ed il controllo amministrativo (tasse, passaggi, trasferimenti) provvederà ad inoltrare tale documentazione ai vari Presidenti di corso di Laurea magistrale.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio dell’Università, ovvero nello stesso o in altro Corso di studio di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso al quale lo studente si iscrive ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Presidente del corso di laurea dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei primi due anni di corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell' ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie.
Art.12 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di studio esteri
Gli studi compiuti presso i corsi di laurea di altre sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti in queste conseguiti sono riconosciuti con delibera della Giunta di Presidenza della Facoltà di riferimento, previo esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Dopo avere deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, la Giunta di Presidenza dispone per l'iscrizione regolare dello studente ad uno dei due anni di corso, adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato.
Art. 13 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La laurea conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l'equipollenza del titolo. Ai fini di detto riconoscimento, il Consiglio della Struttura Didattica accerta l'autenticità della documentazione prodotta e l'affidabilità della Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all'ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l'Università di origine.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l'ordinamento vigente, la Giunta di Presidenza dispone l'iscrizione a uno dei due anni di corso adottando gli stessi criteri utilizzati per gli studenti italiani.
L'iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato. Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 31 Agosto 1999, n. 394.
Lo studente espliciterà le proprie scelte al momento della presentazione,
tramite INFOSTUD, del piano di completamento o del piano di studio individuale,
secondo quanto stabilito dal regolamento didattico del corso di studio.
Primo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036016 -
SCIENZE DI SANITA' PUBBLICA
(obiettivi)
Acquisire in prospettiva storica i concetti di salute e malattia, nonché i modelli di storia naturale delle malattie e la classificazione degli interventi di prevenzione. Imparare a raccogliere ed analizzare i dati epidemiologici ai fini della promozione della salute e del controllo delle malattie. Conoscere i pattern epidemiologici e le strategie di prevenzione delle malattie infettive e cronico-degenerative. Conoscere le procedure di sicurezza in ambito lavorativo, predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro. Conoscere l’evoluzione del pensiero medico e infermieristico, saper utilizzare gli strumenti metodologici e i materiali della ricerca storica applicati alla professione infermieristica e alla riflessione bioetica, con particolare riferimento a temi di interesse professionale.
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|
-
STORIA DELLA MEDICINA
(obiettivi)
Conoscere e saper discutere criticamente le principali tappe dell’evoluzione del concetto di salute e malattia – Conoscere e saper discutere i principi etici che regolano la relazione tra operatore sanitario e paziente – Conoscere le tappe storiche dell’evoluzione del pensiero bioetico, nonché i principali temi bioetici di interesse professionale- conoscere i principali materiali e le principali fonti di ricerca storico-medica e bioetica.
|
2
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MED/02
|
24
|
-
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-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
MEDICINA DEL LAVORO
(obiettivi)
Conoscere le definizioni di prevenzione e protezione, rischio e fattore di rischio, infortunio e malattia professionale, malattie correlate al lavoro.
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2
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MED/44
|
24
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
STATISTICA MEDICA
(obiettivi)
Comprendere il ruolo della Metodologia statistica nell’ambito della ricerca sperimentale; essere in grado di utilizzare i più comuni metodi statistici per gestire dati e informazioni; essere in grado di consultare criticamente la letteratura scientifica.
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2
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MED/01
|
24
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
IGIENE
(obiettivi)
Conoscere e saper discutere: le basi teoriche della prevenzione secondaria; l'importanza e le caratteristiche dei modelli organizzativi di disease management; il possibile ruolo professionale in questi modelli organizzativi di popolazione; le similitudini di questo modello di malattia con la figura del care-manager e come il care-manager potrebbe inserirsi in programmi di prevenzione per diabesity e rischio cardiovascolare; lo stato di avanzamento dei programmi di prevenzione secondaria in Italia.
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2
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MED/42
|
-
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-
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-
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-
|
Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035995 -
SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Acquisire i fondamenti delle tre discipline nell’ambito delle scienze umane, comprendendone la loro specificità e relativi campi di indagine e di intervento. Far acquisire agli studenti la capacità di saper leggere le diverse realtà (evolutiva, organizzativa ed educativa) del contesto sociosanitario, utilizzando le metodologie appropriate; far acquisire la capacità di identificare correttamente i fabbisogni di formazione e di prevenzione, seguendone eventualmente anche l’implementazione progettuale.
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|
-
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
(obiettivi)
Acquisire conoscenze introduttive di psicologia dello sviluppo al fine di essere capaci di leggere i processi cognitivi sociali ed emotivi tipici delle diverse età (e fattori determinanti), dal punto di vista dell’interazione bambino/famiglia e ambiente socio sanitario; acquisire la capacità di utilizzare le metodologie appropriate per l’identificazione di profili di sviluppo tipici dall’infanzia all’adolescenza; conoscere tematiche quali il modello sistemico dello sviluppo: bambini e società; le differenze individuali; la relazione madre-bambino; la relazioni tra pari; la comprensione della mente; lo sviluppo del linguaggio; salute e benessere del bambino.
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2
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M-PSI/04
|
24
|
-
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-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
(obiettivi)
Acquisire elementi di base per la lettura delle diverse realtà organizzative e per comprendere il funzionamento dei gruppi nei contesti di lavoro; conoscere le caratteristiche psicologiche delle persone e saper individuare segnali di malessere nel contesto sanitario (fenomeno del burn out); conoscere le determinanti del benessere personale e dell’efficacia del gruppo di lavoro.
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2
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M-PSI/06
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24
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
(obiettivi)
Acquisire la terminologia specifica della materia e le conoscenze e competenze basilari dell’attività didattica in relazione al processo di apprendimento insegnamento (programmazione curriculare, definizione degli obiettivi formativi, valutazione, competenze del formatore); rilevare e saper descrivere gli elementi che differenziano la didattica tradizionale dalla didattica attiva; saper rilevare gli aspetti della didattica attiva che facilitano l’apprendimento, con attenzione particolare alle persone in situazione di handicap.
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1
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M-PED/03
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12
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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M-PED/03
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12
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1036444 -
STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
Fornire conoscenze gestionali che consentano di acquisire competenze inerenti i principi del management sanitario; i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria in Italia, riferiti al contesto nazionale, regionale e locale; gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari e di controllo di gestione e del controllo di qualità in sanità; i meccanismi di finanziamento delle aziende sanitarie ed ospedaliere.
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|
-
IGIENE
(obiettivi)
Sapere le principali tipologie di sistemi sanitari nel mondo, con i loro punti di forza e di debolezza; conoscere l’organizzazione del sistema sanitario in Italia, le organizzazioni sanitarie in Italia, i livelli di programmazione dell’assistenza sanitaria in Italia e i livelli essenziali di assistenza; saper leggere criticamente le valutazioni di efficacia degli interventi sanitari (trials clinici, revisioni sistematiche e meta-analisi).
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3
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MED/42
|
36
|
-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
ECONOMIA APPLICATA
(obiettivi)
Sapere i meccanismi di finanziamento in sanità. Saper utilizzare gli strumenti per valutare l’efficacia e l’economicità degli interventi sanitari e per il controllo di gestione nelle organizzazioni sanitarie delle aziende sanitarie ed ospedaliere. Saper leggere criticamente ed utilizzare le valutazioni di efficacia, nonché le valutazioni economiche degli interventi sanitari.
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2
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SECS-P/06
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24
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-
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-
|
-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
-
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
(obiettivi)
Conoscere le caratteristiche della domanda e dell’offerta in sanità. Conoscere e saper utilizzare gli strumenti del controllo di qualità in sanità.
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2
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SECS-P/10
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24
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-
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-
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036210 -
SCIENZE GIURIDICHE MEDICO-LEGALI E DEONTOLOGICHE
(obiettivi)
Il Corso Integrato si propone di fornire agli studenti conoscenze sui fondamenti del diritto e della medicina legale che possano risultare utili per l'esercizio della professione infermieristica. In particolare gli insegnamenti mirano a fornire conoscenze sulle pratiche giuridiche, medico legali e sulle nozioni di diritto che risultano essenziali ai fini del corretto espletamento della attività professionale pratica e ad una adeguata predisposizione degli atti gestionali connessi all’attività. Tali fattispecie non possono infatti prescindere da una adeguata conoscenza delle principali norme legislative in materia sanitaria che regolano l’attività professionale e l’organizzazione sanitaria nazionale e comunitaria, nonché delle norme deontologiche. Tali elementi sono anche essenziali ai fini dell'adozione di corrette prassi professionali alla luce delle recenti modifiche delle normative in tema di responsabilità sanitaria che conferiscono notevole rilevanza al rispetto delle linee guida emanate dagli ordini professionali.
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-
DIRITTO PRIVATO
(obiettivi)
Acquisizione di un’adeguata conoscenza delle regole e dei principi fondamentali del diritto privato. Approfondimento dei contenuti fondamentali della disciplina codicistica del rapporto obbligatorio, del contratto e delle obbligazioni. Far acquisire allo studente una padronanza del linguaggio tecnco-giuridico, da affinarsi lungo l’intero percorso formativo.
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1
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IUS/01
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12
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-
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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1
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IUS/01
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12
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-
|
-
|
-
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Attività formative affini ed integrative
|
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ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE
(obiettivi)
Fornire conoscenze sui fondamenti del diritto e della medicina legale necessarie per assumere competenze adeguate nell’ambito professionale specifico ed in particolare nella predisposizione di atti gestionali. Conoscenza delle principali norme legislative in materia sanitaria che regolano l’attività professionale, la formazione universitaria e l’organizzazione sanitaria nazionale e comunitaria. Approfondire la conoscenza nell’ambito della responsabilità professionale anche alla luce delle attuali norme che la regolamentano con riferimento, anche, ai principi etici, bioetici e deontologici.
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2
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MED/45
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
-
MEDICINA LEGALE
(obiettivi)
Gli studenti dovranno acquisire anche attraverso metodi interattivi nel corso delle lezioni, le capacità di valutare situazioni che possono presentarsi nell'ambito della attività professionale pratica ed essere in grado di discernere le situazioni a rischio professionale e saper correttamente applicare le motetodologie e le linee guida dettate dagli ordini e dai Collegi professionali anche al fine di evitare il coinvolgimento in possibili contenziosi, anche alla luce delle innovazioni di legge in tema di responsabilità sanitaria. Dovranno, inoltre, saper individuare le situazioni professionali nella quali è richiesta l’esecuzione di adempimenti secondo la legge sia penale che civile e quelli in cui si rende necessario dare comunicazione all’Autorità Giudiziaria di fatti di rilevanza penale perseguibili d’Ufficio. A tale scopo dovranno anche essere in grado di individuare dal punto di vista morfologico i principali quadri lesivi di interesse medico legale e conoscere le principali norme deontologiche della professione.
|
2
|
MED/43
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
(obiettivi)
Consentire l’acquisizione delle conoscenze di base del diritto pubblico; fornire elementi in merito ai compiti ed all’attività della pubbliche amministrazioni; conoscere i diversi atti posti in essere dalla pubbliche amministrazioni; conoscere e sapere discutere i motivi di invalidità del provvedimento amministrativo.
|
2
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IUS/09
|
24
|
-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
|
ITA |
1036271 -
METODOLOGIA DELLA RICERCA
(obiettivi)
Conoscere e sviluppare la metodologia di ricerca. Conoscere gli strumenti per l’applicazione dei risultati delle attività di ricerca in funzione del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza. Analisi critica dei protocolli sperimentali, per valutarne il valore e applicarne i risultati nella pratica clinica con abilità, capacità di giudizio, e autonomia decisionale. Sviluppare un livello di competenza tecnica e di valutazione critica sulle tecnologie e strumentazioni avanzate. Saper effettuare una ricerca bibliografica sistematica attraverso banche dati. Sviluppare la lettura critica di articoli scientifici. Acquisire elementi di statistica per l’analisi ed elaborazione dei dati.
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|
-
IGIENE
(obiettivi)
Definizione ed obiettivi dell’epidemiologia; misure di frequenza e di associazione; epidemiologia descrittiva; epidemiologia analitica; epidemiologia sperimentale. Storia naturale delle malattie e Prevenzione. Test di screening. Metodologia della ricerca: Metodi di raccolta dati. Metodi di analisi dei dati. La ricerca bibliografica. Medicina preventiva e promozione della salute.
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2
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MED/42
|
24
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-
|
-
|
-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
INFORMATICA
(obiettivi)
Diventare un utilizzatore avanzato delle tecnologie informative in ambito sanitario. Condurre una ricerca dell’informazione attraverso le banche dati bibliografiche e selezionare la letteratura tramite strumenti web finalizzati alla ricerca infermieristica e alla messa in atto di una indagine conoscitiva/sperimentale; preparare un modulo per una lezione on-line (testo html, etc.) Esaminare e conoscere l’utilizzo della teleassistenza e acquisizione competenze per la costruzione di un corso di formazione on-line/utilizzo di strumenti a distanza. Competenze nell’ambito dell'informatica sanitaria quali la sicurezza anche legati alla privacy, i sistemi informativi sanitari le tecnologie web; il funzionamento dei database, le tecniche avanzate, innovative o sperimentali nell’ambito sanitario.
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1
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INF/01
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12
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-
|
-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
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1
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INF/01
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12
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-
|
-
|
-
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Attività formative affini ed integrative
|
|
ITA |
-
STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA
(obiettivi)
Lo studente dovrà avere una conoscenza dei principi fondamentali dei Sistemi di Elaborazione delle Informazioni che sono alla base dei differenti modelli dei flussi informativi aziendali; Particolare attenzione dovrà essere data allo studio ed alla analisi della cartella clinica (cartacea/informatizzata) anche in rapporto al delicato problema della “fonte di informazioni” per la gestione della Ricerca e del Rischio Aziendale; le Fasi della Ricerca sono qui intese ad esprimere l’algoritmo per la realizzazione pratica di una ricerca sul campo. Verrà posta maggiore attenzione alla inferenza statistica ed alla programmazione di ricerche statistiche. Lo studente dovrà essere in grado di realizzare un Data Base e verrà, a questo scopo, data priorità alla progettazione concettuale delle Basi di Dati che costituisce una risorsa aziendale di rilevanza strategica e che è espressa dalla obbligatorietà di analizzare le necessità informative richieste dagli utenti e di costruire una loro rappresentazione formale che si concretizza nello Schema Concettuale. Saranno inoltre trattati argomenti di epidemiologia, di informatica e saranno discussi diversi modelli didattici in modo di permettere di pianificare una lezione e/o una presentazione multimediale.
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3
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SECS-S/02
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36
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-
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-
|
-
|
Attività formative caratterizzanti
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ITA |
-
SCIENZE INFERMIERISTICHE
(obiettivi)
Al termine del Corso lo studente sarà in grado di: definire il significato di ricerca infermieristica; definire gli ambiti della conoscenza infermieristica; identificare le fonti dello sviluppo della conoscenza; discutere i concetti di base del metodo scientifico; discutere gli obiettivi fondamentali della ricerca infermieristica; riconoscere le aree di priorità per la ricerca infermieristica; impostare un disegno di ricerca con i metodi quantitativo e qualitativo; elencare le fasi del processo di ricerca; utilizzare la ricerca bibliografica in un determinato ambito assistenziale; discutere i punti fondamentali per la lettura di un articolo di ricerca; distinguere tra lo scopo di uno studio di ricerca e la formulazione del problema; discutere le implicazioni etiche nel processo di ricerca; discutere le implicazioni infermieristiche nell’utilizzo dei risultati della ricerca; discutere il nursing basato sull’evidenza scientifica e la sua importanza; analizzare materiali bibliografici secondo i principi dell’EBN.
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1184 -
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
(obiettivi)
Sviluppare specifiche abilità di lettura e comprensione di articoli scientifici con l’interpretazione di studi scientifici inerenti, nonché i modelli gestionali dell’assistenza.
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2
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24
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-
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |
1036445 -
SIO TIROCINIO I
(obiettivi)
Descrivere il ruolo e le competenze del responsabile di un servizio infermieristico; programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo); progettare, realizzare e valutare interventi formativi; sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente; identificare le strategie utili per applicare le evidenze scientifiche alla prassi quotidiana; analizzare i problemi di salute di una comunità e le risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali ai principali bisogni dei cittadini; identificare l’organigramma della Direzione infermieristica e dell’azienda; apprendere i principi culturali e professionali di base, che orientano il processo, la concettualità, il pensiero diagnostico, l’agire nei confronti della persona assistita e della collettività, iniziando ad applicare questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate.
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SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO GINECOLOGICHE
(obiettivi)
Descrivere il ruolo e le competenze del responsabile di un servizio infermieristico. Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo). Progettare, realizzare e valutare interventi formativi. Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente. Identificare le strategie utili per applicare le evidenze scientifiche alla prassi quotidiana.
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2
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MED/47
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Descrivere il ruolo e le competenze del responsabile di un servizio infermieristico. Programmare, gestire e valutare i servizi assistenziali nell'ottica del miglioramento della qualità (pianificazione, organizzazione, direzione, controllo). Progettare, realizzare e valutare interventi formativi. Sviluppare le capacità di insegnamento per la specifica figura professionale nell’ambito delle attività tutoriali e di coordinamento del tirocinio nella formazione di base, complementare e permanente. Identificare le strategie utili per applicare le evidenze scientifiche alla prassi quotidiana.
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13
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MED/45
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo anno
Primo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036243 -
PROCESSI ASSISTENZIALI NELL'AREA BIOMEDICA
(obiettivi)
Approfondire argomenti sulle scienze biomediche per acquisire competenze avanzate applicabili nell’interpretazione dei problemi prioritari di salute della popolazione in età pediatrica, adulta e geriatrica. Approfondimento dei processi biologici normali e dei meccanismi responsabili delle patologie e valutazione critica dei relativi metodi diagnostici. Conoscenza dei principali meccanismi d’azione dei farmaci. Conoscenza dei meccanismi di trasmissione dei più comuni microrganismi e delle strategie di controllo.
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PATOLOGIA GENERALE
(obiettivi)
L’obiettivo formativo del modulo di Patologia Generale è di far acquisire allo studente una più consapevole comprensione dei processi patologici fondamentali che sono alla base delle malattie. Tali processi saranno presentati con l’intento di dare una chiave di lettura e gli strumenti per comprendere procedure e trattamenti utilizzati nell’assistenza, nella diagnostica e nella terapia.
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2
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MED/04
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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FARMACOLOGIA
(obiettivi)
L'obiettivo del modulo è: conoscere i concetti generali di farmacocinetica, farmacodinamica; individuare i principi fondamentali della terapia farmacologia (indicazioni, controindicazioni, reazioni avverse e modalità di somministrazione); conoscere i principali farmaci usati in gravidanza, durante il travaglio di parto, nel periodo postoperatorio e nel puerperio; conoscere la tossicità dei farmaci in gravidanza.
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2
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BIO/14
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA
(obiettivi)
Le conoscenze acquisite dallo studente dovranno comprendere i concetti di patogenicità e virulenza degli agenti patogeni, la loro dinamica di patogenicità, la conoscenza dei meccanismi di trasmissione degli agenti patogeni e la prevenzione delle infezioni tramite vaccini e sieri, sterilizzazione e disinfezione. Medicina di laboratorio, significato e interpretazione dell’antibiogramma saranno anche concetti acquisiti.
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2
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MED/07
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ANATOMIA PATOLOGICA
(obiettivi)
Organizzazione di una Unita Operativa Complessa (multidisciplinare).
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2
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MED/08
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1035983 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E METODOLOGIA INFERMIERISTICA AVANZATA
(obiettivi)
Affrontare le problematiche assistenziali emergenti in specifici settori sviluppando così il Nursing avanzato dal punto di vista clinico ed organizzativo sia in ambito ospedaliero che territoriale. Rilevare e valutare criticamente l’evoluzione dei bisogni dell’assistenza pertinenti alla specifica figura professionale, anche nelle connotazioni legate al genere, ove richiesto. Progettare e intervenire operativamente in ordine a problemi assistenziali e organizzativi complessi. Offrire gli elementi di metodo e di contenuto necessari per definire ed analizzare le problematiche assistenziali nella pratica clinica avanzata. Pianificare, attuare e coordinare, basandosi sull'evidenza scientifica, adeguati interventi infermieristici secondo i metodi di valutazione per una presa in carico centrata sul paziente.
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MEDICINA INTERNA
(obiettivi)
Il modulo ha come finalità quella di formare i discenti nei processi assistenziali e metodologici che riguardano la gestione del paziente complesso. In particolare, le tematiche affrontate sono quelle che riguardano la prevenzione e la cura delle patologie vascolari. Gli obiettivi sono quelli dell’acquisizione delle competenze necessarie per la individuazione dei fattori di rischio, la pianificazione di interventi di educazione sanitaria mirati alla stima di tali fattori alla loro prevenzione e correzione. Altro obiettivo del corso è quello del difficile management terapeutico e della gestione della disabilità e della riabilitazione.
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2
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MED/09
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Il Corso si prefigge di offrire allo studente gli elementi di metodo e di contenuto necessari per definire ed analizzare le problematiche assistenziali nella pratica clinica avanzata. Lo studente sarà in grado, basandosi sull'evidenze scientifiche, di pianificare, attuare e coordinare adeguati interventi infermieristici secondo i metodi di valutazione per una presa in carico centrata sul paziente nonché alla gestione delle alterazioni psicologico-comportamentali derivanti dalla patologia.
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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CHIRURGIA GENERALE
(obiettivi)
Lo studente sarà in grado di assistere la persona sottoposta ad intervento chirurgico vascolare e conoscere le più frequenti patologie vascolari che richiedono una terapia chirurgica.
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2
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MED/18
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Secondo semestre
Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Eserc.
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Ore Lab
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1036148 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI-GESTIONALI
(obiettivi)
Al termine del Coso integrato lo Studente sarà in grado di conoscere come: Programmare, gestire e valutare i processi del management sanitario in un’ottica di miglioramento della qualità assistenziale in generale e infermieristica in particolare; descrivere l’analisi del contesto organizzativo e delle decisioni strategiche nelle funzioni di management delle professioni sanitarie. Applicare strumenti e metodi multiprofessionali di programmazione, pianificazione, organizzazione, misurazione, verifiche e valutazione. Garantire la continuità assistenziale (ospedale, territorio, comunità) attraverso l’applicazione di modelli assistenziali e manageriali innovativi che rispondano ai bisogni di salute espressi della popolazione attraverso la costruzione di percorsi clinico assistenziali specifici ed aggiornati. Utilizzare una classificazione infermieristica per la definizione e codifica dei problemi/diagnosi assistenziali che permetta di definire gli ambiti specifici nella fase di negoziazione del budget infermieristico.
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3
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MED/45
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36
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Attività formative caratterizzanti
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5
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MED/45
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60
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Attività formative caratterizzanti
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036010 -
PROCESSI ASSISTENZIALI E MODELLI ORGANIZZATIVI IN SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Sviluppare conoscenze avanzate in merito alle principali malattie ostetrico-ginecologiche e pediatriche, nonché competenze specifiche per la prevenzione delle patologie correlate alla gravidanza e delle principali malattie pediatriche. Acquisire strumenti e capacità per garantire la tutela della salute delle donne e del bambino. Acquisire competenze organizzative e gestionali nell’ambito dell’infermieristica ostetrico-ginecologica e pediatrica.
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PEDIATRIA
(obiettivi)
Valutare i maggiori determinanti associati alla correlazione tra salute del bambino (assicurazione delle ottimali condizioni di crescita) e salute dell’adulto; conoscere le strategie di prevenzione delle principali “epidemie “come obesità e diabete in età adulta attraverso un corretta “educazione” sanitaria in età pediatrica.
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2
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MED/38
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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GINECOLOGIA E OSTETRICIA
(obiettivi)
Il corso si pone come principale obiettivo quello di formare i futuri dirigenti infermieristici su aspetti manageriali, di coordinamento e di formazione nell’area osterico-ginecologica fornendo un’appropriata conoscenza delle principali problematiche dell’area materno-infantile. Avere la capacità di risolvere i principali problemi assistenziali presenti nell’area materno-infantile.
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2
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MED/40
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Il corso si propone di far acquisire allo studente modelli cognitivi, metodologici, operativi e comportamentali generali e specifici in area materno-infantile attraverso un apprendimento sequenziale e integrato di conoscenze cliniche e assistenziali. Il corso si pone come principale obiettivo quello di applicare il Processo infermieristico alle problematiche di interesse materno-infantile secondo il modello bifocale di Carpenito utilizzando il sistema degli 11 modelli funzionali della salute di M. Gordon e il linguaggio standardizzato infermieristico delle tassonomie NNN (NANDA International, NOC e NIC) per le fasi della narrazione e della valutazione iniziale globale e mirata, della diagnosi, della pianificazione dei risultati e degli interventi, della gestione/attuazione degli interventi e della valutazione dei risultati di salute, declinati nel percorso di vita e nei percorsi assistenziali.
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2
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MED/45
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24
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036446 -
SIO TIROCINIO II
(obiettivi)
Far sviluppare nello studente competenze assistenziali, organizzative e gestionali nei contesti ospedalieri, territoriali, residenziali, sociosanitari, domiciliari e della sanità pubblica.
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SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI CLINICHE E PEDIATRICHE
(obiettivi)
Essere in grado di valutare criticamentela letteratura scientifica e l’organizzazione di un Dipartimento specifico delle professioni sanitarie tramite l’applicazione delle competenze assistenziali, organizzative e gestionali nei contesti ospedalieri, territoriali, residenziali, sociosanitari, domiciliari e della sanità pubblica.
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13
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MED/45
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO GINECOLOGICHE
(obiettivi)
Essere in grado di valutare criticamente la letteratura scientifica e l’organizzazione di un Dipartimento specifico delle professioni sanitarie tramite l’applicazione delle competenze assistenziali, organizzative e gestionali nei contesti ospedalieri, territoriali, residenziali, sociosanitari, domiciliari e della sanità pubblica.
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2
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MED/47
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
AAF1433 -
ADE
(obiettivi)
COMPETENZE ATTESE A completamento del percorso professionalizzante dello studente, dopo aver atteso alla mission affidataci dal vigente Ordinamento Didattico, questa sede intende caratterizzare l’offerta formativa proponendo ai propri studenti lo studio privilegiato di discipline fondamentali a realizzare un rafforzamento delle competenze tecniche, relazionali ed educative tale da consegnare, al professionista infermiere laureato, una chiave di lettura privilegiata delle dinamiche cliniche, psicologiche, sociologiche e pedagogiche dei propri assistiti e delle loro famiglie al fine di rendere sempre più dinamica e pertinente la presa in carico ed il prendersi cura proprio della professione infermieristica. Per la realizzazione di tali obiettivi vengono attivate le seguenti discipline: • APPROPRIATEZZA IN AMBITO SANITARIO (1 CFU) • METODI DI VALUTAZIONE NELLE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE (1 CFU) • RICERCA BIBLIOGRAFICA IN AMBITO INFERMIERISTICO (1CFU) • INFERMIERISTICA CLINICA BASATA SULLE EVIDENZE (EBN) (1 CFU) • INFERMIERISTICA DELLA RICERCA (1 CFU) • LINGUAGGI STANDARDIZZATI E COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE (1 CFU)
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6
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72
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-
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
AAF1414 -
LABORATORIO PROFESSIONALE
(obiettivi)
Acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informatizzati dei servizi e ai processi di autoformazione.
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5
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60
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1005 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Obiettivi dell'insegnamento e Modalità di valutazione La Tesi di Laurea dovrà essere elaborata e redatta in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore (è consigliato anche un Correlatore). La discussione della tesi avverrà di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge da 11 membri, in ottemperanza del Regolamento didattico di Ateneo e dei Regolamenti didattici di Facoltà e di Corso di Studio Magistrale. La presentazione - dissertazione rappresenta il momento di verifica finale dell’acquisizione delle abilità di analisi, progettazione e gestione di processi lavorativi di tipo dirigenziale e con assunzione di responsabilità e di autonomia professionale. Il voto finale viene espresso in centodecimi (110), in funzione della prova finale e del punteggio curriculare emergente dai voti riportati dallo studente, che viene prodotto per ciascun laureando dalla Presidenza di Facoltà alla Commissione giudicatrice.
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7
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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ITA |